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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/25/14 in Risposte

  1. Bellissima iniziativa, mi scuso se ho potuto rispondere solo adesso, ma ieri è stata una giornata molto molto movimentata :) . Come al solito sono progetti che, nel loro grande-piccolo, fanno da polmone verde della numismatica italiana. Quelli del Cordusio, e anche Lamoneta, sono tra gli enti che più sono vicini alla tematica dei giovani appassionati nella numismatica, e che, assieme a chi si occupa della formazione accademica (università e società storiche), formano il futuro di questa disciplina. Sicuramente nei prossimi giorni invierò un mio breve testo. Un grande in bocca al lupo a tutti!
    5 punti
  2. Ciao a tutti, ecco le foto del folder La prima è il dorso, la seconda la copertina mentre la terza per farvi vedere l'alloggiamento delle monete nel foglio. In ogni foglio ce ne entrano nove. Nella confezione originale si possono inserire le American Eagle dal 1986 al 2021. Vi mostro l'ultimo. ciao
    4 punti
  3. Era da diverso tempo che stavo meditando di costruire un'altro monetiere in modo da poter liberare definitivamente anche tutte le monete del regno che attualmente tengo in album...finalmente l'ora è arrivata...ho trovato un mobiletto con serrandina da risistemare come cercavo da tempo...l'ho rincollato...scartato...stuccato e riverniciato...ho cambiato i pomelli del cassetto et voilà...pronto per la fase successiva...farci incassare dentro i cassettini con i vassoi in velluto...che ne pensate? :) :) :pardon: poi quando sarà completato definitivamente seguiranno foto finali ;)
    3 punti
  4. Eccomi qui, scusate il ritardo ma oggi è stata giornata piena. Grazie a tutti, ieri Davide mi ha inviato il PDF del suo articolo ma vi ringrazio comunque siete stati gentilissimi. Visto che la curiosità va soddisfatta appieno ho deciso di prendere due libri da Christian Andreani che trattano le monete pugliesi, il primo è di Alberto D'Andrea: Le monete della Daunia. Il secondo è di Alberto D'Andrea e Christian Andreani: Le monete medievali della Puglia. Le radici vanno "coltivate" e non dimenticate. Grazie a tutti, Giò :)
    3 punti
  5. a questo punto occorre mettere l'immagine del predetto tornese :whome: Tratto dalla pubblicazione di D. Fabrizi
    3 punti
  6. Forse la mia frase è stata troppo lapidaria e andava argomentata. Ora ci provo. San Demetrio, oltre che tra i santi militari più venerati della storia bizantina, è il patrono di Tessalonica, odierna Salonicco, da sempre seconda metropoli dell'Impero. Il culto di San Demetrio è giunto in Italia meridionale proprio dalla Grecia con particolare intensificazione durante le guerre tra Bizantini e Normanni tra XI e XII secolo. Esistono sì follari di Bari con l'effigie di San Demetrio ascrivibili a Ruggero II - il santo però è a figura intera e al posto del mezzo busto del sovrano c'è un'iscrizione pseudo-cufica - e penserei che l'equivoco nasca da qui. Alla domanda sul perchè la moneta non può essere stata coniata a Bari si può rispondere, tra l'altro, con il fatto che durante il regno di Giovanni II (le tre lettere iniziali al dritto sono IWA) Bari era normanna già da alcuni decenni (dal 1071). Sulla questione del contorno irregolare, è una caratteristica comune ad entrambe le emissioni anche se, è vero, tra quelle normanne è assai più frequente. L'unica "anomalia" è forse il peso, effettivamente molto basso, ma non lontano da quello dei mezzi tetartera, categoria alla quale questa moneta mi pare possa appartenere. Detto questo, il titolo della discussione mi ha incuriosito e ho proposto la mia idea con intenzione costruttiva. Spero di non essere sembrato presuntuoso - nel caso me ne scuso - e resto comunque disponibile per qualsiasi scambio di opinione. Riferimenti bibliografici: DOC, IV.1-2, n. 17, pp. 272-274, tav. X.
