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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/14 in Risposte

  1. E' un po' che non posto e quindi volevo farvi partecipi di una petachina con una variante rara ma che non ho mai visto in altri esemplari in circolazione. Si tratta di una petachina di Carlo VI, Re di Francia e Signore di Genova. La particolarità sta nella legenda al diritto. Invece che il solito K REX F D IANVE abbiamo K REX FRA D IANVE. Variante di poco conto oppure dettaglio importante ? Lascio a voi la riflessione. Ricordo che sui genovini si hanno due tipologie. Una, la più rara, al posto delle solite decorazioni alle punte del cerchio polilobato ha dei gigli (vedi catalogo). Genova, Carlo VI, Signore di Genova (1396-1409) Ag; 16 mm; 1,26 gr.
    4 punti
  2. Pato, in linea di massima condivido quanto dici; tuttavia un po' di divertimento e goliardia non guasta... se solo postiamo foto, senza null'altro oltre ai dati delle monete, magari diventa un pochino asettico. Alessandro poi non è uno che le spara, e se scrive così deve aver veramente trovato qualcosa di eccezionale. Sono curioso anche io, non faccio supposizioni, ma anche questi "annunci" e queste attese divertono; certo i curatori "usano" questo thread per studio e statistica, ma suvvia, non togliamo anche quel poco di divertimento... :good:
    3 punti
  3. 1. DOC, Michael Hendy, Catalogue of the Byzantine Coins in the Dumbarton Oaks Collection and in the Whittemore Collection, vol. 4, Washington 1999. L’opera di riferimento nella catalogazione della monetazione bizantina che, per quanto concerne i trachy, è seconda solo ai testi di Joppich. 2. Stefan Joppich, Die Billon-Skyphaten der Komnenen und Angeloi 1092-1204, Petzlaff Editore, Hameln 2007. Uno studio assai approfondito e aggiornato sul tema, nel quale vengono riportati con dovizia di dettagli tutte le varianti conosciute: costituisce un testo assolutamente indispensabile per lo studioso ed il collezionista dei trachy di mistura, che può essere richiesto direttamente all’Autore ([email protected]). 3. Stefan Joppich, Die bulgarische und venezianischen Billon-Skyphaten während der “Lateinischen Besetzung” von Byzanz 1024-1261, Petzlaff Editore, Hameln 2005. Un approfondimento molto specialistico sul tema specifico delle contraffazioni bulgare e delle emissioni latine, per il quale si sta approntando una seconda edizione, che può essere richiesto direttamente all’Autore ([email protected]). Queste due opere, che purtroppo esistono solamente in tedesco, costituiscono i due studi fondamentali sul tema. Si tratta di un lavoro molto completo ed esaustivo, forse destinato più allo specialista piuttosto che al collezionista, impostato con un criterio molto schematico, che comunque rende facile l’identificazione del trachy e di ogni sua variante anche al collezionista di media esperienza. Purtroppo le illustrazioni che lo accompagnano, molto poche, non sono all’altezza dell’opera, anche se l’Autore in una comunicazione privata, mi ha detto che nella stesura della seconda edizione sta provvedendo a migliorare e ad ampliare la parte iconografica. Per chi voglia dedicarsi seriamente al tema dei trachy di mistura, tanto a quelli imperiali, quanto alle contraffazioni o a quelli imitativi (emissioni latine), queste due opere rappresentano un sostegno assolutamente irrinunciabile. 4. Cécile Morrisson, Catalogue des monnaies byzantines, vol. 2°, Ed. Bibliothèque Nationale, Paris 1970. Un testo bello e di facile consultazione, con un ottimo complemento iconografico. 5. Philip Grierson, Byzantines Coins, Ed. Methuen & Co. Ltd, London 1982. Un testo particolarmente ricco di notizie in merito alle diverse riforme monetarie ed alla evoluzione dei tipi, anch’esso con un ottimo complemento iconografico, assai più reperibile nel commercio che altre opere del Grierson, più complete. 6. Rodolfo Ratto, Monnaies byzantines et d’autres pays contemporaines a l’époque byzantine, Ed. J. Schulman, Amsterdam 1974. Un celebre catalogo d’asta che tuttavia, per quanto concerne i trachy, presenta notizie interessanti ma limitate, e in alcuni casi errate. 7. David Sear, Byzantine coins & their values, Ed. Seaby, London 1974 e successive edizioni. Nonostante alcuni suoi limiti, resta il catalogo più diffuso tra i collezionisti, tanto per la sua sistematicità e completezza, quanto per la sua facile ed economica reperibilità. 8. Alan Berk e Victor England, Byzantine Coins – Public Auction, New York 1989. Bellissimo catalogo d’asta con un’ampia selezione di monete riportate con immagini di altissima qualità. Inoltre l'Editrice Diana sta per pubblicare - o forse ha appena pubblicato - un catalogo dei trachy bizantini comneno-angelidi del quale ne sono l'autore in NUMMUS ET HISTORIA XXVII.
