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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/23/14 in Risposte
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anche oggi ho passato una giornata piacevole un saluto ad Andyscudo a Maximo68 Paperon de Paperoni Carpediem blaise etc etc buone le brioche e le polpette :rofl: vero Lucadesign :hi:3 punti
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...e dopo averla asciugata al sole, procurati un paio di litri di olio di vaselina, due gocce serviranno per la moneta, il restante per favorire le prossime inchiappate del governo appena insediato!!3 punti
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@@vmassano ma quante ne apri?................. hai già aperto la stessa discussione e ti è già stata data una serie "esaustiva" di informazioni... http://www.lamoneta.it/topic/119555-qualcuno-conosce-questa-moneta/ e poi sai benissimo di che moneta si tratta , guarda un pò quà... ( si dice che "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.." vero?..) http://www.deamoneta.com/auctions/view/158/283 questa la chiudo3 punti
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Prendo spunto da alcune foto che ho postato nella discussione sui leoni dei lamonetiani e che riguardano la città di Cattaro, per parlare della monetazione veneziana coniata in questa città all'epoca del dogato di Francesco Foscari e successivamente, fino alla caduta della repubblica ed al successivo trattato di Campoformido. Cattaro già disponeva del diritto di conio quando, prima della sua integrazione nel dominio veneziano, era suddita del regno di Serbia (Rascia) e dopo la caduta di questa, nel 1389, tale diritto veniva mantenuto dalla città che riusciva a conquistarsi un governo autonomo, pur dovendosi barcamenare tra le mire ungheresi, albanesi, slave e turche. Finalmente, nel 1420, sotto il dogato di Tomaso Mocenigo, Venezia, dopo ben sette reiterate ed altrettante rifiutate richieste di dedizione rivoltegli dai cattarini, accettava l'atto di spontanea sottomissione, con la salvaguardia di tutti i suoi statuti e da subito, la Serenissima, per proteggere quel nuovo territorio, così strategico, ma anche vulnerabile agli attacchi nemici, soprattutto se provenienti da terra, iniziava a costruire la cinta di mura nella quale la città è tuttora racchiusa, con gran profusione di denari. Ancora oggi, a Venezia, per indicare un'amante troppo pretenziosa, si usa dire: “te me costi come i muri de Cattaro”. Oltre alla conferma dei propri statuti, e a deroga della gelosa prerogativa che Venezia aveva mantenuto sempre nei confronti di tutte le città suddite, confermava a Cattaro anche il privilegio di coniare moneta propria con le insegne della Serenissima. Non era, questa, una piccola concessione, anzi, fu una tra le pochissime fatte, se consideriamo che, solo poco tempo dopo, la medesima richiesta veniva negata alla città di Dulcigno. Erano indubbiamente monete che servivano esclusivamente all'uso nel territorio di Cattaro ed a quello limitrofo ed il cui valore corrispondeva ai 2/3 circa delle corrispondenti monete coniate a Venezia Queste monete cominciarono ad essere coniate dal 1433, sotto il dogato di Francesco Foscari e possono essere suddivise in due diverse tipologie: la prima che riguarda le monete che non riportano alcuna sigla del Conte Rettore e Provveditore che amministrava generalmente per 24 mesi la comunità per conto del governo veneziano; la seconda che le riporta, in un primo momento da sole ed in un secondo momento accompagnate dal proprio scudo aradico. Prossimamente posterò anche i tipi, ma se c'è qualche collezionista di queste monete …. ebbene, se lo desidera, può anticiparci qualche immagine e, da appassionato di queste coniazioni, può ben integrare il mio scritto con qualche considerazione. Continua... Saluti luciano2 punti
