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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/04/14 in Risposte

  1. Ciao, poco tempo fa in apertura di una discussione avevo segnalato l'intenzione di postare qualche ricerca su temi relativi al Primo Impero o su temi di ampio arco temporale. Dal momento che "ogni promessa è debito" mi appresto a presentarvi la seguente indagine che abbraccia entrambi i focus, parlando di un nemico "storico" e delle vicende storiche, belliche e numismatiche a lui correlate, sperando di incontrare il Vs. gradimento. LE GUERRE ROMANO-PARTICHE PROLOGO Con il termine di guerre romano-partiche si intende quel complesso di ostilità a bassa o alta intensità che oppose l’Impero Romano ai Parti. Per circa tre secoli, dalla prima battaglia a Carre nel 53 a.C., fino alla caduta della dinastia dei Parti a vantaggio di quella dei Sasanidi, i due imperi si combatterono principalmente lungo il fiume Eufrate, dalle sue sorgenti fino alla pianura mesopotamica ed al deserto palmireno. La guerra tra Roma ed Antiochio III (re seleucide) segnò l’inizio di una nuova fase, in cui Roma sottomise, una dopo l’altra le grandi potenze mediterranee, confrontandosi prima con l’Oriente dei Seleucidi e un secolo e mezzo più tardi con quello dei Parti. Roma prese dapprima possesso del Regno di Pergamo per trasformarlo a partire dal 129 a.C. nella Provincia d’Asia ed in seguito trovò il pretesto per poter cominciare la conquista dell’Oriente mediterraneo, in seguito alla minaccia giuntagli dal vicino Regno del Ponto di re Mitridate VI. Quest’ultimo, dopo una guerra di trent’anni fu sconfitto, sebbene fosse riuscito a fermare, almeno parzialmente e provvisoriamente, le mire espansionistiche romane in questa parte di Mediterraneo. I Romani con Gneo Pompeo Magno portarono i confini di Roma ancora più ad oriente, creando le province della Bitinia e Ponto, della Cilicia e della Siria, controllando i regni locali ed imponendo, dove possibile, sovrani “amici” e ponendo le basi per le successive campagne militari orientali contro i vicini Parti. Campagne che culminarono comunque con la sconfitta di Marco Licinio Crasso, di scarse capacità come condottiero militare che tentava di coprirsi di un po’ della gloria che spettava a Cesare e Pompeo. Deboli nella fanteria ma dotati di una forte cavalleria, i Parti sconfissero nel 53 a.C. un forte esercito romano presso Carre, perdendo anche le aquile simbolo delle Legioni. Lo stesso Giulio Cesare raccolse nel 44 a.C. ad Apollonia un esercito per effettuare una campagna contro i Daci e quindi contro i parti . A sovraintendere i preparativi lasciò il giovane nipote diciottenne Ottaviano e le campagne furono poi abbandonate in seguito all’uccisione di Giulio Cesare. Il progetto di invadere la Parthia fu poi ripreso da Marco Antonio, senza successo. Augusto invece cercò di affermare la preminenza romana nell’area medio-orientale mediante la diplomazia. Il punto cruciale in Oriente era costituito dal Regno d’Armenia che, a causa della sua posizione geografica, era da un cinquantennio oggetto di contesa fra Roma e la Partia. Augusto mirò a fare dell’Armenia uno stato cuscinetto “cliente” di Roma, con l’insediamento di un re gradito a Roma, e se necessario imposto con la forza delle armi. Perso il controllo dell’Armenia Augusto preferì stabilire il predominio romano con la diplomazia, invece che con la forza: ottenne un trattato in cui il sovrano partico restituì ai Romani i prigionieri e il controllo dell’Armenia come stato vassallo dell’Impero romano (32 a.C.). Il II secolo vide l’avanzata romana oltre l’Eufrate: Traiano (114-117) si impadronì dell’Arabia Petrea mentre Lucio Vero (162-166) e Settimio Severo (194-198) portarono all’annessione di Osroene e Mesopotamia e al vassallaggio dell’Armenia.
