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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/14/14 in Risposte
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NUMISNAPOLI Ritorna il convegno numismatico a Napoli! Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre 2014. Hotel Terme di Agnano, via Agnano Astroni, 24 80125 Napoli Ampia sala, ambiente confortevole ed ampio parcheggio custodito. Per info: circolopartenopeo(chiocciola)libero.it ci trovate anche su Facebook in CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO Finalmente amici! Siamo lieti di annunciare che il 26, 27 e 28 settembre ci sarà il convegno numismatico a Napoli organizzato dal nascente Circolo Numismatico Partenopeo, l'ultimo organizzato in questa città risale, ahimè, a circa otto anni fà. Abbiamo scelto come location una struttura alberghiera - termale situata a circa 500 metri dall'uscita AGNANO della tangenziale di Napoli, la scelta di questo luogo è stata dettata dalla necessità di evitare ai visitatori i soliti problemi di viabilità e sosta urbana. http://www.termediagnano.it/hotel.html Abbiamo verificato nel calendario eventi e nel periodo da noi scelto non ci sono analoghe manifestazioni, questo per evitare sovrapposizioni e malcontento. Per chi verrà in auto sarà comodissimo, chi vorrà venire invece in aereo o in treno verrà informato in questa sede sugli orari dei collegamenti e varie. La struttura è ubicata in un'area storicamente famosa e lontana dal caos cittadino, con un parcheggio interno custudito di 250 posti auto ed una sala dedicata agli espositori di circa 300 mq., ampi saloni attigui ed un ampio spazio esterno alla sala. L'hotel terme di Agnano offre discrete camere a prezzi accessibilissimi. La sala ospiterà circa 35 espositori tra numismatici, editori numismatici e case d'aste e sarà un convegno improntato sulla qualità, non mancheranno nomi importanti (agli inizi di settembre saremo in grado di postare una lista dei commercianti partecipanti) e nell'occasione sarà offerto un piccolo rinfresco-buffet dal Circolo Numismatico Partenopeo. Mi rivolgo ora all'amministratore @@Reficul e @@Giovanna per comunicare che desideriamo in quell'occasione creare un luogo di incontro per noi utenti Lamoneta e se reficul ha a disposizione qualche locandina o gigantografia pubblicitaria del forum potremo esporla a titolo gratuito nella sala e all'esterno, un po' di pubblicità per il nostro forum fa sempre bene. Ci auguriamo che sia un successo e faremo del nostro meglio affinchè tutto proceda nel migliore dei modi! Siete tutti invitati! .......... Ingresso gratuito ovviamente. Un grazie a tutti per l'attenzione.11 punti
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Salve a tutti, oggi volevo introdurre un tema che, mi sembra, non sia statto trattato, ossia la rappresentazione di Marte sui rovesci imperiali. Spero che che gli altri utenti del forum intervengano, correggano ed arricchiscano questo mio intervento. Marte, antica divinità italica, costuituiva, insieme a Giove e Quirino, la Triade Capitolina che rappresentava la città di Roma. La leggenda vuole che fosse il padre di Romolo e Remo e, quindi, di tutto il popolo romano. Romolo e Remo, nascquero, infatti, dalla Vestale rea Silvia che aveva sognato di essere stata posseduta dal Dio ( nascita del fondatore di Roma da una vergine e da un Dio una storia che mi ricorda vagamente un altro episodio :D ). Dio comune a molti popoli italici (Latini, Sanniti, Etruschi, i Marsi, Marrucini ed i Mamertini prendevano nome da lui), dove era conosciuto con diversi nomi: Mars, Marmar, MArmor, Mamers, Marspiter, Marpiter. Marte era il dio della Guerra e dei duelli, ma anche del tuono ( da cui presumo l'origine del dio celtico Thor), della pioggia, della natura e della primavera. A Marte, i Romani dedicavano il primo mese dell'anno, Martius appunto. Ogni anno, il 14 marzo, nel Campo Marzio si compiva la cerimonia della cacciata, a colpi di bastone, di un vecchio ( Marte vecchio) che voleva significare la fine dell'anno vecchio. All'aprirsi ed al chiudersi del periodo utile per le operazioni militari ( marzo - ottobre), si tenevano a Roma varie feste in onore di Marte destinate alla consacrazione ed alla purificazione di vari oggetti guerreschi: Equirria ( cavalli), Tubilustrium ( trombe), Armilustrium ( armi). L'appellativo originario di Marte era Gradivus, di incerto significato. Con Ottaviano /Augusto, abbiamo invece, la celebrazione di Mars Ultor, il vendicatore. Gli studiosi, però, sono incerti, nel riferire la figura di Mars Ultor, alla vendetta di Giulio Cesare, oppure alla vittoria di Ottaviano contro i Parti. Nel foro Romano, abbiamo ancora i resti del tempio dedicati a Marte Ultore5 punti
