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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/14 in Risposte
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Qui il quorum é stato raggiunto, ma non posso esimermi... Antiche AR Autorità emittente: Tribù celtiche della Gallia Cisalpina o della Provenza (IV o III sec. a.C.) Valore nominale: Dracma o tetrobolo Peso: g. 3,82 Diametro: mm 17 Metallo: AR Descrizione del dritto: Testa di Artemide a d. Descrizione del rovescio: Leone a d., sopra ΜΣΣA Catalogazione: Pautasso 1966 Massa α (variante), Arslan 1992 tipo I (variante) Note storiche e numismatiche: é incerto se queste prime imitazioni della dracma pesante di Marsiglia siano state emesse in Gallia Cisalpina o nella bassa valle del Rodano. La stessa datazione é incerta, dato che é ovviamente legata alla datazione del prototipo massaliota, rispetto alla quale sussistono grandi divergenze tra gli studiosi. Di questo tipo se ne discute qui. Provenienza: C&C, Francia7 punti
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Exonumia ... almeno credo, non sono molto pratico di questa sezione. Regalatami da mia madre inizio 2013 e ricevuta dal nipote avv. Maurizio Ulrich-Bansa ai tempi. Si tratta del padre del noto numismatico, professore e studioso Barone Oscar Ulrich poi Bansa (Bansa è stato aggiunto in seguito e viene da una discendenza tedesca). Trattasi di medaglia di accesso alle strutture dell'Ippodromo di San Siro, in metallo dorato e smalto prodotto dalla Gioielleria Giacomo Ravasco orafo d'origine genovese dal 1873 a Milano con un proprio laboratorio, poi seguita dal figlio Alfredo che frequenta i corsi serali della Scuola per Artefici dell’Accademia Di Brera a Milano e quindi la bottega orafa del milanese Eugenio Bellosio. Data al 1906 la sua prima partecipazione a un’esposizione pubblica, quella tenutasi a Milano per il traforo del Sempione. Alfredo Ravasco fu presenza costante e di rilievo all’interno delle principali esposizioni orafe e d’arte decorativa sia nazionali sia internazionali, delle quali fu spesso promotore. In contatto con letterati e artisti diversi (incluso Giò Ponti, con il quale condivise idee e poetiche) gravitanti durante il primo Novecento a Milano, perno indiscusso dei movimenti intellettuali e artistici italiani, già con le opere esposte nel 1919 alla “Prima Mostra di Arte Decorativa” (Milano) manifesta, oltre a un deciso allontanamento dagli schemi attardati in cui versava buona parte dell’oreficeria italiana, la sua propensione a una semplificazione formale, confermata in seguito. Muore nel 1958 a Ghiffa (VB) Note storiche : Società Lombarda per le corse dei cavalli - fondata nel 1883 - decide di costruire un ippodromo più vicino a Milano, perché il pubblico possa accedervi senza disagi e perdita di tempo, scegliendo la località di San Siro fuori Porta Magenta. Il progetto viene affidato all'architetto Giulio Valerio che concepisce tutti gli impianti (tribune, "Casino" della direzione con portico per il pèsage, sala caffè, spazi di servizio per i fantini, infermeria, scuderie ecc.) rispondenti a criteri di semplicità e di economia, con carattere di costruzioni "leggere", quasi effimere, come si addice a uno sport essenzialmente stagionale. L'ippodromo del galoppo viene inaugurato nel 1888 e l'ippica diventa sempre più importante nella vita sociale milanese. Anche lo spettacolo del ritorno dalle corse attira una folla sempre più numerosa: le carrozze che occupano il "prato" dell'ippodromo come tante piccole tribune, tornano in città sfilando in doppia fila, dirigendosi verso il nuovo Parco (attualmente parco Sempione) dove compiono un giro finale prima di disperdersi. Il modello adottato dall'ippica italiana e dagli altri impianti sportivi ricalca lo stile inglese del XIX e XX secolo e le "seasons" saranno scandite dal calendario degli ippodromi. E' questo l'ambiente che conosce Ernest Hemingway quando si reca a Milano all'inizio del XX secolo e che racconta nel suo libro "Addio alle armi".Anno dopo anno l'ippica aumenta i suoi bisogni e diventano necessarie e imprescindibili nuovi impianti e continui ampliamenti. (dal sito di Italia Nostra). Famiglia Bansa: Oscar Ulrich-Bansa ( 11.3.1892 - 5.6.1982) discende da una famiglia di banchieri di origine danese (attuale banca Vonwiller a Milano), trasferiti a Milano. Ufficiale di artiglieria, il 29.10.1942 diventa Generale di Brigata sino alla fine della guerra, e nel 1946 si congeda dall'esercito. Ha sposato una nipote di Carlo Gavazzi, il più noto ed importante dei collezionisti numismatico d'Italia, la Signora Pia Gavazzi e per lunga parte della Sua vita ha vissuto, studiato, scritto e collezionato a Besana Brianza, alla villa il Lorino. Nel 1948 gli viene assegnata la cattedra di numismatica all'Università di Padova. Io non sono certo il Suo biografo ma non mi pare avesse il titolo accademico per l'insegnamento, ma grande conoscenza della numismatica. Sicuramente nel 1948 trovare professori non doveva essere semplice. Rimane all'insegnamento sino al 1962. Pubblica Moneta Mediolanensis al primo anno di insegnamento (Verona, 1949), e non è certo il lavoro di un anno, ma 30 anni da collezionista. Nel periodo 1952-1956 e 1962-1966 dirige la S.N.I., ma grande riconoscimento è la medaglia della Royal Numismatic Society nel 1960 (succede a P. Grierson). (da mio precedente intervento su lamoneta.it) Nel caso non sia pertinente ..... come non detto ... tutto fa !6 punti
