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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/08/13 in Risposte
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Domenica pomeriggio, tranquillo a casa; mi sono già allenato con gli amici in Liguria (per un milanese è l'Eldorado). Riempita la macchina di focaccia, trofie e pesto.... torno nella nebbia padana. Entro a casa e con mera sorpresa sento le note del concerto di capodanno di qualche anno fa. Mia figlia minore mi viene incontro: "Papà ! senti che bella questa musica ... (Johann Strauss figlio An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op. 314) ... ma quella dopo mette proprio allegria". temevo già il peggio, tutti i concerti di capodanno si concludono alla stessa maniera ... . "Senti, troppo bella";come da programma, la Radetzky-Marsch. "Mavi ma tu sai cosa è ?", pleonastico avevo la certezza della risposta. "No !, Perchè ?" Appunto, ma cosa insegnano a scuola ? Europa unita, non discuto, integrazione ... perfetto, una sola bandiera (già qui ho qualche difficoltà) ma la storia non si cancella, quello che è stato resta per sempre. Allora io posto il 5 lire del Governo Provvisorio di Lombardia, dell'effimero anelito di ribellione milanese e lombardo dei moti insurrezionali del 1848-1849 e non batto le mani quando sento la marcia Radetzky, non plaudo al ritorno dello straniero.4 punti
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Questa banconota è stata "donata" da mia nonna materna a mia madre nel 1964 in un momento di difficoltà... da bambino la vedevo sporadicamente ben conservata e non capivo perchè non veniva prontamente spesa. (Nel bordo basso riporta la firma di mia nonna, ormai quasi illegibile). Qualcosa mancava a casa e quindi si potevano comprare tante cose utili, ma niente, rimaneva sempre al suo posto, egoisticamente pensavo a qualcosa per me... Poi le cose comunque andarono bene :) ma mia nonna ci lasciò nel 1967. Nel 1981 mia madre, sapendo che collezionavo banconote, me la regalò dicendomi che non dovevo mai cambiarla. Gli dissi che non mi stava dando una banconota per la mia collezione (avevo già tutta la serie in fds), in quel biglietto non speso c'era la volontà di farcela con le proprie forze (l'ho capito in ritardo perchè si ritardava a spenderla). L'ho conservata semplicemente nella sua stessa busta, quest'ultima ormai ingiallita dal tempo. Dopo quasi 50 anni appare pure nel web :) Darò il link della discussione a mia sorella sperando che gliela faccia vedere, alla fine del mese compie 86 anni. ciao Mamma! :)3 punti
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acquistata 2 mesetti fa...uno dei pezzi che mi da più soddisfazione :) ...credo sia una delle tipologie monetali più difficili da trovar ben conservate di tutto il Regno delle Due Sicilie. Questa come vi sembra? a me piace ed è un buon compromesso per la tipologia. Dietro la nuca del sovrano ha una mancanza vistosa purtroppo ma l'effige del re mi ha fatto passare oltre :D un saluto al forum marco2 punti
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Sono andato a visionare questo pezzo dato che era vicino a casa. Non ho un giudizio definitivo perchè sono pezzi difficili che non conosco benissimo. Devo dire che in generale il pezzo mi ha dato una sensazione di non antichità, e la patina artificiale di sicuro non lo aiuta. Buoni rilievi del ritratto, rovescio piu' basso, bordi rotondi come in qualche pezzo visto al Medagliere di Milano con qualche concrezione e piccola spaccatura. Strane concrezioni (rugginose?) sulle due facce, lettere un po' sottili. Ho fatto presente le mie perplessità alla casa d'aste che ha però confermato il proprio giudizio basato sul parere dei propri esperti e sul confronto con altri due esemplari. Mi hanno permesso gentilmente di fare qualche foto al lotto che pubblico qui sperando che possano giovare alla discussione e a capire qualcosa di piu' sui medaglioni. Bordi: Dettagli: Dritto: Rovescio:2 punti
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Non ho foto a portata di mano, ma mi sento di intervenire lo stesso in questo post, spero mi perdonerete... Ogni moneta porta con sé un ricordo, felice e meno felice. I miei genitori in viaggio di nozze a Parigi tennero da parte tutte le monete da 10 franchi particolari che trovavano (un po' come fossero oggi i 2 euro commemorativi... ), mio padre li inserì tutti (erano meno di una decina in tutto le monete) in un sacchetto di velluto e ricordo che da piccolo mi piaceva guardarle e "giocarci": da qui nacque la mia passione e mio padre, collezionista anche lui, cercò di alimentarla. Così Natale dopo Natale e ricorrenza dopo ricorrenza, il regalo era numismatico. Poco importava se i coetanei non capivano, quando vedevo un tondello ero il bambino più felice del mondo. E lo sono ancora. Ah, dolci ricordi... N.2 punti
