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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/19/13 in Risposte

  1. Aprirei con questo post ufficialmente il Concorso " La moneta più bella 2013 ", seguirà poi Fabione che vi spiegherà il Regolamento che sarà più strutturato rispetto a quello dell'anno scorso. Ci sembrava giusto riconfermare e continuare quanto iniziato e fatto l'anno scorso ....cerchiamo di ripeterci e di riprovarci. Il forum Lamoneta può essere ancora una volta il teatro di un Concorso per i collezionisti, ci saranno dei vincitori, ma credo che come sempre sarà l'occasione buona e propizia per far vincere la Numismatica, per far vivere le nostre emozioni, il nostro amore e la nostra passione per le monete ; condividere con tutti, tanti, una propria moneta acquistata nell'annata, vederla, descriverla, raccontarla, capire la sua storia.....tutto questo può essere "La moneta più bella". Che poi con bella si intenderà tanto e tutto quello che vorrete, non solo bella, di impatto, dalla buona conservazione o rarità, " bella " può essere molte cose, dipenderà dalla vostra personale prospettiva di vedere la numismatica, una moneta può anche far ricordare, richiamare la storia, essere segno di identità, può raccontare......emozionare. Lascerei ora la parola a Fabio che ha ideato il Concorso a livello Regolamentare, a cui va già da ora il nostro ringraziamento per quello che ha fatto e farà, il vero motore di questo Concorso, come d'altronde anche l'anno scorso, ma grazie anche a tutto lo Staff di Lamoneta che ha creduto e crede in questa iniziativa, grazie agli amici dei Pro - Team che hanno lavorato per l'ideazione, a Cliff ideatore del Concorso e a tutti quelli che parteciperanno. Quello che conta sarà poi esserci, condividere, fare gruppo, il poter dice io c'ero...., noi e le monete....., buon Concorso a tutti e auguri già da ora, Mario
    4 punti
  2. Sinceramente a me sembra una cosa del tutto normale....se e' vero che non vi e' nemmeno una moneta d'argento del regno che, seppur comune, venga venduta a peso d'argento...., non capisco perche' per l'oro deve essere diverso!!!!! Posso essere d'accordo per quelle molto usurate, ma per quelle in alta conservazione mi sembra normalissimo Quando qualcuno mi proporra ad es. un 10 lire 1927 (coniato in 44.800.000 di esemplari) o una liretta del 1907 (8.471.000 esemplari) a prezzo d'argento al top della conservazione, allora si che riterro giustissimo il discorso di pagare a peso d'oro i marenghi comuni. D'altronde stiamo pur sempre parlando di monete non certo coniate l'altro giorno e che quindi a mio avviso vanno oltre al semplice peso del modulo......questo perlomeno per come la penso io!!!!!!!!11
    3 punti
  3. Autorità emittente: Prussia Valore nominale : 3 Marchi Peso : 16,67 Diametro: 33mm Metallo: Ar 900 Descrizione del dritto : San Giorgio a cavallo che combatte con drago sulla coperta della sella del cavallo lo stemma della città di Mansfeld, nella legenda: GOTT IST RAT UND TAT SEGEN DES MANSFELDER BERGBAUES (Dio assisti guida,e benedici i minatori del Mansfeld Descrizione del rovescio: Aquila dell' impero tedesco Descrizione del taglio: GOT MIT UNS (Dio é con noi) Catalogazione: Jaeger 115 Note storiche e numismatiche: Moneta commemorativa in occasione del centenario, del appartenenza del Mansfelf al regno della Prussia La moneta da me presentata per la categoria argento contemporanea e una moneta tedesca a cui sono stato dietro per parecchio tempo, sempre troppo cara per comprarla, coniata in appena 30000 esemplari.Quello che affascina di questa moneta è il santo a cavallo che combatte il drago , che in questo caso rappresenta l'usurpatore, e finalmente quest'anno ho deciso (con la benedizione di mia moglie ) di comprarla. Anche il rovescio presenta un aquila stilizzata in modo diverso dalle altre monete dell'impero Tedesco cosa permessa solo nelle commemorative. Per comprarla mi sono sorbito 340 km ma sono volati al pensiero che il mio "sogno" stava diventando realtà.
