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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/20/13 in Risposte

  1. Da un pò di tempo speravo di riuscire a mettere in collezine una osella con la rosa, anno V, VI o VIIII poco importa, mi piacciono tutte e tre, il massaro poi ancor di meno. Sulle oselle solitamente sono riproposti, al rovescio soggetti bellici - scene di battaglia, trattati di pace o la giustizia, oppure soggetti sacri, a parte l'immancabile leone cittadino. Rappresentazioni "rilassanti" sono poche, c'è una splendida fascia dello zodiaco dell'unica osella di Nicolò Sagredo, rara e costosa e poco altro. Fortunatamente Alvise II Mocenigo ha pensato, 210 anni fa a Picchio collezionista dandomi ben tre opportunità. Ho lavorato ai fianchi un amico, in primo luogo e commerciante in seconda battuta sin quando dalla sua collezione privata (incredibile, anche i commercianti collezionano) non ha ceduto ed ha scambiato l'osella con altre monete. Ha opposto resistenza sin quando, garbatamente, gli ho fatto notare che: "non esiste che mi fai vedere una osella e non me la vendi, non puoi fare concorrenza ai clienti, dimenticati che siamo amici, anche perchè se non me la cedi non so quanto a lungo lo resteremo !" Probabilmente ci ho rimesso, forse no, fa poca differenza ... sono contento. Alvise II Mocenigo 1700-1709 Osella anno V (1704). Argento igr. 9,755 - ø 37,01 mm. Diritto: *S*M*V*ALOYS*MOCENICO*D* San Marco in trono porge il vessillo al Doge genuflesso che lo accoglie con la sinistra, portando la destra al cuore. esergo: *G*T*S* (massaro Giovanni Tomaso Soranzo) Rovescio: MAGIS REDOLET LVNA SERENA (Essa è più profumata alla luce del chiaro di luna). Una rosa fiorita e la luna si guardano a vicenda tra le stelle del firmamento. esergo, *ANN•V* Riferimenti: CNI 115. Paolucci II cfr. 187. Gamberini 1222. Werdnig 185a. La rosa, che campeggia nello stemma familiare dei Mocenigo, rappresenta l'indipendenza, in questo caso Venezia, mentre la luna il sultanato. La storia di Venezia è da secoli scandita dai rapporti con la Sublime Porta. In questo caso rappresenta un atto di cortesia; una rivolta di palazzo detronizza il sultano Mustafà a discapito del fratello germano Ahmed. In nuovo sultano si premura di mandare segnali distensivi a Venezia, certo non poteva imbarcarsi in una guerra senza aver prima messo a tacere ogni forma di resistenza interna. A Venezia giunge Mustafà Aga capo dei giannizzeri con donativi per la città. Venezia ricambia con la visita di Carlo Ruzzini (Doge dal 1732 al 1735) a Costantinopoli. La legenda tradotta: "Essa è più profumata alla luce del chiaro di luna" può essere riassunta in un atto distensivo di reciproco rispetto, la Rosa e la Luna hanno solo da guadagnare nel non farsi la guerra.
    3 punti
  2. su la pagina presentata da dizzeta....!!... :good: :good:
    3 punti
  3. Con un pizzico di orgoglio mostro a tutti voi una bella coppia di 20 centesimi esagono 1918. Uno è ribattuto ed i segni sono abbastanza evidenti e presenta il contorno completamente rigato. L'altro invece ha il contorno parzialmente rigato e si intravede appena il vecchio stampo. Ad ogni modo, ed almeno in quest'occasione non chiederò il parere sul grado di conservazione :blum: Mi aspetto cmq vostri giudizi e pareri. Saluto @@cembruno5500 e @@gabrimen che desideravano vedere le foto
    2 punti
  4. Piccola precisazione... Citando Publio Virgilio Marone, poeta romano che in età medievale assunse tanta importanza che fu al centro di un culto popolare quasi dal sapore mistico fino ad essere soprannominato Virgilio Mago. Mi vengono in mente alcune parole: (…) Quando un morbo fierissimo invase la razza dei cavalli, Virgilio fece fondere un grande cavallo di bronzo, gli trasfuse il suo magico potere e ogni cavallo condotto a fare tre giri, intorno a quello di bronzo, era immancabilmente guarito (…) Così come hai detto nell'articolo, ma in versione più romanzata. Questo, infatti, è un brano di Matilde Serao tratto da "Leggende Napoletane". Per prima cosa bisogna precisare che nonostante sia un brano del 1800 che si rifà a storie popolari in realtà si fonda su basi storiche: i primi autori a parlarne, nella seconda metà del XII secolo sono un chierico inglese e il cancelliere dell’imperatore Enrico VI (dei quali al momento mi sfuggono i nomi). che menzionano le opere che Virgilio avrebbe lasciato a Napoli, tra cui appunto il cavallo di bronzo. Inoltre c'è da aggiungere che quelli raffigurati sulle monete in rame dovrebbero essere della razza di Corsiero Napolitano, razza famosa e ricercata in tutta Europa. questa è la copia nel cortile del palazzo Carafa a Napoli.