    3 punti
  4. ciao gionni Le particolarità sono che nel 5 Grana 1836 l'ultima cifra è un 6 e denota che la moneta è stata coniata sicuramente dopo quella con ultima cifra 5 e sicuramente prima di quella con ultima cifra 7;poi ,come puoi notare, i capelli del regnante sono senza forfora e quindi appena lavati. L'escrescenza metallica accanto all'orecchio del regnante ,potrebbe sembrare un brufolo,ma io propendo per un segno di centratura per la moneta Per quel che concerne il 5 Grana 1838 la variante rispetto alla 1836 è che è stata coniata 2 anni dopo;i capelli del regnante sono sporchi rispetto a quella del 1836 ed in più andiamo a notare che dall'orecchio,fuoriescono i peli :blum: :pissed:
    3 punti
  5. Secondo me, c'è stato uno scambio errato (ovviamente non voluto) di termini che ha dato qualche erronea interpretazione, tra pulizia e lavaggio. Il lavaggio attraverso l'apposito liquido, se fatto in modo appropriato, rimuove solamente lo sporco e/o la patina, e non lascia assolutamente righe di nessun genere o qualsiasi altro danneggiamento. La pulizia (fai date), con i rimedi "improvvisati" (strofinaccio e sidol, oppure spazzolino, per arrivare alle più aggressive brusche e chi più ne ha più ne metta) invece, rovina irrimediabilmente la moneta, non solo lasciando graffi (più meno evidenti nei campi o sui rilievi), ma in certi casi provoca anche una vera e propria usura, rovinando alcuni dettagli più delicati dei rilievi, e lasciando un colore decisamente antiestetico (ed innaturale quindi) alla moneta. Ne consegue, che mentre il primo procedimento riporta la moneta allo stato "vergine", senza patina (cosa che può piacere o no, ma, ripeto, non rovina la moneta), il secondo procedimento può provocare danni di entità diversa (più o meno grave quindi) a seconda del metodo usato, e quindi anche l'abbassamento della conservazione che ne deriva può essere più o meno drastico. Una foto, vale più di mille parole. Posto un esempio di moneta patinata. La patina è coeva, del tempo, è "spessa" ed ha delle iridescenze meravigliose che vanno dal turchese al verde/bluette, dal rosiccio-dorato al marroncino chiaro. Lavarla con l'apposito liquido è vero che non provocherebbe danni materiali, ma a mio modo di vedere ne provocherebbe uno forse ben peggiore: un delitto di lesa maèstà non solo alla storia della moneta e dei suoi 101 di patinatura, ma anche ad un piccolo-grande capolavoro che madre natura ha fatto su questa moneta, che andrebbe irrimediabilmente perso per sempre. Ovviamente, stenderei un pietoso velo se su questa moneta si effettuasse la seconda procedura: aggiungerei solo che (forse) non basterebbe una vita per vedere l'inizio di un timido accenno di patina... (da monetiere... che non è la stessa cosa!!!!) Un saluto Cordiale Fab.
    3 punti
  6. Buongiorno, posto questa bella medaglia del centenario della morte del Vescovo di Piacenza GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI. Materiale argento, diametro 30 mm. peso 30,15 gr. unica sigla è un CDF, ne sapete qualche cosa in più? Grazie
    2 punti
  7. Come vi sembra questa moneta?
    2 punti
  8. Credevi di averla fatta franca @@gionni980 ...... ti ho chiesto il peso, perchè proprio in questi giorni (ieri a dir vero) stavo verificando questi pesi dei 5 grana per richieste fattemi da altre parti.....i tuoi sono nella norma, infatti tutti oscillano tra i 1,14 e 1,19 .. quindi ci siamo. Quello che voglio segnalarti però è l'interesse per il 5 grana del 1836 e credo questo possa interessare anche @@iachille, nei cataloghi non è riportato con il "senza punto" ma credo che @@francesco77 dovrà prendere nota per un suo inserimento nel 2015..... Ecco vedete dopo una consultazione del CNI ho rilevato che la moneta dagli esperti autori è stata riportata facendo riferimento alla collezione Cagiati, quindi esiste e secondo un mio parere è pure importante, mancava nella collezione reale, ma adesso bisognerebbe vedere quante c'è ne sono in giro.