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Ciao. "Si, oltretutto essendo stato dichiarato come " corpo di reato confiscato" direi che sarebbe stato il caso che non venisse messo di nuovo in circolazione......" L'art. 178 del Codice Urbani punisce severamente: "a) chiunque, al fine di trarne profitto, contraffà, altera o riproduce un’opera di pittura, scultura o grafica, ovvero un oggetto di antichità o di interesse storico od archeologico; b) chiunque, anche senza aver concorso nella contraffazione, alterazione o riproduzione, pone in commercio, o detiene per farne commercio, o introduce a questo fine nel territorio dello Stato, o comunque pone in circolazione, come autentici, esemplari contraffatti, alterati o riprodotti di opere di pittura, scultura, grafica o di oggetti di antichità, o di oggetti di interesse storico od archeologico; c) chiunque, conoscendone la falsità, autentica opere od oggetti, indicati alle lettere a) e b), contraffatti, alterati o riprodotti; d) chiunque mediante altre dichiarazioni, perizie, pubblicazioni, apposizione di timbri od etichette o con qualsiasi altro mezzo accredita o contribuisce ad accreditare, conoscendone la falsità, come autentici opere od oggetti indicati alle lettere a) e b) contraffatti, alterati o riprodotti." Proprio per il timore che Tu hai perfettamente colto, l'ultimo comma dell'art. 178 prevede che: "E’ sempre ordinata la confisca degli esemplari contraffatti, alterati o riprodotti delle opere o degli oggetti indicati nel comma 1, salvo che si tratti di cose appartenenti a persone estranee al reato. Delle cose confiscate è vietata, senza limiti di tempo, la vendita nelle aste dei corpi di reato." Non sappiamo, in questo caso, quale sia la causale della confisca delle monete "corpi di reato" andate all'asta.....sarebbe interessante conoscerne meglio le vicende giudiziarie. Saluti. M.2 punti
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Buongiorno a voi, sapendo come non sia semplice, soprattutto per chi non sia un "addetto ai lavori", recuperare copia della Guida delle zecche (consentitemi di continuare a chiamare così Le zecche italiane fino all'unità) e sperando di fare cosa gradita, allego qui di seguito il testo della scheda di M. Bazzini relativa alla voce 'Lodi' in L. Travaini, Le zecche italiane fino all'unità, tomo I, pp. 732-784. Nella parte relativa alla bibliografia, ho messo per intero i testi che sul libro a stampa sono invece abbreviati. Buona lettura, Teofrasto PS se mi è sfuggito qualcosa nella biblio, avvisatemi Lodi (Lombardia) [v. Piacenza] M. Bazzini Secondo Murari [1985] il periodo di attività dell’officina monetaria di Lodi si porrebbe tra il 1239-40 ed il 1250 circa, cioè dall’epoca della concessione del diritto di zecca a tutto il restante periodo di Federico II. Murari accetta quanto segnalato da precedenti autori riguardo al presunto ius monetandi che sarebbe stato concesso dall’imperatore Federico II ai lodigiani nel 1239, durante un suo passaggio. Tuttavia, del rescritto imperiale già all’inizio del Seicento non vi era più traccia e la sua affermazione va pertanto presa con cautela, nonostante la tradizione storica locale ne ricordi insistentemente l’avvenimento [besana, Caretta 1955a, p. 2]. Va inoltre evidenziata l’incertezza anche per quanto riguarda la data ritenuta generalmente di chiusura della zecca, vale a dire il 1250. Alcuni esemplari di grossi di Lodi sono stati rinvenuti in tre ripostigli [Giovanelli 1812; Gnecchi 1897; Ciani 1897], tutti nascosti dopo il 1254-56 per la presenza in essi di esemplari riferibili al concordato monetario del 1254 [per il quale v. Lorenzelli 1987, con alcune precisazioni in Bazzini 2002]. Questo fatto, unito alla attuale grande rarità delle monete di Lodi, potrebbe essere sintomo di una sporadicità e limitatezza delle emissioni, iniziate e finite nel breve lasso di tempo intercorso tra la morte di Federico II ed il termine del concordato stesso, presumibilmente il 1256, durante quella che de facto fu la signoria del lodigiano Sozzo Vistarini [Caretta 1983, p. 113 ss.]