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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/31/14 in Risposte

  1. Le monete fanno sognare, emozionare....quante volte è stato detto, quante volte si dirà ancora....almeno lo spero.... Una delle monete che ritengo più affascinanti di Milano è il testone di Ludovico XII d' Orleans ( 1500 - 1512 ) ; Ludovico, Re di Francia diventa Duca di Milano nel 1500, quando catturato dal Trivulzio Ludovico il Moro, può entrare in Milano col suo esercito. Entriamo per Milano nel periodo della dominazione francese e degli ultimi Sforza, la monetazione segue la tipologia sforzesca per esempio con i testoni, anche se Ludovico d'Orleans qualche cambiamento nell'iconografia monetale lo farà. La moneta è di quelle che ti colpiscono subito, lo sguardo arriva subito al ritratto del Duca, Ludovico si fa ritrarre dall'incisore con una lunga capigliatura, il profilo volitivo, deciso, il naso pronunciato e poi....e poi c'è quel berretto che per me è dei sogni....se voleva colpire Ludovico fa centro subito, l'effetto è forte, il ritratto realistico, entriamo già nella grande ritrattistica che sarà una prerogativa rinascimentale, ma quello che colpisce di più è sicuramente il look, lo chiamerei proprio così del Duca. Il berretto invade il campo del diritto , sovrasta anche il busto, ma rivedendolo il berretto va oltre il look, diventa nel contempo biglietto da visita, logo, ricordo e monito dell'identità. Sul berretto ma anche sul petto, troviamo i gigli, precisi, evidenti, la provenienza francese è lì, messa con stile su un berretto, ma c'è...., col berretto si fa passare anche questo, la provenienza francese e i suoi simboli. Su questa moneta si può dire molto, anche il rovescio è fantastico col Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo e sempre in basso lo scudo di Francia, per il momento mi fermo qui e mi riprometto di ritornarci con voi, dopo magari un commento vostro, il testone che posto è di eccellenza in tutti i sensi è di Lanz 145, 05 - 01 - 2009, lotto 220, per aprire ci voleva un pezzo così, per continuare vedremo, cercherò di raccontare anche qualcosa che mi lega a una moneta così...., ma certamente una moneta come questa può far sognare chiunque volesse approcciare la numismatica, la serie dei testoni milanesi è fantastica per collezione e studio, siamo nella serie delle grandi monete, dei grandi ritratti di grandi personaggi....a voi, giusto per iniziare.....
    3 punti
  2. Fa piacere anche questo sostegno non solo di voto, ma anche di " vicinanza " con queste belle espressioni di voto, tra l'altro anche di numerosi utenti storici e anche di curatori, tutto questo rende il Concorso più qualificato, il forum più forte e rappresentativo, sono anche convinto, per quanto parere puramente personale, che queste iniziative aiutino molto la numismatica in genere. Se poi alla fase di divulgazione, seguirà anche una fase di approfondimento, come sembra verrà fatto in alcune sezioni su queste monete, allora il percorso sarà stato ancor più virtuoso.....
    3 punti
  3. Grazie, ed ora vi ringrazio anche a "modo mio", probabilmente i più "giovani" del Forum non hanno mai avuto l'occasione di leggere questa mia poesia che scrissi poco tempo dopo essermi iscritta al sito. Dedicata ai Lamonetiani: 'A Moneta So capitata qua pe’ caso ‘n amico me c’ha spedita, stò posto me coinvorge 'a mente, er core e pure 'e dita, me trovo bene e voi sapè pecchè? 'A curtura ce stà de casa, sta tutta dentro ar Sito e tutta m’arricrea e me contagia, me tira su er morale e l’entusiasmo e me ridà ‘a voja de studià, ‘n po’ d’anni me fa scalà ar cervello intorpidito tanto da fallo risvejà. Dentro je s’è formata ‘na spirale, più c’è stò e più me piace, ne’a Moneta poi trovà Storia, Filosofia, Chimica e chi vò Fotografà, e poi sempre mette artro poi sempre addizzionà, ...e allora che devo fa? Entro, giro, leggo e studio ‘ntervengo su cose che già so e chiedo quelle che nun so, tutti me danno 'na resposta e me levano ‘a curiosità pure quella che co’ a Moneta c’ha poco a che fa, e sì che ce n’ho tanta e forse troppa ma so donna e scrittrice nun me posso limità, poi è ‘o spirito der sito... è pe’ questo che stò qua questa è quella che se chiama voja de collaborà, pe' questo nun me ne vojo più annà, e me dispiace... ma me dovrete sopportà pe’ tant’anni ancora... finchè c’avrò fiato da buttà. Nepi, Agosto 2007 Giovanna
    3 punti
  4. Ciao Dareios.it, Grazie mille per lo splendido gesto! Sono davvero felice di ricevere un libro per far crescere la mia passione! :) Io sono di Brescia, la mia prima medievale è una della zecca di Padova, ma sfoglierò e leggerò con interesse quel libro che avrò fra poco tempo in mano, che tu mi regalerai Sono felice come un bambino a natale :lol: ** Questo è il messaggio che mi ha mandato Alessandro (Troler), ho omesso solo il suo indirizzo per motivi di privacy. Da quello che c'è scritto, si evince la gioia (per il regalo) e l'impazienza (per averlo al più presto), tipica dei giovani. Sono veramente contento per lui, e posso dire che già questa mattina il libro è stato affidato alle poste di Salerno. Un pò mi dispiace per Matteo91, a lui era destinato in un primo momento, spero però, che non ci sia rimasto male.
