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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/07/14 in Risposte
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Ciao a tutti. A differenza di ciò che portò alla chiusura di C.N. - una crisi aziendale profonda non della Rivista ma del Gruppo Editoriale che la pubblicava - questa volta la sensazione è che sia mancato un adeguato supporto da parte dei potenziali lettori (leggasi "rientro economico" per l'imprenditore ) che induce la proprietà ad un cambiamento di programma che prevede innanzitutto il taglio dei costi legati alla pubblicazione cartacea ed alla distribuzione della Rivista nelle edicole Discutendone allo scorso Veronafil con Roberto (Ganganelli) è però anche emerso che tra le voci dispiaciute, molte delle quali certamente autentiche, ve ne sarebbero numerose appartenenti ad appassionati disposti a spendere migliaia di euro per una moneta ma non qualche decina per un abbonamento alla Rivista. Non credo che la società Editrice del G. d. N., che come sappiamo appartiene ad un importatnte Gruppo leader nel commercio e nelle aste di beni da collezione, puntasse a fare della Rivista il suo principale "asset" aziendale; tuttavia è anche comprensibile che quando i conti non tornano...neppure per chiudere in pareggio il bilancio, diventa un principio di buona amministrazione quello di modificare (se non addirittura "tagliare", nei casi più gravi) un'impresa commerciale che non funziona come dovrebbe. Inviterei quindi a riflettere sul fatto che se è comprensibile dispiacersi per la chiusura di una rivista a cui noi tutti ci stavamo affezioando mese dopo mese, è altrettanto comprensibile che la chiusura dipende dal mancato sostegno all'iniziativa editoriale da parte di quegli appassionati numismatici che non hanno mai sottoscritto l'abbonamento e/o comprato con regolarità la rivista in edicola. Insomma...attenzione alla "lacrime di coccodrillo"!, :pardon: Saluti M.5 punti
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Caro Michele permettimi di non essere d'accordo con te. Come sai, sto ripercorrendo la storia delle nostre riviste numismatiche e, quasi in modo costante, 50 anni fa o 20 anni fa c'erano i soliti malumori sui costi passivi dell'edizione. Ma, come tu ben sai, allora scattava una parola - che oggi è in disuso - la passione So bene che oggi dirai non c'è spazio per i "sentimenti", appena un periodico è in perdita...si chiude e buonanotte ai suonatori! Eppure anche oggi qualcuno pubblica riviste rimettendoci...magari scaricando le passività su altri settori del gruppo...ne conosco alcuni: penso non sia difficile immaginare di chi parlo. Un'azienda invece che non si occupa precipuamente di numismatica...non ha questi "sentimentalismi", c'è solo la logica del profitto. Cmq, io sarò ancora uno degli ultimi romantici..ma passare dopo poco tempo dalla gioia di aver salutato una nuova rivista che sostiuiva Cronaca N..alla chiusura anche della nuova nata....provo un senso di tristezza.3 punti
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Questo video non c'entra nulla con la discussione in oggetto ma non posso fare a meno di postarlo e complimentarmi con il nostro @@eracle62 per la sua mostra artistica. Un grande in bocca al lupo! In tutta onestà è un genere di pittura che attrae in particolar modo la mia attenzione.3 punti
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Carissimo, i pescatori bravi siete voi: io a malapena galleggio... Soprattutto, e seriamente, la particolare situazione sociopolitica di Venezia non favoriva affatto la presenza degli stemmi sulle coniazioni ufficiali di qualsiasi genere. La Serenissima era una repubblica oligarchica particolarmente attenta a evitare gli abusi di potere, in qualsiasi forma dovessero manifestarsi. Sotto questo punto di vista, la presenza dello stemma dogale su una moneta repubblicana significava una "personalizzazione" del potere. Ossia, un abuso. Che io sappia, gli stemmi dei dogi li troviamo sulle monete non strettamente "veneziane", come le oselle per Murano. E questa discussione la seguo proprio per cercare smentite alla mia consapevolezza. :good:2 punti
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Bella, Mario discussione interessante, scusate se mi ripeto. Posto un' insieme de piezas de a ocho de plata, dalla mia collezione delle Zecche del Nuovo Mondo. Ci sono tanti fatti e aneddoti in questo periodo, come lo scandalo della Zecca di Potosi del 1652, quando i controllori mandati dal Re Filippo IIII in quella Zecca, si accorsero che mancava argento nelle monete. Quindi dopo aver tagliato le mani ai responsabili della Zecca dovettero porre rimedio e i pezzi da 8 valevano 6 reales, i 4 Reales 3 e via dicendo. Per riconoscere le monete "scarse" le contromarcarono con corone di diversi disegni.2 punti