    3 punti
  7. Salve a tutti su fb ho letto questo articolo, non so quanto ci sia di vero, però è stato interessante leggerlo, in ogni caso l'unica cosa su cui pongo l'accento, non di carattere numismatico è l'atto che si attribuisce a Ferdinando II, le truppe sui ponti rompono le file per evitare che la struttura vada in risonanza se si becca la frequenza propria di vibrazione...vedi il tacoma's bridge. Buona lettura ”Lassate fa o’ guaglione”. Leggetelo tutto, è emblematico riguardo al presunto stato di arretratezza del Regno delle Due Sicilie (Panico) Nel febbraio del 1828 Francesco I di Borbone incarica l’ingegnere di stato Luigi Giura [Maschito (PZ), 1795 – Napoli, 1865] di provvedere alla costruzione di un ponte sospeso in ferro sul Garigliano; all’epoca già ne esistevano degli esemplari del genere in Inghilterra, Francia ed Austria. Il Giura pertanto iniziò un viaggio di studio per osservare, studiare e disegnare (non esisteva la fotografia) i progetti dei ponti già esistenti ed il 14 aprile 1828 era già in grado di presentare il suo elaborato completo e dettagliato in tutte le sue parti compresi rilievi, i sondaggi del terreno ed il costo totale (chiavi in mano). Approvato dalla Direzione Nazionale delle strade e dei ponti, il re comandò l’avvio immediato delle gare di appalto che dovevano essere rigorosamente limitate a ditte e materiali delle Due Sicilie. Il 20 maggio 1828 furono iniziati lavori e il giornale inglese The Illustrated London News espresse “perplessità sulle capacità progettuali e costruttive dei napoletani e le sue vive preoccupazioni sulla sorte dei poveri sudditi, sicure vittime di questo vano esperimento di sprovveduti dettato solo dalla voglia di primeggiare”. In effetti a quella data i ponti sospesi in ferro avevano tutti un grosso problema legato alla flessibilità della lega ferrosa allora usata che li rendeva oscillanti ai grossi pesi ed al forte vento. Erano appena iniziati i lavori di sbancamento presso il Garigliano per realizzare le fondamenta delle quattro torri portanti, quando a Parigi, a causa del vento, crollò il ponte sospeso in ferro progettato dall’accademico Navier; a Londra venne chiuso il ponte Driburgh sul Twed e la stessa cosa avvenne in Austria. In pochi giorni in tutta Europa si levò un vespaio di critiche contro questo nuovo tipo di costruzione e il malcontento arrivò fino a Napoli dove il consiglio dei ministri del Re si espresse per la sospensione dei lavori. Il sovrano non si scompose e si narra che esclamò: ”Lassate fa o’ guaglione”. Fatto sta che i lavori proseguirono, mentre il ventenne Ferdinando II succedeva al trono nel 1830. Il 4 maggio del 1832 il solito giornale inglese ipotizzava che il ponte fosse pronto, ma non fosse stato ancora collaudato per “timore del suo sicuro crollo”. Il 10 maggio 1832 Ferdinando II si presentò davanti alle torri di sostegno del ponte alla testa di due squadroni di lancieri a cavallo e 16 carri pesanti di artiglieria, colmi di materiali e munizioni. Sulle due rive del Garigliano gli fanno ala ambasciatori, militari e una folla strabocchevole di gente proveniente dai centri vicini. Quando il sovrano si piazzò al centro del ponte con la sciabola alzata, si fece un gran silenzio; con voce ferma comandò agli uomini di passare il ponte più volte in ambo le direzioni, prima al trotto e poi al galoppo, infine alla carica; poi passarono i carri e le truppe. Terminato il “collaudo”, fu la la volta della benedizione del vescovo di Gaeta seguito dal popolo in processione e dopo iniziarono fuochi d’artificio, danze e canti in un tripudio di folla: il ponte aveva retto, la realizzazione avveniristica era perfettamente riuscita. Il Giura aveva studiato il materiale da utilizzare e per aumentare la resistenza del ferro dolce fece produrre dalle fonderie di Mongiana una lega al nichel. Le travi così composte furono irrigidite meccanicamente con trafilamento a mezzo di una apposita macchina “astatesa” progettata da lui stesso. Questo doppio trattamento, chimico e meccanico, conferì al materiale caratteristiche meccaniche impensabili per quei tempi, ed anche una notevolissima resistenza alla corrosione ed all’invecchiamento. Questo ponte, orgoglio delle Due Sicilie, resistette fino al 1943 quando i tedeschi, dopo averci fatto transitare il 60 % della propria armata in ritirata compresi carri e panzer, lo fecero saltare. (Il ponte è stato recentemente restaurato ed è visitabile su prenotazione.) A CURA DI ALFONSO GRASSO.