    6 punti
  2. Senza leggere tutto il discorso precedente dato che è il primo messaggio di questa pagina sembra un pò un doppio senso il tuo messaggio ahahahaha XD
    6 punti
  3. Titolo: Fotografia Numismatica: piccola guida interattiva (… Ovvero, non servono attrezzature costose per ottenere buoni risultati) Autore: Fabrizio Galiè (@@Il*Numismatico) Data Pubblicazione: 03/05/2014 ABSTRACT: L’intento che mi pongo (e che spero di raggiungere) è di rendere la materia in oggetto semplice e chiara per tutti, anche (e forse soprattutto) per chi pensa di essere negato nella fotografia. Le “lezioni” saranno poche e brevi (fondamentalmente non c’è molto da dire, visto che dobbiamo fotografare un semplice tondello grande, al massimo, qualche centimetro), e si pongono come obiettivo quello di fornire concetti, più che procedure da seguire, il tutto presentato cercando di non dimenticare semplicità e chiarezza nelle spiegazioni. I concetti che andremo ad esaminare potranno essere ovviamente rielaborarti e perfezionati a seconda del proprio gusto personale, anche in seguito alle numerose prove che effettuerete per esercitarvi. Prove che vi accompagneranno (così come è ancora il mio caso) per molto tempo anche dopo che penserete di aver raggiunto un risultato qualitativo soddisfacente. Gli argomenti di questa guida, saranno i seguenti: Introduzione: costruiamo il nostro “set” fotografico Qual è la luce ideale e come ricrearla La preparazione allo scatto: l’inquadratura L’esposizione ed il bilanciamento del bianco Le ultime impostazioni prima dello scatto Scattiamo la nostra prima fotografia numismatica La PostProduzione (PP): che cos’è e come va fatta Installazione del software di fotoritocco e prime operazioni di PP Continua... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
    3 punti
  4. E' online in prima pagina ( sempre come allegato ) l'aggiornamento al 30 aprile 2014 :good:
    3 punti
  5. Titolo: Fotografia Numismatica: piccola guida interattiva (… Ovvero, non servono attrezzature costose per ottenere buoni risultati) Autore: @ilnumismatico Data Pubblicazione: 03/05/2014 ABSTRACT: L’intento che mi pongo (e che spero di raggiungere) è di rendere la materia in oggetto semplice e chiara per tutti, anche (e forse soprattutto) per chi pensa di essere negato nella fotografia. Le “lezioni” saranno poche e brevi (fondamentalmente non c’è molto da dire, visto che dobbiamo fotografare un semplice tondello grande, al massimo, qualche centimetro), e si pongono come obiettivo quello di fornire concetti, più che procedure da seguire, il tutto presentato cercando di non dimenticare semplicità e chiarezza nelle spiegazioni. I concetti che andremo ad esaminare potranno essere ovviamente rielaborarti e perfezionati a seconda del proprio gusto personale, anche in seguito alle numerose prove che effettuerete per esercitarvi. Prove che vi accompagneranno (così come è ancora il mio caso) per molto tempo anche dopo che penserete di aver raggiunto un risultato qualitativo soddisfacente. Gli argomenti di questa guida, saranno i seguenti: Introduzione: costruiamo il nostro “set” fotografico Qual è la luce ideale e come ricrearla La preparazione allo scatto: l’inquadratura L’esposizione ed il bilanciamento del bianco Le ultime impostazioni prima dello scatto Scattiamo la nostra prima fotografia numismatica La PostProduzione (PP): che cos’è e come va fatta Installazione del software di fotoritocco e prime operazioni di PP Leggi l’articolo originale completo oppure Visualizza il PDF con gli ultimi aggiornamenti per poterlo salvare in locale
    2 punti
  6. salve amici, posto questa mia ultima moneta in alta conservazione dei medici. non ne ho visti passare (testoni) sull' aste molti in questa conservazione, ricordo di uno su crippa asta autunnale 2013 e se non ricordo male su hess divo. descrizione: Testone 1636 (III serie - busto adulto). Busto a d. R/ S. Giovanni seduto di fronte tiene con una mano lunga croce e solleva l’altra in atto di predicare. MIR. 298. Gal., XVII, 1/10. CNI, 87. RMM. 9 g. 9,27 Rara non è l'anno più raro dei testoni di ferdinando II, sicuramente ce ne sono di molti più rari, ma il disegno con il busto adulto del granduca lo preferisco.. sul diritto presenta una leggera tacchetta al bordo dopo l'etrv e anche sull'armatura, vedendo che la moneta è praticamente un spl-fdc a mio parere molto ben conservata e dettagliata, credo sia un discorso di coniatura..voi cosa ne pensate? ho riscontrato delle piccole imperfezioni di tondello anche su quella di crippa numismatica identiche agli stessi punti, sembra essere il punzone, mentre per la tacca al bordo o piccole schiantature dell'argento sembra presentarle più la mia. saluti fofo
