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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/13 in Risposte
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Repubblica di Venezia - Doge Paolo Renier (1779-1789) Ducatone da 124 Soldi con S. Giustina Peso: 27,87 gr. Diametro: 42 mm. Metallo: Argento D/ ✿ S ✹ M ✹ V ✹ PAVL ✹ RAINERIVS ✹ DVX ✹; a sinistra il leone di San Marco andante a destra con il vangelo aperto; a destra il Doge genuflesso tiene lo stendardo sormontato da una croce; tutto in un cerchio di perline; all'esergo sigle del massaro (Benetto Capello) tra stelline divise dal punto ✹ B • C ✹ R/ MEMOR ✹ ERO ✹ TVI ✹ IVSTINA ✹ VIRGO; Santa Giustina in piedi frontale con veste e manto, tiene con la destra la palma del martirio e nella sinistra un libro; ha il petto trafitto da un pugnale; tutto in cerchio di perline; sullo sfondo il mare con due galere in navigazione e monti all'orizzonte; sotto il valore ✿ 124 ✿ CNI VIII, p. 519, 44; Paolucci 22; Dav. 1565; Montenegro 1875; Gamberini 1836. La raffigurazione della martire padovana Santa Giustina venne fatta eseguire per la prima volta dal doge Alvise I Mocenigo nell'anno 1572, per il primo anniversario della vittoria di Lepanto contro i turchi.7 punti
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Ecco la mia scelta per l'oro, il pezzo in argento lo posterò più avanti....la moglie vuole farmi un regalino natalizio . Autorità emittente: Regno d'Italia Valore nominale: 100 Lire Millesimo: 1925 Zecca: Roma Tiratura: 5000 Pezzi coniati Peso: 32,25 gr. Diametro: 35 mm. Metallo: Oro 900 Descrizione del dritto: Testa del Re volta a sinistra contornata dalla scritta: VITT • EM • III RE D'ITALIA, sotto la testa ramo di quercia che attraversa la Corona Ferrea. Ai lati della base del ramo le date 1900 e 1925. Descrizione del rovescio: Fante vittorioso rivolto verso sinistra con Vittoriola nella mano destra e bandiera del Regno nella mano sinistra, sotto di esso una roccia che porta in incuso la scritta VETTA D'ITALIA su due righe e un fascio littorio. Ai lati della figura maschile in orizzontale indicazione del valore (LIRE 100), a destra verso il basso il segno di zecca R e ai lati della roccia le date 1915 e 1918 posizionate lungo il bordo, tra le due date si trova indicazione dell'incisore e dell'autore (A.M. INC. – MISTRUZZI). Descrizione del taglio: Rigato Note storiche e numismatiche: Moneta coniata per commemorare il 25° anniversario della salita al trono di Vittorio Emanuele III prodotta grazie all'utilizzo dell'oro offerto alla patria durante la prima guerra mondiale, la maggiorparte degli esemplari furono sottoposti a sabbiatura per nascondere vari difetti di conio. La moneta non ebbe corso legale poichè di valore intrinseco superiore a quello nominale e venne riservata a privati che ne fecero richiesta pagando un corrispettivo superiore.5 punti
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rispetto la tua opinione ma non la condivido, anche se i marenghi di Umberto I sono considerati di borsa, per chi colleziona questo re l'aspetto della moneta "da investimento" passa in secondo piano. Nel senso che: Se io colleziono Umberto I metto in collezione anche i marenghi, per anno e con le varie varianti (ribattiture della data) certo, essendo considerate monete da investimento entro una certa conservazione lo paghi "a peso" ma se si sale sulle alte conservazioni il discorso secondo me cambia un pò4 punti
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categoria : MONETE MEDIEVALI Autorità emittente Casa Savoia, Amedeo VI (1343 - 1383) Valore nominale : Obolo Peso : 0,34 Gr. Diametro : 13 mm Metallo : mistura Descrizione del dritto : Grande A gotica, intorno: croce M' . COMES . Descrizione del rovescio : Scudetto sabaudo, intorno: croce SABAUDIE . Descrizione del taglio liscio Catalogazione : segnalata per la prima volta dal Cudazzo sul MIR al numero 97 e poi il Traina sugli Speciali di Cronaca Numismatica al numero 26 Note storiche e numismatiche : moneta di ancora dubbia attribuzione, non si sa se attribuirla ad Amedeo VI o VII, di dimensioni veramente minute, di grande rarità e appunto conosciuta solo da pochi anni... Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online3 punti