. Besana e Caretta [1955b] ammettono una ulteriore emissione monetaria a nome di Antonio di Fissiraga, signore di Lodi negli anni tra il XIII ed il XIV secolo. L’asserzione si basa su quanto riportato dallo storico lodigiano Alessandro Ciseri, vissuto nel XVIII secolo, in una sua opera, nella quale egli afferma di aver visto personalmente monete del Fissiraga, recanti su di un lato il proprio stemma araldico. La notizia non ha finora trovato ulteriori conferme e non è improbabile una svista dello scrittore settecentesco, che potrebbe anche aver inventato la notizia a scopo adulatorio nei confronti dei discendenti del Fissiraga. Bazzini [2006, p. 381 ss.] ha ipotizzato che, se effettivamente esistenti, tali monete si debbano attribuire non ad Antonio Fissiraga I, ma ad un suo omonimo discendente, quell’Antonio Fissiraga II che per pochi mesi fu signore di Lodi all’inizio del secolo XIV. La notizia contenuta nella cosiddetta ‘lista Camaiani’, redatta nella prima metà del Quattrocento, di «uno grosso da Lodi, che à da uno lato il segno del ducato a questo llo modo di sopra, e dall’altro lato àne uno scudo con mezzo lione di sopra e di sotto con due liste, e vale s. 2 den. 6» [Travaini 2003a, p. 189] fa ipotizzare un ulteriore periodo di attività della zecca lodigiana. La descrizione corrisponde a quella del grosso di Giovanni da Vignate avente al dritto lo scudo con leone e fasce e al rovescio i santi Bassiano e Antonino [CNI IX, p. 564, nn. 1-5, tav. xxxvii, n. 7]. Il da Vignate fu signore di Lodi tra il 1403 ed il 1416 e anche di Piacenza dal 1410 alla fine del 1413 [Peviani 1986; Samarati 1958, p. 173 ss., e 1990, p. 235 ss.] e di lui si conoscono, oltre ai grossi, anche terline recanti nel campo del diritto le lettere yo e nel rovescio una croce cardata [CNI IX, pp. 564-65 nn. 6-9, denari]. Entrambe le monete sono generalmente assegnate alla zecca di Piacenza [v.], ma quanto riportato nella ‘lista Camaiani’ ne rimette in discussione l’attribuzione. La questione è esaminata da Bazzini [2006], che, come già Cremascoli [1954a e 1954b], ritiene probabile la loro coniazione a Lodi in un periodo compreso tra il marzo 1413 e la fine di dicembre dello stesso anno [contra, Crocicchio, Fusconi 2007a, che le inseriscono tra le monete di Piacenza [v.]. Nominali emessi - Sozzo Vistarini, signore, a nome di Federico imperatore (1251-57?): in argento, grossi da 4 denari imperiali; in mistura, denari imperiali e oboli (¼ di denaro imperiale) (1250?-54?). Secondo Brunetti [1966, p. 96, 635] esisterebbero dei grossi falsi, opera di Luigi Cigoi. - Giovanni da Vignate (o Vignati), signore, poi conte (1403-16): in argento, grossi da 18 denari imperiali (?); in mistura, terline (da tre denari imperiali) (marzo 1413-fine dicembre1413). Collezioni Roma, MNR, coll. Reale [CNI IV, p. 208 per quelle d’età comunale e CNI IX, pp. 564-565 per quelle di Giovanni da Vignate, attribuite a Piacenza]; Bologna, M. Civ. Arch.; Como, M. Civ. [Zecchinelli 1957]; Lodi, M. Civ. Laudense [Peviani 1986, pp. 111-112, tav. I]; Padova, M. Bottacin [Kunz 1968]; Venezia, M. Correr [Castellani 1925, pp. 118 e 293]. Alcuni esemplari comunali, da raccolte private, sono stati pubblicati da Murari [1985]. Sede Cremascoli [1954b, p. 84] ricorda come «a Lodi rimase nella toponomastica popolare il nome di ‘zecca’ ad una località vicina alla piazza del Duomo». Bibliografia: - Agnelli G. 1904, Monete di Lodi, «Archivio Storico Lodigiano», 23, pp. 43-44. - Besana A., Caretta A. 1955a, Zecca e Monete di Lodi, «IN», 6, n. 1, pp. 1-2. - Besana A., Caretta A. 1955b, Zecca e Monete di Lodi, «IN», 6, n. 7-8, p. 49. - Bazzini M. 2002, Recensione al libro di G. Fenti, La zecca di Cremona e le sue monete, dalle origini nel 1155 fino al termine dell’attività, “Panorama Numismatico” 163, pp. 52-59. - Bazzini M. 2006, Monete d’argento lombarde nella ‘lista Camaiani’ (secolo XV), «RIN», 107, pp. 375-396. - Bazzini M., Ottenio L. 2002, Il vittorino «di Parma»: quale moneta?, «RIN», 103, pp. 129-180. - Brunetti L. 1966, Opus monetale Cigoi, s.l. (ma Bologna). - Caretta A. 1983, La lotta tra le fazioni di Lodi nell’età di Federico II (1199-1251) (Quaderni di Studi Lodigiani 2), Lodi. - Castellani G. 1925, Catalogo della raccolta numismatica Papadopoli- Aldobrandini, voll. 2, Museo Civico Correr, Venezia. - Ciani G. 1897, Un ripostiglio di monete del secolo XIII a Vigo di Cavedine nel Trentino, «RIN», 10, pp. 487-496. - CNI IV, p. 208 - Cremascoli L. 1954a, Le monete della zecca di Lodi, « Archivio Storico Lodigiano», ser. II, 2, pp. 77-81. - Cremascoli L. 1954b, Le monete della zecca di Lodi, «IN», 5, n. 11-12, pp. 84-85. - Fusconi G., Crocicchio G. 2005, Le monete di Giovanni da Vignate per Piacenza, “Panorama Numismatico” 195, pp. 42-47. - Giovanelli B. 1812, Intorno all’antica zecca trentina e a due monumenti Reti, Trento. - Gnecchi E. 1897, Appunti di Numismatica Italiana. XVI, Il ripostiglio di Cavriana, «RIN», 10, pp. 23-31. - Gnecchi F. ed E. 1889, Saggio di bibliografia numismatica delle zecche italiane medievali e moderne, Milano. - Grossi M. 1985, Antonio