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  7. mah... allora nel frattempo che Alessandro riesca a trovare tutte le altre monete che gli mancano si potrebbe aprire una discussione a latere con il titolo "Indovina cosa fa di lavoro?" :rofl:
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  8. Senza entrare nella discussione posso consigliarvi una lettura araba della prima metà del X secolo, dove si parla dell'estrazione dell'oro e dell'argento, della raffinazione, del saggio, della loro laminatura, della fabricazione dei tondelli etc. etc. Credo sia quanto di più vicino possibile all'obiettivo che vi siete posti. A mio avviso dovrebbe cosituire il punto di partenza di qualunque indagine di questo tipo: Al-Hamdani Kitab etc. (scusate l'assenza dei segni diacritici, non so come farli qui), Die beiden Edelmetalle Gold und Silber, herausgegeben und uebersetz von C. Toll, Uppsala 1968 (per chi ha problemi col tedesco, c'è anche il testo arabo originale) Buon lavoro, Andreas
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  9. Ciao, direi sul qBB come conservazione, si iniziano a perdere i rilievi al centro del tondello sia al diritto che al rovescio, ma le legende sono invece integre. E' il tipo più comune tra tutti gli scudi di Pio VI, Muntoni 17, vedi la scheda del nostro catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIR/8 Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  10. Buona Domenica Confesso che in un primo momento ho pensato di aprire una nuova discussione, dal momento che questo pezzo riguarda una differente moneta di conto; però ho cambiato idea perchè avrei dovuto rinunciare ai preziosi commenti che qui si sono succeduti e che trovo, in ogni caso, utili sempre, quando si parla di moneta di conto. Dopo una parentesi di circa cinquant'anni, grosso modo dal dogato di Enrico Dandolo (1192–1205) a quello di Ranieri Zeno (1253-1268) nei quali la zecca veneziana non aveva provveduto ad emettere denari (o piccoli), perchè si era avvalsa di quelli emessi dalla vicina Verona, sotto il dogato di Lorenzo Tiepolo (1268– 1275) riprende la loro emissione. A distanza di tanto tempo, i nuovi piccoli non potevano essere più gli stessi di allora; il loro intrinseco era rimasto lo stesso, ma il peso si era ridotto dagli originari gr. 0,36 a gr. 0,29. In questo periodo, infatti, il rapporto tra il grosso ed il piccolo era stato modificato, dagli originari 26 piccoli per un grosso, ai 28 piccoli per un grosso, per poi aumentare ancora nel 1282, fino a 32 piccoli per un grosso. Nella discussione riguardante la Lira complida e la Lira manca, avevo riportato la seguente equivalenza: la lira di grossi (libra grossorum) era pari a 240 grossi, cioè a Libre Ven. (libra denariorum venezianorum parvorum) 26 e 1/9. Arrivati a tal punto queste equivalenze non potevano più essere adottate; la Libra Ven. non poteva essere in grado di assolvere ad entrambe le funzioni e venne di fatto sdoppiata; era l'unico modo per poter porre un rimedio senza rivoluzionare tutta la monetazione. La prima fu chiamata (Libra parvorum) o Lira di piccoli e mantenne la sua equivalenza a 240 piccoli; l'altra fu chiamata (Libra ad grossos) o Lira a grossi e mantenne l'equivalenza di 1/26 di Lira di grossi manca. Come avverte il Lane, il rapporto stabile tra la Lira a grossi ed il grosso, cioè la moneta effettiva sulla quale essa si basava, può essere espressa con la seguente equazione: 26 Lire a grossi = 1 Lira di grossi manca = 239 grossi saluti luciano
    2 punti
  11. Penso che a questo punto ci sia veramente poco da fare. L'ordine pubblico è demandato ai capi ultras che decidono se giocare o meno, e ci sono numerosi precedenti tra tutte le tifoserie: il derby Roma-Lazio sospeso perché si era sparsa la voce (falsa) che un bambino era stato investito da una macchina delle forze dell'ordine, la partita del Genoa sospesa per ordine dei tifosi fino a quando i giocatori non si sono tolti le maglie, e via così. Meglio ammettere che lo stato ha abdicato nella gestione delle partite di calcio, come poi ha fatto per tanti altri aspetti. Quanto hai capi ultras delle varie squadre, queste persone sono delle vere e proprie potenze all'interno dei club, con un potere che molti non si sognano neanche. Ieri sera avete visto la maglietta che portava? Con questo abbiamo detto tutto, cosa c'è da aggiungere? Forse come qualcun altro ha suggerito bisognerebbe fare come in Inghilterra, dove anni fa c'era il problema degli hooligans, che è stato debellato con leggi speciali per un problema speciale. Se invece vogliamo andare avanti così, non meravigliamoci di quello che è successo ieri sera, l'unico miracolo è che non sia morto qualcuno, ma è solo questione di tempo purtroppo, e ve lo dice uno che è andato per anni allo stadio e ha smesso proprio perché il rischio potenziale che si corre è assurdo.