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Raccolgo l'invito e, dopo l'argento del dollaro, ecco qua una moneta, sempre contemporanea, in un metallo che mi pare non sia ancora stato presentato. 5 Pengo 1943 Autorità emittente: Regno d'Ungheria Valore nominale: 5 pengo Diametro: 36 mm. Peso: 6,15 gr. Metallo: Alluminio Anno di emissione: 1943 Zecca: Budapest Finitura: Proof Non lasciatevi ingannare dalla finitura proof, che fa sembrare la moneta più "preziosa" di quanto non sia. Si tratta, per questa finitura, di un restrike, un riconio della zecca di Budapest, ma la moneta identica a questa, tranne che per la finitura, è stata emessa (ben 2 milioni di pezzi) e ha circolato in Ungheria nel 1943. Il metallo è ALLUMINIO. Dritto: Ritratto in divisa dell'Ammiraglio Miklós Horthy, Reggente del Regno d'Ungheria (1920-1944), di cui la moneta celebra il 75° compleanno. Rovescio: Stemma coronato dell'Ungheria sorretto da due angeli. In esergo valore e marchio di zecca (BP). La particolarità di questa moneta risiede anche nel fatto che un soggetto identico (tranne, ovviamente, per il riferimento al 75° compleanno dell'Ammiraglio) era stato utilizzato per la moneta da 5 pengo nel 1938 (solo specimen) e 1939 (tiratura 408.000 pezzi). Una moneta dello stesso diametro, ma di peso ben superiore, 25 grammi, invece che poco più di 6. Perché quella moneta era in argento...di bassa lega (.640) ma pur sempre argento. Ma nel 1943 la guerra mondiale era al suo culmine, e anche l'Ungheria, come tanti altri paesi, dovette rinunciare alle coniazioni in metalli pregiati, ripiegando sui più umili. Lo avevano già fatto Germania e Francia, lo faranno nello stesso anno gli Stati Uniti col centesimo in ferro, altri, proprio nel 1943, smetteranno del tutto di coniare monete. E' il caso dell'Italia che, quando riprenderà le coniazioni, userà anch'essa l'alluminio :) La provenienza della moneta è la stessa della banconota da 1.000 franchi postata in apertura di discussione, l'ultimo Veronafil. A Riccione, a fine agosto, avevo invece acquistato la sorella ricca, la moneta in argento del 1939, ma avendo già postato la mia moneta d'argento contemporanea, non posso più proporvela qui :rolleyes: petronius oo)3 punti
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Categoria Banconote Regno di Sardegna Regie Finanze di Torino Settembre 1799 £ire 200 mm. 155 x mm. 110 Solo dritto: Busto di Carlo Emanuele IV - Mercurio armato3 punti
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Mi sento chiamare un causa..quando vedo dei tondelli che hanno un po' di anni, ed in particolare quelli della mia terra, provo sensazioni uniche. Lo so che potrebbe sembrare una delle solite frasi fatte ma per me è così..quando li vedo penso a centomila cose contemporaneamente, penso a chi lavorava spaccandosi le ossa per poterseli guadagnare e penso a tutte le transazioni che hanno potuto fare prima di arrivare a noi oggi che le collezioniamo quasi con timore reverenziale verso l'età che hanno..per non parlare di quando ascolto chi è più esperto di me, ogni discussione, anche una di cinque minuti, mi trasmette qualcosa di nuovo da imparare. Giusto oggi ho avuto l'onore di sentire @@francesco77 e @@Rex Neap che parlavano ed è bellissimo sentire tutti quei discorsi anche senza intervenire. Nella mia piccolezza rispetto a tutti quanti voi non posso fare altro che dirvi grazie! Grazie perché alimentate giorno per giorno questa mia passione, grazie perché mi date delle importantissime dritte..Grazie a tutti veramente :)2 punti
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uno non ne deve sbagliare ... uno solo. Se da picchio mi chiama ricchio, per quanto grosso fa la fine di Spartaco.2 punti
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Il fatto che siano considerate, attualmente, monete da investimento, non toglie loro la dignità di monete da collezione!2 punti
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Autorità emittente: Vittorio Amedeo III (1773-1796) Valore nominale: 2 Denari Peso: 2.05 gr. Diametro: 16 mm. Metallo: Rame Descrizione del dritto: VIC AM D G R SAR CYP ET IER D SAB ET MF PP - Croce piana filettata Descrizione del rovescio: Nodo sormontato da corona tra due rosoni a 6 petaliv; in basso la data Descrizione del taglio: Liscio Catalogazione: Mir Casa Savoia n.998s Millesimo: 1691 ; Zecca di Torino2 punti
