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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/14 in Risposte

  1. hai forse da recriminare su identificzioni non effettuate o non evase??? o non evase in tempi rapidi??? ... parliamone!
    6 punti
  2. Fantastico :D Rick2 riescusirà a far chiudere una discussione anche senza scrivere nulla?..hahahaha :D
    5 punti
  3. Una risposta potrebbe essere: "sono stufo di dover intervenire quotidianamente per sedare sterili risse" Vi ricordo che esiste un tasto SEGNALA per far intervenire un moderatore. Cercare di farsi giustizia da soli infilandosi a piè pari nella polemica non Vi rende migliori di chi la polemica l'ha fatta nascere. Sono contrario a discussioni di questo tipo, chi vuole informazioni su l'operato dello staff può tranquillamente inviare un messaggio privato, si eviterebbero questi tristi post e tante chiacchiere inutili. Mantenere il riserbo per le decisioni disciplinari, che per alcuni è ispirazione di fantasiose dietrologie da KGB, è altresì un modus operandi che ci siamo imposti proprio per tutelare chi non ha più la possibilità di replicare sul forum. Questa community, come tutte del resto, è dotata di un regolamento ed è uno strumento fondamentale, che non si può bypassare, ignorare o contestare. Il ban è un atto estremo... e non viene mai praticato a cuor sereno. Certo è che chi fa parte di una community deve anche accettarne le regole e i custodi del regolamento non possono permettere che pochi individui destabilizzino un intero ambiente. Comunque le persone che vengono allontanate dal forum, non muoiono, spesso non sono criminali e molte volte sono anche brave persone. Se si accettano le regole, chiunque può avere una seconda possibilità... basta guardarsi intorno per vedere persone riapparse magicamente. Sposto la discussione in Agorà e chiudo, come sempre rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Buona giornata.
    4 punti
  4. ho letto l'inserto "tarì"sugli Augustali di Federico II di Svevia ed il Srafini fa notare che il ritratto di Federico II sugli Augustali corrisponde al vero poiché egli afferma che vi sono monete che raffigurano lo"Stupor Mundi"con sembianze giovanili ed altre con sembianze più mature. Quindi potremmo affermare che il primo ritratto su moneta corrispondente al vero sia quello di Federico II? Chiamo in causa @@numa numa poiché ,in passato,si è dimostrato molto sensibile a ragionare su chi fosse stato il primo ad avere una veritiera immagine immortalata su moneta. Anche altri possono partecipare a questo mio ragionamento. Smanettando su internet ho trovato questo scritto da www.academia.edu http://www.academia.edu/3568311/Limmagine_di_Federico_II_di_Svevia._Un_riesame --Salutoni -odjob
    3 punti
  5. Io non frequento facebook ma frequento Riccardo (questo è il suo nome) sia personalmente, in carne ed ossa (e di ciccia ce n'è parecchia) che per e.mail. Quando rientra in Italia per le vacanze estive, organizziamo degli incontri con visite alle piccole realtà soriche locali (Solferino, gli scavi di Desenzano, il palazzo ducale di Guastalla, la prossima? tocca a Paolino...)e tante, tante chiacchiere e monete. E' una persona entusiasta, con tanta voglia di scoprire, amichevole, limpida e, sicuramente, disinteressata (a volte, nel corso delle varie polemiche, si è paventato di chissà quali interessi sommersi). Senza quindi mettere in discussione le necessarie regole del forum e le sue innegabili e innumerevoli intemperanze devo dire che il suo allontanamento mi ha dato molto dispiacere e lo considero una perdita. Ma per fortuna non esiste solo il mondo virtuale del web.....fuori c'è un mondo e lì ci si trova guardandosi negli occhi. un saluto a tutti Mario