    2 punti
  4. ohh che bello iniziamo allora con la sezione medaglie Autorità emittente : Luigi XIV Valore nominale : // Peso : 94 gr Diametro : 68 mm Metallo : metallo argentato Descrizione del dritto : profilo a destra di Luigi XIV Descrizione del rovescio : Giove stante nell'atto di scagliare fulmini , sullo sfondo la città di Genova bombardata dalla flotta francese Descrizione del taglio : liscio Catalogazione ( facoltativa ); Note storiche e numismatiche ( facoltative ). medaglia emessa dal re sole per commemorare il bombardamento di Genova del 1684 http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_navale_di_Genova_(1684) provenienza : asta Baldwin's
    2 punti
  5. Regolamento per il concorso "La più bella 2013" 1. Possono partecipare al concorso gli utenti che hanno almeno 50 messaggi; 2. Sono istituite le seguenti categorie: monete antiche (Fino al 700d.c.) monete medievali (dal 700 al 1500d.c.); monete moderne (dal 1500 al 1800d.c.); monete contemporanee (dal 1800 a Oggi); medaglie; exonumia; banconote. 2a. Le categorie sopra stanti sono provvisorie, esse saranno diminuite nel caso in cui la presenza dei tondelli non sia di almeno 10 elementi, i tondelli già postati verranno incorporati in altre categorie. 2b.Nel caso in cui invece venissero postati tondelli a sufficienza ( almeno 10 ) di un altra tipologia non presente, verrà creata una nuova categoria per quel determinato tipo di tondello. 3. Gli utenti di cui al punto 1) potranno far concorrere una sola moneta per ogni tipo di metallo in ogni categoria, essa dovrà essere di proprietà inserendo immagini (di cui godano dei relativi diritti d'autore) del D/ e del R/ della stessa.Ogni moneta concorrerà per tipo di metallo ad una diversa votazione. 4. Le monete di cui al punto 2, parteciperanno, contestualmente, alle seguenti categorie: il più bel tondello in oro il più bel tondello in argento Il più bel tondello in rame il più bel tondello in altri materiali .5. Il concorso resterà aperto fino al 15 gennaio 2014 mentre le votazioni inizieranno il 16 gennaio e si ultimeranno il 30 dello stesso mese. 6.Potranno partecipare alle votazioni delle monete al punto 2 e 4 tutti gli utenti iscritti al forum. La moneta che riceverà il maggior numero di voti validi sarà considerata vincitrice della categoria di cui fa parte. 7. Ogni moneta che vuole partecipare al concorso dovrà essere correlata da queste informazioni: Autorità emittente; Valore nominale; Peso; Diametro; Metallo; Descrizione del dritto; Descrizione del rovescio; Descrizione del taglio; Catalogazione ( facoltativa ); Note storiche e numismatiche ( facoltative ). 8. Si può postare una sola moneta per ogni post aperto, per eventuali altre monete aprire dei nuovi post. Avvertenze: è consigliata, ma non necessaria per la partecipazione, l'indicazione della provenienza della moneta fotografata. Buon divertimento.
    2 punti
  6. Oggi toccati 28,150 euro al grammo...nell'ultimo mese persi 2 euro netti e negli ultimi 2 mesi 4 euro. ...era da aprile 2010 che non era a questa cifra. L'argento è a 450 euro al Kg circa...anche lui negli ultimi 3 mesi ha un calo di 70 euro. marco
    2 punti
  7. Come avevo premesso prima, Giuseppe Lulliri aveva compreso l'esistenza delle monete di Godas e le aveva descritte nel libro scritto nel 1996 insieme a Maria Bonaria Urban, Le monete della Sardegna vandalica - Storia e numismatica. Aggiungo qui di seguito quanto indicato nel testo di quel libro e le 17 monete di Godas illustrate nello stesso. Si potrebbe obiettare che Lulliri non fu il primo a pubblicare una moneta di Godas in quanto egli fu preceduto da C. Amante Simoni che ne pubblicò una fotografia su "Il contributo numismatico" in L'archeologia romana e altomedioevale nell'Oristanese (Atti del Convegno di Cuglieri, 22-23 giugno 1984, Taranto). Tuttavia Amante Simoni l'attribuiva, erratamente, a Pertarito e quindi il merito del suo corretto riconoscimento spetta unicamente al Lulliri. Nel 1996 la legenda di questo raro nummo veniva erroneamente letta VBER CVD (governatore Godas), e quindi non ne veniva compresa immediatamente l'enorme importanza, ciò che invece venne sottolineata dall'articolo su Cronaca Numismatica del 2008. L'errata lettura iniziale della legenda, successivamente corretta, è dimostrazione di quanto sia utile prima di pubblicare uno scritto, dialogare con persone in grado di dare il loro contributo. Infatti ciò che trasse in inganno il Lulliri fu il fatto che la legenda stessa va letta a partire da ore 13, anziché 18, oltre al fatto che nel lato sinistro essa appare capovolta. Un medioevalista probabilmente avrebbe indicato immediatamente la chiave corretta di lettura, in quanto corrisponde a una modalità medioevale, anziché antica. Antvwala
    2 punti