    2 punti
  5. 2 punti
  6. Caro mirkoct mi spiace molto che il mio intervento sia stato da te interpretato come presunta albagia, e come tale ti abbia arrecato tale scompenso. Presumo che la lettura sia divenuta ardua per crear codesta reazione, ma questo potrebbe anche succedere, d’altronde l’essere umano diversifica il suo pensiero l’uno dall’altro per poter gioire delle emozioni meno ordinarie. Io caro mirkct interagisco col prossimo per poter comunicare, gioire, emozionarmi, vivere, rilassarmi, commuovermi, donare, partecipare, affascinarmi, condividere, compiacermi, desiderare, stimolare, conoscere. Caro mirkoct non parlo mai nè di conservazione ne di cifre, come più volte affermato non esistono canoni, e come tale l’interpretazione diventa soggettiva, l’estetica ne è una rappresentazione. Caro mikoct io parlo del tondello non del suo realizzo, ciò che ha pagato il collezionista è un suo diritto, e va rispettato come già espresso, se poi penso a quanto ho strapagato io alcuni tondelli… ma mi piacquero a tal punto da fare una follia.. ma anche qui vedo che sei stato disattento, non preoccuparti capita, l’impeto a volte gioca brutti scherzi, fortunatamente sei umano. Caro mirkoct nessuno ce l’ha con nessuno, non ossessionarti nel pensare che un commento possa discriminare un tondello o una categoria, ma questo tuo intervento farebbe presagire forse qualche interesse di sorta… Caro mirkoct quando dico sopravvalutato, mi riferisco a tondelli che meriterebbero altre scale gerarchiche, penso a tutti i tondelli degli antichi presidi, ai grani Palermitani di Ferdinando III, ai 6 cavalli, 4 cavalli, e 3 cavalli di Ferdinando IV, ad alcuni tornesi e mezzo, 3 Tornesi 5 tornesi di Ferdinando II, a tutti i nominali del vicereame in rame in conservazione bb, insomma esistono troppi tondelli di quest’area molto ma molto più difficili da trovare e che sono purtroppo sottovalutati, se poi vogliamo aggiungere anche tutta l’area Italiana potresti cogliere maggiormente l’essenza, ma questa come in tutte le fiabe è un’altra storia.. Caro mirkoct il forum è un contenitore di emozioni, reprimerle così banalmente non è corretto nei confronti di coloro che vorrebbero gioire e non preoccuparsi. Caro mirkoct in conclusione cerca di cogliere l’attimo, e vedrai che tutto ti apparrà più roseo e vicino al prossimo… Eros
    2 punti
  7. CHI-RHO in esergo ,il primo che vedo in questa posizione, in una siliqua di Valentiniano II. saluti romanus
    2 punti
  8. Ma come si fa a riconoscere quelli bravi? L'economia, come la politica, è una scienza che spiega quello che è già accaduto. Chi ha riposto totale fiducia in quelli considerati "bravi", che prevedono ciò che accadrà, è spesso caduto in rovina.
    2 punti
  9. Del resto l'obiettivo, alquanto ambizioso, devo ammetterlo :rolleyes: è quello di fare un catalogo che possa diventare un punto di riferimento NELLA NOSTRA LINGUA, tanto per il collezionista che per lo studioso. Una cosa del genere, IN ITALIANO, non esiste, né su carta (se si esclude un vecchissimo catalogo Alfa) né sul web, e se dovessimo limitarci a mostrare immagini solo di monete in nostro possesso non esisterebbe mai...già è difficile così :D petronius oo)
    2 punti
  10. Penso sia un sigillo in piombo che i mercanti (e produttori) di stoffe o altro apponevano a garanzia dei loro prodotti. Il tipo cuoriforme era molto comune. Allego come esempio una tavola della "Matricola dei Mercanti di Lana sottile di Milano" dove appaiono alcuni di questi marchi. Nel volume curato da Caterina Santoro nel 1940 sono pubblicati circa 2250 marchi di mercanti di lana dal XV al XVII sec. I cuoriformi sono centinaia. Sull'altro lato del sigillo appare un secondo marchio che potrebbe appartenere ad un secondo mercante che era unito al primoi formando una compagnia. Ogni città aveva una matricola che registrava i marchi commerciali. A Monza l'amministrazione comunale ha riprodotto i marchi dei mercanti locali nella pavimentazione della grande piazza alle spalle del Comune. Penso che chi li calpesti giornalmente non sappia cosa fossero. pozleo
    2 punti
  11. Vedo che qualche stimolo il mio commento ha sortito. Dovrei esser più presente questo è vero, ma la vita a volte riserva purtroppo anche altro. Caro gallo, quello che passa alla aste è solo una piccola percentuale del materiale esistente, per censire ogni tondello dovremmo bussare alla porta di centinaia di collezionisti. Questo è un'altra nota dolente, possiamo solo azzardare ipotesi è questo ci piace anche tutto sommato, intanto non sapremo mai quanti tondelli esistono realmente in conservazione alta. Quello che ci appare è solo un mercato virtuale, o dichiarato come meglio credete chiamarlo, esistono da sempre contrattazioni mai visibili e la famose contrattazioni sorde. Una sorta di mercato dove i pezzi più belli non arrivano neanche alle aste. Il tuo tondello rimane sempre un esemplare di rispetto vista la tipologia, ma come dice l'amico Francesco, la mia indole mi spinge sempre a proteggere il prossimo, dai furbrbetti di quartiere che da tempo destabilizzano l'ambiente, frantumando sogni di giovani e meno giovani intraprendenti, che col tempo delusi abbandonano questa passione facendo di tutta un'erba un fascio.. Io come molti altri abbiamo il dovere di salvaguardare chiunque si affacci timidamente a questa scienza, consigliandolo, donando, raccontando, mostrando, e accompagnandolo verso confini e sapere a noi tutti noti... Avete visto come con una semplice mia battuta possiamo costruire qualcosa, esprimendo sensazioni e sentimenti ed esperienze, pensate quanto potremmo confrontarci ogni volta su ogni semplice tondello... Divertitevi, divertitevi e poi divertite ancora.... Eros
    2 punti
