Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/14 in Risposte
-
Io aspettavo di ricevere l'ultimo acquisto del 2013 ma tarda ad arrivare, e allora posto le fotografie che mi sono salvato in attesa di ricevere la moneta. Autorità emittente: Repubblica di Genova Valore nominale: Genovino I° tipo o, come lo chiamavano allora, Fiorino genovino. Peso: gr. 3,51 Diametro: 20 mm Metallo: Au 1000/1000 Descrizione del dritto: + ° I °A ° N ° V ° A gran trifoglio ritto - con 5 punti all'interno del castello/imago civitas Descrizione del rovescio: + ° CVNRADVS ° REX ° Descrizione del taglio: liscio Catalogazione ( facoltativa ): Lunardi 9, Varesi 5, Friedberg 351, CNI -vol III-pag 24: n. 62 e 63 Note storiche e numismatiche ( facoltative ): Gandolfi, De Simoni, Astengo, Pesce e Ricci ritenevano che la data di coniazione fosse precedente di circa 30 anni rispetto al 1252 (data nella quale fissavano la coniazione del genovino di II° tipo: Civitas Ianva). Roberto S. Lopez e i più recenti articoli di Monica Baldassarri ritengono invece che questo I° tipo sia stato coniato nell'anno 1252 e il II° tipo tra il 1280/85 e il 1290 Conosciamo 17 diversi simboli a fine legenda (ma forse alcuni sono "doppioni" in quanto molto simili fra loro), una particolarità di questo segno di zecchiere è che solo con il "gran trifoglio ritto" abbiamo esemplari con uno, tre e cinque punti all'interno del castello, evidentemente, per distinguere le diverse "coniazioni".7 punti
-
Aumentiamo un pò il numero delle antiche in oro... - Autorità emittente: Onorio (395-423 d.C.) - Valore nominale: Solido, zecca di Ravenna - Peso: 4,48 gr. - Diametro; 18,68 mm. - Metallo: Au - Descrizione del dritto:DN HONORIVS P F AVG, Busto diademato, corazzato e paludato a destra. - Descrizione del rovescio: VICTORIA AVGGG/ R-V, L’Imperatore in abiti militari che tiene labaro e globo niceforo, calpesta un prigioniero. - Catalogazione: RIC 1287, Cohen 44 - Notizie storiche: questa moneta, coniata tra il 402-403/405-406 d.C., fa parte di una delle prime serie coniata a Ravenna, dopo che la città venne scelta come capitale nel 402 d.C. Non viene giudicata anche la (non) abilità fotografica, vero? :unsure:3 punti
-
Raccolgo l'invito, non so se è la mia più bella ma sicuramente è una delle mie preferite. Autorità emittente: Fosdinovo - Maria Maddalena Centurioni moglie di Pasquale Malaspina Valore nominale: Luigino anonimo Peso: - Diametro: 20 mm circa Metallo: Argento Descrizione del dritto: HEC EST VIRTVTIS IMAGO (Questa e' l'immagine della virtù) Busto femminile rivolto a destra, con ricco chignon, fiocco e pettorale. Descrizione del rovescio: DEVS MEVS ET OMNIA (Mio Dio e (mio) tutto), Scudo con tre gigli e bisante, corona trigigliata. Ai lati dello stemma 16 66. Descrizione del taglio: liscio Note storiche e numismatiche: Non mi dilungo in merito all'affare dei luigini bastera' qui classificare questo esemplare come Cammarano n. 66a, al di la' delle numerosissime piccole varianti esistenti per questa tipologia e' da notare la rara e bella variante del busto. Il ritratto e' più fine ed elegante, la capigliatura e' più ricca ed elaborata e sulla spalla abbiamo un fiocco al posto del classico fermaglio a rosone. Provenienza: Asta MPO n.38 lotto 3256.3 punti
-
La vita nota di una moneta non può che impreziosirla e la tracciabilità delle monete e la storia che hanno dovuto compiere per finire nelle mani dei collezionisti ne sono garanzia. Certo a volte sono passaggi scomodi, per i collezionisti stessi, lo sono ancor di più per chi lavora nella penombra e deleterie per coloro che le monete le trovano. Monete, accidenti a me, non ne ho mai trovata una. Me le sono sempre andate a comprare; spesso alle aste, se non altro perché i cataloghi sono pubblici e pubblicati. Ne hanno copia le questure, ci sono i nomi dei conferenti depositati, in caso di contestazione se ne dovrebbe venire a capo. Il collezionismo è fatto da tracce e le monete non escono dal nulla, più si va a ritroso nel tempo e più le monete devono lasciare una traccia, ancor più se parliamo di monete particolari, almeno nel secolo scorso qualcosa si potrebbe e si dovrebbe trovare. A volte mancano i cataloghi, oppure le informazioni sono abilmente cancellate (con patine, colpetti, ed altri mistri buffi). Così quando acquisto una moneta che considero “particolare” mi metto in testa che deve avere una storia: per rarità, per il periodo, vado avanti a scavare sin quando non riesco a ricostruire qualche passaggio. In alcuni casi si è fortunati, esistono delle tracce chiare, degli autentici sentieri facilmente percorribili è questo il caso del : Ducato di Modena Ferrara e Reggio Ercole II d'Este (1534 - 1559) Biancone sd (1556) Reggio in Emilia Argento grammi 4,842, diametro 29,61mm D/ HER • EST • II • DVX • REGII • IIII busto a sinistra, corazzato e barbuto Rv: (giglio) • R E G I I • (fiorone) • L E P I D I • stemma di Reggio di vecchio stile, di forma a cuore ornato da ricci. Contorno liscio ↑ Bibliografia: Ravegnani Morosini 27, MIR 1303, CNI cfr 179, Bellesia 68/G* (this). Provenienza: ex collezione privata R.E., 2004 ex Artemide III 4, 5 settembre 1996 n. 765 £. 