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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/21/14 in Risposte

  1. si...a meno che tu non abbia la sicurezza che chi le possiede non le abbia avute in modo illecito e tu riesca a provarlo, voglio proprio che la rapacità dello stato e la piccolezza di certi personaggi, non si spinga a giudicare immeritoria tanta abbondanza in mano mia, altrimenti si aprono le porte a scenari inquietanti...e altrettanto inquietante è la tua obiezione Nikko...perché non sarebbe giusto che io li detenga se fossero miei per diritto? per un malinterpretato e malapplicato senso superiore della res publica? ma quando mai?!..te li do da studiare, catalogare, fotografare, sviscerare e poi, una volta fatto questo, ovvero esaurita la loro funzione storico culturale, sono solo "un gruppo di monete antiche di lecito possesso" che magari valgono miliardi, ma a te: che te ne frega di quanto ho in tasca io?oppure non son degno per definizione di rango sociale o per casta?...attenzione a certe forme mentali...portano solo guai e aiutano, e molto, chi di aiuto non ha alcun bisogno...casomai necessita di limiti e freni ad un comportamento fazioso, interpretativo, rapace e prevaricatore che ben conosciamo
    5 punti
  2. Buongiorno a tutti signori, sono le 10:04 ed ho già fatto 18 telefonate e ricevute 15 :/ :/ . . in giuria ci saranno ALBERTO VARESI, UMBERTO MORUZZI, SEBASTIANO MAZZARINO, DOMENICO LUPPINO, GIOVANNI GAUDENZI, GIOVANNI ATTARDI, RICCARDO ROSSI. Tutti nomi di qualità insomma, speriamo che tutto vada per il meglio!!!!! :)
    4 punti
  3. Buonasera,che ne pensate di questo pezzo? come lo si può classificare? per me vista la tipologia romana è messa davvero bene :) attendo le vostre impressioni marco
    3 punti
  4. vedendo che i toni si sono scaldati, chiudo la discussione onde evitare che degeneri ulteriormente. saluti edit: aggiungo inoltre che se avete dei "conti in sospeso" è meglio chiarirsi tramite mp Grazie
    3 punti
  5. E con i suoi 19 grammi di peso e 33 mm. di diametro, questa della Svizzera del 2002 dovrebbe essere la più grande bimetallica in circolazione (KM-98) :D ___________ Inserisco pure un'altra della Svizzera (KM 89) del 2000 a confronto con la minuscola keniota :) questa è sempre da 33 mm. di diametro ma 15 gr. di peso.
    3 punti
  6. Vi presento un altro acquisto di cui sono orgoglioso: per soli 15 euro, il denario della gens Lollia che raffigura i rostra. Asta Cayon 11 live, lotto 147. La conservazione sarà anche pessima, ma è una moneta difficile (e cara) da trovare. Inoltre, il particolare d'interesse, i rostra, è perfettamente visibile. Sono molto orgoglioso e attendo con ansia la spedizione ...
    2 punti
  7. Sono nel punto di massima espansione dell'impero cinese nel XIV secolo (dinastia Ming)! In passato ho persino trovato tracce greche in Uganda. Vorrei, poi, trovare tracce romane a Singapore. E non scherzo: nello Sri Lanka ci sono riuscito
    2 punti
  8. Segnalo anche l'asta del 1972 del comm. Aldo Curatolo, parte III, Campania e Sicilia, più di una le monete passate poi nella collezione Civitas Neapolis 2003, tra cui una mezza piastra 1805 e il tarì 1818. Ecco alcune tavole raffiguranti argento borbonico. Nell'asta erano presenti numerosi 12 carlini 1809 e 1810 in conservazione eccezionale, una serie quasi completa di oro borbonico del XIX e ben due piastre del 1804. Tutti pezzi da 90! Ma il bello è che sfogliando questi cataloghi ci si rende conto com'era il criterio collezionistico adoperato dai vecchi collezionisti. Accanto ai pezzi da 90 troviamo ad esempio nominali in argento e rame comuni in BB o MB.
