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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/15/14 in Risposte
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NUMISNAPOLI Ritorna il convegno numismatico a Napoli! Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre 2014. Hotel Terme di Agnano, via Agnano Astroni, 24 80125 Napoli Ampia sala, ambiente confortevole ed ampio parcheggio custodito. Per info: circolopartenopeo(chiocciola)libero.it ci trovate anche su Facebook in CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO Finalmente amici! Siamo lieti di annunciare che il 26, 27 e 28 settembre ci sarà il convegno numismatico a Napoli organizzato dal nascente Circolo Numismatico Partenopeo, l'ultimo organizzato in questa città risale, ahimè, a circa otto anni fà. Abbiamo scelto come location una struttura alberghiera - termale situata a circa 500 metri dall'uscita AGNANO della tangenziale di Napoli, la scelta di questo luogo è stata dettata dalla necessità di evitare ai visitatori i soliti problemi di viabilità e sosta urbana. http://www.termediagnano.it/hotel.html Abbiamo verificato nel calendario eventi e nel periodo da noi scelto non ci sono analoghe manifestazioni, questo per evitare sovrapposizioni e malcontento. Per chi verrà in auto sarà comodissimo, chi vorrà venire invece in aereo o in treno verrà informato in questa sede sugli orari dei collegamenti e varie. La struttura è ubicata in un'area storicamente famosa e lontana dal caos cittadino, con un parcheggio interno custudito di 250 posti auto ed una sala dedicata agli espositori di circa 300 mq., ampi saloni attigui ed un ampio spazio esterno alla sala. L'hotel terme di Agnano offre discrete camere a prezzi accessibilissimi. La sala ospiterà circa 35 espositori tra numismatici, editori numismatici e case d'aste e sarà un convegno improntato sulla qualità, non mancheranno nomi importanti (agli inizi di settembre saremo in grado di postare una lista dei commercianti partecipanti) e nell'occasione sarà offerto un piccolo rinfresco-buffet dal Circolo Numismatico Partenopeo. Mi rivolgo ora all'amministratore @@Reficul e @@Giovanna per comunicare che desideriamo in quell'occasione creare un luogo di incontro per noi utenti Lamoneta e se reficul ha a disposizione qualche locandina o gigantografia pubblicitaria del forum potremo esporla a titolo gratuito nella sala e all'esterno, un po' di pubblicità per il nostro forum fa sempre bene. Ci auguriamo che sia un successo e faremo del nostro meglio affinchè tutto proceda nel migliore dei modi! Siete tutti invitati! .......... Ingresso gratuito ovviamente. Un grazie a tutti per l'attenzione.5 punti
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Ciao a tutti ecco un piccolo esagono, le foto son fatte male, ho perso la brillantezza per strada!! la moneta è molto bella in mano, le foto ahimè non le rendono la metà del fascino che ha ;D, bordo con lievissime tracce di rigatura Buona visione.3 punti
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Ti ringrazio per la precisazione. Da qui risulta innegabilmente che a lanciano è stata concessa la possibilità di coniare moneta. Quello che a me non risulta allo stato dei fatti assodato è se la zecca sia stata o meno impiantata, se e quali monete abbia effettivamente prodotto. Non mi sembra poco. Ma magari nei prossimi tempi avrò modo di ricredermi e in quel caso, grazie a nuove ricerche potremo tutti farci una nuova opinione. Vedi, vorrei concludere con un modesto esempio. Non è perfettamente calzante, me ne rendo conto, ma può essere lo stesso indicativo. Abito in una cittadina umbra che si chiama Cascia. Se apri il corpus dell'Umbria la trovi fra le zecche riportate, pur senza indicazioni sull'attivazione della zecca o ipotesi di moneta coniata. Negli archivi esistono un'infinità di documenti, atti notarili, contratti, eccetera, che parlano di "moneta