1.800.000, ex Ratto Milano 24-26 novembre 1960 n. 363 per £. 18.000; ex Ratto Milano 23-25 maggio 1957 n. 506 £. 15.000. Sono stato fortunato nella ricerca. Il collezionista mi aveva detto, dove l’aveva acquistata, e trovando la moneta molto particolare con tracce di ossidazione al rovescio ho iniziato a cercare. E’ noto che Ravegnani-Morosini, cita per le monete con ritratto i vari passaggi in asta. La prima indicazione è l’asta Ratto 1957 ed è andata bene, ho confrontato la moneta ed il calco e corrispondono. Proseguo nella ricerca, con poca convinzione, mi pare già essere a ottimo punto con due provenienze più quella del venditore. Invece, mi compare sempre in un catalogo d’asta Ratto del novembre 1960, lotto 363, ed in questo caso è inequivocabilmente lei, abbassata a BB e venduta per £. 18.000. Mi rimarrebbe solo da verificare l’acquisto presso Asta Artemide III del 1996 per £. 1.800.000 ma non ho il catalogo e lo do per certo, non avrebbe ragione di avermi mentito il venditore. Nel 2005 acquisto da Nomisma il volume scritto da Bellesia e me la ritrovo al n. 68/G con la conferma delle informazioni. 55 anni di storia della moneta ricostruiti … ed è solo un “biancone”2 punti
-
1. Autorità emittente; Guglielmo Gonzaga duca di Mantova e duca del Monferrato 2. Valore nominale; soldo 3. Peso; 1,4 g 4. Diametro; 21 mm 5. Metallo; mistura 6. Descrizione del dritto; busto corazzato a destra 7. Descrizione del rovescio; corso d’acqua, barca e veduta di città; legenda: PLACIDUM SERVATE 8. Descrizione del taglio; liscio2 punti
-
Non sono proprio un esperto ma colleziono cartoline paesaggistiche italiane da tanti anni. E con rammarico, perché piacerebbe moltissimo anche a me, posso dirti che non esiste un catalogo su tutte le cartoline italiane, nemmeno per un singolo comune. Troverai qualcosa se qualche collezionista locale ha voluto pubblicare un opuscolo attingendo dalle immagini della sua raccolta, ce ne sono a centinaia in tutta Italia di queste iniziative, ma non sono nulla di fronte a ottomila e più comuni e non considero le frazioni. Negli ultimi anni si usa anche il web: Te ne faccio vedere qualcuno a tema che ho realizzato, ne ho altri in costruzione: http://bankitaly.altervista.org/index.html Queste pubblicazioni locali : "XXXX in Cartolina" " Ricordi di XXXX" "Vecchia XXXX" e tanti altri, non saranno mai dei veri e propri cataloghi, di solito si inseriscono immagini salienti, solo una rappresentanza più o meno completa di tutti i principali luoghi di un dato paese. Anche il più grande collezionista del paesino più piccolo non può mai dire di aver terminato la propria raccolta, sta proprio qui il piacere della ricerca e della *scoperta*, giusto perchè non esiste un catalogo generale di tutto quello che è stato riprodotto in cartolina, quindi la collezione non si può mai considerare finita. Di un minuscolo paesino ne ho 17 e sono il più grande collezionista da quasi 40 anni, un mio amico ne ha 11 però ne ha 2 che mi mancano... anche se le mettiamo insieme non possiamo mai dire con certezza che con 19 immagini diverse abbiamo tutte le cartoline di quel paesino: http://montallegro.altervista.org/index.html (il sito è mio) proprio l'anno scorso ne è saltata una fuori, magari in futuro ne salterà fuori un'altra :)2 punti
-
Grazie adolfos. Colgo l'occasione per fare i complimenti a te e a Paleologo per l'interessantissimo articolo che avete messo a disposizione del forum. Sono d'accordo con te, anche io credo che ci si riferisca in tutti i casi citati ai denari di Provins; non credo che avrò modo di visionare direttamente le pergamene, ma sarebbe senz'altro interessante conoscere la dicitura originale. Se può essere di interesse anche per voi, qualora dovessi imbattermi ancora in paragrafi che riportano notizie con riferimento ad aspetti numismatici, ve ne renderò partecipi. Un saluto2 punti
-
Scusate ma io sono molto, ma molto arrabbiato !! a vedere quelle foto, ma sopratutto alla possibilità, se motivata, di vedere le monete che possiedono e che è possibile poterle toccare, studiare, ecc.... ma non solo a Vienna, dove personalmente non sono stato, ma ho fonte certa di tale possiblità. A Parigi alla bibblioteca nazionale, ho più volte personalmente richiesto, visto, toccato ecc... monete di inestimabile valore: parlo tra le altre delle 5 doppie d' oro di Carlo I° Cybo Malspina, od il ducatone di Alberico I° con le tre cervie.... Ugualmente a New York al museo numismatico, ho avuto tra le altre nelle mani il Ducatone del 1601 Di Alberico I°, senza nessuna difficoltà e burocrazia e questo più volte in tempi diversi.... Provate ad andare a Roma al palazzo Massimo e chiedere la possibilità di vedere una zecca di particolare interesse o che state studiando.... ??? Non vi prendono neppure in considerazione, neppure Vi rispondono, per educazione. Eppure il re Vittorio Emanuele III°, non certo un gran re, ma sicuramente un eccelso collezionista numismatico medioevalista, ha lasciato la sua raccolata a noi, al Popolo Italiano. Non voglio poi pensare a quante per e con "varie motivazioni" non sono più presenti all'appello perchè " prestate" a Chi? e chiudiamo. Da precisare che anche a Roma fanno vedere in bacheche una minimissima selezione di monete, ma provate a chiedere quelle di vostro interesse? Pubblicamente ringrazio anche alcuni musei italiani, che non nomino, per evitare possibili seccature al direttore, che mi hanno permesso di avere visione di quanto da loro conservato, con molta cura e diligenza . pierboni2 punti