  8. “MONETE” UNIFACI CON LEGENDA GRAFFITA Probabili "emissioni" di necessità precedenti il governatorato di Goda (529/530 d. C.). I graffiti unifaci, con impronte incise a bulino, recano una legenda svolta in monogrammi, o lettere, riconducibili in qualche modo alla Sardegna e al suo praeses,di probabile origine maura (figg.15,16,17). Poiché sia i monogrammi che le lettere che si ottengono una volta slegate non trovano alcun riscontro con nomi di re vandali o sovrani di altri regni coevi, questi sembrano far parte di una produzione locale di necessità realizzata in una zona periferica dell’isola in cui scarseggiava il circolante. Da quanto mi risulta, la zona dei ritrovamenti dovrebbe essere il Sulcis Iglesiente. Territorio in cui sono situati i più importanti giacimenti metalliferi dell’isola, tra cui argento, piombo e rame; la medesima zona (chiamata ancora oggi Maurreddia, ossia, Mauretania, e Maurreddus gli abitanti) in cui subito dopo la conquista dell’isola Genserico stanziò una colonia di mori Mauri, costituita da 3000 individui con al seguito le loro donne, probabilmente con lo scopo principale di presidiare i siti minieri. I graffiti di cui trattasi provengono dalla Sardegna e sono stati recuperati con altre monete di rame, di conio vandalo, con impronte di legenda riconducibili alle serie ufficiali battute nella zecca cartaginese, dai tipi protovandalici ai coni di Gelimero e Goda. La produzione di queste “monete” si può collocare in un momento di particolare necessità quale può essere stato lo scoppio di una rivolta popolare nell’isola, un’insurrezione del popolo sardo che si potrebbe collocare nel periodo turbolento intercorso tra la deposizione di Ilderico in Africa, e l’inizio del governatorato di Goda in Sardegna (529-530 d.C.). Nel tondello in fig. 18, oltre alla probabile marca di valore, segnata con la cifra X (10 nummi ?), sono ancora evidenti i rimasugli di una precedente coniatura, dai pochi tratti leggibili sembrerebbe che la moneta riciclata fosse in origine un mezzo centennionale del tardo impero romano. Se come è presumibile la lettera X fosse la marca di valore, ossia, X = 10 (nummi ?), tale cifra, considerando che il peso medio dei nominali vandali di rame tariffati 12 nummi si aggira intorno ai cinque grammi, se applicata a un tondello di un grammo e mezzo circa di peso sarebbe del tutto sproporzionata. Pertanto, è possibile che il valore graffito fosse solo di tipo simbolico, marcato quindi su tondelli riciclati per l’occasione e non destinati alla circolazione. L’origine dell’evidente difformità tra valore intrinseco e quello marcato, andrebbe ricercata anche nell’isolamento atavico del territorio in cui sono stati prodotti e utilizzati i graffiti, il basso Sulcis, situato nella Sardegna sud occidentale. La cronica mancanza di circolante minuto, unito al nobile intento di assicurare l’obolo a Caronte, sono state verosimilmente le cause che hanno fatto entrare in azione gli improvvisati incisori “fai da te” che hanno realizzato i graffiti. L’area circoscritta dei rinvenimenti non lascia alcun dubbio al riguardo, mi risulta infatti che tutti gli esemplari catalogati siano stati recuperati nelle immediate vicinanze di un’area sacra frequentata all’epoca del dominio vandalico della Sardegna (456 (?) - 533 d. C.). In un simile contesto il valore attribuito ai tondelli poteva essere del tutto casuale, attribuito quindi senza regola alcuna e, verosimilmente, assecondando le richieste dei committenti in base all’onorario che questi di volta in volta riconoscevano al traghettatore Caronte. Nel rovescio della “moneta” in fig. 17, sotto, oltre a rimasugli di un’antica argentatura, è parzialmente leggibile la sagoma di una protome di cavallo; da cui, la possibilità che la moneta riciclata fosse in origine un bronzetto punico di zecca sarda, del tipo Kore – protome equina, battuto nell’isola con cronologia 300 - 264 a C.. Argentando il tondello, pesante appena un grammo e mezzo, in qualche modo si cercava di giustificare (almeno apparentemente) il valore sproporzionato (10 nummi ?) che gli era stato attribuito. PS nel prossimo intervento posterò, così com’è nel catalogo,la descrizione delle impronte epigrafiche incise nei graffiti. Ovviamente si tratta di una mia personale interpretazione, senza pretesa alcuna, nessuno ha verità nel cassetto, ancora meno ne ho io, da discutere quindi con chi ne avesse voglia, con la massima disponibilità da parte mia di cambiare opinione se ve n’è saranno di più convincenti. Giuseppe Lulliri
    2 punti
  9. Ormai che ci sono vi propongo anche questo................ Provenienza dei 2 Euro Commemorativi ritrovati in 5 anni di Osservatorio Rarità: Come sapete non tutti sono stati ritrovati in Italia ma comunque la stragrande maggioranza, un'idea di quella che è la circolazione ce la si può fare......................
    2 punti
  10. A mio gusto personale vado controcorrente gradisco più il rame patinato, forse perché sono un collezionista un pò datato. Devo però dire che alcuni decenni fa, il rame rosso per il Regno d'Italia, era veramente una rarità, non ricordo a memoria di averne visto tanto quanto adesso. Chissà cosa sarà successo.