    2 punti
  8. Quattrino da due denari di Padova per Franesco II Da Carrara http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PDC2F2/8 ciao Mario
    2 punti
  9. Non vi è cosa più difficile che stabilire il valore di una moneta, in particolare se si tratta di piccoli nominali in bassa conservazione ed alta rarità. Il prezzo lo fa l'incontro tra domanda ed offerta e, aggiungerei io, il lato del bancone in cui ci si trova. Si fosse trattato di un grosso nominale in argento, a pari rarità e conservazione forse sarebbe stato più semplice. Posso indicarti un passaggio in asta dove una moneta simile, ma in conservazione migliore, partiva da una base di 250 €. Ha chiuso a 870 €. http://www.deamoneta.com/auctions/view/114/356
    2 punti
  10. In molte cartoline però, come vedremo anche più avanti, non mancava una certa dose d'ironia. Sicuramente divertente questa, dove il premier inglese Winston Churchill, disegnato sotto forma di un vaso da notte, è definito "Il pezzo n. 1 del gabinetto inglese" petronius
    2 punti
  11. Finalmente il mio primo 3 tornesi in collezione. Finalmente la mia prima moneta R2. Non è affatto facile trovare questa tipologia di moneta (3 tornesi) e ancora di più, trovarla in conservazione elevata. Quest'esemplare nonostante un pò d'usura sui capelli (al dritto) e sulla corona (al rovescio) credo che possa entrare a far parte della mia collezione. Niente di eccezionale sia chiaro, ma in giro ne ho viste tante messe peggio della mia. I campi li trovo molto "puliti" con pochissimi segni, il bordo è quasi perfetto, ma più guardo la corona e più mi convinco che sia una debolezza di conio, piuttosto che usura, voi che dite? Non è strano che si sia usurata solo in quel deterimanto punto? Mentre poco più giù è splendida. Nell'insieme, e giusto per imparare e per confrontarmi con voi, io la valuto tra BB e SPL. Una cosa è sicura, non credo che la cambierò :blum:
    2 punti
  12. http://www.lamoneta.it/topic/59303-questione-andorra/?p=618881 La prossima volta prova a leggere almeno qualche pagina delle discussioni o ad usare il tasto "cerca". Le risposte che cerchi sono solo a pagina 3 della presente discussione... Non è uno sforzo abnormo leggere qualche paginetta... Ciao.
    2 punti
  13. Ciao e benvenuto. Devo inziare tirandoti le orecchie... Se davvero ci seguissi con attenzione dovresti sapere che c'è una guida redatta dall'amico cristianaprilia in cui puoi trovare all'incirca il 99% delle info che vai cercando. La trovi qui, proprio in cima all'elenco delle discussioni di questa stessa sezione del sottoforum : http://www.lamoneta.it/topic/119784-faq-vaticano-domande-e-risposte/ Buon proseguimento sul forum.