casciana" (ma sappiamo che ciò si riferisce in genere alla moneta accettata nel posto, più che invece prodotta in loco). Non è finita: esistono fonti almeno settecentesche che parlano esplicitamente di moneta casciana ed in questo caso senza equivoci. Esistono cronache locali che ne parlano e persino la descrivono. Esiste un libretto dei primi del 1900 dedicato alla zecca di Cascia, che riporta vecchie cronache e ipotesi originali dell'autore (alcune troppo fantasiose). Eppure non esiste un documento che parli della zecca, della sua collocazione, delle spese per il suo impianto e i contratti dei lavoranti. In più, last but not least, non si è mai trovata una di queste benedette eppure ben descritte monete locali. C'era un signore che diceva di averne una, ma nessuno l'ha mai vista. Storici locali insistono, mostrandosi convinti dell'esistenza. Come concluderebbe qualsiasi numismatico serio e scrupoloso? Direbbe forse che sarebbe bello trovare prove dell'esistenza, ma che allo stato dei fatti la zecca non è esistita perché mancano le prove. Che ne dici?3 punti
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Ciao Nicola, è una delle prime emissioni in fase sperimentale di coniazione al bilanciere, l'impronta della moneta è inconfondibile, ciò è confermato anche nei documenti originali. ....... purtroppo Lanciano non c'entra davvero nulla in questa rara emissione con lo stemma civico della capitale. Tra l'altro non esiste alcun documento che cita installazioni di costosissimi bilancieri a Lanciano.2 punti
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Una moneta con lo stemma civico della città di Napoli coniata a Lanciano? Ahahah Ahahah ....... ciao amici, scusate ma ora sono fuori regione. Vi risponderò volentieri tra qualche giorno.2 punti
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Tutte le differenze che hai riscontrato sono corrette, ma hai commesso l'errore di confrontare la moneta postata da @@fero.fers , che è stata emessa nel 1838, con una moneta emessa nel 1831 che presenta un'impronta dell'effige differente. Infatti, così come avviene per lo scudo, anche lo stile dell'effige della lira nel corso degli anni subisce una modifica ad opera dell'incisore Ferraris, quindi per fare un confronto è corretto utilizzare due monete che presentino la stessa impronta. Ripeto, per me la moneta è assolutamente autentica, ma purtroppo è stata martoriata ...tanto da farle avere un "aspetto sospetto" :)2 punti
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In effetti la moneta col tempo ha assunto una patinatura non proprio uniforme...ma detto tra noi il problema non me lo pongo.. darò tempo alla moneta di completare questo processo naturalmente.. altrimenti un domani potrei sempre farle un dolce bagnetto e riportarla allo stato iniziale! Nel frattempo la lascio riposare in tutta tranquillità! :lazy:2 punti
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Quello dell'asta 42 Varesi è questo: Io vedo una C gotica (o CI in legatura (?) ) a cui e sovrapposta una A. Insomma monogramma differente ma stesse sigle.2 punti
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riguardo al .. Bramante oggi ho pensato a questa cosa, spero sia di vs, gradimento.. com'è quella.. vera ufficiale ??? qui: http://www.friziodesign.it/coins19.html :-)2 punti
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Vorrei chiedervi che valore possono avere in questa conservazione...e quanto,invece,costerebbe un BB. Sono indeciso sul tenerli o meno...1 punto
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So che la conservazione è bassa ma era in un lotto e mi è costato pochi euro. Sono ben accetti i vostri pareri1 punto