  12. Lo spirito della mia risposta vuole cogliere, la confusione commerciale rispetto a derminati nominali dell'area Napoletana e Palermitana, del XVIII e XIX sec. Esistono diverse incongruenze. questo è uno di quei nominali che non reggerebbe il confronto con tanti altri sottovalutati, e a parità di conservazione impossibili quasi da reperire. Ma questo mio pensiero fatto di lustri di passione e ricerca, non ha sortito alcun effetto, più volte esplicanto e rimasto nel dimenticatoio, per dare spazio solo e unicamente allo scopo commerciale. Rimane il fatto che se qualquno ritienga congruo il prezzo d'acquisto, è giusto che possa godere di tale convinzione. Il mio intervento vuole solo sensibilizzare i luoghi comuni, e fare un pò di controinformazione che non guasta mai... Altrimenti diciamo pure e solamente che bello e complimenti, ma questo ci annoierebbe e non ci darebbe l'opportunità di confrontarci e crescere... Eros
    2 punti
  13. Rimanendo in quegli anni non potevo non citare un tondello interessante da conoscere, e il relativo articolo a nome Lorenzo Bellesia. ASSEDIO DI CREMA 1514 Si tratta della moneta battuta durante l’assedio di Crema che invano si cercherebbe nel CNI ma le cui vicende sono state ben ricostruite da Mario Traina nella sua nota opera sulla monetazione ossidionale italiana. Ma andiamo con ordine e ricordiamo il quadro storico. Col trattato di Blois del 14 marzo 1513 Venezia ed il re di Francia Luigi XII intendono unire le forze per conquistare e spartirsi il Ducato di Milano. La sconfitta di Novara del 6 giugno 1513 frena però l’avanzata francese ed i territori veneziani sono invasi da truppe spagnole, tedesche e pontificie. Crema, di cui Venezia era rientrata in possesso nel 1512, subisce l’assedio delle armi sforzesche, comandate da Prospero Colonna e Silvio Savello. Per ben 14 mesi la città ebbe a patire tutte le amarezze ed i sacrifizi che fanno lugubre corteggio alla guerra e crebbe al sommo la desolazione della forte città dopoché vide rizzarsi tra le sue mura gli orridi spettri della fame e della pestilenza. Durante l’assedio, pochi mesi prima della liberazione avvenuta grazie ad una ardimentosa sortita nella notte del 25 agosto 1514, il comandante della guarnigione di Crema, Renzo Ceri, avendo esaurito ogni altro mezzo per far denaro, avrebbe fatto battere delle monete ossidionali o patacche, simili a quelle battute poi a Pavia nel 1524 e a Cremona nel 1526. La notizia è riportata da Pietro Terni, un contemporaneo e diligente storico delle vicende di Crema e dell’assedio del 1513-14. Nella sua cronaca manoscritta egli scrive testualmente: absentati i cittadini, Renzo ed il Contareno misero mano negli argenti del Monte di Pietà e Santa Maria della Croce, in quelli della gesa dico che per voto erano donati et batterono alcune monete da 15 soldi di Milano l’una, et non con cuneo ma col martello facevano le piastre d’argento, hor quadre, hor tonde, hor di sei, hor di otto cantoni, come per sorte venivano sotto il martello, et da un lato solo sculpevano l’imagine di San Marco di forma rotonda tanto piccola che non prendeva il quinto della piastra, rimanendo il resto come dall’incudine era lassato, et per rude et poco solemnigiata forma petacchie erano demandate, et per la loro bontade per tutta la Lombardia ebbono gran corso e questo fu di avosto dell’anno 1514 ed in tutto maggior pregio erano perché da ogni lato monete false si facevano. Un’altra testimonianza su questa eccezionale battitura ossidionale di Crema del 1514 ci viene dal discepolo del Terni, a lui di pochi anni posteriore: Alemanio Fino. Venuto il mese di agosto, vedendo Renzo che in Crema ci era gran bisogno di denaro, pose mano negli argenti del Monte di Pietà e di Santa Maria della Croce, e cominciò a battere certe monete di valuta di 15 soldi l’una, le quali eran detto petacchie. Non avevano impronto alcuno, fuorchè una imaginetta di San Marco da un lato. E poiché l’altre monete che correvano per il più erano false, queste per la loro bontà avevano grandissimo corso per tutta la Lombardia. Le testimonianze del Terni e del Fino, osserva Mario Traina, concordano anche nei particolari, e questo può anche essere comprensibile e scontato dato che il secondo si era formato alla scuola del primo. Ad interpretare alla lettera le parole dei due cronisti et per la loro bontade per tutta la Lombardia ebbero gran corso sembrerebbe quasi che di queste patacche ne siano state battute una gran quantità: il che è, direi, impossibile sia per il breve tempo a disposizione del Ceri (le monete vennero battute in agosto e il 25 la città venne liberata) sia per la limitata disponibilità del prezioso metallo requisito sia, infine, per la stessa esiguità della guarnigione cui le monete dovevano essere date in pagamento del soldo spettante. Penso, continua Traina, che in realtà le parole del Terni e del Fino debbano essere interpretate nel senso che queste patacche, essendo state coniate in ottimo argento e di buon peso, superiori per valore intrinseco al loro valore nominale di 15 soldi, erano ricercatissime in tutta la Lombardia ed il Veneto, dove, a causa della guerra, correvano in gran copia solo monete di bassa lega e monete false. E così si spiegherebbe la loro eccezionale rarità: tanto rare da non essere pervenute fino a noi se non per informazioni bibliografiche. Fino a qui le testimonianze storiche. Usando ancora le parole di Traina passiamo a ricostruire le vicende, per così dire, numismatiche. Stando così le cose il fatto che queste patacche ossidionali di Crema del 1514 non ci siano pervenute può anche essere giustificato. Per la loro forma ed impronta, senza leggende, data e indicazione del valore, possono benissimo essere scambiate per gettoni o, addirittura, per pesi monetali. E confuse forse tra questi ultimi nummi le patacche di Crema continuano a dormire ignorate nel fondo dei cassetti o delle bacheche di qualche museo! Certo depone a sfavore della reale esistenza di queste monete ossidionali il fatto che il Lazari, il più attento studioso delle monete di Venezia e dei suoi possedimenti, non abbia accennato alle patacche di Crema del 1514. Né il Kunz, che pur svolse lunghe ed accurate ricerche per rintracciare queste monete, riuscì nel suo intento.