    2 punti
  9. la forma del tondello non era sempre uguale, ma poteva essere diversa (taglio circolare, sub circolare, quadrangolare, poligonale); pertanto un lato potrebbe essere " originale" , il resto è dovuto al deterioramento della moneta ti allego un eccellente studio di un ns "collega di forum" sul provisino romano http://www.academia.edu/3576857/Il_denaro_provisino_romano_e_le_fasi_iniziali_della_zecca_senatoriale_medievale_di_Roma
    2 punti
  10. ....quindi un ripostiglio di monete NON italiche o magno greche ,diventa un possibile frutto di escavazione su patrio territorio perché NON ci sono monete di emissioni locali, che , normalmente ( e giustamente),sono associate ed associabili a ritrovamenti di accumulazioni monetali su suolo italiano, ma che ,in questo caso,si presume vi siano state ma che, al momento del sequestro, mancano per presunta asportazione delle stesse? Ho capito bene? Spero di no...! Perché se così stanno le cose, il ( supposto)danno inferto al patrimonio pubblico, è ben poca cosa in confronto al danno inferto al diritto e legalità. Del sesterzio, non commento per pietà...
    2 punti
  11. ...meriterebbe di avere un proprio convegno numismatico anche la provincia di Caserta! Invece tutti i collezionisti quì residenti devono sempre appoggiarsi alla provincia di Napoli per tutto, perchè da noi regna il nulla assoluto.. nessun circolo numismatico, nessun convegno, niente di niente!! L'unico circolo numismatico della provincia lo si è creato all'interno del forum, per iniziativa di @@eliodoro , eppure il destino ha voluto che anche nel forum si creassero problemi ad ostacolare i numismatici della provincia di Caserta, in quanto da quando è stato fondato questo circolo si sono avuti dei persistenti problemi tecnici mai risolti dall'amministrazione che ad oggi ci impedisce ancora di far praticamente qualunque cosa o discussione che si voglia al suo interno!! :bash: Mi domando che senso abbia avere la provincia di Caserta.. allora perchè non annetterci direttamente alla provincia di Napoli, come successe durante il ventennio fascista per volere di Mussolini?! Che Caserta torni ad essere provincia di Napoli, almeno così anche noi di Caserta potremo "vantarci" di possedere finalmente un nostro circolo numismatico ed un nostro convegno che attiri gli altri a mettere piede nella nostra terra e non viceversa, come purtroppo accade da sempre! :angry:
    2 punti
  12. Gli ingrandimenti a colori sono unici, come quelle due esagerate piastre del 1800, di cui nessuno ne parla mai, e che a pare mio sono per alcuni aspetti ineguagliabili, come il loro incisore... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ONR/11 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ONR/12
    2 punti
  13. Grazie, è una manifestazione in memoria del Presidente Salvatore Correale, deceduto prematuramente il 28 marzo 2013, lui che credeva fortemente in questa iniziativa, nonostante le tante difficoltà e ostilità di ogni genere, vi aspettiamo numerosi per proseguire il suo percorso.
    2 punti
  14. Termino questo 2013 postando le foto di una medaglia a me assai cara, che è entrata nella mia collezione appena qualche mese fa, si tratta della medaglia, in bronzo dorato, fatta coniare a Roma da Francesco II di Borbone, riguardante la Campagna di Settembre/Ottobre 1860, anche conosciuta con il nome di Battaglia del Volturno. Come qualcuno di voi già saprà avendo visionato la medaglia dal vero, la doratura è intatta, anche se dalle foto scattate al diritto sembrerebbe in parte mancante, ma non è così. Misteri della mia macchina fotografica. :lol: Auguro a tutti Buon Anno :drinks: con l'auspicio che il 2014 possa portare a tutti noi comuni mortali numismatici un po di serenità in più.. :)
    2 punti
  15. Categoria: Medaglie Autorità Emittente: Francesco II Re del Regno delle Due Sicilie Valore Nominale: // Peso: 10,79 Gr. Diametro: 32 mm. Contorno: Liscio Metallo: Rame Dorato Descrizione del Diritto: Testa del Re a sx, entro FRANCESCO II RE DELLE DVE SICILIE *, ed una corona di fronde di quercia e di alloro chiusa in basso con un nastro. Descrizione del Rovescio: CAMPAGNA DI SETT. OTT. 1860, entro corona di quercia ed alloro chiusa in basso con un nastro. Nel campo tre Gigli Borbonici. Sotto, TRIFRISCO / CAIAZZO / S.MARIA / S.ANGELO / GARIGLIANO / *. Catalogazione: Ricciardi 268 Millesimo: 1860. Zecca di Roma
    2 punti
  16. Anche se i mezzi a mia disposizione non mi consentono foto ad elevata risoluzione o foto scattate alla luce di qual si voglia luce da voi preferita, mi auguro vogliate gradire ugualmente la visione di questo meraviglioso 6 Ducati 1783 appartenente alla mia collezione, un'incantevole moneta d'oro satinata con fondi a specchio, secondo il mio parere un pezzo di rara bellezza!