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Questo pezzo rappresenta una prova di ristampa su moneta d' argento da 2 lire del 1917, delle cui impronte si rilevano le tracce. R: Nel campo ,in due righe,BVONO DA L.1, con alla sinistra,stemma di Savoia coronato e ,nel basso segno di zecca,il tutto entro corona circolare d' alloro, in alto circolarmente " Esper. tecnico". Mont. 352 Pagani P.P. 268 Simonetti 154/11 punto
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Ciao e buona domenica oggi condivido con Voi un raro marengo emesso dalla zecca di Torino per Carlo Felice nel 1824. Contorno in incuso 3 FERT tra nodi e rosette. Al D testa nuda a sinistra con le iniziali dell'autore A.L. sul taglio delo collo, attorno CAR * FELIX D* G* REX SAR* CYP * ET HIER e in basso la data Al R Stemma a cuore coronato e fregiato dal collare dell'Annunziata, il tutto tra 2 rami di quercia, attorno: DUX SAB * GENVAE ET MONTISF * PRINC * PED * & * nel basso il valore e il marchio di zecca per Torino: L in losanga e testina d'aquila. 2381 i pezzi coniati, dei quali una elevata percentuale ritirati e rifusi. La provenienza è da una antica collezione italiana ed è nella mia raccolta dal 2006. Ritengo la conservazione abbastanza inusuale per questa data, che si trova normalmente in non eccelsa qualità.1 punto
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"Prima di tutto, una rivista generalista scontenterà la maggior parte dei lettori. Ho sempre sentito lamentele, relativamente ai temi trattati..... Ciao. Si, però se poi vai a fare un prodotto troppo specialistico, lo rendi ancor più di nicchia..... Comunque il problema me l'ero posto, chiedendo al Forum se vi fosse ancora oggi in Italia uno spazio per una Rivista di numismatica generalista .......negli ultimi 20 anni l'abbiamo avuta e solo adesso sembra non essere più gradita. Sui contenuti non saprei che pensare....probabilmente se prendiamo un campione di 10 Lettori di C.N. o del GdN ci sentiremo rispondere in dieci modi diversi. Comunque non invidio Roberto ed il compito che si accinge ad assolvere....... L'unica cosa certa, che al momento si può dire, è che ci siamo giocati la Rivista. M.1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 25.000.000 Condizioni: SPL Città: Nizza1 punto
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@@lucadesign85 Forse devo darti ragione l'ho confrontata anche con un 1843 e le differenze sono minime quindi dipese maltrattamenti e possibile anche piccole debolezze di conio. Allora ritorna la giusta ipotesi fatta da ALEALE di essere stata dorata per farla passare per un marengo o un mezzo marengo anche se il 1838 non c'è ma daltronde anche la testa rivolta a destra è sbagliata ma forse in mezzo ad un pagamento di un 100io di monete poteva passare?!1 punto
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Lo stemma postato prima è come questo del tutto privo di scritte e di certo non faceva parte di una tomba o altro monumento funebre .Sembra fatto appositamente per essere messo sulle pareti e come vedi è ottimamente conservato.1 punto
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la medaglia a lato è proprio quella postata precedentemente,mentre il curatore del sito ,o perlomeno chi ha scritto su Alcmeone,scrive"da un illustrazione parigina"1 punto
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L'esemplare 373... dalla foto mi sembrerebbe coniata e non fusa, in particolare il rovescio coi globetti. :confused:1 punto
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Riprendo questa interessante discussione e riquoto l'intervento del post nr. 4 per mostrarvi parte di questa rarissima moneta riportata dal Pannuti e Riccio al nr. 36 - dal MIR al nr. 218 e dal D'Andrea/Andreani/Perfetto al nr. 88 - sotto potete leggere la pagina del PR e un'estratto del lavoro del Prota su alcune di queste rarissime monete di prova. Qual'è il problema ? ....... che questa moneta è un senza sigla ed è riportata da Perfetto 2014 al nr. 51 del suo lavoro con attribuzione alla zecca di Lanciano.1 punto