    2 punti
  5. Luca... Proprio chiamare fessacchiotti chi ha appicicagnolato la moneta mi sembra eccessivo.. La cosa veniva fatta normalmente nel periodo in cui la moneta era circolante o al massimo subito dopo da dei nostalgici... Allora il valore era pressapoco quello del materiale, quindi la moneta non veniva deprezzata... Ora per noi e' diverso... La moneta perde valore... Ma i vecchi proprietari questo non lo consideravano e penso che di noi si preoccupassero ben poco...
    2 punti
  6. Complimenti bella moneta: Clemente XI Muntoni 72. CNI 144 D/ Stemma oblungo con fogliami, chiavi con cordoni e fiocchi CLEMENS*XI* - *P*M*ANN*X* R/ NE // OBLIVISCARIS // PAVPERVM in cartella tra rami di palma con cartocci e sopra una maschera; in basso da armetta Annibaldi della Molara La frase latina tradotta: "Non dimenticarti dei poveri" Salmi, 10,12 saluti TIBERIVS
    2 punti
  7. L'applicazione di appiccagnoli o, peggio ancora, l'esecuzione di forature, è il classico scempio attuato da fessacchiotti al fine di convertire una moneta il gioiello. Mi è capitato anche di vedere degli obbrobri più fantasiosi, uno in particolare, con applicazione di piccole pietre preziose su di uno zecchino convertito in anello. Barbarie pura. Qualsiasi manomissione riduce il valore della moneta, è ovvio. Basta una lucidatura, figuriamoci un appiccagnolo cui spesso si associa una caratteristica usura da sfregamento. Il valore commerciale residuo dipende dalla condizione generale e dalla qualità dell'intervento di rimozione del corpo estraneo. Poi, va detto, che molti collezionisti non la prenderebbero proprio in considerazione. Saluti
    2 punti
  8. Complimenti a @@profausto per la giusta classificazione. Posso aggiungere che secondo Malbrunot esistono due varianti, la prima con il BO in esergo sotto il castello e NIFA accantonato nella croce, che lui dice corrispondente al quartaro genovese, e una seconda con il castello più snello, senza BO e con i "fiordalisi" nei quadranti della croce che invece potrebbe corrispondere alla "medaglia" di Genova (mezzo denaro). Ecco la pagina della sua pubblicazione "Les Monnaies Médiévales Bonifaciennes". Mi sembra che entrambe le monete siano di questa seconda variante, molto, molto interessanti, mi sembra che ci siano degli archi e il castello sia finemente elaborato, ho provato a disegnarlo ...eh, sì, sono proprio due belle monetine. Complimenti al tuo amico e grazie a te per la segnalazione. Saluti DZ PS Sarebbe bello se questa discussione fosse aggiunta in questa: http://www.lamoneta.it/topic/76450-bonifacio-per-il-piacere/ che mi sembra stia diventando piuttosto importante.
    2 punti
  9. Mi spiace Francesco, ma non credo di essere a Verona, è un convegno che non amo, anzi non mi piace proprio; finisco per andarci spesso ma questa volta, ad oggi, non è in programma. Quanto alle medaglie, io non rimprovero nessuno, ci mancherebbe. Mi limito a dire, dato che ci sono in ballo dei soldi è bene sapere cosa si fa. Io non ho titolo alcuno per dire se una medaglia sia coeva o meno, mi limito a fare delle osservazioni e studiare, colleziono da molto tempo ed ho avuto fortuna di vedere molte medaglie. Se è difficile un falso di moneta quello di medaglia lo è ancor di più per l'utilizzo protratto dei conii, ben oltre la prima data di emissione. Imprimere una medaglia richiede maggior forza che una moneta, quindi il conio è più soggetto a riaddattamenti o rotture e con i punzoni originali si producono altri conii con nuove varianti, senza che nessuno sappia con certezza quando siano state battute. Non essendo "circolante" ma emissioni per ostentazione e collezionismo vi sono minori vincoli di peso. La stessa medaglia, a volte, pur essendo di zecca, di conio ufficiale può pesare anche il 40% di peso in meno della medasima battuta solo poco prima o dopo. Chi compila i cataloghi non si è mai preso la briga di riportare i pesi ma solo i diametri, che per quanto importanti sono sempre un'informazione limitata. Questo viene dalla medagliestica rinascimentale, quando si riproduceva per fusione. Dall'originale un calco in materiale refrattario, poi la fusione, il metallo si raffredda e si compatta e quindi se la medaglia è di diametro inferiore è al 99% una copia. Con le macchine a vapore che sprigionano forza e le nuove tecniche resta un'informazione molto modesta per individuare eventuali falsi. In collezione ne ho di produzioni posteriori (mi pare più corretto di riconio) sia di Luigi XVI (con una piccola tacca quadrata sull'argento), con la lanterna, etc. etc. Non li considero di serie B, sono ben contento di averli e non è detto che se mi comparisse la prima emissione sia disposto a sostituirli, sono comunque lo specchio di quanto il culto napoleonico sia sopravvissuto ai suoi giudici. .
