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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/31/14 in Risposte
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Ciao ragazzi. Pubblico velocemente le foto inviatemi dal venditore per questo 5 tornesi 1841 II° tipo. Dal catalogo Gigante, la moneta risulta essere una R3. In attesa di fare foto migliori, e pubblicarle, vi chiedo innanzitutto un parere sull'autenticità e sulla conservazione. Grazie3 punti
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Ciao a tutti cari amici . Rieccoci alla seconda parte di un altra mia creazione , ad una settimana di distanza , ecco completato anche il secondo monetiere con cinque scomparti , pensato per ospitare sempre i vassoi della Safe , costruito , come per il primo , in legno massello d'Abete e Pioppo , tutto accuratamente lavorato e rifinito con vernice all'acqua . La spesa affrontata per l'acquisto dell'occorrente per la costruzione è stata di conseguenza minore della prima , in quanto il materiale utile per la creazione è stato praticamente la metà . Adesso vi lascio alle foto ^_^ A voi il parere ^_^3 punti
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Il Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze non lascia….raddoppia! Dal 17 maggio, in coincidenza con la Notte dei Musei, la sala del Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze si è presentata al pubblico dei visitatori raddoppiata e rinnovata. Nuove vetrine, infatti, si sono aggiunte a quelle che dal marzo 2013 avevano sancito l’apertura della sala, pur ancora con prenotazione della visita, attraverso l’esposizione nelle prime 14 vetrine disponibili in cui era stata offerta una selezione di monete sui temi della nascita della moneta e della sua diffusione nel Mediterraneo, sulla evoluzione del ritratto monetale dall’ellenismo al tardo impero, nonchè sull’uso propagandistico e commemorativo della moneta stessa nel mondo greco e romano. Il nuovo allestimento inaugurato il 17 maggio, ampliato con altre 16 vetrine, ha privilegiato i temi della storia della formazione del Monetiere attraverso la collezione medicea-lorenese e gli incrementi post unitari, ed in particolar modo: - la testimonianza della collezione numismatica di Lorenzo il Magnifico attraverso un manoscritto di Angelo Poliziano; - il nucleo di monete etrusche, il più cospicuo di qualunque altra struttura museale al mondo; - il nucleo di monete della collezione degli Este acquistata nel 1646 dai Medici; - i medaglioni romani, quelli imperiali provinciali e i contorniati a comporre il nucleo più consistente di questa categoria rispetto a qualsiasi altro medagliere italiano; - le monete di Augusto nell'anno del bimillenario della Morte - gli incrementi post unitari con il lascito William Currie, il dono Domenico Trentacoste, il dono William Vilson Barker e la splendida collezione di monete Savoia dono della Contessina Margherita Nugent; - il ritratto romano e l’uso propagandistico della moneta; - una selezione (una vera chicca!) del ripostiglio di solidi tardo imperiali recuperato una decina di anni fa nella chiesa di S. Mamiliano a Sovana. Oggi la sala è costantemente aperta e fa parte del normale itinerario di visita del Museo. Una parte delle vetrine (originali ottocentesche dall’arredo degli Uffizi) sono state dotate di luce interna per facilitare la visione delle monete. Altri miglioramenti sono previsti nel corso dell'anno. Buona visita. Fiorenzo Catalli3 punti
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A vedere la prima tabella con le monete, direi che i grossi del gruppo I.III.2 hanno un tondello ancora grande come i precedenti. Io ho appoggiato il mio esemplare con il punto sotto l'imago e quindi del gruppo I.III.3 accanto all'esemplare n. 5 e direi che sia il tondello che il cerchio interno siano leggermente più piccoli. Ma forse non tanto da dover cambiare il punzone "esterno". Quindi alla fine ci sta che costruendo il conio del tuo esemplare abbiano messo il cerchio, poi la base dell'imago con le punte a toccarlo e poi... quando hanno preso il punzone per le torri esterne... ops... sono rimaste più basse. A ben guardare la foto del confronto anche nell'imago di sinistra si vede spuntare un pezzetto del punzone verticale.3 punti