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Grazie per la risposta. Sul "bisogno d'altro" attendo solo di vedere i documenti attestanti la coniazione di monete senza sigle a Lanciano e poi sono a posto. Le conclusioni alle quali si giunge per fare questa attribuzione sono, scusate il termine, "escludenti", cioè Napoli poteva battere solo apponendo le sigle sulle monete, Lanciano poteva coniare monete (scusate la brevità) e quindi senza sigle sono di Lanciano. Non penso posso darsi come certezza una cosa che potrebbe anche essere, ma senza documenti certi non la riterrei assoluta.4 punti
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Ti ringrazio per la precisazione. Da qui risulta innegabilmente che a lanciano è stata concessa la possibilità di coniare moneta. Quello che a me non risulta allo stato dei fatti assodato è se la zecca sia stata o meno impiantata, se e quali monete abbia effettivamente prodotto. Non mi sembra poco. Ma magari nei prossimi tempi avrò modo di ricredermi e in quel caso, grazie a nuove ricerche potremo tutti farci una nuova opinione. Vedi, vorrei concludere con un modesto esempio. Non è perfettamente calzante, me ne rendo conto, ma può essere lo stesso indicativo. Abito in una cittadina umbra che si chiama Cascia. Se apri il corpus dell'Umbria la trovi fra le zecche riportate, pur senza indicazioni sull'attivazione della zecca o ipotesi di moneta coniata. Negli archivi esistono un'infinità di documenti, atti notarili, contratti, eccetera, che parlano di "moneta casciana" (ma sappiamo che ciò si riferisce in genere alla moneta accettata nel posto, più che invece prodotta in loco). Non è finita: esistono fonti almeno settecentesche che parlano esplicitamente di moneta casciana ed in questo caso senza equivoci. Esistono cronache locali che ne parlano e persino la descrivono. Esiste un libretto dei primi del 1900 dedicato alla zecca di Cascia, che riporta vecchie cronache e ipotesi originali dell'autore (alcune troppo fantasiose). Eppure non esiste un documento che parli della zecca, della sua collocazione, delle spese per il suo impianto e i contratti dei lavoranti. In più, last but not least, non si è mai trovata una di queste benedette eppure ben descritte monete locali. C'era un signore che diceva di averne una, ma nessuno l'ha mai vista. Storici locali insistono, mostrandosi convinti dell'esistenza. Come concluderebbe qualsiasi numismatico serio e scrupoloso? Direbbe forse che sarebbe bello trovare prove dell'esistenza, ma che allo stato dei fatti la zecca non è esistita perché mancano le prove. Che ne dici?3 punti
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La bruttissima esperienza dell’amico Antonio mi ha fatto prendere alcune decisioni per me importanti: -mentre prima pensavo che, in caso di necessità o anche per “sostituire” pezzi con esemplari migliori, che avrei potuto “vendere” qualcosa, ora non più! Non venderò. -la mia attuale collezione sarà un regalo ai miei figli; ho redatto un inventario che consiglierò di allegare alla successione con i valori da indicare, la mia speranza è che in futuro esistano leggi più chiare di quelle di oggi e lascerò loro la decisione di farne quello che vorranno. -non consiglierò loro di spendere altri soldi nella numismatica, ho già fatto abbastanza io. Sono sicuro che apprezzeranno la testimonianza storica che ogni moneta rappresenta, dubito che vorranno vendere, perché conosco bene i miei figli, ma chissà alla terza o quarta generazione… Circa la vicenda di Antonio mi sono sentito anch’io offeso e umiliato, nei primissimi giorni della notizia ci fu qualcuno che propose una