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Ciao @@oedema, è un asse di Tiberio con globo e timone al rovescio Obv: TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST IMP VIII. Laureate head left. Rev: PONTIF MAX TR / POT XXXIIX / S-C. Rudder and smal globe in front of larger globe with equator. RIC 64. Saluti Eliodoro1 punto
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@@Andrea imperatore era proprio qui che volevo arrivare...la patina non completerà mai il processo...aumenterà sempre. onde evitare un lavaggio che sarebbe a mio modo di vedere,un vero peccato viste le tonalità che ha assunto stai attento e valuta bene :)1 punto
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Posto un falso d'epoca in rame della piastra del 1796 di Ferdinando IV. L'immagine è tratta dall'asta n. 55 (per corrispondenza) di 'Inasta', lotto n. 2391.1 punto
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Buona giornata, appena l'ho visto ho subito pensato: "Chissa se piacerà a Luciano ...e a tutti gli altri appassionati del leone veneziano." E allora eccolo, bellissimo! E' il cosiddetto "Codex Millenarius": il manoscritto è un evangelario prodotto a Kremsmunster o a Mondsee intorno all'anno 800, ma ritenuto una copia di un modello ravennate del secolo VI di alta qualità artigianale. I fogli riprodotti mostrano l'evangelista Marco e la sua raffigurazione simbolica sotto forma di leone.1 punto
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L'ultimo cavallo della terza pagina di questa pubblicazione è con sigla CA che però è completamente diversa da quella del mio cavallo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201111/Cavallo.pdf1 punto
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si il peso è quasi pieno : 3.96gr. anche il diametro è quello di una moneta quasi integra : 29mm asse di conio : 1h la classificazione data da Triton era : CNI 246v. PR 12b MEC 9601 punto
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Anche la stessa medaglia nominativa per il signor Natale Aliotta da Palermo è molto interessante. ..... in quel caso la medaglia è datata 1847 ....... agli albori della tragica rivoluzione siciliana.1 punto
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E' il RIC 354, definito "scarce" (e la stella può essere o a destra oppure a sinistra di C) (a pagina 305, per Cyzicus). Non è comune….1 punto
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Ciao, la mia personale opinione è positiva. Innanzitutto, a livello generale, faccio notare che l'Inghilterra ha giocato da ... Italia (difesa e ripartenza, con un 4:3:3 che in realtà è difensivo) mentre l'Italia ha giocato da ... Spagnetta (possesso palla prolungato). Cosa è mancato rispetto alla Spagna (quella vera, non quella dell'altro ieri)? Gli inserimenti in profondità a liberare l'uomo verso la porta. Diciamo subito che ieri le condizioni climatiche erano inclementi ma questo vale per entrambe le squadre: fatto positivo, gli Azzurri non avevano i crampi, a differenza degli Inglesi. Dove abbiamo sofferto? A sinistra, dove Paletta andava a chiudere su un brevilineo quando latitava Chiellini (altro lungagnone) opposti ad un brevilineo velocissimo. Pensate che a ranghi completi Prandelli non avrebbe coperto con Darmian/De Sciglio sulle fasce, più veloci e scattanti anzichè con il Chiello, spostato al centro? Proprio Darmian è una delle novità più interessanti, polmoni e tanta buona ... spavalderia da debuttante. Complimenti. Le sovrapposizioni con Candreva (ottimo) hanno funzionato a destra. Centrocampo. Nell'insieme buono, con un dilemma: possono starci Pirlo e Verratti assieme? La mia impressione è che si pestino i piedi a vicenda e con dispiacere (mi piacciono i geometrici talentuosi) preferisco forse la versione più atletica al posto del secondo. Per quanto ha giocato mi è piaciuto Parolo, probabilmente aiutato anche dalla freschezza. Pirlo comunque buono. Marchisio bene così