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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/04/13 in Risposte
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Penso di averla trovata (peso a parte): http://www.mcsearch.info/record.html?id=7388019 punti
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La storia grande amica, ci ha lasciato testimonianze straordinarie che ancora oggi ci permettono di conoscere e confrontarci. Il pensiero non sempre riuscì a esser voce, celato, e bisbigliato dovette fare i conti con l’uomo. Gli unici privilegiati furono gli artisti che attraverso il proprio linguaggio espressivo, raccontarono fatti e avvenimenti che altrimenti sarebbero andati persi, o semplicemente per manifestare l’idea, le emozioni, o il dissenso. Altre forme espressive riuscirono in questo intento come la letteratura e il teatro, ma il primato a mio modesto parere spettò alla numismatica e alla pittura. Queste due sorelle ebbero una sorta d’immunità dovuta alla non sempre facile lettura interpretativa, celata attraverso simboli, colori, stili, o errori voluti. Poviamo a racontare insieme con qualche tondello ( taluni al confine fra moneta e medaglia) quali furono i più rappresntativi, iniziarei con un classico : Reggenza di Margherita di Foix per il figlio Michele Antonio marchese di Salluzzo (dal 1504). Tallero da 40 grossi 1516. AR 37,85 g. Questo tallero del peso corrispondente a 40 grossi è stato oggetto di studio da parte di diversi esperti, ma nonostante ciò, l’interpretazione della sigle IIC alla fine della leggenda del rovescio è ancora dibattuta. Tre sono le interpretazioni più accreditate: l’Hill vi legge una errata trascrizione di ETC. Armand e Forrer vi riconoscono invece le sigle dell’incisore tedesco Giovanni Clot operante a Genova nella metà del XVI secolo. Infine, vi è l’ipotesi del Ravagnani Morosini, a nostro giudizio la più plausibile, che vi identifica le sigle dei fratelli da Clivate, appaltatori della zecca di Carmagnola dal 19 gennaio 1515. Il conio, non firmato, dovrebbe essere opera di Benedetto da Brioso, amico dei da Clivate, a cui tra l’altro furono affidati i lavori della chiesa di San Giovanni. Margherita di Foix, seconda moglie di Lodovico II Marchese di Saluzzo, fu donna raffinata e colta e al tempo stesso dal carattere deciso. Nel 1504, alla morte del marito, assunse la reggenza per il figlio Michele Antonio e di fatto governò il marchesato per 24 anni fino alla di lui morte, avvenuta nel 1528. Fu sempre lei ad imporre la successione del terzogenito Francesco, più mansueto del fratello maggiore Giovanni Ludovico. L’albero secco e sradicato raffigurato al rovescio rappresenta la morte di Ludovico di Saluzzo, mentre lo stemma con le armi di Saluzzo e Foix appeso ai rami, indica la volontà da parte della vedova e del figlio di continuare l’opera di Ludovico e la dinastia. Per quanto concerne la presenza dell’uccellino rimandiamo al "Dizionario Ragionato dei Simboli" di Giovanni Cairo, Milano 1922, dove il volatile viene identificato con lo sforzo di salvare l’anima amata dal naufragio della morte. Tale interpretazione è suffragata dalla leggenda del rovescio. Ravagnani Morosini nella sua opera ventila l’ipotesi che possa trattarsi di una medaglia, ma il peso, corrispondente esattamente a 40 grossi ci fa ritenere che invece si tratti di moneta.3 punti
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Duemila anni li separano....ma i leoni la fanno da padrone....biga o quadriga che sia....l'ispirazione a soggetti classici ritorna sempre!3 punti
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Lo chiedo perche i 0,2 grammi e 1 mm in meno potrebbero portare a pensare che la rigatura sia stata asportata...servirebbero delle foto2 punti
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Ciao, provo a risponderti io..da quel che ho capito anche tu sei passato per il Regno d'Italia come collezione (non so se lo fai ancora) e lì credo che tu sappia benissimo che le rarità nella stragrande maggioranza dei casi sono un po' forzate e quindi ci ritroviamo monete R2 in tutte le aste possibili e immaginabili..per il Regno di Napoli non è così, alla fine di monete comuni ce ne sono ma la moneta comune preunitaria in generale personalmente la metterei al pari di un R del regno..poi vabbè ci sono anche qui monete che si vedono sempre come le varie piastre degli anni '50 ma fondamentalmente il discorso è quello.. Complimenti per il Carlino, lo SPL ci sta tutto ;) P.S. a proposito, lo sai da dove deriva il nome Carlino? Credo che la storia possa interessarti e perchè no, magari potresti ampliare i tuoi interessi anche ai periodi precedenti a questo grazie a questo "approfondimento" :) Gaetano2 punti