    3 punti
  6. Taglio: 5 c Nazione: Belgio Anno: 2014 Tiratura: ? Condizione: qFDC Città: Bruxelles Note: News, x 4 Ricevute come resto alla BNB
    3 punti
  7. Leggere questo ultimo intervento e ripensare a tutti i mesi trascorsi con gli organizzatori di Vicenza Numismatica ed il lavoro organizzativo svolto per permettere a questa prima edizione di rilancio di essere realizzata in maniera dignitosa, con tutta la diffidenza che c'è stata, comprendendo anche noi commercianti, mi riempie di soddisfazione. Questo deve essere lo spirito che accompagna tutti i numismatici. Vicenza era la più importante manifestazione italiana del settore e l'unica specifica, quindi il fatto che continui deve essere un impegno per tutti. Deve riconquistare ed accrescere la sua importanza a livello nazionale ed internazionale. L'anno prossimo riporteremo anche gli espositori stranieri, quest'anno non c'è stato il tempo, con il calendario già fissato. Viva la numismatica e grazie a tutti coloro che verranno a Vicenza ed a Bergamo!! Stefano Palma
    2 punti
  8. Carissimi amici, vi espongo due recentissimi acquisti di cui sono molto entusiasta. L'annnuale di Innocenzo XI Anno VI. Medaglia annuale coniata, emessa il 29-06-1682, per ricordare lo sforzo della chiesa contro l'eresia l'eresia quietista. Il quietismo ebbe origine in Italia verso la fine del XVII secolo, scaturito e predicato dalle idee del teologo spagnolo Miguel de Molinos, contenute nella sua opera principale, la Guida Spirituale (1675). Il quietismo si focalizza quindi sulla perfezione cristiana, raggiungibile solo grazie alla vicinanza con Dio; il percorso quietista è caratterizzato da un profondo e continuo "desiderio di Dio", di tranquillità cristiana e di unione che porta alla fine del percorso mistico e alla cessazione delle pratiche che hanno permesso il percorso stesso (quindi i vincoli dell'ascesi e la liturgia). Per il quietismo, Dio è l'unico obbiettivo della vita cristiana. Opposto ad ogni forma di spiritualismo, il quietismo appare come una reazione al giansenismo, dal momento che l'itinerario mistico proposto rende Dio più accessibile all’anima umana, lontano dai rigorismi e dalle dure ascesi giansenistiche prive di un collegamento diretto con la certezza della salvezza spirituale (vedi Doppia predestinazione). Il quietismo trovò vari sbocchi nell'ambiente intellettuale e filosofico francese e adottato da personalità come Monsieur Ponthieu e più tardi Andrew Michael Ramsay. La dottrina quietista venne ufficialmente condannata come eresia da papa Innocenzo XI con l'emanazione della bolla Caelestis Pastor del 20 novembre 1687. La seconda è l'annuale anno XVIII di Urbano VIII. Medaglia annuale coniata, emessa il 29-06-1641. Ricorda le opere eseguite nella zona di Spoleto (Monte Leone) necessarie all'estrazione del minerale quivi presente. Nel territorio di Monteleone esistono alcuni giacimenti ferriferi, il piu' importante dei quali si trova alle pendici del Monte Birbone [vedi Miniera di ferro di Terrargo]: il suo sfruttamento risale al XVII secolo, al tempo del pontificato di Urbano VIII (Matteo Barberini, gia' vescovo di Spoleto). L'attività estrattiva e la lavorazione del ferro, avviate per interessamento del Cardinale Fausto Poli di Usigni, hanno avuto per circa un secolo un ruolo rilevante nell'economia del territorio. Il minerale estratto veniva trasportato con carri ed animali da soma nella ferriera di Ruscio. Le acque del fiume Corno, canalizzate presso il Ponte delle Ferriere, erano utilizzate per il lavaggio e la fusione del ferro. Per il trasporto del materiale ferroso dal Monte Birbone alla Flaminia (verso Roma) viene inaugurata nel 1834 una strada che, attraverso