come e Rossi anche se questo limitato dal compito di copertura. Attacco: finalmente ho visto un SuperMario, concentrato e determinato. Pochi palloni ricevuti ma sfruttati. Avrei gradito vederlo nella parte finale con al fianco Insigne che con la sua velocità avrebbe aperto praterie nella difesa inglese... ma Prandelli ha temuto di perdere il controllo del centrocampo. Va migliorato l'inserimento dei centrocampisti e il rifornimento a Mario ... Immobile non giudicabile ma apprezzabile per il movimento. In ultimo Sirigu: non male, ha dato una sensazione di sicurezza tra i pali, solo un'incertezza in un'uscita su corner dove è uscito di due passi per poi rientrare, per fortuna senza danni. Promosso. Quindi direi: buona la prima, recuperiamo qualche uomo e sistemiamo qualche neo. Ma nell'insieme mi ritengo soddisfatto, alla prima partita del mondiale. Tante volte è andata mooolto ma moolto peggio... ;) Ciao Illyricum :)1 punto
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Cascia zecca incerta http://www.numismaticaitaliana.org/files/indice_zecche_italiane.pdf Lanciano certa.1 punto
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Salute autorizzato dal fotografo francesco77 ,posto questa moneta gioiello d'arte neorinascimentale Tarì:FILIPPO III(1598-1621) Zecca di Napoli ,argento R/PHILIPP.III.DG.REX.ARA.VTR;nel campo busto del regnante incoronato e volto a sinistra D/MARGARI+AVSTR+CONIVXIT;due cornucopie affrontate ed intrecciate in basso,recanti i busti dei due regnanti ed in mezzo corona,sotto anno di emissione Riferimenti:Pannuti e Riccio 9;MIR 204 --Salutoni -odjob1 punto
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ringrazio innanzitutto Rex Neap per la spiegazione sull'incremento del peso a 4gr. peso del gigliato nel 1302 anche se sotto Carlo III d'Angio' il gigliato ridiscende a 3.6gr., ivi si mantiene sotto Ludovico II d'Angio' (1389-1399) e anche Renato d'Angio' (1435-1442) Alfonso (1442-1458) introduce infine il Carlino del medesimo peso del gigliato Con Ferdinando viene introdotto il coronato che riporta il peso dell'argento a 4.00gr. I primi coronati sono quelli dell'incoronazione (PR 11-12) e qui sotto vi posto il mio esemplare che ha una banale "m" gotica ma una buona provenienza1 punto
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Mah ... c'è qualcosa sotto la A ma cosa? E' difficile interpretarla con l'immagine esistente sia sul MIR, sia su quella postata da Francesco. Prova, se ci riesci un po' Tu con queste immagini manomesse.1 punto
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mi associo a quelli che hanno subito l'effetto ottico della donna librata in incuso ;D1 punto
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@@francesco77 complimenti di cuore a te ed a tutti coloro che hanno partecipato affinché ciò fosse possibile :)1 punto
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Complimenti, è una bella notizia: spero di riuscire a partecipare, sarebbe la mia prima volta :D1 punto
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potrebbe essere stata dorata (con valore abraso) per farla passare per marengo..1 punto
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@@kevin22 Anche essendo la prima serie di Filippo è possibile trovarla già adesso sotto il prezzo di emissione, cercando bene. Non mi sembra che sia più elevato delle altre serie di pari tiratura, anzi. La prossima volta chiedi in "Osservatorio prezzi di mercato" ;)1 punto
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Una buona notizia... complimenti a @@francesco77 ed al circolo partenopeo1 punto