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Gran bella moneta piena di storia genovese: l'ultimo scudo battuto dalla gloriosa zecca di Genova! ...l'anno dopo furono coniate solo 15 (?) monete da 50 centesimi, 43.369 da 1 lira e 163.322 marenghi ... Era l'ultimo anno, il 1859, da Direttore di zecca di Giovanni Parodi che comunque proseguì nell'incarico come Commissario per gestire la consegna dei coni e cuscinetti e delle macchine, mobili e attrezzature alla Regia Commissione che terminò tra il 1861 e 1862. Questo nella fotografia è il monumento funebre di Giovanni Parodi e dietro di lui il torchio che sta coniando alcune monete di Vittorio Emanuele II3 punti
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Buona serata Certamente medaglie e/o gettoni veneziani sono stati già postati nel forum, nelle sezioni a loro dedicate; ricordo le medaglie coniate dalle varie Scuole di Carità e Devozione che esistevano a Venezia, postate da @@giancarlone e da altri appassionati; ricordo anche i tappi plumbei dei contenitori del polifarmaco "Teriaca" al marchio delle varie spezierie veneziane, postate da @@apollonia, ma vorrei restringere in questa sede e con questa discussione, l'argomento "medaglie" alle rappresentazioni dei dogi. Oltre ai quadri e gli arazzi commissionati dalla repubblica per enfatizzare la sua storia e quella dei suoi dogi, ci sono anche le medaglie; non si possono dimenticare e se anche queste sono state quasi sempre coniate per iniziativa privata, anch'esse rappresentano una importantissima testimonianza per conoscere i volti dei dogi, così come quello delle dogaresse e dei personaggi cospicui della Serenissima, come i procuratori di San Marco, gli ammiragli ed i vari capitani, podestà e conti che si sono succeduti nei tantissimi reggimenti delle città del dominio, ma anche i patriarchi, i filosofi e i dotti. Ci sono anche splendide medaglie con le vedute di Venezia a “volo d'uccello”, dei suoi monumenti, delle sue fortezze, dei suoi possedimenti; sono anch'esse pagine di storia e cultura. Venezia, salvo le poche e conosciute eccezioni, ha sempre negato la rappresentazione veritiera del “Principe” sulle proprie monete e lo ha relegato in una immagine stereotipata che rappresentasse il potere dello stato in quanto tale e che mai potesse essere frainteso col potere personale. La medaglia, benchè commissionata da privati, è quindi testimonianza di ciò che non possiamo trovare sulle monete veneziane. Mi permetto quindi di invitare gli appassionati collezionisti di medaglie veneziane, perché ci facciano conoscere questi tesori e possibilmente di spiegarcele. Inizio io con una medaglia trovata in rete, ma che ho visto spesso, anche in "replica" venduta in siti di aste online. Personalmente la trovo affascinante nella sua eleganza. Il "corno" occupa una porzione non indifferente; sotto questo si vede appena la "rensa" senza laccetti; il colletto e la "dogalina" con i caratteristici bottoni a pera; i tessuti arabeschi che evidenziano il probabile lavoro a soprarizzo d'oro. Tutto concorre a dare un'immagine del doge sfarzosa e regale. Marc’Antonio Memmo, 1612-1615. Medaglia solo diritto 1612 opus G. Duprè in peltro. gr. 143.50 mm 89 MARCUS ANTONIUS MEMMO DUX VENETIARUM In esergo nel giro G.DIUPRE.F.1612 Busto a d. con mantello e corno dogali. Voltolina II n. 862. Buona serata luciano2 punti
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Ciao A Tutti finalmente (dopo soli 6 anni) è stato archiviato anche il secondo procedimento nei miei confronti ed è stata disposta la restituzione del materiale sequestrato che andrò a ritirare giovedì prossimo presso il tribunale di Reggio Emilia ,lo comunico agli amici del forum con estremo piacere , visto che comunicai a suo tempo il sequestro in una discussione che purtroppo non sono riuscito a ritrovare. Un Augurio e Un Abbraccio a tutti coloro che ,come me, sono stati coinvolti in questo genere di dolorose operazioni! Ed un consiglio a tutti gli appassionati di Numismatica , Antica e Moderna, conservate sempre le ricevute,gli scontrini , le fatture o le dichiarazioni di cessione tra privati, è vero non servono a nulla nel momento del sequestro, ma vi fanno vincere e ottenere la restituzione del materiale, sarebbe chiedere troppo in tempi più umani , ma tutti conosciamo la proverbiale lentezza della giustizia italiana! Un Saluto Massimo2 punti