    2 punti
  17. Categoria: Monete Moderne il Argento Autorità emittente: Carlo III di Borbone Re del Regno di Napoli Valore Nominale: 60 Grana (o Mezza Piastra) Peso: 12,8 Gr. Diametro: 35 mm. Contorno: Liscio Metallo: Argento 908 Descrizione del diritto: CAR:D:G:REX NEAP: / HISP:INFANS.& c. Stemma coronato tra F: / B: // .A. , in basso G:60 entro cornice Descrizione del rovescio: DE SOCIO PRINCEPS. Sebeto sdraiato, nell'esergo De 1735 .G: Catalogazione: Gigante 34 Millesimo: 1735, Zecca di Napoli
    2 punti
  18. Salve a tutti, non so se sia giusto postarla qui ma vorrei rendervi partecipi di questa mia particolare acquisizione :) l'ho avuta in cambio di alcune monete del regno d'Italia..per ora la lascio dentro la cornice nella quale era già :P solo non capisco una cosa, dove si vede l'ammontare del credito? Le foto non sono il meglio ma per adesso accontentatevi :D
    1 punto
  19. Buonasera. Sono nuovo di questa sezione, in quanto solitamente colleziono monete, ma da parte ho qualche bella banconota che voi sicuramente già conoscete, ma che mi piacerebbe molto condividere con voi :D Inizio con le coppie secondo me più belle della mia piccola raccolta, vorrei sapere cosa ne pensate, e se avete qualche bella informazione per me :D Gioele
    1 punto
  20. Ho mandato un'email all'MFE vediamo se ci rispondono. ;)
    1 punto
  21. @@Angio84 Si, come vedi mancano solo le immagini del 20 Euro, ci vorrebbe magari qualcuno di Bologna che abbia tempo e modo di interessarsi della cosa di persona.............
    1 punto
  22. @@PAPERONEdePAPERONI Correggi la risposta prima che qualcuno se ne aprofitti ;)
    1 punto
  23. :D Non corriamo un po troppo??
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  24. Rimaniamo nella prima metà del 500, dove gli eventi si susseguivano con grande velocità. Assedio di Napoli 1528, Carlo V Imperatore scudo e mezzo scudo ossidionale. Questi due tondelli furono coniati durante l'assedio, e dovettero servire per pagare la guarnigione imperiale che difendeva Napoli dai Francesi. L’assedio di Napoli del 1528 ebbe come protagonisti gli Imperiali comandati da Filippo d’Orange, contro le forze francesi di Odetto di Foix, signore di Lautrec e maresciallo di Francia, che invano cercò di occupare la città. L’assedio durò oltre tre mesi, dal maggio all’agosto, ma alla fine i Francesi, morto il Lautrec di peste il 15 agosto 1528, furono costretti a sgomberare il campo. Tale evento è ricordato su due pezzi di altissima rarità, cioè lo scudo ed il mezzo scudo ossidionale Francia e Spagna si contendono da qualche decennio sia il Ducato di Milano che il Regno di Napoli. Questo conflitto fa di larga parte d’Italia un campo di battaglia, cui prendono parte anche gli stati italiani, con alleanze oscillanti, appoggiando ora uno ora l’altro dei due grandi contendenti. In questo torno di eventi gli Spagnoli infliggono a Pavia, nel 1525, una cocente sconfitta ai Francesi. Tolti di mezzo, almeno temporaneamente, i Francesi, Carlo V pensa sia giunto il momento di punire il Papa, Clemente VII, per la sua politica filo-francese, che ha portato alla formazione della Lega di Cognac. I mercenari luterani al soldo dell’imperatore cattolico – i famigerati Lanzichenecchi – non chiedono di meglio. È il Sacco di Roma (maggio 1527). L’orrore per le atrocità dei Lanzi (ma le soldatesche spagnole, per quanto cattoliche, non furono da meno) e per il sacrilegio inflitto all’Urbe scuote l’intera Europa. Carlo – re della Cattolicissima Spagna, oltre che imperatore - cui forse gli eventi sono sfuggiti di mano, è costretto, politicamente, sulla difensiva. I Francesi pensano sia una buona occasione per giustificare una nuova calata in Italia, alla ricerca di una rivincita, e per denunciare definitivamente le dure condizioni (Trattato di Madrid) che hanno dovuto accettare dopo la debacle di Pavia. Forti anche dell’appoggio economico inglese inviano in Italia un forte esercito al comando del Lautrec.