sottoscrizione e alcuni lamonetiani mi scrissero se potevano inviarmi dei soldi da girare a lui, io risposi che senza autorizzazione dello staff io non avrei raccolto niente ma senz’altro avrei partecipato se fosse partita l’iniziativa (se vado a cercare nella posta potrei risalire anche ai nomi) …ma poi non se ne fece nulla, la discussione fu chiusa e Antonio lasciato “solo”. Il fatto che la discussione fu chiusa anticipatamente fece sì che il “problema” restasse solo a lui. Oggi sono contento di sapere che bizerba ti sia stato vicino. Io no, ma ti ho avuto sempre presente e oggi mi sento un verme per non essere stato capace di esprimertelo. Mi dispiace perchè quello che ho letto sul tuo caso in tutti questi anni, pur non conoscendoti personalmente, mi hanno fatto avere di te un’immagine più che familiare. Non sono un grande scrittore e le mie conoscenze sono molto limitate ma io sono qui e se avessi bisogno di qualsiasi cosa non farti avere problemi a chiedere …avevo in mente questo sin dall’inizio, anche se non te l’ho mai scritto, ma per me era e resta un impegno cui sarei felice di adempiere.3 punti
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bongiorno @@Sator la tua monetina dovrebbe essere questa che ti allego sotto. la prima scansione (storia e monetazione) fa parte delle monografie del dott. Campana la seconda è del mio archivio. MONOGRAFIA CAMPANA Mio archivio (le immagini sono scansionate, e non rendono bene la realtà della moneta ) l'attribuzione dei bronzetti citati a mercenari stanziati presso la città di Kimissa pare sia accettata. ciao Pietro3 punti
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Dopo il sequestro acquistai un lotticino di minuti genovesi di lecita provenienza che ho classificato un po' di tempo fa. Considerato l'interesse per questa difficile monetazione mi piacerebbe verificare la classificazione che ho abbozzato per queste bellissime e particolari monetine, qualora dovesse esserci qualcosa di interessante ne autorizzo la pubblicazione sulla biblioteca on line proprio come ai vecchi tempi. Oggi ne posterò uno poi piano piano quando avrò un po' di tempo libero comincerò a postare sempre su questa discussione anche gli altri. Denaro minuto di Agostino Adorno 0,53g governatore per il Duca di Milano 1488-1499 d/ legenda tra due rosette in cerchio perlinato r/ R R ? ? negli angoli della croce che interseca cerchio perlinato.2 punti
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La 10 K007 esiste sia con firma Trichet con seriale T27/T28 sia con firma Draghi con seriale T55/T56 per cui è normale. Tanti saluti2 punti
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Grazie @@Giovanna, grazie ragazzi, sono già 28 !! Ero appena maggiorenne quando mi iscrissi, come vola il tempo ..2 punti
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Mi permetto un piccolo riassunto per vedere se ho capito qualcosa: dai documenti sopra riportati si dimostra che le monete con le sigle sono state coniate inequivocabilmente a Napoli, quelle senza segno di zecca non si sa dove sono state coniate in quanto l'archivio di Lanciano è andato distrutto. Quindi senza un qualche documento che attesti la coniazione a Lanciano di monete senza sigle, queste affermazione è solo una ipotesi. Giusto?2 punti
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Tanto per rinfrescarti la memoria, l'ordine di apporre le iniziali è riconfermato di continuo e con pene severe. Di conseguenza dalla zecca di Napoli non possono uscire monete senza sigla. Il parametro serviva proprio a distinguerle dalle monete di Lanciano. Però dimenticavo che questa discussione offriva le "le prove inconfutabili" del contrario. Certo che se ne ha di coraggio! Almeno dal 1472 Ioan Carlo, noi havemo deliberato che in queste nostre cecche de napoli et de laquila da qua avante se battano le soptoscripte monete de oro et de argento con le lettere intorno designate: et che voi como ad mastro de dicte cecche possate fare la prima lettera del nome, o cognome vostro como è stato facto in le monete dela felice memoria del serenissimo s[ignore] Re nostro padre colendissimo[...] et non fate altramente per cosa alcuna. ( ASNA, Cancelleria Aragonese, Curiae, Napoli, 23 ottobre 1494, vol. 2, ff. 106v e 109r). Ordine presente in vasta bibliografia. 