    2 punti
  10. Qui siamo in Baviera: http://www.mcsearch.info/record.html?id=430687
    2 punti
  11. @@alfonsino Buonasera si riferisce alle monete di Bonifacio dette " au Chatel de Bonifacio" ?'
    2 punti
  12. Credo si tratti di due monete di Bonifacio, abbastanza rare. Si tratta di due minuti con al dritto il castello bonifacino ed al rovescio croce accantonata da 4 fiordalisi. Sotto al castello dovrebbero esserci le lettere B O Tempo fa postai sul forum la foto di un esmplare di un amico, ma non sono riuscito a trovarla per fare un confronto. saluti alfonsino
    2 punti
  13. Gentilissim* tutt*, sperando di fare cosa gradita, invio l'invito alla presentazione del volume Monete Antiche. Usi e flussi monetari in Valdera e nella Toscana nord-occidentale tra l'Età romana e il Medioevo, curato insieme con il collega Antonio Alberti, che in realtà è stato la vera e propria anima dell'iniziativa e soprattutto della giornata di studio che ne è all'origine. Il volume pubblica infatti gli interventi presentati all'omonimo convegno, che si tenne circa due anni or sono a Villa Baciocchi, Capannoli (Pisa), al quale presero parte anche molti amici LaMonetiani. Tra gli autori ha confermato la sua presenza il professor Andrea Saccocci - che ringraziamo - mentre per gli altri attendiamo le ultime conferme. Presenterà il volume il dottor Giulio Ciampoltrini, funzionario archeologo di zona per la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana. Se qualcuno fosse interessato nei prossimi giorni posterò l'indice del volume. Sperando di incontrarvi in quell'occasione, un saluto cordiale, Monica Baldassarri
    1 punto
  14. Ciao, cercavo tutt'altro ed ho trovato questa notizia di un paio d'anni fa, relativa ad un piccolo deposito monetale rinvenuto a Vindolanda. Ritengo che il sito sia noto ai più ma per chi non lo conoscesse: "Vindolandia era un forte di truppe ausiliarie costruito dai Romani in Britannia e ubicato a circa due chilometri dalla parte meglio conservata del Vallo di Adriano. Di fatto serviva a vigilare sulla Stanegate, la strada che andava dal Tyne al Solway Firth. Dagli scavi archeologici emerge che il forte fu ricostruito molte volte. Da questo forte provengono delle tavolette scritte in antico corsivo romano da cui emergono molti interessanti dettagli sulla vita delle guarnigioni delle zone di frontiera." Liberamente tratto da Wikypedia. Vi consiglio inoltre una visita all'accattivante link del sito http://www.vindolanda.com/Home.htm (e ammirate la promozione al sito che viene effettuata) dove tra l'altro recitano che nel 2013 ricorrono i 1800 anni dalla fondazione (ma ho letto che in realtà la prima fase è del 79 d.C. ad opera di Agricola). Per chi non avesse voglia di leggere, qualche immagine, con musiche dal "Gladiatore": ... o ancora, per chi volesse sognare: Ma torniamo al tema del titolo. L'articolo http://www.pasthorizonspr.com/index.php/archives/07/2011/archaeologists-discover-a-hoard-of-silver-roman-denarii-coins-at-vindolanda riporta che è stato rinvenuto un piccolo deposito di denarii del 180-200 d.C. 21 monete, non tante come quantità, deposte in un involucro in materiale organico, infatti erano raccolte in uno spazio di 10 cm. Quello che mi pare interessante è la parte successiva che identifica il 21 denari come "una somma pari a un decimo della paga annuale di un ausiliario romano". Anche qui va aperto un inciso: se si trattava di un fante allora rappresentava anche un quinto della paga annua, se quanto riportato in questa tabella e preso da G.Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini 2008, pp. 48-54 e 84-86; Y. Le Bohec, L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo, Roma 2008, pp. 280-284. è corretto. Quindi si tratterebbe esattamente di una "frame", di un istante, rappresentante quello che girava in quel momento per le mani, ovvero le tasche, di un soldato romano (e per quanto ausiliario, sempre pagato dall'Impero stesso). Si può notare che sono compresi: Lucio Vero, Antonino Pio, Faustina I, Marco Aurelio Imperatore e Cesare, Adriano, Traiano, Nerva, Vespasiano. Non compaiono denari più vecchi, a maggior contenuto di argento, ritirati e rifusi o tesaurizzati. Infine, se di solito davanti ad un hoard mi vien da chiedermi "chi ha celato queste monete e perchè?..." in questo caso abbiamo l'autore del fatto, il perchè... e pure un sospetto sul perchè non sia tornato a recuperarle, inviato da chissà dove (in Britannia venivano inviati anche Siriani!) a presidiare un forte miltare eretto in un territorio inospitale (rispetto al bacino mediterraneo), abitato da popolazioni ostili e bellicose... in poche parole... del tutto "barbaro"... Ciao Illyricum :)