    1 punto
  25. @@profausto @@forco83 Come sempre ha ragione il prof : la moneta non è tosata ma presenta mancanza di metallo dovuta a deterioramento. E' una prima emissione conforme ai tipi databili fra il 1240 e 1250 circa. La particolarità, a mio avviso, è che l'esemplare lo possiamo ragionevolmente considerare un falso d'epoca. Interessante. Saluti
    1 punto
  26. Ciao @@profausto , grazie mille per la segnalazione, è una medaglia già nota ai molti, non si tratta di un'emissione borbonica perchè commemora ai posteri due sovversivi passati alla storia con i nomi di Agesilao Milano e il barone Francesco Bentivegna. Sulle medaglie anti-borboniche feci una ricerca alcuni anni fà che venne pubblicata in Panorama Numismatico 239 del 2009 http://www.ilportaledelsud.org/medaglie_contro.htm , esse sono presenti anche nei testi di Ricciardi del 1930 e sul D'Auria del 2006, sebbene fossero emissioni contrarie ai Borbone Due Sicilie andrebbero a parer mio inserite in una collezione borbonica per via dell'avvenimento storico ma allo stesso tempo tragico. In collezione ho un esemplare in astuccio originale che presentava nel doppio fondo un foglietto manoscritto che attesta lo stesso come cimelio appartenuto a Carlo Pisacane in persona (cfr. immagine in articolo). La medaglia venne coniata molto probabilmente a Genova e sull'incisore mai nessuno è riuscito a sciogliere le sigle P.T.F. (vedi linea dell'esergo al rovescio) fino a quando consultandomi con un amico di Roma (un grande esperto di medaglie italiane) sono venuto a conoscenza dell'incisore Pietro Thermignon (Fecit), un artista già incisore di medaglie sabaude ed ampiamente documentato nei testi di medaglistica. http://www.lorioli.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2179&Itemid=48 Questa notizia sull'incisore non è stata mai resa pubblica prima d'ora, siete i primi a saperlo, a questo punto si consiglia al curatore del catalogo Lamoneta @@fabio22 di aggiornare se possibile l'attribuzione della medaglia in questione al Thermignon http://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecchieri/Thermignon%20Pietro Ricordo a tutti che proprio a causa dell'attentato del soldato Agesilao Milano nel 1856 Ferdinando II portò avanti per anni una malattia legata al progressivo peggioramento di una ferita che lo terminò in una morte atroce e sofferente nel maggio 1859. Che il nostro grande re riposi in pace!