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Bench頒enato non mi abbia mostrato / fatto esaminare in mano questo tondello, mi sento di dover precisare (seppur basandomi solo su immagini - ben fatte) che la capigliatura del regnante, sull'esemplare in oggetto, 蠩mpeccabile..... E per il tipo, che per il millesimo, di meglio 蠳icuramente improbabile trovarne.... Glielo assicuro. Solo una circoscritta area potrebbe risultare un po' pi "schiacciata" rispetto al resto, ma per esperienza personale (anche in ambito di foto su queste monete) non mi meraviglierei se fosse imputabile solo all'immagine che ha "mosso" od appiattito il rilievo per via di un gioco di luci/ombre. Non mi pronuncio sulla conservazione, per ovvi motivi professionali, ma posso dire tranquillamente che il pezzo 蠱ualitativamente superiore alla media del millesimo. CordialitMazzarino Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum2 punti
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infatti la fattura del conio del dritto ricorda più la piastra della "perugina" che quella reale... non me ne vogliate :D2 punti
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Caro Alessandro certamente, come dici giustamente tu, Filippo II non è solo Spagna, è tanto altro, Milano, Napoli, Cagliari, i grandi nominali che nascono in quel periodo non sono solo spagnoli, ci sono in quasi tutti gli stati, italici e stranieri, l'argomento può essere valutabile in senso generalista, come sarebbe meglio, o con una ottica particolare e da qui eventualmente aprirsi. Un libro importante per tutti come è " Le avventure della lira " parte da una visione globale, poi sarà il singolo lettore eventualmente ad andare sui singoli approfondimenti. E' questa la visione che volevo dare e il taglio a certe discussioni, però per farle ci vogliono più voci e qui non ci sono o se ci sono non si espongono e rimangono nel loro ambito.....se chiamo Genova come più volte invocata ci vorrebbe un esperto o conoscitore di questa monetazione che ci offra qualche informazione in più.....comunque non importa, si fa giustamente quello che si può fare, con chi può e c'è, la vita è ben altro e ci sono cose ben più importanti e serie.... Caro Eros, certamente ne abbiamo fatte tante in questi anni di cose insieme sul forum, e tutte cose belle, alcune bellissime, che ricorderemo, oggi dobbiamo secondo me seguire l'ottica minimalista, porre una moneta, tentare un commento, se si riesce raccontare la storia di questa, oggi vedo qui in questa sezione questo possibile.....e spero e mi auguro di essere smentito, ma bisogna essere ragionevoli e realisti. Quando tempo fa cercai di spingere per una visione globale del forum pensavo anche a questo, una visione generalista coinvolge tutti, una particolarista, tranne rare eccezioni, li lascia nel loro guscio. E secondo me ci perdiamo poi tutti, per conoscenze, divulgazioni, approfondimento, ci perde la sezione moderna e quella medievale, lo stesso forum, ma su questo è inutile tornare a parlarne..... Altro aspetto anche per il futuro, quando iniziai qui sul forum c'era tanta spontaneità, tanta allegria, ci si buttava a commentare, sbagliavamo certo...., ma molti hanno imparato, ora sento utenti dirmi personalmente ho paura ad intervenire, temo di sbagliare, temo che mi contraddicano, ecco questo è sbagliato dobbiamo vedere di superarlo insieme, se non lo faremo, rimarranno solo lettori, nessuno scriverà più. I toni alti visti in alcune discussioni non aiutano, certe stroncature senza mezzi termini, anche se giuste, neppure, il forum è un circolo virtuale dove dobbiamo cercare di imparare con simpatia, allegria, leggerezza, con amicizia...... E poi l'entusiasmo....Eros parlava di entusiasmo, certo è fondamentale, questo che stiamo facendo ricordiamolo e' un volontariato culturale, lo facciamo perché abbiamo passione, amore per la numismatica, questo non dovrebbe mancare mai e bisognerebbe far sentire sempre a questi attori del forum, alcuni grandi, che li sosteniamo sempre, che c'è una vicinanza, e non parlo per me, parlo per tutti, .....un grande attore che oggi non scrive più e che tutti rimpiangiamo oggi, mi disse tempo fa : ho perso l'entusiasmo, ecco questo non dovrebbe accadere, quando sento questo abbiamo perso un po' tutti.....2 punti
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Comincio a pensare che il miglior modo di tutelare il patrimonio archeologico italiano è lasciarlo sotto terra dove si trova.2 punti
