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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/14 in Risposte
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Ne ho scovato un altro carino. Asta Thesaurus IDra Riporto la descrizione 6 TORNESI Anno 1801 D/Testa nuda del Re con lunghi capelli FERDIN.IV D.G.SICIL.ET HIE REX sotto P. R/Nel campoA. 6 P. sopra TOR=NESI Esergo 1801 - Cu - P&R.15 SPL+ 700 E’questo l’esemplare fotografato nel catalogo Gigante “Monete Italiane da ‘700 ad oggi” Spero di far cosa gradita e di non aver infranto nulla.3 punti
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Non sono solito pubblicare ritrovamenti, ma questo ne vale proprio la pena! Oggi in università prendo uno snack alle macchinette e mi esce come resto 50 cent Finlandia 2008, niente di particolare, anche se in circolazione non l'avevo mai trovato. Nel pomeriggio ripasso alla stessa macchinetta e cosa mi dà di resto? 10 cent Austria 2003 emessi solo in divisionale, e praticamente nuovi! Taglio: 10 centesimi Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: 125.000 solo in divisionale Condizioni: qFDC Città: Milano Note: Solo in divisionale L'immagine non le rende giustizia ma vi assicuro che è lucidissima3 punti
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Va a sostituire un "carciofo" che avevo in collezione, questo esemplare che reputo ottimo! :blum: Qualche insignificante segnetto di contatto al dritto, buon lustro, ottimo metallo fresco! Vorrei un giudizio sulle foto, grazie!2 punti
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Tornato a casa dall'Università trovi questo bel regalo! :) già iniziato a leggerlo, un grazie a tutti! Thomas2 punti
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Grazie ma non sono Dottore..... La monetazione del periodo svevo ed angioino è piuttosto complessa e, in molti casi, di non facile attribuzione per quanto concerne le zecche. Non è infatti difficile riscontrare, anche su opere di rilievo, attribuzioni incerte. Sullo stesso Spahr, probabilmente la massima autorità sulla monetazione siciliana, tali indicazioni sono spesso mancanti ("zecche diverse") o generiche ("Messina o Brindisi"). In taluni casi la stessa moneta è stata sicuramente battuta nelle due zecche, quindi non è errato trovarla descritta in due tomi distinti del MIR o del CNI e dell'Andreani. Difficile poi stabilire l'effettiva rarità delle monete medievali di biglione. Trattandosi di esemplari spesso sottovalutati dagli stessi commercianti e Case d'Asta, possono transitare in completo "anonimato", magari in contesti mal descritti come i lotti multipli, così da rendere talvolta fuorviante la convinzione che ci facciamo della loro rarità (se non la trovo vuol dire che è rara......ma è poi realmente così ?). Quando ho stilato il MIR sulla monetazione della Sicilia mi sono avvalso principalmente dello Spahr anche per le rarità e questo autore, come già è stato scritto, non la riporta rara. Se però dovessi fare una ricerca sui cataloghi d'asta o su alcuni motori di ricerca non ne troverei con facilità (anzi, CA manco ne riporta); in questo caso sarei portato a credere che si tratti di un pezzo molto raro. Personalmente ritengo invece che sia moneta che non vada oltre il grado di R e, prudenzialmente, l'ho classificata come NC Buona giornata Alberto2 punti
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Ieri mattina mi è arrivata, finalmente dopo un mese e un giorno dalla spedizione con raccomandata, la mia ultima piccolina. Un bronzetto da 1/4 Ae coniato a Cipro ma proveniente da Israele. E' un Price 3147: diametro 11 mm. per un peso di 1,09 grammi. Il venditore, davvero molto cordiale, Sahar Coins, da poco presente su Vcoins, mi ha anche fornito la "licenza di esportazione" da Israele che allego insieme alla moneta, così che per chi non le conosce si possa fare un'idea vaga su come sono fatte. La licenza, vi avverto, se acquistate in Israele va fornita sempre e richiede qualcosa in più di una settimana per essere ottenuta, per cui armatevi di molta pazienza se volete comprare lì. Tornando alla moneta, invece, la conservazione non è altissima ma buona considerando la rarità del tipo da 1/4 Ae di Cipro (zecca di Salamina). Al rovescio, a identificare il bronzetto si può notare la N in esergo mentre nel campo in alto la Sigma è venuta coniata a metà (solo la parte in basso). Tipico e molto ben raffigurato (e, aggiungiamo, la parte della moneta che mi piace di più), è invece l'arco posto tutt'intorno alla faretra). Sono comunque contento del mio acquisto :)2 punti