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Buona serata sempre restando nell'ambito della monetazione ordinaria, ecco un'altra bella moneta emessa dalla zecca veneziana. Moneta che ha un elevato simbolismo nella raffigurazione della Santa Martire Giustina; immagine che viene adottata per la prima volta sulle monete emesse sotto il dogato di Alvise Mocenigo I° e che verrà ripetuta di dogato in dogato, su varie tipologie di monete, fino al termine della Serenissima. Il motivo è noto; il 7 ottobre 1571 è il giorno dedicato alla martire padovana Santa Giustina ed è proprio in questo giorno che Venezia, congiuntamente agli altri stati alleati, sconfigge i turchi nella battaglia navale di Lepanto. Si inneggia all'intercessione della Santa che ha permesso questa grande vittoria e subito viene eletta compatrona della città. In questa postata si può vedere che la Santa, con il libro nella mano sinistra, la palma del martirio nella destra ed il pugnale che ne trafigge il cuore, è in primo piano ed alle sue spalle c'è uno scorcio di mare con due galee in navigazione ed ai margini laterali dell'orizzonte si scorgono due monti. Diversamente da questo tipo, talvolta, in alcune monete emesse successivamente, le galee sono rappresentate con due alberi. Ducatone da 124 soldi o Giustina minore Doge Domenico Contarini (1659-1675) mm. 40-42 gr. 27,48-28,10 saluti luciano2 punti
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a mio parere la moneta e' un SPL-FDC, si nota leggera usura su alcuni punti critici, peccato non si capisce come siano i fondi, chi l'ha presa a quel prezzo ha fatto bene2 punti
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Penso che si sia perso il nocciolo della questione, siam passati ad un discorso meramente economico di profitto e privo di interesse numismatico per l'appunto! :( ho detto la mia e da neofita ho espresso un parere circa la conservazione senza parlare di guadagni e/o lucro e/o incetta (come penso abbiano fatto in molti ). Insomma siamo qui per giudicare le monete e non per azzannarci sui prezzi (quindi mi scuso anche se mi sono permesso di fare affermazioni sul prezzo se queste possano essere state materia di scontro), forse sarebbe bene non aprire più discussioni su monete in scadenza o con i link diretti dei prezzi; insomma sarebbe meglio postare la moneta una volta aggiudicata e forse meglio a distanza di qualche giorno e senza la foto del venditore ( anzi da questo punto di vista adoprarci ad imparare a fotografare i nostri tesori, che fidatevi è una cosa bella e da parecchie soddisfazioni). Con un giudizio mero sulla moneta e basta! e poi magari se proprio abbiamo bisogno di confrontarci sui prezzi ci son le tabelle sui cataloghi on-line che per l'appunto avrebbero bisogno di un costante aggiornamento circa le aste così da essere il più precisi possibile, ed ognuno di noi potrebbe dar una mano ;)2 punti
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Bella discussione Eros quando la moneta si avvicina alle arti figurative come pittura,scultura, rendendoci un affresco ma anche trasmettendoci valori, messaggi sublimali, alti ? Penso ci siano diversi esempi. Io ho sempre pensato che uno di questi esempi sia lo scudo di Lucca col San Martino ( tra l'altro copertina del libro su Lucca di Lorenzo Bellesia con fantastici ingrandimenti di questa moneta ) ; qui c'è tutto una scena oserei di tipo scultoreo, la perfezione dei particolari, ma poi il messaggio, il messaggio dell'aiuto, del condividere, dell'elemosina, il Santo che divide il suo mantello col mendicante e glielo offre. Arte e valori, grande mix, e tutto questo su una moneta che circolò ed ebbe uno straordinario successo ! Uno scudo di Lucca del 1756 con al diritto le due pantere rampanti con la testa rivolta all'indietro e al rovescio la grande scena del Santo a cavallo nel porgere il proprio mantello al mendicante :2 punti
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Negli Stati Uniti ho vissuto per 5 anni... L' americano medio è il simbolo del degrado economico, fisico, sociale, culturale e morale.2 punti
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Io dico solo questo...a mio parere, oggi come oggi, tutte le economie mondiali sono interconnesse...ritengo che nessuno, emergente o veterano, sia in grado di reggersi del tutto autonomamente... Un crollo di un'economia avrebbe gravi ripercussioni anche sulle altre...2 punti