    2 punti
  14. per quanto mi riguarda mi trovi pienamente d'accordo sulla bellezza di questo testone . ne approfitto per rilanciare il sondaggio che avevo proposto sulla ricerca dei pezzi conosciuti con al rovescio il mantello floscio. ricordo ai lettori che siamo fermi a quota 3 esemplari conosciuti. asta 1903, 1963 (coll.dolivo ritornato in un'asta Lanz a dicembre scorso). inasta 2009.(stesso di Astarte 2002). il MIR cataloga questa variante R4.possibile che non riusciamo a trovarne altri?
    1 punto
  15. Corea del Sud - 50 Won KM#34 ??
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  16. infatti non è stata chiesta una stima di valore economico ma semplicemente un parere sulla conservazione.Lo si dà oppure no,tutto qui.Anch'io ho tanti pareri personali su chi scrive a uffa ma li tengo per me ;)
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  17. Ho capito...Per me comunque il miglior modo per raccogliere le monere restano i cofanetti :D bellissimi ma altrettanto costosi
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  18. Ultimi 2 ritrovamenti... Grazie per le foto @MEDUSA51 Taglio: 5 cent. Nazione: Italia Anno: 2003 Tiratura: 1.844.000 Condizioni: BB+ Città: Cuneo Taglio: 50 cent. Nazione: Vaticano Anno: 2011 Tiratura: 2.174.197 Condizioni: SPL+ Città: Cuneo Note: Doppio
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  19. fa fatica e cmq non mi piace tanto, ma il raccoglitore lo tengo. prendo le bustine in acetato e metto la moneta dentro la bustina in pvc e poi il tutto nella tasca dei fogli del raccoglitore..
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  20. Votato (ha vinto il cuore, non l'estetica, il valore venale o la rarità). Complimenti a chi ha lanciato il concorso, a chi vi ha dedicato il suo tempo, a chi l'ha sostenuto con la sua partecipazione e a tutti i concorrenti che hanno postato i loro "gioielli". Bravi!
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  21. secondo me invece non hai costruito nulla, anzi.....hai detto che la cifra è alta, hai parlato di furbetti (non capisco il nesso con la moneta in questione), non hai detto quale potrebbe essere la cifra giusta secondo te.......è facile dire che una strada è sbagliata senza saper indicare un'alternativa, sarebbe stato corretto portare un termine di paragone per avvalorare la tua idea, Francesco ha presentato l'esemplare della civitas neapolis di 11 anni fa, oggi tutte quelle monete farebbero mediamente il doppio (alcune farebbero anche 3-4 volte di più), e purtroppo lo sa benissimo anche Francesco...... praticamente Gallo conosce anche il prezzo d'acquisto del venditore e non mi sembra si sia stracciato le vesti. Il mondo non è fatto solo da commercianti furbetti distruttori di sogni di "poveri ignari collezionisti" , è anche giusto che un giovane si affidi all'esperienza di uno o più commercianti o colleghi collezionisti , di questi tempi con internet e tutte le informazioni reperibili solo un cretino non si rende conto se ha preso una fragatura . porta un vero termine di paragone e poi ne riparliamo seriamente, perché il ragazzo ha speso soldi veri e le chiacchiere ,invece, costano ZERO
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  22. EEhh gia' (-alla Vasco Rossi...) ...
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  23. l'altro giorno in un vecchio cassetto ho trovato questo foglio.... è del 2002 e ha riferimenti dei prezzi 2001... Per quanto ora l'oro sia sceso a quotazioni che non si vedevano da 3/4 anni sembrano davvero impensabili (sopratutto dopo aver visto qualche anno fa l'oro toccare i 2000 dollari /oncia). All'epoca non collezionavo ancora monete ma vedere ora che nel 2001 era quotato un kruggerand 299 euro, i 20 dollari Saint Gaudens 423 euro o un marengo a 62 euro sembra quasi impossibile....
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  24. E' un volume abbastanza raro. L'ho trovato in una libreria antiquaria. Unisco foto del frontespizio dove appaiono tutti i riferimenti bibliografici
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  25. :) Grazieee, anche perchè ormai unica... :lol: :lol: . Grazie ancora a tutti, siete gentilissimi. Giò P.S.- visto che vi è piaciuta ve ne dedico un'altra...in tema monete. :D Fiera Il salone gremito di gente il vocio, la confusione ed i colori, il croccante frusciar delle banconote lo scintillio tintinnante delle monete, il tempo passato in allegria con gli amici che condividono la grande passione l'entusiasmo che prende la mano e aver la voglia di farsi un regalo, cercar sui banchi la preferita portarla a casa con delicatezza e riporla con cura con le sue sorelle per poterla ammirare, sfiorare e catalogare, con calma, senza che nessuno disturbi il piacere che regala quel dischetto fino a poco prima anonimo e che ora ci parla infondendo in noi una profonda curiosità per la sua storia. Tutto questo è Fiera, il luogo dove il collezionista si ricrea Giovanna Riccione 21/08/2008
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  26. Ciao Alessandro, ora non ho il D'Incerti sotto mano ma essendo una pubblicazione del 1959 penso che qualche mancanza sia giustificabile.
