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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/13/14 in Risposte
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Ciao @@domenico67 , sì, confermo che non si tratta di una moneta di grande rarità ma comunque molto rara (?), non dimentichiamo che fino a venticinque anni fà la piastra del 1841 testa grande e i 5 tornesi 1797/1798 senza sigla erano monete di grande rarità, oggi a malapena R2. Il decoro che vedi nei 30 ducati del 1825 e nelle piastre già note era presente a partire dal 9 aprile 1825 ............ ho una mia teoria sulla cosa. Comunque è meglio partire da un R2 e poi aumentare eventualmente la rarità con il passar degli anni anzichè pompare le monete appena scoperte con R4 e R5 e poi svalorizzarle ogni volta che vengono fuori sul mercato. Sei d'accordo? :)3 punti
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Da : Il corriere del corsaro (altervista.org) Non metti la lettera “H” nel verbo avere? Sei passibile di denuncia Roma, 24/03/2014 Da Aprile 2014 entrerà in vigore il reato di “Ignoranza”, la legge è stata approvata oggi nei Palazzi di Giustizia, prevederà per i trasgressori un’ammenda fino a 1249€ e fino a 12 mesi di reclusione. In base alla gravità dell’errore grammaticale all’interno di una qualsiasi frase (Stati su facebook, Tweet, Commenti su foto, Mail ecc.) il giudice potrà stabilire l’ammenda e i mesi di reclusione. Il reato potrà essere segnalato tramite “screenshot” da parte di terzi o tramite indagini della polizia postale. La nostra redazione esorta quindi i lettori, a rimettere mano ai libri di grammatica italiana, per evitare eventuali persecuzioni legali.2 punti
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Lasciala perdere! ti ho evidenziato un punto che fa capire che si tratta di una fusione, guarda anche il personaggio dietro Lucio Vero che manca di metallo ed anche i bordi lavorati. Saluti Babelone2 punti
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Per riconoscerci tra tanta gente al convegno di Verona,perche non usiamo il cartellino del Forum, dove va riportato il nome proprio e il nich? Io personalmente incontro e parlo sempre con le stesse persone,fatta eccezione quando si va al pranzo alla Grotta Azzurra,ma anche li sei limitato alle persone che hai vicino o di fronte. Cosa ne pensate? Blaise2 punti
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La lista delle tipologie presenti nel tesoro di Boscoreale e' pubblicata a pagine 574 della Revue Numismatique 1895. La storia del ritrovamento di Boscoreale che a Napoli si e' tramandata di generazione in generazione e' diversa da quella ufficiale, appena ho cinque minuti.....2 punti
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Devo dire che della zona di mia pertinenza (Lago di Como) questi fotomontaggi sono frequentissimi. Soprattutto battelli venivano applicati su paesaggi lacustri scialbi da "animare" un po'. Anch'io li trovo interessanti anche se non li colleziono. Vi allego un paio di esempi.2 punti
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Ciao @@domenico67,anche se fossero qualche centinaia non credi che comunque sarebbero poche,visto che comunque sappiamo che la piastra senza tale ORNATO è molto comune.Poi condivido in pieno quanto detto da @@francesco77,partiamo da r2 poi ad aumentare ci siamo ;)2 punti
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Posso garantirti che tutti gli ufficiali e gradi equiparati delle forze di polizia sanno fare molto bene il loro mestiere e ti assicuro che diritto penale e procedura penale (per non parlare delle altre materie) sono pane quotidiano per cinque anni. Poi c'è l'esperienza. Cosa significa viene fatto tutto interno? Che nelle Accademie si gioca? Informati su chi sono i docenti. In quella della Guardia di Finanza hanno insegnato illustri sconosciuti, tra i quali Giovanni Leone (che era un penalista per chi non lo sapesse), Taormina, Pisapia...idem per le altre accademie. Ispettori e agenti non sono da meno, senza contare che i giovani studiano tutti e ormai di non laureati ne abbiamo ben pochi. Sono daccordo sul fatto che non vi è molta esperienza in materia numismatica, ma questa non ce l'hanno neanche molti avvocati e magistrati, se non sono anche loro studiosi della materia. Rammento poi che la polizia giudiziaria è tenuta ad osservare e far osservare le leggi...l'interpretazione è demandata ad altri.2 punti