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Cerco di dare un contributo al quorum di qualche categoria "in crisi". Antiche AE Autorità emittente: Etruria, Vetulonia (Vatluna), c. 300-250 a.C. Valore nominale: Oncia Peso: g. 5,04 Diametro: mm 19 Metallo: AE Descrizione del dritto: Testa virile a d. coperta con spoglia di ketos, sotto VATL Descrizione del rovescio: Tridente accostato da due delfini. Catalogazione: HN Italy n.204 Provenienza: A.I., USA5 punti
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Propongo la mia... la bellezza è soggettiva giusto? Autorità emittente: Impero Gallico, Vittorino (268-270 d.C.) Valore nominale: Antoniniano; Zecca: non determinabile Materiale: AE Diametro: 18 mm Peso: 2,95 gr Descrizine: D/ Busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; legenda [...] ICTO [...]. R/ La Salus stante a sinistra con in mano patera e scettro, ai piedi a sinistra altare e serpente; legenda [...] S [...]. Provenienza: ex ArtAncient Ltd, ex collezione inglese, ex Hollingbourne Hoard Documentazione: documentazione fiscale di acquisto, cartellino precedente collezione, licenza di esportazione in quanto trattasi di Treasure Trove. per chi volesse approfondirne la storia: http://www.lamoneta.it/topic/112377-hollingbourne-hoard/?hl=hollingbourne Mi rendo conto che esteticamente non è quel che si può definire una moneta "bella", ma ha un fascino tutto suo e soprattutto una storia da raccontare con relativo pedigree. ...diciamo che ho buone possibilità per vincere l'ultimo posto!!! :D :D :D4 punti
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Partecipo anch'io al concorso con una moneta dalla rara forza espressiva, almeno per me! Categoria: Moderne - argento - Anno: 2013 Autorità emittente: Guglielmo V (o VI), Langravio di Assia-Kassel (Hessen-Kassel) Zecca: Kassel (zecchiere Georg Kruckenberg) Valore nominale: tallero, 1637; conosciuto come "Weidenbaumtaler". Peso: 29 g. ca. Diametro: 40 mm ca. Metallo: argento Descrizione del diritto: *WILHELM(US) D(EI) G(RATIA) LANDGRAVI(US) HASS(IAE) COM(ES) C(ATTIMELIBOCI) D(ECIAE) Z(IEGENHEINAE) E(T) N(IDDAE); leone coronato a strisce orizzontali bianche e rosse rampante a sinistra; ai lati del leone la data 16-37, le iniziali dello zecchiere G(eorg) K(ruckenberg) e tra le zampe due spade incrociate. Descrizione del rovescio: *IEHOVA VOLENTE HUMILIS LEVABOR ("Se Dio lo vorrà, sarò consolato, innalzato sopra ogni miseria"); paesaggio rurale con un villaggio sotto la tempesta e, in primo piano, un salice colpito e piegato dal fulmine. Sulla destra in alto, in un sole raggiante compare il nome di Dio "JHWH" (retrogrado), ovvero il Tetragramma. Si noti come nella scritta sul giro, il grassetto su alcune lettere indichi il loro essere più grandi delle altre: insieme formano la sigla "VV. H. L.", ovvero "Wilhelmus Hassiae Landgravius". Catalogazione: Davenport 3461, Schütz 919. Note storiche e numismatiche: Si tratta di una delle più celebri e significative monete coniate negli stati tedeschi nel corso della guerra dei Trent'anni: la sua emissione, con diverse varianti, iniziò con il 1627. L'albero raffigurato è stato nel tempo presentato come un salice (pianta rustica che si adatta all'ambiente dalle spiccata proprietà medicinali), come in realtà è, ma talvolta come una palma (albero particolarmente resistente e simbolo di sicurezza); nell'immagine, la tempesta infuria sul paese e sull'albero, piegato dal vento forte e colpito da un fulmine. In questo clima avverso, brilla comunque in alto il nome di Dio (Tetragramma) all'interno di un sole raggiante. Sul giro la scritta IEHOVA (ci sono varianti antecedenti con DEO o UNO*), VOLENTE HUMILIS LEVABOR, indica la volontà e la fiducia del principe di superare tutte le più gravi difficoltà, potendo contare sul sostegno di Dio. In effetti in quegli anni il Langraviato ebbe a soffrire parecchio: il langravio Guglielmo V (Kassel 1602- Kassel 1637, l'anno della nostra moneta), divenne celebre per essere riuscito a ristabilire l'economia del proprio stato, che reggeva dal 1632, provato dalla guerra dei Trent'anni, nella quale era alleato del re Gustavo Adolfo di Svezia e per la riforma monetaria che introdusse. Ma alla firma della pace di Praga (30 maggio 1635), Guglielmo V strinse un patto d'alleanza con la Francia e pertanto l'Assia-Kassel venne invasa dalle truppe imperiali. Guglielmo V perdette parte dei propri domini e poté riacquistarli solo dopo il pagamento di 2,5 milioni di fiorini d'oro. Guglielmo V rimase comunque considerato come un nemico dell'Impero, nomea che colpì anche tutti i rami della famiglia. Terminò la propria vita in esilio e dal 1636 la reggenza passò alla moglie, prima in vece del marito e poi in quella del figlio Guglielmo VI. *Una interessante teoria pone a dopo il tremendo saccheggio e il massacro perpetrato dalle truppe imperiali nella città di Magdeburgo (1632), capitale della riforma, la decisione di introdurre la parola IEHOVA, a intendere una ancora più convinta adesione alla lettera biblica professata dal Luteranesimo in contrapposizione all'Impero e al Cattolicesimo, ma anche quasi a considerare la distruzione di Magdeburgo un evento tragico per i Riformati quanto per gli Ebrei era stata la distruzione del Tempio nel 70 d.C. Provenienza: Münzenhandlung Dirk Löbbers - Germania4 punti