    2 punti
  11. Ma veniamo alle monete di Victorinus. Si tratta di antoniniani e di solito la presenza è motivata come “segno di zecca”. Ma inserito in un più vasto discorso sulla simbolo della stella… siamo certi che sia veramente tale? Un breve tratto biografico su Victorinus: Marcus Plavonius Victorinus, conosciuto più semplicemente come Vittorino, nacque in Gallia Lugdunensis da famiglia patrizia e fece una brillante carriera militare sotto Postumo che lo elesse tribunus praetorianorum nel 266/267 e Console in quello seguente o ancora in quello successivo. Secondo l’Historia Augusta fu associato al trono dallo stesso Postumo e dopo la morte di Mario Aurelio Mario venne proclamato dalle truppe di Augusta Treverorum (Treveri) Imperatore dell’Impero delle Gallie. Suo contraltare a Roma era Claudio II Gotico, anch’egli valente militare. E al suo pari, il regno non fu molto lungo: fu ucciso verso la fine del 270 o all’inizio del 271 da un suo ufficiale, tale Attitiatus. Dopo la sua uccisione ci sono due versioni: quella più diffusa parla di un intervento di sua madre, Vittoria (che … fantasia!) o Vitruvia che pagò un donativum alle truppe e dopo aver proceduto alla sua deificazione elesse il governatore Tetricus come successore. La seconda, dalla Historia Augusta, afferma che il giorno seguente alla sua morte fu insediato sul trono dalla famiglia imperiale il figlio Vittorino iunior che sarebbe stato ucciso dalle stesse truppe. Vediamo dove compare la stella a rovescio: RIC V-2 106, COMES AVG RIC V-2 112, RIC V-2 113, RIC V-2 114, INVICTVS RIC RIC V-2 116 (associate a V e talvolta dot), RIC V-2 117 (associate a V), RIC V-“ 118 (associate a V) PAX AVG Cunetio Hoard 2543 e 2547 (sovrastante ramo di palma su tipologia PAX AVG) più altre sporadiche e catalogate quantomeno “R”. Se in un caso ci potrebbe stare abbastanza l’indicazione a Sol (INVICTVS) mentre più tirata mi pare quella come apportatore di vittoria (COMES AVG), nel PAX AVG potrebbe stare ad indicare una sorta di “la Pace dell’Augusto raggiunta con l’aiuto e la benevolenza di Sol”.
    2 punti
  12. Questo dimostra che : 1° La mamma dei fessi è sempre incinta... 2° basta che una moneta ( ma non solo le monete) sia pubblicata su qualunque piattaforma mediatica e ci saranno sempre dei pecoroni che la presumeranno autentica solo in virtù di questo. I coglioni che compravano il rimedio universale dei vari ciarlatani ambulanti di Farwestiana memoria, nonostante l'evoluzione dell'informazione, non si sono estinti...anzi...e non per nulla maghi e ciarlatani vari ancora impazzano sulle TV , ai mercatini, nei convegni e oltre. 3° Che avere la presunzione di entrare nel mondo della numismatica, per di più classica, senza una adeguata gavetta o un tutore, è un'ottimo viatico per farsi fare certe operazioni dolorose sotto la cintura...ricordiamoci sempre che per farsi.....bisogna tirarsi giù le mutande...quindi ognuno ha fatto la sua parte... Gli acquirenti di questa e tante altre " sòle" che abbiamo visto passare, non mi fanno nessuna pena..di solito sono solo dei presuntuosi convinti di essersi svegliati presto solo loro e che le occasioni non aspettassero che la loro fulgida intelligenza per farsi cogliere....peccato che ci sia sempre qualcuno che si è svegliato un quarto d'ora prima ed è lì che li aspetta con la patta abbassata e che le occasioni troppo belle per essere vere, di solito , non lo sono...ma bisogna essere un po' più umili per capirlo...chi è pieno di supponenza è ,e sarà ,sempre una vittima predestinata...ma hai voglia a dirglielo...!
    2 punti
  13. Ricambio gli auguri :) e raccolgo l'invito postando una banconota (non poteva essere altrimenti :D) con Santa Claus, le sue renne e la sua slitta. Non si tratta dei soliti foglietti satirici o propagandistici che sempre si vedono in giro, ma di una banconota vera, da 5 dollari, del 1857, che è stata emessa e ha circolato. AUGURI! petronius oo)
    2 punti
  14. Buon Giorno, chiedo un parere agli esperti: questa moneta da 5 soldi è corredata da un cartellino che ha la seguente dicitura... " ritratto diverso " ho controllato con una simile del 1739 , ma non trovo nessuna differenza . sicuramente ai vostri occhi se c`è una differenza verrà fuori. Grazie
    1 punto
  15. Salve, cari colleghi, vi segnalo questo bellissimo progetto messo a punto dall'Università di Stanford: http://orbis.stanford.edu/#mapping Si utilizza esattamente come Google Maps e permette di calcolare - settando varie opzioni - i giorni di viaggio fra una città e l'altra dell'impero.
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  16. Segnalo: http://www.roth37.it/COINS/Dirham/index.html
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  17. Inizio io :) Autorità emittente: Regno d'Italia Valore nominale: 1 lira Aquila Sabauda Anno: 1902 Peso: 5 grammi Diametro; 23 mm Metallo: argento 835 Descrizione del dritto: Testa del Re volto a destra contornato dalla scritta: VITTORIO EMANUELE III. Sotto il collo del Re, il nome dell'incisore SPERANZA. Descrizione del rovescio: Aquila araldica con stemma di casa Savoia. Intorno la scritta: REGNO D'ITALIA, sotto l'indicazione del valore (L • 1), il segno di zecca ® tra due stelle a 5 punte e la data. Descrizione del taglio: in incuso, il motto FERT alternato a nodi savoia e rosette. Note storiche e numismatiche: Il 14 luglio 1902 crollò il campanile di San Marco a Venezia.