    1 punto
  27. Confermo. Zecca di Messina Carlo I d'Angiò (1266-1282) Denaro con K e croce + AROL. DEI. GRACIA nel campo K+ + REX. SICILIE Croce patente con globetti negli angoli Mistura mm 15-17 gr 0,50-0,75 Spahr 49
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  28. Decadrammi imperiali di Alessandro Magno I decadrammi che secondo M. J. Price sono stati coniati a Babilonia negli ultimi anni di vita di Alessandro Magno con un’iconografia non dissimile da quella dei normali tetradrammi sono da considerarsi dei multipli della moneta corrente senza alcun valore celebrativo, ma con una funzione prettamente economica. Per congedare un numero non indifferente di militari delle truppe di Alessandro (oltre 10.000 uomini nel congedo avvenuto ad Opis, antica città babilonese sul Tigri) i pezzi da dieci dramme favorivano e facilitavano i pagamenti. Infatti, secondo le stime più affidabili, per le guerre dell’inizio del IV secolo a. C. la paga era tra i 4,5 e i 6 oboli al giorno, corrispondente a un pagamento mensile da 20 a 30 dramme attiche attuabile con due o tre monete da 10 dramme. Ad un contesto alessandrino appartengono anche i decadrammi di ‘Poros’, il re indiano contro cui Alessandro Magno combattè nel 326 a. C. nella battaglia di Hydaspes, note anche come ‘monete con l’elefante’. In un ritrovamento avvenuto vicino a Babilonia nel 1973 era presente qualche pezzo da 10 dramme attiche o 5 shekel di queste ‘elefante’, accanto ai decadrammi imperiali del Grande che inizialmente erano in numero di cinque ma sono diventati poi otto in seguito alla scoperta nel 1989 di altri tre esemplari che secondo il Price facevano parte dello stesso ritrovamento. Nel lavoro del Price citato più avanti in memoria di Nancy M. Waggoner, questi decadrammi sono numerati con numeri progressivi e la moneta 1 è quella illustrata al post # 1610, che fa parte della collezione dell’ANS (American Numismatic Society). Essa presenta il monogramma caratteristico della zecca di Babilonia (M rovesciata con FI) e la lettera M (per metropolis) sotto il trono e quindi corrisponde a quella catalogata dal Price col n. 3958. Anche le monete 2, 3 (una delle tre scoperte nel 1989 di cui s’è detto sopra), 4 (quella del post # 1588) e 5 sono di questa tipologia. La moneta 6 è l’unico decadramma con il monogramma caratteristico della zecca di Babilonia sotto il trono ma la M in esergo, che è stato catalogato dal Price col n. 3600 (vedi post # 1585) e venduto all’asta NAC72, lotto 344 (vedi post # 1599). Le monete 7 e 8, scoperte nel 1989 come detto sopra, hanno il monogramma e la M sotto il trono come la Price n. 3958, ma presentano un’ape nel campo a sinistra e corrispondono alla Price n. 3618A (non documentata dalla foto nel testo). La moneta 8 è quella battuta alla The New York Sale, Auction XXVII del 2012, lotto 307 (vedi post # 1590). La fotografia della moneta 7 è riportata in M. Price, ‘Circulation at Babylon in 323 B. C.’, Mnemata: Papers in Memory of Nancy M. Waggoner (1991), p. 69, 7 (1991), l’articolo dal quale sono state tratte le informazioni sui decadrammi imperiali. Qui presento la foto tratta dal testo. Tornando alla moneta 6 = Price 3600, a mia conoscenza vi sono notizie solo di un esemplare al Museo di Berlino (vedi http://www.lamoneta.it/topic/116820-decadramma-alessandro/ ) oltre a quello venduto all’asta NAC72. Per quanto concerne il decadramma al post # 1577, sicuramente non faceva parte della Babylon Hoard 1973 e nemmeno dell’integrazione successiva con i tre esemplari nel 1989. Quindi la moneta è uscita allo scoperto dagli anni ’90 in poi, ma esattamente quando e dove ancora non sappiamo. apollonia
    1 punto
  29. E vada per Anzio. Il sindaco ti ringrazia :lol: :lol: :lol:
    1 punto