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Condivido assieme a voi il mio secondo acquisto veronese...grazie a chi si esprimerà :) una domanda...si può definire rara in queste condizioni? se si di quanto? un salutone a tutti.2 punti
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Una attenta analisi a forte ingrandimento , ha evidenziato (tra altri dettagli) molte sferette (linee rosse) . Queste si formano quanto nel conio restano micro crateri (per difetto della fusione della matrice) cosa impossibile su di un conio lavorato (solo) a mano. Su questo statere non ci sono molti pezzi e pertanto alcuni confronti si son potuti effettuare con foto in bianco e nero , a bassa risoluzione.Già a pelle si nota che sul dritto pur essendo dello stesso conio ,il velo che trasparisce sotto il mento , non è per niente suo. Sul rovescio e la criniera che parla da sola, alcune delle lettere sono ritoccate evidenziando la manomissione. Cosi pure, sotto il taglio del collo il Negrini non evidenzia niente. Penso che questi elementi (a me) bastano per dubitare la genuinità del Taras Negrini. Rispettoso delle opinioni degli altri , aspetto eventuali commenti e critiche.2 punti
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Ciao, è un pentanummo di Giustiniano I, D/ D N IVSTINIANVS P P AVG, busto diademato, paludato e corazzato a d.; R/ V entro corona ( segno di valore); zecca di Roma, Sear 309, D.O. 327.2 punti
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Anche questa di MARINO GRIMANI era in vendita nella stessa asta (se non ricordo male)2 punti
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Dovrebbe trattarsi di 40 nummi di Teodorico della zecca di Roma. Per intenderci questa: http://www.acsearch.info/record.html?id=692471 Nella tua all'esergo mi pare di vedere parte della :Greek_Delta: quindi classificabile come la n°101 del MEC 1. Attendi conferme dagli esperti sulle barbariche.2 punti
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@@eliodoro la mia riflessione è questa : siamo sicuri che la percezione dei soldi sia la stessa ? , spendere 1000 euro in cash o spendere 10 euro per 100 volte utilizzando bancomat o simili è molto diverso , direi quasi negativo ; non perché voglio demonizzare le carte di credito intendiamoci , ma perché la percezione delle cose è distorta . Non sono un economista e quindi , chi più competente di me , potrà smentirmi ma , non capisco questa mania di togliere l'utile e quindi creare un disservizio a tutti , per limitare i danni dei disonesti , quando potrebbero togliere dalla circolazione i disonesti :) . Saluto2 punti
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Mi sa che, purtroppo, noi siamo molto più avanti di Israele su questa strada mi sbaglio? L'idea che il contante sia il male assoluto èmolto discutibile. Sono d'accordo con l'articolista, che, praticamente, il pagamento tracciato diventa una forma di controllo totale delle nostre vite, già fortmente limitate dal segnale del cellulare e da videocamere presenti ovunque. Fra poco dovremo cominciare a lottare per il diritto all'oblio. Saluti Eliodoro2 punti
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Sulla base della parziale descrizione che ne dai, e senza un'immagine a supporto, non è facile arrivare alla corretta identificazione ma, in base alla semplice lettura delle legende che hai fornito direi che non si tratta del sesino di Castiglione per Francesco Gongaza http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRAGM/18 ma della moneta originale a cui si ispirava ovvero la trillina di Milano per Francesco I d'Angouleme http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=1510&zecca=0&autorita=24 ciao Mario2 punti