-
@@fabione191 chiama e io rispondo. Ultimo acquisto del 2013: esattamente il 31 dicembre alle 20.57 Categoria Monete moderne > Rame: Autorità emittente; monetazione anonima Valore nominale; 2 soldi o gazzetta Peso; 5,4 gr. Diametro; 26 mm Metallo; rame Descrizione del dritto; leone aureolato intorno SAN * MARC * VEN * in esergo * II * Descrizione del rovescio; * / ARMATA / E · T / MOREA / * Iscrizione in 5 linee Descrizione del taglio; liscio Catalogazione ( facoltativa ); Note storiche e numismatiche; riporto il link di una discussione di questo tipo di moneta http://www.lamoneta.it/topic/44037-armata-et-morea/2 punti
-
@@MATTEO.50AE io non metto in dubbio la qualità di quelli di Renato ma dato che lo conosco e so cosa cerca e in che qualità mi son permesso un commento disinteressato. stiam parlando di un 'ragazzo' :P che ha appena cambiato il 100 lire Aratrice!! non so se intendi!!! trovando una moneta strepitosa da mettere in collezione e cambiando quella che aveva. mica roba da 500 euro!!! questo per dire che è sempre alla ricerca del meglio e questi due elmetti,che dir si voglia,non sono il meglio e lo sa anche Renato. CON QUESTO PERò MI TENGO BEN LONTANO DALLO SVILIRE QUESTI ESEMPLARI...ANZI AVERCENE :) per tornare ai qfdc (io quando parlo di qfdc parlo sempre di qualità reale..non so te) con 1000 euro si trova ...massimo 1100. per il FDC dipende da chi te lo vende :D è molto raro ed è anche giusto pagarlo marco2 punti
-
Anch'io ho ricevuto un paio di giorni fa il Quaderno e quoto tutto quanto ha già scritto uzifox, sia riguardo alla qualità del volume e alla fruibilità degli articoli in versione cartacea, sia a proposito dei ringraziamenti ad Antonio Morello (Libreria Classica Editrice Diana). Aggiungo un grazie anche a @@francesco77 per questa opportunità e per i premi da lui messi in palio a suo tempo. Come già feci all'epoca del concorso, rinnovo i complimenti agli autori degli altri articoli partecipanti, ribadendo la mia particolare preferenza (senza nulla togliere agli altri) per il lavoro di @@uzifox. Ad majora2 punti
-
Il secondo dei rovesci non è funzionale a questa discussione. Dedicato agli anni formativi di Lincoln, lo ritrae seduto su un tronco d'albero mentre legge un libro. Il quarto, dedicato agli anni della Presidenza, andrebbe anche bene, se non fosse che mostra la cupola del Campidoglio di Washington, costruita per metà, e di quell'edificio abbiamo già parlato. Rimane dunque il terzo rovescio :) Dedicato agli anni della vita professionale, mostra Lincoln in piedi di fronte allo State Capitol dell'Illinois, a Springfield Da quando, nel 1818, l'Illinois entrò a far parte dell'Unione, i suoi State Capitol sono stati ben sei. Quello associato a Lincoln, e che compare sulla moneta, è il quinto. La prima pietra per questa costruzione fu posta il 4 luglio 1837, i lavori terminarono nel 1853, per un costo complessivo di 260 mila dollari, quasi venti volte quello della struttura precedente. L'edificio è stato progettato in stile Greek Revival usando la pietra estratta a sei miglia (10 km) dal sito. Per molti anni, fu il più grande e il più stravagante Capitol della frontiera occidentale degli Stati Uniti. Fu qui che Lincoln sostenne le cause dinanzi alla Corte Suprema dell'Illinois, qui ha servito nella legislatura dello Stato, qui la sua salma fu esposta dopo il suo assassinio il 4 maggio 1865, prima di essere tumulata nell'Oak Ridge Cemetery di Springfield, da dove venne poi riesumata nel 1901 per essere trasferita nel Lincoln Memorial di Washington. petronius oo)2 punti
-
Categoria gettoni Autorità emittente: Opera dei malati e dei giovani bambini poveri di Levallois-Perret, Francia Valore nominale: 25 kg di carbone Peso: 4,280 g Diametro: 30 mm Metallo: Rame Descrizione del dritto: BON POUR 25 Kgs . DE CHARBON Descrizione del rovescio: OEUVRE / DES MALADES / ET DES / JEUNES ENFANTS / PAUVRES / LEVALLOIS – PERRET --- 1899 Descrizione del taglio: liscio Note storiche e numismatiche: Buono per 25 kg di carbone dispensato dall'Opera dei malati e dei giovani bambini poveri di Levallois-Perret, un comune francese situato nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine, nella regione dell'Ile de France Provenienza: eBay, 2013 apollonia2 punti
-
Sembrerebbe che abbia subito una pressione a morsa su entrambi i lati, tipo come se fosse stata chiusa tra una porta o in un cassetto, ovviamente non è cosi' perchè in tal caso le incisioni provovate dal legno sarebbero state più larghe ma il concetto è quello, forse un cassettino metallico chiuso con troppa fretta, ma sto' lavorando di fantasia tra un po' ipotizzo l'arrivo dei piemontesi !!! :D2 punti
-
