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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/04/13 in Risposte
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Lupo solitario, così lo chiamavano e così diceva di essere, in effetti a pensarci bene, un po' lo era veramente, io direi che era un misto di riservatezza e di fascino, certo questo soprannome che si era ormai cucito addosso piaceva un po' a tutti. Lupo solitario frequentava il mercatino, girava da solo, raramente parlava, ma quando parlava, affabulava, sapeva di storia, cultura, ovviamente numismatica ; non credo collezionasse monete, amava sapere e cercare di capire cosa c'era dietro a una moneta, la sua storia, il periodo di coniazione. Diciamo che sapeva e sapeva poi anche spiegare agli altri e questa non è una virtù da pochi, di certo era sicuramente un uomo colto. Quando arrivava, salutava, girava, guardava, quasi sempre in solitario, raramente si fermava, ma con lo sguardo cercava, cercava un qualcosa che non capivo......e che poi compresi. Stella nascente, è invece il soprannome che era stato dato a un ragazzo, sveglio, spigliato, desideroso di apprendere, oggi diremmo di lui una specie ormai in estinzione, ma però qualcuno di questi c'è anche sul forum, ragazzi che vogliono capire, studiare, anche tramite le monete, ma non solo. Stella nascente quando arrivava al mercatino era socievole, cercava la relazione umana, ma anche lui quando veniva cercava con lo sguardo, cercava.....all'inizio anche in questo caso non capivo. Un giorno mi fu tutto molto più chiaro, lupo solitario cercava stella nascente e stella nascente cercava lupo solitario. In pratica erano diventati amici, lupo solitario amava raccontare quello che conosceva al ragazzo e il ragazzo amava sentire quello che gli diceva. Questioni di empatia, simpatie a prima vista, forse...., certo era coppia particolare, una coppia della cultura....., ma non c'era solo questo. Lupo solitario voleva donare al giovane che evidentemente riteneva un suo pupillo un po' del suo sapere e l'altro non aspettava altro di apprendere. A volte si dice donare è più gratificante di ricevere, in questo caso il mix era perfetto e virtuoso per entrambi. Il Cordusio in questo caso faceva da sfondo, da teatro a questo scambio generazionale culturale, d'altronde il Cordusio è si monete, ma poi in fondo è un salotto culturale per chi vuole parlare, confrontarsi con gli altri. Un giorno fermai lupo solitario e gli dissi complimenti, lo hai preso veramente a cuore il ragazzo, lui mi guardò, i suoi occhi facevano fatica a non commuoversi nel parlare, mi disse alla fine quello che conta nella vita è conoscere ma poi anche trasmettere tutto questo, la vita è un attimo, se non fosse così, sarebbe stato tutto vano, inutile. Gli occhi delle persone dicono sempre tutto, non mentono mai, quelli di stella nascente sorridevano, quelli di lupo solitario erano appagati, gratificati, alla fine quello che si era prefisso, quel piccolo gesto lo aveva compiuto e anche lui per un attimo, una volta tanto sorrise...... Lupo solitario e stella nascente, due simboli positivi della nostra vita, della conoscenza e della divulgazione, una storia anche questa che può diventare testimonianza, un esempio virtuoso da seguire.....chissà se ci sono e ci saranno altri lupi solitari e altre stelle nascenti ? Speriamo...... Mario3 punti
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Dopo la breve vita della Repubblica del Centro America 1823 -1840, composta da Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, queste nazioni tornarono a coniare moneta propria. Vi voglio raccontare la storia ( vera ) di quello che è potuto accadere per una manciata di monete. La causa della guerra del 1863 tra il Guatemala e El Salvador è la seguente moneta: Questa guerra fu anche chiamata " guerra dei soldi ", il fatto inizia con la grande differenza di personalità tra i due presidenti, Sr. Gerardo Barrios per El Salvador e il Generale Rafael Carrera per il Guatemala. Il Generale Carrera era molto bellicoso e non aspettava pretesto per attaccare i suoi ex patrioti e vicini. A partire dal 1859 la zecca del Guatemala aveva coniato delle monete migliori, sia come stile che per contenuto di argento, rispetto a tutte le altre nazioni centro americane e per questo motivo circolavano senza problemi in tutto il centro america. Il presidente salvadoregno dispose che tutte le monete che circolavano nel paese dovessero essere contromarcate con una lettera R in cerchio perlinato, la lettera R doveva avere il significato di " Revalidada " ( Rivalidata o qualcosa del genere ). Peccato che quando una manciata di queste monete ( da 1 Real, 2 reales e 4 Reales ) furono portate al Generale Carrera e questi vedendo sul collo ( del Generale ) la lettera R, il Generale interpretò la lettera come " Renegado " ( Rinnegato ), pretesto migliore di questo egli non potè avere!!! Montò su tutte le furie, in breve tempo riunì un esercito che senza riposo fece marciare fino alla capitale salvadoregna dove in breve issò la bandiera del Guatemala. Obbligò i salvadoregni a ritirare e a consegnare tutte le monete contromarcate, vennero fuse e con l' argento vennero coniate 2000 medaglie per i soldati dell' esercito guatemalteco. Non tutte le monete vennero fuse e alcune sono arrivate ai giorni nostri, sono molto rare e sono conosciuti i pezzi da 1 Real e da 2 Reales.3 punti