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  15. Alberto grazie per questo interessantissimo excursus. Andare alle fonti originali, anche se pervenuteci solo trascritte in epoca posteriore, è sempre utilissimo per l'indagine scientifica. Spero comunque che la discussione possa proseguire vista la scarsità di elementi a nostra disposizione su questo periodo oltremodo intrigante. E spero .. in ogni caso.. di continuare a leggere tuoi contributi su questo e altri temi. MI auguro anche che ci possa essere un contraddittorio da parte di Lulliri su queste pagine in modo da completare la discussione intrapresa senza rischiare di lasciare un'incompiuta ! :)
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  16. comunque era fatto frequentemente, oggi non ci si pensa nemmeno. E' successo anche con i marenghi d' oro, non ve le ricordate?
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  17. Ma ormai ho terminato la discussione, anche se scrivendo il 10% di quanto c'era da scrivere. Avrei voluto collocare immagini dei nummi epigrafi e anepigrafi di Godas, con immagini in alta definizione (ovviamente non sono i nummi di Lulliri né le sue immagini) e porre dei confronti do ne crocette cartaginesi di Ilderico. Come ho appena scritto ad Acraf, alla fine quello che ho scritto su Procopio è il 10% di quello che mi sarebbe piaciuto scrivere. Ci sono poi i contatti numismatici tra la Sardegna e le Baleari, ambedue vandale, con le monete coniate nelle Baleari e trovate in Sardegna (2) e 3 o 4 monete sarde trovate nei pressi di Valencia. Procopio è un gran contaballe. Ma è piacevolissimo da leggersi (peccato che la ultima edizione del de bello vandalico in lingua italiana sia della prima metà dell'800) e nonostante queste balle, è straordinariamente ricco di informazioni come nessun altro storico dell'antichità. Ci sta tutto il discorso del preteso messaggio di Licinia Eudossia a Genserico che Procopio dice essere stato il pretesto per il sacco di Roma, e che è del tutto inattendibile come hanno discusso molto bene (e da punti di vista affatto diversi) due grandi storici italiani, Alberto Gitti e Giuseppe Morosi.... Un tema che indirettamente, ma in modo attendibile, permette di datare l'avvio dell'emissione di silique imitative vandale in nome di Onorio. Pazienza: i problemi connessi al cambiamento (o danneggiamento) del server non sono colpa di nessuno. Per me ormai la discussione è chiusa. Dopo mesi che i numismatici del gruppo di studio sulla monetazione vandala me lo ripetevano, ora mi sono convinto anch'io che le pretese vittorie di Ilderico sono una bufala. Già da oltre tre mesi abbiamo eliminato dai data-base ponderali tutti i dati pubblicati da Lulliri nel 1996, in quanto ogni volta che abbiamo rintracciato una qualunque delle numerose monete da lui vendute tra quelle pubblicate in quel libro, il peso è risultato totalmente difforme (il libro del 2013 non lo abbiamo neppure preso in considerazione). Io ero l'unico nel gruppo a dare ancora credito a questo discorso (i nummi con la A dati a Godas, i monogrammi di Teodorico attribuiti a Ilderico, i nummi di Giustiniano con lo staurogramma dati ai vandali, e altre attribuzioni, non le avevamo prese sul serio neppure per un istante). Ma dentro del gruppo di studio, io sono l'anello debole. Il mio ruolo è quello di archivista delle fotografie e dei dati, di analista statistico degli stessi, e di redattore delle relazioni scritte in quanto mi attribuiscono facilità nella scrittura: ma nei temi propriamente numismatici, sono davvero l'ultima ruota del carro, e anche sul tema propriamente storico ho tantissimo da imparare dagli storici del gruppo di studio. Con queste parole saluto tutti i foristi de lamoneta e auguro a questo forum di seguire sulla strada del successo (e possibilmente di affrontare argomenti da un punto di vista maggiormente numismatico, e quindi interpretativi, e non solo collezionistico, e quindi descrittivi). Con un poco di anticipo, auguro a tutti Buon Anno! (sperando di essere per l'anno nuovo già nella mia isoletta: è da un mese che mi trovo in Italia e sono già qui che friggo per ripartire....). Antvwala (Alberto Trivero Rivera)
    1 punto
  18. Ti consiglio il sito www.coinfacts.com
    1 punto
  19. Ciao, qui dovresti trovare qualcosa: http://www.coindatabase.com/coin_usa.php?id=4170
