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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/14 in Risposte
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Prima di iniziare, una premessa doverosa, l'argomento era stato trattato in un'altra sezione, il post come vedremo adesso, pur avendo valenza scientifica, mi era stato totalmente oscurato, nel contempo poi una volta ripristinato aveva mostrato interesse e curiosità in alcuni utenti, quindi mi sembra sempre giusto nel segno della divulgazione, ma anche del confronto reciproco, riproporlo però qui. La domanda che ci si poneva nell'altra discussione era è possibile che un conio possa uscire dalla propria zecca ? La risposta sembrava essere no, ricordai giustamente questo caso per far capire che poi in numismatica tutto è possibile e in questo caso reale. Diamo subito a Cesare quel che è di Cesare, io sono qui solo come figura di narratore, gli attori sono Luca Gianazza e Franco Fornacca che hanno pubblicato sulla RIN 2014 " Conii e punzoni nelle Raccolte del Comune di Masserano e degli Archivi Alberti La Marmora ". Il contributo però lo potrete trovare agevolmente su Academia. edu e cliccando questo titolo lo troverete e lo potrete leggere, altro segno di divulgazione che dobbiamo a questi due autori perché hanno permesso a tutti di poterlo facilmente e gratuitamente leggere. Tra l'altro il contributo scritto è l'atto finale di due giornate di studio in quel di Biella su argomenti vari tra cui anche questo ; l'evento fu uno di quelli che ebbe un grande successo, anche qui sul forum, molti di noi parteciparono e sentirono in anteprima tutto questo ed ebbero la fortuna tra l'altro di vedere i conii e punzoni di cui parliamo. Ma incominciamo a spiegare qualcosa, spero che Luca e Franco se dirò inesattezze mi perdoneranno, e magari se vorranno potranno integrare e specificare meglio. Siamo a Messerano ( anche io preferisco con la e come era al tempo di cui stiamo parlando ), Messerano l'anno prima ebbe tra l'altro un altro Convegno sempre a cura di Luca Gianazza dal titolo " Tra falsi miti e scomode verità ", non so chi scelse questo titolo ma di certo rappresenta bene cosa sia stato e cosa è Messerano. Messerano era in una posizione fortunata, strategica, era sulle principali direttrici europee sia per l'Italia che per la Svizzera e per l'Europa Settentrionale ; per parlare di Messerano non ci possiamo fermare ad esso bisogna guardare oltre, anche molto, a tutto quello che c'era intorno, a Messerano si coniavano monete qualcuna di ostentazione, ma la maggior parte erano contraffazioni. Messerano va inquadrato in un contesto non solo geografico, ma anche economico, sociale, politico dell'epoca. Ma veniamo all'argomento, nel corso delle ricognizioni emersero 32 oggetti di questi 24 conii e 7 punzoni, questi oggetti provenivano dall'originario nucleo di proprietà dei Marchesi Alberti La Marmora. Di questi conii alcuni avevano una provenienza dalle zecche di Messerano e Crevacuore, ma la cosa interessante, forse unica, e direi anche sbalorditiva è che sono stati trovati conii di Milano per contraffazioni insieme a quelli originali della zecca di Milano. Quindi abbiamo conii di soldi milanesi di Carlo II d'Asburgo originali insieme alle sue contraffazioni. Sono tutti molto usurati, con lunghezze molto ridotte, la scoperta di conii è già eccezionale, di questo tipo pone poi mille interrogativi. Come ci erano arrivati lì da Milano a Messerano e quale era il motivo ? Le ipotesi possono essere tante, magari utilizzati dall'incisore per preparare quelli per le contraffazioni, o venivano usati qui in parallelo a Milano . Se fosse buona la seconda ipotesi dovremmo ripensare molti aspetti anche sulle contraffazioni, il fenomeno sarebbe stato più largo con monete contraffatte e anche originali battute nella zecca non sua, ma in altre. E poi ci possiamo porre altri interrogativi, come mai ? Furto ? Incisori infedeli e corrotti ? Domande, ipotesi, tutte suggestive, di certo i conii e i punzoni quel giorno a Biella molti di noi del forum li videro di persona......4 punti