1561 Che in le monete che da cqua avante se cognarando cossì de oro come de argento se debbiano ponere doi segni uno del mastro di Zecca nel loco et modo come hoggi se osserva et l’altro del mastro de prova, de bascio et sotto quello del mastro di zecca. (…) Le debbiano exequire et osservare ad unguem (…) sotto de privatione delloro offitii et altre ad arbitrio de sua excellentia reservata non fando il contrario per quanto haver cara la gratia de sua Catholica Maestà. (AGS, Visitas de Italia, leg. 16, exp. 17, Instrucciónes para la cecca de la moneda, Napoli 22 settembre 1561, ff. 13r-15r) Cfr. La prova del metallo e l’esperienza di Vincenzo Porzio. 1623 Si ordini che in le monete che da qua avante si cognaranno cossì de oro come de argento si debbiano ponere due segni, uno de mastro di zecca del modo et loco come hoggi si osserva et l’altro del mastro di prova da basso, et sotto quello del mastro di zecca (…) Ve diciamo et ordiniamo che detti ordini debbiati fare pubblicare in detta Regia Zecca et in quella farli registrare, et si pongano in una tabella affissa in essa zecca acciò ad ogni uno sia note comandando a tutti officiali che li debbiano exeguire, et osservare adunque nelli sopradetti casi, et in ciascuno di esse in le lloro conditione sotto pena de privatione de lloro offici, et altro od arbitrio di S.E. reservato non fando lo contrario quanto haveti cata la gratia di Sua M.ta. (ASNA, Sommaria, Dipendenze, fascio 15, Libro del Credenziero Maggiore, 21 gennaio 1623). Cfr. La lettera A sulle monete di Napoli.2 punti
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bella notizia, spero di riuscire a partecipare anche se è troppo presto per poter avere certezze :D mi rivolgo agli utenti lamonetiani di roma e del lazio: si potrebbe organizzare una bella imbarcata in macchina, se il posto è facilmente raggiungibile. si può fare in giornata, si dividono i costi e si sta in compagnia :)2 punti
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Concordo ....... ma sai ....... son ragazzi! Devono fare esperienza sulla loro pelle perchè non si fidano dei consigli degli altri.2 punti
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Buona giornata sempre riferendomi alla zecca di Venezia, c'è un particolare che è sfuggito (a me senza dubbio) e del quale ho fatto mente locale ora! In questa discussione non se n'è ancora accennato, ma in quella di "Lombards", è stato scritto che il fenomeno della ruggine (sempre che sia questo il motivo delle bolle) non poteva intaccare i conii, sia perché probabilmente "protetti", sia perchè nello spazio di un giorno o due o anche più giorni, anche in ambienti sfavorevoli come la laguna, non aveva modo di svilupparsi. Ciò è vero per quella serie di conii che erano usati, ma si sa che di conii ne venivano prodotti in abbondanza, erano quelli di "rispetto", proprio quelli che dovevano servire a rimpiazzare quelli usurati o rotti, senza perdite di tempo e che potevano giacere anche settimane, prima di venire usati. saluti luciano2 punti
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@@Gallienus Non per nulla , se persone del calibro di Hugo , Balzac , Stendhal , Manzoni , Goethe si avvicinarono a colui che venne definito l'anima del mondo un motivo dovrà pur esserci , sopratutto per noi "comuni mortali" :) . @@nando12 Il problema non è tanto l'opinabilità dei fatti ma , è ora che si smetta di far parlare tutti della storia dei luoghi comuni e si comincino a tirare fuori i fatti , da professore di Storia quale sei @@Gallienus , capirai perfettamente la mia posizione . Se la Storia va avanti a forza di dicerie popolari diventa un gossip e della peggior specie quando invece deve essere analisi e perché no confronto anche acceso ma sempre costruttivo . Saluto2 punti