Io tre anni fa andai a visitare Napoli assieme ad un amico che ha i parenti in provincia di Caserta, a Teano, mi portò anche a visitare l'Anfiteatro di Santa Maria di Capua Vetere e il Palazzo Reale di Caserta, gran bei posti quelli, peccato solo per le condizioni in cui versano.. osservandoli mi sono proprio domandato dove finiscano i soldi in gestione ai beni culturali.. son convinto che se mettessimo la gestione delle beni culturali nelle mani di dirigenti giapponesi l'Italia diverrebbe il primo paese al mondo, non solo per quantità e qualità dei monumenti ed opere d'arte, ma anche per l'organizzazione e l'efficienza della manutenzione, ordinaria e straordinaria. Invece ci tocca soffrire guardando il Paese andare allo sfascio.2 punti
-
Lo sai che forse sono in grado di farti il nome di colui che ha addentato questa poastra? Ci puoi arrivare anchw tu: basta osservare il punto dove è stato morso il povero Ferdinando. ........ Vabbe dai non voglio farvi rimanere sulle spine. .... il suo nome è Dracula!2 punti
-
50 lire Littore 1931 IX Valore nominale: 50 LIRE Peso: 4,4 gr. Diametro: 20,50 mm Metallo: Oro 900/1000 Descrizione del dritto: Busto del Re in uniforme volto a sinistra, attorno: VITT • EM • III • RE •. Sotto il collo del Re, lungo il bordo, i nomi dell'autore (G. ROMAGNOLI) e dell'incisore (A. MOTTI INC.). Descrizione del verso: Littore con fascio littorio appoggiato sulla spalla sinistra che procede verso destra. A destra in basso indicazione del valore (L. 50) sotto al quale vi è l'indicazione del millesimo e dell'anno dell'Era Fascista, in corrispondenza a sinistra segno di zecca ( R ) . Descrizione del bordo : Lievemente rigato Tiratura : 19.760 monete2 punti
-
Sono grato a tutti gli amici per le parole di apprezzamento delle mie monete. Dopo averne postata una di Filippo II di Macedonia, non posso trascurare il suo illustre successore e quindi aggiungo un tetradramma di Alessandro Magno proveniente dalla stessa asta di quello del genitore. Categoria monete antiche: Autorità emittente: Alessandro III, il Grande, re di Macedonia (336-323 a. C.) Valore nominale: Tetradramma Peso: 16,88 g Diametro: 31-32 mm Metallo: Argento Descrizione dritto: Testa di Eracle con copricapo in pelle di leone, a dx Descrizione del rovescio: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus seduto sul trono con aquila e scettro, a sx; KH nel campo a sx Descrizione del taglio: Liscio irregolare Catalogazione: Price 2942; Müller 1244 Note storiche e numismatiche: Zecca di Perge (Panfilia), ca. 194/93 a. C. La scritta in greco sul rovescio si traduce ‘di ALESSANDRO’, sottinteso ‘moneta’. La moneta presenta una leggera ribattitura sul diritto. I tetradrammi di Alessandro Magno sono coniati nello standard ponderale attico (1 dramma = ca. 4,25 g) e pesano quindi sui 17 g mentre quelli di suo padre Filippo II, coniati nel piede traco-macedone basato sulla dramma di ca. 3,6 g, pesano sui 14,4 g. Provenienza: Gorny & Mosch 215 (ottobre 2013), lotto 795 apollonia2 punti
-
Buonasera, molto molto bella, complimenti!! Eeeehhh questa Mantova.... A proposito di "veduta di città", rispondo con un'altra moneta per la categoria moderna....... - CATEGORIA: monete moderne (dal 1500 al 1800 d.c.) - Autorità emittente: Granducato di Toscana (1569 - 1859); Cosimo I De' Medici - Terzo periodo - I Granduca di Toscana (1569 - 1574) - Valore nominale: Giulio, Siena - Peso: 2,51 g - Diametro: 27 mm - Metallo: argento - Descrizione del dritto: COS.MED.FLOREN.ET.SENAR.DVX.II, al centro stemma ovale coronato - Descrizione del rovescio: SENA VETVS CIVITAS VIRGINIS; mezza figura della Beata Vergine nimbata e velata, sopra le nubi e con le braccia aperte, in atto di proteggere la città di Siena - Descrizione del taglio: liscio - Catalogazione: rif. MIR. 579; Gal. XLVI, 7; CNI. 19,25 - Note storiche e numismatiche: Cosimo I De' Medici è figlio di Giovanni delle Bande Nere e di Maria Salviati e nasce nel 1519. Dopo la Morte di Alessandro viene nel 1536, appena diciottenne, chiamato alla signoria del Senato fiorentino. Sposa nel 1539 Eleonora di Toledo, della Casa dei Duchi d'Alba. Nel 1555 s'impradonisce di Siena e nel 1557 ne ottiene il dominio da Carlo V. Vedovo nel 1562, sposa nel 1570 Camilla Martelli, gia' sua concubina. Nel 1569 viene dichiarato Granduca di Toscana. Muore nel 1574. P.S. Spero siano corretti i riferimenti per la voce "catalogazione"....1 punto
-
Ciao, direi Aquileia RIC 126 perchè con croce tra gli stendardi e O nei "banner" delle aste degli stendardi stessi.... Ciao Illyricum :)1 punto
-
Terzo spunto, poi mi fermo, per oggi. Attingendo da una pergamena del 12 novembre 1196, il Sacchetti Sassetti riferisce di una disputa tra i comuni di Alatri e di Veroli per una calcara, disputa risolta amichevolmente. Questo il testo:"..... i consoli d'Alatri concessero la calce in servizio della Chiesa di S. Maria Maddalena, presso la quale sorse un leprosario, di cui rimangono i vestigi, e il prete Grimaldo diede ai consoli 10 soldi di provisini e promise, una volta estratta la calce, di colmare la fossa". Anche in questo caso, valgono le considerazioni del post precedente; unica differenza è che l'autore parla di soldi di provisini e non di lire di provisini, come nel caso precedente. Sarebbe interessante visionare direttamente le pergamene originali, per capire quale fosse la dicitura utilizzata all'epoca dei fatti in merito alla definizione delle somme di denaro. Andando avanti nella lettura, segnalerò eventuali nuovi riferimenti di carattere numismatico che mi capiteranno, sperando di trovare qualcosa di interessante. Grazie per la pazienza, un caro saluto1 punto