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  18. Ciao a tutti,ho pensato di proporre agli utenti del sito di postare foto delle vostre monete in cui l'anno di conio è lo stesso della vostra nascita :) Ad esempio,io che sono nato nel 1991,posso postare monete coniate nel 1991 :) Non è necessario mettere dati completi della moneta,semplicemente specifichiamo l'anno (mi pare ovvio :crazy: ) la nazione e basta direi... Ovviamente le foto devono essere personali,di monete della vostra collezione... Ringrazio in anticipo tutti quelli che parteciperanno :)
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  19. Benedetto XIII (1724-1730) grosso per la zecca di Roma - Muntoni18
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  20. Direi che è abbastanza rara. Qui, tra gli altri, c'è qualche ulteriore esemplare con i relativi realizzi: http://www.acsearch.info/search.html?search=similar%3A170149#14
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  21. Da quello che so io al rame il bagno non glielo so fa. si fà, si fà, tranquillo, è pieno il mondo . ;)
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  22. Ciao Daniele, sicuramente.. alla prima occasione sarà mia premura a farla vedere al Sig. Ingrao .
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  23. Un po' di pazienza! che diamine!..... se attendi forse ci sarà qualcuno che ti risponderà, altrimenti ora hai tutti gli elementi per poter effettuare una ricerca sul Web
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  24. @@vox79.....scusami se ti cito Vincenzo, ma è giusto per fare 4 chiacchiere sull'argomento; da un documento del Bovi che ho letto egli riportando quanto scrive il Dell'Erba su questi caratteri/ lettere, non scrive (come puoi leggere qui sotto) Cavallo C gotica ma la definisce C chiusa e mi è sembrato ovvio........ma sappiamo anche che il Bovi non era uno studioso accanito delle sigle, e magari ha tralasciato quello che era il carattere (o il particolare) che chiudeva la lettera C. Pochi anni addietro, in un lavoro, sulla monetazione del rame (in questo caso i primi Cavalli) la Travaini scrive alcune righe nelle quali non si evince alcuna sigla C in caratteri gotici, del maestro di zecca Cotrullo, ma in genere, tra le altre, scrive di una CY in legamneto. Forse il 100% poi non è tanto sicuro..........tu che ne pensi ? Grazie. P.S. dato l'argomento richiamato interessante, credo che possano partecipare anche gli altri Utenti, se lo desiderano.
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  25. Ciao, aggiornamento della situazione: In verde, gli utenti al quale posso dare la conferma di pagamento effettuato. Le caselle gialle sono dovute a modifiche dell'ordine iniziale sulla base dei kit avanzati. (Per eventuali interessati ce ne sono ancora 6 da distribuire) Per @@kingmasu e @@AndreaMCMLXXVIII confermo per domenica mattina alla BdI alle 10:30 circa (prima non credo di riuscire) l'incontro per la consegna a mano dei kit. Nei prossimi gg comicerò a preparare qualche pacchetto... vediamo se si riesce a fare una sorpresa di Natale a qualcuno (poste permettendo :))
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  26. Per il peso ci siamo il diametro mi sembra un po' abbondante dovrebbe essere 35,5. Forse non l'ha misurata bene? Comunque rimango della stessa opinione, per me moneta buona, anche se andrei su un livello un pò più alto di conservazione.
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  27. Ho provato a leggervi ARBOREE ma non ci sono riuscito , cosa intende per lettere in verticale una sull`altra` , intende che sono "inserite/incastrate" una dentro l`altra ? . Partendo ora dal presupposto che il tondello in questione sia un gettone riferibile agli Arborea , porterei la Vostra attenzione sulla lettera "H" che sembra leggersi a lato della "J " in alto a sinistra . Se ben ricordo i giudici a nome HUGO furono almeno tre . Esiste certezza del luogo di provenienza (Sardegna) ?
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  28. fai bene ad essere contento! Le nostre monete sono una parte della nostra storia ed i falsi fanno parte di tutto questo! Trovare ad un prezzo ragionevole (ovviamente) un bel falso d'epoca e poterlo inserire all'interno della propria collezione e' interessante... Se pensi alle contraffazioni, alle imitazioni ed appunto ai falsi non guardiamo solo le monete ufficiali, ma tutto l'universo che le circonda... Quindi perche' non considerare un falso d'epoca una parte piu' che interessante in una collezione?? Specialmente un "bel falso d'epoca" come piace a me chiamarli? Ovviamente i falsi moderni sono tutto un altro discorso!!