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  20. Direi proprio di sì.........molte di queste discussioni andrebbero davvero rilette, io ho l'ho fatto volentieri..........gli anni passano e non si sa mai, si potrebbe inserire sempre qualche novità all'argomento trattato. http://www.lamoneta.it/topic/67413-carlo-v-dasburgo-le-monete-napoletane-con-i-tosoni/ @@dracma76 @@francesco77@@odjob Buona lettura a tutti. :hi:
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  21. ma!!! adesso con la moneta postata metteremo anche la fattura, e se non va neanche questo , le impronte digitali :D va be dai !! lasciamo perdere
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  22. "We are such stuff / As dreams are made on; and our little life / Is rounded with a sleep." [Noi siamo della stessa sostanza / di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita / è circondata da un sonno.] Così, Prospero duca di Milano parlava ne "La tempesta" di Shakespeare. E meno male, aggiungo io, che ci sono i sogni a rendere meno cruda la realtà; senza esagerare, però, perchè il risveglio può essere piuttosto amaro.:) Ecco uno dei miei tanti, irraggiungibili. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1042&category=21364&lot=974124 Si tratta del c.d. scudo dello spadino (o mezzo scudo) battuto da Carlo Emanuele I a Torino (e Moncalieri secondo Biaggi). La legenda ricorda le parole di Cesare nella Farsaglia di Lucano e suonano come un monito per la Francia che avrebbe dovuto cedere molto di più allo stato sabaudo qualora non avesse preso in considerazione le giuste pretese del Duca (tra cui Pinerolo occupata da Luigi XIII).
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  23. Scusa Barone: adesso comincio veramente ad innervosirmi....ma non ce l'ho con te..!! Dunque, inizio con il dirvi che posseggo una certa quantità di monete che mi sono state lasciate dai miei genitori....qualche altra moneta, spilla e quant'altro da mio nonno nato nel 1900....e deceduto anni or sono.....che è stato al anche al fronte nella prima guerra mondiale. Le monete che posseggo non valgono quasi nulla, ma le custodisco ugualmente. Ho lasciato e ripreso questo hobby varie volte, per lo più perchè scoraggiato da altri collezionisti...che credevano di essere dei Dio, oppure scoraggiato da venditori bugiardi e ladri!! Ora ho ricominciato ancora una volta: mi sono iscritto a questo forum da poco, con la speranza di ampliare le mie conoscenze. Così ho iniziato ad acquistare su internet.....e cosa succede???.........che se compro monete antiche tra un pò mi ci vuole il porto d'armi!! Se le rivendo....mi ci vuole la patente di un aereo da combattimento!! Ma quello che mi fa più incaxxare è che se per puro caso trovassi una moneta antica di valore ZERO o di pochi euro....cosa devo fare secondo le leggi Italiane??.....dovrei immediatamente andare dai carabinieri o vigili o chiccessia per consegnare ciò che ho trovato.....perchè anche se l'ho trovatop nella MIA PROPRIETA' non è mio ma dello STATO ITALIANO!!!! Ricapitolando: mi alzo una mattina e mi faccio una bella passeggiata con il mio bel metaldetector....dopo un pò trovo una monetina romana tutta zozza e rovinata.....valore 2/3 euro in quelle condizioni...secondo gli "esperti"!.......ho due opzioni: o la porto dai carabinieri, che poi la portano a qualche ente, che poi la dovranno valutare, per poi ridarmi indietro la mia parte spettante...dopo mesi, se non anni...........tutto questo perchè le leggi Italiane dicono che i reperti archeologici aventi più di 50 anni devono essere riconsegnati allo stato..?! La seconda opzione è questa....che cacchio me ne importa, tanto nessuno mi vede e la moneta me la metto in tasca! Così scelgo la seconda....ed io contento contento torno a casa con un reperto di circa 2000 anni fa...che è passato nelle mani di popoli antichi.........l'ho trovata io...ma non è mia. Morale della favola.......fiero e contento di tornare a casa con un reperto così vecchio....con una storia.....del valore di 2/3 EURO!!!!! Decido di acquistare qualche bella moneta in internet. Così investo qualche decina dei miei euro in qualche bella moneta del Regno. Sono felice perchè ho vinto un asta dove quella moneta in condizioni xxxxx.....sul mio catalogo del 2005 è quotata molto di più di quello che l'ho acquistata! Così contento come una pasqua, la posto su questo forum....e cosa scopro?...........la moneta non è in buone condizioni, oppure il catalogo ha i prezzi gonfiati (ma il mio è del 2005....figuriamoci quello del 2013..!!).....insomma, secondo gli "esperti", anche questa volta non sono partito con il piede giusto..! Decido di acquistare delle monete fior di conio a venditori professionali. Così decido di investire in monete nuove, d'argento, ma anche di altri metalli.....l'importante è che siano a tiratura limitata...