-
1 punto
-
Sulla foto di sinistra è distinguibile una trinacria simbolo della Sicilia, e nella foto a destra c'è scritto AG sigla della provinciadi Agrigento.Visto che Agrigento viene siglata AG dal 1928 ( perchè prima si chiamava Girgenti GI) il piombo può essere di origine 'quasi' recente ... non so dirti di preciso da dove viene però.Spero di esserti stato d'aiuto , aspetta il parere di altri esperti e buon anno anche a te.1 punto
-
Ciao a tutti. In questo periodo mi sto avvicinando molto alla monetazione del senato di Roma in epoca medievale ed ho recentemente dato un'occhiata alle discussioni del forum che trattano della zecca capitolina, soffermandomi su questa interessante raccolta di spunti numismatici tratti dagli Annales Ceccanenses. In questo stesso periodo sto rileggendo per l'ennesima volta il libro "Storia di Alatri" del prof. Angelo Sacchetti Sassetti (fondamentale opera, edita nel 1947, sulla storia della cittadina ciociara) e mi sono accorto di un passaggio a cui altre volte non avevo fatto caso. Il periodo storico di riferimento sono i primi anni 70 del XII secolo, nel bel mezzo di alcune trattative di pace tra Papa Alessandro III e Federico I il Barbarossa. La cronaca del Sacchetti Sassetti riporta una sentenza del Papa in merito alla disputa per la definizione dei confini tra Alatri e Frosinone attingendo ad alcune pergamene conservate presso l'Archivio Capitolare di Alatri, datate 1173-1174. Sempre dal testo, apprendiamo che "...La causa, lunga e dispendiosa, costrinse il Comune (di Alatri) a contrarre alcuni debiti, tra i quali uno di 50 lire di denari provisini, pagate per esso al Papa dal vescovo Leone...." La zecca romana dovrebbe aver prodotto il denaro provisino a partire dal 1184; i provisini di cui al testo in parola sono dunque la moneta francese in voga nel lazio meridionale in quel periodo? Grazie per ogni chiarimento, un caro saluto brozzi1 punto
-
1 punto
-
Sì, si tratta di caratteri arabi. La moneta è un pezzo da 1 fils iraqeno del 1931 (anno arabo 1349) coniata durante il regno di Faisal I La prima foto va ruotata di 180°1 punto
-
Il commento di Matteo in diversi punti mi ha letteralmente tolto le parole di bocca, come s'usa dire. A parte che oggi si usa il grado FdC come fossero caramelle in regalo, questo atteggiamento è decisamente ancora più sbagliato nel caso della moneta in questione: una moneta difficile da trovare "perfetta", tagliente e brillante e magari anche patinata. Come precedentemente avevo scritto, il problema prima di tutto risiede nelle fotografie proposte; Non che queste siano scadenti, non fraintendetemi, ma non sono davvero all'altezza della moneta che rappresentano. Anni fa Renato la posto quando era ancora sigillata. Aveva una brillantezza incredibile, una freschezza notevolissima ed una pulizia di rilievi davvero particolare. Questa impressione successivamente mi è stata confermata quando ho esaminato l'esemplare in mano. E' vero... ha i suoi segnetti... ma come può non averli una moneta grande 35,5mm e pesante 20 grammi? Parliamoci chiaro... neanche un miracolo la salverebbe da simile cosa... questa al tempo era denaro, e come tale veniva trattato (leggasi: coniato, stipato, trasportato --> sbatacchiato, speso ---> toccato con le mani più sporche/unte/grasse... e chi più ne ha più ne metta). Ritorniamo alla questione madre: E' più chiaro ora "l'assurdità" della ricerca dell'esemplare "perfetto"? (senza segni, patina bella (magari pure originale) lustro accentuato che gioca a ping pong riflettendo bagliori ad ogni inclinazione della moneta e cose di questo genere... Ma per ricercare l'esemplare "perfetto" (e esiste)... ma quante fortuite coincidenze dovrà mai incontrare stà moneta? E' più facile allora vincere la lotteria di capodanno... permettetemi l'iperbole. Torniamo ora all'esemplare di Renato, di cui la foto proposta non rende il dovuto merito. E' un esemplare che SE ha circolato, ha circolato pochissimo. I rilievi sono freschissimi... puliti, ha qualche segno di contatto... ma allora non è più FdC? (lasciamo perdere il FDC inflazionato di oggi...) E' lavato... forse questa è la sua pecca più vistosa (per me)... ma teniamo presente che se una moneta ha un pregio, molto difficilmente ne avrà altri su altri fronti (e chi colleziona predecimali capisce 1000 volte meglio il significato di questa affermazione). Il primo esemplare è notevole. Davvero. Per me (personale gusto) è lavato, ma cercare di migliorarlo è mooooolto difficile. Freschezza e pulizia dei rilievi gli conferiscono una marcia in più. Il secondo non mi piace. parlo sempre di gusto personale, intendiamoci. Non mi piace la patina, le sue iridescenze un po troppo marroni, e l'impronta abbastanza vistosa. Prima accennavo al "traguardo" di trovare un esemplare che racchiudesse quanti più pregi in uno. Ne ho visti tanti (ma taaaanti). Diversi dichiarati eccezionale, di gran qualità e chi più ne ha più ne metta... A mio gusto ho trovato questo compromesso. Ha i suoi segnetti (contenuti però, e non sul ritratto) ed ha la sua brava impronta digitale nella patina (non molto vistosa). però ha un gran lustro, il bordo è "perfetto"... e me lo tengo stretto. Scusate della prolissità del post, ho cercato di argomentare come Renato (che ho imparato a conoscere e ad apprezzare in questo ultimo periodo) chiedeva, e come Matteo mi ha spronato ancora di più a fare. Un cordiale saluto1 punto