  30. Carissimi negli ultimi post noto che ci sono lettori del forum piuttosto "sbigottiti" e temo che sia molto, molto comprensibile. Devo annotare che il supposto danno alla legalità e al diritto (giustamente paventato da Numizmo) potrebbe ben essere poca cosa in confronto al danno alla storia, all'archeologia e in ultima analisi alla numismatica, nel momento in cui si faccia passare per certa una cosa che appare solo probabile ( e che, forse, neanche poi tanto probabile è...). Vi immaginate ricostruire i movimenti, commerci e la storia della nostra penisola su dati di questo genere? Definirlo un dato "spurio" credo sarebbe il minimo! E definire falsità storico, archeologiche, numismatiche quante conclusioni ne derivino dal presunto ripostiglio, non sarebbe poi così impossibile... Capisco che nel sottofondo della vicenda è probabile/possibile che ci fosse qualcosa di poco chiaro, soprattutto nel momento in cui il possessore non abbia dato nessuna giustificazione, ma da lì ad affermare che, di conseguenza, sono oggetti trovati in territorio italiano e quindi dello Stato italiano ce ne corre parecchio... Per verosimiglianza e alta probabilità, sarebbe stato molto più probabile renderlo all'autorità greca...che però non ne ha fatto richiesta (guarda caso, forse non notiziata? :crazy: ). Certo è che non conosciamo i dettagli della vicenda giudiziaria, non sappiamo chi abbia difeso e in che maniera, quali siano state le scansioni giudiziarie e le eventuali prove, certamente il laconico articolo non lo chiarisce... ma le più profonde perplessità rimangono ! Noto con certa curiosità che è il Tribunale Ordinario di Torino ad aver assegnato allo Stato e di qui al medagliere di Torino e mi chiedo; - come mai la vicenda è finita in primo grado? La difesa ad oltranza ( per chi ne avesse i mezzi e la voglia...) non sembrava poi così assurda od impossibile... - ma il ripostiglio non sarà mica di area piemontese ..... :crazy: :crazy: :rofl: ( sai che bel falso storico...) Mah... e poi mah e ancora mahh !!! Cordialmente, Enrico
    1 punto
  31. L'inquirente non mi è parso molto più in grado di dimostrarne la illecita e patria provenienza, di quanto l'inquisito abbia saputo fare relativamente alla liceità del possesso e della provenienza non illecita....quindi in un paese civile si sarebbe andati a patta...qui si va a sentenza...di condanna...e ti saluto diritto e tutto il resto...
    1 punto
  32. Sono numerosi i casi di monete ossidionali ricavate ed ottenute in modi e da materiali fantasiosi, sono ricorrenti le campane delle chiese, i cannoni, i candelabri, oggetti di culto, insomma tutto quello che si trovava poteva servire alla bisogna. C'è anche da dire che molti dei pezzi ritenuti ossidionali presentano dei dubbi, ci sono anche molti falsi, a volte sono tessere o gettoni, a volte le notizie sono sprovviste di adeguate documentazioni e di riscontri reali delle monete stesse. C'è per esempio riferito al cuoio l'interessante caso di Urbino, nel listino 4 del 1970 della Ratto al n.350, e qui si potrebbero trovare le immagini, viene presentata una moneta di cuoio, uniface, con una pianta di rovere nel campo e con sotto una grande v. Si pensa a una coniazione della stessa nei numerosi assedi perpetrati, e se fosse genuina, la fattura e lo stile ci porterebbero ai primi del XVI secolo, quando Francesco Maria della Rovere tentò di riconquistare il suo territorio che Papa Leone X gli aveva portato via. Ma i casi sono tanti, alcuni incredibili come questo, siamo a Fonte Urbano, vicino a Modena, nel momento dell'assedio austriaco, da metà ottobre 1708 al 16 gennaio 1709. Durante l'assedio il comandante del presidio, fece schiacciare le pallottole in piombo per portarle a una forma ovale, impresse sopra le iniziali del forte, f v, con sopra la tiara e le chiavi decussate. Monete anche queste uniface, in circolazione poi al valore di un paolo, monete veramente inconsuete e originali. La necessità indubbiamente alimentava la fantasia ......e questa delle monete pallottole è veramente incredibile......