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Io non ho avuto la ventura di collaborare con Ganganelli (che stimo molto), soprattutto per mancanza di tempo e per il tenore molto specialistico dei miei studi, e quindi mi ha colpito il particolare che per gli articoli pubblicati sulla rivista venivano pagati gli autori. So che era pratica corrente ai tempi di Traina, e io stesso ho avuto un piccolo compenso (30 euro, pagati mediante bonifico bancario estero !) da una rivista francese di archeologia per un breve articolo sulle spintriae romane, in lingua francese (ed è stata la mia unica esperienza in cui ho guadagnato qualcosa per un articolo….). Ma in questi tempi mi sembra una prassi in effetti controproducente. Ci sono persone che sono felicissime di offrire i loro contributi intellettuali nel campo numismatico senza alcuna contropartita (salvo qualche copia in più della rivista, da distribuire ad amici e colleghi). Il discorso forse cambia se il pubblicista numismatico diventa una sorta di professionista e quindi un lavoratore da pagare con tot per pagina pubblicata. Ma in questo caso cadiamo nelle ferree leggi economiche e oggi come oggi una rivista di numismatica cartacea non ha mercato. E' sempre più di nicchia e i numeri sono prenotati da quattro gatti. Tanti forumisti avrebbero voglia di leggere, ma molti si guardano bene dal sottoscrivere abbonamenti. Se ricevono numeri in omaggio sono felicissimi, ma non muovono un dito a pagarli (vero Giovanna….). Si rimane disorientati di fronte alla possibilità di continuare solo per via elettronica, che offre la possibilità di abbattere i costi, specialmente con immagini a colori. Sarò vecchio, ma mi manca molto lo sfogliare le pagine di carta, con foto e tabelle. Poi c'è un piccolo dettaglio. La cultura è tale solo se può durare nel tempo. L'altro ieri ho tirato fuori dalla mia libreria il primo numero di Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica, del 1954 (esattamente 60 anni fa), che mi è stato molto utile per una mia ricerca e ho riletto alcune pagine, scritte in un mirabile italiano…. Quel numero durerà ancora tanti anni e non so proprio come andrà a finire lo scibile confinato su un supporto elettronico, molto adatto per una toccata e fuga…. Mi ha divertito (fino a un certo punto) un racconto di mio figlio, che è astrofisico. Si sono persi migliaia e migliaia di dati che furono raccolti dai primi satelliti della NASA, in quanto scaricati su programmi, se non addirittura su floppy, che sono diventati illeggibili. In alcuni casi, per i dati più importanti, hanno addirittura dovuto ricostruire alcuni dei computer dell'epoca e dedicare ore e ore a creare softwares che rendessero leggibili e soprattutto compatibili quei vecchi dati, che erano fondamentali per i confronti con risultati di osssrvazioni riprese in tempi successivi. La carta dura a lungo, ma un disco elettronico…... In alcuni circoli intellettuali hanno già lanciato l'allarme sulle foto digitali. Una volta la nostra memoria era affidata alle foto stampate, che venivano conservate e all'occorrenza tirate fuori, da cassetti o da album, anche dopo 100 anni. Ora basta un bel crash per perdere irreperabilmente anche migliaia di foto e di nostri ricordi. Tanto per cambiare, per un irreparabile guasto a un mio vecchio computer e, contestualmente, anche ai miei primi dischetti, ho perso tutta la mia stesura elettronica del mio Corpus sulla Guerra Sociale, che fu pubblicato nel 1987. Ho solo la copia cartacea del libro e per avere una copia elettronica posso solo scansionarlo (e la qualità non sarà mai confrontabile !).2 punti
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Ravviviamo questa interessante discussione, parliamo ancora di Napoli, la zecca che per tipologia fu l'esempio indiscusso della creatività Numismatica del periodo. Ducato 1622, AR 29,58 g. PHILIPPVS IIII DEI GRA Busto radiato e corazzato a d., con drappeggio sulla spalla s. e testa di Medusa sulla lorica; dietro, MC /C (Michele Cavo, maestro di zecca 1626-1630 e Francesco Antonio di Costanzo, maestro di prova 1621-1623) e sotto, nel giro, 1622 +. Rv. HISP VTIRIVSQ ( sic! ) REX Stemma coronato. Pannuti-Riccio 14. MIR 239. Filippo IV a soli sedici anni si trovò ad essere il sovrano di domini immensi per estensione e popolazione, purtroppo il suo carattere rispecchiava l'indecisa personalità paterna. Dimostrò abulia nella condotta degli affari di Stato e travagliato dagli intrighi di