-
La costruzione dell'Arsenale Militare Marittimo di Taranto fu decisa dal Parlamento italiano il giugno 1882, per rimediare alla sempre crescente necessità di difesa dell'Italia protesa verso il Mar Mediterraneo. I lavori effettuati iniziarono nel settembre del 1883 e si conclusero sei anni dopo. L'arsenale si trova del Mar Piccolo (Golfo di Taranto) e fu inaugurato 21 agosto 1889 alla presenza di Umberto I di Savoia. L'attività di costruzione delle navi da guerra, ebbe inizio nel marzo 1894 e si concluse nel marzo 1967, anno in cui la Marina Militare Italiana la utilizza per i soli compiti di supporto e mantenimento in efficienza della flotta. Italia - 200 lire del 19891 punto
-
Buona Domenica @@Giovanna Prima di tutto, tanti auguri e poi........Grazie. Milano, Venezia.... per chiudere il cerchio, manca solo la città delle 3T :blum: ciao luciano1 punto
-
Concordo con quanto detto da @@vaio4ever, anch'io mi sono iscritto tramite registrazione effettuata direttamente all'ufficio numismatico del vaticano dopo un acquisto. Saluti eliodoro Sent from my GT-I8190N using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
-
Nickname: Arciduca Taglio: 1 Euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 456.205 Condizione: spl Città: Trieste Note: :yahoo: E qui un grande monumento al tabaccaio!!!! :air_kiss:1 punto
-
Francesco si, è proprio una medaglia riguardante la piccola e florida cittadina di Curti! :lollarge: Confinante anche con Santa Maria Capua Vetere, anche nota come l'Antica Capua, sede dell'Anfiteatro Campano (il primo Anfiteatro del mondo, dal quale presero spunto per la costruzione del Colosseo romano!) e sede anche della Scuola dei Gladiatori, nella quale visse e lottò il gladiatore più famoso del mondo, Spartaco, oggi noto in tutto il mondo grazie alle varie produzioni cinematografiche di Hollywood con il nome di Spartacus! Tra l'altro città dalla quale provengono anche diversi nostri amici forumisti di Lamoneta, non meno importanti di Spartacus! :P La medaglia l'ho ricevuta in dono, o meglio, a dire il vero me ne sono quasi appropriato io deliberatamente, visto che è saltata fuori dopo essere stata chiusa e dimenticata a casa di un mio familiare per molti decenni, purtroppo, ma tutto è bene quel che finisce bene perchè poi l'ho rinvenuta io.. :lol: Oltre alle medaglie acquistate, è possibile postare per il Concorso anche quelle rubate nell'anno 2013, vero?! :rofl:1 punto
-
Categoria monete antiche: Autorità emittente: Filippo II, re di Macedonia (359-336 a. C.) Valore nominale: Tetradramma Peso: 14,41 g Diametro: 23 mm Metallo: Argento Descrizione dritto: Testa laureata di Zeus con folta barba a dx Descrizione del rovescio: Giovane cavaliere nudo a dx, che cavalca senza sella, tenendo nella sinistra le redini e nella destra un lungo ramo di palma posto tra il suo corpo e l’incollatura del cavallo, che supera in altezza la testa del cavallo; il cavallo avanza a dx su una linea del terreno, la gamba anteriore sinistra alzata, con un’andatura da parata; al di sopra del cavaliere, ΦIΛIΠ, davanti al cavallo ΠOΥ. Sotto la pancia del cavallo una grossa spiga. Catalogazione: Le Rider p. 24, 163; tav. 7, 163 d. Note storiche e numismatiche: Zecca di Pella, capitale del Regno di Macedonia (348/7 - 343/2 a. C.) Provenienza: Gorny & Mosch 215, lotto 764 apollonia1 punto
-
1 punto
-
io questa domanda l'ho già letta e ho anche risposto, essendomela già fatta da parecchio, nel post 173( allego estratto): 8) .....colpendo il piccolo collezionista si ingenere timore nella massa, ergo ad es, nessuno più comprerà su internet, o diminuiranno gli acquisti in rete! Visto dal punto di vista della tutela può anche andarmi bene ...... Vedo che l'orizzonte comincia a disvelarsi..a onta di sorrisi da pescecane distribuiti ai vari tavoli di incontro... P.s. Lasciami dire ( per esperienza diretta) che le indagini di cui parli sono SEMPRE state estremamente invasive...solo che le notizie al riguardo, a parte qualche trafiletto sulla stampa locale, non giravano...adesso tra blog e internet, sappiamo molto più di prima.E' aumentata la "consapevolezza" non la frequenza..o meglio non così tanto come sembra..è solo un illusione numerica.1 punto
-
Si tratta di un conio austriaco; si vedono i due puntini dentro la fascia centrale dello stemma dell'Austria , sul petto dell'aquila.1 punto
-
Prendere vari cataloghi e confrontarli mi sembra la soluzione migliore... visto che ognuno ha modi e criteri diversi di giudicare il grado di rarità Ciao, Dario1 punto
-