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Comincio dal bronzo: Categoria monete antiche: Autorità emittente: Alessandro III - Alessandro Magno Re di Macedonia (320 a.C.) Valore nominale: 1/4 AE Peso: 2,09 gr. Diametro 14 mm. Metallo: bronzo Descrizione dritto: riproduzione di uno scudo dell'esercito macedone. Al centro (episema) la Gorgone per intimorire l'avversario. Descrizione del rovescio: elmo macedone con pennacchio al centro. Ai lati le iniziali B (basileos = del Re) e A (alexandrou = di Alessandro). In basso sulla sinistra l'ascia bipenne a due lame e a destra l'iniziale K. Descrizione del taglio: liscio irregolare. Catalogazione: Price - n. 2065 Note storiche e numismatiche: Zecca di Mileto costa sud ovest dell'odierna Turchia. La moneta proviene dall'asta HD Rauch di Vienna di fine giugno 20132 punti
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ecco Sagida:http://www.numismativy.fr/dossier/euro_pieces/erreurs_officielles/euro_erreurs_officielles_monaco_2009_avec_face_nationale_2005.html2 punti
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Qualche anno è ormai trascorso dalle prime emozioni, la monetazione Napoletana m’incantò all'istante facendomi dimenticare gli altri amori che avevano formato quel giovane e intraprendente curioso della vita. Oltre alle innumerevoli tipologie, e ai sublimi rovesci, questa zecca mi piacque per i suoi errori e le sue improbabili varianti che l’avevano contraddistinta da sempre. Ancora oggi ogni qual volta che osservo un nuovo tondello, aguzzo la vista e sogno... Questo thread, a mio modesto parere andrebbe considerato come un’icona, pensate che se non fosse per questi enigmatici conii, saremmo qui solo a disquisire il bb o il bb+, sai che sonno... E' proprio attraverso l'improntatura del conio e la sua conseguente battuta che nacque la fiaba di questa magnifica e ineguagliabile zecca. Prima dei tondelli bisogna ricordarsi delle madri cari amici, e insieme scrivere ancora tante nuove storie... Eros2 punti
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Ferdinando IV ... con il dritto molto sporco da ossidazione, meno al rovescio, e con una leggera mancanza di metallo. Tutto sommato ne è valsa la pena sia per il nasone, sia per il piercing. Quasi quasi mi attrezzo per una pulizia rigeneratrice. Un bagnetto caldo in acqua demineralizzata non gli farebbe male. Che dite, lo faccio?1 punto
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Salve a tutti , colgo al volo l'occasione di mostrarvi il mio ultimo acquisto , per parlare di questa tipologia mai affrontata sul forum ... la tipologia in particolare è la medaglia del II tipo , che si differenzia principalmente per il fatto che l'imago civitas taglia in alto questa moneta è sempre stata considerata come una semplice variante della medaglia del I tipo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/8 gli stuti di Day hanno però evidenziato come lo stile ( ma non solo ) delle due monete sia estremamente diverso .... ipotizzando ( a mio avviso con ragione ) che queste monete siano state coniate nella seconda metà del trecento .... si noti infatti la somiglianza delle lettere con i minuti comunemente attribuiti ad Antoniotto Adorno http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV10/31 punto
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Mi dispiace solo che non si è avuto molto tempo a disposizione per parlare un pò..........toccata e fuga, ma un giorno faremo un bella rimpatriata.1 punto
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Categoria: Monete Moderne Gian Francesco Trivulzio 1526-1549 - Zecca di Roveredo (Valle Mesolcina) Cavallotto Grammi 5,50 mm 31 ca Argento D/ "FRANCISC TRIVL M VIGLET C" Stemma sormontato da cimiero, svolazzi e sfinge. R/ "SANCTV GEORGIV" San Giorgio a cavallo che trafigge un drago. Taglio: liscio CNI 7/23 MIR (Lombardia) 1008 Asta Filetti 9 Nov. 2013 Gian Francesco Trivulzio successe allo zio Gian Giacomo Trivulzio morto nel 1518, senza eredi (suo figlio Nicolò era morto nel 1512). Non si sà molto di questo personaggio. Di seguito, ripreso dalla enciclopedia Treccani: Trivùlzio, Gian Francesco. - Generale milanese (n. 1504 - m. 1573), nipote ed erede di Gian Giacomo il Magno; generale di cavalleria di Francesco I di Francia. Inviso agli Sforza, fu accusato di tentato veneficio ai danni di Francesco II Sforza e subì la confisca dei beni. Salvato da Carlo V (1543), dovette scampare con la fuga a una nuova condanna a morte. Finì ad Avignone, generale della cavalleria pontificia. Aveva ceduto (1549) i suoi diritti su Mesocco ai valligiani, donde una serie di rivendicazioni e processi, da parte soprattutto di suo figlio Niccolò (m. 1599).1 punto