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  29. esatto grigioviola hai colto in pieno il succo........sono in attesa dell'esito del ricorso....intanto ho dovuto mettere un altro avvocato....tutto questo mentre da 15 mesi presto servizio all'estero al servizio del Paese.....il Giudice di Pace non l'ho mai incontrato ha pensato a tutto il legale. La mia multa ha forse un retroscena che non conosco ma immagino e tutti possono immaginare, pertanto ho detto tutto e saró ancora in silenzio adesso é presto per parlare e per aver parlato prima qualcosa é successo....in sintesi i nostri post sono letti oppure qualcuno che li legge li riporta....quindi a voi le conclusioni. La sofferenza continua con dignitá.
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  30. Cari amici 'teriacanti', è da un po' di tempo che tutto tace sull'argomento. Per questo motivo, e soprattutto come augurio natalizio e di buon 2014, riporto l'episodio pubblicato nell'album di Topolino “Zio paperone mumble… mumble!” del 1974. Per i dettagli vedi http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++802-C Zio Paperone e la "triàca veneziana" Codice Storia: I TL 802-C Origin: Italia Titolo: Zio Paperone e la "triàca veneziana" Pagine: 33 Layout: 3 righe per pagina Personaggi: Gastone, Paperino, Pico, Qui Quo Qua, Zio Paperone [mostra le immagini dei personaggi] Trama: Abramo Barosso Sceneggiatura: Giampaolo Barosso Disegno: Massimo De Vita Data di prima pubblicazione: April 11, 1971 Riferimenti sono contenuti in Qfi/ALP 18F (article) Paperone scopre la ricetta della "triaca veneziana", un antico farmaco in grado di curare i malanni. Gli ingredienti per prepararla sembrano però introvabili: Paperino e Gastone faranno a gara. apollonia
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  31. A parità di conservazione, meglio rame rosso. Alla vista è molto più gradevole e le impronte si vedono meglio. La mia collezione di 5 centesimi spighe è quasi tutta in rame rosso. E'uno spettacolo per gli occhi. "De gustibus......"
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  32. Ottimo excursus stellare! soprattutto la parte relativa a Vittorino... ti aspettavo al varco! A mio modestissimo avviso trovo riduttivo liquidare sia la lettera V che la stella a meri segni di zecca (di controllo e/o di valore). E' vero che sono riconducibili tutti alle emissioni di una sola zecca (Colonia stando al RIC) e che potrebbero essere delle marche tipiche delle sue officine, ma perché allora non le ritroviamo anche nelle successive emissioni di Tetrico che mantenne il medesimo impianto di coniazione? Esistono esemplari di Tetrico che riprendono sia la stella che lettere nel campo, ma si tratta di imitativi, magari anche di ottima fattura ma pur sempre coniazioni non ufficiali. Esistono dei rari ibridi, ma si tratta anche qui di semplici "mule" e non di emissioni regolari di "massa". Quali sono i principali segni che appaiono nel campo delle monete di Vittorino? Sicuramente i più comuni sono la stella e la lettera V (lettera o numero?). Meno frequente, ma presente anche la lettera P. Rara (repertoriata dal RIC ma personalmente mai vista, la lettera X o numero 10... probabile che si tratti di un rovescio imitativo che riprendeva la "V" o di una "V" mal fatta). Partendo dalla P sarebbe facile pensare che fosse il segno identificativo della prima officina della zecca. Bene, ma la S perché non c'è? Di quante officine disponeva la zecca di Colonia? Facciamo un passo indietro: quante erano le zecche ufficiali dell'impero Gallico e com'erano strutturate durante il regno di Vittorino? Ci viene in soccorso questo schemino, semplice e chiaro, che tiene conto degli studi principali compiuti a riguardo: Quindi con Vittorino dovrebbero essere state operative due officine per ciascuna zecca. Le monete in questione (che il RIC ascrive alla zecca di Colonia) sarebbero da attribuire alla Mint 1 e quindi alla zecca di Trier (Treviri) e non Colonia. Tuttavia questo nulla apporta di utile per dirimere la questione del senso delle lettere e dei simboli. Ritorniamo alla questione delle officine. Se la lettera P può essere ricondotta alla prima officina, la seconda per quali ragioni doveva essere identificata con la stella o con la lettera V o con entrambe? Se la logica P=Prima la stessa logica avrebbe dovuto restituire il parametro S=Seconda. Così non è. Quindi? Quindi, a mio avviso, con buona probabilità nemmeno la lettera P è identificativa dell'officina. Più generalmente, le lettere, possono essere identificative del nome della Zecca? Prendendo per buona Treviri (ma anche Colonia) le iniziali non tornano in quanto non restituiscono il nome delle città (AUGUSTA TREVERORUM e ARA AGRIPPINENSIUM). Quindi con buona probabilità non si tratta di simboli identificativi dell'attività di Zecca (quantomeno non la stella e la V). Di certo un significato lo dovevano avere, ma quale? La suggestione V=Victorinus non è una semplice suggestione. Sempre facendo qualche altro passo indietro, la P