    2 punti
  14. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE931/42
    2 punti
  15. Ci ho pensato molto prima di aprire questa discussione che, per la tematica trattata, rischia di essere fraintesa. A scanso di ogni equivoco, preciso dunque subito che non è sicuramente mia intenzione fare apologia e propaganda a un'ideologia lontanissima dal mio modo di pensare e che non condivido in nessuna, neanche minima, parte. L'intenzione, come già in altre discussioni simili (ma forse meno "rischiose") dedicate alla cartamoneta e più in generale alla circolazione monetaria della Seconda Guerra Mondiale, è invece quella di gettare uno sguardo, si spera il più approfondito possibile, a un periodo della nostra storia che, nonostante i connotati negativi, non va dimenticato, per evitare di ripeterne gli errori. E questo si può fare anche attraverso il collezionismo. A tale proposito voglio citare quanto scrive Roberto Ganganelli nell'editoriale del Giornale della Numismatica del dicembre scorso, sul collezionismo di cimeli del fascismo, quali possono essere anche le cartoline dell'epoca: "Il collezionismo in sé non rappresenta una forma di propaganda o di esaltazione politica; può, casomai, avere per oggetto manufatti che per loro natura erano funzionali - quando sono stati prodotti - a un'ideologia oppure a un regime. L'uso che il collezionista fa di questi oggetti è dettato solo dalla sua visione delle cose: può conservarli e studiarli per ciò che sono - testimonianze di un'epoca spesso non prive di fascino e pregio artistico - oppure appuntarseli sul petto e sfilare a testa rasata in un corteo di esaltati con improbabili uniformi addosso." E' evidente che, per questa discussione, vale la prima ipotesi, l'unico distintivo che mi sia mai appuntato sul petto è quello dell'Inter E ancora Ganganelli: "Ci troviamo di fronte ad oggetti che sono documenti storici e che come tali...vanno considerati sia, in primo luogo, dai collezionisti (che in generale sono persone intelligenti) che da quanti a vario titolo - come i reduci delle parti in causa, o i discendenti di ex-combattenti, partigiani, deportati - sentono ancora particolarmente vicino un periodo della storia d'Italia che ha segnato la nostra società in modo doloroso." Dopo aver di nuovo ribadito la mia totale condivisione di queste parole, preciso che le cartoline che mostrerò saranno, salvo diverse indicazioni, tutte autentiche e provenienti dalla mia collezione. Spero che, come sempre, avrete la pazienza di seguirmi, e di poter contare sulla vostra più che gradita collaborazione petronius
    2 punti
  16. Concordo che sia un "rostro" delle navi romane ...ma, più prosaicamente, il Ferrea era un tifoso del Genoa ed ha riportato l'antico stemma della gloriosa squadra del cuore che nel 1923-24 vinse il suo 9° ...ed ultimo ... scudetto. Cosa intendi per "materiale usato"? La medaglietta è in argento e nella versione successiva, per l'anno scolastico 1926-27, c'è il tipico marchio "800" che è diventato obbligatorio per l'identificazione degli argentieri solo dal 1934. Circa l'incisore: "Pietro Ferrea, genovese intraprendente con la mano e l'occhio attento, fin da bambino scopre il lavoro di incisore; si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Genova "La Ligustica" centro motore di cultura e arte. Nel 1870 avvia, con grande successo, l'attività di incisore e ampliando il suo lavoro come "medaglista" apre un laboratorio, in via Conservatori del Mare 10,e si dedica alla coniazione delle medaglie. In questo periodo la ditta prende nome dal fondatore e si chiama "Pietro Ferrea". Aiutato dai suoi due figli continua il lavoro in una officina sempre più attrezzata in via Mura delle Grazie 15. Nel 1912 costruisce in via Innocenzo Frugoni una villetta dove trasferisce tutte le sue attività. I figli Ettore incisore e Attilio amministratore continuano il suo lavoro fino al 1938."
    2 punti
  17. Buon giorno a tutti! Segnalo che nei giorni 29-30 marzo si terrà a Roma l' evento "Roma colleziona", un convegno numismatico-filatelico-cartofilo. L' evento si svolgerà presso il Complesso Seraphicum, in via del Serafico 3, zona EUR. Al momento non saprei dirvi di più, visto che ho trovato la notizia spulciando qualche sito internet.. Comunque, vi allego il link di Panorama Numismatico: http://www.panorama-numismatico.com/mostre-e-convegni-numismatici-di-marzo-2014/
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  18. Bravo @@UmbertoI .... qui puoi leggere anche qualche dettaglio tecnico in più > http://www.archidiap.com/works/ponte-real-ferdinando-sul-fiume-garigliano/
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  19. Nessuno ha dubitato di te, ma devi anche capire che gli utenti di questo forum riescono a esprimere giudizi osservando le foto degli utenti che chiedono informazioni o che magari vogliono acquistare la prima moneta importante. Abbiamo insistito un pò tutti con queste foto per poterti dare una mano, aiutarti a capire cosa effettivamente potevi avere tra le mani. Quei 100 euro almeno ti sono stati utili, vedine il lato positivo :)
    1 punto
  20. Purtroppo non posso postare foto perchè alla fine l'ho venduta! Mi servivano quei soldi per pagare una bolletta scaduta e a fine mese non fanno di certo male a nessuno e quindi mi sono fatta fregare! :( Mi dispiace tantissimo se qualcuno ha dubitato di me, ma io ero entrata in questo forum in tutta sincerità!