Montefranco, Ferentillo e il Salto del Cieco, unisce l'antica via consolare a Monteleone, Cascia e Norcia. Una stele eretta in prossimità di Strettura, ora semidistrutta, ricorda tale opera. In seguito all'attivazione di una ferriera a Scheggino, voluta dal Cardinal Poli per la lavorazione del ferro grezzo di Monte Birbone e di colle Ferraio presso Gavelli, viene ampliata la mulattiera di Val Casana per facilitare il trasporto del materiale ferroso a Scheggino. La storiografia locale riferisce che la cancellata del Pantheon di Roma e' stat realizzata in questa ferriera. L'importanza che il papa Urbano VIII ha attribuito allo sfruttamento delle risorse minerarie locali e' attesta da una medaglia commemorativa del 1642. Il disastroso terremoto del 1703, che devio' il corso del fiume Corno, ha causato a Monteleone l'interruzione della prima fase della produzione siderurgica avviata nella prima metà del '600. Gli onerosi costi di estrazione e trasporto del ferro, i rovinosi terremoti del 1703 e del 1730 e la funesta pestilenza del 1718 (con 105 morti a Monteleone) hanno contribuito all'inarrestabile declino dell'industria mineraria monteleonese. Verso la fine del XVIII secolo si prospetta l'ipotesi di una riattivazione dei giacimenti ferriferi del territorio di Monteleone. Nel 1788 il card. Carandini, prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, promuove un'indagine tecnico-scientifica e conferisce l'incarico progettuale ed esecutivo per il ripristino dell'attività siderurgica a Monteleone a un ingegnere piemontese: questi redige il prospetto di un piano siderurgico a ciclo integrale comprendente un forno fusorio e varie fucine per la produzione di manufatti di ghisa e ferro. L'insediamento industriale viene localizzato sulla riva destra del Corno, a valle del ponte della ferriera. Nel 1791 si riaprono i cantieri di Ruscio, ove sono presenti molti "stranieri" (tecnici sabaudi, maestranze della Lombardia austriaca, operai "regnicoli"). Nel 1789, durante il breve regime repubblicano instaurato dalle truppe francesi, Scipione Breislak, Ispettore dei lavori mineralogici" della Repubblica Romana, presenta al governo di Roma una relazione geologica e tecnico-finanziaria sui giacimenti ferriferi del territorio di Monteleone e sul forno fusorio di Ruscio. Nel 1800 l'insigne ingegnere e architetto spoletino Pietro Ferrari redige un'interessante memoria documentata sulle miniere di Monteleone, sulla ferriera di Scheggino e sulla nascente metallurgia ternana. Nel 1812, nel periodo napoleonico (Spoleto diviene capoluogo del dipartimento del Trasimeno annesso all'impero francese), un altro insigne spoletino, Pietro Fontana, incaricato di esplorare il territorio di Monteleone nell'intento di riattivare l'industria del ferro, scopre un giacimento lignitifero presso il torrente Vorga, affluente del Corno. Questa miniera di lignite viene sfruttata dall'industria siderurgica ternana per brevi periodi, in particolare durante le due guerre mondiali. Nel 1918 la "Societa' Anonima miniere lignitifere di Ruscio" costruisce una teleferica per il trasporto della lignite a Ferentillo: da qui il trasporto veniva effettuato su rotaia. L'industria mineraria di Monteleone fa parte ormai della sua storia economica. La ferriera di Ruscio, inattiva da circa due secoli, e' diventata un sito di archeologia industriale. Tratto da "Le miniere di Monteleone" di Ubaldo Santi, Spoleto '90 n° 2, 30 giugno 2000
    2 punti
  9. Lasciando da parte per un attimo rick2, vorrei ricordare a chi dice che nel forum non vi sia libertà di pensiero, che dire ciò che si pensa a volte configura un illecito di cui gli amministratori, se non intervengono, sono considerati corresponsabili.