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credi che l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni abbia apportato effettivi benefici ai giovani italiani? 30 anni fa con un diploma di liceo entravi in banca (anche senza la ben nota raccomandazione!), con un diploma di ragioneria entravi in banca o aprivi uno studio da ragioniere commercialista, e via dicendo... (solo per fare 2 esempi fra 10.000) Credi che un 19enne di oggi abbia le stesse prospettive!? le superiori di oggi son diventate tutte uguali: che sia liceo, istituto tecnico, professionale e compagnia bella... studi un po' di tutto e niente! questa si chiama istruzione!? abbiamo schiere di 30enni senza occupazione e schiere di indiani che svolgono i lavori nei campi che 40 anni fa erano coltivavati dai genitori (o dai nonni) di quei 30enni! Non so se eri tu che ti fregiavi del titolo di "bocconiano", ma quanto le filosofie bocconiane abbiano sostenuto il Paese lo abbiamo visto bene. Logico che non tutti i Paesi in Europa son messi come l'Italia, per loro fortuna!2 punti
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è sufficiente una generazione per ribaltare questo aspetto... e, da quanto si sente ovunque, la Cina finanzia molto meglio di noi le Università e la ricerca. Da noi il livello medio di scolarizzazione sarà pure diventato la laurea, ma il livello di istruzione non è per niente salito (ho il sospetto che sia sceso, e non di poco) rispetto a 30/40 anni fa. Non conta poi la quantità, ma la qualità: non serve a nulla avere il 90% della popolazione con il pezzo di carta se questo pezzo di carta non corrisponde ad effettive competenze e non ha alcuna spendibilità, un 90% di popolazione la cui unica aspirazione è un posto da fanca..ista dietro una scrivania. Da quanto ne so i cinesi sono ben motivati, e non ci metteranno molto a scalzarci.2 punti
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Buon primo ottobre Apro la discussione con un gettone delle fonderie Ambrogio Necchi, l’impresa fondata a Pavia nel 1926 che fu una delle più importanti nel panorama industriale italiano del settore. Il gettone è di ottone e ne darò il peso e il diametro dopo averlo pulito. apollonia1 punto
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7 e 8 Dicembre 2013 a Villa di Serio - Bergamo, Nella Palestra Comunale (a fianco della Chiesa Parrocchiale) si terra' il XXVIII Convegno Numismatico Filatelico del Circolo Filatelico Numismatico Villese. Per chi fosse interessato io saro' li con le mie monetine in euro, dollari, franchi svizzeri, Lire Italiane ed altre monete estere catalogate secondo Krause. Enjoy Collecting Coins.1 punto
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buonasera a tutti, non credo sia necessario ripetere quanto la zecca di Venezia abbia avuto una storia lunga e corredata da bellissimi capolavori, all'altezza di quella che è stata la repubblica di Venezia. Centinaia e centinaia di anni di attività, doge dopo doge, la produzione di questa zecca ha dato vita a tipologie,disegni, tagli differenti. Da qui la mia semplice domanda: perchè non creare una discussione nella quale ognuno di noi possa condividere la moneta tra l'immensa produzione Veneziana che preferisce, per stile artistico, storico, per quello che rappresenta, creando un insieme di foto, notizie e dettagli che mostreranno a tutti i piu grandi splendori, le piu belle opere che questa zecca è riuscita a imprimere nel metallo. se vi va.. inizio io con questa stupenda osella (@@lucadesign85 credo sarà d'accordo con me:)) da 4 zecchini in oro, di Alvise Mocenigo II (1706) anno vii, che raffigura il leone di San Marco sopra una nave da guerra, eretto con spada e bandiera. "Emerge dalle acque sotto la guardia del Leone". sperando di aver fatto cosa gradita e di poter ammirare altre monete, thomas1 punto
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Ciao Gaetano :blum:......questa sera, come "giovane promessa" della monetazione napoletana, ho intenzione di proporti una risoluzione di catalogazione, facile facile, senza tantissimo impegno, ma che in cambio, ti porterà come dono, questo Natale, ad aggiungere nella tua collezione queste due monetine vicereali, più altre due, che per più facile catalogazione non posto, ma saranno comunque tue.....non sono un gran chè, ma ti aiuteranno nello studio (non quello scolastico, logicamente) Mi devi riferire la classificazione esatta, non dal CNI, ma dal Pannuti e Riccio e del MIR, con relativo grado di rarità, delle due monete che ti posto. Se è corretta nei gironi tra Natale e Capodanno vai a casa di Francesco (che vedrò prima di quei giorni) e ritirale.....promesso. Speriamo però che @@Sanni non "rosica"......ma credo che lui capirà, i giovani "promettenti" in questa società difficile vanno aiutati. Sei pronto ?1 punto
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Non mi pare che ci siano vincoli sulle medaglie devozionali, o mi sbaglio ??1 punto