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Ricordi di bambino/ragazzino - i Bolivar sono proprio le prime monete d'argento estere che ho messo in collezione :) in Venezuela erano ancora in circolazione.... successivamente quelle d'argento canadesi (10, 25 e 50 cent.). Dopo tantissimo tempo sono qui ad ammirarle attraverso un monitor... impensabile e fantascientifico a quel tempo immaginare qualcosa di simile.2 punti
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Per avere "cognizione di causa" , ovvero competenza in una determinata materia è sufficiente studiare, leggere ed aggiornarsi!!! Ho avuto modo di conoscere collezionisti con possibilità finanziarie "mostruose" ma poco preparati....di contro ho conosciuto piccoli collezionisti con competenze numismatiche sbalorditive!!! Non tutti possiamo avere determinati pezzi in collezione, ma tutti noi possiamo e dobbiamo avere una discreta biblioteca numismatica ( anche in fotocopie se è necessario). Prima di acquistare una determinata medaglia essa va studiata in modo approfondito. Quando vidi la medaglia in questione mi chiesi il perché di due forellini....!!!! Benissimo....biblioteca......Tommaso Siciliano, Le medaglie dei Napoleonidi, pagina 82 (se non erro) medaglia con appiccagnolo ( ex collezione De Fèlissent) si nota che tra l'appiccagnolo e la medaglia c'è un piccolo spessore metallico leggermente flesso che sembrerebbe congiungere l'appiccagnolo alla medaglia. Trovandomi a Milano vado a vedere la medaglia e noto come i due forellini, situati circa ad ore 12, potrebbero corrispondere allo stesso tipo di appiccagnolo della medaglia riportata sul Siciliano tanto più che la medaglia al dritto ed al bordo presentava una patina scurissima ed in prossimità dell'ipotetico appiccagnolo era di colore argento come il rovescio! Dato che non sono presuntuoso e desidero parlare con " cognizione di causa", non contento, telefono ad un mio amico collezionista (competente) , gli espongo la mia tesi e gli invio le foto della medaglia. Anche lui è del mio stesso parere.....l'appiccagnolo era stato smontato oppure si era rotto, ma cmq i due forellini avevano un perché !!!2 punti
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Tra il 1536 e il 1556 nelle colonie spagnole avvennero fatti che cambiarono la storia e l'economia della Spagna, ma che in realtà riguardarono tutta l'Europa e non solo. Le trasformazioni riguardarono l'economia dei paesi, ma anche la monetazione di fatto cambiò in molti paesi dell'epoca. Cosa era successo ? Gli spagnoli nelle Indie erano dediti ai tempi a derubare gli indios, ma questa strategia non poteva durare molto, si dovevano trasformare in imprenditori e quello che interessava era l'oro e l'argento che venivano definiti e chiamati " il tesoro ". Lo sfruttamento minerario spagnolo non partì bene, anzi non prometteva nulla di buono, finchè un giorno una umile pastorella indigena con al pascolo i suoi lama in una località chiamata Potosi in Perù, abbandonata da tutti a 4.000 metri d'altitudine, fece una scoperta che cambiò la storia, trovò una vena d'argento di incredibile ricchezza. A seguire in breve tempo se ne trovarono altre sette, tutte ricchissime d'argento. La scoperta trasformo' Potosi, arrivarono uomini, animali, macchinari, in meno di trenta anni Potosi, da luogo deserto ed abbandonato, contò una popolazione di 150.000 persone, una città popolosissima per l'epoca. Gli effetti per la Spagna furono rilevanti da subito, la produzione già nel 1549 diventa dieci volte in più rispetto all'anno precedente, ma Potosi fu solo il primo anello di una serie di avvenimenti che seguiranno e cambieranno la Spagna e non solo. Se tutto questo fu poi positivo per la Spagna è da vedersi, di certo la Spagna stessa e l'Europa da quel momento furono invasi da tanto, tanto argento e l'argento voleva dire anche monete..... ,monete per tutti....1 punto
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Ecco un quesito interessante su cui riflettere alle 3 e mezza di notte. Secondo le fonti disponibili le monete e banconote emesse in alcuni anni dal http://it.wikipedia.org/wiki/Nagorno_Karabakh hanno circolato, seppur poco, parallelamente al Dram armeno, la valuta effettivamente utilizzata in Nagorno Karabakh. Però guardando le monete si nota una cosa strana: http://1.bp.blogspot.com/-IVMhrznOCgA/Ul6IW8CdmQI/AAAAAAAAGGI/Hjo2hgNaWCE/s1600/nagorno2013b.jpg http://4.bp.blogspot.com/-YL54TcHewO4/Ul6GekznWrI/AAAAAAAAGF8/e9DaMFPV6IA/s1600/nagorno2013a.jpg Sul recto c'è lo stemma del Nagorno Karabakh con intorno il nome ufficiale in inglese, e fin qui nulla di anomalo (anche sulle monete della Georgia, ad esempio, il nome ufficiale è ripetuto in inglese), ma sul verso il nome della valuta è riportato solo in caratteri latini, cosa assente in tutta la monetazione dell'area che per scrivere questa informazione usa solo gli alfabeti indigeni o il cirillico (e non anche o solo la traslitterazione in latino). Come mai? Siamo sicuri che queste monete non siano dei fake prodotti in Cina, come qualcuno sostiene, con la scritta in latino per attirare meglio l'ignaro acquirente? Il dubbio è plausibile o a quest'ora dovrei dormire invece di farmi certe domande?1 punto