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Questa non potevo esimermi nel raccontarla, un quadro... Carlo Emanuele I duca di Savoia (1580-1630) Il Grande. Scudo detto "spadino". AR 25,05 g. – ø 40,2 mm. CAROLVS•EM•D : G° - DVX•SAB•P•P•ET•C• Busto corazzato, a d., con colletto alla spagnola, mantello, maschera leonina sullo spallaccio e Collare dell’Annunziata sul petto. Rv. OMNIA • DAT • QVI • - IVSTA • NEGAT Braccio armato di spada che esce dalle nubi; sotto, nel giro, cartella ornata vuota. CNI 495. Spaziani Testa 59. Ravegnani M. 29. MIR 619a. Biaggi 526a . Simonetti 42/a. Davenport 4164. Lo scudo dello spadino ci rimanda alla guerra per la successione di Mantova ed il possesso del Monferrrato. Un conflitto che durò dal 1628 sino alla morte del Duca, avvenuta nel 1630. La leggenda al rovescio riprende le parole di Cesare nella Pharsalia di Lucano (libro I, ver.349) e suona da ammonimento alla Francia, "dà tutto chi nega le cose giuste", che dovrà cedere molto di più se non consentirà la restituzione dei territori tolti di Pinerolo, Finestrelle e Valle di Ulzio sottratti al Ducato. Succeduto nel 1580 al padre Emanuele Filiberto, che gli aveva lasciato uno Stato in perfetta efficienza, Carlo Emanuele I ereditò dal genitore le virtù guerresche ma non la capacità politica. Difatti tutta la sua vita fu un continuo destreggiarsi tra imprese belliche dall’esito incerto, tutte volte ad estendere i suoi dominî e ad affermare il prestigio del suo Casato: i cinquanta anni del suo regno lo videro infatti impegnato in una serie continua di guerre in cui volle confrontarsi ad armi pari, almeno nelle sue intenzioni, con la Francia e con la Spagna.1 punto
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francesco la I di tornesi non è l'unica cosa impressa in incuso...sul collo del sovrano c'è pure la corona. è un conio colliso....ed è davvero bello1 punto
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Le immagini non sono chiarissime ma mi sembra un coronato rinforziato per la contea di Provenza, zecca di Avignone, emesso a nome di Robert d'Anjou per confronto http://www.cgb.fr/provence-comte-de-provence-robert-danjou-coronat-reforciat,bfe_268707,a.html dritto:X RO.IhR.ET.SICIL.REX corona fiorata sovrastante un giglio verso:COM ESP VIN CIE croce fiorata intersecante la legenda, giglio nel 1° quarto ciao Mario1 punto
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Se acquisti su ebay, fallo solo da venditori professionali (evitando privati soprattutto da ebay Italia). Ricordati sempre che stai acquistando monete antiche. Visto Cmq che non spendi poco, se fossi in te mi rivolgerei a commercianti con negozio fisico o case d'asta. Aggiungo in fine che se sei interessato a monete antiche sarebbe prima opportuno acquistare qualche testo fondamentale. ...È essenziale acquisire una certa preparazione... Ultima cosa, cerca di non disperderti troppo nell arco temporale...e se puoi, premettendo sempre che tutte le monete sono belle, cerca di acquistare pezzi piacevoli (che nel caso volessi poi passare ad altro, man mano che acquisti interesse, hanno sempre mercato..) . Ciao Skuby1 punto
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@@aggi è difficile da definire se si tratta di bronzo o bronzo dorato ...... il giudizio è necessariamente mediato dalle foto che hai postato, in particolare dalla luce utilizzata nella foto e nella possibile - probabile rettifica delle immagini.1 punto
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secondo me i marenghi di Umberto I sono monete da collezione, infatti la metà della mia collezione è composta proprio da marenghi di Umberto I :D alcuni comprati a peso (fortunatamente in FDC :blum: ) altri invece li ho pagati cari (1884 e 1889).1 punto
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Eccoci... :) Come detto, nel 1861 ebbe inizio la "Civil War", nel profondo sud la Louisiana fu tra gli stati che decisero di secedere dal governo centrale, presieduto da Abraham Lincoln. Proprio in Louisiana, nella città di New Orleans sorgeva una delle principali zecche degli USA...e come avveniva ogni anno, alla fine del 1860 vennero inviati da Philadelphia i conii da utilizzarsi per l'anno venturo. In particolare vennero inviate 4 coppie di conii per il taglio da mezzo dollaro...pertanto quando il 31 gennaio la zecca passò sotto il controllo diretto dello stato della Louisiana, essa continuò a coniare i mezzi dollari. Lo stesso accadde quando l'ultimo giorno di febbraio la zecca passò ufficialmente sotto il controllo dei Confederate States of America che decisero di proseguire con la coniazione dei mezzi dollari targati 1861 O, sino all'esaurmento delle scorte di