Ma dove si evince quanto asserisci, legioprimigenia, circa l'obbligo di legge della tracciabilità ante 1909 e che il commerciante debba rilasciare tale dichiarazione ?1 punto
-
Questi talleri sono la mia rovina! Non ci capisco nulla... Posso solo confermarti che non e' un conio romano... -donty-1 punto
-
Rispetto il tuo parere ma non lo condivido e ti spiego il perchè. Innanzi tutto non mi sembra vero che avere una collezione in FDC sia cosa semplice basta avere dei soldi, ci sono monete che anche se hai i soldi trovare in fdc e molto difficile mi vengono in mente le lire coniate durante la repubblica napoletana sotto Giacchino Murat, tondelli difficili da trovare in ottime condizioni, ma anche grani e tornesi coniati a nella zecca di Palermo anche se dopo l'ottocento sono difficili da trovare in fdc (se non impossibile), certo tu mi dirai bastano i soldi, ma se hai soldi a sufficienza per comprarti una lira di Giocchino Murat in FDC hai anche i soldi per comprarti un asse romano di Giulio Cesare o qualsiasi altra moneta romana che tu desideri per fare ciò ci sono i broker che fanno tutto il lavoro per te. Qui si discute infatti della stessa moneta identica l'unica cosa che cambia è il millesimo , la prima millesimo raro ma le condizioni sono in mb l'altra la stessa moneta ma con un millesimo comune ma in fdc, io preferisco la fdc perchè quando l'ammiro potrò vedere tutto il suo splendore, invece di stare li ad immaginarmi i contorni. Paragonare una moneta antica ma ovviamente logorata da tempo con una in proof secondo me non ha alcun senso senso, e come paragonare una professoressa laureata in 5 facoltà ma con 80 anni di eta, ad una ragazza di 18 anni formosa. Anzi secondo me possedere il millesimo raro non identifica per forza il collezionista studioso, secondo me chi vuole studiare una moneta ha per forza di cose bisogno di avere davanti un tondello più perfetto possible, per fa si che possa trovare particolarità che in un mb non potrebbe mai vedere, so bene che il mio esempio é un pò forzato, perché una moneta con un altro millesimo é probabile che sia anche stato coniato con un altro tipo di conio e che quindi abbia particolarità che non si troveranno in un altro di migliore qualità. Chiudo dicendo che secondo me quando hai una moneta con millesimo raro l'unico vantaggio che si ha è che al momento in cui la si vuole vendere si avrá maggiore probabilità di farci un plus valore visto appunto la suo rarità, mentre per una comune visto appunto la sua disponibilità al massimo ci potrai are i soldi spesi, ma comunque questi sono discorsi che fanno persone che vendono la proprie monete quindi a me questo discorso non mi tocca.. Buon anno Fabio1 punto
-
Buonasera, sono già diversi giorni che cerco la moneta migliore da proporre. Lo ammetto, tutte le volte che entro in questa discussione e vedo i pezzi proposti.... provo quasi soggezione!!! Complimenti sia agli organizzatori per l'ottima iniziativa sia ai vari collezionisti, avete dei pezzi a dir poco strepitosi!! Ora veniamo alla mia umile monetina...... - CATEGORIA: monete moderne (dal 1500 al 1800d.c.) - Autorità emittente: Granducato di Toscana (1569 - 1859); Ferdinando III di Lorena, primo periodo (1790 - 1801) - Valore nominale: 1 soldo - Peso: 1,84 g - Diametro: 21 mm - Metallo: mistura - Descrizione del dritto: (da sinistra) FER • III • A • A M • D • ETR • 1791 stemma di forma cuoriforme coronato e partito Lorena, Austria e Toscana fra due rami d'alloro decussati - Descrizione del rovescio: in cartella ornata SOLDO - Descrizione del taglio: liscio - Catalogazione: rif. CNI tav. XXX, 17 id 7; GAL. X; MONT. 152; PUCCI 23; MIR 411 - Note storiche e numismatiche: Ferdinando III di Lorena, figlio di Pietro Leopoldo e di Maria Luisa di Borbone, salí al trono del Granducato di Toscana nel 1790 quando il padre Pietro Leopoldo fu richiamato al trono dell'Impero Austriaco dopo la morte del fratello imperatore Giuseppe II. Il periodo in cui regnò fu abbastanza agitato politicamente, seguí le riforme portate avanti dal padre anche se cercò di limitarne alcuni eccessi malvoluti dal popolo. Cercò di restare neutrale alla tempesta succeduta alla Rivoluzione Francese ma fu costretto ad allearsi alla coalizione antirivoluzionaria dall'Inghilterra che minacciava di prendere Livorno, cosí l'8 ottobre del 1793 dichiarò guerra alla Repubblica Francese. Ciò non ebbe però effetti pratici ed anzi, il Granducato fu il primo stato a ristabilire le relazioni con Parigi nel 1795. Tutto questo però non tenne la Toscana fuori dall'invasione Napoleonica, nel 1796 le armate francesi occupavano Livorno e Napoleone entrò a Firenze nello stesso anno. Nel 1799 Ferdinando III fu quindi costretto all'esilio a Vienna e nel 1801 abdicò. Rientrò a Firenze nel 1814 dopo la caduta di Napoleone e dal Congresso di Vienna ottenne l'annessione al Granducato dei Reali Presidi e del Principato di Lucca e Piombino. Inizia quindi il suo secondo periodo al trono del Granducato di Toscana (Restaurazione del Granducato). Morí a Firenze il 18 Giugno 1824 a causa della malaria contratta durante la bonifica della Maremma e della Valdichiana nella quale si impegnò personalmente. Gli succedette al trono il secondogenito Leopoldo II.1 punto
-