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Ciao a tutti, avrei bisogno di un aiuto per identificare una moneta. E' sicuramente della repubblica di genova, presumibilmente fine 1500 inizio 1600. Penso sia in mistura d'argento ed ha un diametro di 18mm. Sul lato della croce potrebbe esserci scritto: CONRADVS.II.RO.REX Sul lato con il castello: *************EIP.GEN DVX Grazie in anticipo1 punto
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La cavalleria leggera era composta anche da mercenari tra i quali Gelani (Guilani), Albani, Eftaliti, Kushani e Cazari. Erano apprezzati per resistenza e velocità. Gli elefanti da guerra erano messi in prima linea per sfondare le linee nemiche ma il loro impiego era limitato dalle condizioni orografiche del territorio. Si trattava di animali giunti dall’India e di solito erano condotti da nativi indiani. I pochi reparti di fanteria pesante erano armati con maglie di ferro, spada o mazza. Oltre a queste truppe vi era poi la fanteria leggera, armata di lance e poco apprezzata. Era composta da persone dei ceti meno abbienti e Procopio di Cesarea li definiva così: "una folla di contadini miserabili che entrano in battaglia per nessun altro scopo che quello di scavare attraverso i muri e per spogliare gli uccisi e in generale per servire i soldati [cioè i cavalieri]."(Guerra persiana, I, 15.22-30) Si divideva in vari reparti: Daylami: fanteria pesante, Dailamites: élite della fanteria, Paighan: fanteria medio armata con lance e grandi scudi, Lancieri di leva, Kamandaran: élite di arcieri a piedi, Truppe leggere a distanza, come i lanciatori di giavellotti curdi. Molto più importante era il corpo degli arcieri, ovvero l’elite della fanteria. Protetti dalla fanteria ne proteggevano l’avanzata con un rapido e fitto lancio di saette. Talvolta invece si affiancavano alla cavalleria pesante in quanto le legioni evitavano di attaccare questo corpo militare e quindi ne traevano protezione. Si consideri che nel 232 d.C. l’esercito sasanide comprendeva 150.000 unità e tra queste 700 elefanti da guerra, 1.800 carri e ben 120.000 climbanarii (Da Erodiano e Historia Augusta).1 punto
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Il fascino degli 8 reales per me risiede proprio nel fatto che si tratta di monete coniate con tecniche primitive, brutte se vogliamo essere venali, ma con una diffusione mondiale, utilizzate in tutti i più grandi traffici commerciali mondiali per diversi secoli..ancora più interessanti sono i pezzi contromarcati, che testimoniano la grande circolazione di questi pezzi :) il loro scopo era proprio quello, non penso dovessero trasmettere un messaggio, come avveniva per le monete antiche, ma costituivano una riserva di valore per i commerci..1 punto
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Mi sembra di aver letto che i maltagliati fossero proprio riconiati su monete da 8 reales, ma potrei ricordare malissimo :) sto seguendo la discussione con molto interesse, ma non ho tempo e informazioni interessanti per contribuire..Aggiungo solo che nella piazzetta dovrebbe esserci una mia discussione intitolata "le monete nei traffici commerciali mondiali" dove, grazie ad alcuni utenti, sono state raccolte informazioni su diverse monete, tra cui anche gli 8 reales :) Vi seguo, Matteo.1 punto
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Ecco un ritratto di Ardashir I su una moneta: SASANIAN KINGS. Ardaxšīr (Ardashir) I. AD 223/4-240. AR Drachm (26 mm, 4.16 g, 9h). Mint B ("Hamadan"). Phase 3, circa AD 233/4-238/9. Crowned bust right / Fire altar. SNS I type IIIb/3b; Göbl type III/2. Good VF, toned. Con lui iniziò la dinastia sasanide che governò per circa 400 anni: Economia, cultura e religione dell'Impero sasanide Il benessere dell'Impero sasanide derivava in gran parte dal commercio: infatti, argenterie romane e sete cinesi arricchivano i mercati persiani. Il commercio arricchì anche le conoscenze culturali sasanidi, perché i commercianti diffondevano libri che trattavano di astronomia indiana e medicina greca. Inoltre, l'arte persiana influenzò positivamente anche altre culture, come quella della lontana Cina. Come anzidetto, la religione di Stato era lo Zoroastrismo: ma nacque un nuovo entusiasmo religioso, il Manicheismo, fondato dal profeta Mani, che fondeva elementi religiosi cristiani, buddisti e zoroastriani. Questa nuova religione, mal vista dai sacerdoti zoroastriani, raggiunse anche la Cina, il Turkestan, la Sogdiana e l'Adiabene.1 punto