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  12. Ciao Bruno, i Tuoi complimenti son sempre apprezzati, Vi mostro una foto con colori più naturali e fedeli alla realtà, visto che la foto di artcoins era molto carica di giallo e un po scura. La moneta si presenta con una lucentezza molto bella dei campi, e con dei rilievi che staccato "in nero" dai campi, con un effetto molto bello. Conservazione a parte, trovo decisamente gradevole il ritratto, cosa sempre particolarmente importante nella monetazione pre-decimale, ed in questo è particolarmente apprezzabile la ricca capigliatura intatta, con i ricchi adornamenti del busto, cosa che nella tipologia successiva, purtroppo sparirà. La foto perde qualcosa in definizione per via della compressione finale dell'immagine.
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  13. Scusate, non voglio disturbare la discussione sulle "bolle", che vedo è proseguita con alcune osservazioni interessanti anche sui conii. Tuttavia, come alcuni possono essere interessati più a questo argomento, personalmente ritenevo interessante avere invece le vostre osservazioni sui tremissi che avevo postato qui http://www.lamoneta.it/topic/121864-lombards/?p=1395340, ovviamente per varie ragioni in merito a quanto era stato ipotizzato sulla tecnica di realizzazione fino a quel momento. Mi pare che solo Varesi si sia espresso sul tremisse n.4 , peraltro notando proprio quello che si intendeva sottolineare ;). Per tutti gli altri utenti... nulla da dire :( ? Mi sembravano inoltre molto interessanti le annotazioni espresse poi con questo post di teofrasto http://www.lamoneta.it/topic/121864-lombards/?p=1395536, ed anche le considerazioni di numa numa e sempre Varesi che ne erano seguite. Anche su quegli argomenti, vogliamo lasciar cadere la cosa così? Ovviamente, se preferite concentrarsi solo sul tema bolle e quanto di collegato, capisco e lascio perdere; volevo solo saperlo, grazie. Infine: sto cercando di attivarmi per una coniazione di tremissi, ma eventualmente realizzata con un orefice specializzato in archeologia sperimentale nel campo dell'oreficeria longobarda e che lavora con tutta attrezzatura rigorosamente realizzata secondo modelli antichi e con analoghe procedure, per quello che se ne può sapere. Se possibile farei comunque precedere la cosa anche da una nuova campagna di analisi quantitative del contenuto metallico di varie tipologie di tremissi (non semplice...ma vediamo!) e farei seguire tutto il processo produttivo dei tondelli e della preparazione dei conii con un filmato, mentre per la battitura vera e propria si potrebbe organizzare il ritrovo che avevate prospettato. Quando e se la cosa si comincerà a concretizzare maggiormente, ne sarete prontamente informati. Buona fine di serata...MB
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  14. La banconota che avete visto nel post precedente dovrebbe affiancarsi a questa....
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  15. Riporto anche un estratto dal Pesce-Felloni in cui si parla del prezzo di alcuni beni e servizi in varie epoche.
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  16. Allego foto di un "ordine di esazione di imposte da parte dell'ufficio della Moneta del comune di Genova. Nel documento, indirizzato al podestࠔoirano, Corrado Doria 蠩ncaricato di incassare per conto dell'ufficio di moneta 37 lire e 13 soldi di denari genovesi pena l'arresto degli appartenenti alla podesteria e la confisca dei beni." (19/12/1465)
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  17. DE GREGE EPICURI Non è una corrosione, ma è il rame che emerge quando cade la pellicola di argento sovrapposta; in genere, prima si stacca qualche piccolo frammento, poi il processo continua finchè, a volte, tutto l'argento si distacca. Il nucleo di rame conserva l'immagine prodotta dalla coniazione, ma in modo molto grezzo e approssimativo.
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  18. Buon weekend a tutti, questa tipologia di piastre è in assoluto la mia preferita di questo sovrano...penso che non mi limiterò a fare una tipologica ma prenderò tutte le date...a tempo debito si intende. oggi vi posto questo '42,in collezione da un pò...spero che le foto permettano una buona lettura della moneta. in mano i fondi son lucenti...che ve ne pare? :) un saluto a tutta la sezione...ciaoooooo marco
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  19. Anche con queste foto davvero poco definite si capisce che sono 3 riproduzioni....e anche parecchio brutte.
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  20. Si può dare per certo. Oltre a Roma solo Ancona è nota per avere coniato durante la Repubblica Romana uno scudo con i conii romani, ai quali è stata aggiunta una "A" sotto il braccio destro alzato della figura del rovescio, queste le immagini tratte dal Bruni (n°8): Altre coniazioni non sono distinguibili per la "A" ma per un peso ridotto (23-25 grammi), e un basso titolo dell'argento. Non è questo il tuo caso. Ciao, RCAMIL.