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Medievali AU Autorità emittente: Impero di Nicea, Giovanni III Ducas Vatatzes (1221-1254), zecca di Magnesia. Valore nominale: Hyperpyron nomisma Peso: g. 4,38 Diametro: mm 28 Metallo: AU Descrizione del dritto: Cristo in trono, nel campo IC – XC, a destra ed a sinistra del trono + Descrizione del rovescio: L’imperatore in piedi a s.con labaro e anexikakia, incoronato dalla Vergine, ΙѠ ΔЄСПОТН ТѠ ПОРФѴРОГЄΝΝΗΤѠ ΜΡ ΘѴ Catalogazione: M.F. Hendy DOC vol.4, John III (Magn.), Second coinage (1232-54 ?) Type A: « early style ». Note storiche e numismatiche: a seguito della caduta di Costantinopoli nelle mani dei crociati guidati da Enrico Dandolo e da Baldovino di Fiandra, i Bizantini costituirono la loro ultima linea di resistenza a Nicea, sulle coste settentrionali della Turchia. In meno di sessantanni riuscirono a ricostruire una forza tale da riuscire a sloggiare i crociati e riprendere il controllo di Costantinopoli (o di quanto ne rimaneva...). Provenienza: L.A.C. GB.4 punti
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Salve! Oggi ho fatto il mio primo acquisto del 2014, credo che quest'anno sia cominciato bene dai :P Ringrazio pubblicamente @@Rex Neap per questa moneta :) Gaetano3 punti
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Eccomi anche se con un po' di ritardo... Ultimo arrivato nella stupenda collezione dei gettoni di trasporto che sto portando avanti... Autorità emittente : Società Anonima degli Omnibus Milano Nominale : Valido per una o più corse per i dipendenti dell' amministrazione comunale Anno: seconda metà '800 Peso : pile scariche Diametro : 25 mm Materiale : Ottone Diritto: Testa di Cavallino rampante Rovescio : Servizio per l'amministrazione Catalogazione : Lamoneta W-TRSP/12-33 punti
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Questo era un grano che postai l'anno scorso. Spero mi perdoniate il maldestro tentativo di alleggerire la foto effettuato allora.. Comunque, nonostante la conservazione ben più misera del primo esemplare, presenta due particolarità: la "N" di neapolis al contrario e il fatto che sotto a quella che sembrerebbe essere uguale alla sigla del primo esemplare, si intraveda qualcosa d'altro..3 punti
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Medievali AE Autorità emittente: Impero Latino (Costantinopoli 1204-1261) Valore nominale: Aspron trachy nomisma Peso: g. 4,10 Diametro: mm 34 Metallo: AE Descrizione del dritto: Cristo in trono, nel campo IC - XC Descrizione del rovescio: Imperatore in piedi con stemma, divitision e clamide, con spada nella mano destra e globo crucigero nella sinistra, ΔЄСΠΟΤΗС ΜΑΝΟѴΗΛ Catalogazione: M.F. Hendy DOC vol.4, The Latin States, Type B (variante con conio di rovescio di piccolo modulo) Note storiche e numismatiche: La caduta di Costantinopoli nelle mani dei crociati nel 1204 é da più parti considerata una delle più grandi catastrofi della storia dell’umanità (quanto meno da un punto di vista culturale). L’alleanza tra i cavalieri francesi ed i veneziani fu in grado, oltre che ad abbattere l’Impero Bizantino, di distruggere e dissipare in pochissimi anni quanto era stato accumulato in più di un millennio di storia, in una città ricchissima che ancora conservava gran parte della propria eredità romana. Cronache contemporanee descrivono la scena delle statue ellenistiche in bronzo che vengono prelevate dall’ippodromo e da altri luoghi della città al fine di essere fuse per fare moneta. Bene, questa é una di quelle. Scimmiotta i pezzi bizantini, recando l’improbabile legenda Despotes Manuel… Ne valeva proprio la pena. Al ritorno dei Bizantini, nel 1261, altre cronache riportano che nel palazzo imperiale l’imperatore « latino », dopo aver dissipato tutto il dissipabile, era ridotto a bruciare le porte per scaldarsi. Provenienza : Lanz, Germania3 punti
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Categoria monete antiche: Autorità emittente: Alessandro III, il Grande, re di Macedonia (336-323 a. C.) Valore nominale: AE Peso: 7,22 g Diametro: 18 mm Metallo: Bronzo Descrizione dritto: Testa di Eracle con copricapo in pelle di leone, a dx Descrizione del rovescio: AΛEΞANΔΡ.Υ, clava sopra arco e faretra, sotto E Descrizione del taglio: Liscio irregolare Catalogazione: Price 304 Note storiche e numismatiche: Moneta coniata da una zecca incerta della Macedonia regnante Alessandro Magno (336/323 a. C.). Notare sul rovescio il punto al posto della omicron nel nome del sovrano per ragioni di spazio. Provenienza: Künker 23 (30 ottobre 2013), lotto n. 7 apollonia3 punti