    2 punti
  9. Fin li ci arrivavo. L'ho fatto solo per spiegare per una prossima volta come si inserisce un link visto che era un nuovo iscritto. Se poi non si possono nemmeno dare consigli mi scuso :nea:
    2 punti
  10. Ciao @@forco83, senza sapere il peso ed il diametro, oltre a quanto indicato da @@profausto, potrebbe anche essere Traiano con al rovescio l'Abundantia. Saluti Eliodoro
    2 punti
  11. Zecca di Firenze,non si tratta di un soldino, ma di un quattrino di III serie (petalo corto e fiori grossi),in mistura (II sem.1371- II sem. 1373), M.I.R.,87 .(conio decentrato). Ciao Borgho
    2 punti
  12. Che non è catalogata sul Crawford significa né più né meno che il Crawford non ha avuto occasione di imbattercisi....punto e basta.In tutti i testi di numismatica manca qualcosa....nel Crawford, come nel Cohen come nel RIC, nel Babelon, nel Sambon e così via......in nessun libro c'è lo scibile umano, ma solo quello che l'autore è riuscito a classificare al momento....altri, trattando lo stesso argomento, hanno inserito monete mancanti nell'uno e l'uno avrà monete mancanti nell'altro .....ma non per questo c'è da esaltarsi o abbattersi.....il reale valore e la reale rarità di una moneta quasi mai vanno a braccetto....il valore della tua moneta, che non è unica ( e neanche lo potrebbe, viste le intrinseche caratteristiche di ripetitivita delle monete stesse) è , né più né meno, che quello che il mercato è disposto a pagare mediamente. Quindi se ti hanno offerto 850 quando la media di vendita è inferiore, direi che puoi correre a portargliela, commercialmente parlando......poi, se invece il fatto di possedere una moneta rara ti soddisfa più di un buon guadagno, allora a che scopo portargliela e a che scopo chiedere qui valutazioni? Le opinioni differenti su questa moneta dipendono dai due punti di vista citati, uno commerciale e uno collezionistico, e da quante rarità ha avuto occasione di possedere chi ha risposto al tuo post....per qualcuno una moneta rara è una chimera, per altri è roba ordinaria averne....tutto è relativo a queste due posizioni.....
    2 punti
  13. Lettonia Moneta-bottone da 1 Lats del 1999 in argento - Sono presenti 2 fori per un eventuale utilizzo ornamentale.
    2 punti
  14. Osservando: al D/ la testa di Giove con i tre riccioli di capelli che cadono quasi dritti e non sono arricciati al R/ con il trofeo d'armi che ha sotto lo scudo delle aste oblique, la moneta dovrebbe essere un quinario di Cn. Cornelius Cn.f. Lentulus Clodianus http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G211/7
    2 punti
  15. 32° Raduno Numismatico di Torino + Mostra sui Falsi Come ogni anno anche per il 2013 è previsto il consueto raduno numismatico a Torino. Quest'anno, oltre all'area destinata alla parte commerciale, ci sarà una sezione dedicata all'aspetto culturale dove verrà allestita una piccola esposizione. L'argomento sarà: "la falsificazione delle monete dall'antichità ai tempi moderni: gli aspetti economici e tecnologici, l'inganno delle patine, gli strumenti per contrastare il fenomeno." Tra sabato 23 e domenica 24 marzo saranno presentati alcuni di esemplari che testimoniano la falsificazione dai tempi antichi ai tempi moderni mentre, durante la mattina del Sabato 23, sarà proposto un interessante ciclo di conferenze sull'argomento. ________________________________________________________________________________ Ciclo Conferenze - Di seguito riporto i temi trattati ed i nomi dei relatori (Sala Marconi): "Archime-De: esempi di applicazione per identificare suberati ed analizzare la svalutazione del denario nell'era repubblicana" – Ing. Pierluigi De Bernardi Archime-De e' un dispositivo di semplice e veloce utilizzo per misurare il peso specifico delle monete. Tramite il peso specifico si puo' ricavare la purezza delle leghe in metallo prezioso (oro, argento, elettro). Si mostrera' il dispositivo ed il principio di funzionamento. Quinti si analizzera' in particolare la sua applicazione alla monetazione argentea romana repubblicana, per lo studio della svalutazione durante gli anni della guerra sociale e per identificare i denari suberati. “Lo studio e l'analisi visiva delle monete per individuare, anche attraverso le immagini, i