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Qui un pò di storia Nel 1982 la zecca messicana inizia a produrre le Once "Libertad" per collezionisti, l'Angelo dell'Indipendenza (Liberdad) rappresenta la famosa statua della Vittoria Alata, statua che si trova in una rotatoria nel Paseo de la Reforma , nel centro di Città del Messico. " El Angel ", come è comunemente chiamata, tiene nella mano destra una corona d'alloro, simbolo di vittoria, mentre nella mano sinistra tiene una catena spezzata, che simboleggia la libertà . La statua è stata costruita nel 1910, per commemorare il centenario dell'inizio della Guerra d'Indipendenza del Messico, è in bronzo massiccio e ricoperta in oro 24k , pesa 7 tonnellate. Il retro rappresenta lo stemma messicano con l'aquila appollaiata su un cactus con un serpente nel becco, Simboleggia Tenochtitian, la capitale Atzeca, ora Città del Messico. Sotto l'Aquila una corona, metà fatta di foglie di quercia e l'altra metà di foglie di alloro. Lo stemma è circondato da "Estados Unidos Mexicanos." dal 1982 al 1985 le oncie in argento .999 riportano da un lato la "Vittoria Alata" disegno preso dai 50 Pesos d'oro, e sul retro lo stemma nazionale Messicano, diametro di 36mm. Dal 1996 vengono coniate oncie con diametro più grande 40mm, e il disegno della "Libertad" viene modificato con quello attuale, mantenendo sempre il retro con lo stemma messicano. Nel 2000 il retro cambia ,inserendo nel contorno dello stemma messicano i vari stemmi utilizzati nel corso della storia del Messico .2 punti
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Fate come vi pare, dite quello che volete, ma non è colpa dell'Euro se quando c'eran le lire s'era tutti un po' meno poveri. Libri come questo vengono scritti proprio perchè c'è chi comincia ad averne abbastanza dopo 12 anni di frantumazione di zebedei in cui saltimbanchi politici a caccia di voti facili ci prendono per fessi buttando sull'Euro la colpa dei loro fallimenti e delle bestialità che hanno fatto prima e dopo l'Euro. Cerchiamo di aprire la mente e liberarci da questo incubo, perchè se vogliamo uscire dalla situazione penosa in cui siamo dobbiamo finirla con le cacce alle streghe e concentrarci sulle vere cause dei problemi.2 punti
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Salve a tutti, in una delle discussioni precedenti si è fatto riferimento alla figura di Maggioriano, Imperatore Romano d'Occidente dal 457 al 461 d.c. A proposito di Imperatori del V° sec. d.c., Vi posto uno dei miei acquisti, regolarmente fatturato, un nummo di Giovanni Primicerio così descritto e classificato: D: DN JOHANN-ES PF AVG; Testa barbata a destra; Rovescio: SALVS REI-PVBLICAE; zecca di Roma : PRM/RMP; RIC X 1920/21/23; 11mm, 1.37g. Di Giovanni si sa pochissimo, le fonti moderne si richiamano l'un l'altra. In particolare, sappiamo pochissimo della sua vita, mentre si sa abbastanza della sua morte. L'avventura di Giovanni, comincia con la morte di Onorio avvenuta nel 423 d.c.. Il Generale Romano Castino, approfittando del ritardo di Teodosio II° nel nominare il proprio collega d'Occidente, chiede ed ottiene dal Senato la nomina di Giovanni, Primicerium Notatoriorum, come Imperatore Romano d'Occidente, nomina mai riconosciuta e ratificata da Teodosio II°. Appena nominato Giovanni, la guarnigione militare stanziata ad Arles si ribella, così come Bonifacio, comes della provincia d'Africa che per rappresaglia, impedisce il rifornimento di grano a Roma. Dopo un tentativo di conciliazione, Teodosio