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Salve mi aiutate a catalogare questo grano? Diametro 29 mm Peso 8,08 gr2 punti
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Stuzzicato dal tipo di coniazione postata da @@dabbene, replico con lo stesso " problema " di coniazione alzando il numero in monete medioevali altri metalli. Categoria : Monete Medioevale, Altri metalli Autorità emittente : Gian Galeazzo Visconti Conte di Virtù e Signore di Milano ( 1385 - 1395 ) Valore nominale : Denaro Anno : Peso : 0,78 gr. Diametro : 15 mm. Metallo : Mistura Descrizione del taglio : Liscio Provenienza : Asta Ebay Numismatica Fiorentina Descrizione del dritto : + D. MEDIOLANI. 3 C al centro iniziali G 3 con sopra ornamento Descrizione del rovescio : + In incuso la legenda del D al centro in incuso iniziali G 3 con sopra ornamento Descrizione : La moneta ha la caratteristica di avere, al rovescio, il conio in incuso del D. Questo è successo perchè la moneta precendente è rimasta attaccata al conio.2 punti
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Questo di seguito, per confronto, pesa 6,3 g e misura 28/29 mm. Naturalmente ... non è falso d'epoca (MIR 258/1 - P.R. 55a). :P2 punti
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Autorità emittente: John V Palaeologus, with Anna of Savoy (Regent).1341-1391. Valore nominale: Hyperpyron Peso: 2,8 gr. Diametro: 18,5 mm. Metallo: Gold Descrizione : Andronicus III kneeling right before Christ standing left, holding hand above emperor in benediction / John V and Anna standing facing, each holding scepter. Catalogazione: DOC 942; LPC p. 116, 1; SB 2466. Zecche : Constantinople Millesimo : 1341-1347.2 punti
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La circolazione nell’area gallica-renana era contraddistinta nel Primo Impero da un’ estrema carenza di moneta spicciola per i piccoli scambi quotidianii (small change in inglese) specie tra i militari di stanza (infatti nei campi si rinvengono spesso le frazioni di assi/dupondi) e si ovviò alla scarsità principalmente… con le soluzioni 3 e 4. Ma la mancanza di numerario minuto era diffusa in tutto l’Impero e questo deficit, che sembra di minor gravità, in realtà portò dei problemi. Direte… “Va beh, che ci facevi con un quadrans?” Ad esempio pagavi l’entrata alle Terme! Per fare un esempio pratico ai nostri giorni provate a pensare di uscire domani mattina e pagare un caffè con 5€ senza poter ricevere resto, passare dal giornalaio, acquistare il quotidiano, pagare con altri 5€ senza ricevere di nuovo il resto… o meno del dovuto: in pratica l’elogio all’utilità degli spiccioli (tralasciando gli €cents) salvo…ricorrere ai miniassegni! Ricordiamo quali erano i bronzi che circolavano tra le mani dei soldati romani impegnati nell’area gallica: … sicuramente nei primi anni del regno augusteo tra i soldati circolavano i bronzi di Nimes(Nemausus) e Lyons(Lugdunum) (circa 16/15 – 8 a.C.), succeduti verso la fine del periodo dagli assi tipo “Altare di Lugdunum” di Augusto (circa 7 - 3 a.C.). Alla conclusione del regno di Augusto compare un tipo più tardo della tipologia “Altare di Lugdunum” (circa 9-14 d.C.) emessi da Tiberio cui fa seguito il tipo “PROVIDENTIA” in nome del Divo Augusto la cui data di emissione non è stata appurata con certezza… (tratto da alcuni miei appunti personali) Per cui i mezzi PROVIDENTIA esposti a Berlino sono un buon emblema della… fame di spiccioli delle truppe del Primo Impero. Ciao Illyricum :)2 punti
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Termino questo 2013 postando le foto di una medaglia a me assai cara, che è entrata nella mia collezione appena qualche mese fa, si tratta della medaglia, in bronzo dorato, fatta coniare a Roma da Francesco II di Borbone, riguardante la Campagna di Settembre/Ottobre 1860, anche conosciuta con il nome di Battaglia del Volturno. Come qualcuno di voi già saprà avendo visionato la medaglia dal vero, la doratura è intatta, anche se dalle foto scattate al diritto sembrerebbe in parte mancante, ma non è così. Misteri della mia macchina fotografica. :lol: Auguro a tutti Buon Anno :drinks: con l'auspicio che il 2014 possa portare a tutti noi comuni mortali numismatici un po di serenità in più.. :)1 punto
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Entrambe le foto sono sotto sopra. Si tratta comunque di un trachy imitativo bulgaro databile all'inizio del XIII secolo. Il prototipo di riferimento è un trachy bizantino di Alessio III. In base alle dimensioni, al peso e ad alcuni parametri iconografici queste emissioni sono state classificate in vari gruppi. La moneta di Alessio III di riferimento è di questo tipo: http://www.acsearch.info/record.html?id=5072221 punto