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  21. Ciao, è un quinario suberato a nome di C. Egnatuleius, C.f., 97 a.C.. Al dritto: testa laureata di Apollo; dietro, C EGNATVLEI C F Q; Al rovescio: Vittoria che scrive su uno scudo su trofeo; nel campo, Q; in esergo. ROMA. Crawford 333/1; Sydenham 588;
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  22. @@gpittini Ciao Gianfranco :) La moneta è consunta, ma godibile e propenderei anche io per l'autenticità. Per quel che riguarda il simbolo, la spiga mi sembra sia leggermente diversa nelle altre monete che ho potuto vedere. Potrebbe comunque essere una spiga coniata male o "rovinata" dalla circolazione. A questo link sono raccolti più di 100 simboli: http://bpmurphy.ancients.info/chersonese/page1.htm Ti allego per comodità qualche spiga con cui confrontare. Non ho però trovato l'accoppiata globo-spiga; esiste invece il globo e la palma, ma fondamentalmente non è che ci siano molte differenze con la spiga. Quest'ultima accoppiata è classificata come "BMC Thrace pg. 183, 10; McClean 4081". Ciao, Matteo :)
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  23. Mi prendevano per pazzo quando dicevo che secondo me avremmo vinto senza giocare .. Siamo noi, siamo noi ...
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  24. denario anonimo dei monetieri Ogulnio, Vergilio, Gargilio, a opera dei suddetti, ma senza specifica del monetiere incaricato.Esistono anche con le sigle dei monetieri Ogvl Ger Verg Gargilius, Ogulnius, and Vergilius AR Denarius. GAR OGVL VER Series AR Denarius. Rome, 86 BC. Laureate head of Apollo right / Jupiter driving quadriga right, holding reins and preparing to hurl thunderbolt. Crawford 350A/2; RSC (Anonymous) 226.
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  25. ricambio la referenza con alessandro 1970
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  26. :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
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  27. Tabaristan - è una emidracma arabo -Sasanide - monetazione anonima Governo Abbaside
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  28. Tra i collegamenti , distanti ma a volte esistenti , tra tipi monetali ed artistici in senso ampio , è curiosa la similitudine tra una figura sul bacile di Gundestrup ed il tipo araldico della monetazione di Taranto . Il bacile di Gundestrup è opera notevole rinvenuta nello Jutland danese nel 1891 : in argento con dorature , consta di 13 pannelli ( 7 esterni,5 interni,1 di fondo ) lavorati a sbalzo , per un dia. di 69 cm. , alt. 42 cm. ,peso 9 kg. Il pannello interno "A" , tra le tante figure , riporta un uomo che cavalca quello che i più considerano un delfino (altri un pesce forse storione ) . Origine ed epoca dell'oggetto hanno tuttora non pochi margini di interpretazione . Forse portato in Danimarca da quella parte di Cimbri che la raggiunsero dopo la sconfitta coi Romani ( 110 A.C. ) , l'oggetto , databile tra il II° e I° sec. A.C. ( se non prima ) potrebbe essere celtico , di derivazione o piena origine tracia . Sono documentati dal III° sec. A.C. contatti nell'area del basso Danubio tra i Celti Scordisci ed i Traci Triballoi . Il mito marino di Taras/Falanto salvato in mare da un delfino , è di origine e collocazione non sempre univoche . Sui mari Egeo e Nero si affaccia quella Tracia che i Greci hanno arricchito di colonie , instaurando consistenti rapporti economici e culturali : che un oggetto ricco di valenze tracie , con figurazioni probabilmente mitologiche , riporti tra queste una figura che richiama i tipi monetali di Taranto , potrebbe non essere solo casuale 1 -- bacile di Gundestrup 2 -- pannello interno "A" 3 -- Taranto / didramma 344 / 334
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  29. Comunque la scritta SPEZIALE LIBERO è vergognosa. Io penso che molti tifosi del Napoli si stiano dissociando da quel tipo di maglietta.