metallo prezioso; terminato l'argento le coniazioni cessarono definitivamente nel mese di maggio del 1861. Pertanto alla luce di questi avvenimenti, oggi sappiamo che dei mezzi dollari Seated Liberty, datati 1861 con segno di zecca "O" per New Orleans...la cui tiratura complessiva ammonta a 2.532.633 di esemplari...solo 330.000 vennero coniati dagli Stati Uniti, mentre i restanti 2.202.633 vennero coniati dalla Confederazione, pur continuando ad adoperare i conii formalmente emessi dagli USA. Purtroppo è impossibile attribuire con certezza queste interessanti monete...ma in realtà tale circostanza non fa che accrescere il loro grande fascino... ;) A tal proposito vi vorrei mostrare il mio esemplare, recentemente aggiunto in collezione e che ha fornito lo spunto per questa discussione... - Diritto: Raffigurazione allegorica della Libertà seduta su una roccia, con lo scudo ed il berretto frigio posto in cima ad una lancia, in esergo la data, tutto intorno le 13 stelle simboleggianti i 13 stati fondatori degli USA. - Rovescio: Grande aquila ad ali spiegate con uno scudo caricato in petto, in alto indicazione dell'autorità emittente, in basso il valore...il segno di zecca si trova proprio sotto l'aquila. - Peso: 12,40 grammi in argento '900, diametro 30,6 mm. La moneta è molto usurata lo so, tuttavia anche per la forte patina scura che la contraddistingue, la trovo ancora gradevole...ogni parere in merito è molto gradito... :)1 punto
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Se clicchi su pagina 87 di 87 ti esce proprio quella casellina ;) Complimenti per la vostra iniziativa, l'ho seguita sin dall'inizio pur non collezionando moneta estere ;) E buon Natale!1 punto
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molto bello quello che scrivi ANt ti avrà anche chiamato tàrupido e immagino che quegli anni non saranno stati facilissimi ma puoi ringraziare la tua insegnante per la grandissima passione che ti ha trasmesso e i suoi preziosi insegnamenti e se oggi ci trasmetti tu anche queste cose lo devi probabilmente a lei. Persone non sempre facili da avere come insegnanti, capi o maestri ma che ci lasciano molto e ci formano soprattutto. A mio figlio auguro di trovare persone cosi : si lavora il decuplo ma si gode dopo :)1 punto
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Premesso che parlo da inesperto che sta cercando di allenare l'occhio ai ritocchi: i capelli e la corona di alloro sono stati ripresi? Alla base del collo sembra esserci un focolaio di cancro del bronzo probabilmente già trattato con benzotriazolo. Non ti resta che tenerlo sotto osservazione e ripetere il trattamento nel caso il cancro si manifestasse nuovamente.1 punto
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La torre con il palazzo di epoca romana che si possono vedere nelle cartoline che ho postato furono abbattute agli inizi degli anni 70 con il beneplacito della soprintendenza,del comune,degli storici locali dell'epoca e della popolazione sempre per il falso mito della modernità e del progresso ( vi posto una cartolina con il capolavoro moderno visibile in alto a dx , che ha sostituito delle strutture millenarie - per fortuna sono stati riparmiati il sotterraneo locale dell Aerarium / tabularium e della Curia - ). Questa cartolina è chiamata in locao " saluti dalla fiera degli orrori " . Chissà a chi venne in mente di realizzarla ...........1 punto
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Categoria: Monete contemporanee - altri materiali Autorità emittente: Stati Uniti d'America Valore nominale: 3 Cent Diametro: 17,9 Peso: 1,94 gr. Metallo: 750 rame - 250 nickel Anno di emissione: 1867 Zecca: Philadelphia Tiratura: 3.915.000 Dritto: Testa della Libertà Rovescio: Valore in numero romano La guerra civile americana (1861-65) ha portato al diffuso accaparramento di tutte le monete in metallo prezioso. Le precedenti monete dello stesso taglio erano in argento, ma erano piccole, poco popolari, facili da perdere e poco maneggevoli in grandi quantità. Questa moneta in rame/nickel la sostituisce proprio nel 1865, era più grande e fu la risposta al problema.1 punto
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stavolta allo linda t ho battuto ahah di solito risolvi sempre te le domande degli utenti xd1 punto
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@@UmbertoI ho pensato al cancro del metallo perchè dalla foto del rovescio sembra ci siano delle porosità…certo, la foto non è chiara al 100% però :whome:1 punto