corte delegò pienamente il potere al Duca di Olivares fino al 1643 e poi a don Luigi de Haro. Filippo IV sposò in prime nozze la figlia del re di Francia Enrico IV, Elisabetta di Borbone e nel 1649, in seconde nozze, Anna Maria d’Austria, figlia di Ferdinando III, poi madre dell' infante principe Carlo. Il suo regno fu segnato da cruente guerre e cocenti sconfitte tra cui vale la pena ricordare quelle che portarono all’ indipendenza del Portogallo nel 1640 e a quella, dopo la pace di Westfalia del 1648, delle Province Unite. Le continue vessazione che oppressero i napoletani durante questo regno culminarono nel 1647 con la rivolta capeggiata da Masaniello. La vera causa di questa rivoluzione non fu, come comunemente accettato, l’introduzione della nuova gabella sulla frutta, ma la cattiva situazione della moneta circolante che, continuamente adulterata nel titolo e nel peso dalle autorità spagnole, veniva immessa in circolazione ma non accettata per il pagamento delle imposte, che venivano riscosse in ragione del peso e non dell’impronta. Va specificato che la moneta realmente circolante a Napoli era: per il popolo quasi esclusivamente il mezzo carlino (zanetta) e per la borghesia il carlino e il doppio carlino, infatti l’unica emissione di questo regno dello scudo in buon argento è quella del 1622, conosciuta in pochissimi esemplari e che ci fa pensare a una coniazione limitatissima.2 punti
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Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2005 Tiratura: 1.948.394 Condizioni: SPL Città: Palermo Note: è bellissima2 punti
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Si :) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV36/1 puoi vedere come è simile con quello del catalogo Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Ciao Gianfranco, grazie per il link...ho duplicato la discussione. ..poco male...un abbinamento difficile da trovare è Nerone/Marte Sent from my GT-I8190N using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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:) un gran salute a tutti.......e quando ne salta una fuori!e sempre un evenimente carico di ramenti d'amicizia....storia e curiosita di osservarne sempre una.....questa e piccolissima,12.5mm....e 0.33grammi.......un concentrato di "micro arte"......penso questa volta un mezzo denaro,con una sporta piena di dittagli propri a lui... :)1 punto
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:good: ...tanti saluti matteo.....ti ringrazio e auguro buone ferie...... ;) ;) ecco per confronte con altre sorelle.......1 punto
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................ pienamente d'accordo te, poi ......... esistono monete (vedi post 1) che comprovano che a Napoli vennero coniate anche monete senza sigle.1 punto
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Ma che dici !! secondo te perchè per le altre zecche è stato facile e si sono trovati documenti certi !! Non ci sono state e non ci sono tutt'oggi prove effettive/concrete di quello che affermi (nemmeno un rigo scritto sulle coniazioni, un attrezzo ecc. ecc. e chi più ne ha ne mette.......ecco perchè sei molto, molto diverso da loro. Poi mi permetto di darti un consiglio con il cuore in mano.....se le senza sigle sono state effettivamente coniate a Lanciano vedrai che prima o poi trovi qualcosa che lo conferma ma fino ad allora non dovresti avere nè fretta nè insistere.....così come potrebbe darsi che un girono verrà fuori un documento che esplicitamente attesta che queste vennero battute a Napoli.1 punto
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Come prosieguo alla discussione precedente, inizio questa su uno stupendo Tarì del 1796. @francesco77 , non so se ricordi, ma di questa moneta te ne parlai in via telefonica parecchio parecchio tempo fa, dicendoti di averla comprata dal noto NIP campano per soli 50Euro. Tornando alla moneta, fu coniata sotto il regno di Ferdinando IV, il quale, dopo il Congresso di Vienna, divenne Ferdinando I delle Due Sicilie. Dal punto di vista storico, del 1796 si può dire che fu anno in cui Napoleone iniziò a riportare significativi successi sul fronte italiano e il sovrano decise di convocare gli alti generali. Credo che la moneta di un ottimo BB, ma attendo i Vostri giusti quanto gentli pareri: Grazie, come sempre, per la gentilezza mostrata.1 punto