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Buona giornata Ho sempre pensato che ci fosse l'esigenza, per l'economia della zecca, che l'intagliatore dei conii lavorasse... La sua figura, al pari del fabbro, dello scrivano e degli apprendisti, era pagata indipendentemente dalla quantità di metallo lavorato; aveva un salario fisso e non integrato dal cottimo; leggiamo anche nel libro citato dello Stahl delle numerose "grazie" che venivano rivolte ai XV perchè se ne assumessero di nuovi...quindi lavoro ne avevano e tanto. Va anche considerato che questi lavoratori, di solito provetti argentieri ed orafi, venivano chiamati ad effettuare altri lavori non correlati con la creazione dei conii; lavori che riguardavano commissioni governative, dove ci voleva una mano capace del lavoro di cesello! Allora mi sono immaginato che, comunque, dovessero approntare, nei momenti di "calma", alcuni conii "neutri" (senza il nome del doge e senza segni segreti), e messi da parte; nel momento in cui sopravveniva la morte del doge (evento certo), avevano la possibilità di predisporre i conii con il nome del nuovo doge in poche ore, aggiungendo ai conii neutri quel nome. Un caso esplicito, seppur a distanza di qualche secolo, ce lo suggerisce la lettura dei "Diarii" di Marin Sanudo quando, alla elezione del doge Antonio Grimani (1521-1523), scrive: "Fo subito, per la Signoria, mandato a dir in Zecha bateseno monede col nome ANTONIO GRIMANI DOXE, videlicet da 16, 8 e 4 soldi; et cussì fo batuto ducati 300. Era a la cassa Masser a la moneda di l'arzento sier Vincenzo Orio qu. sier Zuane. Fo batudo etiam ducati da uno e da mezo nuovi zercha ducati 200. Le stampe erano fate, manchava le letere e la testa a far, e le monede batude, né mancava si non stampar; fo fato la Bolla di piombo"…… Era una procedura consolidata da secoli o relativamente recente? saluti luciano1 punto
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È la prima del link http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html1 punto
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bongiorno @@Sator la tua monetina dovrebbe essere questa che ti allego sotto. la prima scansione (storia e monetazione) fa parte delle monografie del dott. Campana la seconda è del mio archivio. MONOGRAFIA CAMPANA Mio archivio (le immagini sono scansionate, e non rendono bene la realtà della moneta ) l'attribuzione dei bronzetti citati a mercenari stanziati presso la città di Kimissa pare sia accettata. ciao Pietro1 punto
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Ciao a tutti. Ho ritrovato una vecchia discussione, ormai risalente a quasi 5 anni fa, dove odjob presentava il numero di settembre 2009 di Cronaca Numismatica nel quale si celebravano i 20 anni di vita della Rivista. Nell'occasione, odjob forniva anche la tiratura delle copie stampate della Rivista: 17.000. http://www.lamoneta.it/topic/49849-cronaca-numismatica-settembre-2009/ (post n. 1). Si era ancora lontani dai problemi che causarono la chiusura del Gruppo Editoriale Olimpia e C.N. “navigava” con il vento in poppa ed in piena autosufficienza finanziaria. Non so se l'Editore dell'epoca fosse anche un appassionato di monete; il Gruppo Editoriale Olimpia pubblicava varie riviste specialistiche, dalla numismatica alla pesca, dalla filatelia agli aerei, dalla caccia alle armi (e credo di dimenticarmi molti altri settori in cui era attivo il Gruppo....); che l'Editore fosse un Protettore e Mecenate delle attività ricreative tout court? E' un'ipotesi che non mi convince. Ricordo però lo “slogan” del Gruppo, che era: “La Cultura del Tempo Libero” e dunque sarei propenso a pensare che, a prescindere dalle inclinazioni personali dell'Editore, si fosse fatta una precisa scelta (economica, imprenditoriale), caratterizzata dalla proposta di un certo tipo di prodotto editoriale: quello, appunto, destinato a soddisfare le “passioni ricreative” dei Lettori. Il tutto senza “eroismi” o filantropia ma con un occhio che, almeno fino ad un certo punto e per 20 anni, era stato giustamente attento a comunicare emozioni e cultura ai Lettori ma anche.... a far quadrare bene i conti. All'epoca delle 17.000 copie (2009) C.N. “camminava