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Sì, assomiglia allo stemma di Genova, perchè è la stessa croce di San Giorgio. In più, gli inglesi hanno messo nel primo cantone la spada rossa di San Paolo.1 punto
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...e infatti è lo stemma della città di Londra (benchè un po' "semplificato"): (da: http://www.ngw.nl/heraldrywiki/index.php?title=London)1 punto
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Detto da lei mi fido, più' delle foto mostrate. Una buona serata Sent from my JY-G3 using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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Prima gli autori del CNI e poi il PR ... ma il MIR ha sollevato il problema e adesso Francesco lo stà esaminando...è questo quello che è interessante.1 punto
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Buona serata Che posso dire? The market rule! Il mercato ha le sue leggi, scritte e non. Se un metallo come l'argento, che si usava ordinariamente per fare le monete, in poco tempo raddoppia, triplica, quadrupla... la sua disponibilità nel mercato, ovvio che se ne approfitta ed usandolo vengono sconvolti i ragguagli con l'oro al quale era vincolato ai fini della monetazione. Da quello che ho letto (o meglio non letto), Venezia ha emesso grossi moduli al pari di altri stati (chi prima, chi dopo), considerata la quantità di argento disponibile. Curioso però che proprio sotto il dogato di Girolamo Priuli si emettano ancora in maniera forzosa monete "piccole" e si chieda alle strutture periferiche del dominio, di incettare monetoni come i "Reali" ed i ducati mantovani "Aquiloni", perchè vengano indirizzati alla zecca per essere fusi. Certamente c'entra l'argento messicano, perché da li veniva in massima parte, ma non è così esplicito. saluti luciano1 punto
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Certo che del 14-15-16 le trovi ma qui parliamo del 17 che anche se le trovi su tutti i banchi le vogliono pagate un poco di più.1 punto
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A mio parere la moneta in oggetto e' uno Spl pieno .... alcuni particolari indicatori di una buona conservazione sono i capelli ancora intatti ed altri dettagli nei rilievi, non mi sembra di vedere colpi deturpanti e la moneta sta iniziando a patinarsi....mi piace molto...questa tipologia non e' facile a trovarsi in alte conservazioni! Complimenti.1 punto
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"Cmq, io sarò ancora uno degli ultimi romantici..ma passare dopo poco tempo dalla gioia di aver salutato una nuova rivista che sostiuiva Cronaca N..alla chiusura anche della nuova nata....provo un senso di tristezza." Ciao Bernardino. Se Tu sei l'ultimo, consenTimi di essere il penultimo dei romantici....tuttavia credo che non si possa fare del romanticismo quando i soldi, in un'attività che non fa quadrare i conti, ce li mettono gli altri.... :pleasantry: O meglio, bisognerebbe mettersi nei panni di chi ci mette "la grana"....eppoi magari fare anche i "romantici"... Ricordo però che ai tempi di C.N., la Rivista chiudeva i propri conti positivamente......quindi non si tratta di una "missione impossibile" da filantropi....se i fruitori la sostengono adeguatamente. Un abbraccio. michele1 punto
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Ho avuto la fortuna di vederli dal vivo ed esserci, tra l'altro compaio anche nel video, un quadro deve dare emozioni forti, i quadri di Eros le danno, beato chi e' riuscito ad averne uno ! Complimenti vivissimi, Mario Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Si tratta di una SPES REI PVBLICE di Giuliano II da Cesare, la zecca se non sbaglio è Arelate, databile dal 360 al 363 d.C.1 punto