    2 punti
  10. Ma saggio di cosa ? Se lecito Sinceramente questo clima da caccia alle streghe Disorienta... Abbiamo un utente storico come Oedema che molto cortesemente ha semplicemente chiesto quali sono gli effetti della corrosione marina e terrestre sulle monete. Non ha mi ca detto vi offri delle monete trovate di fresco sulla spiaggia o dentro una tomba. E poi cerchiamo di relativizzare, se stesse parlando di una moneta inglese trovata su una spiaggia inglese ci potrebbe essere qualcuna che scagli ancora qualche pietra? Io sono per il rispetto pieno delle regole ma gli atteggiamenti farisaici non suscitano il mio entusiasmo. Vorrei vedere quanti utenti osannino , in una discussione accanto nella sezione aste, materiale che viene offerto patentemente mancante di provenienza... Un po' di coerenza non guasterebbe
    2 punti
  11. Buonasera, segnalo a tutti i collezionisti la recente pubblicazione dei risultati delle due giornate dedicate agli studi numismatici tenutesi a San Teodoro e Cagliari. La prima giornata di Studi, organizzata dalla Associazione Culturale Hermaea Archeologia e Arte, si è tenuta presso il Museo del Mare di San Teodoro a chiusura di una importante mostra di monete con la collaborazione di collezionisti privati e con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna. La seconda giornata si è tenuta a Cagliari nella splendida cornice dell'Aula Consigliare di Palazzo Viceregio, è stata indirizzata verso la monetazione Punica e ha visto il confronto di esperti e studiosi di numismatica sulle novità e le ultime ricerche in corso. Aggiungo che quest'ultimo confronto "apre un raggio di luce" sulla monetazione punica, sin qui purtroppo ancora poco conosciuta ed apprezzata forse, ma ricca di fascino e mistero. Allego copia della copertina e dell'indice degli argomenti, come potrete vedere hanno partecipato i massimi esponenti del settore (Punico) oltre alle "nuove leve" dell'isola. Prezzo di copertina 16,00 All'interno numerose tavole a colori, 167 pagine. Saluti, Diegus75
    1 punto
  12. Grazie ad un colpo di fortuna sono riuscito ad acquistare in una asta estera questa moneta molto rara a vedersi presente infatti in pochissime collezioni private e pubbliche Tipologia simile a quella battuta da Amedeo V di Savoia Grosso tipo Savoia Ludovico I di Vaud (1286-1302) D/ + LVDOVICVS D SABAVD’ . - Aquila spiegata con testa rivolta a sinistra , caricata del lambello a 5 pendenti R/ + SPX VICIT SPX REGNAT . - Croce Patente Argento , 24,1 mm. , 2,53 gr. , zecca di Nyon Simonetti III n.1 , p.334 Mir Rami Collaterali di Casa Savoia n.50 Rarita' : R9 Qui potete osservare un secondo esemplare del medagliere torinese http://www.palazzomadamatorino.it/opera.php?id_opera=512 14003/N
    1 punto
  13. Isole Marianne, $ 5 a forma di cuore
    1 punto
  14. Taglio: 2 Euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: MB Città: Vigarano Mainarda (FE) Note: Avuto proprio questa sera come resto in un bar-tabacchi.
    1 punto
  15. Liberia - 100 Dollari in argento - 2009 (40 + 12 x 5) Moneta PUZZLE formata dal nucleo centrale dal valore nominale da 40 Dollari + 12 frammenti da 5 Dollari cadauno . 12 cm. di diametro 1 Kg.
    1 punto
  16. Veridio ricorda un dato oggettivo che mi era sfuggito (o che non conoscevo) al momento della discussione con aemilianus. Il rovescio della medaglia di Urbano VIII - Miniere Monteleone non è appartenuto alla bottega degli Hamerani. Il bello studio di Lucia Simonato "Urbano VIII e le medaglie....." ha infatti documentato che questo conio fu ceduto dalla famiglia Morone-Mola alla famiglia Barberini. La vicenda non modifica molto i criteri in ordine alla ricerca di una probabile datazione delle coniazioni. Se ben ricordo ( dovrei riguardare con maggiore attenzione ), la Simonato cita anche la bottega Morone-Mola impegnata a Roma nel 1600 nella produzione di medaglie papali con coni di appartenenza, fino alla vendita del tantissimo e importantissimo materiale disponibile in forme articolate (per i coni di Urbano VIII vi sarebbe stata una prima scelta della famiglia Barberini e un residuo acquistato dagli Hamerani). Quindi riconi di epoca non hameraniani vi furono nel periodo di appartenenza dei coni ai Morone Mola, anche se con produzioni di minore quantità rispetto agli Hamerani. Nel periodo di appartenenza del materiale ai Barberini la riconiazione, probabilmente, fu limitatissima, quasi inesistente. Per la successione dei coni l'indice più evidente è una piccola escrescenza sotto la N di URBANUS, che si amplia nel tempo. Può aiutare anche una medaglia sempre meno piatta e, come prima valutazione, la patina. Non è invece un indice pertinente la sottigliezza. Fin dall'origine furono coniate medaglie grosse e sottili per contenere i costi.