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potrebbe essere un Soldino di Francesco di Saluzzo 1529-1537 zecca di Carmagnola MIR 158/1 ?2 punti
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Approfittando dei ritrovamenti di Alessandro mi insinuo per avere più visibilità :lol: Tutti e tre i ministati un un colpo solo, anche se ho trovato davvero poco, come vedete. Taglio: 2€ cc Nazione: Germania A Anno: 2010 Tiratura: 6.000.000 Condizioni: SPL Città: Roma Taglio: 2€ Nazione: Monaco Anno: 2012 Tiratura: 1.082.373 Condizioni: SPL+ Città: Roma Taglio: 50c Nazione: Vaticano Anno: 2011 Tiratura: 2.174.197 Condizioni: BB Città: Roma Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2012 Tiratura: 627.249 Condizioni: SPL+ Città: Roma Taglio: 2€ cc Nazione: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Condizioni: MB Città: Roma se l'immagine vi sembra piccola, cliccateci sopra ;)2 punti
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concordo con @@min_ver e tra l'altro, preferisco più questa, che, seppur maggiormente logora, è integra1 punto
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Molto belli tutti e due e ben realizzati, ma se posso dire la mia, ( prendila come una critica costruttiva, positiva mi raccomando) io avrei lasciato meno spazio tra un cassetto e l'altro, a parte l'estetica entrerebbe anche meno polvere, ma sono comunque 2 bei capolavori ugualmente. ;)1 punto
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Ho letto anch'io lo stesso libro e questa appendice. Ti consiglio di procurarti un libro che parli nel dettaglio di quanto capitò agli ammutinati una volta stabilitisi a Pitcairn (ad esempio "Gli ammutinati del Bounty" di Trevor Lummis), perchè non tanto la vicenda dell'ammutinamento in sè quanto quel che successe dopo è davvero molto interessante.1 punto
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@@ferdinandoII grazie mille , ho utilizzato una tecnica diversa per i casetti di questo monetiere , inserendo un listello in più sulla parte frontale del cassetto e realizzando un binario per il cassetto con meno "gioco" possibile .1 punto
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Grande! Ottimo lavoro... e vedo che hai "migliorato" i cassetti... più stabili e sicuri rispetto al primo lavoro... :good:1 punto
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DE GREGE EPICURI Mi sono ripreso in mano la "Chimica Inorganica". Il "verderame", a rigor di termini, è l'acetato rameico, che sarebbe: Cu(C2H3O2)2 x 5H2O. E' la sostanza che si irrorava sulle viti. Non mi risulta che si formi come patina antica; forse può essere "spennellato" su una moneta artificialmente, ma dubito che aderirebbe in modo tenace alla moneta stessa. Il verde che si vede, come ha detto Numizmo, mi sembra quel che rimane di una patina antica, forse dopo una energica pulitura; credo che si tratti di malachite, cioè carbonato basico di rame: Cu(OH)2x CuCo3. (v. Eugenio Vajna, La patina nelle monete di bronzo, in ANNOTAZIONI NUMISMATICHE n. 45).1 punto
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In pieno Campo Marzio , tra Piazza del Parlamento , Piazza San Lorenzo in Lucina e zone limitrofe , esisteva al tempo di Augusto una grande platea di misure in metri 160 x 60 , pavimentata con lastre di travertino sulle quali erano incise e riempite di bronzo , linee dritte e curve , simboli , lettere e scritte , era questo l' Orologio Solare , con al centro un Obelisco , descritto da Plinio (XXXVI , 10) Non ho premesso nel titolo "Monumenti scomparsi" perché qualcosa e' rimasto di questa opera di Astronomia antica , pratica e di utilizzo ; l' Horologium Augusti era stato costruito da Mecenate su volere di Augusto con la progettazione di astronomi e matematici di Alessandria . Il reperto archeologico piu' importante attualmente esistente e' l' Obelisco , eretto nel XVIII secolo poco distante dalla sua originaria collocazione antica , in Piazza di Montecitorio , alto 21,79 metri proveniva da Heliopolis e li' eretto nel 594 a.C. circa dal Faraone