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Si, è stato un bell'evento per la città di Biella che in parte ha fatto giustizia e ricordato Giacomo Calleri, storico e collezionista, scrittore ecc... come sovente accade, si è difronte ad un personaggio che ha dedicato la vita al proprio territorio e che viene dimenticato dalle istituzioni, sorde, insensibili ed incapaci di ringraziare per il lavoro da lui svolto. Fondazioni, banche, istituzioni.... Sono responsabili di aver perso una grande collezione di monete, classiche e medievali, libri, documenti, oggetti, ecc., che avrebbe dovuto rimanere nel territorio. Una minima parte è rimasta sul territorio grazie ai privati a semplici collezionisti, troppo poco purtroppo. Grazie a lui ho avuto modo di imparare tante cose, e con l'esposizione organizzata in suo nome al museo del territorio, ho voluto ringraziarlo ufficialmente a nome di tutti. Grazie Giacomo3 punti
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Buongiorno a tutti, da oltre 6 anni frequento assiduamente questo fantastico forum e, anche se sono uno di quelli che legge molto e scrive poco :blum: , qui ho trovato un ambiente socievole e professionale dove ho potuto ampliare e approfondire le mie conoscenze nell'ambito della nostra passione comune del collezionismo delle monete in euro. Consigli, news, opinioni, nuove amicizie, razzie, scambi, strenne... sette parole che riassumono la grandezza di tutti voi utenti che giornalmente vi rifugiate come me in questo angolo della rete (per le persone comuni non siamo altro che pazzi maniacali in cerca di semplici monete :pleasantry: ). Proprio per ringraziare tutto il forum che in questi anni mi ha dato tanto, volevo rendervi disponibile un file Excel, da me elaborato, utile a catalogare e gestire la propria collezione. Il file è completamente editabile e modificabile. Ognuno potrà usarlo a proprio gusto e piacimento. Io personalmente coloro di verde le monete che man mano aggiungo alla collezione, ma questa è solo una mia idea, ognuno può fare come meglio crede. Di seguito il link per scaricare il file (contenendo immagini è troppo grande per inserirlo direttamente sul forum): http://www.filedropper.com/tabellacollezionevuotaxlamoneta a soluzione di problemi di compatibilità, aggiungo di seguito il link per le versioni Office precedenti (97-03): http://www.filedropper.com/tabellacollezionevuotaxlamonetaold inserisco inoltre un paio di screenshot per rendere l'idea di come appare il file una volta utilizzato. Spero di fare cosa gradita a chiunque voglia utilizzarlo :good: . Saluti :hi: Andrea2 punti
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Ri-buonasera, come anticipato ne post precedente, il secondo acquisto è una piastra del 1957. Anche questo è un anno carico di significato storico: Fedele ad un piano ideato da Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, ex ufficiale del Real Esercito dotato di ideali socialisti salpò da Genova il 25 luglio col piroscafo "Cagliari" alla volta del regno borbonico sperando di trovare nella popolazione del Cilento terreno fertile per una insurrezione. Si sbagliava, le autorità borboniche, riuscendo a fermare il tentativo insurrezionale, aizzarono la stessa popolazione contro Pisacane e i suoi uomini. Pisacane, ferito negli scontri di Padula, si suiciderà il 2 luglio a Sanza. Questi eventi ispireranno il poeta Luigi Mercantini nella composizione della sua celeberrima opera: "La spigolatrice di Sapri"...chi non ha mai sentito "Eran trecento, erano giovani e forti, e sono morti!"? Incipit della poesia. Vi posto ora la moneta, chiedendovi, come per l'altra, pareri sulla conservazione. Grazie, come sempre, a tutti voi =)1 punto
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Potrebbe in effetti essere un gros à l'aigle di Arles, non ho ancora trovato una descrizione univoca di questa moneta ma solo vaghi riferimenti.1 punto