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  27. Taglio: 2e CC Nazione: Olanda Anno: 2013 B Tiratura: ?? Condizioni: SPL+ Città: Bruxelles Note: News
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  28. Io le ho tutte fino al 2012 (le 2013 sono in viaggio), se nel WE c'è un po' di sole e riesco a fotografarle con luce naturale volentieri!
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  29. "L'Italia è una repubblica giudiziaria fondata sul potere dei magistrati". Questi ultimi dispongono sequestri preventivi di intere collezioni (anche se con una sola classica all'interno) senza alcun motivo, considerate che 1300 monete sequestrate all'amico @srotolone equivalgono a ben 1300 beni sequestrati (anche se ognuna di queste ha un peso commerciale di pochi centesimi di euro), quindi una grossa operazione per gli addetti ai lavori e ottime possibilità per avanzamenti di carriera ........ In Italia non c'è la responsabilità civile per loro, mica pagano di tasca loro in caso di assoluzione e dissequestro!? In Italia non c'è la voglia da parte delle istituzioni di liberalizzare il commercio numismatico classico (più volte proposto ed affrontato in questo forum) come in altri paesi europei, questo perchè come già accennato all'inizio, un sequestro di migliaia di pezzi di epoca classica (anche se di valore quasi nullo) rappresenta per le istituzioni "grandi numeri", e di grandi numeri ce n'è bisogno . .......... a buon intenditor ......
    1 punto
  30. si possono votare tutte?? :) :) :) apparte gli scherzi...ho fatto la mia scelta...meritavano tutte ma almeno nel mio caso la scelta è stata più facile visto che in finale è arrivata una delle mie preferite fin dall'inizio e che avevo già votato nelle selezioni ;) ancora complimenti per l'iniziativa e viva le monete :) :)
    1 punto
  31. si svolge nel primo girone del settimo cerchio, sul fiume Flegetonte, ove sono puniti i violenti contro il prossimo
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  32. :D me l'immaginavo....però questo rame dentro la plastica non so se starà bene....tienilo d'occhio.
    1 punto
  33. Con questo intervento voglio dare un abbraccio simbolico a tutti quei lamonetiani e non,che per colpa di questo paese malandato(l'Italia) ora si trovano in condizione di difficoltà,disagio o disperazione. Da sottolineare quanto poco se ne sia parlato nei media nazionali;l'argomento è stato trattato al minimo come un fiumiciattolo che ha allagato un orto perchè son venute due gocce di troppo.La realtà,e chi è della zona lo sa,è che l'argine del Secchia si è letteralmente aperto rovesciando 20 milioni di metri cubi d'acqua nella bassa modenese...tutta l'acqua di un fiume già a livello di guardia,ma che era comunque di 2 metri sotto al limite massimo dell'argine stesso. Non è un'alluvione dovuta alle 'bombe d'acqua' o a una pioggia di due settimane...è sol dovuta all'incuria del governo della nostra provincia/regione/stato che chiede sempre e non garantisce mai niente. I fiumi van puliti e con loro vanno controllati anche gli argini.Quando i fiumi li pulivano i nostri nonni queste cose non succedevano;adesso che volete i nostri soldi per pulirli voi...b'è questi sono i risultati. I MIEI COMPLIMENTI...mi piacerebbe vedere i responsabili a spalare il fango ma come al solito saranno caxxi nostri.Meno male che siamo un popolo noi emiliani che ci rimbocchiamo le maniche e quindi ci risolleveremo anche da questo....DA SOLI. marco
    1 punto
  34. Ragazzi ragazzi...che dirvi...ho visto solo ora la discussione grazie alla citazione del caro amico @@417sonia...avrete pensato: "ecco, ora che è Principessa le è montata la boria e non risponde :nea: " ed invece sono solo distratta ed ora confusa e compiaciuta dal vostro affetto e dalla vostra amicizia, che ricambio con tutto il cuore. Mi fate arrossire come una scolaretta... :wub: e Petronius sa bene che non lo dico per finta visto che è riuscito un giorno a riprendermi in tutto il mio rossore :lol: Grazie grazie grazie...e spero di scrivere ancora per altri 10.000 post...sempre che riusciate a sopportarmi. Un bel bacio a tutti voi e grazie ancora :air_kiss: :air_kiss: :air_kiss: . Pat
    1 punto
  35. Dice, presentando in vendita a 12.075 euro questa moneta in tv: "Guardatevi attorno, nelle aste internazionali, quanta richiesta c'è su queste monete..." [Lotto 1390] E allora guardiamoci attorno...Quanto interesse c'è nelle aste internazionali? La moneta proviene dall'asta 6 del 29/09/2013 di Roma Numismatics (lotto 857) dove passò di mano a 1.600 GBP cioè 1.950 Euro. Compresi i diritti 2.300 Euro. Meno di UN QUINTO. Incredibile come si rivalutano certi "investimenti" IN SOLIQUATTRO MESI. :good:
    1 punto
  36. Grazie mille Luigi, il tuo autorevole intervento mi rincuora tantissimo. Hai detto bene nel definire il falso come "discreto" e non "buono", il buontempone che si diverte a produrli non è nemmeno all'altezza di usare la sabbiatrice e di correggere alcuni errori ....... purtroppo sono ancora ragazzi, ne devono mangiare di quintali di pane ....... :blum: :blum: Scherzi a parte: se @@motoreavapore Sergio desidera in qualche modo restituire la medaglia al mittente e recuperare la somma spesa sono a sua disposizione, nel limite delle mie possibilità, per qualsiasi sorta di assistenza e consigli vari, se invece (ripeto) è stata pagata poco allora consiglio di tenersela per studio e confronti futuri, ad ogni modo, ciò che abbiamo scritto riguardo questa medaglia può benissimo essere stampato e mostrato al venditore della medaglia. In questo forum si fa di tutto oramai, nella speranza di assistere gratuitamente i nostri utenti per qualsiasi problema con il mondo esterno. Per questo chiedo a Sergio di frequentarci più spesso. :hi: :good: @@Reficul @@incuso
    1 punto
  37. Ti credo, se eri in mala fede certamente non avresti messo a nostra disposizione immagini così nitide, ma il falso potrebbe capitare a tutti, in genere le medaglie più falsificate degli ultimi decenni sono queste dell'assedio di Gaeta del 1861, quelle dell'assedio di Gaeta del 1806, quelle per la campagna di Sicilia del 1849 ed alcune di Carlo di Borbone (lasciando stare i riconii francesi dei napoleonidi). Poi per il resto ci sono altri falsi ma questi riguardano principalmente vecchie riproduzioni fatte mediante fusione. Il consiglio disinteressato che ti do è quello di tenerla senza problemi qualora tu l'abbia pagata sull'ordine di qualche centinaio di euro, è importante anche averle per studio e per futuri confronti. Se invece l'hai pagata molto di più allora ti consiglio di mostrarla alla ditta de Falco di Napoli e dopo che ti sarai accertato al 101% potrai restituirla in maniera molto tranquilla. p.s. Il sottoscritto è uno che in passato ha preso belle bidonate ........ però sono ancora qui.