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Bene! Onore al merito alla serietà di questa casa d'aste e anche agli specialisti del Forum che hanno saputo portare subito in evidenza le pecche di questo materiale con buona pace degli "strilloni" che lanciano accuse di faciloneria e parzialità nei giudizi Questo episodio comunque testimonia due aspetti : A) quanto la pervasività dei falsi sia ormai un fatto accalarato (e in misura molto ma molto piu' invasiva che nel passato grazie all'azione amplificatrice di internet B) quanto scarsa sia ormai la preparazione, o almeno l'attenzione, di chi, nel commercio, è preposto a fare i necessari controlli prima di porre in vendita del materiale. Di questo passo resteranno ben pochi a saper discernere il grano dal loglio e alcuni di questi sono proprio qui, sul forum..1 punto
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Completa la frase per favore, qualcuno potrebbe fraintendere ............. prenderli dove? :rofl:1 punto
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Caro MARIO, è un piacere essere coinvolti, d'altronde quello che hai dato al forum è storia, e vedo che l'entusiasmo continua a farla da padrone. Certo che se almeno gli utenti storici, segussero questa splendida onda, potremmo andare avanti all'infinito, donando e aprendo il cuore di tutti... La grande Spagna è anche la nostra storia, anche se avversa per talune circostanze, ma non si può ignorare il contributo numismatico che diederp a tutta la nostra penisola. Senza questi nominali delle varie zecche, l'arte non si sarebbe potuta esprime al meglio.. Eros1 punto
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In base a questo http://www.lamoneta.it/topic/7751-lamoneta-it-e-politica/ ho oscurato gli ultimi due post. In realtà era solo il primo dei due a violare la regola, il secondo si limitava a citare una parte del primo, ma senza il messaggio originale non aveva più molto senso. petronius1 punto
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Pienamente d'accordo, ho in archivio l'immagine di una medaglia con appiccagnolo originale. @@Jolly-Roger1 punto
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no, @@stf , tutte quante hanno circolato allo stesso modo. Se i centesimi fossero spariti subito, come le 2 lire 42 e 43, ne troveresti molti di più in alta conservazione che di bassa conservazione. I 39 XVII sono rari di per sè perchè hanno rilievi bassi, sperimentati su un metallo ancora duro e sconosciuto. La 2 lire è la più rara perchè ha circolato come le altre, ma in più ha una tiratura di soli 2.900.000 pezzi contro i 10.000.000 delle altre. La lira, pur avendo 10.000.000 di pezzi, era un taglio circolante "chiave", come il pezzo da 1 euro oggi, ecco perchè le troviamo più circolate delle altre. Di pezzi da 50 centesimi come questi ne ho visti diversi, da 20 un pò di meno ma ci sono, della lira ci sono ma iniziano a diventare rarucci, del 2 lire non ne ho visto in mano ancora nessuno "come dico io"1 punto
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Vorrei ricordare anche a Napoli, in particolare con Filippo II, la coniazione dei "grandi" ducati da quasi trenta grammi.... Devo fare poi dei complimenti a @@dabbene per questa interessantissima discussione che mi sta facendo fantasticare sul periodo in esame... Spero che continui perché è un "viaggio veramente appassionante"..!!1 punto
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La ANS 33 (di cui questa viene dichiarata una variante) é in effetti abbastanza simile, più per le caretteristiche del bordo al dritto e del rovescio liscio che per altro, stante il foro che rende abbastanza ardua una lettura compiuta. La moneta dell'ANS, classificata come incerta dell'Etruria, proviene dall'asta Ratto del 25/01/1926 (n.98) e, all'atto della stesura del volume della SNG (1969) era ritenuta unica. Per alcune caratteristiche puo' essere accostata ad alcune emissioni attribuite a Populonia. Non ho avuto ancora modo di verificare se, oltre al citato esemplare dell'ANS, ve ne siano altri che in qualche modo mostrino similitudini con il pezzo postato. A memoria non ne ricordo, ma cio' vuol dire poco. L'attribuzione proposta, in generale, potrebbe non essere cosi' peregrina. Peccato il buco che complica le cose. E anche la qualità della foto non aiuta. Una foto del genere, a fronte di quello che dovrebbe essere la moneta, appare un po' bizzarra. Ma tant'é.1 punto
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Se vai a leggere il post dedicato (lo trovi in evidenza in questa sezione) c'è scritto Cosa accade se, fortuitamente, il MD porta alla luce una moneta che ha più 50 anni? La legge dice che deve essere data tempestivamente comunicazione all'Autorità, la quale dovrà valutare se il ritrovamento possa rivestire lo status di "bene culturale". bene archeologico o no, la normativa è questa. Lo so anch'io che questa non è una moneta di interesse archeologico, ma la legge è questa e ci dobbiamo attenere a ciò che è scritto. poi, che si sia d'accordo o meno è un'altro discorso1 punto