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Una ventina di giorni fa, a San Miniato (PI), si è svolto un evento-convegno di araldica (del quale abbiamo dato notizia qui: http://www.lamoneta.it/topic/114348-convegno-araldico-in-san-miniato-pi-161113/). La manifestazione è stata promossa dalla locale Fondazione Cassa di Risparmio, che aveva messo a disposizione i suoi locali. La fondazione ha sede nel palazzo Grifoni, che sorge nella piazza omonima. Nel palazzo che chiude la piazza verso il centro storico di San Miniato è riprodotto in ceramica lo stemma della Fondazione: :good:1 punto
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A favore di cio che dici riporto dal catalogo del forum in settembre e in ottobre due littori del 27 periziati cavaliere e zamboni sono andati via a 213 euro in SPL e a 214 in SPL+..1 punto
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Monetine a buon prezzo se ne trovano, calcola che io solo quelle posso comprarmi date le mie più che esigue finanze :P L'importante è non avere fretta :) Per l'origine del nome Carlino mi sembra che questo articolo del Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano sia esaustivo al riguardo..leggilo, è molto interessante :) http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1979.pdf1 punto
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Anche per me non va oltre un BB al massimo BB+ ma in mano potrebbe risultare più bella o meno bella dipende se è un conio stanco (mancanza dei puntini sul padiglione e capigliatura). Questa è il tipo con l'apostrofo in D'Italia in giù ,l'altro tipo è con l'apostrofo in orizzontale e il punto e virgola nella data. In questa il punto invece che fra l'8 e lo 0 è appena sopra la M. E' il tipo elencato dal Gigante come 1° Tipo dal bordo sfuggente e contorno in rilievo ,il più comune da trovare mentre l'altro , il 2° tipo, è diventato molto più raro. A me piace più questo conio,proprio perche più "rozzo" . Sono monete sottovalutate in Italia mentre in Francia hanno un seguito maggiore,forse perchè in questo Paese la vera storia è spesso nascosta e manipolata. Almeno lo è stata da tante e tante persone perche ha fatto comodo far credere cio che volevano invece di raccontare la verità,come dovrebbe essere con la Storia. Collezionare Napoleone è affascinante ed anche soddisfacente,molto più facile che con monete di altri regnanti dove ci sono pezzi che solo pochi possono permettersi. Se fossi un insegnante di Numismatica Napoleone e le sue monete lo metterei come primo capitolo di studio. :hi:1 punto
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Un attimo di calma : è sicuramente una medaglia religiosa priva dell'appiccagnolo, per la sua identificazione aspettiamo Borghobaffo, competente in materia.1 punto
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In conclusione sembra proprio che questa moneta abbia circolato, voi che dite??? Saluti Marfir.1 punto
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Buondì, volevo mostrarvi questo 3 tornesi del 1839 che ho inserito in collezione : inserisco la prima coppia di foto che è stata eseguita dalla casa d' aste di provenienza, la seconda coppia è mia :) Mi fa piacere ricevere qualche parere fotografico (confrontando le immagini) e qualche parere legato alla conservazione. Grazie a tutti :)1 punto
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Ho provato a studiare un pò meglio l'esemplare di Gorny 2011 (il ns. n. 5), anche se solo sulla base delle sole fotografie. Come avvertito anche da altri utenti, lo stile appare tozzo, e in particolare si notano moltissime fratture nei bordi, che NON sono presenti negli altri primi 4 esemplari, che mi sembrano GENUINI ! Allego l'immagine dove sono inquadrati i dettagli "critici". Analizzando il dritto, partendo dal collo, i particolari come la bocca, il naso, la fronte, la palpebra inferiore allungata verso il naso, alcuni riccioli (alle ore 11), l'attaccatura dei capelli sopra l'orecchio, alcune fratture del delfino dietro la nuca si allontanano dal conio principale. In base alla freschezza del conio principale reputo che il primo ad essere coniato sia quello del BM, in quanto non ha la frattura sulla punta del naso, che successivamente compare con Pennisi, Nac 2007 e Gorny 1992. Inoltre, per quello che si può vedere, l'angolo degli spigoli dei bordi non appare arrotondato come nelle 4 genuine (per l'ovvio effetto dell'usura e della circolazione). Se osservate la parte piu alta dei capelli, la moneta è consunta, cosi pure i cavalli del rovescio. Di conseguenza questo esemplare non può avere spigoli sui bordi cosi freschi. Sarei curioso di analizzare al microscopio le fratture sui bordi, alla ricerca di cristallizzazioni o ossidi o solfuri; anche se fosse stata pulita, qualche traccia resta sempre all'interno delle fratture. Pertanto è mia convinzione che si tratti di un rifacimento moderno, con poco invecchiamento. Resta sempre la prova del nove, ossia studiarla dal vivo per una più sicura diagnosi. Passando all'esemplare Artemide, che