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Vi posto il cartellino che accompagna la moneta, Per primo non guardo mai, nel limite del possibile, la valutazione del venditore, cerco sempre di guardare la moneta con i miei occhi, ma una considerazione che ho fatto prima di acquistarla è che il Signor perito che ha stimato la moneta suppongo che non abbia voglia di screditarsi per una monetina del genere… poi l’errore è sempre dietro l’angolo! Avendo la moneta in mano posso dire con tutta tranquillità che lustro ne ha da vendere, anche sopra ai capelli che sono però un pelino evanescenti, sul bordo non ci sono tacchette o colpetti, i difetti che si vedono dalle foto sono il risultato degli incusi delle rosette che sono particolarmente impresse, al rovescio sulla veste un paio di segnetti ci sono, la patina per ora mi sembra ancora leggera, se riesco mi piacerebbe patinarla un pochino di più per raggiungere un equilibrio tra intensità e lustro. In conclusione per me è tranquillamente un q.FDC, sono felice della moneta, che non sarà il top dei top ma è sicuramente sopra alla media e per ora è una valore aggiunto alla mia collezione. :) @@renato purtroppo non verrò al convegno di Verona, ma se non casca il mondo direi di fare un giretto al circolo di Parma la seconda domenica di Giugno, mi piacerebbe farti vedere in mano la moneta per una tua valutazione. :)2 punti
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Grazie mille per le congratulazioni e complimenti a Illyricum per l'ottimo excursus! Il primo maggio è nata Matilde, seconda entrata in famiglia e sorella di Lorenzo. In effetti è la piacevolissima causa della mia recente latitanza dal forum :) in questi giorni sono a casa e più che monete vedo pannolini... ma non c'è moneta che tenga, ve l'assicuro, rispetto alla gioia di tenere in braccio un frugoletto così piccino che fa sembrare un gigante il fratellino di tre anni... i figli, completamento di un'esistenza e puro amore! Grazie ancora e... discussione salvata per quando Matilde sarà più grande e potrà leggerla.2 punti
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E' molto peggio quello che è capitato a me. Dopo avermi squadrato per bene, mi hanno detto: "Ma guardi che costa tanto !". Ovviamente sapevo bene quanto costasse, ma ho sentito l'insopprimibile bisogno di precisare con aria contrita: "Se costa tanto, allora non posso permettermela" e sono andato via. L'educazione è una merce sempre più rara. Polemarco2 punti
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E' un fenomeno già analizzato in altre discussioni. La croce che vedi in incuso nel rovescio è l'impronta esatta della croce che risulta in rilievo nel dritto. Si tratta di un effetto dell'operazione di coniatura dove, per effetto del colpo inferto a martello, il materiale metallico sembra orientarsi preferibilmente verso le impronte più larghe e profonde (croce del dritto) piuttosto che verso i tratteggi più sottili e contorti (in questo caso le sottili linee del tempio). Qualcuno lo definisce effetto risucchio; a me piace assimilarlo al comportamento di un fluido, che prende sempre la via che porta più rapidamente a valle....e quando è in quantità insufficiente (lastrina metallica sottile) una volta riempiti i canali a valle non ne resta per quelli a monte... ciao Mario2 punti
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dovrebbe essere un Quattrino per PESARO di Francesco Maria I° Della Rovere ( 1508-1516 e 1521-1538) D/ Albero di Rovere R/ PI SAV /R in corona di quercia montante a s. Cavicchi PS 124 CNI t 25-29 Mistura2 punti
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@@Il collezionatutto ... Buongiorno, io commercio e di piastre con quella variante ne ho vendute 3 in quattro anni, per me le piastre con tale caratteristica saranno migliaia, ancora da censire ... Francesco parla di Molto Rara, che sarebbe un R2, quindi un grosso numero di pezzi coniati. Di solito le quotazioni delle R2, se non richieste dal mercato, non si discostano molto dalle quotazioni ecomomiche di esemplari ordinari in migliore conservazione (tipo un 50% in più es. BB+ a 250-300 euro). Quindi la rarità R2 non è accompagnata da un grosso plus valore economico. Dal punto di vista Numismatico viceversa l'interesse è sicuramente maggiore.2 punti
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Caro Mario, apprezzo sempre questi tuoi spunti per stimolare e far uscire certi stati d'animo, ma a volte anche la sensibilità non basta. Per quanto mi riguarda, il desiderio di alcuni tondelli ha sempre sovrastato il sapere, poi col tempo le lacune imposero certe scelte, e mi accorsi che la ricerca fu una compagna straordinaria. Oggi mi appaga certo più un testo numismatico che un incantevole tondello, ma questo si apprende solo col tempo. Ma il mio intervento non vuole riproporre certo palesi sensazioni, ma quello che la mia esperienza mi ha fatto dedurre, dopo tante letture e altrettanti tondelli. Vivendo in una grande città, ebbi la fortuna di conoscere molti appassionati che mi accompagnarono attraverso quest’articolato mondo, dandomi consigli, ricette, e molte verità. Verità, questa dolce parola, vorrei tanto farla andare a braccetto col l'altra sublime parola, l'amicizia. Ebbene l'amicizia per me si rilevò più compagna di verità del libro, ancora oggi mi stupisco come a volte l'esperienza di alcuni appassionati valga più di un testo. In sintesi l'uomo che vince sullo stereotipo, il tondello, il libro, ma l'uomo, nuovo elemento che ci accompagnerà per sempre non potrà mai essere eguagliato... Eros2 punti