    1 punto
  33. Per chi non conoscesse la moneta in questione un piccolo riassunto ..... L'origine del cent confederato risale al 1861 quando Robert Lovett Jr. fu contattato da un ufficiale degli Stati Confederati per produrre la moneta. Nel diritto è rappresentata la testa di Minerva insieme a 'CONFEDERATE STATES OF AMERICA' e l'anno. Al rovescio invece assieme al valore '1 CENT' abbiamo una corona di prodotti tipici del sud come il tabacco e il cotone. E' chiaramente visibile anche l'iniziale 'L' di Lovett nella balla di cotone sotto. Furono coniate presumibilmente tra le 14 e le 16 monete con i coni originali utilizzando dei tondelli in una lega con 88 % rame e 12 % nickel usata anche negli Indian Head cents. Successivamente Lovett fu arrestato dalle autorità dell'Unione per aver aiutato gli Stati Confederati e fu costretto ad abbandonare il progetto; nascose tuttavia i coni e le monete in cella. Una volta terminata la guerra,nel 1873 Lovett spese accidentalmente uno dei centesimi coniati degli Stati Confederati in un bar di Philadelphia. Il barista incuriosito dal pezzo, lo mostrò ad un amico numismatico della città Edward Maris che contattò Lovett, comprò i coni originali e le monete. Il tutto poco dopo fu dato a Capt. John W. Hazeltine e il suo associato J.Colvin Randall. Questi ultimi in collaborazione con Peter Kinder (un incisore di Philadelphia) iniziarono a coniare i centesimi con i coni originali per un totale di: 55 monete in rame, 7 in oro e 12 in argento. Tutto questo prima che i coni si rompessero irrimediabilmente. Nel 1961 Robert Bashlow, un imprenditore di New York, prese i coni originali danneggiati ed arrugginiti del cent e ne produsse delle copie. Furono cosi coniate delle ulteriori copie del centesimo degli Stati Confederati chiaramente evidenti dai precedenti per la superficie irregolare come se fosse danneggiata. Il totale dei centesimi degli Stati Confederati tra originali e restrikes è perciò il seguente: - 1861 Confederate States of America 1 cent original - 14/16 rame/nickel - 1861 (1873) Confederate States of America 1 cent restrike coni originali - 55 rame, 7 oro, 12 argento - 1861 (1961) Confederate States of America 1 cent restrike da copia dei coni originali rotti - 50 alluminio, 5000 bronzo, 3 oro, 5000 ottone, 50 piombo, 50 nickel, 3 platino, 50 fibra rossa, 5000 argento, 50 stagno, 50 zinco
    1 punto
  34. se l'hai trovato come dici, postalo in osservatorio rarità :good:
    1 punto
  35. @@fabio22 immagini inserite, grazie.
    1 punto
  36. nulla di esaustivo e soprattutto di definitivo. vedilo solamente come un ABC per non essere del tutto impreparato ad affrontare acquisti online (e non solo online!). http://www.lamoneta.it/topic/100744-nuovo-caso-studente-nei-guai-per-annunci-online/?p=1164438
    1 punto
  37. Bell' esemplare completo per la tipologia di moneta, confesso che l' avevo addocchiato anche io........ Difficile trovarlo in questa conservazione con tutte le leggende complete, poi non mi sembra ribattuto pezzi così non vanno lasciati. Il periodo spagnolo per la monetazione " spicciola " è molto interessante e ancora con tanto, secondo me, da scoprire. Buona caccia.
    1 punto
  38. penso che siano i "resti" di un denaro provisino, So che nel nostro forum ci sono persone espertissime di questa tipologia, puo' anche essere che riescano ad identificarlo pienamente intanto ti allego un link per conoscenza del tipo di cui si parla http://www.lamoneta.it/topic/65916-senato-romano-denaro-provisino/
    1 punto
  39. Abbiamo avuto Erarico, ora forse abbiamo Teodato. Che grazia!
    1 punto
  40. questi sono in sequenza altri convegni
    1 punto
  41. Ciao sandokan, credo anch'io che palpi (che pure saluto) abbia avuto buon occhio. Dovrebbe trattarsi di questo gettone (3,802 g, 20 mm) per il calciobalilla. L'acronimo S. I. G. C. T. sta per Società italiana gioco calcio da tavolo. apollonia
    1 punto
  42. Credo che ci sia poco da dire in più di quello che è stato detto da Eracle, a cui si deve dare il merito di avere avviato questa interessante discussione, alla quale allega in primis la manifestazione del suo sentire squisitamente personale, e successivamente il commento estrapolato da Nac. Da parte mia lo ritengo esaustivo.