mi era sfuggito, direi che anche qui ci sono forti perplessità. Già commentano da sole le fratture, la bocca che è diversa dalle altre; inoltre intravvedo una perlinatura sul dritto, che appare essere fresca a differenza dei capelli consunti. La foto non ci aiuta tanto come la Gorny 2011. Concordo con l'ipotesi di Numizmo che l'esemplare Artemide possa essere il "figlio" derivato dalla matrice usata per il pezzo Gorny 2011, con alcuni dettagli asportati successivamente. E si confermerebbe la comparsa precedente del pezzo Artemide, anche allo scopo di saggiare il mercato, e successivamente, con minore attenzione dovuta alla comparsa nel frattempo di nuovi esemplari dopo il pezzo Pennisi, nel più prestigioso Gorny & Mosch. Una banale considerazione. Mi sembra assai strano come un pezzo così raro e importante sia pervenuto a una Casa di aste come Artemide, a San Marino (quindi formalmente all'estero), che era allora ancora agli inizi e con un bacino di utenze ben più ristretto di adesso. Mi piacerebbe sapere quanto ha realizzato in quell'asta. Esistono tutte le premesse per ipotizzare un tentativo di saggiare il mercato numismatico con un esemplare di moderna produzione.... In ogni caso attendo ancora se qualcuno può scansionare con adeguata risoluzione l'immagine del pezzo Artemide sul suo catalogo.1 punto
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4 e mezzo a stagione...più bonus... comunque...Vidal a 11 ml, Tevez a 9 + bonus, POGBA a parametro 0, PIRLO a parametro 0 LLORENTE a parametro 0....con solo queste 5 voci in bilancio direi che ci hanno pensato eccome ai loro conti e quindi si possono permettere anche di fare contratti del genere...senza contare che lo Juventus Stadium essendo di proprietà è un macchina da soldi solo tra biglietti e merchandising...tutte voci con segno + in bilancio...adesso sotto a blindare Pogba e rinnovare a Pirlo poi prevedo tempi duri per tutte le altre squadre nei prossimi anni... :blum: :rofl: FORZA JUVE1 punto
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@@Giankyv non era mica riferito a te o qualcuno in particolare il commento. La questione non é mica se la moneta sarà buona/non buona bella, bellina o bellissima. La questione é che la certezza da quelle foto non si ha, e chi l'ha comprata ha comunque corso un "rischio" non avendo la certezza dello status reale dell'oggetto mancando anche una perizia a supporto. Il collezionista dovrebbe forse ragionare in modo diverso. Poi se si hanno soldini da rischiare, magari per comprare per rivendere e non per collezionare, la cosa prenderebbe il senso che ha... Ma se si intitolasse la sezione "istruzioni per piccoli commercianti senza PIVA" forse risulterebbero più chiari certi discorsi alle new entry che approcciano al forum. Chi vuole realmente aiutare un collezionista, magari alle prime armi, non dovrebbe a mio avviso incoraggiarlo ad effettuare acquisti di questo tipo.1 punto
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Tanto per completare il discorso: La tipologia a), vittoria andante leggiadra, è conosciuta in tre soli esemplari e il suo peso medio è di circa 0,57 g. Presumibilmente può assegnarsi al regno di Unerico. Il busto al dritto è ben realizzato, con brevi tratti rettilinei. Vi è pseudo-legenda tanto al dritto quanto al rovescio realizzata con trattini o, talvolta, nel rovescio anche con lettere mal disposte che imitano la legenda VICTORIA. Al dritto non vi è costanza nei tratti somatici del busto, che con ogni probabilità non si propone di ritrarre una personaggio specifico: talvolta è privo dei due laccetti. In quanto ne conosciamo solamente tre esemplari, non è possibile trarre conclusioni su questa tipologia. La tipologia b), vittoria andante dinamica, rappresenta circa il 16% delle vittorie reali e il peso medio è di circa 0,98 g (con un’ampia escursione: da 0,34 a 1,39 g). Presumibilmente può assegnarsi al regno di Unerico. In questa tipologia è presente una caratteristica che poi si perde: si tratta di un disegno nel campo del rovescio, alla sinistra della vittoria, costituito da quattro trattini orizzontali, per lo più separati dalla vittoria per mezzo di una linea arcata e perpendicolare agli stessi. Il disegno del conio non è stilizzato, sebbene un po’ schematico: la gamba a destra appare marcatamente allungata verso l’esterno, a dare l’idea del movimento, e il corpo è proiettato in avanti; il prolungamento della veste suggerisce l’idea del prigioniero trascinato per i cappelli, come nelle salus teodosiane; è presente una linea orizzontale alla base, quasi a formare un esergo; il corpo è ben suddiviso in tre parti – busto, bacino, gambe – generalmente con la vita molto stretta, ciò che dà al bacino un aspetto quasi triangolare. Il busto al dritto per lo più è ben realizzato e