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Notevole e notevolmente "schietta" un pezzo così nell'asta giusta fa una bella cifra..la proponessero a me direi dai 500...1 punto
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Categoria : Monete Moderne - Rame Autorità emittente : Ferdinando III° - Regno di Sicilia Valore nominale : 3 Piccioli Anno : 1776 Peso : 2,55 gr. Diametro : 19,50 mm. Metallo : Rame Taglio :piccoli segmenti D/ : FERD . D.G. SIC. REX. aquila coronata ad ali spiegate - 2 crocette sotto gli artigli - sigla G.L. __C. R/ : dentro cartella ornata grande 3 su 1776 - Spahr 117 ___________________ note: _____Spiccioli di un tempo...1 punto
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retro Nella fase iniziale le cartoline illustrate ebbero una grande diffusione per due motivi: il primo è l’invenzione della fotocollografia (procedimento di stampa molto più economico di quelli in uso prima), il secondo fu che dal 1899 l’affrancatura delle cartoline passò da 10 a 2 centesimi. L’affrancatura a 2 centesimi prevedeva la firma e due parole altrimenti si passava a 10 centesimi e viaggiava come “stampato”, da cui l’obbligo di cancellare la scritta Cartolina Postale pena una sovrattassa. Nel 1902 in Gran Bretagna avviene l’ultima rivoluzione per arrivare alla cartolina illustrata con l’aspetto sino ad oggi conosciuto, attraverso l’introduzione del “divided back”: il retro della cartolina viene diviso in due parti uguali, a destra per l’indirizzo ed affrancatura, a sinistra uno spazio bianco per il testo del messaggio. Il frontespizio è riservato alla fotografia.1 punto
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Bellissima .... finalmente se ne vede una originale !! ... ora aspettiamo l'originale dello scudo 1901 .... ;)1 punto
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Bellissima e affascinante moneta... accompagnata da altrettante storie, storielle e leggende... chissà se sapremo mai la verità :) Leggendo qua e la ognuno può farsi la propria opinione, e probabilmente la verità non la sapremo mai :) L'opinione che mi son fatto io e che sicuramente qualcuno / privato e commerciante abbia diversi pezzi pronti da tirar fuori quando il mercato lo richiede, ma anche che la maggior parte dei pezzi siano stati demonetati senza andare mai in circolazione :) Io ho avuto la possibilità di prenderla a un prezzo tutto sommato buono e non me la sono fatta scappare1 punto
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Grazie per l'intervento mfalier! Molto interessante la tua osservazione. Anche io, come fedafa, avevo pensato che gli importi da pagare per rinnovare la locazione fossero riferiti al periodo di redazione dell'atto. In attesa di altri pareri su questa questione aperta, faccio un piccolo salto indietro per quanto riguarda la narrazione, per riportare un'ulteriore testimonianza di interesse numismatico. Siamo ai tempi di Papa Onorio II, salito al soglio pontificio nel dicembre del 1124. In una delle sue visite nella Campagna, il Papa si recò presso il castello di Fumone. Da molto tempo, il castello era stato concesso in custodia da parte della Santa Sede ad una famiglia nobile; all'epoca dei fatti, alcuni membri di questa famiglia avevano la pretesa di vantare sul castello alcuni diritti di proprietà. Ancora una volta attingendo dal Muratori - Antiquitates Italicae Medii Aevi (Tomus III, colonna 229), l'autore riferisce che il Papa, nel corso della sua visita, chiese ai detentori la restituzione immediata del castello alla Santa Sede; questi, però, si opposero alla richiesta del pontefice, barricandosi tra le mura della roccaforte. Il Papa ricorse quindi alle maniere forti e mise sotto assedio gli occupanti per 10 settimane; la resa avvenne nel luglio del 1125. Anziché punire i "ribelli", Onorio II decise di rinnovare in loro favore il diritto alla custodia ed al godimento della fortezza, chiedendo in cambio la somma di "... 200 lire di moneta pavese..." Siamo 59 anni prima della riapertura della zecca senatoriale romana e, sembrerebbe confermato anche da questo passaggio, il circolante dell'area del basso lazio è rappresentato anche dal buon denaro pavese (cfr. Giarante-Sissia, articolo citato in precedenza), divenuto moneta a diffusione sovraregionale (così come il denaro lucchese). P.S.: Per spezzare un po' la narrazione "numismatica", consiglio agli interessati di leggere qualcosa sulla storia di Alatri, magari dalla pagina generale di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Alatri, oppure da quella specifica sulla storia: http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Alatri Notizie sul castello di Fumone sono invece reperibili qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Fumone1 punto