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Ma no, dai, @@fedafa e @@dizzeta: volevo fare in modo che fosse un intervento (già lungo) meno "monologo"... :blum: e rendere tutti un poco più partecipi. Quelle che avevate avanzato erano annotazioni interessanti ed invece non tutti gli utenti sono esperti rispetto alle emissioni di certe zecche e per certi periodi. Così mi pareva potesse esserci uno scambio proficuo per tutti. Comunque io forse sarei una docente di manica larga, perchè darei dei bei 10 a tutti quelli che sono intervenuti nel frattempo :D! Ma adesso il dovere (leggi: cena) mi chiama. Ci aggiorniamo su quanto è stato postato ultimamente e sulle questioni sollevate da andreas più tardi, e/o nei prossimi giorni un caro saluto a tutt* MB1 punto
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Non importa; grazie comunque. Spero che nessuno segua la tua scia... Non sarebbe bella una razzia con pochi partecipanti ;)1 punto
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Ecco, lo sapevo: 5 -- ! Me lo immaginavo, mannaggia, ci potevo arrivare... Mentre quoto Matteo95 sulla tipologia dei grossi (avrei scritto le stesse cose) aggiungo un'altra considerazione "storico-economica" che può causato questo accumulo in Sardegna: La tremenda carestia del 1276: "L'Europa e specialmente l'Italia furono tormentate da una tremenda carestia. L'ignoto annalista che ci tramanda la notizia scrive una pagina intensa di commozione, una pagina che lo pone tra i grandi storici e che merita di essere riportata: "Nel predetto anno fu una grande penuria di vittuaglie non solo in Genova e nel distretto, ma anco in Lombardia, Toscana, Provenza e Francia e quasi tutta Italia. In Genova e nel distretto le mine di frumento si vendevano fino a 40 soldi ognuna; e ciò ch'è più duro ad ascoltare, non solo frumento ma nè anco altro grano potevasi ritrovare. Infatti quelli che avevano grano avrebbero potuto venderlo a loro piacere e trarne quel prezzo che volevano, se non fosse stato emanato un comando con il quale fu a tutti inibito di non vendere frumento o grano oltre una certa somma e a una certa misura. E tanta inedia di vittuaglie regnò non solo per quell'anno ma quasi anco per tutto il seguente cosìcchè gli uomini morivano di fame. Per la qual cosa, urgendo la fame e la povertà dei frutti, una grande moltitudine di donne e di uomini con le loro famiglie e anco coi parvoli che portavano nelle cune, uscì dai confini di Lombardia, di Toscana, di Provenza e di tutta Italia, fuggendo la fame. E tutti vennero alla città genovese e abbenchè la città fosse travagliata da grande inopia di vittuaglie, tuttavia non cacciò quelli che correvano da lei; ma a quei miseri e oppressi dalla fame aprì compassionevole mano e somministrò a questi esausti il suo pane e ogni cosa necessaria." Ecco, nella mia estrema ignoranza ho pensato che nella disperata ricerca di grano sono andati a cercare qualche rifornimento a Oschiri, pagando con ciò che avevano, denari e grossi di ogni provenienza, e ovviamente anche le altre popolazioni fecero lo stesso ... Boh, sono riuscito ad arrivare alla sufficienza? PS: inoltre un infinito grazie per la tua pazienza.....1 punto
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A me piacerebbe divulgare la Numismatica (e un po' l'ho già fatto, comunicandovelo in questo mio post: http://www.lamoneta.it/topic/102722-divulgare-la-numismatica ),anche ai più giovani. Non sarò un esperto, ma pure io mi sento un po' "lupo solitario", quando solo riguardo le mie monete e penso a cosa rappresentano, alla loro storia... Anche in ambito di collezionismo Euro (tipologia che seguo per la maggiore) penso ci sia molto da insegnare, specie alle nuove generazioni, anche a come evitare di prendere certe "fregature" acquistando le prime monete per la propria collezione. Sarebbe bello coinvolgere magari le scuole in iniziative di questo tipo, che so che avvengono ad esempio per la Filatelia.1 punto
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Che ci fossero quattrini ribattuti lo sappiamo, uno però così curioso non l'avevo mai visto, ma ovviamente spero di essere smentito quanto prima...., la particolarità di questo quattrino che individuo per Carlo VI per la leggenda finale ripetuta di IMP ET H R, è la decisa doppia ribattitura al diritto, con due leggende ripetute che impediscono di fatto di vedere il busto di Carlo VI, anche il rovescio è ancor meno evidente. Il peso è di 1,61 gr. con un bel tondello sullo squadrato, indubbiamente una moneta particolare....., da vedere...., Mario1 punto