II° decide, sicuramente sobillato da Galla Placida presente anche a lei a Costantinopoli, di nominare Valentiniano III°, prima Cesare e poi co Augusto con la madre Galla. Giovanni, capisce che la guerra è vicina. Cerca, da un lato, un'alleanza militare con gli Unni, dall'altro si rifugia a Ravenna sentendosi al sicuro per la presenza delle paludi e delle guarnigioni. Ma tutto ciò non serve a niente. L'esercitò militare d'oriente arriva velocemente in Italia. Prima si ferma ad Aquileia, poi si dirige direttamente verso Ravenna che, dopo quattro mesi di assedio, capitola. Giovanni viene fatto prigioniero ed immediatamente trasferito ad Aquileia, dove gli viene amputata una mano. Successivamente, per scherno, viene messo a cavallo di un asino nell'ippodromo per ricevere gli sberleffi della popolazione ed, infine, decapitato. Ormai la Clementia, la Pietas e la Temperantia romana sono un lontano ricordo. Certo che i nummi del V° secolo d.c. hanno un loro fascino. Saluti Eliodoro1 punto
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Salve a tutti. Son entrato in regolare possesso di un documento manoscritto settecentesco. Davvero molto bello a vedersi. Si tratterebbe della attribuzione di un incarico militare da parte del Duca Francesco III D'Este, di Modena. Provvisto di Timbro a secco di ottima leggibilità, applicato al foglio principale, con un qualche materiale adesivo (ceralacca?). E presumibile firma autografa del Duca stesso ("Francesco"). E' datato 1740 (anno dell'inizio della guerra di successione austriaca). Sul retro del foglio è presente una ulteriore "nota di registrazione" del Segretario di Guerra, datata 1741. Mi permetto di postare qualche foto. Non mi intendo assolutamente di questo genere di "reperti". Oltre che delle monete, sono un “fanatico” amante della storia, che adora fare saltuari acquisti di oggetti d'antiquariato cartaceo, da incorniciare ed appendere in casa mia... Cose tipo editti preunitari, carte geografiche, incisioni ecc... Di costi MAI troppo rilevanti, ma che mi piacciano ed abbiano un certo filo logico con ciò che già possiedo. Mi ero preso una cotta tremenda per questo documento, incrociando le dita sulla sua autenticità. Se qualcuno è in grado di esprimere una qualche opinione.. o - in alternativa - indicarmi un forum di appassionati di questa materia. Grazie. Un saluto. PS il foglio scritto, misura circa 34 x 23 cm... cioè: in realtà TUTTO il foglio è il doppio, ma è piegato in due .. e non ho ritenuto di postare le foto del foglio intero steso, presentando solo le parti scritte. La carta è spessa. Le bruniture, le pieghe, alcuni forellini, le sovrapposizioni di inchiostro (dovute alle piegature), il colore “di bruciato” dell’inchiostro dal vivo sono MOLTO più evidenti. Nelle foto appare più pulito ed “asettico”. Se fosse un falso, è davvero un gran bel lavoro, penso "sproporzionato" all'importanza del personaggio.1 punto
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Ho aggiunto questo nuovo arrivo in collezione e a catalogo Si tratta come dal titolo di un Forte del II tipo di Carlo I. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CA1/23 Questa tipologia si vede molto spesso in cattiva conservazione, o molto usurata o molto corrosa, in questo caso la conservazione non era male, ma purtroppo un tentativo di foratura proprio al centro della moneta (sullo scudo) ne deturpa la qualita'... Personalmente non mi preoccupo, anche perche' il prezzo pagato era veramente irrisorio e la moneta e' tutta leggibile ed il segno di zecca C e' piu' difficile da trovare.. E' comunque un peccato... Sono comunque soddisfatto dell'acquisto, le altre che ho avuto l'occasione di vedere erano tutte meno belle e rimane comunque una moneta abbastanza rara da reperire.. Sono graditi i commenti degli altri appassionati sabaudi e non..1 punto
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Questa non sarà al top, ma mi dispiaceva lasciarla invenduta!! E' pur sempre un piccolo capolavoro!! :hi: Renato1 punto