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PER FAVORE non manchi di mostrarci le sue monete, GRAZIE per averci mostrato questa.....1 punto
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Apro una piccola parentesi, se mi permettete. Non conosco bene le opere di Procopio e sinceramente non ho mai capito quale era la sua posizione nei confronti di Giustiniano. Mi sembra che scrisse anche una "Storia Segreta", che fu un libello molto violentemente critico nei confronti dell'imperatore bizantino. Di contro nella storia della guerra vandala sembra essere più allineato alle posizioni filobizantine e quindi mi chiedo quanto potesse essere attendibile nella sua ricostruzione delle vicende riguardanti Godas, che sembra appunto risentire del punto di vista solo bizantino. Per converso, essendo stato testimone diretto, dovrebbe essere comunque molto informato di quelle vicende.... Peccato che non esistano altre cronache dell'epoca.1 punto
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Dovrebbe essere questo sesterzio: RIC IVb 43, zecca di Roma, marzo 235 - gennaio 236 d.C. D: IMP MAXIMINVS PIVS AVG, busto laureato a destra V: FIDES MILITVM, Fides stante a sinistra con due stendardi, SC ai lati della figura1 punto
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Mi pare di no, direi che tutto sia nella norma. Questo "secondo esemplare" è la stessa moneta recentemente passata all'asta Ponterio dello scorso agosto. Classificazione NGC MS-63, con realizzo di 8500 $, per il "mercato europeo" sono spariti confezione e classificazione MADE IN USA: Esatto, esistono due coni del rovescio, e l'evoluzione del difetto (frattura) in corrispondenza della firma al diritto, fa capire che il primo conio del rovescio sia quello con le "nuvole grosse", tra l'altro più curato in generale, mentre il secondo è quello con le "nuvole sottili", i cui esemplari presentano la deturpazione della firma più accentuata. Questa la moneta passata da Kunker qualche mese fa di cui si è già parlato: Ciao, RCAMIL.1 punto
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Buon giorno. Desidero segnalare che l'Associazione Numismatici della Sardegna in collaborazione con l'Associazione mineralogica di Domusnovas (CI) e con il patrocinio dell'Amministrazione comunale del centro sulcitano, ha organizzato per oggi e domani (21 e 22 dicembre) a Domusnovas una mostra-scambio del collezionismo in generale. E' previsto per oggi anche un pranzo (ma non è escluso che si replichi anche domani), da consumarsi nelle adiacenze dei locali ove si svolge la manifestazione, con menù fisso da 10 euro (scelta fra tre primi e tre secondi, un quarto di vino, acqua, frutta, caffè e mirto o limoncello) oppure con menù "a la carte". Gli espositori che hanno prenotato un tavolo sono circa una trentina. Informo che saranno presenti ad entrambe le giornate il Presidente della nostra Associazione, il "mitico" Riccardo Rossi (alias "Mago Eccheccà") nonchè lo studioso numismatico Giuseppe Lulliri, il cui ultimo libro sta suscitando animate ed interessanti discussioni nella sezione del Forum "monete dei regni barbarici" (ma forse sarabbe più corretto scrivere "monete dei regni barbari", vista la contestazione mossa al titolo del nuovo libro di Giuseppe?..... :pleasantry: ) oltre a molti altri soci del nostro sodalizio (è confermata la presenza di Carledo). Informo che a differenza dei Convegni che mi capita di seguire "in Continente", qui gli espositori rimangono fino al termine della manifestazione, cosicchè chi volesse visitarlo anche solo domani non troverà i tavoli desolatamente vuoti e un "deserto dei tartari". L'ingresso è libero. Di seguito le locandine dell'evento. (io mando questo messaggio e mi metto in macchina con Alessandra alla volta di Domusnovas....che dista circa 40 Km. da Cagliari). Buona giornata e auguri di Buon Natale a todos. Michele1 punto
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Non ho guardato l'altro esemplare della precedente kunker a cui ti riferisci ma posso dirti con sicurezza che di questa moneta ne sono ben noti da tempo due coni diversi del R/ distinguibili facilmente per la forma delle nuvole (ma hanno anche altri particolari diversi); per il D/ che sappia il conio è sempre lo stesso, compreso in genere un piccolo difetto sulla firma dell'incisore sotto il busto che può essere più o meno evidente. Relativamente al fatto che la moneta sia stata pulita non saprei dirti dalla foto, ma a prima vista non mi sembra. E' una moneta ricercata per la sua bellezza ma non mi sembra particolarmente rara e di esemplari in ottima conservazione ne sono passati diversi in aste negli scorsi anni; può anche darsi che quella sia una di queste .... andrebbe verificato. PS: se ti tiferivi alla kunker 6/2013 n° 1698 confermo che è dell'altro conio.1 punto