Fissiraga signore di Lodi (1253 c.a. - 1327) (Quaderni di Studi Lodigiani 3), Lodi. - Lorenzelli P. 1987, Due segni a confronto. Una letture della Convenzione monetaria del 1254, «La Numismatica» (dicembre). - Murari O. 1985, Il denaro di Lodi del periodo comunale, «NAC», 14, pp.359-365. - Paolucci R. 1992, La zecca di Lodi, «PN», 52 (maggio), p. 7. - Peviani A. 1986, Giovanni Vignati conte di Lodi e signore di Piacenza (1360 c.a -1416) (Quaderni di Studi Lodigiani 4), Lodi. - Samarati L. 1990, Lodi nuova. L’età medievale e moderna (1158-1860), in R. De Marinis et alii, Lodi. La storia dalle origini al 1945, Bergamo, pp. 197-294. - Travaini L. 2003a, Monete, Mercanti e matematica. Le monete medievali nei trattati di aritmetica e nei libri di mercatura, Roma.2 punti
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Ciao Renato, la prima cosa che noto è che le due monete hanno la stessa identica patina con gli stessi riflessi blu sotto il nominale. Questa cosa è strana anche perchè le monete sono di due anni differenti. Sento puzza di:2 punti
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Resta il fatto che è assai spiazzante la modalità di presentazione del materiale e soprattutto che venga allegata la cosiddetta perizia, che non dice un tubo dell'esatto tipo del materiale, tanto più che è composto da metallo prezioso (oro e argento). In effetti mi pare un po' curioso che si proceda alla vendita di materiale non autentico senza che lo si debba dichiarare.. è pur vero che " caveat" è la regola, ma resta il fatto che un vizio nella vendita c'è se non mi dichiari che le monete sono solo delle riproduzioni....monete antiche,per di più, in cui distinguere il vero dal falso non è così immediato... E' il solito pressapochismo dello Stato italiano, con regole assai sfumate, rendendo possibile anche un mercato parallelo e piuttosto oscuro: è ben noto che l'ambiente delle aste giudiziarie è molto particolare e girano tipi non proprio raccomandabili che fanno affari proprio sui vari materiali (comprese abitazioni, ecc.). Quindi, se ipotizziamo che si tratta di materiale falso, fatto in qualche laboratorio di falsari (non necessariamente in Italia), e quindi non di interesse della Soprintendenza con conseguente nullaosta, credo che sia meglio procedere alla confisca e ceduto a titolo gratuito al Nucleo Antifalsificazioni della Guardia di Finanza, che avrebbe la relativa competenza. Si, oltretutto essendo stato dichiarato come " corpo di reato confiscato" direi che sarebbe stato il caso che non venisse messo di nuovo in circolazione, almeno senza che venisse reso univocamente riconoscibile( una contromarca sarebbe bastata) perché magari, il reato contestato potrebbe essere stato proprio il reato di falsificazione di monete...a questo punto, rimettendolo in giro si reitererebbe il reato rendendo inutile quanto fatto fino a questo momento( confisca, procedimento,etc etc) Eventualmente si potrebbe procedere alla conservazione di determinati esemplari, anche per motivi si studio, e passare alla rifusione in appositi laboratori convenzionati. E l'oro rifuso in lingotti passerebbe alla Banca d'Italia, per incrementare il proprio forziere (che non dimentichiamo ha un ruolo importante per la difesa del nostro pesante debito pubblico). So che nella sede centrale della GdF stanno allestendo un Museo dedicato ai falsi. Ecco: casomai, più che rifonderle, vista la minima quantità, sarebbe stato il caso di acquisirle a questo scopo... E non venite a dirmi che tutto questo costa: basta attivare personale interno allo Stato e farlo lavorare...... E questo è un punto complicato da sciogliere....2 punti
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Bellissima questa discussione, che permette di parlare di monete coniate in tempi diversi e in zecche differenti. Di mio particolare interesse sono le monete che recano un'impresa (con il corpo ovvero la raffigurazione e l'anima, ovvero le parole che la esplicano). Un esempio potrebbe essere il grossone anonimo di Ludovico II Gonzaga con al R/ il corpo consistente in una manopola di ferro con nastri svolazzanti e l'anima in spagnolo (BVENA FE NO ES MVDABLE). Si tratta di una allusione rivolta al duca Francesco Sforza che non mantenne l'impegno di dare in sposa il figlio alla figlia del Marchese. Questa impresa si trova dipinta anche in una sala del Palazzo Te. Fonte Cataloghi Online2 punti
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Si e son riuscito a fotografarlo....Bordo imbarazzante. Già non mi convinceva la foto del catalogo e il peso, pero' con Elsen sulle foto non si puo' mai dire, a volte sono semplicemente mal fatte o sfuocate. Invece in questo caso sospetti confermati, moneta fusa senza alcun dubbio. Mi chiedo se chi se l'è contesa in sala l'ha guardata prima di batterla. A voi le foto:2 punti