(così dicono), max 7/8000 pezzi, così sono sicuro che fra qualche anno non mi pentirò di questo investimento. Invece....cosa leggo??...........che non è affatto vero che i fior di conio con queste tirature si rivaluteranno, anzi, è più facile che una moneta che è stata coniata in 10000000 di pezzi non in argento ma in stagnola....varrà sicuramente di più!! C'E' QUALCOSA CHE NON QUADRA............!! Per concludere......penso che questo hobby per molti sia divenuto un modo per togliere di mezzo tante persone che vorrebbero iniziare a collezionare monete....perchè alla fine devono rimanere in pochi....e buoni!! E non mi venite a raccontare la favoletta della monetina ritrovata......con tutti i soldi che i nostri cari politici se fregano tra stipendi gonfiati e quant'altro...e con tutti i casini che combinano. Stai a vedere che il problema dell'Italia che va a rotoli....è solo della mia vecchia monetina...!!! Detto questo....vorrei rivolgermi agli amministratori di questo forum: Ho semplicemente espresso un mio parere....e penso di essere libero di farlo. Voi adesso, per tutto quello che ho appena detto, potete buttarmi fuori da questo forum, o intraprendere qualsiasi azione nei miei confronti..! Fate voi le dovute scelte....perchè io qui sono solo un ospite.......ma certe cose non mi vanno proprio giù!!
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  24. Complimenti. Bell'acquisto! Gran bella moneta per iniziare una grande passione.
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  25. Continuo con un'altra moneta sogno/simbolo, monete che rappresentano e raccontano. Qui siamo nel 1562, a Milano con Filippo II, la moneta è il mezzo scudo d'argento detto " del morione ". Il " morione " dallo spagnolo " morrion " che deriva da " morra ", cranio, era l'elmo che ricopriva il capo di Filippo II in metallo leggero con una o più creste con la parte anteriore rivolta verso l'alto. Venne utilizzato da persone importanti nel XVI e XVII secolo ; al rovescio invece una scena plastica con Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo che stringe lo staffile. E' un Crippa 19, moneta che si ritiene essere opera di Leone Leoni, rarità RRR, certamente un'altra moneta simbolo da sognare.... ( da Asta Cronos 1, 2008, lotto 339 )
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  26. e 0.81 grammi di buon argento.......... :D
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  27. Non fa niente anch'io io ho fatto lo stesso errore @@donty la terza repubblica parte dal 1992? Le mie monete polacche sono tutte 1992 -1993 tranne un 2 zlote 2009
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  28. ....la neccessita di protegerssi dietro i muri di questo piccolo castello.......di punta...... :o
    1 punto
  29. E' ritornato in linea il catalogo della Numismatica Italiana. http://www.lamoneta.it/links/goto/102-catalogo-di-numismatica-italiana/
    1 punto
  30. ......grazie D.Z.......la mia la vista era quella......!!... :lol: ....ti devo dire che la tua e piu precisa.... :lol: :lol: .....siamo fuori tema....ma sono contento de la tua disponibilita,che fa che ormai sei uno de i pilastri di questo forum........ tanti saluti amico.......a prestu...!!!... :good: :lol: :lol: :lol: :lol: peccato non ci sono piu punti.....!!!..... :lol: :lol: :lol: :lol:
    1 punto
  31. Non esistono monete che nascano con un appiccagnolo (o almeno ne dubito fortemente) e purtroppo il valore cala. L'entità della perdita di valore commerciale dipende dai danni che la moneta ha subito dall'operazione.
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  32. :lol: ....ciao dizzeta.....si statu piu lestru che me........ :lol: ......avevo preparato foto .....allora ecco altre......... :lol: sembre quella di gpittini..... foto di questa "medaglieta"..........rara....!..... :good: ....... tanti saluti a voi.........
    1 punto
  33. Ho esattamente scritto che tutti leggiamo "fidei defensor" e non "defensor fidei" e proprio per questo devi leggere ER/VAL e non VAL/ER. Le fonti si trovano ovunque per chi ricerca. Chi non ricerca può solo criticare senza mezzi idonei.