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Bella moneta, con i consueti segnetti di contatto... ma questa è difficile da trovare migliore :) Per la foto, l'aspetto generale è di una immagine "sparata"... secondo me dipende dalla distanza di scatto troppo ravvicinata. Contrariamente a quanto si può pensare le foto macro vengono in generale meglio quanto più lontani si riesce a stare dal soggetto, garantendo però un rapporto di riproduzione idealmente di 1:1 La distanza consente di avere una illuminazione uniforme e riduce aberrazzioni dovute alla lente troppo vicina al soggetto, e in genere una messa a fuoco più precisa (noterai che molte zone della moneta che hai postato non sono perfettamente a fuoco) Ti posto la mia, scattata con un obiettivo da 100mm di focale a una distanza di circa 30 / 40 cm1 punto
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Ringrazio entrambi per le preziose indicazioni. Moneta veramente complicata. Le differenze fra le varie tipologie, sono veramente minime. Un caro saluto.1 punto
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Non c'è nulla che mi faccia pensare ad un falso. Attendi occhi più esperti dei miei, però :good: A vederla così direi che non è poi neanche tanto male, per me un ottimo BB1 punto
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ciao a voi, il mio enriciano mostra in effetti un segno che potrebbe far pensare a piegatura, ma non credo sia stata volontaria, anche perché si dovrebbe poter vedere nettamente anche a 180 °, mentre invece mi pare di no. Oltretutto, credo che piegare una moneta scodellata l'avrebbe compromessa molto di più. Io propendo per una piegatura casuale o involontaria, in ogni caso mi piace sottoporre le immagini del dritto e rovescio, a voi le considerazioni. Ora non ho sottomano il peso esatto, pero ricordo che anni fa (in tempi molto pre-Lamoneta) avevo sottoposto le immagini ad @@Andreas, il quale mi aveva suggerito che il denaro in esame potesse far parte delle emissioni iniziali, per il peso ancora abbastanza consistente e per lo stile. Ciao, Luigi1 punto
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Ciao! Capito, ti riferisci alla moneta del suo "avatar", io cercavo un suo intervento nella discussione con l'apposizione di una moneta .... :rofl: :rofl: sembra effettivamente una piegatura; vediamo che ci dice! saluti luciano1 punto
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Un consiglio a gallo: se vuoi iniziare una collezione di monete modenesi, devi ritarare i tuoi parametri di conservazione: BB/SPL è già una conservazione di alto livello, come peraltro su molte monete lo è già il BB. Dimentica il FDC (ma anche il quasi), che su questo tipo di monete è reperibile solo su determinati moduli e quasi sempre a prezzi proibitivi; ma soprattutto, ama le monetone ma non disdegnare i piccoli moduli... ti diranno tutti il contrario ma io non riesco a fare a meno di mettere in collezione sesini, quattrini, parpagliole e chi più ne ha più ne metta.. e li amo tanto quanto i fratelloni maggiori....1 punto
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fai dei ripiani unendo delle perline in legno che si usano per rivestimenti di pareti che potrai tagliare a misura anziché usare colla le puoi tenere unite con chiodini o con gli appositi ferretti di unione che troverai dove vendono le perline (OBI o dove vendono materiali per il fai da te ecc.). ciao pietro1 punto
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Però in effetti molto simili, anche nelle escrescenze, segno che derivano dall'impronta, dal conio.1 punto
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che se questa è BB, sono felicissimo di comprartela a 30€ come ne pagherei 60 per un 21 della stessa qualità. chiaro il concetto? :D :D1 punto
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@gpittini Messina Picciolo di Filippo II PP= Paolo del Pozzo (zecchiere) Spahr 128 Sul dritto (la parte più consumata) si intravede una corona trilobata. Saluti Claudio1 punto