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Un falso. Ebbene sì, la moneta a cui sono più affezionato è un falso... Regalata dal nonno che oggi non c' è più, nei miei anni di bambino ha rappresentato il mistero, la storia, il fascino di un tesoro e la gioia della sua scoperta... E' a questo tondello falso che debbo la nascita della mia passione, cresciuta e coltivata soprattutto grazie al forum e alle persone che vi ho trovato... Per tutto ciò che essa rappresenta, per l' affetto che mi lega a lei, sarà sempre il pezzo più prezioso della mia collezione...2 punti
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Cari amici. È giunto il momento di scrivere la parola fine, sulla discussione "La moneta più bella 2012". Come giá annunciato in altri post, stavo preparando un catalogo con tutte le monete che hanno partecipato alla discussione. Bene questo catalogo e pronto, e colgo l'occasione per ringraziare chi mi ha aiutato sulla classificazione delle varie monete @@dabbene, @@profausto, @@Giovanna Mi voglio comunque scusare anticipatamente per eventuali errori di catalogazione che si dovessero presentare, sappiate che ho cercato di fare del mio meglio. Questo é il catalogo da sfogliare Qui invece potere scaricare lo stesso. Con questo concludo dicendovi ancora grazie per l'enorme partecipazione, per darvi un'idea vi dico solo che la cartella (presente nel mio pc) dove tengo i file "la moneta più bella " e grande 2,07GB.1 punto
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Ciao a tutti. Qualcuno mi potrebbe aiutare per identificare questa, che non so se sia una moneta, una medaglia o semplicemente un nulla... Peccato sia stata ridotta a ciondolo, però la busta riportava la scritta " ricevuta da ... nel 1856", quindi presumo che la trasformazione sia avvenuta comunque tempo fa... Dimensioni del rettangolo: mm 9 x mm 15 Grazie a chi potrà darmi informazioni. p.s. chiedo scusa per la qualit delle foto...1 punto
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A meno che le monete non siano proof per le queli le capsule sono vivamente consigliate ..... L oro a differenza di altri metalli non patisce percio sta solamente a te come volerle conservare ... Personalmente le capsule le trovo molto utili e belle .......ma non quanto lasciate libere su un vassoio di velluto1 punto
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"La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati." Cesare Pavese Spesso alle monete delle nostre collezioni sono legati ricordi, riguardanti le persone che ce ne hanno fatto dono o le circostanze per cui si sono acquistate. Questi eventi possono essere felici, ma anche tristi: la vita, infatti, è fatta di alti e bassi e la nostra collezione rispecchia in pieno tale condizione. In questo modo, l'oggetto-moneta si carica di un valore ulteriore a quello storico ed economico, rendendola speciale solo per noi. Propongo, quindi, di inserire la foto della/e moneta/e, medaglia/e o banconota/e che nella collezione ha/hanno un significato particolare. conferitogli appunto dal ricordo ad essa legato. Inizio io, sperando che altri vogliano seguirmi, inserendo le immagini di una moneta legata a un ricordo positivo: questo 80 lire di Carlo Felice, coniato nel 1826 a Torino, mi fu regalato, infatti, per la maturità. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online1 punto
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Non vorrei sbagliare, ma la moneta è giapponese ( le ho viste da un mio amico ) e dovrebbe essere 1 Bu o 1 Shu, non mi ricordo bene una è in argento l' altra in oro di bassa lega.1 punto
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Mi piacciono le monete di Amedeo V... Questa sembra un po' porosa.. Probabilmente dovuto a corrosioni rimosse... Io sto ancora aspettando che mi arrivi la sorella minore... E vedere il tuo nuovo acquisto mi fa aumentare l ansia dovuta all attesa... Comunque la moneta pare leggibile in tutta la sua legenda e questo e' un bene complimenti per il nuovo arrivo!1 punto
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Mi ero dimenticato di segnalare quanto mi aveva mostrato al Circolo di Parma Giovanni Triani, noto collezionista di medaglie di Maria Luigia; io e guasti abbiamo verificato che tutte le medaglie che aveva in esposizione (circa una ventina) avevano il bordo liscio. Lui peraltro sostiene che non ne aveva mai vista una, prima della mia, con il bordo non liscio.1 punto