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basta cancellare 86 e scrivere 40 e premere invio, se dopo il numero della pagina c'è scritto qualcosa questo va cancellato. io uso firefox ma credo valga anche per gli altri programmi.1 punto
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Credo che sia l'unica bimetallica della mia collezione. La Library of Congress degli Stati Uniti. Prima, e unica al momento, moneta bimetallica americana. (se non si considera il centesimo del 1792 con il centro in argento). Nome Nazione: Stati Uniti d'America Valore Facciale: Ten Dollars Codice Krause: KM 312 Peso e diametro: 16,259g per 27mm Materiale: Oro e Platino Tiratura: 27.652 (proof) e 6.683 (uncirculated) Soggetto della moneta: Libreria del Congresso Bordo. zigrinato1 punto
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categoria moderne Autorità emittente : Savoia, Vittorio Amedeo II Valore nominale :5 Soldi Peso : 4,38 Gr Diametro 28 mm. Metallo : mistura Descrizione del dritto : Busto del duca corazzato, con i capelli sciolti, rivolto a destra, sotto la data 1701, intorno VIC . AM . II . D . G . DUX . SAB . Descrizione del rovescio : Scudo sabaudo coronato, con ai lati la scritta FE RT, in basso in cartella il valore S . 5, intorno PRIN . PEDE REX . CYPRI Descrizione del taglio : liscio Catalogazione : Biaggi 742/b Cudazzo MIR 871/b Simonetti manca grado di rarità R 10 da ridurre probabilmente a R 8 ... Note storiche e numismatiche : Nel Dicembre del 1700 viene ordinata una battitura di 5 Soldi per 175.000 lire con i coni preparati dal De Fontaine diversi dal tipo precedente, di questa tipologia risultano coniati sino al 1710 81.234 marchi, equivalenti a lire 1.046.437. Siamo negli anni precedenti all'assedio della città di Torino da parte dei francesi e pochi anni prima che lo stato sabaudo annetta prima la Sicilia e poi la Sardegna diventando un regno. Il 1701 è l'anno della guerra di Successione Spagnola ed è periodo di guerre e capovolgimenti di fronte. La moneta per la tipologia e il grado di rarità può considerarsi in ottima conservazione1 punto
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l'altro versso,piu esplicite....... :lol: .......auguri a tutti di buone feste........!!!...... :D :D1 punto
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La quantità di queste monete prodotte e poi distrutte non sono mai riuscito a saperla però se vuoi comperarle penso che come prezzo non vai molto lontano da questo:http://www.numismativy.fr/boutique/it/fautes/137-lot-1-2-5-cent-euro-monaco-2009-fautee-avec-les-armoiries-de-2005.html1 punto
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Appena acquistata e, a dire la verità, ancora in viaggio via posta verso casa mia: Sez. Medievali Autorità emittente: Bergamo, monetazione a nome di Federico II°, prima metà del XIII° secolo Valore nominale: grosso da quattro denari imperiali Peso; gr. 1,25 circa (la ripeserò quando arriva) Diametro; mm 20 circa Metallo; Ag Descrizione del dritto: busto laureato a destra dell'imperatore e scritta IMPRT FREDERI CVS a caratteri romanici. Contorno perlinato. Descrizione del rovescio: edificio con tetto a quattro spioventi fra due torri merlate (veduta ideale della città) e scritta PGA MVM a caratteri romanici. Contorno perlinato. Descrizione del taglio: liscio Catalogazione: CNI 123v., MIR 17, Biaggi 3521 punto
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Autorità emittente : Cosimo III dè Medici ( 1670 - 1723 ) - Monetazione per Livorno coniata nella Zecca di Firenze Valore nominale : Mezzo tollero Data : 1683 Peso : gr. 13,49 Diametro : 38 mm. Metallo : Argento Diritto : COSMVS . III . D . G . MAG . DVX . ETRVRIAE . VI , busto coronato, in esergo nel giro .1683 . Rovescio : PRAESIDIVM . ET . DECVS , galera che naviga, in esergo LIBVRNI con sotto . 1683 . Catalogazione : MIR 75, CNI 20, GAL. L, 1, RMM.17 Provenienza : Asta Cronos 7, 2013 Commento : Una galera che naviga, i rostri, le vele, un mare tempestoso..., una immagine che fa sognare, il vascello e il mare, dove andrà e cosa porterà ? Commerci, traffici internazionali, il Levante....emozioni e sogni che portano una moneta.1 punto