da sola”, senza bisogno di “stampelle” o di mecenati rosi dal tarlo della passione e sol per questo disposti a pubblicare (in perdita) una Rivista di numismatica “coute que coute”. Oggi, pur in presenza di un prodotto numismatico editoriale identico a C.N., quei numeri non ci sono più e questo (e non altro) è il vero motivo della chiusura dell'edizione cartacea del GdN. Ora, dopo aver letto gli “auspici augurali” rivolti a Roberto da un “campione” (come direbbe Pagnoncelli) espresso dal nostro ambiente numismatico operante sul Forum, io (non so Voi) francamente non sono riuscito ancora a capire se in Italia vi sia attualmente uno spazio, economicamente autosufficiente, per una Rivista cartacea di numismatica generale con le caratteristiche di C.N. o (ma è la stessa cosa..) del GdN. Se fossi nei panni di Roberto sarei piuttosto disorientato dal mercato (cioè da noi) e non saprei davvero che pesci prendere. A parte il generalizzato coro di frasi, più o meno di circostanza per la chiusura di una Rivista che, fra l'altro, alcuni non hanno neppure mai comprato....(e come se dicessi che sono dispiaciuto che ieri la Croazia ha perso con il Brasile...non avendo neppure visto la partita e non conoscendo neppure il nome di un giocatore croato...però vabbè....sono ugualmente molto dispiaciuto perchè mi piaceva la maglia della squadra a scacchi bianchi e rossi!!.....), non si è capito se una Rivista cartacea di numismatica generalista oggi interessi ancora i numismatici italiani. I pareri finora raccolti sul Forum sono i più variegati e si ha la sensazione che qualunque proposta si formuli sia destinata a scontentare sempre qualcuno. Si, perchè, la Rivista non copre in ogni suo numero tutti i campi dello scibile numismatico; chi fa le classiche, si lamenta perchè in alcuni numeri mancano articoli sulle classiche; chi fa le moderne si lamenta perchè in alcuni numeri mancano articoli sulle moderne e chi fa gli euro si lamenta perchè ci sono troppi articoli sulle classiche e sulle moderne! In effetti, per accontentare tutti bisognerebbe fare fascicoli mensili da 500 pagine (che però costerebbero forse 50 euro l'uno)...e allora, però, ci sarebbero poi le lamentele per il prezzo troppo alto! Sorprende che il mercato (cioè noi) non consideri quello che lo stesso mercato (cioè sempre noi..) valutava invece appena 5 anni fa e cioè che anche la lettura di articoli di numismatica che esulano dal nostro stretto “settore di competenza”, possa arricchirci culturalmente...stimolare la nostra riflessione...in ultima analisi meritare comunque la nostra attenzione. Ci sarà anche, da parte dell'Editore, la “logica del profitto” (ma guarda un pò che strano...)....ma da parte del mercato (cioè da parte nostra) che logica ci vedete? Stranamente fino al 2009 (o giù di lì) la logica del mercato (cioè la nostra) era diversa per una Rivista cartacea generalista... vuoi vedere che oggi ci siamo fatti molto più esigenti e....”iperspecializzati” (beati noi!!) e che prima di spendere 5 euro al mese, pretendiamo molto di più da un prodotto numismatico editoriale? Già, perchè si è anche detto che 5 euro al mese da destinare all'acquisto di una Rivista di numismatica, che puoi trovare anche nell'edicole, di questi tempi possono anche portare fuori budget. Beh., consentitemi di non crederci, e lo dico con il massimo rispetto per quei numismatici che, a causa delle crisi hanno dovuto femare la collezione o anche metterla in vendita...ma ho qualche difficoltà a credere che 5 euro al mese non siano spendibili anche da un giovane che approccia per la prima volta la materia. Forse qualche sms in meno, qualche telefonata o ipod o come cavolo si chiama in meno....e i 5 euro al mese vuoi vedere che saltano fuori? Caro Roberto, questo mio intervento è in realtà, come avrai capito, una “lettera aperta” diretta a Te.., abbi pazienza ma non mi sento di unirmi al coro di “matres dolorosae” che mi ha preceduto per la perdita di una grande opportunità che, grazie alla Tua professionalità ed ai Tuoi Editori, ci era stata accordata. Come ha scritto King John al post 32 di questa discussione: “una Rivista di quella qualità era un qualcosa da custodire con cura e da leggere e rileggere in ogni tempo”. I “custodi” di quella Rivista dovevamo essere noi, che invece ci siamo dispersi nei soliti distinguo (“si però, i ritardi postali”...si però, i gadgets.”