spesso mostra un volto un po’ allungato dai tratti somatici ben definiti e che potrebbe corrispondere a un ritratto (forse Unerico?), ma che ricorda anche quello delle monete di Onorio. E’ sempre presente una pseudo-legenda, tanto al dritto come al rovescio, realizzata con trattini verticali, rombi allungati, oppure piccoli globi. La tipologia c), vittoria andante statica, rappresenta circa il 23% delle vittorie vandale e il peso medio è di circa 0,84 g (con un’ampia escursione: da 0,27 a 1,56 g). Rispetto alla tipologia precedente, il disegno appare più tozzo, anche se in alcuni casi la differenza tra le due tipologie non è sempre evidente. Sembrerebbe essere successiva alla tipologia b) e crediamo che possa essere assegnata ai regni di Unerico e Guntamundo. Spesso nel campo a sinistra è presente un tratto verticale; altre volte dei globetti. Il disegno del corpo appare più schematico di quanto non lo sia nel tipo precedente, ma sempre di fattura discreta. Il bacino assume la forma di un trapezio isoscele, mentre la parte sottostante è resa con linee verticali parallele, ciò che dà un’impressione di staticità, così come l’insieme del corpo, rigidamente verticale. La fattura del busto è molto variabile: in alcuni casi realistica e di gusto imperiale, in altri abbastanza stilizzata. Nei tipi dove la vittoria è più simile a quella “andante dinamica”, il volto è prevalentemente allungato, come in quella tipologia; invece nei nummi dalla vittoria più tozza, il busto presenta una testa tonda: forse il primo ritratto corrisponde a Unerico e il secondo a Guntamundo, ma è solo un’ipotesi priva di elementi certi di riscontro. Al dritto spesso è presente una pseudo-legenda che può essere realizzata con trattini, come nella tipologia b), presente solo occasionalmente al rovescio. La tipologia d), vittoria moderatamente stilizzata, rappresenta circa il 35% delle vittorie vandale e il peso medio è di circa 0,59 g (con un’ampia escursione: da 0,35 a 1,30 g). Questa tipologia va assegnata al finale del regno di Guntamundo e a quello di Trasamundo. Infatti in alcuni rari esemplari al dritto è leggibile DNR CVNTΛ, ciò dimostra inequivocabilmente che questa tipologia è successiva alle due precedentemente descritte. La rarità degli esemplari riconducibili a Guntamundo fa pensare che vada collocata al finale del suo regno e la brusca riduzione di peso rispetto alle tipologie precedenti, calato di oltre 1/3, rende plausibile collocare la sua apparizione in coincidenza con la riforma monetaria di Guntamundo La legenda presente al dritto per lo più corrisponde a DNRG TΛSΛ, ma con molte varianti, mentre non sembrano esserci esemplari di questa tipologia con pseudo-legenda. Talvolta nel campo a sinistra appare una lettera, più raramente altri simboli, ma più frequentemente il campo è libero. Non è più presente la linea orizzontale alla base della figura e, soprattutto, la figura è molto schematica. La testa della vittoria è resa con un disegno ovale, pieno oppure circolare, e la parte sottostante al bacino con cinque linee verticali (raramente, quattro o sei). La fattura del busto al dritto generalmente è abbastanza valida: anche in questa tipologia, come in quella precedente, si osservano i due tipi di capo – allungato e rotondo - ma con prevalenza del disegno arrotondato. La tipologia e), vittoria molto stilizzata, rappresenta circa il 21% delle vittorie vandale e il peso medio è di circa 0,55 g (con una escursione particolarmente ampia: da 0,14 a 1,00 g). Questa tipologia, la cui separazione dalla precedente appare spesso incerta, andrebbe ritenuta conseguenza di scarsa perizia degli incisori. Essa appare contemporanea alla tipologia d). Qualche volta è presente un globetto nel campo che, tuttavia, per lo più è libero. Non di rado la parte inferiore del corpo è separata da quella superiore con una linea marcata ed è assai più larga. Così come è particolarmente ampia l’escursione del peso, anche il disegno è notevolmente incostante; in alcuni casi richiama quello delle vittorie moderatamente stilizzate, e in tal caso distinguere le une dalle altre diventa soggettivo; in altri casi è chiaramente diverso e probabilmente si tratta di nummi imitativi di quelli reali. Il busto al dritto è molto difforme: si passa da ritratti di buona qualità, ad altri molto rozzi, il che, considerando anche la grande escursione dei pesi, fa pensare che in essa confluiscano tanto le vittorie reali, per lo più con legenda DNRG TΛSΛ, quanto monete imitative. La tipologia f), vittoria esasperatamente stilizzata, rappresenta circa il 3% delle vittorie vandale e il peso degli esemplari noti è inferiore a 0,45 g.. In questo caso è impossibile individuare un archetipo di disegno, che per lo più è talmente stilizzato da rendere irriconoscibile la figura della vittoria. Probabilmente si tratta di nummi imitativi di quelli reali. Il busto a volte è altrettanto stilizzato quanto la vittoria, altre è assai rozzo. Non vi sono esemplari con legende, ma solo con pseudo-legenda. Questa tipologia, di peso ridotto è da ritenersi imitativa e non regia. (testo tratto dalle annotazioni del Gruppo di Studio sulla monetazione vandala)1 punto