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  30. Sicuramente il mito del delfino e del suo “delfiniere” è molto antico e ampiamente diffuso sia nel mondo greco sia in quello celtico (ringrazio Valteri per le belle immagini). Sul delfino raffigurato sulle monete greche esiste un’ampia letteratura. Cito soltanto: Apolito P., Per un lessico iconografico monetale: il tipo del delfino al di là delle esperienze siracusana e tarantina, in: Miscellanea di Studi Storici Università della Calabria, 14, 2008, p. 25-48. Zeuner F.E., Dolphins on coins of the classical period, in: Bulletin of the Institute of Classical Studies, 10/1, 1963, p. 97-103 e tavole. Il delfino è inteso da fonti e da zecche soprattutto come simbolo marino, che verrà associato a Poseidone solo in epoca più avanzata, a indicare una presenza amica di una divinità (inizialmente Dionisio, Apollo, Efesto) che soccorre gli uomini. La cavalcatura del delfino da parte di un dio o eroe (delfiniere) ha una valenza salvifica, che prende origine in ambienti orientali. Nota è la rappresentazione su elettro emesso da Cyzicus intorno al 470-460 a.C.: E’ molto complicato ricostruire il mito del delfiniere e la sua graduale diffusione nel modo antico. Un importante ruolo lo ebbe il mito del fanciullo Melikertes, cugino e fratello di latte di Dioniso, che fu esposto alla morte in mare assieme alla madre Ino. Egli fu elevato da un delfino sopra il mare, in cima a un pino e quindi trasformato nell’eroe Palaimon, patrono dei giochi istmici, mentre la madre venne divinizzata col nome di Leukothea. Madre e figlio erano venerati in un santuario a forma di grotta (adyton), entro il quale gli atleti, aspiranti eroi, giuravano al buio parzialmente immersi nell’acqua, in un clima iniziatico. Interessante l’assonanza del nome originale di Melikertes con il noto dio fenicio Melqart (e Ino/Leucothea dovrebbe essere la versione greca dell’orientale Astarte). Fonte: B. Carroccio, Le iconografie monetali in Messapia e il “mistero” Taras, EOS III, 2011, p. 105-130. Non sorprende che, attraverso scambi commerciali, con ricadute anche culturali, dal mondo orientale il mito si sia diffuso, abbastanza tardivamente, anche verso l’ambiente celtico.
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  31. Magnifica. Complimenti per la conservazione e la tipologia.
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  32. Da abile politico, Augusto promosse la vittoria diplomatica al pari di una ottenuta in battaglia. Augustus (27 BC-AD 14). AV aureus (19mm, 8.04 gm, 6h). Pergamum, 19 BC. AVGVSTVS, bare head right / SIGNIS above, RECEPTIS below, capricorn right. RIC 521. Calicó 272. BMCRE 680. Rare. Good Very Fine. This reverse type has a duel purpose: It celebrates the recovery of the legionary standards lost to the Parthians through the disastrous campaigns of Crassus and Mark Antony in 53 and 36 BC, and also celebrates Augustus’ natal sign of Capricorn. Augustus recovered the standards in 20 BC through diplomacy backed by military muscle. http://www.acsearch.info/record.html?id=627458 Augustus (27 B.C. – A.D. 14), Gold Aureus, 7.86g, 5h.Mint of Colonia Patricia, Spain, struck 18 B.C. CAESARI AVGVSTO , head of Augustus facing right, laureate. Rev. S P Q R , triumphal quadriga, its panels ornamented, moving slowly left, containing aquila and surmounted by four miniature galloping horses (RIC 112; Calicó 282 (this coin); Biaggi 137 (this coin); Bahrfeldt 157; BMC -, see 395 note*; C 276). A few minor marks on edge, very fine. Very few known examples of this extremely rare varie ty. Purchased from Esperia Art in 1952 Ex Biaggi Collection Ex Numismatica Ars Classica, Auction 49, Zürich, 21 October 2008, lot 126. Part of the Aurora Collection. This reverse type refers to the successful return of the legionary standards that had previously been captured from Crassus and Antony by the Parthians. http://www.acsearch.info/record.html?id=714807 Augustus, 27 BC-AD 14. Denarius (Silver, 3.77 g 1), Pergamon, circa 19-18 BC. AVGVSTVS Bare head of Augustus to right. ARMENIA CAPTA Armenia tiara and bowcase with quiver. BMC 677. BN 995. Cohen 11. RIC 516. Very rare. Somewhat brightly cleaned and with some minor traces of corrosion remaining, otherwise, nearly extremely fine. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=163658 Augustus. 27 BC-AD 14. AR Denarius (3.86 g, 6h). Spanish mint - Tarraco. Struck 18 BC. S • P • Q • R • IMP • CAESARI • AVG • COS • XI • TRI • POT • VI •, bare head right. CIVIB • ET • SIGN • MILIT • A • PA-RT • RECVP •, triumphal arch of Augustus: central arch surmounted by a facing quadriga; side arches, on each of which is a standing figure; on left, figure standing right, holding a signum in raised right hand; on right, figure standing left, holding an aquila in raised right hand and bow at side in left. RIC I 136; RSC -; cf. BMCRE 427 = BMCRR Rome 4453 (aureus); BN 1229-31. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=115240 Augustus, 27 BC-AD 14 AR Denarius (18mm, 3.67 g, 3h). Rome mint. Publius Petronius Turpilianus (triumvir monetalis) i.e. moneyer. Struck 19/8 BC Draped bust of Feronia right, wearing stephane. Parthian kneeling right, extending standard to which is attached a vexillum marked X. RIC I 288; RSC 484. VF, porous. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=155283 AUGUSTUS. 27 BC-14 AD. AR Denarius (18mm, 3.73 gm, 5h). Spanish mint (Colonia Patricia?). Struck 19 BC. CAESAR AVGVSTVS, bare head right / SIGNIS S P Q R RECEPTIS around shield inscribed CL·V; flanked by aquila and standard. RIC I 86a; BMCRE 417; RSC 265. Good VF, small flan crack. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=61512 Augustus. 27 BC-AD 14. AR Cistophoric Tetradrachm (25mm, 11.34 g, 12h). Pergamum mint. Struck circa 19-18 BC. Bare head right / Signum within round tetrastyle temple. RIC I 507; Sutherland Group VII; RPC I 2220; RSC 202. Fine, toned. This issue was struck to commemorate the recovery of Augustus of the standards lost by Crassus to the Parthians. The standard seen here is housed in a small temple that was located on the Capitoline and which served as a temporary home for the standards until the completion of the temple to Mars Ultor in the Forum of Augustus. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=204606
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  33. Effettivamente hai ragione! In ogni caso, il tuo è un gran bel lavoro e ti ringrazio per averlo condiviso.