    1 punto
  21. la cosa strana è che tu non sia ancora riuscita a postare un benchè minima foto... purtroppo non siamo nel 1908 ... :P
    1 punto
  22. Sono particularmente lieto di presentare questo nuovo Catalogo on line di moneta romana dedicato alla dea Iside. Versione spagnola: http://www.tesorillo.com/isis/index.htm http://www.tesorillo.com/isis/civ/index.htm Versione inglese: http://www.tesorillo.com/isis/index1.htm http://www.tesorillo.com/isis/civ/index1.htm Spero che ti piaccia !!! :hi:
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  23. @@fedafa......ecco in questo caso oltre ad essere migliore è stata pure contesa.
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  24. Ti assicuro che bastano queste due frasi per capire che gli "esperti" da cui ti sei recata sono da evitare come la peste..... un numismatico che afferma che di una moneta non sia individuabile un falso perchè "molto rara" è davvero meglio che cambi mestiere (parliamo poi di un centesimo del '08, mica di un R5...)... la storia della R poi è, scusami il termine, demenziale; come tutte le monete emesse dalla zecca di Roma questa monetina deve riportare una R ma non è certo una discriminante o meno con cui riconoscere un falso (ma secondo questi mega esperti che hai contattato, chi fa i falsi non si cura di riprodurre anche la R di Roma?)!!!
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  25. Investimento...? Dici..? :rolleyes: -_- -_- <_<
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  26. Io dovrei andarci sabato pomeriggio.. appena torno a casa vi racconto e cerco di postare anche delle foto!
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  27. Ho interpellato una persona che conosce bene l'arabo e le decorazioni di quelle regioni. A suo parere è una specie di alta onorificenza irachena o qualcosa di simile, forse mancante di alcune pietre che dovevano essere incastonate nei sedici fori. la scritta in basso al dritto significa, più o meno, "Vittoria alla mia patria", e nel triangolo bianco c'è una firma, molto difficile da comprendere. al rovescio, la scritta in alto si legge "Khadija Saddam" e può essere interpretato sia come "Khadija a Saddam" che come "Khadija per Saddam", è assolutamente esclusa una lettura al contrario tipo "Saddam a/per Khadija", mentre la scritta in basso significa, semplicemente, "Repubblica Irachena". Khadija è il nome della moglie di Maometto. Noto, inoltre, che nel 1980 Saddam festeggiava 1 anno al potere e che poteva essere importante celebrare i 1400 anni del calendario mussulmano. Di più non sono riuscito a trovare. Lord Acton
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  28. Cook Islands 5 Dollari in argento del 2008 La moneta ingloba un mini volante costruito con un pezzetto di fibra di carbonio proveniente della carrozzeria Ferrari F2008
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  29. Una spartizione ritenuta oltremodo ingiusta, poiché non teneva conto che nelle colonie vivevano 50 italiani per ogni 1.000 indigeni, contro 1 inglese per ogni 1.000 indigeni. L'Italia aveva quindi bisogno di altre terre per i propri figli, per assicurare loro lavoro, e non per sfruttare le popolazioni locali, come invece facevano gli inglesi. Scattava quindi la necessità della ricerca dello "spazio vitale", sempre ostacolata dall'Inghilterra: dal 1870 al 1922, ben 17 milioni di italiani, non trovando in patria di che vivere, erano stati costretti a emigrare e non erano più tornati. petronius