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Non me la devi rinfrescare perchè quello che hai riportato è stato già scritto da altri studiosi e lo trovi dapertutto, quello del 1623 si può ricavare anche in un BCNN !! Ma secondo te gli altri hanno dormito ? Postane uno nel quale si legge che le monete senza sigle, viceversa, sono ascrivilbili alla zecca di Lanciano, così come sono chiari questi documenti allora si che ci siamo.............fino a chè non lo trovi sono solo supposizioni, frutto di una "fantasia" coraggiosa, devo dire ammirevole per l'impegno che ci metti ma che altri non hanno azzardato. Tutto qui !! ;)1 punto
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Non solo è simile ma è lo stesso conio del rovescio (il lato con la croce potenziata) e del dritto dell'esemplare di Artemide del 2006. Che coincidenza! Due esemplari beccati e dello stesso conio, confrontate pure ogni minimo particolare e mi direte.1 punto
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beh dai non esageriamo......sono partito per caso con la numismatica,trovando vecchie lire della repubblica nei miei cassetti da bambino.... ma ho scoperto che è cosi bello,appassionante,entusiasmante collezionare.............. anche se un pò "svuotatasche"............1 punto
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France' ... :lol: :lol: :lol: ... è un Coronato con attestato di autenticità controfirmato dal Ministero della cultura spagnola. E' argento di ottima qualità. Prova scrittura su carta bianca ... scrive meglio di una matita. Prova magnete ... nessuna attrazione. Prova suono ... limpido Patina scura tendente al nero ... solfuro di argento Peso ricontrollato: 3,4 grammi ... Sono molto tranquillo! :D :P1 punto
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bravo Giollo, sono contento che il mio amico Yves Muhlemann sia subito stato disponibile a inviarti queste preziose foto. Analizziamo la bella foto che ci hai postato. Il conio credo vi siano pochi dubbi che sia lo stesso dell'esemplare CNG. E quindi cosa puo' voler dire che abbiamo un conio , freschissimo, per Sibrium (originale - non si discute - perche proveniente da Ilanz) e un altro esemplare del "medesimo" conio ma con le escrescenze famose . In piu' , proprio perche non amiamo le cose semplici abbiamo un altro conio per Sibrium (notare la legenda SEBRIO) , proveniente sempre da Ilanz che presenta anche lui tracce delle famose escrescenze Qualcuno direbbe che Sibrium era proprio un posto malsano per coniare monete se riduceva i coni in questo stato, ma alluvioni/catastrofi naturali/inondazioni/piccole ere glaciali a parte cos'altro puo' spiegare una simile sequenza ?1 punto
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Mi spiace Se mi mandi via PM la tua email vedo di mandarti le pagine mancanti......1 punto
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Non è una moneta, ma una medaglia coniata per la morte del principe Rodolfo, erede al trono Dell'impero d'Austria-Ungheria. Figlio di Francesco Giuseppe imperatore e della principessa, poi imperatrice, Sissi (Elisabetta di baviera), da cui ereditò l'animo tormentato. E' una figura estremamente affascinante. La sua morte avvenne per suicidio a mayerling, assieme alla sua amante, e fece discutere il mondo per decenni. ti consiglio di leggere la relativa pagina di wikipedia ;) http://it.wikipedia.org/wiki/Rodolfo_d'Asburgo-Lorena1 punto
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@@kevin22 Per come la penso io è molto elevata, assolutamente superiore alla media del 2014. Solo il Vaticano ne ha fatte di più, 88.000, mentre una media matematica di tutte le serie di quest'anno corrisponde a circa 27.000 serie per Stato, considerando separatamente le 5 zecche tedesche.1 punto