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Non hai proprio nulla di cui scusarti, abbiamo passato due spettacolari giornate visitando luoghi bellissimi ed inusuali, parlato con grandi esperti di Numismatica e Storia, mangiato benissimo e dormito altrettanto bene...cosa si può volere di più? L'evento ha avuto un ottimo successo, la Sala delle Conferenze era gremita e tutto il Campionato si è svolto bene e senza intoppi, quelli che tu chiami "errori" sono solo punti da perfezionare e l'esperienza fatta quest'anno ti aiuterà a migliorarlo l'anno prossimo. Quindi un plauso al tuo enorme lavoro da tutti noi, stai tranquillo che l'anno prossimo torneremo portando con noi quanti più amici potremo. :D Stasera la mia macchina mi ha abbandonato, le batterie sono scariche completamente e non ho potuto nemmeno scaricare le foto sul pc, lo farò domani e cercherò di fare un resoconto di queste due magnifiche giornate il più completo possibile. Ho anche fatto riprese della Premiazione, spero di riuscire a caricare i video su un server per poi postarli in discussione, comunque di foto ne hanno fatte molte anche gli altri amici e specialmente Albertodrc che mi ha anche fiancheggiata durante le Conferenze visto che ero impegnata a prendere appunti, quindi saremo in tandem nel postare le foto, lo ringrazio moltissimo per l'aiuto che mi ha dato. Ringrazio inoltre tutti gli amici e in modo particolare Francesco per queste due particolari giornate, sono tornata carichissima e pronta a combattere le mie "battaglie" :lol: :lol: Auguro una buona serata a tutti, ci vediamo domani. Giò2 punti
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mi scuso con tutte le persone intervenute per gli errori che abbiamo commesso, ce l'abbiamo messa tutta, del resto, non sbaglia chi non fa :)2 punti
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Difficile credere che sia il ritratto della stessa persona... In questo confronto con il busto marmoreo invece la somiglianza è innegabile.2 punti
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Grazie per l'apprezzamento :) A voler essere pignoli, acqua tiepida e sapone neutro, non strofinare i polpastrelli sulla moneta specie se hai la pelle un po rugosa, ma usa dei guanti in lattice morbidi mentre la lavi. Dopo una bella insaponata, sciacqua con abbondante acqua corrente tiepida, più sul fresco che sul caldo. Sempre a voler essere pignoli, se le impronte sono rimaste, un bel periodo in acqua demineralizzata non fa mai male. Risciacquare stendere al sole e inamidare con fragranze a piacere :D2 punti
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Mi scuso ma non mi connetto molto al forum visto che di bottoni se ne vedono pochi :cray: ;) .. detto questo ditemi come posso essere utile .. Ma ti sei svenato quanto ? Sono bottoni da livrea di funzionario piuttosto comuni .. mi raccomando, i bottoni ci sono, magari non sul mercato numismatico, ma ci sono, non fatevi maltrattare troppo economicamente !! O quantomeno prima chiedete .. ;) In ogni caso se posso esservi utile sono qua .. come posso fare ? Ne metto uno dei miei ( doppio ) per incoraggiamento .. :)2 punti
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@@latino Per me si tratta del Muntoni 397 - CNI 62 D/Stemma a targa sovrapposto a chiavi sciolte - anepigrafe R/FER || RA.RI || 17 AE 46 in cartella di fogliami (le cifre 7 e 4 sono invertite - le lettere AE sono unite)2 punti
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Il freddo e selvaggio continente antartico - abitato solo dal personale delle basi scientifiche di vari paesi - non appartiene teoricamente a nessuno dato che stando ai trattati internazionali in vigore tutte le rivendicazioni su di esso sono formalmente "congelate", ma in realtà alcuni paesi accampano da molto tempo pretese su parti del suo territorio. Le valute ufficiali sono quindi: - Sterlina britannica. Il Regno Unito rivendica il settore come territorio (British Antarctic Territory), che fino al 1962 era amministrato come dipendenza delle Falklands. - Peso Argentino. L'argentina rivendica il settore come semplice provincia, quindi parte a tutti gli effetti del territorio nazionale. - Peso cileno. Come l'Argentina anche il settore cileno ha lo status di provincia del Cile. - Corona Norvegese. Il settore norvegese è un territorio, senza un nome formale e con confini non ufficialmente delimitati. Ne fa parte