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Quanti bei post, densi di notizie e riflessioni interessanti :)! Comincio con il fare qualche considerazione su quanto detto da @@fedafa e @@dizzeta sul ripostiglio di Oschiri, mentre vedrò più avanti di fare qualche commento sul post di @@Andreas (grazie: ricco di molti spunti, in merito ad alcuni dei quali ci eravamo talvolta anche già confrontati...avrei anche voluto darti un "mi piace" ma ho finito la disponibilità di oggi), anche se limitatamente a quello che potrò scrivere senza scoprire troppo le mie carte e "sciuparvi" la sorpresa prima del 17 e - per chi non potrà essere presente - prima della lettura di alcuni dei prossimi articoli. Riprendo quanto detto sul ripostiglio di Oschiri: 1) Presenza minima dei grossi genovesi a fronte dei grossi di altre zecche e dei denari della stessa officina ligure: indubbiamente vero. Comunque se sommiamo gli esemplari di diverse zecche, i grossi in questo ripostiglio non sono pochi: 390 grossi, anche se di differente "taglio", contro 450 tra denari di Genova e denari aquilini minuti di Pisa che dai documenti del tempo (e come ratificato anche dalle Constitutiones in materia monetaria di Enrico VII del 1312) sappiamo avere lo stesso valore teorico. Direi quindi che in realtà in Sardegna non ci fossero poche monete grosse, anche se è chiara l'ampia e maggioritaria disponibilità di circolante minuto, così come in Corsica. Ed alcuni nuovi ritrovamenti anche di monete singole da scavo (editi prossimamente anche in sintesi nell'articolo NAC) attesterebbero un certo afflusso di grossi, con esemplari genovesi attestati però soprattutto nel sassarese. 2) I grossi genovesi presenti nel ripostiglio sono però di due tipologie diverse: vediamo chi degli esperti di monetazione genovese ha voglia di provare a descriverle meglio. 3) Altra cosa giustamente ricordata in base a quanto edito: la data dell'occultamento viene ipotizzata posteriormente al 1313, perchè a quella data risale la moneta più recente nel ripostiglio. Anche se nella medesima pubblicazione si ipotizza che il ripostiglio non sia stato più recuperato dopo le leggi aragonesi del 1330 che vietavano la circolazione di moneta non aragonese sull'isola, è evidente che esso sia stato "immobilizzato" tra il 1313 ed il 1316 al più tardi. Sono assenti infatti i tipi nuovi di monete che le medesime zecche ivi attestate coniarono a partire dal 1316-18, ed è questa la data di chiusura che ad esempio ho indicato anche nelle recenti pubblicazioni. Quindi sorry, dizzeta, ma escluderei che sulla presenza di moneta grossa genovese in quel ripostiglio possano aver influito più di tanto i fattori politici che ebbero luogo dal 1317 al 1331, che spiegano semmai come gli aragonesi trovarono tutto sommato una resistenza non molto vigorosa da parte genovese alla loro penetrazione verso la parte centrale e e settentrionale della Sardegna una volta sconfitti i Pisani a meridione. 4) Altro elemento utile alle nostre riflessioni sui grossi qui presenti (possibili datazioni, tipologie, aspetti metrologici e ponderali): a parte 3 denari di Genova del XII secolo, le monete accumulate in questo ripostiglio sono in maggior parte state emesse nel XIII secolo fino al primo decennio del Trecento, con un certo addensamento però a partire dal secondo quarto/metà del Duecento. Per quanto riguarda Pisa e Lucca direi che in base alle nuove datazioni non sono presenti grossi coniati prima del 1270 circa e, per vari motivi che ora non mi dilungo a spiegarvi, non penso molto oltre l'inizio del Trecento, con l'eccezione dei tre "grossi minori" al nome di Enrico VII. 5) Chiederei a fedafa di approfondire un poco questa altre sua considerazioni, entrambe interessanti: "Altra osservazione è la presenza notevole di saluti d'argento di zecca napoletana. Questa moneta all'epoca dell'occultamento era ormai stata sostituita dal gigliato, ma a quanto pare in terra straniera era ancora ben presente". E quindi: "Cospicua poi la presenza di terzi di Grosso tornese francesi, non affiancata però da nessun grosso tornese... quest'ultimi forse "troppo grossi" per l'esigenza del mercato???" Per il momento vi saluto, in attesa di vostre ulteriori considerazioni in merito MB1 punto
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Eh grande Prov, grande, tu ormai sei un lupo solitario, anzi direi neanche tanto solitario, ma sei già nell'ottica di divulgare o di provarci, certamente comunichi e hai idee e poi le applichi, questo è un complimento però senza esagerare perché poi finisco ad imbarazzarti, certamente tu hai dato ora una chiave di lettura o meglio diverse chiavi di letture di come può anche un giovane fare divulgazione, numismatica, diciamo pure cultura nel suo territorio. Le possibilità sono infinite e certamente più testimonial della divulgazione ci saranno e migliore diventerà la nostra numismatica, complimenti, la tua testimonianza è molte pertinente a questa discussione sui valori, è preziosa e direi contagiosa per tutti ! Un caro saluto, Mario1 punto