    1 punto
  34. La mezza ruoia del 1915 è quella più rara da trovare, quindi averla in collezione sana, senza colpi è già un buon risultato! Qella postata a mio avviso è un BB, onesto BB :good: E' stata pulita e pure male, a mio avviso, quindi, direi che è il caso di fargli un bel bagnetto nel magico liquido e lasciarla riposare sul velluto per i prossimi 100 anni, penso che riprenderà una naturale patina che la renderà sicuramente piacevole!
    1 punto
  35. A parità di monete avrei vita molto dura con tutta la concorrenza che c'è qui ... :blum:
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  37. @@Boris_R ".....Ciao a tutti di recente ho rinvenuto ...." ????... hai trovato un tesoro ? rinvenire = ritrovare, recuperare, scoprire, reperire poichè sono monete d'oro ( non figurine ..).....senza pensare male, ma in un forum pubblico, ... i termini che si usano, possono essere male interpretati... Prendi cio' assolutamente come consiglio... :whome: ciao
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  38. Periziata qfdc effetivamente larga
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  39. La ParthiaArea di estensione. Si trattava di una regione del Medio Oriente che più o meno corrispondeva all’attuale parte nord-orientale dell’Iran. Il clima era caldo, l’ambiente montuoso e occupato da steppe poco adatte all’agricoltura. Nel tempo il territorio occupato si espanse inglobando anche la Mesopotamia, parte della Siria, l'Arabia e a nord verso la regione caucasica. L'Impero partico alla sua massima estensione. L’aspetto fisico.I Parti indossavano il tipico abito partico (qamis), abbinato con pantaloni e abbellito da ornamenti vari. L'elite aristocratica adottava le acconciature a caschetto, copricapi e tuniche munite di cintura, queste ultime tipicamente indossate dalla nobiltà appartenente alla corte arsacide. Statua bronzea proveniente dal Santuario di Shami in Elymais (attuale Khūzestān , Iran) esposta al National Museum di Iran. I pantaloni erano indossati anche dai re arsacidi, come mostrato sulle immagini di rovescio delle monete. Il pantalone partico fu adottato anche a Palmira, in Siria. Le donne ricche sono rappresentate nelle sculture partiche indossanti vesti con le maniche lunghe, abbellite con collane, orecchini, braccialetti, e copricapi intrecciati. I loro vestiti erano fissati mediante una spilla ad una spalla. I copricapi erano anche caratterizzati da un velo che avvolto all'indietro. Città/insediamenti. Mappa dell'Impero con le principali città. La capitale, durante il periodo degli scontri con la Repubblica romana, era Ctesifonte, fondata attorno al 200 a.C. di fronte alla città di Seleucia, sull’opposta riva del Tigri. Pianta di Ctesifonte. . Alcune altre città principali erano Ecbatana, Hecatompylos (“città delle cento porte”, antica capitale della Partia), Susa, Mithradatkirt e Assak. Al tempo di Plinio il Veccio (I secolo d.C.) l’Impero era costituito da 18 regni (11 “superiori” e 7 “minori”); in pratica una federazione di Regni riuniti sotto la guida di un unico sovrano.
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  40. Certo che, detto nel senso buono, un pochino vi invidio... Non sono mai riuscito a convincere la cassiera di un esercizio a farmela vedere, nonostante le tante mie lusinghe. Eppure basterebbe che mi permettesse di aprire l'anta alle sue spalle, dietro alla quale ci sono sacchi e sacchi di moneta di ogni taglio. Se appunto me la facesse vedere, una volta alla settimana, raggiungere i livelli vostri....