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  34. Se Rauch dice il giusto, il cane con l'albero era lo stemma di Ötting: http://www.mcsearch.info/record.html?id=122210 non ho trovato in Rete altri riscontri, ma non ho cercato in maniera approfondita. L' H gotica al dritto dovrebbe semplicemente essere l'iniziale di Heinrich (IV), le stelle o gli anelli che affiancano la lettera... per quanto ne so, semplici decorazioni, ma la mia non conoscenza del tedesco non mi permette di approfondire l'argomento.
    1 punto
  35. Questa moneta inglese non mi piace per niente, io pensavo a qualcosa in memoria dei caduti, sembra invece di vedere la celebrazione di una catastrofe. Mi hanno deluso parecchio. Edit: non riesco a citare il messaggio di @@simone.
    1 punto
  36. Come alcuni di voi sapranno da poco più di un anno mi sono avvicinato al mondo della numismatica... Di sogni numismatici non ne ho ancora realizzati molti diciamo (parliamo di sogni molto terra terra:)) per quanto riguarda le monete da sogno che non riesco a smettere di ammirare ci sono un po tutte le oselle veneziane..ma queste due veneziane mi sono rimaste impresse e non riesco a togliermele dalla testa ormai da tempo...non ho mai approfondito la ricerca a tal proposito (sono cosi lontane dal realizzabile...) quindi ne approfitto per postarle e per chiedere a voi più esperti di darmi delle informazioni aggiuntive :) grazie mille http://www.mcsearch.info/ext_image.html?id=56824 http://www.mcsearch.info/ext_image.html?id=56868
    1 punto
  37. @@avgvstvs su questi "catorci" indubbiamente sei il migliore! qui si vede bene.. http://www.ma-shops.com/strueken/item.php5?id=223853〈=en&curr=EUR
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  38. Eccomi qua con il mio "sogno" irrealizzabile, ma è proprio per questo che vale la pena segnalarlo, i sogni sono importanti, ci danno quel po' di ottimismo che la cruda realtà ci negherebbe. E' una 12 doppie e mezza, dell'ultima asta Spink's, partita da 40.000 sterline e aggiudicata a 125.000 sterline + diritti. Non è che posso dirvi molto su questa moneta ma che sia un esemplare "particolare" quello sì. Il CNI descrive questo nominale coniato con 11 date diverse e con 16 varianti tra il 1638 e il 1711, tutti sul modulo dello scudo largo con al retro la croce e i cherubini, poi ne aggiunge uno altro datato 1638, denominato "doppia stretta", ripreso dalle collezioni di Avignone e Franchini (uno del peso di 38,300 e l'altro 38,280), che risulterebbe coniato con i punzoni dello scudo stretto in quel solo anno (con la croce accantonata solo da quattro stelle), questo di Spink's pesa 38,36, sarebbe forse il terzo esemplare conosciuto? modifica: scusate avevo invertito le cifre dei pesi, ora ho corretto...
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  39. Concordo con quanto detto da Profausto; smanettando ho trovato questa variante che potrebbe essere più giusta: Sestertius 195, Æ 22.06 g. L SEPT SEV PERT AVG IMP VII Laureate bust r., with drapery on l. shoulder. Rev. DIVI M PII F P M TR P III COS II P P S – C Roma seated l. on shield, holding Victory and spear. C 127 var. (no drapery). BMC 569. RIC 702a. i sesterzi di Settimio Severo presentano, talvolta, delle varianti, come nel caso della Fortuna Reduci, che mi danno un pò di problemi nella identificazione
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  40. L'id. di @@eliodoro è giusta, pero' non concorda la "spaccatura" della legenda, ... mi sembra che a sin si legga LSEPTSEVPERT e a destra la restante mentre nella seconda LSEPTSEVPE - RT.........
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  41. Denaro battuto a Messina nel 1244 (XV emissione). Al diritto "F ROMANOR IP" nel campo aquila coronata a destra. Al rovescio "IERL' ETSICIL R" nel campo croce patente. Riferimenti; Travaini 39 - MEC 14 559a - Spahr 133 - MIR 99.
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  42. Ciao dovrebbe essere un sesterzio di Settimio Severo così classificato: Septimius Severus (193-211 AD). AE Sestertius (30-31 mm, 24.88 g), Roma (Rome), 195-196 AD. Obv. L SEPT SEV PERT AVG IMP VII, laureate head right, drapery on left shoulder. Rev. DIVI M PII F P M TR P III COS II P P / S - C, Roma seated left on shield, holding Victory and spear. RIC IV, 1, p. 187, 700.