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Ricevere insegnamenti è importante, divulgare lo è ancora di più. Che tu sia un lupo solitario, un astro nascente o un semplice apprendista stregone della numismatica occorre parlare di questa scienza! Per un ragazzo come me parlare di numismatica può essere un tabù, le ragazze ti guardano male, gli amici ti prendono per pazzo ed i tuoi familiari sono preoccupati per la tua prodigalità. Non è vero! Ho avuto fidanzate appassionate, i miei amici sono curiosi e sono stati presenti alla conferenza che ho tenuto qualche giorno fa ed i miei genitori sono contenti che scriva delle mie passioni. Divulgare è bello e fa bene! Fa bene a noi perché ci libera dall'alone del collezionista chiuso in polverosi studi a rigirare con folle bramosia gelidi tondelli senza vita, e soprattutto arricchisce gli altri. Come detto sopra a 25 anni ho avuto l'emozione e l'onore di poter relazionare di un medaglista dimenticato, parole riecheggiate nella sala dello scalone del museo Pepoli e che sono arrivate alle orecchie attente di più di ottanta persone. Non è autocelebrazione, è il segno di una collaborazione privato-istituzioni che posto in modo franco mette in atto la divulgazione. Parlare di numismatica nella mia città, seppur molto attenta ad altri importanti settori dell'arte antica, è stata la vera vittoria! Scriviamo fiumi di informazioni, studiamo ed approfondiamo, ma spesso ci rivolgiamo a noi stessi, a collezionisti come noi spesso distratto o con interessi diversi. Lavoriamo insieme a piccoli giornali locali, raccontiamo la storia della nostra città con collegamenti alla numismatica. Organizziamo piccole conferenze artigianali in collaborazione con le istituzioni piu importanti sul territorio. Usciamo dalla nostra orbita ed avviciniamoci ai giovani. Diamo appeal nuovo e seducente a circoli che ricordano più le vecchie camere di conversazione dei nobili o della caccia che non a nuove fucine di cultura. Portare la numismatica a scuola, un plauso! Sono loro che erediteranno le mostre monete o le compreranno alle aste. Possiamo divenire vecchi lupi, collezionisti solitari o semplici custodi senza anima di ingenti collezioni, il punto non è questo. Senza dubbio è una bella immagine quella resa da Mario ma penso che la discussione abbia di nuovo deviato o, più semplicemente, sono uscito fuori tema io. Penso soltanto che incentivare gli studi sia importante, scrivere sia ancora più importante ma sopra tutto occorra uscire dal nostro piccolo mondo antico.1 punto
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Ciao Snam, sicuramente questa è una strada di divulgazione nel tempo da percorrere e tutto sommato forse anche abbastanza fattibile in vari ambiti anche geografici, ma visto che scrivi tu e ne abbiamo parlato a quattro occhi anche a Milano dovremmo tentare un giorno di parlare per avere una migliore fruizione delle nostre monete, anche qui siamo nella divulgazione...., a volte poi bisogna anche parlare....e chissà che non si possa rendere più accessibile e semplice la loro fruizione per gli appassionati, un caro saluto, Mario1 punto
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Ciao Corso, non ho ben capito il problema, di quale discussione parli? Cerca di farci capire meglio che difficoltà hai. Ciao1 punto
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Mi sembra decisamente buona...moneta rara e ricercata...come conservazione potremmo trovarci sul BB/SPL se non di più avendo la moneta in mano, considera che per questa annata e tipologia spesso sono presenti tracce di conio stanco dato che i rilievi della moneta sono molto più alti rispetto ad un Peace Dollar delle altre date e quindi il conio si usurava più facilmente... Come valore commerciale potresti essere tra i 120 ed i 150 euro a seconda della conservazione effettiva... ;)1 punto
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@@gallo83@@maxxi Stamani avendo un po' di tempo, sono a lavoro :lol: , ho riletto quello che scrisse il Lanfranco, che sotto riporto, c'è scritto sì che furono donati 10 esemplari destinati etc..., ma del fondo specchio nessuna traccia :search: .1 punto
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Ovviamente nessun problema.... Per il doge a me pare di leggere ONIA (con la N speculare) per cui propongo Pasquale Cicogna.La legenda del dritto sarebbe quindi PASC.CICONIA.DVX.VENET. o abbreviazioni varie. ciao Mario1 punto