possibili falsi.” – LaMoneta.it e Ass. Culturale Phalantos Grazie alle nuove tecnologie la produzione dei falsi ha raggiunto dei livelli molto allarmanti mettendo molto spesso in seria difficoltà anche i massimi esperti del settore. Contemporaneamente però anche le contromisure si sono evolute e, ancora una volta grazie ad internet, è possibile oggi smascherare molti tra i falsi più insidiosi. “Il delitto della falsa moneta nel mondo antico, medievale e moderno: delle pene e dei castighi” – prof. Fiorenzo Catalli La falsificazione nasce contemporaneamente con la moneta; nei secoli gli uomini hanno tentato di difendersi dal fenomeno così come i falsificatori hanno sempre cercato di migliorare la tecnica della falsificazione per poter continuare ad ingannare i primi. In tutto questo, come hanno agito i governi e come si sono difesi? Il Professore F. Catalli, attuale direttore della Sezione Numismatica del Museo Archeologico di Firenze, passerà in rassegna le principali contromisure repressive della frode monetaria dall’età romana repubblica a tutta la fase medievale e parzialmente moderna. I falsi, tra letteratura e realtà – dott. Filippo Fornari Filippo Fornari è collezionista e autore del recente thriller a sfondo numismatico ”La Signora degli Inferi”, incentrato sulle indagini, condotte dai carabinieri del Reparto TPC, su una serie di omicidi legati a un presunto traffico di false monete greche. Nel suo intervento racconta come la realtà, in tema di contraffazioni e di mercato numismatico, gareggi con la fantasia nel dare luogo a vicende che nulla hanno da invidiare alla trama di un libro giallo "La crisi economica e i beni rifugio" - prof. Roberto Panizza. Ieri come oggi, l’argomento sulla bocca di tutti è certamente quello della crisi che colpisce le economie in ogni parte del mondo. Questo cambiamento improvviso viene visto generalmente come una situazione di emergenza ed è proprio in questo contesto che si inserisce il “bene di rifugio”. Panizza è docente di Economia Internazionale presso l’Università di Torino. Filippo Fornari e De Bernardi siederanno poi all'esterno al banco LaMoneta dove potranno incontrare i lettori (il primo) e collezionisti/curiosi/studiosi il secondo. _______________________________________________________________________________ Iniziativa "Ricordati di ME": Durante i due giorni di convegno sarà inoltre proposta una nuova iniziativa che speriamo possa sensibilizzare e in qualche modo contribuire a migliorare il problema della documentazione valida per il "lecito acquisto delle monete". L'iniziativa si chiamerà "Ricordati di ME", ed è concepita per andare ad arricchire la documentazione che il commerciante fornisce insieme alla moneta per attestarne la lecita provenienza/autenticità, fornendo per ciascuna moneta acquistata in quella sede un promemoria di acquisto. Tale iniziativa dovrebbe favorire la vendita (ma anche lo scambio tra privati) trasparente delle monete durante il convegno; l'acquirente dovrebbe avere una tutela maggiore ritrovandosi per le mani un documento di tracciabilità dell'acquisto mentre il commerciante dovrebbe in questo modo attrarre a se un maggior numero di acquirenti. L'iniziativa e la fornitura del "promemoria" su carta è gratuita. Per avere maggiori dettagli sull'iniziativa inserisco di seguito un modulo di esempio e la spiegazione dell'iniziativa in dettaglio: Presentazione Ricordati di ME.pdf CA0001es.pdf Tutti i commercianti che parteciperanno al convegno e intendono aderire possono contattarmi via MP Sono graditi pareri e consigli sull'iniziativa naturalmente!! ______________________________________________________________________________ Altre iniziative: Durante il Sabato 23 Marzo sarà presente come ospite il famoso disegnatore Francesco Corni (www.francescocorni.com) che presenterà il suo ultimo capolavoro "ATLANTE CISALPINO LE CITTA’ ROMANE DEL NORD ITALIA" interamente disegnato ed illustrato dall'autore. (per gli utenti di LaMoneta è previsto uno sconto sul prezzo di copertina). _______________________________________________________________________________ INFO: Sabato 23 marzo: apertura del convegno alle ore 9.00 per il pubblico, orario continuato fino alle ore 18.00; Domenica 24 marzo: apertura del convegno alle ore 9.00, chiusura alle ore 14.00. Organizzazione Sezione Commerciale: Associazione numismatica taurinense, C.so V.Emanuele II, 65 (TO) tel. 011.5621930 fax 011.544856 Organizzazione Sezione Culturale: Ass. Culturale Phalantos e LaMoneta.it (contattare centurioneamico) DOVE SI TROVA: -‎Indirizzo: Jolly Hotel Ambasciatori Corso Vittorio Emanuele II, 104 10121 Torino (TO) - Per ulteriori informazioni sull'Hotel visita il sito: www.jollyhotels.it