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Di fatto, la Cina è uno dei pochissimi Paesi energeticamente indipendenti. Direi proprio di no... anzi, è notoriamente sempre più affamata di elettricità e soprattutto di petrolio, che importa sempre di più ( http://milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201308131314386737 ). Questo fra l'altro la porta ad essere sempre più aggressiva per cercare di mettere le mani su territori marini contesi dove ci sono o potrebbero esserci giacimenti di petrolio. Questo senza contare la ricerca continua di materie prime in Africa. Ha risorse economiche quasi illimitate, che le permettono di poter intervenire in qualsiasi modo sia all' interno che all' esterno. Controlla, grazie ad una rete estremamente complessa, le economie di molti paesi (tra cui gli USA). La realtà è un attimo più complessa: essere in forte sviluppo non significa diventare da un giorno all'altro i padroni del mondo, perchè si può partire anche da livelli molto bassi, come ha fatto la Cina. E' un po' come la situazione che avevamo in Europa prima delle guerre mondiali, ma su scala più grande: nessuno è mai riuscito a prevalere definitivamente sull'altro, anche perchè si possono formare (e ci sono anche oggi) delle alleanze. Già questo ne fa, di fatti, la massima potenza mondiale di oggi. Se ciò non bastasse, ha un esercito con milioni di effettivi.. I "milioni di effettivi" non bastano a fare di un paese una vera potenza militare, infatti dal semplice punto di vista numerico di personale le forze armate cinesi sono in via di riduzione, specialmente l'esercito. Quel che serve sono risorse e tecnologia: le prime non mancano, anche se in campo militare sono ancora inferiori a quelle USA, la seconda è in sviluppo rapido e comincia a dare frutti interessanti, ma ci vorrà ancora del tempo prima che riesca a competere in tutti i settori con quella europea, USA o russa. Non lasciamoci impressionare dalle azioni di forza statunitensi o russe: la forza della Cina sta nell' essere diventata prima potenza senza muovere una foglia e senza un colpo di fucile.. La "potenza" non è data solo dalla massa, dalle dimensioni proprie, ma anche dai mezzi che si mettono in pista per renderla credibile. E infatti all'apparenza la Cina sembra una specie di "gigante buono" che si fa gli affari suoi senza disturbare nessuno e senza usare la forza ma in realtà sta organizzando lentamente un sistema militare con capacità molto rilevanti di quella che viene definita "proiezione di potenza", cioè di capacità d'intervento anche lontano da casa. Ad esempio, di recente ha messo in servizio la sua prima portaerei, una ex-portaerei russa ristrutturata e modificata, che servirà ad acquisire esperienza nell'uso di questo tipo di navi, inoltre anche se la cosa è poco nota sono in costruzione o in sviluppo basi o piccoli avamposti cinesi in vari paesi, come Pakistan, Myanmar, Bangladesh, Sri Lanka e Seychelles. Nessuno s'illuda che la Cina rimarrà sempre quel paese relativamente pacifico che è adesso: quella è solo una strategia in vista di ben altro e più classico modo di gestire i propri affari.1 punto
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Questo nominale parla da sè, le foto sono entrambe chiarificatrici, per chi conosce questa tipologia bastano pochi dettagli... Complimenti il tre tornesi è magico...1 punto
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Buona serata Eh, eh, mi piace questa discussione :blum: Certamente le oselle, soprattutto quelle coniate da metà 600 e ancor più se in oro, si prestano bene a questa sfida; anche se Venezia, possiamo dirlo, non ha mai brillato per la "fantasia" iconografica delle proprie monete ordinarie, almeno rispetto a quanto hanno fatto tante altre zecche; beh, nel caso delle oselle ha creato dei veri capolavori. Mi accodo anch'io con un osella "capolavoro" Marcantonio Giustinian (1684-1688) Osella in oro da 4 zecchini, Anno I° 1684 DEO DVCTA DVCE (Condotta sotto la guida di Dio) Veduta della Piazzetta di San Marco, le colonne ed il molo, con una galea in primo piano; in cielo un angelo che porta il corno ducale a casa Giustinian. Saluti luciano1 punto
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Ciao a tutti vi posto qualche monetina trovata da me e dai miei pusher in questa settimana appena trascorsa Taglio: 2 euro CC (x2 monete) Paese: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Condizioni: bb+ - qFDC Città: Caserta :yahoo: le prime che trovo!!!!1 punto