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nº B-246-4 valor: 1/2 ESCUDO Año:1761 Ensayador: JP - Juan Rodríguez Gutiérrez - Pedro Cano Material: Oro Ley 917 Medida: 15 mm. Peso: 1.76 gr. Anverso : CAROLUS III D G 1761 (Carlos III por la gracia de Dios) alrededor de un busto del rey a derechas. Reverso : HISPANIARUM REX J (ensayador) M coronada (ceca) P (ensayador) ( rey de las Españas) alrededor de un escudo coronado cuartelado de castillos y leones.1 punto
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Bella moneta. E' interessante che Napoleone, al dritto, sia definito Imperatore, mentre al rovescio la Francia sia definita una Repubblica.1 punto
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la seconda dovrebbe essere di Augustus .................... come questo Ascinius Gallus, Æ as, as moneyer under Augustus, c. 16 BC AVGVSTVSTRIBVNIC POTEST in wreath. / C ASINIVS C F GALLVS III VIR AAA FF aroundlarge SC. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1659.html1 punto
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Pongo un dubbio, innanzi tutto la moneta Tedesca e quella Finlandese se si osserva bene si vede che è stata riconiata su una moneta normale da 1 euro, per le altre monete si vede solo la coniazione dei 50 cent, allora mi sorgono alcuni dubbi, innanzi tutto il modulo dei 50 cent è più grande di quello dell'euro e quindi l'impronta su queste monete dovrebbe essere maggiore e non avere il bordo normale come una moneta da 1 euro comune, poi come è possibile tale errore in una zecca se si procede al colpo singolo ogni volta che si cambia un conio. Le monete che non corrispondono ai decreti di emissione sono illegali e non dovrebbero circolare, ecco perchè io penso che queste monete non siano state coniate nelle zecche di appartenenza, ma che siano state coniate da privati su monete comuni. Se invece sono state coniate in Zecca a mio parere sono state coniate apposta per creare delle varianti o curiosita, ed alimentare il mercato di queste monete. Infatti un errore può essere considerato l'euro di Monaco del 2007. Mio parere personale ovvio, posso naturalmente essere smentito..............................1 punto
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E' una semplice curiosità, che non influisce sul valore, molto limitato, della moneta1 punto
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Medaglia di bronzo del 1961 dedicata all’Università di Pavia, l’ateneo più antico della Lombardia e uno dei più antichi d’Europa. Sulla medaglia sono citati l'Imperatore Lotario che nell'anno 825 ha aperto a Pavia la prima scuola di retorica e il Duca Galeazzo II Visconti che nel 1361 ha fondato lo Studium Generale, una scuola giuridica e letteraria di grande rinomanza che richiamava studenti da tutt’Europa. La medaglia commemora quindi i seicento anni di fondazione di questa istituzione. D/ TICINENSIS . STVDIORVM . VNIVERSITAS / MCMLXI. Le tre torri davanti all’ingresso dalla parte del Cortile teresiano con tre goliardi in primo piano; Sotto la torre a dx: E. TESTA R/ Lungo il bordo A LOTHARIO FELICITER A. DCCCXXV INCOHATVM OPVS PERFECT AVXIT A. MCCCLXI GALEATIVS SECVNDVS VICECOMES * Logo dell’Università con la scritta ALMA TICINEN – SIS VNIVERSITAS Bronzo: 18,61 g, 35 mm apollonia1 punto
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Ovviamente un conto è riferire l'attuale opinione prevalente (col "partito pro-dracma" in netta maggioranza), un altro conto quella personale ("pro-litra", che in qualche modo si riflette nelle mie vecchie monografie). Una cosa è certa e credo sia opinione pressoché unanime che c'è la recensiorità della Atena/Ippocampo, attestata anche da scavi archeologici. L'Ippocampo probabilmente già esisteva quando salì al potere il tiranno Dionisio I, sotto il quale successivamente fu emessa la pesante Atena/Stella e delfini, preceduta da una breve emissione con diverso tipo, con le onde.1 punto
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Buongiorno, Veronafil credo che sia il convegno numismatico più importante che ci sia in Italia. Viene organizzato all'interno della fiera fiera di Verona ed è dedicato alla Filatelia e alla Numismatica (a ognuno tipicamente viene assegnato un padiglione). All'interno trovi tanti stand di venditori professionisti da cui è possibile comprare/permutare/vendere monete, venditori di materiale di consumo/accessori per la numismatica, case d'asta. Trovi monete per tutte le tasche in qualsiasi metallo. Ma la cosa fondamentale è che hai la possibilità di confrontarti con tanti collezionisti ed esperti e puoi incontrare tanti utenti di lamoneta. Io cerco sempre di essere presente a Verona. Quest'anno farò i salti mortali per esserci, perchè sono sopraggiunti degli impegni che hanno sconvolto i miei piani. Così ci sarò nel pomeriggio del Sabato (ho appena cambiato la prenotazione del treno) e, con mio grnade rammarico, salterò il pranzo sociale alla grotta azzurra, uno dei momenti più interessanti del convegno. Conto di rivedere tutti gli amici sabato pomeriggio. Saluti, Sebastiano1 punto