    1 punto
  17. 1 punto
  18. Le medaglie non le ho ancora fisicamente in mano. Quando arriveranno, su quella di Urbano VIII saprò dirti di più.
    1 punto
  19. Questo è il link della vecchia discussione riguardo le mie due medaglie: http://www.lamoneta.it/topic/24596-aiuto-per-medaglie-papali/?hl=monteleone Le foto sono in effetti minuscole, ma spero siano lo stesso leggibili.
    1 punto
  20. Per @@aemilianus253 per Urbano VIII mi basta che non sia un riconio Mazio. E di questo sono certo visto che il Mazio errò nell'accoppiamento dei conii. Inoltre non trattandosi di un conio di produzione Hamerani escluderei anche questi ultimi. Cito: Nel 1823 la Zecca Pontificia entrò in possesso di altri 200 conî, conservati nella Biblioteca della famiglia Barberini.
    1 punto
  21. Di nuovo Buon giorno Cesare Augusto, Il canto 26mo dell’inferno è un vero inno all’“importanza della conoscenza“. Attraverso le parole di Ulisse si percepisce che la conoscenza non ha né età né limiti. Ulisse e i suoi hanno una certa età, come me. Ma vale la pena di ripartire. Sempre. La tua disponibilità mi stimola. Per due sole persone gli obiettivi sono troppo ampi e, se nessuno fosse interessato, bisognerebbe necessariamente restringerli o trattarli separatamente. Sono del parere di aspettare ancora un pò, per vedere se vi sono persone che possano e vogliano unirsi a noi. Poi decideremo. Cosa ne pensi? Amedeo
    1 punto
  22. Onestamente parlando, la patina non mi è piaciuta da subito, preciso che ho sempre visto questa foto, ma @renato come ben sa gli ho sempre palesato il mio scetticismo su questo "dettaglio". La moneta di per se è in alta conservazione e ripeto, non si discute, però visto che non è una moneta rara, si trova decisamente impeccabile con un po di pazienza e di soldi, sapendo i suoi trascorsi, la restituirei al mittente... Poi, degustibus, dipende anche dal prezzo pagato. Se è stato un "Affare"...
    1 punto
  23. Ciao, cavolo mi hai fatto prendere la lente in mano :D...ad ore 1 confermo esserci un piccolissimo colpetto e sulla guancia è un segno da contatto, il bordo da ore 7 ad ore 11 è sdoppiato ma ha anche un piccolo residuo esterno di bavetta.
    1 punto
  24. Grazie Amedeo ma, per carita', rimuoviamo subito quell"esperto di fama etc." Ci mancherebbe altro.. Sono semplicemente un 'appassionato cultore della materia' nulla di piu' e di diverso da tanti altri appassionati che frequentano questo forum.. L'interesse selle parine w' per ora del tutto personale e i contatti con lz prof.ssa Goidanich sono a mero titolo personale Per quanto proponi concirdo anch'io che creare due sezioni sia probabilmente eccessivamante frammentare e forse prematuro. Magari si puo' proseguire con delle discussioni ad ho. Incentrate su queste due tematiche e vedere l'interesse e la passione che suscitano Successivamente vista la ricorrenza del tema "patine" in tante sezioni si puo ' pensare ad una sottosezione dedicata se lo Staff e' d'accordo
    1 punto
  25. Dubito che gli operatori del British abbiano fatto cartellini di singole monete. Probabilmente si tratta di cartellini opera dei primi collezionisti venuti in possesso delle monete "liberalizzate". Comunque eliodoro ci posterà sicuramente il cartellino, non appena gli arriverà ;)
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  26. Mamma mia!!! Facevo bene allora a diffidare della patina ;)
    1 punto
  27. Secondo me @@wolf non si riferiva a te, parlava solo di rick2 e del fatto che anche lui è uno in gamba a identificare. Il tuo indice di gradimento è altissimo e dimostra con i fatti la tua ineccepibile bravura nelle identificazioni. Secondo il mio modesto parere sei imbattibile e molto professionale, difficile competere con te. :hi: :good:
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  28. La mia speranza è che in futuro si parli di più solo di monete e molto meno di altri argomenti che seppur collegati alla numismatica, possono portare fuori strada ed un innalzamento di toni delle discussioni.