anche l'isola di Pietro I, al largo del settore antartico non rivendicato. - Dollaro australiano. Il settore è rivendicato come territorio (Australian Antarctic Territory), diviso in due parti. - Euro. [fino al 1999 franco francese] Il settore rivendicato dalla Francia è un territorio (Terres Australes et Antartiques Françaises) di cui fanno parte anche le "isole sparse" nei pressi del Madagascar. - Dollaro neozelandese. Il settore neozelandese è un territorio (Ross Dependency). Il settore colorato in grigio sulla mappa è stato esplorato dagli USA, quindi secondo la prassi sarebbero loro a poterlo reclamare, ma dato che gli USA non accettano le rivendicazioni sull'Antartide quel territorio non appartiene sia formalmente che di fatto a nessuno.1 punto
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Ciao a tutti, è entrato in collezione questo 60 grana 1836 ; il nostro curatore l' ha vista in mano e sono curioso di sapere da lui se la foto la penalizza o le da il giusto merito. I fondi sono brillanti ; al rovescio notate qualcosa? :) Che conservazione gli attribuite? Grazie come sempre!!1 punto
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ci vorrebbero delle conservazioni dialettali..... è tropp bell assaj ! renderebbe meglio l' idea!1 punto
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Caro @@gionni980 i 60 grana sono monete sempre molto ostiche da ricercare in buono stato e anche da giudicare, ho notato che negli ultimi periodi ne stai mettendo in collezione qualcuno e comunque sempre in ottimo stato conservativo...bene, ti faccio i complimenti perchè se siamo scesi ai 60 significa che i 120 gli hai chiusi tutti o quasi..........Questo è un ottimo esemplare che secondo il mio parere è un Spl + meritato. DImenticavo .... avrei notato una certa lettera R di REGNI non proprio negli standard ....facci caso e confronta !! Un saluto1 punto
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Segnalo il libro del prof. Eugenio Barcellona, edito dalla Società editrice il Mulino, dal titolo Ius Monetarium - Diritto e moneta alle origini della modernità Per informazioni: http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=241921 punto
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Io sto facendo uno studio sugli incisori di conii di provenienza toscana e che hanno lavorato per zecche toscane. Tra le altre cose che sto studiando, ci sono proprio i segni dell'agontano, questi sono un caso a parte rispetto alle altre monete. da notare che in tutti gli agontani più arcaici si ripete la serie [cerchietto,rosetta,punto] e il trifoglio: non è un caso! io credo che questi simboli siano legati all'incisore di conii, e infatti nelle varianti in cui si ripresentano gli stessi simboli, abbiamo anche fattezze uguali, punzoni molto molto simili, liscatura dei cerchi identica: si riconosce la stessa mano! io, in particolare, credo che i conii di tutti gli agontani primitivi di Volterra, Arezzo e delle zecche adriatiche, siano stati incisi da uno stesso cesellatore. purtroppo, all'epoca, non era in uso la pratica di evidenziare il nome dell'incisore, e gli archivi di Ancona sono andati perduti, per cui non abbiamo notizie più approfondite. Dal confronto epigrafico che ho fatto, comunque, può starci tranquillamente, secondo me, questo discorso. Sto reperendo le ultime notizie, dopo di che spero di riuscire a pubblicare questa ricerca simpatica su qualche rivista.1 punto
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Grazie Medusa, però è un 50 Cent Chissà che la tua svista non mi sia di buon auspicio....... :rofl:1 punto
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Certo, possono votare tutti. Ho votato anche io ora, ciao e un grande grazie a Fabione per la sua disponibilità. Giò1 punto
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penso che sia un Minuto di Antoniotto Adorno 1396 come questo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV9/2 Attendi conferma dagli esperti genovesi.....1 punto
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Zecca di Firenze,quattrino I serie (I semestre 1332- I semestre 1347), M.I.R.,85 ,segno zecchiere?- Ciao Borgho.1 punto