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Il criterio fondamentale per definire la provenienza da Boscoreale è la presenza di una tipica patina rossastra e che sia un aureo ante-80 d.C. Purtroppo sono ben pochi gli aurei con sicuro pedigree, in grado di risalire fino alla prima vendita di Rollin e Feuardent. Esiste un'ampia bibliografia sul tesoro di Boscoreale, che non è solo numismatico, ma furono trovati anche parecchio altro materiale di grande pregio artistico, dal vasellame in argento sbalzato fino ai gioielli... Il libri a cui accennavo all'inizio, che ho potuto solo sfogliare al Ministero BC, è quello di CARLO AVVISATI GLI ORI DI BOSCOREALE I gioielli e gli aurei del I secolo d.C. trovati da Vincenzo De Prisco nello scavo archeologico della villa detta "la Pisanella" Boscoreale, 2012, pp. 84, con ill. b/n. n.t. E' un libro solo in B/N, ma Avvisati, noto giornalista de "Il Mattino", narra con molti particolari la storia di questo ripostiglio monetale. Purtroppo è un libro difficile da trovare ed è edito dal comune di Boscoreale in 500 copie….. Riguardo il ripostiglio edito dalla Cesano, ci sono 11 tavole fotografiche. Ne riporto in ordine (purtroppo non è stato facile scansionare bene in biblioteca):1 punto
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Ecco un passo importante per la mia piccola collezione campgate. E' Costantino II zecca di Lione. Con un piccolo particolare: è la moneta-riferimento di Wildwinds: Bronze, 2.96 grams, 17.99 mm. Lyons. 324-325 AD. Obverse: CONSTANTINVS IVN NOB C, laureate, draped, cuirassed bust left. Reverse: PROVIDEN-TIAE CAESS, campgate, six layers, two turrets, star above, no doors. Mintmark PLG (resembling PLC) in exergue. RIC VII Lyons 231; cf Sear 3948 (bust type).1 punto
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P.S. Purtroppo non è che le vele abbiano cambiato direzione per effetto del trattamento come avrei sperato! apollonia1 punto
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Riprendo la discussione, per mostrarvi questo quattrino molto particolare nelle leggende del D e R. In che modo il battitore sia riuscito ad ottenere questo risultato non lo immagino. D: PHIOLAN IIII . REX. H R: ILIPP. DIOLANI. DVX. ET. C. ( non è presente la corona sopra la biscia )1 punto
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E' molto interessante e anche specifico sull'argomento anche " Segni qualità valore, un viaggio fra sigilli marchi e monete " di Paolo Maria Vissani, è un libro del 2008, ed era stato edito dalla Editoriale Olimpia ( tra l'altro è riportata in chiusura una bella conversazione dell'autore con Roberto Ganganelli ).1 punto
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Ciao, questa ricerca costituisce un piccolo omaggio alla recente nascita di Matilde, la secondogenita di un amico del Forum. Lei non potrà leggerlo, certo … ma i genitori sì e spero di far loro cosa gradita … ed anche agli altri utenti che leggeranno la presente discussione! :D Per motivi di "privacy" non metto il nickmane del padre della piccola Matilde... gli lascio la scelta di palesarsi o meno. ;) PROLOGO Il fenomeno della nascita è sempre stato considerato da sempre qualcosa di magico. Lo possiamo percepire ora, figuriamoci nell'antichità o nella Preistoria, quando davanti alle cose inspiegabili si ricorreva alla "scusa" dell'intervento divino (ma anche ora che sappiamo cosa succede fisicamente la nascita è pur sempre qualcosa di "magico"). Più genericamente l’immagine femminile ha rappresentato la stessa Terra, la sua fertilità e il sincretismo Donna-Terra fu spesso oggetto di culti spesso identificati in quello della “Dea Madre”, dove la figura femminile rappresenta lo spirito della Natura che dà vita, studiato da numerosi studiosi tra i quali M. Gimbutas. Per alcune immagini relative alle Veneri preistoriche (in questo caso neolitiche) di area balcanica: http://digilander.libero.it/Righel40/VEP/NEO/BLC/blc.htm Alcune figure femminili poi sono rappresentate durante il parto o nella fase dell’allattamento. Dea assisa sul trono, fiancheggiata da due felini. La piccola figura rotondeggiante tra le gambe è stata interpretata come un bambino nascente. Fu rinvenuta in un contenitore per il grano quindi correlata alla nascita e crescita del cereale. Catal Huyuk, Anatolia, circa 6000 a.C. Madonna di Gradac, Vinca. Gradac, Valle Morava, 5000 a.C. ca. v. Gimbutas, Il linguaggio della Dea, pag.37 fig. 58 .Il tema del nutrimento fin dal Paleolitico è espresso con l’evidenza delle mammelle. Qui è più caratterizzato simbolicamente con linee sul corpo, che rappresentano il fluire del liquido sacro, non solo il latte, ma l’acqua, il sangue, la pioggia, considerate fonte divina di nutrimento. Notate il perpetruarsi della simbologia nell’area anatolica-medioorientale in epoca romana: Culto di Cybele, originario dell’Anatolia. Un chiaro parallelismo con la Dea seduta tra i felini di cui sopra Rovescio di Giulia Domna, denario, Mater Deum assisa sul trono affiancata da due leoni.1 punto