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La peculiarità dello statere del post # 1770 comune alla serie di stateri d’oro attici Eracle-tripode prodotti a Krenides è che le zampe del leone non coprono il collo di Eracle in quanto lasciate separate invece di essere annodate attorno al collo. Dopo che la città prese il nome di Filippi, la produzione di stateri continuò in due serie, la prima con il collo di Eracle non coperto dalle zampe del leone come l’esemplare precedente e la seconda con le zampe del leone annodate, cioè nella posizione classica. Questo è un esemplare della seconda serie che differisce dal precedente anche per l’orientamento della testa del cavallo. MACEDON, Philippi. Circa 356-345 BC. AV Stater (8.59 gm, 6h). Attic standard. Head of Herakles right, wearing lion's skin / Tripod; to right, horse's head right. Bellinger,Philippi 15; AMNG III/2, 3 var. (horse's head left); SNG ANS 663 var. (stag's head); SNG Copenhagen 921. Near EF, attractive cabinet tone. Very rare. Le zone di colore rossastro diffuse su entrambe le facce della moneta sono le cosiddette ‘red streaks’ dovute all’ossidazione dei metalli che accompagnano l’oro nella lega, argento e rame in particolare, che si formano in genere quando i due metalli meno nobili dell’oro sono presenti a certi livelli di concentrazione (10-15% circa) e possono affiorare in superficie. apollonia1 punto
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Anche per la patina verde malachite che non guasta. apollonia1 punto
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Senza voler entrare nei dettagli di anatomia, in questa moneta i seni della libertà librata sono i punti più in rilievo e quindi quelli più soggetti ad usura. Normalmente nelle monete i punti in rilievo sono gli indicatori di usura e di circolazione.1 punto
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Peccato per quelle macchie, che per me sono i risultati della corrosione della moneta. Sotto la lettera L e H noto addirittura degli incavi.....come se la corrosione avesse bucato la moneta. Al rovescio invece è evidente che è stata spazzolata i graffietti si intravedono chiaramente. Credo che la moneta originariamente sia stata conservata o in qualche monetiere o in qualche bustina e che l'umidità o la non corretta conservazione della moneta, l'abbia fatta patinare in maniera eccessiva e quindi sia stata poi successivamente calata nel liquido magico. Quelle macchie però nonostante tutto non sono andate via, e si è tentato di dargli una pulitina. E' davvero un peccato xchè il volto del Re è davvero molto molto bello.1 punto
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E se la causa non fosse un conio vecchio ma un conio nuovo? Supponiamo che avessero fuso un blocco di metallo, piuttosto malleabile e tenero, e avessero inciso con punzoni lettere, linee, cerchi. Sulle superfici vi sarebbero buchi dovuti alla fusione, sul fondo delle incisioni invece no, proprio perchè incise. Poi avrebbero iniziato la coniazione delle monete. I primi tremissi sarebbero risultati con bolle, ma poi i coni si sarebbero "lisciati" per via dei colpi ripetuti e le bolle via via sarebbero sparite. Può essere una ipotesi? Ciao. Chievolan.1 punto
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Caro Gallo83, purtroppo Modena non è Napoli, come non tante altre zecche più semplici da reperire. Detto ciò, ti stai avventurando in una zecca veramente speciale, purtoppo le conservazioni lasciano molto a desiderare, non solo per i costi proibitivi dei grandi moduli, a parte qualche eccezione più abbordabile vedi Ercole III°, ma proprio la reperibiltà degli stessi. Tolti i soliti nominali, alcuni sono e rimarrano dei sogni, e ti parlo anche di piccoli moduli, ma la cosa che scoraggia sempre chi inizia questa zecca, sono le bassissime conservazioni, tipo la zecca di Palermo per intenderci, in alcuni casi il BB equivale a un fdc... Sono comunque contento per questa tua scelta, non sono molti gli appassionati che seguono Modena, infatti iniziano e poi lasciano... Ritornando alla domanda iniziale, è un modulo già rarino a trovarsi, in bb vero, possono volerci anche 1000 €uro dipende da chi lo propone... Eros1 punto