    1 punto
  29. Sono d'accordo, le tracce che si notano sia al D. che al R. sono quelle lasciate dalle "ossidazioni" rimosse (che dalle immagini Nomisma paiono di contatto con altro metallo, al R. non è l'Ag del tondello), e anche la patina, necessariamente, fa parte del "restauro". Detto ciò è senza dubbio un ottimo esemplare, che si pone tra i migliori di questa copiosissima emissione, spesso non priva di difetti all'origine. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  30. Troppo piccola.... Secondo me è assurdo che per ammirare il soggetto di una moneta bisogna ricorrere a una lente....
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  31. L'articolo lo devo ancora leggere; ma l'argomento trattato è alquanto originale.
    1 punto
  32. Se ti può essere utile per meglio classificarle: Banca di Stato della Cecoslovacchia 20 Korone emissione1988 D/ Jan Amos Komensky Vescovo protestante, pedagogista, filosofo e scrittore. R/ La natura come norma del sapere e del metodo dell'educazione. Amministrazione francese dei territori del Pacifico Istituto d'emissione d'oltremare 1000 Franchi mod. 1985/1996 valevoli in: Polinesia francese, Nuova Caledonia, Nuove Ebridi, Isole Wallis e Futuna. D/R: Ragazza nativa e villaggi coloniali.
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  33. Suvvia finiamola, stiamo portando avanti un discorso "inutile" che non serve a nessuno.
    1 punto
  34. In quanto trovo anche io scorretto parlare di un utente che non può rispondere o ad essere piú precisi trovo che sia scorretto quando lo fa chi ha lavorato alacremente per farlo bannare ;)
    1 punto
  35. Questa per rarità e particolarità del ritratto merita di essere postata in questa discussione. Maria di Sicilia - Quarto di Pierreale. Rif. Spahr 9; MIR 212. Asta Aureo&Calicò subasta selecciòn del 20.03.2014 lotto 50.
    1 punto
  36. Fino a prova contraria "anche" in Italia si puo' parlare di questi temi Io stesso sono in contatto con una professoressa dell universita' di bologna per analizzare gli effetti dei diversi tipi di terreno, da basici ad acidi, e i diversi tipi di patina e colorazioni che hanno come effetto sulle monete di bronzo Altro che ingenuita' ...
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  37. Gli scudi di San Marino, perlomeno quelli dei primi anni, da sempre si vendono al mero peso dell'oro, essendo molto comuni come monete ed avendo una richiesta collezionistica decisamente modesta. Il fatto che qualcuno su ebay o altrove provi a piazzarle con notevole plusvalore rispetto al peso è legato semplicemente alle dinamiche del mercato del biondo metallo, pesantemente calato di valore nell'ultimo anno. Molti hanno comprato questi scudi negli anni scorsi cercando di speculare sulla salita di valore dell'oro, ovvio che oggi ci sono molte persone che li hanno pagati un +10, 20 o anche 30% rispetto agli attuali valori, che cercano di piazzarli a prezzi (francamente improbabili) che permettano loro di rientrare delle spese. Personalmente ho acquistato alcuni di questi scudi negli anni scorsi, ancor prima che l'oro iniziasse la sua pazza salita, e li ho sempre pagati a peso (in un'occasione acquistai la coppiola del 1975 pagandola addirittura molto meno del peso dell'oro). Solo gli scudi più recenti, tirati in quantitativi decisamente minori rispetto a quelli degli anni '70, possono meritare un più o meno modesto plusvalore rispetto al peso del metallo.
    1 punto
  38. Purtroppo oggi queste pregi sono considerati difetti,bisogna dire falsita se questa è buona per il pubblico e tenere nascosto quello che si pensa. Una volta ti dicevano "Parla chiaro"! oggi se lo fai devi essere pronto a rimanere da solo o con pochissimi.
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  39. 5 cent del Regno Lombardo Veneto?