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La puntata di Passepartout che posto questa sera parla di bagni Il titolo è un po' frivolo ma nasconde tutta la storia dei bagni che Daverio ci narra inserendo il tutto in una visione storica ma allo stesso tempo artistica http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-deab480d-965e-46ac-bf47-9002bcef6fa6.html --Salutoni -odjob1 punto
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Ahah,dai se fossero questi i mali del mondo,si potrebbe chiudere i problemi con una risata.Quindi non prendertela,capita a tutti di confondersi;)1 punto
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Lo vedi basta qualche parola in più ed ho trovato questa http://translate.googleusercontent.com/translate_c?depth=1&hl=en&rurl=translate.google.com&tl=it&u=http://www.mardigrasneworleans.com/throws.html&usg=ALkJrhiz4uJBiz8fXDRF9sJFqIUtK6rw3Q Nel 1884 gettavano dai carri dei medaglioni che oggi sono diventati questi "dobloni" in alluminio anodizzato raffigurano da un lato il tema della parata e dall'altra l'emblema del Krewe e che oggi sono diventati oggetti da collezione......... :D1 punto
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Porc......me ne sono appena accorto, tanto non mi sembrava vero. Ok cambiamo il titolo: ed ecco a voi il pirla del secolo! Cancellate pure tutto se volete, anche me, dalla faccia della terra!1 punto
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Non voglio rovinarti il post Cristian ma quella che hai postato è un comunissimo 50 cent della Slovacchia e non della Slovenia..1 punto
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Ed ecco a voi il vincitore del giorno, ma che dico, dell'anno.... in verità erano nel portafoglio della mamma :blush:! Taglio: 50c Nazione : Slovenia Anno: 2009 Tiratura: 100.000 solo divisionale Condizioni: spl Città: Aprilia Note: :moon:1 punto
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E' indubbiamente vero Arka ! Ma lo scenario non è cosi semplice e riduttivo. Da un lato abbiamo dei collezionisti o esperti, alcuni di quelli che frequentano questa sezione ad esempio, che sono molto preparati e sono in grado di fare e offrire delle analisi che 30 anni fa ce le sognavamo (a livello di collezionisti), dall'altro è pero' anche vero che c'è in giro una grande superficialità e soprattuto una "faciloneria" nel comprare o cadere nelle "trappole" di internet dove basta un "click" per rovinarsi e prendere qualche fregatura. Prima le monete si compravano nelle aste o dal commerciante e basta (si magari qualche sacambio con qualche altro cllezionista) con il quale si presume vi fosse un certo rapporto di conoscenza e fiducia. Se una moneta non piaceva si restituiva e se ne prendeva un'altra. Prima di un acquisto importante si studiava insieme, si leggeva si approfondiva, si consultava e poi magari con piu' pareri si decideva.. Tutto questo con internet è grandemente ridotto o scomparso , i circoli oggi sono al lumicino, pero' i fora nati dall'esigenza di aggregazione e soprattutto per colmare la "sete" di sapere numismatico e lo scambio di informazioni possono e stanno colmando parecchi vuoti. L'importante resta comunque approfondire e non lasciarsi cogliere impreparati. e questo attraverso lo scambio di analisi , pareri, consigli, domande , riferimenti citazioni che avviene attraverso il Forum penso sia quasi meglio di prima, non credi ? C'è molta piu' immediatezza, prontezza di riscontro. Chiaro ci sono pregi e difeti nello strumento come in tutte le cose, ma a saperlo usare bene direi che i veri appassionati hanno potuto fare un balzo in avanti per le conoscenze messe in comune e l'immediata connessione delle varie informazioni. E riguardo al parco buoi, c'era prima e c'è inevitabilmente anche adesso. Se invece qualcuno leggesse e si informasse meglio potrebbe evitare probabilmente tanti errori che a volte costano anche cari...1 punto
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Sarebbe davvero educativo incontrarci dal vivo e cercare nel nostro piccolo provare a fare qualcosa per arginare il fenomeno dei falsi. L anno scorso fu molto istruttivo la conferenza di centurioneamico in quel di milano. Ho sempre in mente un giovanissimo che frequentava il circolo di Lanzo Torinese e che proprio per essersi incappato in un falso importante abbandono deluso la Numismatica. Oggi ho sempre in mente che proprio i giovani che hanno tanto entusiasmo se ingannati possono Cedere le armi... questa passione va alimentata e coltivata in modo anche culturale cioè bisogna continuamente informarsi e il forum in questo caso è veramente importante. Dispiace poi constatare che anche qui alcuni utenti sembrano infastiditi dalle considerazioni e sostengono la quasi infallibilita di alcune se non tutte case d aste.1 punto