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I big sono a parer mio coloro che pur non avendo una grande collezione sono in grado di compiere grandi gesti.1 punto
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Zecca di Firenze, quattrino di grosso o crazia da 4 quattrini bianchi o 5 neri. Stemma zecchiere,Banco di Andrea di Matteo Albizzi (II° sem.1504), M.I.R.,93/2.- Ciao Borgho.1 punto
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Comunque visto che forse non mi sono espresso bene la prima volta e che ho forse peccato per un tono che poco giova alla discussione in ogni caso, riscrivo perchè mi sono reso conto d'aver sbagliato dopo aver ripensato più volte a questa discussione, ricomincio: Il diritto è gradevole, il ritratto della regina è ben conservato e anche l'espressione, nonchè i capelli che scendono sul petto, il semibusto di ferdinando nonostante la frattura rimane bello e in tono con la capigliatura che non è usuratissimo ma ben leggibile, un po meno bello il viso del sovrano che rimane un punto chiave, ma ...ci sta, anche se avrei preferito come già detto prima che l'usura fosse più omogenea, non che la conservazione fosse più alta ma avrei rinunciato a piccoli particolari più marginali per un po d'espressione in più (mio parere) Il Rovescio è bello, più omogeneo, l'usura c' è ma è quell'usura che se sai che quella cifra in più da spendere non ce l'avevi, è tollerabile, i segni zodiacali son particolarmente belli e aggiungono un altro po d'appeal al tondello, la frattura come su..per me non è antiestetica...ma del resto in mano non so che effetto fa dato che non ho monete con fratture in collezione. Giudizio finale..per il prezzo pagato è uno dei migliori compromessi che ho mai avuto modo d'osservare anche partendo dal pressuposto che pagare poco monete di napoli o monete come questa che son ricercate è impresa ardua..se avessi avuto 180 euro probabilmente non l'avrei presa, ma l'acquisto rimane comunque buono..e se un giorno vorrai migliorarla ammesso di volerla togliere...a 250 euro si vende da sola per come stanno le cose. Spero d'aver corretto il tiro, e d'aver chiarito la mia posizione iniziale..non sono un detrattore di professione, anzi..@@pietromoney Andrea.1 punto
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@@miroita Nel grosso agontano noto una notevole quantità di simboli o segni di "emissione". Oltre a quello evidenziato da miroita sopra la croce, vi è lo stesso globetto sotto i piedi del Santo. Aggiungerei particolare è la rappresentazione della stella a sette punte, molto simili a quella che poi andrà ad essere rappresentata negli scudi d'oro del sole di un paio di secoli dopo. Ciò che mi ha incuriosito di più è, al rovescio, a sinibstra del globetto sotto i piedi del Santo, la "sorta" di triscele, o trifoglio stilizzato. E' un simbolo comune a questa monetazione ?1 punto
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Finalmente conosciuto Paperon de Paperoni e Carpediem,Piergi00 mancavi solo tu. Un saluto a tutti, ci vediamo alla prossima.1 punto
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e per ultima Taglio: 50 Cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 179.712 Condizioni: BB+ Città: Trieste Note: :yahoo: :yahoo: :yahoo:1 punto
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Viste le tirature di questa divisionale difficilmente ci su guadagna. tiratura 2000 é alta e la nuova tendenza dell ufn é che giustamente vogliono guadagnarci loro ed ammazzare la speculazione . molti collezionisti che la chiederanno (anche se non pre assegnata) verranno accontentati, quindi di conseguenza i commercianti non ne prenderanno da vendere, quindi non avrà gran mercato. quindi direi che la parola investimento é impropria quote name="mds59" post="1360414" timestamp="1393147339"]Perché dici che come investimento non va? Almeno a breve termine mi sembra che sia possibile eventualmente rivenderla guadagnandoci non poco.1 punto