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Dai, ora parliamo un po' di qualche contenuto, a me piacciono tutti i contributi (eccellente quello di Michelangelo Bonì e Davide Gabriele, e piacevolissimi quelli di Simone Pierotti e Simone Ascenzi) ma se devo proprio dare una preferenza personale, sceglierei quello di Vittorio Mancini, perchè improntato su un argomento originale. Se non erro non erano state mai indagate le medaglie premio sulle etichette dei beni di consumo. Sbaglio? Si potrebbe aprire una discussione nel forum nella sezione medaglistica e magari con foto alla mano identificare altre medaglie su altre etichette. Essendo a contatto tutti i giorni con prodotti alimentari e non food posso dirvi che ci sarebbe da scrivere tanto ...... :good:1 punto
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per la versione italiana mi hanno confermato la disponibilita' fra quindici giorni1 punto
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le prossime monete di Papa Francesco mi piacciono davvero tanto...il top sarebbe stato avere soggetti diversi per ogni moneta o comunque tra i tagli da 1-2-5 cent 10-20-50 cent 1-2 euro ma già non avere il solito volto su tutte le monete è un passo avanti... aldilà delle speculazioni che sono già iniziate io credo che la prossima divisionale sarà una serie molto ricercata e dubito che si potrà trovare fuori UFN a poco più dell'emissione...Papa Francesco è un pontefice che fin dal primo minuto ha dimostrato di essere un gran Papa e ben voluto da tutti quindi nessuno vorrà perdersi le sue prime monete, anche in Sud America saranno sicuramente più richieste rispetto alle precedenti emissioni...se poi aggiungiamo la novità dei volti diversi sui tagli il gioco è fatto...spero solo che a questo giro l'UFN non faccia casino come per la sede vacante per le assegnazioni e soprattutto che sia più veloce...1 punto
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Appena scaricato :good: È bello vedere concretizzata la mia idea. Grazie ;) Edit: Non avete corretto l'errore dei top segnalatori news segnalato da non so quale utente appena avevate pubblicato il primo screen tempo fa, ci sarebbero da assegnare due terzi posti a causa dello stesso numero di news.1 punto
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A breve sarà disponibile in prima pagina la nuova versione del file aggiornato al 31 Dicembre 2013, come novità principale come ricorderete abbiamo inserito la classifica dei Top Segnalatori News......................... :good:1 punto
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Dopo qualche giorno di assenza dal forum per le festività eccomi quà pronto a sparare le ultime cartuccie per il concorso...posto il mio acquisto più bello tra le contemporanee in argento :-) Categoria: MONETE CONTEMPORANEE Autorità emittente: Citta del Vaticano Valore nominale: 5 euro sede vacante 2013 Peso: 18 GR Diametro: mm. 32 Metallo:Argento fondo specchio Descrizione del dritto: al centro colomba dello spirito santo con a sx il valore 5 euro, in alto sul giro CITTA DEL VATICANO ed in basso sul giro il motto VENI SANCTE SPIRITUS Descrizione del rovescio: al centro simbolo della sede vacante con stemma del cardinale Camerlendo Tarcisio Bertone, sul giro SEDE VACANTE MMXIII Note storiche: il giorno 11 febbraio 2013 il Santo Padre Benedetto XVI annunciava la sua decisione di rinuncia al ministero petrino a partire dalle ore 20.00 del giorno 28 febbraio scrivendo un importante capitolo storico nella storia moderna. Dal 28 febbraio si entrava quindi in Stato di Sede Vacante ed il governo ordinario fù assicurato dalla camera apostolica presieduta dal cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa Tarcisio Bertone; il 13 marzo i Cardinali elettori riuniti in conclave eleggevano il 266° successore di Pietro, il cardinale Jorge Mario Bergoglio che prenderà il nome di Papa Francesco; In Stato di Sede Vacante la camera apostolica ha facoltà di battere moneta, una tradizione che ha radici storiche nel XIV secolo ma una consuetudine più recente a partire dalla morte di Leone X nel 1521. Provenienza: UFN Città del Vaticano1 punto
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Categoria : Rame contemporanee Zecca emittente: Austriaca Valore nominale: NIEDEROSTERREICH 10 EURO della Serie "Province Federali" Peso: 15 gr. Diametro: 32 mm Metallo: Rame Descrizione del dritto: "REPUBLIK OSTERREICH" -- " WACHAU " , con veduta della città. " 10 EURO " Descrizione del rovescio: Ripartizione in quattro quadranti di tipiche scene legate alla vita della provincia. Disegno realizzato da parte dei designer-incisori della zecca austrica basandosi sul disegno vincente del concorso indetto (tra i ragazzi austriaci) per il verso della moneta . Descrizione del bordo : 20 settori (Liscio alternato a Rigato ) Tiratura : 130.000 monete coin Design : Mag. Helmut Andexlinger / Herbert Wähner / / Vincitore competizione : Christian Kopf note: allegata anche immagine del disegno che ha vinto la competizione indetta, che ha poi ispirato il rovescio della moneta.1 punto