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In teoria i 20 centesimi fino al 1938 (magnetici in nichel puro) sono fuori corso dal 2004 ma si possono trovare occasionalmente essendo distinguibili solo dalla data. I 10 centesimi, invece, sono ancora in circolazione dal 1879!1 punto
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Buon giorno a tutti. Antonio (Bernardo) desidera comunicarVi, mio tramite, gli ulteriori sviluppi della Sua vicenda e, in particolare, diffondere un interessante provvedimento del GIP di Udine, Dott. Francesco Florit, emesso all'esito di una richiesta di chiarimenti avanzata dai Carabinieri del Nucleo T.P.C. di Roma in ordine all'individuazione del soggetto competente ad ottenere la restituzione delle monete per le quali era già intervenuto il decreto di archivizione e di restituzione delle monete "all'avente diritto", reso dal citato GIP di Udine, su richiesta conforme del P.M. Il nuovo decreto, che potremo definire "esplicativo" del precedente, che si limitava a recepire la richiesta di archiviazione del P.M. senza argomentare nel merito, rappresenta a mio modesto avviso un fondamentale cardine interpretativo della normativa applicata, non solo sul piano sostanziale (nozione di bene culturale e proprietà privata) ma altresì su quello proceesuale (ripartizione dell'ònere della prova). Ringraziamo dunque i Carabinieri, che con la loro richiesta di chiarimenti hanno stimolato il Magistrato a precisare meglio alcuni concetti che altrimenti sarebbero rimasti inespressi. Prima di postare il provvedimento, che - lo anticipo - reca nella data l'anno sbagliato (2013 anzichè 2014), volevo riepilogare velocemente le puntate precedenti della vicenda di Antonio (Ufficiale Superiore dell'Esercito italiano): - Circa due anni e mezzo fa Antonio venne denunciato all'Autorità Giudiziaria dai Carabinieri del Nucleo T.P.C. dopo aver posto in vendita su un noto portale di vendite online alcune monete antiche della Sua raccolta, di lecita e comprovata provenienza, che egli cedeva per "finanziare" l'acquisto di altri esemplari da aggiungere in collezione; - in seguito alla denuncia, Antonio subì la perquisizione ed il sequestro di tutta la sua collezione, che finì a Roma presso il Comando dei Carabinieri del Nucleo T.P.C. e che venne esaminata da un Perito della Soprintendenza nominato dalla Procura di Torino, all'epoca individuata come competente a dirigere l'indagine: - verso la fine del 2013 il procedimento di Antonio venne trasferito alla Procura di Udine, per motivi di competenza territoriale; - appena giunto nella citta friulana, il P.M. di quella Procura chiese al GIP l'archiviazione del procedimento, non ravvisando nella condotta di Antonio alcun profilo di penale responsabilità e richiedendo altresì la restituzione delle monete in sequestro "all'avente diritto"; - poichè la restituzione delle monete "all'avente diritto" competeva ai carabinieri del Nucleo T.P.C. di Roma, in quanto custodi della collezione sequestrata essi, con nota pervenuta al GIP in data 18 aprile 2014, chiedevano al Magistrato chiarimenti in ordine all'individuazione dell'avente diritto, in quanto tale espressione di per sè avrebbe potuto designare un soggetto anche diverso da Antonio (ad esempio: lo Stato, in persona del Sovrintendente). Preciso che Antonio ha materialmente ritirato tutte le Sue monete e che il procedimento penale che lo ha visto, Suo malgrado, protagonista, è definito. Detto questo,....buona lettura. (anzi no, buona lettura un accidenti....scusate la suspense, ma non mi carica il file in pdf che ha 2,05 MB perchè dice che è troppo grande....ho provato anche a scomporlo in tre (sono tre pagine), ma mi carica solo la prima pagina....chiedo a qualcuno dello Staff se può pensarci lui, grazie.) P.S. Per chi volesse vederla, la sentenza della Cassazione n. 13980/2012 che il GIP cita, definendola "la più recente ed autorevole opinione" (pag. 1, quinto capoverso del provvedimento), è stata da noi postata sul Forum due anni or sono in questa sezione, nella sottoindicata discussione: ; http://www.lamoneta.it/topic/91442-buone-notizie-dalla-cassazione/page-1 Saluti. :hi: Michele Attendo istruzioni superiori..... LINK DOCUMENTO: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201406/AB.pdf a.b..pdf1 punto
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