    1 punto
  16. Ho acquistato queste due monetine per la mia collezione ; in mano sono davvero spettacolari, credo e spero che le immagini lo testimonino. Che ne pensate? Forza Rex, scova qualche particolarità :)
    1 punto
  17. Un'altra monetina nella mia collezione iconografica di argenti del mondo. Sebbene non in conservazione invidiabile, mi sembra che sia messa bene. Che ne pensate? Aggiungo scheda della moneta per chi non la conoscesse. PAESE - Nicaragua DATA - 1928 METALLO - Argento /800 PESO - 2,5 grammi DIAMETRO - 17,8 millimetri TIRATURA - 1.000.000 Personaggio sul dritto - Francisco H. de Còrdoda
    1 punto
  18. La tua banconota in conservazione BB ha un valore in euro piccolissimo, considera che 10 euro sono già troppi per una serie WH - T anche in condizioni FDS. Di contro ha un gran valore affettivo, è indubbiamente un bel ricordo della £ira :)
    1 punto
  19. "... ma una domanda mi viene spontanea: quando è subentrata quella in alluminio nel 1945, indifferentemente circolavano anche le altre in alluminio-bronzo e nickel? " No, i 5 Franchi Lavrillier in nickel furono demonetizzati e ritirati dalla circolazione con decreto 22 settembre 1939.
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Penso anch'io a Costante. Difficile però dare una classificazione certa, per esclusione, se quello che vedo è corretto, oltre a quanto rilevato da @@profausto: 1 - il busto mi sembra drappeggiato e corazzato con diadema di alloro e rosette (tipo D5) 2 - la legenda al dritto sembra DNFLCONS - TANSAVG (tipo Cn13) 3 - l' officina di zecca è la terza (R simbolo T) mi rimane solo questa: RIC VIII 11, zecca di Roma terza officina, settembre 337- primavera 340 d.C. D: DNFLCONS - TANSAVG, V: SECVRI - TASREIP Esergo R foglia T naturalmente sentiamo altri pareri.
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  22. Lettonia Moneta H2O 1 Lats del 2009 in argento _________________ Dedicata al valore di ogni singola goccia d'acqua.
    1 punto
  23. beh!...... Sec..... REIP..... si legge abbastanza chiaramente poi l'immagine della Securitas con lancia e gomito appoggiato alla colonnina.. è eloquente. Moneta emessa solo a Roma per Costante e Costanzo la legenda al D/ mi pare di vedere abbastanza bene DNFLCONS - poi mi pare inizi la spezzatura (!?) ... il busto l'ho ricollegato a Constans.. comunque questa è la mia interpretazione..... non è detto che sia giusta !..
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  24. posta posta..di domenica siamo affamati ... :diablo: :diablo: :pissed: :pissed: :girl_devil: :girl_devil:
    1 punto
  25. io intendevo che sappiamo di chi e la moneta ;) poi imitativa o no non e un problema ;) certamente che di eliodoro mi fido ;) :good:
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  26. Hai già postato la stessa richiesta in un'altra discussione più recente e attiva. Non mi sembrava il caso di riesumare questa vecchia discussione.
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  27. Per noi Ambrosiani il Carnevale è finito ieri, con l'ultimo giorno mi sono regalato un dupondio.Roberto Carnevale ambrosianoDove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, il Carnevale finisce con la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano. La tradizione vuole che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima. In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno. Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell'Italia, prende il nome di carnevalone. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
    1 punto
  28. Opto anche io per il Traiano Abundantia, ci sono maggiori indizi che corrispondono!
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  29. potrebbe essere Vespasiano o Tito io punto su questo'ultimo... :whome: ..