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Le serie dei ministati, soprattutto del Vaticano, hanno ovviamente un "appeal" maggiore, vuoi perchè ne circolano solo pochi pezzi, vuoi per la celebrità dello Stato, vuoi per i prezzi alti di emissione. La maggior parte dei collezionisti, che colleziona per "pezzo" preferisce avere un singolo set di monete per stato, e quindi, dato che in totale ci sono comunque più monete cipriote che vatcane o sammarinesi, preferisce spendere anche 5 euro in meno per una cosa che nella loro impostazione della collezione vale allo stesso modo, finendo per prendere la serie 2008 che è quella con tiratura maggiore (parlo per Cipro).1 punto
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Spero di riuscire a rientrare nell'interessante argomento dell'hexas di Himera. Siamo di fronte all'inizio della monetazione di bronzo di Himera, che attende ancora una più completa e dettagliata sistemazione dopo i pionieristici tentativi del compianto Romolo Calciati. Successivamente, nel 1995, Calciati ha provato a sistemare le prime emissioni di bronzo di Himera, con una monografia apparsa come Supplemento IV di Annotazioni Numismatiche (AN) n. 16, Milano 1995, che quindi vuole essere un aggiornamento al suo CNS per quel settore. Penso sia utile partire dal suo studio apparso su AN, prima di intavolare analisi su esemplari apparsi in epoca successiva alla sua pubblicazione. E' un tipico esempio delle difficoltà di procedere a un serio studio quando esiste il sospetto di inquinamento da parte di possibili falsi. Ecco le pagine dello studio:1 punto
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Ma...se fosse un sigillo? al rovescio le lettere potrebbero comporre il nome IWANNI (S ?) e ricondurlo all'epoca bizantina...inoltre, se i dati sono corretti, 18 mm e più di 6 grammi di peso...non è tantino per il bronzo?1 punto
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L'ho vista su ebay.com la busta fatta apposta per i 4 esemplari :) se è questo che volevi pure per i biglietti euro non esiste. Ti rimane eventualmente solo il piacere di avere qualche biglietto attaccato, e forse a caro prezzo... nient'altro1 punto
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@claudioc47 non posso che ringraziare. competenza e grande cortesia. buona serata.1 punto
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Meja complimenti e congratulazioni di cuore non sai come posso capirti.....ma per me non è più come prima.1 punto
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e io dico a trovarne BB+ con seno e ventre così ben definiti! i capelli soffrono su questo conio, partono già bassi. qui è un pò usura di circolazione, un pò è conio usurato per me moneta SPL, foto non bellissima che svilisce i fondi (sicuramente in mano è più bella e brillante), non mi stupirei se fosse chiusa SPL+ ;-)1 punto
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In effetti è un criterio su cui impostare una collezione fra i più corretti filologicamente, una collezione che rifiuti monete che hanno potere liberatorio in base alla legge ma che non hanno mai circolato, espelle ogni commemorativa, ogni divisionale con commemorative e passando al regno, oltre a non monete come le 20 lire anno V di Vitt. em. III oppure il 10 cent. esperimento di Vitt. em. II, anche le varie monete d'oro coniate dalla zecca su richiesta di privati, le monete coniate per numismatici in 50 o 100 pezzi all'anno, sono d'accordo!1 punto
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Moneta senz'altro vissuta, a me personalmente piace molto! Poi come hai detto la tiratura è molto bassa quindi buon acquisto1 punto
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Alla luce, in particolare, di quanto detto nel post precedente e del regolamento d'uso del forum, si ricorda a tutta l'utenza che è possibile (e doveroso) segnalare alla moderazione i messaggi e le discussioni che contravvengono alla disciplina legale vigente ed al nostro regolamento, tramite l'utilizzo dell'apposito strumento, il pulsante "SEGNALA", presente in basso a sinistra per ogni messaggio. L'uso della segnalazione da parte vostra permette una superiore efficacia della moderazione delle discussioni non consone. Grazie per la collaborazione. Staff de LaMoneta.it1 punto
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