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  43. Tornato questa notte verso le 3 con quasi un ora di ritardo (ancora non ho capito ome fanno ad arrivare in ritardo i treni) mi accodo ai ringraziamenti per la bellissima giornata che mi avete fatto passare in particolare a Fra per l' organizzazione e Monbalada per l' interessantissima relazione. Felice anche di aver rivisto vecchie conoscenze! Un caro saluto a tutti Lò
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  44. se venivi a Verona ti omaggiavo dell' album Lusso Repubblica della Masterphil. Fammi sapere, sarò a Verona sabato, altrimenti non lo porterò
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  45. mi permettà di esprimere un mio parere, ha ragione nel dire che 15 euro non sono una cifra eccessiva per nessuno ma sinceramente non capisco la Vostra politica: 1) io collezionista sono il vostro pane (come per tutte le case d'asta), se non esistessi Voi non esistereste 2) io collezionista pago una commissione ad ogni eventuale aggiudicazione compresi gli eventuali invenduti; 3) io collezionista per risparmiare almeno i costi di spedizione sulle aggiudicazioni una tantum (visto che non a tutte le aste un collezionista riesce a portare a casa qualcosa) ho rinunciato al Suo catalogo cartaceo 4) Lei casa d'aste risparmia nel non mandarmi il catalogo cartaceo ed adesso mette anche l'archivio delle aggiudicazioni a disposizione di me collezionista solo a pagamento di 15 euro annui alla luce di tutto ciò quindi mi dica....per quale motivo io collezionista dovrei ancora interessarmi di fare acquisti presso Lei casa d'aste se alla fine non dimostra particolare interesse in me collezionista e non mi offre niente in cambio??
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  46. DE GREGE EPICURI Grazie alla disponibilità dell'amico Illyricum ecco la foto della prima moneta.
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  47. andrebbe precisato che il benzotriazolo è una sostanza chimica che va maneggiata con una certa cautela... quindi sarebbe meglio non improvvisarsi piccoli restauratori :)
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  48. Sono schietto,.... come sempre, nel forum ci fosse la possibilità di mettere "Mi piace" ma al contrario, qui lo metterei! saluti TIBERIVS
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  49. Nick era un bambino sveglio e come tutti a quell'età amava giocare con i soldatini e le automobiline. Ma quando arrivavano le feste, compleanni, Natale, Comunione, Cresima, Nick attendeva in regalo giocattoli, ma non sempre andava come lui voleva. Il nonno di Nick la pensava in altro modo, andava controcorrente, al nipote regalava sempre una moneta. Il nonno non era un collezionista ma riteneva nel suo animo giusto regalare al nipote un qualcosa che rimanesse nel tempo, che fosse nel contempo valore, testimonianza storica, ma anche ricordo personale. E così faceva una ricorrenza, una moneta, una festa, una moneta, però diverse, era una routine, sempre uguale. Nick sapeva già che finiva così, faceva finta di essere contento, ringraziava e la metteva subito regolarmente nel cassetto del suo comodino. E lì finivano tutte, una dietro l'altra, Nick non le degnava neanche di uno sguardo, non capiva e riponeva..., riponeva. Poco alla volta, festa dopo festa, Nick incominciò senza volerlo e senza capirlo bene ad avere un piccolo tesoretto di monete. Poi il nonno mancò con Nick ormai grande e le monete rimasero per lunghi anni lì nascoste, impolverate sotto una massa di altri oggetti. Nick, ormai adulto, un giorno tornato a casa dai suoi genitori nell'intento di fare un po' d'ordine apre il cassettino del suo comodino. E' come un tornare indietro nel tempo, un tornare bambino...., ritrova le monete, lasciate lì alla rinfusa, sparse, ormai decisamente dimenticate. E' un momento magico, è " il momento ".....quello che il nonno si era augurato che un giorno accadesse, le guarda con calma, ricorda i momenti in cui il nonno gliele aveva regalate, poi cerca di capirle, intuisce che possono avere un valore, vede monete del Regno, marenghi, 5 lire d'argento, le mette in un vassoio per data, per Re ; il nonno aveva fatto regali non casuali, avevano una sequenza cronologica e tipologica definita. Per Nick scatta tutto in quel momento, cerca di ricostruire la storia, il percorso di queste monete, legge, completa la collezione dove mancante. Ora Nick colleziona, quando vede le sue monete pensa al nonno, è consapevole del passato e capisce che il nonno aveva voluto lasciare semplicemente un seme, un valore, delle storie, un ricordo personale. Tutto è ora chiaro per lui, i propositi virtuosi del nonno si sono realizzati ora. I nonni.....quante volte parte tutto da un nonno o una nonna...., da una scatola, un piccolo scrigno, un cassettino.....lo apri e a volte magicamente, improvvisamente parte, parte la storia fantastica della numismatica......, fortunato chi ha aperto la scatola o il cassettino.... Mario P.S. Un saluto ovviamente a questo punto a tutti i nonni di Lamoneta.
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  50. Guarda se alla fine non aveva ragione libroverde......... :D non me ne voglia Libroverde ma spero da "collezionista" che non abbia ragione.
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