Denaro tornese di Campobasso per Nicola II di Monforte; per confronto allego un estratto dall'opera "Il denaro tornese nell'Italia meridionale" di Davide Fabrizi Io leggo abbastanza distintamente NIC......COM nel dritto e CAM nel verso Ciao Mario1 punto
-
Passiamo adesso ad un'altra bella monetina...ero indeciso quale acquisto più bello in argento postare per la sezione 1500-1800 e alla fine ho optato per questo che segue, anche perchè è un tondello che ha un racconto storico curioso ed interessante Autorità emittente: Ferdinando II de' Medici (Granduca 1621-1670) Granducato di Toscana monetazione per Livorno Valore nominale: luigino Peso: 1,78/2,25 gr Diametro: 19/20 mm Metallo: argento Descrizione del dritto: testa del Granduca rivolta a dx con corona dentata e capelli lunghi, sul giro FERDINAND . II . MA . D . E . V . Descrizione del rovescio: scudo con 3 gigli dentro un cerchio e sormontato da una corona, tra le punte della corona . 1662 . , sul giro SOLIDEOVITR . HON .ETG N.b.: esistono numerosissime varianti di legenda sia al D/ che al R/ Descrizione del taglio: liscio Provenienza : asta Crippa Cronos 7 Catalogazione : MIR 60/5 (NC) Note storiche e numismatiche: questa moneta fu coniata dalla zecca di Firenze per Livorno sulla falsa riga del luigino francese e utilizzata nei mercati del Levante. Il Luigino arrivò nell'impero ottomano ed ebbe un successo particolare in Turchia dove era pratica comune delle donne utilizzare questi tondelli per bracciali orecchini collane e qualsiasi tipo di ornamento. Aumento a tal punto la richiesta che questa moneta divento una vera e propria merce e molti signorotti iniziarono a coniare privatamente contraffazioni del luigino con titolatura più bassa presso zecche minori per poi portarli in Turchia dove venivano pagati più del loro valore monetale, tutto ciò creò un vero e proprio squilibrio monetario tanto che fu smessa la coniazione del luigino. Molto interessante a tal proposito è anche questa discussione sul nostro forum http://www.lamoneta.it/topic/106212-luigino-per-livorno/1 punto
-
Autorità emittente : Cosimo III dè Medici ( 1670 - 1723 ) - Monetazione per Livorno coniata nella Zecca di Firenze Valore nominale : Mezzo tollero Data : 1683 Peso : gr. 13,49 Diametro : 38 mm. Metallo : Argento Diritto : COSMVS . III . D . G . MAG . DVX . ETRVRIAE . VI , busto coronato, in esergo nel giro .1683 . Rovescio : PRAESIDIVM . ET . DECVS , galera che naviga, in esergo LIBVRNI con sotto . 1683 . Catalogazione : MIR 75, CNI 20, GAL. L, 1, RMM.17 Provenienza : Asta Cronos 7, 2013 Commento : Una galera che naviga, i rostri, le vele, un mare tempestoso..., una immagine che fa sognare, il vascello e il mare, dove andrà e cosa porterà ? Commerci, traffici internazionali, il Levante....emozioni e sogni che portano una moneta.1 punto
-
Autorità emittente:Carlo Emanuele III di Savoia Valore nominale: Gettone/Tessera Peso: 10 gr. Diametro: 26 mm. Metallo: Argento Descrizione del dritto: Testa di Carlo Emanuele III rivolta a destra. Descrizione del rovescio: La Securitas in piedi a destra. appoggiata ad una colonna tiene lancia e ramo. Catalogazione: Promis Vincenzo tav. VI,N. 67 Millesimo: 17571 punto
-
Chiedere ad un numismatico di rinunciare ad un catalogo cartaceo da inserire nella propria biblioteca è come chiedere a Berlusconi di rinunciare ad invitare le ragazze a casa sua quando organizza il Bunga-Bunga... :D1 punto
-
La qualità di una moneta nel tempo paga sempre.. Chi ci dice che prima o poi non salti fuori quella moneta rara in una conservazione superiore, ad un prezzo onesto?! Accontentarsi di una moneta rara in MB non mi sembra il massimo dell'appagamento... ma i gusti son gusti ovviamente.1 punto
-
Sono molto d'accordo con quello che scrive Numa Numa e vorrei provare a dire la mia da Archeologo Fallito. Credo che la comprensibile rabbia di @@Vincenzo colpisca però una delle poche cose buone che può vantare questo paese... il volontariato. So benissimo come ci si sente a pulire per anni i "cocci" del professore di turno senza una prospettiva per il futuro. Ma con chi ce la vogliamo prendere? con i volontari? questo mi sembra veramente un paradosso... Tu scrivi in un altro topic che sei pronto a rivolgerti verso le sedi opportune per denunciare "CONCORRENZA SLEALE", ma stiamo scherzando? E' come se l'ordine dei Medici denunciasse la "Croce Rossa". "Essere volontario o volontaria significa mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio degli altri, senza alcuna costrizione e senza desiderare nulla in cambio. Per alcuni, fare volontariato è una scelta di vita, per altri una vocazione, per altri ancora un modo per dare qualcosa, non solo agli altri, ma soprattutto a se stessi." Ogni organizzazione seria di volontariato ha poi dei "professionisti" che coordinano, ma il volontariato è fondamentale e per quel che mi riguarda non si tocca, altro che concorrenza sleale. Senza polemica, da archeologo fallito che oggi fa l'informatico e non certo per colpa dei volontari.1 punto
-
sposto su un libro del 1932,che tratta di la vecchia guardia imperiale......un saluto a tutti.... :)1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