    1 punto
  38. per la gioia dei vostri occhi foto del 2 euro Rio , foto su visione con lente 4x con luce diretta
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  39. Ciao Sergio, purtroppo ho brutte notizie. Ma meglio una brutta verità che una pietosa bugia, a volte è proprio a seguito di una caduta che ci si rialza e si procede più forti di prima. Ecco il mio commento sulla tua medaglia per l'assedio di Gaeta. Il discorso è quanto mai complesso, dovremmo intavolare argomenti che partono dallo stile del carattere “Bodoni” e finire a lunghi e noiosi discorsi sulla fusione e la pressofusione. Dunque: in genere è la prima impressione che vale, e su questo posso dirti che il tuo esemplare m'insospettiva un po' già dall'inizio, poi però, visto che sono una persona che cerca di andare fino in fondo (onde evitare di commettere errori fatti in gioventù) sono andato a spulciare il mio archivio ed ho fatto i dovuti confronti con un esemplare dello stesso dritto passato tra le mie mani qualche anno fà. Si tratta di un esemplare in argento dorato in conservazione eccezionale venduto alla NAC nel giugno 2008, l'appiccagnolo a forma di palla è coevo ma non regolamentare (dico coevo perchè tempo fà vidi una foto dell'epoca di un soldato che portava sulla divisa una medaglia simile con lo stesso appiccagnolo). Scusami se mi permetto ma preferirei evitare di fare lunghi giri di parole e spiegare nei dettagli alcuni particolari tecnici, questo perchè siamo in un forum pubblico e so per certo che siamo sotto l'attenzione di alcuni falsari (falsari che a dire il vero ci sottovalutano un pochino), se adesso dovessi riportarti e commentare alcuni ingrandimenti e confronti vari, sono certo che capirai tutto e ti convincerai al 100% di ciò che ti scrivo, ma ….... come lo comprendi tu, lo comprenderanno anche i falsari, e questi ultimi capiranno dove hanno sbagliato, producendo poi in futuro falsi di qualità migliore (e questo va evitato assolutamente). Devi sapere che le medaglie borboniche venivano falsificate già nel XIX e XX secolo, ma tali falsi erano grossolani perchè prodotti per fusione e spesso in metalli di lega non utilizzata nella zecca (se vai su Ebay ne troverai di tutti i gusti: ferro, peltro e quant'altro). Oggigiorno i falsari si servono di macchinari all'avanguardia, specie se la medaglia da riprodurre è di grande rarità, servendosi della tecnica della pressofusione o addirittura improntando i calchi di medaglie originali su conii di cromo cobalto e successivamente battere le medaglie con quegli conii (quindi un falso non fuso ma coniato, roba da fare impallidire!), nonostante ciò, sappi che il sottoscritto è in grado (ma non infallibile) di individuarli lo stesso per mezzo dei “miei soliti” confronti fotografici. Qualcuno di noi potrebbe sospettare della tua medaglia nel vedere la superficie leggermente porosa o con una doratura non proprio liscia e specchiante, eppure ti dico che al di là delle piccole imperfezioni, la tua medaglia nasconde delle insidie tra i caratteri …....... quei caratteri che confrontati con un esemplare originale (vedi foto mia) sono di dimensioni e spessore inferiore. Tali dimensioni sono sinonimo di clonazione, perchè quando si clona una medaglia i volumi si rimpiccioliscono. Potrei commentare ogni minimo dettaglio che non va ............ ma in questo modo faremo raddrizzare il tiro ai falsari che mi leggono. Ovviamente con questo non voglio generalizzare il discorso anche sulle monete, attenzione: in molte monete del XVIII e XIX secolo ci troviamo di fronte ad esemplari con caratteri più sottili e questo perchè durante le operazioni di coniazione si accumulano micro particelle di metallo nei caratteri incuse dei conii provocando sui tondelli il rimpicciolimento degli stessi. In questo caso però ci dovremmo trovare di fronte ad una medaglia della zecca di Roma coniata per ordine di Francesco II di Borbone durante il suo esilio (1861-1870), quindi in un'officina monetaria attrezzata e tecnologicamente avanzata, di questa medaglia esistono anche alcune varianti di conio perchè battuta per un certo numero di anni, essa venne battuta in tre metalli differenti dal 1861 al 1870 (argento, metallo bianco e bronzo, tirature parzialmente documentate negli studi del compianto studioso Neri Scerni). Si tratta ad ogni modo di tipologie di medaglie rarissime, esistono anche versioni dorate ma in ogni caso i canoni stilistici delle effigi e dei caratteri e dei numerali seguivano un ordine ben preciso. Concludo il mio discorso invitandoti ad osservare bene le immagini della tua e della mia, con l'occhio segui il bordo ed altri particolari. Di più non posso dirti per ora. Sappi che il falsario per quanto bravo possa essere non potrà mai copiare con assoluta perfezione una moneta o medaglia moderna. Per il resto