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Prima o poi mi auguro che @@francesco77 ci svelerà l'arcano :))1 punto
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si ... Luca prima di farci godere dei suoi acquisti se li vuole guardare da solo per un poco di tempo... Soltanto quando finalmente la sua gioia per l'acquisizione e' scemata riesce a pensare anche a noi e ci fa partecipare in parte deliziandoci con le immagini delle sue monete... :) Scherzo... Luca non prendertela con me! ;)1 punto
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Ricordo che, al fine di smentire l'origine medievale della Sindone, si parlò del fatto che i filamenti tratti dal lenzuolo per eseguire il test, fossero stati presi da una parte del lenzuolo stesso che era stato oggetto di rammendi successivi. In più vi è la presenza delle prutah giudaiche sul lenzuolo contemporanee a Gesù Affascinante mistero.....1 punto
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Se vi servono le ho io le foto della moneta in questione senza perizia :) Se il proprietario attuale mi da il permesso le pubblico.1 punto
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Nulla, solo un 4 al posto del 3, per quanto ne so. La zecca è rimasta la stessa, Olanda, e il Granduca Henri sta sempre lì, su ogni moneta, anche dove se ne potrebbe fare a meno. Non è né morto né abdicato. :good:1 punto
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Bella questa ........ E anche qui non si fa notare, come non ci fosse, quella particolarità. Si parla di una piccola tacca sul ciglio, si cita la screpolatura al R/, ma non si dice niente a proposito di quelle bollicine .... come se fossero normali. Lo saranno anche, .... ma non credo, visto che ne abbiamo parlato tanto e senza ancora giungere ad una condivisa conclusione nel caso del "nostro" stellato. Io mi aspetterei di trovare nella descrizione una frase del tipo .... "Sono presenti ... bolle .... (o che si inventino loro una definizione più consona) ..... dovute a .... (e qui sarei curioso di leggere la loro spiegazione) ... , in ogni caso ne garantiamo l'autenticità". Una frase del genere ("Strana ma autentica") poteva starci poteva starci anche nel "nostro" stellato. L' assenza di una spiegazione, la consapevole volontà di ignorare la particolarità di simili monete, mi disturba, ... non mi piace. Non pongo dubbi se siano o no convinti dell'autenticità delle monete, ... ma dovrebbero sottolineare la loro particolarità. Non credo sappiano cose che la spiegano e che noi ignoriamo. Considerando tutti gli alri particolari, ... avendole in mano, le hanno giudicate autentiche, .....Bene. Ma le bolle? Neanche una citazione se non proprio una spiegazione? La facciamo diventare una normalità? Tanto c'è sicuramente tanta gente che non si pone minimamente i dubbi che ci siamo posti noi qui nel Forum, e acquista ciò che è proposto. Qui si comprende l'importanza di discussioni come la nostra. Noi ci chiediamo "perchè", noi speriamo di sapere "come".1 punto
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A me una volta capitò una cosa, non simile, ma che mi fece demoralizzare. Parliamo di più di 10 anni fa, avrò avuto circa tredici/quattordici anni e nella mia città si teneva un mercatino dell'antiquariato molto fornito ma con pochissime monete. Un giorno trovai un tizio che mi fece vedere dei 4 tarì del vice regno di Sicilia. Bellissime! Chiesi quanto costassero e mi disse 50 l'una. Ancora troppo giovane per avere tutti quei soldi, erano anche altri tempo :P Per farla breve, raccolsi tutti gli spiccioli di casa, mi feci dare in anticipo da mia nonna i soldi di decine di gelati, ma alla fine ci riuscii. Per il mercatino del mese successivo avevo i miei bravi 50! Felice come una pasqua andai dritto dritto da commerciante, rividi le monete, mi tremavano le mani per l'emozione. Dissi: 50 giusto? ;) la risposta fu: no, ma quando mai?!? 100 :O La cosa tragica è che ancora lo rivedo questo "professorone della numismatica", non vi dico quanto mi stia antipatico1 punto
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I campi del rovescio sembrano lisci come un piatto in porcellana...bella bella bella...1 punto
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Vediamo qualche notizia sul rapporto tra natalità e civiltà romana. La sterilità era considerata una grave disgrazia. Le dee cui appellarsi durante la gestazione erano Alemona (che aveva il compito di far crescere il feto) e il Trio Fata. Il parto rappresentava un rischio mortale per tutte le classi sociali. Moriva di parto o per le sue conseguenze il 5-10% delle partorienti. Levatrici e medici non hanno mai la certezza di poter risolvere il parto positivamente. Le cause più comuni di decesso erano legate alla giovane età delle partorienti o per emorragia. La puerpera alle prime contrazioni si lavava le mani e si copriva il capo invocando Giunone Lucina. Intanto veniva spogliata e sistemata su un’apposita sedia da parto