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Questa discussione prende varie direzioni e chissà dove va a parare... allora ne approfitto, Picchio, per precisare che il nome ben noto in quelle canzoni da lei citate è quello di Gaetano, letterato della Napoli di fine 700. Invece il Generale militare che, tra le altre cose, bombardò Messina, era il figlio Carlo.1 punto
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oltre a complimentarmi con elleci mi complimento anche con littore che cambia spesso avatar con stemmi che non lasciano la mia sensibilità indifferente :D1 punto
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PARPAGLIOLA di buon argento, FILIPPO IV gr. 1,45 In esergo quadrifoglio vuoto.1 punto
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Non metto in dubbio la professionalità di Elsen. Il problema è che ormai gira tanto di quel materiale e da collocare anche in tempi brevi. Una grande conseguenza dell'era internet è che è aumentata vertiginosamente la velocità del giro di mercato. Questo comporta inevitabilmente anche un brusco calo dell'attenzione da parte del commerciante, anche se in certi casi c'è da chiedersi se esiste la buona o la cattiva fede. Il denaro fa acceccare la gente e la prospettiva di buoni guadagni con rapide e frequenti esitazioni in asta rende appunto tutti superficiali. Naturalmente una quota di responsabilità è anche a carico del cliente, che non sempre è competente (specialmente se si è ancora alle prime armi), che non segnala e alza le spalle.... Ma anche quando una moneta viene segnalata e ritirata, in genere essa ritorna al proprietario il quale attende un poco (anche pochi mesi) per provare a rimetterla in circolazione da un'altra parte, anche in un paese diverso, grazie alla globalizzazione.... Appare evidente che in un simile contesto è facile per un furbacchione o anche un malfattore infilarsi nel giro per sistemare la propria paccottiglia.... Resta solo l'informazione e grande cautela....1 punto
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Grazie per la preziosa consulenza legale.... Mi piacerebbe proprio capire le strane modalità della vendita in asta. Sarebbe utile che ci sia uno del posto (Arezzo) a seguire da vicino la vicenda....1 punto
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Rari e di ottima conservazione gli esemplari di Maria Teresa visti fino ad ora, raccolgo l' invito e posto un' esemplare di 5 Soldi di Giuseppe II del 1787. Come scrive Mario stessa iconografia con l' unica differenza al dritto in basso allo scudo della presenza delle lettere L - B che sono le iniziali di Michael Leitner e Antonio Brusasorci, maestro e primo assaggiatore in carica alla Zecca di Milano. D: IOS.II.D.G.R.I.S.A.G.H.B.R.A.A.D.MED.ET M. R: 5 || SOLDI ||1 punto
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Presento un altro 1780, a questo punto si può anche avere un quadro un po' più completo di questa moneta, che comunque lo ricordo è pur sempre considerata R/2 e poi quando si parla di Maria Teresa le monete comunque acquistano appeal. Ogni moneta ha le sue degne caratteristiche e ognuno potrà anche farne una sua valutazione, se riterrà. Non sarebbe male poi a questo punto, visto che la moneta continuerà anche negli anni seguenti con Giuseppe II, vedere un suo esemplare, anche se l'iconografia monetale non cambierà.1 punto
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Forse dovremmo metterci una pietra sopra....senza dimenticare. E poi, come ho detto altre volte, la spirale deve chiudersi, altrimenti la Francia avrebbe del revanchismo contro di noi per l'invasione della Gallia, noi contro di loro per l'invasione napoeonica,ecc. ecc.ecc.ecc.1 punto
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Puoi attingere notizie ed vedere immagini anche qui e qui e qui (1^ - 2^ e 3^ parte).1 punto
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Ha bei rilievi, peccato per il colpo pesante vicino al R/ e vari colpetti BB/SPL, a mio avviso ...le foto sono moooooooolto migliorabili, capisco che è tanto comodo scattare in automatico, ma si può anche provare a girare la rotellina e impostare il selettore su Av e dargli un bel f/10... diamogli un pò di profondità di campo :)1 punto