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Nessun principio arkano. Tutti possono intervenire. Ma qui non siamo in piazzetta. Quindi, preferirei che non si intervenisse alla ''va là che va ben'', ma con un minimo di cognizione di causa. E questo per non essere costretti a tornare continuamente indietro. Mi dispiace che il mio discorso non sia stato capito. Ma devo essermi spiegato male. Ora spero che il mio pensiero sia più chiaro a tutti. E spero che tutti partecipino. Arka1 punto
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mah, io vado controcorrente e non capisco tutte queste critiche.. è successo con le monete da 1 e 2 lire, e sarebbe successo presto a quelle da 5 10 e 20 (che comunque già non venivano più praticamente usate).. è semplicemente normale che non si emettano monete di costo superiore al facciale.. d'altronde lo scopo delle monete non è il collezionismo (bellissimo hobby :) ma pur sempre hobby)..1 punto
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Qui non c'è nessun mistero......sto cercando di capire cosa ha in testa Francesco. Ecco il Decreto di emissione delle nuove monete, quindi penso, che ciò non sia accaduto prima di questa data. ;) http://books.google.it/books?id=EUXANInOT1cC&pg=PA105&lpg=PA105&dq=Francesco+I,+il+21+marzo+1825+e+pubblicato+sulla+Collezione+delle+leggi+e+decreti+reali+del+Regno+monete&source=bl&ots=HO7J-vORSL&sig=pE-VjN9nCN-D2Y7zbbXtmWWQm2c&hl=it&sa=X&ei=P8NzU9erL6Kx0QWe84CgBw&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q=Francesco%20I%2C%20il%2021%20marzo%201825%20e%20pubblicato%20sulla%20Collezione%20delle%20leggi%20e%20decreti%20reali%20del%20Regno%20monete&f=false1 punto
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Anche in questa non si vede o non si distingue la lettera dietro la Nike alle ore 4 !? (pero' assomiglia! alla tua) MONNAIES GRECQUES ROYAUME SELEUCIDE DE SYRIE ANTIOCHOS IX KYZIKENOS, roi 113-112 av. J.-C. No: 1329 Schätzpreis/Estimate CHF 350 d=19 mm Bronze, frappé à Damas (Coelésyrie), vers 111-110 av. J.-C. Buste nu et ailé d'Eros à d. Rv. BASILEWS / ANTIOCOU - FILOPATOROS Nikè, à demi-nue, volant à g., tenant une couronne dans la droite étendue; dans le champ à g., date BS (= an 202 de l'ère séleucide). 6,01 g. SNG Spaer 2736. Houghton Coll. 885. Excellent style et belle patine vert olive foncé. Flan étroit.1 punto
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Anch'io non ci spenderei certe cifre, ma non capisco perchè scandalizzarsi o, peggio, gettare la croce addosso alla Bolaffi, colpevole poi di cosa ? Di vendere monete autentiche e legittimamente possedute ad un prezzo che è la metà di quanto abbia realizzato un esemplare identico in una loro asta ? Schifo, obbrobrio, Paese di..... Non stiamo esagerando ? Ripeto, pure io non la acquisterei, ma se il mercato va in senso opposto.......1 punto
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Sisi ma infatti son d'accordo con te,. Ho solo spiegato, da quello che ho capito, ciò che stava a significare il bozzetto, e mi sembra giusto che ci sia il 2014 visto che commemora il centenario e non l'inizio. :)1 punto
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Catalogato come : Forte I Tipo Filippo II (1496-1497) Mir Savoia 287a Sigla PC , zecca Chambery R41 punto
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La moneta è bella ma come investimento....... poco e nulla , a volte queste monete perdono addirittura sul prezzo iniziale. L'oro è l'unica sopratutto se non sarà mai un numismatico1 punto
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Ciao, con foto così sfocate non si può esprimere un giudizio sull'autenticità. Può essere un pezzo d'osso che qualcuno si è divertito a incidere per farne un dado, o può essere antico. In questo caso, non dovresti possederlo, a meno che tu non lo abbia 'trovato' in famiglia, con una documentazione che ne attesti la lecita provenienza. Il mio consiglio è di rifarti alla legge vigente e consegnarlo, segnalando il luogo di ritrovamento, potresti contribuire, anche con un pezzo così piccolo, a posare un tassello nel mosaico della storia della tua zona :) Saluti, EffePi1 punto