dell’ostetrica, forata sotto per far colare i liquidi e dotata di apposite maniglie per attaccarsi nella spinta. Le schiave portavano ampolle d’olio d’oliva, cataplasmi, spugne, coperte di lana grezza e versavano acqua calda nelle catinelle. Una schiava abbracciava da dietro lo schienale la partoriente, mentre l’ostetrica sedeva su un basso sgabello, ungendola d’olio d’oliva per rendere più elastica la pelle e facilitare il passaggio. Le schiave ponevano sul ventre mani riscaldate e panni bagnati di olio caldo sui genitali. Per sedare il dolore si usavano cataplasmi caldi. Le spugne asciugavano il sangue delle ferite e l’acqua calda per la pulizia dei genitali. Le coperte venivano usate per coprire le gambe della donna e le bende e il cuscino per fasciare e deporvi il neonato. Il parto cesareo era raro e veniva praticato con un gancio acuminato che estraeva il feto privilegiando la vita della donna su quella del nascituro. C’era anche chi, a tramandarlo è Giovenale, in preda alla più grande delle felicità decideva di far pubblicare la notizia, a incontrastabile prova della propria virilità. Il padre non poteva assistere al parto, perché di regola nella stanza dove avveniva potevano entrare solo le donne. Accanto alla futura mamma era l’obstetrix, la levatrice, coadiuvata da alcune ancelle. A seconda dei casi, poteva essere presente un medico. Dopo la nascita il figlio era presentato al padre che, con il significativo gesto di prenderlo in braccio, lo legittimava socialmente. Questo momento era importantissimo e dall’inequivocabile significato morale. Nove giorni dopo la nascita del bambino si celebra un rito di purificazione (detto lustratio) contro il maleficio. Il neonato viene portato attraverso la casa fino all'altare domestico, dove si celebrava un sacrificio agli dei protettori dei bambini seguito da un banchetto offerto a parenti e amici. Con questa cerimonia il figlio veniva ufficialmente riconosciuto dal padre che gli imponeva il nome. L'ampiezza del bacino delle donne, spesso giunte ancora impuberi alle nozze, influisce sull'esito del parto. Nelle famiglie agiate, su consiglio del medico Sorano, la nutrice o la madre fasciavano spalle e petto alle spose-bambine e lasciavano libere le anche per ottenere un bacino più ampio. Per le conseguenze negative del parto Cicerone vede morire sua figlia Tullia. La donna romana, specialmente quella di classe sociale più elevata, cominciò a rifiutare la prole a fine repubblica e ci fu una contrazione nelle nascite. Cicerone chiese addirittura di proibire il celibato. E Augusto, alla fine del primo secolo, constatata una forte contrazione nelle nascite, incentivava nozze e natalità e prometteva alle donne maritate la liberazione da ogni tipo di tutela alla morte del padre, purché siano portate a termine almeno tre gravidanze. Per contro, la donna che tra i 18 ed i 50 anni risultasse ancora nubile, non poteva ricevere alcuna eredità. Come conseguenza bisognava dunque tentare almeno tre gravidanze, altrimenti, in forza delle leggi augustee, ogni lascito ereditario finiva in mano ai parenti paterni o allo Stato e si restava per tutta la vita sotto l'amministrazione di un tutore. Limitare le nascite, specie nelle classi più elevate, diventò il principale obiettivo della ricca matrona che era riuscita a portare a termine le tre gravidanze. La matrona poteva fare anche uso di pozioni contraccettive ed abortive, che impiegavano ingredienti rischiosi come la ruta, l'ellèboro, l'artemisia (in epoca repubblicana s'ingerivano sostanze, anch'esse nocive alla salute, nella speranza di ottenere più facilmente la gravidanza). Se la matrona voleva abortire in segreto doveva fare attenzione perché, sin dall'epoca delle XII Tavole, la decisione sull'aborto spettava al futuro padre, che la poteva anche ripudiare per avergli sottratto il partum. Talvolta la donna moriva per effetto della pratica abortiva. Se ciò avveniva per un intervento chirurgico fallito, contro il medico c'era l'accusa di omicidio, se il decesso era dovuto ad una pozione l'accusa era di avvelenamento. In ogni caso l'aborto non era punito in sé, ma solo se procurava la morte della donna. Le classi superiori provvedevano a limitare le nascite anche con la continenza. La matrona che viveva nella continenza veniva ammirata ed approvata. La limitazione delle nascite dipese anche dal fatto che si faceva coincidere, sulla scia di Platone e Aristotele, la miseria con la sovrappopolazione. Il primo proponeva di non nutrire i bambini deboli o i figli di genitori troppo vecchi o malsani o di scarso valore morale. Non ammetteva il diritto di procreare prima dei 37 anni e dopo i 55 per gli uomini; non accettava più di un determinato numero di figli per famiglia, consigliava gli aborti e l'abbandono dei bambini deboli o deformi. Il secondo si era limitato a proporre il matrimonio in tarda età, la volontaria sterilità e la pratica abortiva. I poppatoi potevano avere delle forme curiose, simili a quelle di un giocattolo, per far sì che i bimbi si divertissero