Psammetico , era questo lo Gnomone che proiettava la sua ombra , variabile al movimento del Sole , nel corso del giorno ; nel basamento dell' Obelisco , entrambi in Granito rosso di Assuan , attualmente ancora leggibile , era incisa la dedica che dopo le varie dediche ad Augusto , cosi' concludeva ".........SOLI DONUM DEDIT" ; l' Obelisco indicava sia il passaggio del Sole al meridiano , sia la diversa lunghezza delle ore solari nel corso delle quattro stagioni ed era orientato in moda tale che ogni 23 Settembre , compleanno di Augusto ed inizio dell' Equinozio di Autunno , proiettasse la sua ombra sulla vicina Ara Pacis . L' Obelisco era ancora in piedi nel suo posto originario fino circa al IX secolo , forse crollo' e sprofondo' sotto terra fratturandosi verso il 1100 , dove rimase dimenticato fino alla fine del 1500 al tempo di Papa Sisto V , il quale tento' di farlo rialzare , ma essendo in cattive condizioni , desistette dall' opera e fu reinterrato , fu solo al tempo di Benedetto XIV a meta' del 1700 che fu riesumato e rastaurato , infine dopo tre anni alzato nel luogo attuale , poco distante dall' originale ; questa in breve sintesi la storia dell' Obelisco . Per quanto riguarda la grande pavimentazione della platea che fungeva da lettura delle ore , ne furono trovati importanti resti sotto otto metri rispetto al livello stradale attuale , principalmente nei sotterranei della Chiesa di San Lorenzo in Lucina nell' omonima Piazza a pochi metri al lato di Via del Corso , sono visitabili ; sicuramente molti tratti della pavimentazione della antica platea dell' Horologium Augusti con tutte le incisioni esistono sotto le fondamenta di tutte le case rinascimentali della zona limitrofa alla Chiesa . Sotto una stampa antica dell' Obelisco , antico Gnomone solare e un tratto della pavimentazione della platea con lettere , scritte e linee originali dell' epoca di Augusto , sotto la Chiesa di San Lorenzo in Lucina .1 punto
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Ho ritrovato nel mio archivio di falsi lo stesso esemplare Calciati 5, venduto a giugno 2013 dal famoso pataccaro ebay aitnacoins. Complimenti a CGB!1 punto
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E'difficile valutare la conservazione di una moneta da una foto,quindi prendi con le pinze quello che sto per dire:al dritto si notano diversi graffi,i capelli di Ferdinando hanno perso un po i rilievi, in più sul bordo ad ore 9 sembrerebbe un difetto del tondello,il rovescio e'sicuramente più alto di conservazione,là patina è molto bella,personalmente non gradisco il rame rosso, mi sa di artefatto. Nel complesso direi SPL/qFDC ma soprattutto complimenti per l'ottima moneta...1 punto
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Salve a tutti cari amici , ho acquistato recentemente questa 50 lire del '54 , la cosa che mi ha sorpreso è la sua conservazione secondo un mio parere almeno in SPL . Quale può essere secondo voi la conservazione ed il suo effettivo valore ? Le foto non rendono bene l'idea ma posso assicurarvi che dal vivo è davvero bella ;)1 punto
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:rofl: :rofl: Consultali entrambi prima di acquistare, quando vedrai 3000 strafalcioni su uno allora capirai che l'altro è il migliore.1 punto
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Prezzo base troppo alto, secondo un mio parere.......all'Artcoins, dove fece la sua prima apparizione, risultò in egual modo invenduto a €. 480,00 ....poi se nè è parlato in ordine alla sua non ancora catalogazione...ma questo non dovrebbe spiegare la sua eccessiva pretesa.1 punto
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Nessuno fa caso ai bordi degli altri aquilini oltre il '26 e il '30 :blum: La moneta postata per me è spl/fdc, ottimo lustro e ottimi i rilievi! Le debolezze purtroppo sono proprie della moneta. Se trovassi un esemplare senza le caratteristiche debolezze, lo dovresti pagare 10 volte il catalogo!!1 punto
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Questa del doge Girolamo Priuli (Voltolina n. 517), pure in vendita sulla 'baia', è di certo più attinente alla tematica. apollonia1 punto