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Autorità emittente:Carlo Emanuele III di Savoia Valore nominale: Gettone/Tessera Peso: 10 gr. Diametro: 26 mm. Metallo: Argento Descrizione del dritto: Testa di Carlo Emanuele III rivolta a destra. Descrizione del rovescio: La Securitas in piedi a destra. appoggiata ad una colonna tiene lancia e ramo. Catalogazione: Promis Vincenzo tav. VI,N. 67 Millesimo: 17571 punto
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Buongiorno. In collezione, per la classificazione delle rarità mi attengo ai cataloghi...altrimenti farei solamente confusione. Man mano ci si guarda attorno, l'idea dell'effettiva rarità di una moneta si crea automaticamente con l'esperienza. A mio giudizio, la conservazione del suo 3 cent 1830 è un buon spl+ con leggerissime tracce di rame rosso. Un saluto1 punto
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Ciao. Innanzitutto, per un'agevole visione d'insieme della legislazione sui "bb.cc." (che non sono sempre stati chiamati così...), Ti suggerirei la lettura di questa agevole "sinossi" curata dal Prof. Francesco Morante: http://www.francescomorante.it/catalogazione/storia_legislazione.pdf Da qui potrai approfondire il contenuto dei singoli provvedimenti. Segnalo che un riferimento alla "cose di interesse numismatico" è già compiuto (forse per la prima volta?) dall'art. 1 della Legge 20 giugno 1909 nr. 364, primo intervento normativo organico del Regno d'Italia, che "stabilisce e fissa norme per l'inalienabilità delle antichità e delle belle arti". http://www.giuri.unipd.it/~master.bbcc/FOV2-0001724A/S0086EA56.5/1909.pdf Cordiali saluti e auguri di Buon Natale. Michele1 punto
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Papa Pio IX al secolo Giovanni Mastai Ferretti. Medaglia straordinaria di Massimo Modulo emessa a cura del Ministero dei Lavori Pubblici in ricordo della costruzione del nuovo ponte ad Ariccia. Il ponte fú edificato su progetto dell'Arch. Giuseppe Bartolini per unire Albano ad Ariccia. Diametro 82 mm.1 punto
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Stai tranquillo, non rischi nulla. Conserva ogni documentazione della transazione e stampati la pagina dell'asta.Se e quando ti contattera' la dogana fornirai la documentazione e pagherai il dovuto. Stop.1 punto
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Ciao Matteo91, hai ragione sul fatto che non si tratta del falso che ho ricordato in apertura di questa discussione. Di falsi 10 centesimi ape 1919 ce ne sono purtroppo di molti tipi. Il fatto che non sia il falso descritto anche in apertura di questa discussione non garantisce che si tratti necessariamente di un originale. Potrebbe essere originale, ma potrebbe anche non esserlo... :rolleyes: In passato, ad esempio, capitavano molti falsi che erano caratterizzati, al /R, dalla zampetta destra dell'ape più corta del normale (terminante più in alto della "R" della zecca). Anche a tal proposito, in attesa che -oltre a te e al bravissimo amico Franco (Elmetto2007)- si pronuncino anche altri frequentatori della rubrica falsi, ti consiglio di documentarti sullo stato dell'arte, leggendo in ogni caso questa famosissima e validissima bibliografia: I) Gino Manfredini – I FALSI NUMISMATICI, C. 10 1919, La numismatica, Brescia, 1981, pp 150 – 153 Articolo tratto dalla rivista <<La Numismatica>> n. 7 (1970), pp. 3-5 Il testo dell'articolo l’ho visto anche qui: https://docs.google.com/leaf?id=0B02JXEfAyXvfYzhmNDBiNmItNWZjNi00NDE5LWE5OWMtY2VmZWIzZjRkZWZl&sort=name&layout=list&pid=0B02JXEfAyXvfMzU0ZWQwYTUtZDJlNS00YWE4LWFhYzktZTg0MTEyYmRlOTk1&cindex=7 II) Emilio Tevere, Cronaca Numismatica, 52, (aprile 1994), Falsi numismatici - 10 centesimi Ape del 1919. Il testo dell'articolo l’ho visto anche qui: https://docs.google.com/leaf?id=0B02JXEfAyXvfZGE4MTFjNWYtYjY1OS00ZTQ5LWFkNzktOTY5NDM2ZjZkMjYx&sort=name&layout=list&pid=0B02JXEfAyXvfNzg2NDU3ZDAtNWQ3Mi00N2E3LTg2M2MtODU3OGU2MzdhODc1&cindex=4 III) Emilio Tevere, Cronaca Numismatica, 199 (settembre 2007), I falsi Numismatici - 10 centesimi Ape 1919. Articolo richiamato anche come riferimento bibliografico per la forchetta del peso dell'esemplare autentico, da me adottata in questa discussione. Il testo dell'articolo l’ho visto anche qui: https://docs.google.com/leaf?id=0B02JXEfAyXvfOGUyNWMyOGItMmQxMS00NGJiLTg1MTMtOGE0NTc3YTFjMjc5&sort=name&layout=list&pid=0B02JXEfAyXvfNzg2NDU3ZDAtNWQ3Mi00N2E3LTg2M2MtODU3OGU2MzdhODc1&cindex=381 punto
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