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Buona Domenica giusto per averne memoria anche in questa discussione, posto il leone "ufficiale" della Serenissima alla data del 1653. Il testo completo della legge è in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/101307-quanto-mi-costi/ Parte meretrici 1.pdf saluti luciano1 punto
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> @Legio II Italica: puo' darsi sia lui , ma sulla identificazione del marmo rimane sempre una ipotesi . Il busto di cui parliamo, e di cui le immagini, conservato ai musei capitolini, è proprio di Massimino il Trace: " Quattro ritratti sono sicuramente di M. il Trace e sono tutte copie di uno stesso originale: 1) busto dei Musei Capitolini. Questa può essere considerata la copia migliore; Catalogue British School at Rome, The Sculptures of the Museo Capitolino, p. 207, n. 62; J. J. Bernoulli, Römische Ikonographie, ii, 3, p. 117, n. 6 e tav. xxxiii a-b; A. Hekler, Bildniskunst der Griechen und Römer, tav. 291 a; fot. Anderson n. 16o1; fot. Alinari n. 11763. 2) Testa nella Gliptoteca Ny Carlsberg: Fr. Poulsen, Katalog over antike Skulpturer, n. 744 e tav. lxiii; Arndt-Bruckmann, Griechische und römische Porträts, n. 559. 3) Testa al Louvre: fot. Giraudon 1342. 4) Parte superiore di una testa nel Museo Nazionale Romano (Magazzino): H. P. L'Orange, op. cit., p. 3 e tav. 4...." (da: http://www.treccani.it/enciclopedia/massimino-il-trace_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/)1 punto
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Mah ! nel secondo paragone moneta busto , vedo un naso diverso , carnoso nel marmo , aquilino nella moneta ; sopracciglia diverse , prominenti e sporgenti nel marmo , normali nella moneta ; non vedo barba nel marmo , nella moneta si ; le uniche somiglianze sono nei capelli , nella fronte e nella mascella con mento massiccio ; puo' darsi sia lui , ma sulla identificazione del marmo rimane sempre una ipotesi .1 punto
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Mi raccomando cerchiamo di mantenere dei toni pacati.... La discussione può anche essere interessante per ciò che riguarda questa moneta. Ovvio che essere più chiari ( non c'è nulla da nascondere se comprata in asta o da un amico) può aiutare a evitare incomprensioni.... Prof lasciamo cadere tutte queste piccole imprecisioni, capisco benissimo che a volte ci sentiamo quasi presi in giro quando ci vengono date delle informazioni imprecise... Ora però voglio parlare della moneta...1 punto
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si nota subito una differenza tra i due denari la posizione della rosetta mi pare sia invertita rispetto a quella di giovanni rosetta A invece di A rosetta1 punto
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Complimenti a tutti i partecipanti e a fabione per il lavoro di preparazione. La scelta, come sempre, si è rivelata difficile! P.s. L'immagine della banconota del post n°6 (identica a quella del post n° 10) è errata.1 punto
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Sarà classico per te.... sarebbe bello se lo mostrassi anche a tutti gli altri utenti soprattutto se vuoi condivisione nella discussione..... Ciao M.1 punto
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Come detto ho letto l'articolo, interessantissimo, anche se purtroppo si esaurisce in poche pagine, sarebbe stato degno anche di uno speciale, riguardante le rafigurazioni del Leone e del Toro, volevo seggnalare che non solo nella monetazione classica queste figure sono rappresentate, ma anche ai giorni nostri, infatti i 2 euro della Grecia hanno come raffigurazione il rapimento di Europa da parte di Zeus, nelle sembianze di un Toro, poi da segnalare anche due Comemorative, una Italiana del 2005 per la Costituzione Europea, dove appaiono il Toro ed Europa che tiene in mano la Costituzione, e l'altra Vaticana del 2010 per l'anno Sacerdotale, dove un pastore tenta di salvare una pecora dalle fauci di un Leone, questa moneta magistralmente disegnata da Guido veroi. Insomma anche ai nostri tempi sono rappresentati il Leone ed il Toro, simboli che apparivano sulle prime monete della Lidia e che poi nel periodo classico si sono sviluppate in immagini cosi pregevoli da far immaginare una vera lotta tra i due animali ogni volta che si osservano i tondelli d'argento coniati dalle città del Mediterraneo. Complimenti ancora per il bel articolo.1 punto