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Resta il fatto che è assai spiazzante la modalità di presentazione del materiale e soprattutto che venga allegata la cosiddetta perizia, che non dice un tubo dell'esatto tipo del materiale, tanto più che è composto da metallo prezioso (oro e argento). E' il solito pressapochismo dello Stato italiano, con regole assai sfumate, rendendo possibile anche un mercato parallelo e piuttosto oscuro: è ben noto che l'ambiente delle aste giudiziarie è molto particolare e girano tipi non proprio raccomandabili che fanno affari proprio sui vari materiali (comprese abitazioni, ecc.). Quindi, se ipotizziamo che si tratta di materiale falso, fatto in qualche laboratorio di falsari (non necessariamente in Italia), e quindi non di interesse della Soprintendenza con conseguente nullaosta, credo che sia meglio procedere alla confisca e ceduto a titolo gratuito al Nucleo Antifalsificazioni della Guardia di Finanza, che avrebbe la relativa competenza. Eventualmente si potrebbe procedere alla conservazione di determinati esemplari, anche per motivi si studio, e passare alla rifusione in appositi laboratori convenzionati. E l'oro rifuso in lingotti passerebbe alla Banca d'Italia, per incrementare il proprio forziere (che non dimentichiamo ha un ruolo importante per la difesa del nostro pesante debito pubblico). So che nella sede centrale della GdF stanno allestendo un Museo dedicato ai falsi. E non venite a dirmi che tutto questo costa: basta attivare personale interno allo Stato e farlo lavorare......1 punto
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E se non fosse una moneta? Io sinceramente non vedo ideogrammi. Le parti in rilievo potrebbero essere tracce di saldatura o sbavature di fusione. Magari era una sorta di rondella.1 punto
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Ciao Caro, difficile, chiedi? dovrebbe esserlo, ma all'ultima Nomisma ce n'erano due, FDC a 10.000 euro e qFDC a 9500 di base, non aggiudicate. Venduta la seconda nel dopo asta... probabilmente fai ancora in tempo a prendere la prima tra gli invenduti http://monete-online.nomismaweb.com/58-432/monete-invendute-asta-numismatica/ lo trovi a pagina 101 punto
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se fosse autentica e' in ottima conservazione. dalle foto ovvio che il giudizio non e' facile, ma solo in base ad esse non mi piace e mi da non pochi dubbi. mi ricorda molto una copia dichiarata tale ( o come falso da studio ) venduta da una casa d'aste sanmarinese pochi anni fa.1 punto
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Il gettone che riporto di seguito, è il perfetto esempio di opportunismo politico anche per le logge. Loggia scozzese di Maria Luigia, già Riunione degli Stranieri, Oriente di Parigi 1810, Parigi, op. anonimo. Argento gr. 9,699 - Ø 29,89mm [1,98mm D/ LA R .·. L .·. ECOSSAISE DE MARIE LOUISE A L’OR .·. DE PARIS.Nel campo manto imperiale, drappeggiato, sormontato da corona; al centro compasso e squadra, con stella a cinque punte raggiante, al centro dell aquale la lettera G. attorno sette stelle; sotto, tre martelli. In basso: 1810. Rv: LA R .·. L .·. ECO .·. CI DI .·. LA REUNION DES ETRANGERS O .·. DE PARIS. nel campo, entro rami di mirto, tre delta interlacciati con sole raggiante al centro. in basso: 1783.basso ed aperti in alto. Contorno liscio ↑ . Gettone eptagonale. Riferimento: Bramsen 1083, Julius manca, Essling manca, Bourgeot manca, CEW 74, TNE 47.11, HZC manca, Labouret 286. RRR q Splendida Nota: Gettone eptagonale rarissimo, mancante a collezioni importanti come Julius, Bourgeot, Essling. La Loggia originaria è la Reunion des Etrangers costituita nel 1784 a Parigi franco danese, dove l’ambasciatore della corona di Danimarca coinvolse la buona società parigina. Rappresenta uno dei migliori esempi di Loggia cosmopolita. Sotto l’Impero la Loggia fu aspramente redarguita e richiamata all’ordine dal Grand’Oriente. Il suo fondatore, il Barone Walterstorff, ambasciatore di Danimarca, con eccellente opportunismo politico, il mese prima delle nozze imperiali, fece adottare alla loggia il nome di Maria Luigia. Nel 1813 l’ambasciatore fu richiamato in patria e la loggia si sciolse.1 punto
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Scusa ma invece di startelo lì a leggere perchè non ti fai raccontare da qualcuno che era presente alla conferenza come è andata e di cosa si è parlato? :rofl: :rofl:1 punto
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Ed eccone un'altra... Taglio: 50 cent Nazione: Germania F Anno: 2007 Tiratura: solo da divisionale Condizioni: qSPL Città: Milano1 punto
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Vi posto subito una news Taglio: 20 cent Nazione: Italia Anno: 2012 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: qSPL Città: Sanremo1 punto
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Ragazzi, avrei una proposta da farvi per questo fantastico progetto. A fini statistici, ma anche per vedere un po' come gira la fortuna tra noi cercatori, proporrei di creare anche una classifica dei newser all'interno del file. Intendo cioè una lista in cui è primo chi ha trovato il maggior numero di news, e ultimo chi ne ha trovata una sola. Escluderei chi non ne ha trovate, anche per alleggerire il lavoro iniziale di chi si dedica al file. A me sembra una buona idea, se convince chi di dovere si potrebbe attuare, è fattibile. Spero possa piacervi :good:1 punto