nel succhiare il latte. Alcuni venivano riempiti con dei sassolini e venivano utilizzati come sonagli. Con il termine "crepiindia" si indicavano i trastulli infantili, per lo più oggetti dalle svariate forme, che agitati producevano suoni in grado di distogliere il neonato dal pianto. Molto amato era il "tintinnibulum", un grazioso campanellino. Una volta cresciuti, diversi erano i giocattoli destinati ad allietare le serene ore dei bimbi. Le bambole, dette "pupae", erano naturalmente riservati alle femmine: alcune, molto belle, erano d’avorio e possedevano, tra abiti ed accessori, il corredo degno di una matrona. Altre, più modeste, fatte di pezza, erano destinate ai giochi delle bimbe meno abbienti. C’erano anche pupazzi raffiguranti animali, cavallucci di legno, trottole ed aquiloni. Pure i bambini di allora amavano il gioco della palla. Particolarmente adatta a loro era la "pila paganica", una tipologia più piccola e leggera che veniva senza sforzo lanciata con le mani. (Tratto da www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_procreazione.htm http://www.archeojobs.com/blog/detail/la-donna-nellantica-roma-1oparte http://www.specchioromano.it/fondamentali/Lespigolature/2007/SETTEMBRE/Nascere%20nell%E2%80%99antica%20Roma.htm)1 punto
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Ciao, normalmente sono usati come sinonimo, sovente sulle descrizioni dei cataloghi d'asta "suona meglio" la ribattitura rispetto al salto di conio, ma di quest'ultimo si tratta, ossia il "rimbalzo" del conio colpito dal martello che imprimeva più volte il tondello. Non essendoci ancora la virola di contenimento, il tondello stesso era libero di muoversi e ruotare tra le due impronte e questo causava la sovrimpressione delle incisioni tanto da renderle più o meno pasticciate. A mio parere, una ribattitura vera e propria è la volontaria coniazione di una moneta su un tondello già coniato. Esempio classico nell'ambito papale sono le madonnine ribattute sui sampietrini di Pio VI, o le stesse madonnine sulle monete della caduta Repubblica Romana, che puoi vedere in queste schede del catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RM1PG/3 In questi casi è ben visibile l'impronta precedente, tanto da rendere a volte leggibili le intere legende. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Ho trovato in biblioteca l'articolo della Cesano, molto accurato e interessante, con alcune tavole fotografiche e molti disegni delle varie raffigurazioni. L'ho scansionato e peccato che sia venuto fuori un malloppo di 54 Mb….. (sono molte pagine). Comunque dal catalogo sono emersi i seguenti pesi estremi (credo che i pesi siano arrotondati alla prima decimale): 69 aurei di Nerone = da 6,75 a 7,40 grammi 4 aurei di Galba = da 7,00 a 7,10 grammi 1 aureo di Otone = 7,10 grammi (con Victoria Othonis) 5 aurei di Vitellio = da 7,00 a 7,60 grammi e mi fermo qui. Invece del famoso tesoro di Boscoreale, esso è tutto disperso nei mille rivoli del mercato e non esiste un accurato catalogo delle monete (si sa che gli aurei, secondo una testimonianza di Canessa, dovevano essere circa 1350, soprattutto di Nerone e Vespasiano). Questo grande tesoro, il più grande mai trovato nel vesuviano, fu acquistato da Rollin e Feuardent a Parigi poco prima del 1895 (data in cui si ebbe notizia ufficiale del ritrovamento), apparentemente grazie alla mediazione di Canessa stesso e di un antiquario locale, un certo Domenico Caro. I commercianti francesi redassero un semplice elenco, non delle singole monete, ma raggruppate per emissione di ciascun imperatore e mancano ulteriori dettagli….. Alcune notizie possoni essere lette su Vincenzina Castiglione Morelli, Le monete della Villa della Pisanella di Boscoreale: dalla schedatura virtuale al mercato globale, in Rivista di Studi Pompeiani, 22, 2011, p. 37-48. So che siste anche un recente volume, fuori commercio, sul tesoro di Boscoreale, ma non sono mai riuscito a reperirlo….1 punto
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Chissà se si potrà ritirare direttamente a Verona da Varesi ? Riflettendoci sopra un attimo ancora, io penso che un lavoro di questo tipo su questo periodo specifico per Milano, di cui si sentiva io credo veramente ll bisogno, possa fare un gran bene alla numismatica in genere, potrebbe aprire nuovi orizzonti, forse sopiti, forse poco conosciuti, far crescere nuove spinte di tipo collezionistico e di studio, quindi aprire una nuova strada per molti.....1 punto