che troviamo nel campo di alcune monete di Postumo, con buona probabilità non indicavano una P(rima officina), ma si trattava semplicemente dell'iniziale dell'imperatore (a maggior ragione che di officine ne aveva tre per zecca e mancano al solito le successive "S" e "T"). Quindi l'accoppiata (rafforzativa) "V+*" non la vedo così blasfema nel suo significato di "Vittorino Sol" (medesima personificazione la troviamo anche in Postumo che ci piazza la P nel suo ORIENS AVG). Viste le varie possibilità mi sembra sicuramente la più logica e probabile. Complimenti @@Illyricum65 per aver fatto questa bellissima discussione opportunamente corredata di dati, foto e classificazioni. Un'ultima osservazione la spendo sul Tetrico/Invictus... a mio modestissimo parere, sebbene classificato nel RIC si tratta con buona probabilità di un'emissione semi-ibrida probabilmente realizzata usando coni di rovescio di Vittorino. Infine rimane ancora da chiarire il senso della lettera P. Qualora stesse per P(rima officina) le altre monete che ne sono sprovviste sono riconducibili tutte alla seconda? E perché la P la troviamo solo in corrispondenza di una sola zecca? Mancando la logica "S" per la seconda e mancando una situazione speculare per la seconda zecca sembrerebbe perdere consistenza anche l'ipotesi del segno di officina-zecca anche per la P. Quindi? Quindi non lo so... per il momento non ho idee particolari da seguire e non so se a tal proposito sono stati condotti studi più o meno seri e sistematici. PS ho allegato uno schemino (non mio! ma trovato in rete) che riepiloga sinteticamente e puntualmente le principali emissioni di Vittorino riconducendole alle relative zecche. Per un colpo d'occhio è utile. Victorinus.pdf
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  33. La moneta è quella... Come hai già detto non si può determinare l'anno e non provare a pulirla in nessun modo.... peggioreresti solo ulteriormente la situazione ti scomparirebbero tutte le lettere che vedi della legenda e andrebbe via completamente la patina verde... Dammi retta tienila così..
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  34. Gli esemplari repertoriati finora (considernando entrambi i tipi Arlsan I e Arslan II) sono a mia conoscenza 39 (pur con qualche fantasma). Nel novero di questi non va considerato l'esemplare da me postato, che é inedito, e che trova come unico riscontro per quel che riguarda la forma della legenda in un esemplare delle raccolte Marsigliesi. Con imitazione pesante della dracma massaliota mi riferisco ai tipi I e II dell'Arslan. Quindi gli "8" sono compresi nei "39" di cui sopra. Né l'uno né l'altro. La moneta da me postata non appartiene a collezioni pubbliche francesi, ma ad una collezione privata (alla mia, per essere chiari). La moneta che risulterebbe ritrovata a Bergamo accennata sopra é la n.782 della Bibliothèque Nationale, di tipo Pautasso SASSA o Arslan II, ed é questa: Nelle dracme segedu il leone non c'é. Al rovescio é rappresentata qualla che in letteratura numismatica é definita una "civetta" (in realtà stanti le caratteristiche sarebbe più appropriata da un punto di vista zoologico la definizione di "gufo"). Per dirimere il punto é forse più facile affidarsi alle immagini. Il prototipo: la dracma pesante massaliota. Imitazioni pesanti: la dracma anarekartos, Arslan tipo III (1 esemplare conosciuto). Imitazioni pesanti: Pautasso MASSA alfa/Arslan tipo I Imitazioni pesanti: Pautasso SASSA/Arslan tipo II Imitazioni pesanti: la dracma della "civetta", Arslan tipo IV (6 esemplari conosciuti). Imitazioni pesanti: lo statere del cervo (2 esemplari conosciuti). Tra le dracme della civetta segedu e i tipi Arslan I e II, al di là di un'evidente identità stilistica del dritto, sono presenti unioni di conio.
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  35. Ma la sportività il fair play e gli applausi tra tifoserie spero possano ripetersi più spesso . Onore agli avellinesi , già protagonisti di episodi di sportività con i tifosi del Frosinone , squadra che ovviamente seguo . Forza Juve .
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  36. Ciao, i restike ufficiali di questa moneta risalgono agli anni '60, il problema è che la moneta in questione non sia il restrike, ma semplicemente una copia, a me non convince neanche un pò. Ho guardato tutte le inserzioni del venditore e vi consiglio di stargli alla larga perchè non ho visto una sola moneta autentica.
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  37. Altri piccoli contributi dalla mia città di origine.
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  38. Piccola curiosità: Come sapete per le monete italiane ci sono regole particolari su quali vanno in osservatorio e quali no, ce ne sono però 5 che si sono sempre potute inserire: 1 cent 2003 5 cent 2003 10 cent 2004 50 cent 2007 2 euro CC 2009 Curiosamente sembra più raro trovare la moneta da 1 cent 2003 che quella da 5 sempre del 2003, la più ostica in assoluto è il 50 cent 2007..........