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Corretto non dare particolari interpretazioni alle borchie (non chiamatele bottoni vi prego...) Le borchie , in rame , piombo o argento , dibeguali dimensioni erano poste ai quattro angoli dei piatti del libro , mentre spesso, anche se non sempre veniva aggiunta una quinta borchia centrale piu grande , rotonda o piu spesso a losanga Le borchie servivano ad evitare l'usura del volume nella consultazione sui tavoli di legno ed a preservare intatta la coperta Tale pratica in uso gia' nei secoli VIII e IX prosegui per tutto il medioevo (ancora nel 1500 abbiamo legature con borchie) anche se cambiano le tecniche ed i materiali delle legature1 punto
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@@dabbene, grazie Mario Infatti a Nepi feci ciò che avevo portato avanti a scuola negli ultimi anni: il progetto "La Storia attraverso le monete", e devo dire che i ragazzi erano molto interessati sia che parlassi loro delle monete delle poleis greche o di quelle dei Comuni italiani del Medioevo. E pur non volendo fare "proselitismo", qualcuno di loro si è appassionato alla numismatica. Purtroppo però questa è un'iniziativa "personale", a nessun altro collega, che non sia un numismatico, verrebbe in mente. Almenoché la numismatica non diventi disciplina obbligatoria, almeno nei licei, ma qui cominciamo a.....sognare.1 punto
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per me su subito.it ci son parecchi che provano a vendere le loro monetine per grandi monete mettendo prezzi assurdi e magari in descrizione scrivere offertissima prezzo regalo e un inesperto come me può cadere in tentazione. la calma nell'acquisto è l'unica soluzione.1 punto
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http://www.lamoneta.it/topic/106929-il-dollaro-di-susie-b/ L'antipatia che gli americani hanno per questa moneta è dovuta al fatto che è molto simile al quarto di dollaro (stesso colore, quasi stesso diametro) e pertanto, se si è distratti quando si paga, si rischia di "sprecare" 0,75$.1 punto
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:good: lo so che si parte anche da questo.... era uno sfogo, non riferito all'utente di questa discussione, nel vedere tante persone interessate al solo scopo economico di una moneta.... magari una moneta di famiglia, di uno zio, un nonno.... invece di tenerla stretta come ricordo si corre subito a chiedere informazioni per avere qualche soldo in più... dove stiamo finendo :(1 punto
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se ti piace pensare che fai un'investimento... pensalo... ma di fatto si spendono soldi, un domani ci riprendi, se ti va bene, quello che hai speso... ma non si guadagna niente! Se ci metti però che nel mentre ti sei divertito, hai passato ore in buona compagnia... allora il guadagno è tanto!1 punto
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certo...meglio in mano questo è poco ma sicuro...ma le foto anche allenano l'occhio...insomma...meglio di niente!!;D1 punto
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Non esiste il sicuro o l'insicuro, esistono il buonsenso e l'esperienza. Scusa se la risposta ti sembra un pò troppo lapidaria, ma non saprei come altro rispondere a una domanda del genere. Su ebay (ma immagino anche su subito.it, che seguo poco) sono in vendita oscene patacche come questa http://www.ebay.it/itm/Lire-5-Del-1914-/121200637856?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item1c381ef7a0 e monete, anche importanti, offerte da seri professionisti numismatici, a prezzi onesti. Se, come credo di intuire, sei alle prime armi, il consiglio è quello di rivolgerti al forum prima di fare i primi acquisti, segnalando le inserzioni che ti interessano. L'esperienza, col tempo, verrà, il buonsenso...se sei qui, ce l'hai già ;) petronius :)1 punto
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Bella discussione, anch’io sono stato un “lupo solitario”, o forse sarebbe più corretto definirmi “mentore”: in effetti ho trasmesso la “febbre” della numismatica ad un caro amico con circa dieci anni in più di me, ed è stato molto gratificante per entrambi. Certo è più romantica la figura del fanciullo che viene instradato dal “lupo solitario”, ma si tratta di una favola molto lontana dalla realtà di oggi: gli “anziani” mi sembrano sempre meno disposti a comunicare, ed i giovani sono disinteressanti ad ogni forma di arte di cultura. A mio parere nelle generazioni future ci sarà spazio anche per la numismatica, ma sarà appannaggio di pochi rampolli benestanti………nell’attesa di vedere come finirà io proverò a coinvolgere chiunque mi manifesti un minimo di interesse, sia esso un bambino, ragazzo adulto o anziano, perché intendo portare avanti il testimone di una passione unica che ha dato senso ad alcuni lunghi e bui anni della mia vita.1 punto
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La moneta in questione è una Parpagliola del Ducato di Milano coniata sotto Filippo IIII, il motivo dell' assegnazione a Filippo IIII sono i simboli in esergo sotto la provvidenza: punto - quadrifoglio - punto. Moneta in mistura, argento al 25% circa. D : MEDIO LANI D. ( foto in basso ) R : PROVIDENTIA ( foto in alto )1 punto