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Il documento citato è del 1207, ma riguarda la conferma di una locazione precedente. Sono citati Pascale II, che fu Papa all'inizio del XII secolo e GIovanni IX, che fu Papa addirittura alla fine del IX! Non conosco per nulla il documento e le vicende che lo riguardano o la sua tradizione, ma da una prima lettura potrebbe trattarsi della trascrizione fedele di un testo molto più antico, incluse le monete in uso secoli prima. Questo tipo di fonti è molto difficile da usare perchè, trattandosi di un testimone tardo di documenti più antichi, potrebbe contenere interpolazioni anche importanti, imprecisioni nel citare i precedenti locatari, mescolanze fra monete reali in uso in una certa epoca e monete divenute ormai solo di conto in un'altra. Insomma una matassa ben aggrovigliata, che va dipanata con pazienza e un attento esame diplomatico, magari per arrivare alla conclusione che... tutto è stato inutile. Insomma, molte volte i documenti sono fonti numismatiche attraenti, ma a conti fatti piuttosto insidiosi!!!1 punto
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Taglio: 10 Centesimi Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 40.000.000 Condizione: qSPL Città: Faenza (RA) Note: credo sia la prima trovata circolante, ricevuta come resto oggi 6 gennaio 20141 punto
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Olanda, 5 gulden 1912, oro .900, grammi 3.36. Comune, essendo stata coniata in 1 milione di esemplari.1 punto
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Potresti fare un elenco delle monete suddivise per tipologia e nazione e postarlo nelle sezioni preposte ( Monete estere, monete antiche, monete del Regno d'Italia ecc..) I nostri esperti ti diranno quali di queste monete potrebbero essere "interessanti" e idonee per essere identificate nei dettagli e quindi valutate Altrimenti devi armarti di buona volontà e mettere l'immagine ( Recto e verso con relativo peso e diametro) nelle rispettive sezioni ovviamente una o due monete al massimo per discussione.1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 160.000 Condizione: B+ Città: Milano1 punto
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Non è un falso, son d'accordo. Non so nemmeno se darlo semi-ufficiale. Lo darei come imitativa certamente non-ufficiale. Perchè? A causa della legenda del dritto di Druso Maggiore CLAVDIVSDRVSVSGERMANICVS anzichè quelle consuente per Claudio con inizio TICLAVD(IVS)CAES... associate al rovescio SPES AVGVSTA collegata a Claudio. In pratica un "ibrido"... che una zecca locale con maestranze abbastanza esperte come quelle proprie delle zecche cittadine spagnole avrebbe potuto coniare. Anche se in realtà le zecche locali spagnole ufficialmente furono chiuse da Caligola (nel 38 d.C. se ben ricordo). Ciao Illyricum :)1 punto
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Sulla foto di sinistra è distinguibile una trinacria simbolo della Sicilia, e nella foto a destra c'è scritto AG sigla della provinciadi Agrigento.Visto che Agrigento viene siglata AG dal 1928 ( perchè prima si chiamava Girgenti GI) il piombo può essere di origine 'quasi' recente ... non so dirti di preciso da dove viene però.Spero di esserti stato d'aiuto , aspetta il parere di altri esperti e buon anno anche a te.1 punto
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eccone un' altro http://www.ebay.it/itm/VATICANO-8-MONEDAS-EUROS-2014-CARTERA-OFICIAL-FDC-BU-PAPA-FRANCISCO-I-/171204881874?pt=LH_DefaultDomain_186&hash=item27dc9b2dd2 a € 349,00 ma è assurdo, ma chi lo acquisterà è proprio un fesso spero che non ce ne siano.1 punto
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(Scusatemi per le pessime foto) Categoria: MONETE MEDIEVALI Autorità emittente: Ferdinando I d'Aragona (fu re di Napoli dal 1458 al 1494) Valore nominale: 22 Tornesi Peso: gr. 3,9 Diametro: mm. 26 Metallo: Argento Descrizione del dritto: FERRANDVS:D:G: R. SICILIE; busto di Ferdinando I coronato volto a destra, con rosetta sulla spalla destra, dietro la testa lettera T, entro cerchio di perline. Gian Carlo Tramontano, maestro di zecca. Descrizione del rovescio: IVSTA° TVENDA; l’Arcangelo Michele, nimbato, in armi, di prospetto con scudo arotella e croce astile nella mano destra, stante di fronte trafigge il drago ai suoi piedi, intorno cerchio di perline. Descrizione del taglio: Liscio Note storiche e numismatiche: [Note storiche] Alfonso I prima di morire fece in modo che il suo figlio, Ferrante, diventasse suo successore ed i notabili giurarono fedeltà a quest’ultimo. Alla morte di Alfonso, il pontefice Callisto III si rifiutò però di riconoscere il nuovo sovrano, e questa fu la miccia che fece scoppiare una serie di rivolte; Ferrante riuscì comunque a farsi incoronare il 14 Febbraio 1459 a Barletta dal cardinale Orsini, un legato del nuovo pontefice Pio II; in ricordo di quell’avvenimento fu coniata una nuova moneta su tondelli d’argento di ottima lega, il Coronato. Il suo governo oppressivo portò nel 1485 a un tentativo di rivolta (la congiura dei baroni) da parte dei nobili. L'insurrezione fu stroncata e molti nobili, ingannati con la promessa di