dovresti fare delle tue considerazioni personali e cercare di ricordare la provenienza o dove l'hai eventualmente acquistata e quanto l'hai pagata, sappi che un esemplare originale in metallo bianco ha un valore commerciale di circa 4 mila euro mentre in argento 10 mila ed oltre, nel tuo caso varrebbe un 50-60 % in meno se consideriamo l'appiccagnolo divelto, purtroppo nell'asta NAC 47 del 2008 non realizzarono certe cifre per via dell'appiccagnolo non regolamentare (sebbene coevo e quindi molto interessante), quelli regolamentari puoi ammirarli nelle foto riprodotte alle pagine 328 e 329 dell'opera di D'Auria del 2006. Se vuoi avere poi conferma su ciò che ti ho scritto possiamo anche incontrarci di persona per un caffè oppure puoi prendere appuntamento con la numismatica de Falco di Napoli e mostrarla dal vivo al titolare. Ammetto che sono un essere umano e che posso anche sbagliare, sono disposto a fare un passo indietro in caso di errore ma credimi, le immagini parlano chiaro, è una riproduzione dei nostri giorni molto insidiosa che per la sua probabile provenienza territoriale ….... “odora di zolfo …...”. Ti invito ad essere presente spesso in questa sezione visto che collezioni anche monete …... Un caro abbraccio!
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  40. Altro assedio poco noto: ASSEDIO DI FIRENZE 1529 - 1530 Mezzo scudo ossidionale 1530 I semestre, AR 16,86 g. SENATVS POPVLVS Q FLORENTINVS Stemma di Firenze sormontato da giglio. Rv. IESVS REX NOSTER ET DEVS NOSTER Croce con corona di spine accantonata nel I e II quarto da due globetti; nel terzo da N e nel quarto dallo stemma Guicciardini (Nicolò Guicciardini). CNI 657. Bernocchi 4044 var. le truppe spagnole, dopo il mancato intervento a difesa del Papa durante il sacco di Roma, dovettero "restituire" un favore al Papa Clemente VII e rimettere al potere i Medici nella città Gigliata. Per tale ragione si presentarono davanti alle mura di Firenze il 14 ottobre 1529 armati di tutto punto e pronto all'assedio e trovarono pare per i loro denti. Firenze resistette ed insieme a lei le sue fortezze del circondario opponendo strenua resistenza tanto da suggerire di cercare piuttosto una resa che un vero e proprio assalto. Trovarono un valido alleato nel "tradidore",malatesta IV Baglioni, comandante delle truppe cittadine (Capitano generale) che aveva più interesse a rientrare in possesso di Perugia che difendere Firenze. Le sue azioni arrivarono al tradimento totale durante lo scontro di Gavinana. L'unico serio e potente di tutto l'assedio. Le truppe Fiorentine, comandate dal Fiorentino Francesco Ferrucci ebbero la peggio e furono sconfitte. Il comandante portato al cospetto degli spagnoli e di Fabrizo Maramaldo, venne trafitto da quest'ultimo con la spada violando ogni possibile regola cavalleresca ed umanitaria. Si narra che in quell'occasione il Ferrucci pronunciasse la famosa frase: "vile, tu uccidi un uomo morto", consegnandola alla storia. D'altro canto vi sono diverse versioni dei fatti, quella che ne rese "fortuna" alla memoria è del Varchi e recita: «Il Maramaldo non ammazzò il Ferruccio per conto del tamburino impiccato e non fu vero ne manco quello che diceva il Maramaldo poi per sua scusa cioè per non aver voluto lasciar vivo il Capitano de' nemici, essendo morto il Principe; ma fu, oltra la crudeltà naturale sua, perché il Ferruccio, mentre era in Volterra, avvilendolo il Maramaldo come mercante, ch'aveva maggior grado in sulla guerra di lui e che combatterebbe seco a uomo per uomo seguendo in ciò l'abuso de' capitani moderni. E nel vero Ferruccio fu alquanto superbo, ma giustissimo e modestissimo nelle altre cose, e non si può scusare Fabrizio, il quale era piuttosto capo d'assassini che di soldati, che non usasse una vilissima crudeltà». Ai fini del nostro discorso è utile sottolineare che Varchi fu il primo e l'unico storico contemporaneo ad attribuire al Ferrucci la fatidica frase «Tu uccidi un uomo morto». Il valore del comandante Ferrucci sul campo di battaglia e davanti alla morte, la strenua e decisa resistenza verso l'invasore straniero, gli meritarono gloria ed onore così elevati da essere perfino ricordato nell'inno risorgimentale che poi divenne anche l'inno nazionale Italiano. Mentre Maramaldo, vide associare il proprio cognome a sinonimo di tradimento e vile e bieca viltà. Al termine dell'assedio presentatosi con un colpo di mano de traditore Malatesta, su Firenze ripresero possesso i Medici. Alle difese prese parte anche il Buonarroti ma se la diede a gambe prima dell'inizio delle ostilità e per rientrare in città durante l'assedio a rischio della vita. Tale azione, intesa dal Papa come "ostile" per le ovvie ragioni, gli procurò non pochi problemi. Dovette rimanere nascosto a Firenze per quasi un anno prima di essere perdonato.