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  39. @@alfgio la moneta norvegese ha il codice krause KM#462... :) Per i dati non preoccuparti,se vuoi modifica i tuoi messaggi,se non conosci qualche dato prendi pure spunto da en.numista.com :) Ecco la mia seconda moneta... Tunisia (Protettorato Francese) 10 Centimes 1942 KM# 267 Peso: 2,5 g / Diametro: 21,0 mm Metallo: Zinco Tiratura: 10.000.000 Soggetto: Valore,data,iscrizione "TUNISIE PROTECTORAT FRANÇAIS" Bordo: Liscio MONETE GIÀ POSTATE: DANIMARCA 25 Øre 1966 KM# 855 DANIMARCA 1 Krone 1992 KM#873.1 NORVEGIA 1 Krone 2004 KM#462 TUNISIA (Protettorato Francese) 10 Centimes 1942 KM# 267
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  40. Ciao , secondo me.. hai avuto coraggio: a prendere questo millesimo. ma hai fatto benissimo, è una moneta per "pochi" poi ognuno di noi ha un criterio diverso nel giudicare un acquisto. se uno colleziona il regno per anno, è una di quelle monete che fa la differenza. per il fatto del modulo cosi piccolo... è cosi costoso ; è una questione di punti di vista, lo stesso discorso si potrebbe applicare per le 2 lire del 1903 aquila.. perché pagarla cosi tanto.. quando posso avere a mooolto meno quella del 1907 in FDC. è una cosa puramente personale. complimenti...
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  41. Ad esser sincero un pochino di invidia, per la moneta che hai messo in collezione ce l'ho!! E' decisamente un passo importante...
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  42. da totale profano in campo di economia e mercati, continuo a pensare che la numismatica come investimento sia una scelta sbagliata... in special modo la numismatica antica :)
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  43. Ciao, stavo rimettendo a posto qualche cartella ed ho trovato alcuni links... Il primo è questo, in lingua inglese, che descrive come era formata la legione romana imperiale, come si disponeva sul campo, come combatteva un legionario, etc... Inoltre ho trovato questi due filmati, che descrivono l'espansione romana per mezzo di spezzoni di filmati, conditi da musiche accattivanti... come vedrete ci sono alcune incongruenze (eserciti del III secolo che usano uniformi ed elmi del Primo Impero, etc...) ma nell'insieme possono darvi alcuni minuti di svago. http://www.youtube.com/watch?v=4lT8yRa5JA0 http://www.youtube.com/watch?annotation_id=annotation_424737&feature=iv&src_vid=4lT8yRa5JA0&v=euM-5Xnfsv0 Ciao Illyricum :)
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  45. Posto il mio poker... Monete comprate in momenti diversi, e fotografate ad anni di distanza di anni una dall'altra... e ci sono 4 scatti che mi vien voglia di rifare :)
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  46. Ciao Francesco, piacere di conoscerti (anche se per il momento in maniera virtuale), io sono di Santa Maria Capua Vetere e data la distanza minima dall'evento, posso dirti che verrò quasi certamente. Considera che la settimana prima ci sarà Vicenza 2014, evento fondamentale per noi studiosi e appassionati (un tempo anche importantissimo per i commercianti) http://www.vicenzanumismatica.it/ e dato il calibro dei presenti al tuo evento posso dirti che ad Alatri verranno tante persone. Sono d'accordo con @@fedafa quando scrive che qualsiasi manifestazione numismatica è valida per farci conoscere (un po' meno d'accordo sul fatto della buona cucina, forse è bene se io e lui ci allontanassimo dai fornelli per un po' :blum: ), che poi sia di carattere scientifico, espositivo o commerciale poco importa. Un evento va giudicato come si fa per un libro; PRIMA SI LEGGE E POI SI GIUDICA/COMMENTA, nel tuo caso; "dopo aver partecipato si potrà farne un bilancio". Alatri la conosco bene, zona stupenda, la Ciociaria la frequento da anni, spesso vengo dalle tue parti in primavera con i miei figli, a febbraio dell'anno scorso so che c'era però un po' di neve o mi sbaglio? Ad ogni modo rinnovo i miei complimenti per la tua iniziativa, alcuni amici vorrebbero sapere se ci saranno anche collezionisti di medaglie. Visto che ultimamente molte persone si stanno convertendo alla medaglistica potrebbere essere una marcia in più per voi organizzatori, non credi? A prestissimo. Francesco Di Rauso
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  47. Ho appena finito di leggere il libriccino di camilleri "La moneta di Akragas" imperniato sulla figura di un medico collezionsita di monete greche ai primi del 900. Il libro lo consiglio a tutti, è gradevolissimo. La figura del collezionista è resa in maniera magistrale, tutti potremmo immedesimarci, con tutti i suoi difetti, con tutti i pensieri e i rimorsi dei collezionisti. Tra l'altro nel finale ci fa una figura da grandissimo, un vero eroe. ;) Quello che desidero chiedere a chi si occupa di questa monetazione è qualche delucidazione sull'aureo protagonista del libro , denominato la piccola akragas appunto, un aureo di 1,7 gr. Non vorrei far la figura del criticone, ma con tutto quel ben di dio che ha prodotto la zecca di agrigento (i decadrammi con le aquile, le emissioni dei maestri incisori, i tetradrammi con il granchio, i didrammi ecc ecc) proprio una monetina da neanche 2 grammi doveva scegliere Camilleri come protagonista del libro???
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