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@@Matteo91 Più che di una tessera dovrebbe trattarsi a mio parere di una moneta di fantasia (credo in bronzo, sui 2 g) con la tartaruga del diritto di uno statere di Egina da un lato e la Gorgone del diritto di un diobolo di Apollonia pontica dall’altro. Una sorta di passaggio dalle ‘monete’ di forma irregolare come le tartarughe di Egina alle prime di forma circolare a noi familiare che rappresentavano i mostri mitologici dell’epoca come la Medusa, simbolo di potenza e anche di portafortuna. Accanto al mito di Medusa già richiamato in altre discussioni va ricordato per ‘par conditio’ anche quello di Egina. Egina era una delle dodici figlie di Asopo e della ninfa Metope, sorella gemella di Tebe. Descritta come una bellissima donna, non c’è da meravigliarsi che Zeus se ne fosse invaghito e l’avesse rapita. Quando Asopo notò la scomparsa della figlia e si mise a cercarla e a Corinto apprese chi fosse il responsabile, cercò in tutti i modi di opporsi a Zeus che però in ogni occasione gli sfuggiva assumendo sembianze diverse. Alla fine Zeus, spazientito, scagliò un fulmine contro Asopo e lo uccise. Quindi, assunte le forme di un’aquila, condusse Egina su un’isola del Golfo di Saro che da allora assunse il nome di lei. L’isola era disabitata e il padre degli dei decise di trasformare le formiche del luogo in persone, creando così i mirmidoni. Secondo un’altra versione mitologica Egina, andando a caccia in un gelido giorno d’inverno, notò un insolito fuoco che ardeva su un monte. Si avvicinò per scaldarsi, senza sospettare che nelle fiamme si celasse Zeus il quale si svelò e le fece violenza. Da questa unione nacque Eaco. Le leggende narrano che Era, sposa di Zeus, quando seppe della nascita di Eaco scaricò la sua gelosia sull’isola avvelenando i corsi d’acqua e ordinando ai venti meridionali di soffiare senza tregua. Di conseguenza tutti i raccolti andarono perduti e ne seguì una grave carestia. Il caldo torrido portato dai venti meridionali costrinse gli abitanti a bere dalle acque dei fiumi avvelenati, uccidendoli tutti. Eaco, vedendo il suo regno andare in rovina, si rivolse al padre Zeus il quale fece subito cadere sull’isola una pioggia fresca che fermò i venti e ricambiò le acque avvelenate. Poi Zeus trasformò le formiche dell’isola in esseri umani, ed Egina tornò fiorente grazie ai mirmidoni (da murmex, che significa appunto formica). Eaco spartì i suoi possedimenti tra i suoi sudditi e l’isola ritrovò la pace. In seguito Eaco sposò Endeide, figlia di Chirone e di Carìclo, da cui ebbe due figli, Telamone e Peleo. Peleo fu il padre di Achille, che sarà accompagnato alla guerra di Troia appunto da un esercito di mirmidoni. Quindi Egina è da considerarsi a tutti gli effetti la bisnonna di Achille. apollonia1 punto
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Può essere un conio stanco, non sarebbe il primo in questa tipologia, inoltre la moneta ha circolato alquanto, e quasi sicuramente è stata ritrovata nel terreno. Detto questo dipende in che terreno sia stata, gli agenti atmosferici in alcuni casi deteriorano in maniera assolutamente random le parti della moneta che risultano più attaccabili. Adesso non ho più una moneta da 5 centesimi dello stesso re, ritrovata nel mio orto della quale si leggeva solo la parte superiore della moneta e le scritte risultavano consumate alla stessa maniera. Io non ci trovo niente di strano in questa.1 punto
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Segnalo con piacere agli interessati che in uno dei prossimi numeri de "Il Giornale della Numismatica" uscirà una versione più divulgativa del saggio critico pubblicato sulla RIN 2013, con qualche contenuto in più sulla zecca di Treviso. A1 punto
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