    1 punto
  30. E' un denaro di Carlo I d'Angiò battuto nella zecca di Brindisi (1266-1278). Il catalogo MIR Italia Meridionale Continentale, lo riporta rarissimo al n.337.
    1 punto
  31. dal momento che non si tratta di una moneta autentica, il suo valore è dato unicamente dal metallo di cui è composta; quindi puoi ritornare dall'orefice e farti dire direttamente da lui quanto vale a seconda del titolo di argento che ti ha riscontrato
    1 punto
  32. Ma no dai! che infierire era per dirti che devi guardare pure tra le modernissime, perché normalmente si pensa che le "strane" si trovano soltanto nelle antiche :)
    1 punto
  33. Zecca di Firenze, Fiorino piccolo o picciolo III serie (giglio e santo interrompono la leggenda), I sem.1329- II sem 1340. M.I.R.,82.- Ciao Borgho.
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  34. :yahoo: Ho svegliato mia figlia che dormiva ... Mia moglie si è incazzata nera ... MA L'URLO LO RICACCEREI DI NUOVO !!!
    1 punto
  35. dalle foto minuscole, direi che è un falso.. mi pare ci sia anche la "R" di "riproduzione"
    1 punto
  36. questa moneta NON va postata. come indicato in prima pagina http://www.lamoneta.it/topic/35865-osservatorio-rarita/ nel file delle monete rare, le uniche monete italiane da pubblicare sono: 1 cent 2003, 5 cent 2003, 10 cent 2004, 50 cent 2007, 2 euro cc 2009 Braille, 50 cent 2011 20 cent 2012 50 cent 2012 5 cent 2013 10 cent 2013 20 cent 2013 50 cent 2013 2€ 2013 (no commemorativi) si chiede per favore di non inserire monete diverse da queste per evitare inutili post e confusione. grazie per la collaborazione.
    1 punto
  37. scusami giovanna non era una critica nei tuoi confronti, e neppure volevo sminuire i tuoi sforzi, era una battuta sarcastica sullo stato della moneta ( ho scordato la faccina sorridente) scusami ancora
    1 punto
  38. tutti i consigli sono buoni, alla fine pero la cosa piu bella e' che che sicuramente a te piacciono ,come dici ogni scarafone.... io amo queste monete ,le prendo in qualunque stato ,poi da solo ti sceglierai le migliori a tuo parere che potranno essere anche non fdc, ma terrai anche le basse conservazioni con le altre, specie se le hai prese con il desiderio di averle come capita a chi ha questa passione per le monete.Le tue e' vero hanno dei colpetti ma come ti hanno gia detto non si colleziona solo fdc. ciao
    1 punto
  39. su richiesta di nikita :la moneta francobollo australia 55 cent 2009
    1 punto
  40. Odjobbe, da buon sessantottino…nun potevo piantà altro che c…fa pure rima. Scherzi a parte mi ha fatto molto piacere che tu ci segua e visto il ruolo che ricopri e che ti porta a leggere molto, data la fame che c’è di notizie in questo settore ti sarò grato…ti saremmo grati se vorrai segnalarci quello che trovi al riguardo. Numa Numa ha ragione, l’argomento non è semplice e coinvolge una molteplicità di aspetti, per lo più legati ad una matrice di conoscenze chimiche ed oltretutto per ottenere risultati tangibili ci vuol altro che le semplici prove conoscitive che ho implementato, necessitano tempi lunghi e la possibilità di operare su reperti museali, personale specializzato e strumenti particolari che non sempre si trovano nei normali laboratori di analisi e ricerca, sto pensando, ad esempio, ai raggi X. Un aspetto però che vedo positivo in questo topic è nel fatto che sia piovuto sulla “piazzetta” e possa avere pertanto una visibilità più ampia che non nelle rubriche specializzate e magari faccia fischiare le orecchie ai tanti cui piacciono le patine e ne godono il fascino segreto. Molti di quelli che operano sulla “Moneta” hanno buone conoscenze scolastiche, alcuni anche a livello universitario e chi è incuriosito da questa materia…le conoscenze se le va a cercare, noto oltretutto con piacere che la cosa dopo un inizio traumatico si sta lentamente riprendendo, a proposito; Numa Numa, magari uno spezzone alla volta; ma leggeremo molto volentieri i 18 Mbyte…anche Roy Batty che saluto, penso sarebbe lieto di poter andare oltre l’abstract. Che dire ancora… continuerò caparbiamente su quanto intrapreso…dopo aver fatto la mossa sarebbe disdicevole fermarsi. Un caro saluto al forum ed a voi tutti in particolare da nonno cesare
    1 punto
  41. Ciao, sembrerebbe VENVS VICTRIX, RIC 31. Aggiungo, per compensare quanto detto da Legio, che anche gli assi sono poco comuni. Meno comuni ancora sono gli assi emessi durante il "sole reign" di Gallieno (260-268) e lo stesso vale per i sesterzi di questo periodo. Estremamente rari ( nell'ordine dell'R4) i dupondi di tutta la famigli di Gallieno (Salonina compresa).