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  30. Ma perchè Ferdinando I d'Aragona scelse l'iconografia legata a san Michele arcangelo? http://it.wikipedia.org/wiki/Arcangelo_Michele ............... vi do un indizio ............ Napoli ..... 29 settembre, correva l'anno 1465, venne istituito qualcosa, perchè venne scelto quel giorno? :angel:
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  31. La perfida Albione La Francia, contro cui si erano rivolte le prime azioni militari degli italiani, era di fatto già sconfitta dai tedeschi, e non era il caso di insistere con una propaganda che avrebbe potuto ricordare a qualcuno che l'attacco ai nostri cugini d'oltralpe era stato "una pugnalata alla schiena". Primo obiettivo della propaganda bellica fascista fu dunque l'Inghilterra, sovente apostrofata spregiativamente come "perfida Albione" (probabilmente dal latino Albus, bianco, con riferimento alle bianche scogliere che si affacciano sul canale della Manica). Contrariamente a quanto molti credono, non furono però Mussolini e i fascisti a coniare questa espressione. Sembra infatti che i greci, già nel XIII secolo, definissero in tal modo la Gran Bretagna. Fu poi un marchese francese di origine spagnola, Agostino di Ximenes, alla fine del Settecento, a canonizzare l'espressione in un suo verso “Attacchiamo la perfida Albione nelle sue acque” Da quei tempi rivoluzionari, mal giudicati in Inghilterra, i francesi presero a usare l’espressione in ogni occasione di tensione tra i due paesi. Ma quando, nel XX secolo, i rapporti tra loro e gli inglesi migliorarono, con le alleanze militari nelle due guerre mondiali, il disprezzo per l’Inghilterra fu raccolto dai regimi fascisti e in special modo in Italia da Mussolini che parlò di “perfida Albione” anche prima del 1940, attaccando l’adesione britannica alle "inique sanzioni" decretate dalla Società delle Nazioni dopo l'aggressione all'Etiopia. petronius
    1 punto
  32. E' una rara moneta in oro inglese a nome di Maria I Tudor, passata alla storia per aver mandato a morte numerosi sudditi accusati di essere protestanti ed eretici, era la figlia di Enrico VIII re d'Inghilterra e nipote in linea materna di Ferdinando il cattolico ed Isabella di Castiglia, nel 1554 sposò Filippo II di Spagna, altro monarca estremo difensore della fede cattolica. il san Michele arcangelo che trafigge il drago sta ad indicare la difesa della religione cattolica contro l'eresia del protestantesimo (lancia con la parte superiore a forma di croce). Situazione ben diversa da quella napoletana di settant'anni prima, dove il santo in questione è a difesa del sovrano più che la religione. Altro particolare da far notare è la differenza tra le napoletane e le inglesi cinquecentesche, Napoli ha coniato le prime monete rinascimentali italiane e questa moneta coniata a NAPOLI verso il 1486 ne è la prova ........ anche se i primi ritratti rinascimentali di questo sovrano sono presenti al dritto di altre monete, vediamo chi di voi risponde per primo. .......... :good: :help:
    1 punto
  33. Puoi provare prima con un panno asciutto,poi se non dovesse venire via lo inumidifichi un pochino.Di norma con un panno asciutto a me non venivano via,pero' se magari non sono molto sporche,puo' funzionare😀
    1 punto
  34. Stai a vedere che adesso é pure "colpa" sua che andava a lavorare! Fan bene quelli che restano a casa, altro che convegni...