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  40. Buongiorno @@Trishekel Io sarei interessato al volume qui presentato, è sempre un piacere poter leggere dei libri che trattano di numismatica Sarda, qualsiasi periodo si tratti da quello Punico in poi, poi dall'indice ho visto la partecipazione dei più esimi esponenti della numismatica Sarda. Ti chiedo quindi come posso fare per poter avere il volume, e ti ringrazio fin da ora per la tua disponibilità.
    1 punto
  41. Allego una foto con tre dei sei relatori partecipanti alla seconda giornata di studi numismatici, relativa al convegno del 15 dicembre 2012, da sinistra: Enrico Acquaro, Giuseppe lulliri, Marco Piga. Gli altri relatori sono stati: Enrico Piras, Lorenza Ilia Manfredi e Daniela Ferro. In allegato, una delle dieci tavole fotografiche presentata e spiegata nella mia relazione, intitolata: CONTRASSEGNI SIMBOLI E LETTERE NELLA MONETAZIONE SARDO-PUNICA (tavola che verrà pubblicata a breve nel mio prossimo volume sulla monetazione sardo-punica). Nella tavola sono illustrate alcune varianti relative a medi bronzi punici, di zecca sarda, del tipo Core-cavallo stante. Tutte le monete illustrate provengono da collezioni private. mariesu
    1 punto
  42. Consultando " I Pesi Monetari di Monete Milanesi " di F. Mazza della collana delle Civiche Raccolte Numismatiche del Comune di Milano, non trovo niente che possa catalogare questo peso per la monetazione milanese. Il D con il volto del Re verso sx è presente nei pesi milanesi, ma per monetazione in argento Ducatoni con i suoi sottomultipli. Per i pesi della doppia e dello scudo, nel testo, non sono presenti esemplari con ritratto. Il ritratto è molto ben eseguito. Per favore puoi misurare il diametro. Il R nei marchi di fabbrica non è presente, mentre nei punzoni di verifica è presente una rosetta simile ( n. 72 ) " nn 71 - 75, bolli milanesi. applicati anche su pesi dei denari e della serie dei suoi sottomultipli. " Questa catalogazione però non sembrerebbe usata per lo scudo in oro. Sicuramente rimane interessante.
    1 punto
  43. Fino ad ora abbiamo visto berretti in capo a personaggi effigiati su monete e medaglie; persone importanti quindi, persone che rappresentavano il potere. Ma se ci allontaniamo un momento da loro ed al loro copricapo togliamo i fregi, i ricami, le bordature non resta che la foggia di un cappello che poteva benissimo indossare un mercante. Siete d'accordo? Forse quest'ultimo non era confezionato in broccato o in qualche tessuto pregiato; forse era solo di panno colorato.... ma chi altri se non i signori, gli ambasciatori che provenivano da paesi lontani ed i mercanti che giravano il mondo, potevano diventare veicolo della moda? Non è una invenzione recente la moda ed è stata anch'essa il filo conduttore che continua ancora oggi; sono forse cambiati gli attori, ma il risultato è sempre quello. saluti Luciano
    1 punto
  44. Ecco qui, appena recapitatomi, il premio per la vincita del concorso :) : Grazie mille a Mario @@dabbene e a tutti per i complimenti.
    1 punto
  45. Ciao, se vai nel tuo profilo e poi fai "modifica profilo" nelle notifiche hai il flag su queste voci? (vedi foto allegata)
    1 punto
  46. Non sapevo di questo aumento....veramente scandaloso!
    1 punto
  47. Complimenti per tutto l'archivio fotografico, è immensamente bello!
    1 punto
  48. 1901 Medaglia Omaggio dei dipendenti dello STABILIMENTO JOHNSON ai medici: GATTI DOTT. FRANCESCO - FAVARI DOTT. PIETRO - CAPORALI DOTT. VINCENZO per aver curato da FIERO MORBO, FEDERICO JOHNSON e la figlia. Bronzo dorato, mm. 61x43 - Autori EGIDIO BONINSEGNA e ANGELO CAPPUCCIO Rif. R. MARTINI CATALOGO DELLE MEDAGLIE SECOLO XX ( 1900-1945 ) n.37 Per ingrandire cliccare sulla foto
    1 punto
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