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Si, concordo con elmetto, sun buon BB, il bordo qualche problema lo evidenzia, secondo me le valutazione date in BB/SPL sono state un pochino troppo generose!1 punto
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Guardando le tue foto mi è venuta voglia di farti i complimenti ma mi accorgo di essere solo l'ultimo... ;)1 punto
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Ne approfitto per ringraziare tutti gli utenti che sono intervenuti e che mi hanno aiutato nell'attribuzione del nummetto.ho fatto bene ad iniziare la discussione, altrimenti per anni sarei stato convinto che fosse Giovamni e non, invece, come dimostrato Onorio.saluti eliodoro Sent from my GT-I8190N using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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ho usato il flash che fa si che si notano bene i segnetti ma anche l'usura io lo giudico sul bb o quasi ma va bene ne ho visti sigillati con dei colpi e usura più notevole giudicati bb :hi:1 punto
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Decidere di non attribuirlo a nessun imperatore , perché dubbio , mi sembra una decisione troppo drastica , tanto valeva non acquistarlo . Proporrei invece ad Eliodoro di lasciare la classificazione nominativa allegata alla moneta datagli nel cartellino dal numismatico venditore , e di affiancargli semplicemente un bel punto ?1 punto
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Potresti farne una classica di foto, casomai col nome dietro ? Per questi ritrovamenti sensazionali sarebbe il caso di fare così, come nelle regole iniziali ( vale un pò per tutti, almeno per questi ritrovamenti ), come del resto molti già fanno :good:1 punto
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E' da un pò che la osservo, volevo astenermi per non andare contro corrente, Marco, non me ne volere però per me non è un Fdc.....gli manca un qualcosina per esserlo Ti rispondo anche riguardo alla Rarità e sempre secondo un mio modo di vedere, logicamente, ......della serie è la più comune e come la tua potrebbe essere un R 1/2 non di più !!1 punto
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Questo è l'altro esemplare del Price 169c sul quale avevo basato la mia previsione del quintuplo della base per il 51 Gallery che partiva da 500 €, avendo raggiunto quota 2.800 € da base 1.000 € due anni fa. Macedonia Alexander the Great Quarter stater (AV, 2.15g, 6h). Amphipolis, ca. 336-323. Price 169. Very rare. Perfectly centered and struck. Extremely fine. with Tradart, Geneva, 1990s apollonia1 punto
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E' pur vero che ci son fdc e FDC! ;) Il grado di conservazione non è un... "punto d'arrivo", ma una retta che si estende. Più è lunga, più il FdC è... "bello" (e chiaramente, costoso)1 punto
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la frasetta in rosa non c'entra nulla con la discussione, non è riferita né a te né ad altri….è una frase che compare in automatico in tutti i post, e se leggi magari altri post di altri utenti vedrai frasi in verde, blu e anche delle foto. E' un'opzione nel profilo e si chiama "firma"1 punto
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Difficile dirlo con certezza date le condizioni, però effettivamente assomiglia anche a questa. Esistono con legenda spezzata e non.1 punto
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Il confronto basta una delle più belle Tetradracme di Akragas : LEU 76 coll. Kappell Per la sua centratura e grande qualità .1 punto
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Da una prima lettura, anch'io ho trovato estremamente ben fatto l'articolo a firma di MIchele Chimenti "Monete false e falsari a Bologna". Complimenti a Pietro @@Rex Neap per l'ottimo articolo intitolato " Un mezzo ducato napletano inedito del 1609" di Filippo III°. Ulteriori commenti me li lascio a seguito della lettura del resto del giornale.1 punto
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