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  35. Ciao, è una moneta R5..sinceramente non so proprio che valore possa avere perchè non me la sono mai ritrovata per le mani :D @@Rex Neap @@Layer1986 tocca a voi :P
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  36. Questa ha la forma di uno Smartphone ... :D Cmq originale... ;)
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  37. Ciao Luca, ti leggo solo ora... ok stasera provero' la procedura da te consigliata su una moneta, e poi ti faro' sapere. Eh si, certe cose non si possono capire se non si sentono dentro... ;) Grazie, a presto. Rocco
    1 punto
  38. Notare che nel bronzo del post precedente il cavaliere non è in posizione statica come in quelli con Apollo sul diritto ma tiene una frusta nella mano destra alzata. Inoltre il nome del sovrano è diviso in due parti: FILIP lungo il bordo in alto a sx e, sotto il cavallo, POU. apollonia
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  39. Di nulla, noi genovesi conosciamo bene quell'elemento perchè è stato inserito nel monumento dedicato a Colombo che è in Piazza Acquaverde di fronte alla stazione ferroviaria Genova Principe. Ecco cosa dice Wikipedia: "La dedicazione del monumento è del 1857, ma per la sua realizzazione occorsero sedici anni: la prima pietra viene posta durante il Congresso degli scienziati italiani il 27 settembre 1846, l'inaugurazione si tiene nel 1862. La realizzazione viene affidata a otto scultori, due dei quali non porteranno a termine l'opera. La statua principale a Lorenzo Bartolini (1777-1850) che, alla morte, verrà sostituito dal sarzanese, suo allievo, Pietro Freccia il quale impazzisce e poi muore nel 1856: l'opera verrà portata a termine dal carrarese Franzone. I quatro bassorilievi furono assegnati a Luigi Pampaloni (1791-1847) che morì e fu sostituito da G.B. Cevasco, a Giuseppe Gaggini, ad Aristodemo Costoli (1803-1871), e a Salvatore Revelli. Le quattro figure ai quattro vertici della statua furono realizzate da Gaggini ("Nautica"), Santo Varni ("Religione", anch'egli sostituì Pampaloni), Costoli ("Prudenza") ed Emilio Santarelli (1801-1886; "Forza")."
    1 punto
  40. Ciao @@Giovanna in questo articolo pubblicato nel 2010 su Panorama Numismatico si parla ,ad un certo punto,anche di San Severo. Di Denari Tornesi di San Severo se ne conoscono 2 ,uno fa parte della collezione di Vittorio Emanuele III e l'altro appartiene a collezione privata,è quello pubblicato nel libro del Dott.Ruotolo sulla Zecca di Campobasso e San Severo. Negli ultimi anni è apparso sul mercato numismatico un terzo Denaro Tornese di San Severo,ma,a mio avviso(e non solo a mio avviso),è falso(ottenuto per fusione:la porosità ed il colore del metallo tradiscono la sua autenticità) --Salutoni -odjob
    1 punto
  41. un banale errore facendo click su un programma di grafica mentre risistemava/ritagliava limmagine...? (tastino "inverti") succede persino su cataloghi d'asta...
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  42. Guardate questa della G.I.L che spettacolo.
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  43. Ciao , infatti gli unici tunnel sotterranei costruiti dai Romani , se ricordo bene , e documentati dalle fonti storiche , sono stati quelli relativi ad alcuni tratti degli acquedotti , ai sistemi fognari , a quello di Albano , nel settore civile ; mentre nel campo militare , quello relativo all' assedio e alla presa di Veio nel 396 a.C. , come ci riporta Tito Livio nel suo "Ab Urbe Condita" . Per il tunnel del Lago di Albano , con il suo ingresso ancora visitabile , serviva per evitare le esondazioni del lago che in antico avvenivano spesso a causa dell' innalzamento del livello delle acque dovuto alla variazione della pressione delle camere magmatiche attive sotto il lago , questo tunnel corre a 70 metri sotto il ciglio occidentale del cratere vulcanico ed e' lungo 1200 metri , alto 2 metri e largo 1,20 metri ; fu costruito nel IV secolo a.C. con una leggera pendenza verso la valle sottostante in modo che le acque non provocassero allagamenti , bensi irrigazione , del fondo valle .