    1 punto
  43. Nel senso che hai 210 anni? :rofl: Approfitto di questa discussione per postare anche il mio Penny Black EDIT petronius :) Scusate, avevo sbagliato a inserire la foto, appena ritrovo quella giusta la metto :lol:
    1 punto
  44. Mi sembrava di averla già vista, infatti la davano per q.fdc, Inasta lotto 1140. Sulle conservazioni non mi esprimo mai, è talmente soggettivo che potremmo scrivere tomi interi, ogni tondello ha dei canoni che esulano dall'interpretazione. Spero solo l'abbia presa a un prezzo decente visto il suo realizzo...
    1 punto
  45. miroita

    CVS

    A forza di cercare nuove varianti, ogni tanto se ne trova una nuova peso gr. 0,52 - diam mm. 14,50 D/+.DE.ANCONA. / croce patente unghiata R/+.PP.S.QVIRIA* /CVS con globetto centrale In questa tipologia è la prima volta che compare una stellina nella legenda del R/. Purtroppo, a causa di una mancanze del metallo a h. 11, non si riesce a comprendere se sia a 6 o 7 punte. Certo è che è una stellina.
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  46. Categoria: Exonumia Autorità Emittente: Gettone di iniziativa privata Valore Nominale: // Peso: 19,6 Gr. Diametro: 35.5 mm. Contorno: Liscio Metallo: Rame Descrizione del Diritto: Angelo festante, due cuori legati assieme al centro di una ghirlanda matrimoniale tra le mani, con rose e petali sparsi nel campo. Descrizione del Rovescio: Alla sommità presenti due stemmi di casate nobiliari legati assieme da fronde di ulivo, in uno scudo è raffigurata la tipica Aquila stemma della casata di Francoforte, nell'altro scudo vi è presente un Orso. Sotto elencati i nomi dei due Sposi, IENN MANER // WILLN KOPPEL. Sotto frase in tedesco GETRAUT ZU FRANKFURT // A/M. Nel giro in basso AM 26. DEZEMBER 1900 Catalogazione: // Millesimo: Gettone realizzato di iniziativa privata per celebrare il matrimonio tra due nobili casate di Francoforte, nel 1900.
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  47. Io non capisco proprio com'è possibile che a battere la banconota delle Far Oer (secondo me la più bella) e quella di Cipro e del Portogallo è stata la banconota svizzera, che non ho ancora capito come c'è arrivata nella finale. Comunque, de gustibus... Almeno ha vinto una banconota che il primo posto se lo merita'
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  48. Categoria: Monete Moderne in Oro Autorità Emittente: Ferdinando IV Re del Regno di Napoli Valore Nominale: 6 Ducati Peso: 8,8 Gr. Diametro: 26,5 mm. Contorno: Treccia in rilievo Metallo: Oro 906,25 Descrizione del Diritto: FERDINAN.IV.D.G.SICILIARVM.ET.IE.REX (Busto a destra) in basso B.P. Descrizione del Rovescio: HISPANIAR / INFANS 1783. Stemma coronato tra C // C / C e D / 6 Catalogazione: Gigante 28a Millesimo: 1783, Zecca di Napoli
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  49. Di questo Concorso ne ho parlato con altri amici su Facebook qualche mese fa, le vostre perplessità sono le mie ma penso che ognuno sia libero di fare quello che vuole nella vita. In fin dei conti ci sono molti collezionisti ai quali piace vantarsi della propria collezione, quindi perchè stupirsi? Chiaramente non parteciperò al Concorso...con le mie monetine farei ridere i più, anche se per me, e non solo, la mia è una collezione unica al mondo, la più bella che ci possa essere dato che è stata assemblata grazie all'affetto ed all'amicizia, ma penso che se potrò parteciperò volentieri all'evento e cercherò di organizzare anche una nutrita partecipazione da parte dei soci del C.N.R.L. Quindi invio le mie congratulazioni agli organizzatori per l'impegno e sprono tutti ad intervenire, almeno all'evento, penso che saranno giornate piacevoli da passare in compagnia di tanti Lamonetiani e non. Ciao, Giò
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