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Ecco quindi come la vedo io la "circolazione" che vi ho detto. Ho voluto provare la tecnica e lo stile di Tullio Pericoli (acquarello, china, matite) con i cavalieri in stile medievale...non sono troppo soddisfatto ma in fondo mi sembra accettabile. Ah, quei tondi che ...circolano ...sono i grossi...1 punto
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Esatto. E i "beni culturali", purtroppo, sono ben lungi dall'avere l'esclusiva. Quanto al fatto che raramente le monete siano esposte nei musei, non é particolarmente stupefacente: a meno che non si tratti di ripostigli, o di pezzi particolarmente "visibili" (quali i fusi o i medaglioni), le monete non si "prestano" molto ad un'esposizione in vetrina. Anche quando sono esposte se ne puo' vedere (nell'enorme maggioranza dei casi) solo un lato, ed anche quando le vetrine sono attrezzate con lenti la fruibilità rimane molto limitata. Personalmente ritengo molto più importante l'accessibilità del materiale e la sua pubblicazione che l'esposizione in pubblico, tranne che nei casi sopra citati (tesoretti, pezzi "spettacolari" o che comunque possono attirare l'attenzione di un pubblico non necessariamente interessato alla numismatica antica, pannelli "didattici", ecc.).1 punto
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Il fatto che gente simile lavori in un museo la dice lunga su come funzioni in Italia la gestione dei beni culturali...1 punto
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Un racconto bellissimo, educativo e sincero, che per persone fortunate coincide alla realtà. Parlo di persone "fortunate" perchè spesso questo bisogno di conoscenza, di parlare e di sapere ascoltare, di comunicare la nostra passione, di approfondire determinati studi è dentro ognuno di noi, ma non tutti putroppo riescono a trovare il rispettivo lupo solitario o la rispettiva stella nascente. Non mi reputo una "stella nascente" in quanto so benissimo che ho ancora e devo ancora imparare moltissimo, conoscere, ampliare i miei orizzonti culturali ed al Cordusio finora ho avuto l'occasione di parteciparvi solo una volta, ma posso affermare sicuramente che sono tra le persone "fortunate", anzi fortunatissime, perchè non ho trovato un solo lupo solitario, ma ben due. Due persone squisite, sempre disponibili, persone molto intelligenti e preparate, di gran cuore, generose ed ora anche amici. Due utenti di questo forum con cui è sempre bello scambiare due parole sulla numismatica e, pur essendoci un paio di generazioni di differenza, è sempre bello sentirci per qualsiasi cosa e ogni volta imparo e mi arricchisco di cultura sempre di più. Posso solo ringraziare loro, questo forum che mi ha permesso di conoscerli e la fortuna, perchè se sono arrivato a questo punto della numismatica è anche merito loro e merito vostro. Con affetto, Jack Sully1 punto
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Trattare ti fa sentire un accattone? Chissà cosa penseresti di me... I venditori di tappeti del souk di Marrakech sono dei dilettanti al mio confronto.1 punto
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Ma perché ci incaponiamo in sterili polemiche su semplici errori, che magari possono essere definiti seri in un lavoro pubblicato, ma che facilmente sfuggono in un forum. Ad esempio la data del 1963 chiaramente non si riferiva alla vita di Reginald Stuart Poole (1832-1895), ma a una edizione del suo lavoro e pure io l'ho scritta, facendo sembrare il suo contributo molto più recente di quanto lo sia. Nemmeno io sono immune da errori (anche pacchiani), specialmente nel forum e sono sempre grato se qualcuno me lo fa notare, possibilmente con educazione e senza facili ironie. Tanto per sgombrare equivoci, io non ho nulla di prevenuto nei confronti di Cid1jazz, che conosco e che ammiro molto per il suo notevole impegno, nonostante lo scarso tempo a disposizione. Il mio riferimento all'accademico che talvolta non vede bene la moneta naturalmente non si riferiva a Luigi (che poi accademico non è) e l'interessante testimonianza dell'errore riportato sulla scheda al Centro Numismatico di Villa Filangeri dimostra ancora una volta che bisogna essere sempre attenti quando si limita alla semplice citazione, col rischio di perpetuare vecchi errori..... Se poi teniamo conto dell'enorme numero di monete che Luigi ha dovuto spulciare per impostare l'interessante catalogo, appare evidente che è facile lasciarsi sfuggire qualche banale errore.... Piuttosto dobbiamo sempre essere misurati nelle parole ed evitare delle punzecchiate che possono dare fastidio. Tutto qui.1 punto