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Da quanto ne so il problema esiste per le militari, pubblicitarie ricercate a tema (tipo Vespa, Lambretta, vari prodotti alimentari ecc.) e per quelle a firma di certi illustratori, ma basta un minimo di esperienza... il più delle volte sono facilmente riconoscibili. Per le paesaggistiche il problema è quasi assente, starei solo attento a quelle costosissime con immagini di stazioni ferroviarie animatissime con treni (sono collezionati da tanti appassionati a prescindere dal paese) ed a quelle fotografiche che riproducono eventi importati. Nel corso del tempo ne ho visto un paio "reincollate", in buona sostanza le cartoline si aprono delicatamente in due parti, un'immagine valida ed ambita (falsa, od una foto ritagliata da una rivista d'epoca, od una originale rovinata, ecc.) viene attaccata al verso di una cartolina viaggiata con tanto di messaggio e francobollo annullato, l'operazione viene effettuata utilizzando il retro di cartoline originali dell'epoca generiche e senza alcun interesse. Comunque ho avuto modo di vedere rimanenze a mazzette intere di cartoline degli anni 30, 40 e 50, intonse e senza traccia di umidità, anche se nuovissime la loro autenticità era inconfondibile, quel "sa di vecchio" c'era tutto, cosa non facile da aggiungere a delle riproduzioni.1 punto
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Capisco il disappunto che si potrebbe avere, ma si deve tenere in considerazione un fattore molto importante che fa da "collo di bottiglia" nella formulazione della valutazione: le foto. Come secondo fattore, c'è la soggettività interpretativa. La prima coppia di foto ha un'illuminazione omogenea, gradevole, ma non lascia trasparire il lustro. La freschezza si vede poco. Prendiamo il commento di @@cembruno5500 come cartina al tornasole visto che son tanti anni che le vede, ed uno "splendidino" sarebbe una valutazione equilibrata per quelle foto fornite (la prima coppia) La seconda e terza coppia di foto hanno molta più esposizione delle prime, ma sono molto contrastanti. Una coppia sembra avere una patina più presente e coprente, un'altra più delicata, ed un bilanciamento del bianco eseguito più correttamente, le altre risultano essere giallastre. Il lustro si intuisce che c'è, ma non è molto forte per un FdC 69, che dovrebbe essere un gradino sotto il top. Quarta coppia di foto, decisamente sono le migliori, i colori più naturali (persiste un tenue giallo ma non è troppo insistente), il lustro si vede, gradevole freschezza, ma sempre dalle foto, non darei una valutazione così alta (FdC 69, appunto, o, per dirla come si mangia, ottimo qFdC/FdC... conservazione già utopistica per questa tipologia, e Bruno può confermare ;) ). Non so se sono effetti della foto, ma all'altezza del taglio del collo, dello zigomo e dei capelli al D/, e della veste al R/, sembrerebbero perdere qualcosa in freschezza. Ripeto... dalle foto a me sembra dare questa impressione. L'ultima coppia di foto ha una tonalità molto fredda, i colori ne risentono, si vedono i buoni rilievi, ma non son solo questi che fanno la conservazione, specialmente su una moneta così particolare come questa. Morale: La moneta può essere indiscutibilmente di assoluto rilievo, ma se la presentiamo con foto che non rispecchiano la realtà, non dobbiamo avercela a male. Qui si valuta (nel limite della soggettività), quello che si vede. Posto un confronto con la mia. Foto scattata ai tempi che furono con il rottame di compatta digitale. Non la considero FdC (anche se tale era periziata, ma come sempre scrivo, non è la perizia che fa la conservazione ma il nostro giudizio). ma sembrerebbe (RIPETO: SEMBREREBBE) avere maggiore tono, ed infatti io la valuto un insolito qFdC, o qFDC/FDC. Piccolo indizio sulla reale conservazione potrebbe essere il prezzo pagato. Se in conservazione davvero inusuale, questa è una moneta che come minimo chiede 300 euro per essere acchiappata. Se non ci credete, provate ad informarvi a quanto è andato via un esemplare "bello", siglato da noto perito, venduto ultimamente. Nessuno regala niente... se la moneta è forte, è forte pure il prezzo, e molte volte è sempre la "cartina al tornasole"1 punto
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Buona serata tasto piacevolmente dolente (contraddizione in temini, ma efficace); sarà per i motivi che hai riportato, Mario, che da anni sto spendendo più in libri che monete? Ci sono libri che costano una fucilata......a trovarli ma quando si riesce ad averli.......che gioia; poi questi non te li rubano certo :dirol: saluti luciano1 punto
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Erano gli editori stessi delle cartoline che effettuavano questi fotomontaggi, oltre a rendere le immagini più interessanti si risparmiava un bel po'. Foto sotto per esempio: Una porzione di una mia cartolina originale (foto aerea panoramica del 1929). Negli anni '50, non avendo altre foto aeree diverse dalla precedente, l'editore ha pensato bene di aggiungere il ponte che era stato costruito nel 1935, rendendo così la cartolina più moderna, lucida ed in bianco e nero. Alla lente d'ingrandimento si nota bene che il ponte non poggia su nulla, ma è comunque molto particolare ed originale. Questa cartolina del 1952 non è un falso, contiene solo una falsa immagine :)1 punto
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Potrebbero stare per Reverenda Camera Apostolica. Guarda in http://www.artestori...ollettino/8.pdf apollonia1 punto
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