Ferdinando di un'amnistia generale, furono in seguito brutalmente assassinati per sua precisa volontà. Dopo questa data fu coniatala moneta con l'Arcangelo Gabriele che sconfigge il drago. [Note numismatiche] (P.R. 6° tipo) Il peso ufficiale era di grammi 4 contro i 3,6 del Carlino, valeva infatti 22 Tornesi contro i 20 del Carlino; la sigla del maestro di zecca è abbreviata in modi e forme diverse formando decine e decine di varianti riguardanti la punteggiatura, le abbreviazioni, le diverse sigle dei maestri di zecca e i vari simboli presenti fra le lettere, oltre alle varianti riportate nelle varie opere come ad esempio il monumentale Pannuti-Riccio. Il Pannuti-Riccio, elenca diverse tipologie o classi di queste monete con diversi numeri progressivi a secondo delle diverse sigle dei maestri di zecca e delle varie posizioni di queste ultime. Fonte: www.ilportaledelsud.org. “Francesco Di Rauso”.1 punto
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Categoria: Monete Contemporanee in Argento Autorità emittente: Gioacchino Napoleone Murat (1808-1815) Valore Nominale: 2 Lire Peso: 10 gr. Diametro: 27 mm. Contorno: * DIO PROTEGGE IL REGNO in incuso Metallo: Argento 900 Descrizione del diritto: GIOACCHINO / NAPOLEONE. Testa nuda a destra, data in basso sotto il collo Descrizione del rovescio: REGNO DELLE DUE SICILIE. Nel centro 2 // LIRE, tra un ramo di lauro ed uno di ulivo, legati in basso con fiocco Catalogazione: Gigante 14 Millesimo: 1813, Zecca di Napoli1 punto
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Matteo, su academia.edu c'è una tesi di Laurea sulla monetazione in argento di Poseidonia: https://www.academia.edu/4462332/La_monetazione_in_argento_di_Poseidonia_BA_THESIS_SUMMARY_ Saluti Nico1 punto
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Ma forse è il caso di presentare alcuni altri protagonisti della nostra vicenda. Sono Galla Placidia e i suoi due figli: Valentiniano e Onoria. I loro volti ci sono noti poiché è giunto sino a noi una miniatura con il loro ritratto, opera di Bounneri Kerami, pittore della corte di Costantinopoli che verso il 433 era in visita a Ravenna. La miniatura è inserita nella Croce del re longobardo Desiderio ed è conservata nel Museo Civico di Brescia. Uploaded with ImageShack.us Al centro sta Galla Placidia, severa, composta: i suoi occhi mostrano tutto il dolore che dovette sopportare e, soprattutto, il rimpianto per la sua grande storia d'amore con Ataulfo, quando fu regina dei visigoti. A sinistra ci sta Valentiniano, dodicenne ma già imperatore e a destra Giusta Grata Onoria, la mia amata. Guardate lo sguardo corrucciato e già truce di Valentiniano, coglione! (Sidonio Apollinare lo chiama semivir amens, epiteto non meno ruvido del mio). A destra Onoria, così simile alla madre, vi guarda da lontano: il suo sguardo è profondo ed è conscia che l'essere donna gli ha precluso il trono, un trono che per la sua intelligenza invece le spetterebbe e potrebbe occuparlo degnamente! Un voto sciagurato pronunciato da sua madre, quand'era ancora assai piccina, le ha precluso il matrimonio e l'ha obbligata a una indesiderata castità perpetua. E' la stessa Onoria che ci racconta qualcosa di più di questo ritratto: "Allora io era una ragazzetta forse di una quindicina di anni, non ricordo bene, quando su richiesta della madre mia eseguì un piccolo ritratto con i nostri busti – l’augusta Placidia al centro, mio fratello a sinistra e io alla destra – su un tondo di vetro: una miniatura da incastonare come fosse un medaglione. Per l’occasione, la madre mia volle che intorno al mio collo ci fosse un giro di perle in luogo della sottile catenina d’oro con la croce di Cristo che indossavo d’abitudine, anche se non voleva mai che indossassimo gioielli fuori delle occasioni formali, come i ricevimenti ufficiali della corte; lei, invece, neppure in quell’occasione accettò di collocarsi qualunque ornamento: riteneva che non fossero consoni a chi aveva assunto quale priorità per la sua vita, dedicarsi a ingrandire la gloria e la potenza della vera Chiesa. Realizzò anche un piccolo ritratto al mio augusto fratello, che fu inviato alla corte di Costantinopoli, così come da loro ricevemmo una miniatura nella quale era ritratta Licinia Eudossia, figlia dell’augusto cugino imperatore e della bellissima Elia Eudocia, sposa promessa dell’imperatore Valentiniano, il mio viziatissimo fratello. Mi fece piacere rivedere il volto di Licinia Eudossia, bellissimo quanto quello della madre sua!".1 punto
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Sparare sentenze a zero? Vuoi essere compiaciuto o permetti anche agli altri di esprimere il loro punto di vista al riguardo? Le assurdità le lascio agli altri, io parlo solo su ciò che ho visto in giro, punto. Non mi vergogno a dire che come collezionista sono esigente riguardo il grado di conservazione, ripeto, se monete del genere a voi piacciono mi fa piacere, ma non tutti la pensano così. :)1 punto
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