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  41. Articolo interessante, ma diffido di tutti gli analisti e operatori finanziari che fanno previsioni. Trinariciuto
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  42. Un'ultima cosa pensavo: non sarebbe male una volta beccati questi qua se si decidesse tutti insieme democraticamente tramite voto che "pena" infliggere loro. Non so si potrebbe mettere: Voto A) bannarli da forum Voto B) assoluzione (a seguito comunque di scuse sentite da parte loro). Voto C) La butto là: sospensione per un periodo di 6 mesi con possibilità di essere reintegrati e solo a seguito di scuse sentite e dimostrate con atti evidenti. Comunque pensiamo al concorso e quindi ragazzi tutti a ricontrollare se i propri voti stanno ancora là (basta vedere la stellina azzurra accanto alla propria scelta). Se la stellina non c'è rivotate. :D Non credo tuttavia che sia andato perduto nulla. ciao. Andrea
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  43. Piergi, ma cosa vuoi andare a fondo...Cosa fai li denunci alla postale per "turbativa di concorso privato"? O per essersi iscritti con ID multipli? E' proibito dallo statuto, mica dalla legge...ma pensi che tre cretini di tal fatta a cui viene in mente una cosa del genere per un concorso " senza premi e vincitori", abbiano un minimo di moralità su cui far leva per mortificarli? Ma figuriamoci..sono ancora lì che si danno le pacche sulle spalle complimentandosi per la loro astuzia e dolendosi della sfortuna di essere stati pizzicati....o davvero pensi che siano lì a vergognarsi di quello che han fatto? Son gli stessi che si picchiano nei campetti di calcio quando giocano i figli o che fanno le "combine" nei concorsi del villaggio turistico...e che insegnano ai figli l'arte della "scorciatoia" e poi si incazzano se i loro figli le scorciatoie le usano anche con loro.Gente senza alcuno spessore morale e cerebrale, completamente vacua e inutile a qualsiasi scopo che non sia l'affermazione della loro " presunta" personale astuzia...son quelli che " tanto poi pagano gli altri" senza ancora aver capito che gli altri sono anche loro...ma cosa vuoi ricavarci....passiamo oltre...buttateli fuori e basta, tanto non servono a nulla...... neanche a loro stessi...
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  44. Speriamo abbia successo, l'ultima edizione fu un disastro, soprattutto perché mancavano i commercianti, c'erano 4 gatti (che a Vicenza, si sa, sono sempre un po' in apprensione.... :blum: )
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  45. Ciao Corbiniano, faccio appello alla tua cortesia e alla tua conoscenza dell'Araldica per soddisfare una mia curiosità : ho notato che nello stemma del Marocco le figure dei tenenti lo scudo non sono speculari, quella di destra infatti non è voltata verso lo scudo ma in direzione di chi lo guarda. Vorrei sapere se questa asimmetria in Araldica è comune oppure, come penso, capita raramente. Grazie !
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  46. Prima di interrompere la narrazione con il testo di Procopio e il messaggio di Licinia Eudossia a Genserico (troppo presto ne ho parlato, ma vi sentivo impazienti che arrivassi al dunque...) eravamo rimasti alle parole della cara Onoria, lieta di rivedere i volti di Licinia Eudossia e di Atenaide, sia pure solo ritratti ad olio su una tavoletta di rame. Onoria conobbe Atenaide, la bellissima moglie di Teodosio II, quando sua madre dovette riparare a Costantinopoli con i figli, discacciata dalla corte di Ravenna dal suo fratellastro Onorio, alle cui indecenti voglie incestuose si era opposta. Allora si era nel 424 e Licinia Eudossia era appena nata, ma certamente anche in seguito ricevettero a Ravenna suoi ritratti. “Prima che l’udienza avesse termine” è ancora Onoria che ci sta narrando i fatti “l’augusta Pulcheria si rivolse a me, domandandomi dei miei studi e dei miei precettori e informandosi soprattutto sulla mia conoscenza di quanto concerneva la fede cristiana: risposi con garbo alle sue domande, le dissi quanto amassi lo studio, che già da oltre un anno mi stavo applicando alla conoscenza delle lettere e che riuscivo a scrivere e a leggere, e che, tra i miei precettori, vi era anche un filosofo greco che m’insegnava l’armoniosa lingua di Atene. Volle, allora, l’augusta Atenaide rivolgersi a me in greco, ed io le parlai nella stessa lingua che sin da piccola comprendevo poiché era parlata anche dalla madre mia, Placidia. E mi resi conto che le due auguste si compiacquero per le mie risposte”. Ed ecco che c’incontriamo con altre due auguste che tanta importanza hanno nella nostra storia. Pulcheria, energica sorella di Teodosio II e di fatto reggente dell’impero d’Oriente, e Atenaide, la colta ed elegante sposa dell’imperatore. Eccola qui, Atenaide, in un prezioso e raro doppio solido coniato verso il 437 (assente dal RIC), quando Licinia Eudossia quindicenne convogliava a nozze con Valentiniano III. Uploaded with ImageShack.us Quella che descrissi prima fu l’unica occasione d’incontro tra Onoria e Atenaide: ma la mia amata giunse a conoscerla assai bene attraverso gli occhi della stessa Licinia Eudossia, che, come dissi, più che cognata le fu sorella. E pure io, a mia volta, imparai a voler bene ad Atenaide e a guardarla con gli occhi cenerini di Giusta Grata. Antvwala
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  47. La birra al bar è ghiacciata :dirol:
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