    1 punto
  42. Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2012 Tiratura: 627'249 Città: Venegono Superiore (VA) Condizione: qFDC Note :crazy: :crazy: :crazy:
    1 punto
  43. Purtroppo non credo si tratti di un inizio di barretta. Infatti, se si analizza bene l'errore 1972/ si vede che l'astina inizia non allo stesso livello del "2" bensì un un po' più in alto. Pertanto credo si tratti di un altro tipo di errore che non centra con l'errore più "celebre".
    1 punto
  44. La seconda: Taglio: 1 cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 2.601.000 in miniset Condizioni: SPL Città: Bagnacavallo (RA)
    1 punto
  45. Qualcuno ha idea di chi produca (e venda) le bustine in acetato eletrosaldate? Quelle di abafil hanno i due lembi sovrapposti e incollati su un lato, non troppo gradevoli alla vista.
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  46. Bella moneta. ... anche se gli scudi di tale S.V. mi hanno sempre lasciato perplesso ... 1) Sono comuni, a fronte di una tiratura di 4000 esemplari, tradizionalmente riportata; nel libro "Moneta Pontificia" di Balbi De Caro - Londei, si riferisce in nota che i verbali di estrazione di questa S.V. sono incompleti: è dunque possibile che il numero di esemplari coniati sia superiore. 2) Hanno una patina sempre uguale: bellissima per carità (arc en ciel), ma quasi certamente non coeva. 3) Presentano una spatinatura caratteristica in corrispondenza della zampa sinistra della colomba 4) sono spessissimo in alta (perfetta o quasi) conservazione 5) presentano "falsificazioni" difficilissime a riconoscersi: "petali gonfi" e su tondello di basso peso (mi sono sempre chiesto come sarebbe apparsa la "falsificazione" su un tondello di peso corretto). Senza voler ulteriormente approfondire, sono giunto a considerare plausibili alcune possibilità: A) è esistita una tesaurizzazione da parte di qualcuno i cui esemplari, inizialmente lavati quindi ripatinatisi, sono stati poi dismessi gradualmente (eredità? speculazione?): da cui questa estrema rassomiglianza di conservazione e patina; B) una coppia di conii originali è stata "trafugata" o comunque riutilizzata successivamente (in zecca o altrove) per produrre esemplari tutti eguali e in alta conservazione subito dispersi nel mercato numismatico (indizio: i cosiddetti falsi "petali gonfi" sono stati coniati su tondelli di 25 g, quali in uso nella zecca di Roma solo negli anni successivi) C) ci sono falsi indistinguibili dagli originali (e in numero superiore ad essi). Tra queste ipotesi ritengo maggiormente plausibile la B (diciamo probabilità 50%), seguita dalla A (circa 20%) e dalla C (circa 5%). Quanto resta (25%) è la probabilità che attribuisco alla tradizione, e cioè che tutto si sia svolto normalmente e che sia solo per caso che vi siano le caratteristiche 1-5 sopra riportate. Ovviamente questa è fantanumismatica ...
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  47. Non capisco perchè vuoi dar fuoco al muto...... :blink: Mah
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  48. puoi sempre verificarle con altri siti : http://eurocollezione.altervista.org/_Tiratura_Euromonete.htm oppure : http://www.euro-auflagen.de/index.php?lang=en (dove sono presenti anche i riferimenti della provenienza dei dati )
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  49. la seconda potrebbe essere Valeriano, tipo questo, ovviamente non è identificabile con certezza il R/
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