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se è riuscito a trovare e pagare solo 85 euro la grande medaglia per la crociera in Sud America del 1930 le facico i miei complimenti. L'avviso però che esistono molti riconi in giro. Sarebbe piacevole se allegasse le foto della medaglia da lei acquistata. comunque è catalogata a pagina 686 del catalogo brambilla. saluti e complimenti ancora.1 punto
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La medaglia del Ministero della Guerra è assai comune e coniata dalla zecca di Roma in bronzo, argento ed oro in ben 3 diversi diametri. ne esiste anche una rara versione coniata dalla Mario nelli di Firenze. Fu conferita per la vittoria della prima guerra mondiale e per eventi successivi, generalmente sportivi. raramente si trovano incise.1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300000 Condizioni: B Città: Grottaglie (ta)1 punto
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Grazie, ottimo lavoro, per fortuna è saltato fuori :) L'ho aggiunto a "biografie imperiali"1 punto
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Ed è a quelle domande che ho risposto... i tondelli dei sesterzi in bronzo , stante l'impossibilità tecnica di realizzarli per fustellatura erano ricavati per fusione in matrice, poi staccati e decapati. Segue aggiustamento morfologico a martello e coniatura...l'aggiustamento ponderale non era previsto, considerate le forbici ponderali censite. Per i denari e sesterzi e quinari in argento suppongo che i tondelli siano stati realizzati sia per matrice che per taglio da lastra, almeno a vedere da certi tondelli spigolosi, e, per i serrati, sembra che siano il risultato di taglio da barra preventivamente incisa, ma non ne sono tanto convinto... Segue il solito decapaggio con le sostanze citate indietro e l'aggiustamento ponderale preconiatura per limatura o altra asportazione. Poi si procede alla ricottura e alla coniatura. Fatto ciò si effettuava il secondo aggiustamento ponderale, tramite colpo di sgorbia sui rilievi, e l'immissione in circolazione o il deposito nel tesoro erariale. Mia opinione, vista la regolarità formale dei tondelli dei sesterzi repubblicani( e anche di alcuni quinari) e il loro ridotto spessore, che i tondelli dei suddetti fossero preparati per fustellatura di un foglio di argento...più che per colatura in matrice. Sono talmente piccoli che si sarebbero avuti problemi coni canaletti di giunzione delle forme che avrebbero avuto una sezione decisamente minima e insufficiente a non intasarsi sibito col metallo rappreso sulla parete della conchiglia. Per gli aurei, vista la colabilità dell'oro, direi che la realizzazione per fusione in conchiglia potrebbe essere la soluzione più pratica, tant'è che gli orefici l'adottano tutt'ora per colature multiple...ma, considerato la malleabilità del materiale , anche la fustellatura o il taglio a scalpello o tenaglia poteva essere applicabile. Seguivano aggiustamento, decapaggio , controllo ponderale, etc etc come per i denari ma ancora più accurato... Altri suggerimenti sulle sequenze operative sono i benvenuti...1 punto
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Io aspetterei a dare per scontata qualunque cosa...poi se invece reputi che la questione sia per te così chiara e lampante, allora mi fai il piacere di metterti lì e spiegarcela per filo e per segno a tutti , con argomentazioni che non siano frutto solo di una tua personale opinione , ...... visto che fino a prova contraria, stiamo tutti qui a cercare di capirci meglio e non siamo proprio di primo pelo...1 punto
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Meglio che non faccia nessun disegno ...... Se ci vede una donna con ampia gonna (sollevata sulle spalle?), in posizione "da cavallo", con un cavaliere che ha una lancia in diagonale sul davanti .... No ... meglio che non faccia alcun disegno. :rofl: .1 punto
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