    1 punto
  44. Stesso venditore,stessa cosa e' successa a me su qualche moneta-poche per la verita'-che comprai da lui. Io risolsi cosi:presi un fazzoletto di stoffa nuovo,stando bene attento a controllare che non avesse la minima consistenza troppo "pesante" perche' avrebbe potuto fare righetti sulla moneta,lo inumidii un pochino con acqua e ci "strofinai" la moneta(sempre con mano molto leggera per evitare i piccoli graffi che citavo sopra,perche,credimi,basta veramente un niente per graffiarla).Come hai scritto tu,essendo solo impronte,in questo modo ti vengono via di sicuro e non rovini la moneta,ne perdi la lucentezza tipica della stessa.Credo che non avrai problemi Rocco😉 Purtroppo quando si comprano monete di non altissimo valore i commercianti non stanno a guardare queste cose(cosa diversa se compri monete che valgono di piu').Per loro e' un lavoro,per noi una passione.A noi non frega niente se la moneta vale 2 euro o 1800.A noi interessa che siano belle e splendenti,dalla piu' comune alla piu' rara.Caro Rocco,le passioni non si spiegano-a questi commercianti a cui interessa solo il guadagno-,purtroppo😅 Facci sapere se hai risolto,un saluto
    1 punto
  45. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME66D/17 questa è la scheda.
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  46. Diametro e peso calanti, così come l'evanenscenza di alcuni caratteri, ne fanno con ogni probabilità un falso d'epoca. A proposito delle falsificazioni è interessante andarsi a leggere quanto era previsto all'epoca dal codice penale del Regno Lombardo-Veneto. Allego un estratto dalla versione pubblicata nel 1815 e quindi perfettamente pertinente all'esemplare in esame: Sull'opportunità di falsificare monete di così scarso valore si è discusso più volte...e penso che le uniche ragioni plausibili siano da trovare, da una parte, nella minor attenzione che si prestava (ieri come oggi) ai piccoli nominali e quindi nella maggior facilità di circolazione di simili prodotti, e dall'altra parte, nel valore fiduciario di una simile emissione il cui valore liberatorio è ben maggiore del valore intrinseco contenuto (sempre che i costi di produzione rimangano contenuti). A tal proposito va notato che nelle ultime 5 righe del paragrafo 104 del codice che ho allegato viene prevista una riduzione di pena nei casi in cui la moneta falsa rispetti il valore intrinseco dell'originale o sia palesemente riconoscibile...(!!??). Come fa giustamente notare favaldar la moneta in esame non sembra fusa e, aggiungo io, nemmeno coniata manualmente. Si nota inoltre una evidente frattura del conio e, a mio parere, si nota il tentativo di correggere il conio stesso: vedi la croce sulla corona e le due coppie di perline a lato della stessa più fresche e definite rispetto alla corona stessa. La tecnologia applicata sembra comunque di un certo livello e tale doveva essere perchè altrimenti non avrebbe mai potuto essere conveniente coniare monetine del genere. In definitiva non penso che monetine simili potessero essere prodotte con il torchio per pressare i ciccioli e quindi non da morti di fame che se non avevano i ciccioli pressavano i centesimi....ma piuttosto da personale con dotazioni e strumenti abbastanza professionali. Non è da dimenticare che si era alle porte di un'epoca di grandi fermenti politici e di trasformazioni sociali, economiche ed istituzionali....e la lotta politica la si faceva anche così...e così si potevano finanziare i gruppi dei dissidenti politici...e chissà chi altri si è potuto infiltrare in questo mare tempestoso... ciao Mario
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  47. Se si legge l'intestazione dell'editto di Posdam (1685, qui il testo http://www.potsdamer-toleranzedikt.de/files/edikt1685.pdf ) si possono vedere delle differenze rispetto all'interpretazione del Rentzmann ( Camin e' in realta' Cassuben). Beh, bene no, del tedesco non ho padronanza, piuttosto liberamente tradurrei cosi': Duca a Magdeburgo in Prussia, a Jülich, Kleve, Berg, Stettino, Pomerania, dei Casciubi e Venedi, in Slesia, a Crossen e Jägerndorf, Burgravio a Norimberga, Principe a Halberstadt e Minden... se ci fosse stato ancora spazio avrebbe potuto continuare con ... e Camin, Conte di Hohenzollern, Mark e Ravensberg, Signore di Ravenstein e della Terra di Lauenburg e Bülow, etc. dove l'etc finale fa capire che ad un certo punto era bene darci un taglio. :D Per info sul Grande Elettore: http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Guglielmo_I_di_Brandeburgo
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