...”si però, le promozioni”...) che poi hanno inevitabilmente compromesso il futuro della “nostra” (scusa, ma io la considero tale..) Rivista. Non mi limiterò quindi a farTi "gli auguri per il futuro" (frase di circostanza che potrebbe avere, in taluni casi, anche un fastidioso retrogusto di ipocrisia), ma Ti sosterrò nel mio piccolo in qualunque iniziativa editoriale Tu intenda intraprendere, (cartacea, telematica, psichedelica ecc.) e ciò, bada bene, non per amicizia, ma perchè Ti reputo un professionista dell'Editoria numismatica di prim'ordine e perchè ho la speranza che un periodico di numismatica generalista e divulgativo come C.N. o GdN, da acquistare in Edicola o in abbonamento, possa ancora essere un'iniziativa possibile e autosufficiente, senza bisogno di “eroi”, di “mecenati”o di eccentrici prossimi all'interdizione legale. Grazie di cuore per il Tuo lavoro e per le emozioni che le Tue Riviste ci hanno saputo offrire, per una modica spesa, in tutti questi anni. Un abbraccio e "ad maiora".. :hi: Michele1 punto
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La zecca di Philadelfia coniò anche una moneta da 2 Franchi per il Belgio, che fu liberato nel settembre del 1944 dalle truppe Anglo-Canadesi1 punto
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Ciao. "Oggi al Circolo di Parma qualcuno mi diceva che, per paragone, PN stampa (o vende) ciirca 600 copie del mensile. Si, è proprio un settore di nicchia il nostro! " Beh, mi viene da pensare che più che di "nicchia", in questo caso parlerei di indifferenza dei numismatici verso gli strumenti culturali di supporto al puro possesso delle monete. Con buona pace di chi parla di divulgazione della cultura numismatica......se i numeri sono questi.....poveri noi. Non è che ne usciamo molto bene, nel complesso, come ambiente che ci tiene a caratterizzarsi culturalmente......vabbe', forse leggiamo solo i tomi e le monografie....che sono le Riviste? Ecco perché poi siamo costretti a sperare che arrivi il "mecenate" di turno che ci mette la grana..... Insomma....saremo anche dei "romantici"....ma qualcuno con i "braccini corti" deve pur esserci se si riescono a piazzare mensilmente solo 600 copie di una Rivista di settore. Sarà anche vero che per l'Editore del GdN la numismatica riveste un ruolo "ancillare" rispetto alla filatelia o ad altri settori collezionistici del suo "core business" (ma poi...ne siete proprio sicuri che sia così?), però, dai...se quelle sono le tirature mensili di una Rivista numismatica di diffusione nazionale....ti cadono letteralmente le braccia. Saluti. Michele1 punto
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Non vedo perchè dovrebbe venire a patti... Diventa indipendente ed extracomunitario. Ricostruiamo una frontiera e per venire in Italia chiediamo il visto. Ricontrattiamo le forniture di energia elettrica e mettiamo i dazi.1 punto
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Caro Francesco come non rimanere estasiati dinnanzi a tal maestria incisoria, per quanto concerne quella squadra a 45° posta accanto alla ruota, richiamerebbe effettivamente una lettera A, allusoria al grandissimo Luigi Arnaud? Lo stile, la raffinatezza, la splendida prospettiva associanta ad una maestosa profondità di campo, e per finire la cura maniacale dei particolari, potrebbe ricondurci a questo grandissimo incisore...1 punto
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