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  41. siamo di fronte ad una moneta in alta conservazione, alcune rilievi sono bassini, chiaramente bisognerebbe averla in mano per un giudizio più equo
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  42. Spero proprio di si Ormai e' cattiva abitudine , secondo me, esporre le proprie considerazioni pubblicamente nel forum prima ancora di avvertire e attendere le spiegazioni del diretto interessato
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  43. Ciao Marco, sono indeciso tra lo SPL/FDC e il Q.FDC. Nulla da aggiungere. Davvero bella!
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  44. Se la macchina è una reflex, prova con dei distanziali per macro. Sono anelli da mettere fra la macchina e l'obiettivo che consentono di riprendere da più vicino il soggetto. Quelli senza automatismi costano pochi euro, un po' di più quelli che li mantengono. Un'alternativa sono le lenti close up da montare direttamente sull'obiettivo. Costano ancora meno. Per quanto riguarda lo stativo sopra, la lunghezza massima viene data in 29cm, ma contatterò il negoziante per essere sicuro che ci stia una reflex con obiettivo e qualche accessorio.
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  45. ed ecco l'accoppiata olandese: Taglio: 2 euro cc Abdicazione Regina Nazione: Olanda Anno: 2013 Tiratura: 19.715.000 Condizione: B+ Città: Milano Taglio: 2 euro cc Regno d'Olanda Nazione: Olanda Anno: 2013 Tiratura: 3.462.000 Condizione: B+ Città: Milano
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  46. Accidenti che bella discussione. Io che "colleziono o meglio raccolgo" regno e repubblica, mi si e' aperto un mondo a me finora sconosciuto. Che belli i viaggi numismatici che avete mostrato mi sa che usciro' dall'orticello e comincero' a vagare per il mondo. Complimenti
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  47. Ciao @@frisax, Tiro ad indovinare, se fosse una moneta romana tardo imperiale, potrebbe essere un piccolo bronzo con i Vota al rovescio, tipo questa: Chiaramente, la mia ipotesi è da prendere molto con le molle ;) , dato che la moneta da Te postata è quasi del tutto illeggibile Saluti Eliodoro
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  48. Taglio: 2€ cc Nazione: Italia Anno: 2009 Tiratura: 1.985.000 Condizioni: 1x qFDC; 3x SPL Città: Roma Taglio: 1 Centesimo Nazione: Italia Anno: 2003 Tiratura: 9.637.000 Condizioni: 1x SPL; 2x BB; 3x MB Città: Roma Taglio: 2€ Nazione: Spagna Anno: 2010 Tiratura: 3.930.000 Condizioni: 2x qFDC (maledetta impronta...) Città: Roma Taglio: 2€ Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 4.072.000 Condizioni: SPL Città: Roma Taglio: 2€ cc Nazione: Spagna Anno: 2009 EMU Tiratura: 7.900.500 Condizioni: SPL Città: Roma Taglio: 1€ Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 3.372.000 Condizioni: SPL Città: Roma Taglio: 50 Centesimi Nazione: Spagna Anno: 2006 Tiratura: 3.950.004 Condizioni: BB Città: Roma Taglio: 50 Centesimi Nazione: Spagna Anno: 2007 Tiratura: 3.958.434 Condizioni: BB Città: Roma Taglio: 50 Centesimi Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 4.072.000 Condizioni: SPL Città: Roma Taglio: 10 Centesimi Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 3.672.000 Condizioni: qSPL Città: Roma Taglio: 1 Centesimo Nazione: Finlandia Anno: 1999 Tiratura: 8.010.000 Condizioni: BB Città: Roma Taglio: 1 Centesimo Nazione: Finlandia Anno: 2003 Tiratura: 6.543.000 Condizioni: SPL Città: Roma Taglio: 2 Centesimi Nazione: Finlandia Anno: 2004 Tiratura: 7.901.000 Condizioni: qSPL Città: Roma Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2010 Tiratura: 1.560.000 Condizioni: pare uscito ora dal rotolino, ma ha delle orribili impronte sopra :pissed: . Se non ci fossero lo avrei incapsulato, spacciato per FDC e venduto :lol: . Lo posso considerare qFDC oppure SPL? Fate voi, gestori del file. Città: Roma Note: News
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  49. Grazie a tutti voi per le belle parole di apprezzamento :blush: La nomina mi è giunta davvero inaspettata, ringrazio @@Reficul e spero di poter continuare ancora a lungo a portare il mio modesto contributo al forum, dal quale, in termini di conoscenza numismatica, ho sicuramente ricevuto molto più di quanto ho dato. petronius :)
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