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Salve, mi permetto di dire anch'io la mia sul tema "rude" Catalogare un aes rude fuori dal contesto di rinvennimento è al quanto difficile e ogni pezzo a mio avviso è da catalogarsi come pseudo-moneta o meglio come viene in gergo definito con il suo nome "bronzo non lavorato". ... e il "bronzo non lavorato lo trovi in lungo e in largo e di tutte le epoche. Spesso si tratta di scarti di fonderia. L'importanza del aes dure è il contesto archeologico, se associato ad altri manufatti - tesoretti di fonditori, in contesti di corredi funebri, in contesti monetali con altri tipi, con frammenti di aes segnatum, contesti votivi, etc. Isolato, rimane un "pezzo di bronzo" di incerto valore storico e, a mio avviso, nullo sotto l'aspetto commerciale. Sotto l'aspetto numismatico c'è sicuramente un grande interesse per questa affascinante forma pre-monetale.1 punto
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Il Crawford identifica al D/ i Dioscuri, ma ammette le lettere PP precisando che "identify the Dioscuri as also the Penates Publici, whose aniconic counterpart, the doliolum containing the sacra from Troy, appears on the reverse". In effetti le stelle sopra le teste identificano i Dioscuri, anche in assenza di pilei; tuttavia, se la legenda PP indica i Penati (come D. P. P, Dei Penati Publici, in Crawford 312/1 - http://www.lamoneta.it/topic/99964-denario-con-i-penati-publici/) allora tale legenda idetifica i Penati anche su questo denario. L'Altieri, correttamente, li considera i Penati. La particolarità di questa moneta risiede nella prospettiva di 3/4, del tutto inusuale, con cui la nave viene raffigurata nel verso, dalla quale si vede la bellezza e il terrore che le navi antiche dovevano incutere nell'avversario. Appartiene quasi certamente alla classe delle triremi; la identificherebbero le sporgenze della prua su cui andava a poggiare la posticcia, su cui erano infulcrati i remi; la costruzione è molto elegante e meno massiccia e potrebbe far sospettare (come ritiene, ad esempio, Domenico Carro, esperto di navi Romane) che si trattasse di navi più veloci, con un numero leggermente inferiore di vogatori, dette triemioliae (triremi a centro scafo, biremi alle estremità, soprattutto a poppa). Il doliolum era un contenitore da sostanze alimentari; mentre l'anfora è un contenitore da trasporto, il doliolum è un contenitore da conservazione ed è fisso1 punto
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@@italpen se il prezzo era ragionevole hai fatto benissimo a prenderla,l'avrei presa anche io... bucata o non bucata ha dei rilievi da alta conservazione e la patina è bellissima...personalmente i fori li tollero abbastanza, come gli appiccagnoli, e preferisco avere in collezione una moneta come quella che non averci niente oppure avere un MB liscio senza foro, poi c'è chi addirittura in collezione ci mette una patacca per tappare il buco (il buco in collezione questa volta :P), per cui ripeto..hai fatto benissimo... se non avesse avuto quella patina ti avrei consigliato anche di restaurarla,conosco un'ottimo restauratore e ti assicuro che anche se il foro è sulla data sarebbe uscito fuori un bel restauro....l'unica pecca è che avrebbe perso la patina per cui in questo caso è meglio tenerla così...1 punto
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Una delle pubblicazioni che di Traina mi appassionano e che leggo sempre anche se ormai la conosco a memoria è " Dieci anni di monete", la raccolta di articoli pubblicati quando Cronaca Numismatica non era ancora una testata autonoma. Una stupenda raccolta di articoli profondi, acuti e mai banali. Grande Mario per sempre!!!!1 punto
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sarebbe stato da preoccuparsi se fosse il tema della Slovenia, mi sarei aspettato una riga in mezzo alla moneta e basta ;)1 punto
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Indicibile mostruosità. Assurda stortura. Incommensurabile deturpazione. Somma bruttura. Hanno privato questa moneta del suo splendore e della sua dignità; per questo sono completamente degni di tutto il mio biasimo.1 punto
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Poveri scorpioncini, lasciali in pace, quelli che ci sono da noi non fanno alcun male e sono anche utili, mangiano blatte, scarafaggi, larve di ogni genere ed altri insetti infestanti, mai uccidere ragni e scorpioni.1 punto
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Francamente non lo so! Ho votato oltre 3000 perché sono veramente tante, ma in realtà la risposta è: boh!1 punto
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