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L'esagono ribattuto sta subendo un'impennata notevole dei prezzi soprattutto se è in alta conservazione. La ribattitura deve essere visibile ed omogenea e se presenta solo alcune tracce del vecchio conio come: 1) Solo la vecchia data 2) Alcune scritte del vecchio conio come (Regno d'Italia) a mio parere non si può dire d'avere un esagono ribattuto. Il vero esagono ribattuto si distingue in diverse tipologie per non dilungarmi molto ne menziono solo due: 20 CENTESIMI ESAGONO CON EVIDENTE RIBATTITURA Uploaded with ImageShack.us 20 CENTESIMI ESAGONO VISIBILI TRACCE DEL VECCHIO CONIO Uploaded with ImageShack.us RARITA' NON COMUNE: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 KB (BERLINO). La stra grande maggioranza delle monete sono state ribbatute sul 1894 KB RARA O MOLTO RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 (ROMA) . E' piu' raro trovare un esagono ribattuto sul 1894 Roma. RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1895 (ROMA) CONTORNI: Si suddivodono in tanti modi cito i più importanti: 1) Liscio 2) Tracce di rigatura 3) Contorno leggermente rigato 4) Rigatura completa a tratti marcata 5) Rigato Se si è in presenza dei primi tre contorni la moneta non cambia rarita' quindi rimane: NON COMUNE: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 KB (BERLINO). RARA O MOLTO RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 (ROMA) . Rara: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1895 (ROMA) Per gli altri due contorni la rarità cambia nel seguente modo: RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 KB (BERLINO). RARA O MOLTO RARA: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1894 (ROMA) . Rara: 20 CENTESIMI ESAGONO 1918 O 1919 RIBATTUTO SUL 20 CENTESIMI 1895 (ROMA). Questa leggenda è solo per l'esagono in alta conservazione e del tutto personale.1 punto
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Miei amici hanno detto che questo potrebbe essere un buon posto per inserire un'altra moneta dal Sud Africa, e certamente d'accordo. In occasione del suo compleanno 90° nel 2008, Nelson Mandela fu il soggetto di questa moneta bimetallica 5-rand colpito dal Sud Africa. L'ex Presidente sudafricano Mandela—ciò che una realtà inconcepibile che una volta era—era nato il 18 luglio 1918 e morto ieri, 5 dicembre 2013, all'età di 95. In breve tempo dalla sua morte abbiamo visto un sacco di lacrime, ma sembrano quasi inferiorità numerica dall'incredibile display di felicità, di gioia, anche, per il semplice fatto che Nelson Mandela aveva vissuto. :D v. ----------------------------------------------------------- My friends have mentioned that this might be a good place to insert another coin from South Africa, and I certainly agree. On the occasion of his 90th birthday in 2008, Nelson Mandela was the subject of this bimetallic 5-rand coin struck by South Africa. Former South African President Mandela—what an inconceivable reality that was once—was born 18 July 1918 and died yesterday, 5 December 2013, at age 95. In the brief time since his death we have seen plenty of tears, but they almost seem outnumbered by the incredible displays of happiness, of joy even, at the simple fact that Nelson Mandela had lived. :D v.1 punto
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moneta ben lontana dal FDC. un buono SPL ma niente di più. da pagare non oltre i 10/15 euro1 punto
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La famiglia in questione è "Canigiani" (non Carignani) dal nome dell'originale proprietario del quadro di Raffaello conservato all'Alte Pinakothek di MOnaco. Esiste una medaglia sorella con un'altra sacra famiglia di Raffaello oggi al Louvre, ancora piu' bella. L'incisore, Zaccagnini, realizzo' i coni per queste due medaglie per dare una prova della sua bravura , desiderando essere assunto dalla zecca. La peculiarità di queste medaglie è quella di essere stato realizzato separatamente con il diritto e il rovescio eseguite mediante due coniazioni separate e successivamente unite insieme. Per questo piu' che di medaglie ufficiali occorrerebbe parlare di prove o, dato il carattere artistico piu' che celebrativo, forse di placchette. Il modellato di ambedue le medaglie è decisamente superiore alla qualità delle medaglie annuali.1 punto
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