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Volevo riprendere il filo di questa discussione per segnalare una cosa molto importante: non so se avete notato a pagina 2 a proposito della lega metallica utilizzata per la composizione dei conii nel periodo rinascimentale e medievale. Questi erano in bronzo e non in acciaio temperato come in epoca contemporanea, ciò comportava una maggiore e più veloce usura, con irremediabile rifacimento del conio diverso da quello precedente, questo è uno dei motivi per cui troviamo sul mercato una grande quantità di varianti per certe tipologie di monete come ad esempio gigliati e coronati.1 punto
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Nata in epoca Napoleonica, ma tipicamente italiana, Loggia nata a MILANO il 5 Marzo 1805 GRANDE ORIENTE D'ITALIA ( G.O.I. ) 1955 La medaglia commemora il 150° anno dalla fondazione. Bronzo, mm. 39,2 - Produzione JOHNSON1 punto
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Inno nazionale a Sua Maestà Ferdinando II re del Regno delle Due Sicilie, testo di Michele Cucciniello, musiche del maestro Giuseppe Verdi.1 punto
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Recentemente ho avuto l’occasione di occuparmi di un tetradramma di Lisimaco di cui presento questo esemplare battuto alla Gorny & Mosch 180 (ottobre 2009): GRIECHEN - THRAKISCHE KÖNIGE UND DYNASTEN Lysimachos, 305 - 281 v. Chr. Tetradrachme (16,86 g) 297/6 - 287 v. Chr. Mzst. Sardes. Vs.: Kopf Alexanders d. Gr. mit Diadem u. Ammonshorn n. r. Rs.: ΒΑΣΙΛΕΩΣ / ΛΥΣΙΜΑΧΟΥ, Athena mit Nike thront n. l., davor und unten je ein Monogramm. Thompson, Lysimachus 86. Ausgezeichnetes Alexanderporträt! Leichte Tönung, gut zentriert auf breitem Schrötling, fast vz. Il periodo è 297/6 – 287 a. C., la zecca è quella di Sardi, il riferimento è Thompson, Lysimachus 86, i monogrammi (non specificati nella didascalia) sono PTE in un circolo nel campo a sinistra e una Delta con una specie di ‘farfallina’ su un lato in esergo. Sarei grato se qualcuno potesse spiegarmi il significato dell’acronimo PTE e della lettera greca con quel particolare. Forse la spiegazione si può trovare nel capitolo ‘The mints of Lysimachus’ di Miss Margaret Thompson in: C. M. Kraay, G. K. Jenkins (eds), Essays in Greek coinage presented to Stanley Robinson, Oxford 1968, 163-182, pls 16-22. Qualcuno è in possesso di questo libro? apollonia1 punto
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Ciao, penso che possa esserti utile questo documento del 1854 inerente la vendita di alcuni animali fatta da un proprietario terriero di Montegabbione: 2 Buoi e un somaro 55 scudi 2 Vacche 54 scudi 8 Maiali "maschi" 23 scudi 2 Maiali "femmine" 7 scudi 1 Maiale "femmina" (miglire?) 6 scudi 1 Maialino castrato 2 scudi Con Un milione di scudi poteva acquistare 18000 e rotte vacche!!! Ciao1 punto
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Grazie a tutti per aver condiviso le vostre esperienze. Spero che altri vogliano partecipare in modo da raccogliere un corposo album di ricordi. Sicuramente tutte le monete e i ricordi ad esse collegati sono importanti, ma credo che nella maggior parte dei casi ci siano alcune più significative. Riguardo alla dolcezza e malinconia dei ricordi non sono del tutto d'accordo con quanto da te espresso; il presente, secondo me, condiziona i nostri ricordi pesantemente (il Poeta espresse questo concetto sicuramente con parole migliori delle mie"[...]Nessun maggior dolore/ che ricordarsi del tempo felice/ ne la miseria;[...]")1 punto
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Non concordo sulla cifra di 5 milioni di euro. Uno scudo Romano equivaleva a poco più di 5 lire italiane. una lira italiana del 1861, in base alla tabella sulla rivalutazione, valeva supergiù 4.5 euro attuali (http://www.oppo.it/tabelle/riv-lira-dal1861.html). facendo due conti ne consegue che uno scudo romano valeva intorno ai 25 euro. La cifra di un milione di scudi, dovrebbe equivalere a circa 25 milioni di euro. 15 baiocchi equivalgono a 15 centesimi di scudo, rapportabili ad un cifra simile ai nostri 4 euro, cifra probabilmente sufficiente per un pasto all'osteria, come già detto.1 punto
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Per me visto che la collezione è anche un investimento preferisco una moneta comune in alta conservazione. Poi sono riuscito a prendere anche monete rare in alta conservazione ma questo è un altro discorso.1 punto
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bravo più andrai avanti in questa monetazione più ti piacerà studiarle,complimenti,ps ai fatto un ottimo acquisto e un buon prezzo....;)1 punto
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