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Carissimo Antonio ben conscio di tutto quello che hai dovuto passare, capisco il tuo stato emotivo... e per questo ti consiglio molta calma, tranquillità e ponderatezza, non solo prudenza. Certo che la legge è uguale per tutti, ma credo che tu sappia benissimo che gli uomini che la interpretano, la applicano, la eseguono e quant'altro siano diversi tra di loro e quindi diversi sono i modi di pensare ed operare, con evidenti differenze di risultato. A riprova di questo esistono tre gradi di giudizio che spesso sono differenti nei risultati... Insomma, giusto o sbagliato che sia la giustizia è umana e non divina, con simpatie, antipatie, errori , manchevolezze e tutto quanto contraddistingue la natura umana. Sulla tua innocenza credo che gli utenti e gli amministratori del forum abbiano ben pochi dubbi, anzi , mi sembra che dopo le tue ultime risultanze procedimentali di archiviazione ( ma non solo) hai ricevuto evidenti segni di stima e di piacere dell'ottima conclusione ... Credo quindi che abbandonare il Forum sia precipitoso e tutto sommato inutile. Soprattutto, dato che non sei colpevole e non hai fatto nulla di male, perchè sparire? Una cosa è la prudenza, altro è svanire nel nulla. Mi rendo conto che quello che ti sto dicendo non sono altro che delle ovvietà e banalità, ma mi sembrava giusto chiarire che quello che ti consigliavo era anche una semplice e basilare... prudenza. ;) Molto cordialmente, :) Enrico4 punti
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Fino al 22 ottobre 2011, si sapeva dell'esistenza di conii e punzoni della zecca di Messerano per via delle affermazioni di alcuni personaggi come il Poma tanto per citarne uno. Tutto inizia a concretizzarsi con la mostra itinerante (Biella, Torino, Roma) dei quattro biellesi nel Risorgimento, i fratelli La Marmora. Durante l'esposizione a Biella, erano esposti in una piccola vetrina 5 conii della zecca di Messerano, (Foto 1) con la prova di battitura su lastra di zinco. Essendo appassionato della zecca di Messerano, chiesi al Marchese Francesco Alberti La Marmora (di cui siamo stati ospiti un paio di volte in occasione delle conferenze) se al termine della mostra, mi avrebbe permesso di fotografare quei 5 conii. E così avvenne. Il giorno concordato, mi presento a Palazzo La Marmora con la mia macchinetta digitale e con mio stupore, su un tavolo mi si presentano sì i 5 coni da fotografare, ma a fianco c'era una cassetta di "ferraglia arrugginita. Guardo con più attenzione e mi rendo conto che sono tutti conii e punzoni. mi viene messo a disposizione materiale per una sommaria pulitura e comincio a fare delle fotografie. Sono 26 pezzi (foto 3). Successivamente Francesco Alberti mi raccontò la storia di quei punzoni, che da sempre sono appartenuti alla sua famiglia. Mi ricordava che la sua nonna tal Marchesa Enrichetta, più volte gli aveva parlato di questi punzoni di zecca. Oltre ai 26 sopra citati, il Comune di Masserano ne ha altri 6 (foto 2) avuti in dono anni orsono dalla famiglia di uno studioso biellese. Si ipotizza che anche i sei del Comune di Masserano, facessero parte in origine della famiglia La Marmora. Avendo il privilegio di visualizzare tutto il carteggio del Fondo Ferrero La Marmora, presso l'Archivio di Stato di Biella, che raccoglie buona parte della storia del Feudo di Messerano e Crevacuore oltre a San Benigno di Fruttuaria, mi auguro quanto prima di trovare conferma e qualche indizio di come sono andate le cose. Come dice Pittini, il Cardinale Carlo Vittorio Ferrero aveva libero accesso a tutto il carteggio dei Ferrero Fieschi in quanto era il carteggio di Famiglia. Ad oggi non si hanno fonti certe di come potessero esserci coni di Milano a Messerano. Si possono fare solo ipotesi. a) che i coni fossero stati prodotti nella zecca di Messerano. b) che fossero stati ottenuti a "brevi mani" da qualche personaggio di Milano c) che la zecca di Milano facesse produrre una serie di monete in zecche limitrofe a quella di Milano. d) altre possibilità3 punti
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Selva di Teutoburgo ( Kalkriese-Niewedde a circa 150 Km. da Xanten ad Est del Reno , localita’ tra i fiumi Ems e Weser , in piena Germania ) , anno 9 d.C. , tre Legioni romane , la XVII , XVIII e XIX , con gli ausiliari , per un totale approssimativo di circa 25/30.000 uomini , agli ordini di Publio Quintilio Varo , sono quasi completamente distrutte in una imboscata , tesa dai Germani del traditore Arminio ; queste tre Legioni erano composte dai migliori legionari per forza ed esperienza che Roma in quel momento possedeva , ma furono affidate da Augusto ad un uomo con scarsa esperienza di guerra , che principalmente si doveva occupare di problemi amministrativi volti ad istaurare contatti diplomatici con le popolazioni germaniche , di cui Arminio doveva essere il principale intermediario . Apparteneva a questo sfortunato esercito romano il Primo Centurione della prima centuria , Marco Caelio della XVIII Legione , ucciso nell’imboscata ed onorato postumo dal fratello Publio Caelio probabile commilitone e scampato alla strage , successivamente al probabile ritrovamento delle sue ossa , forse riconosciute in base a particolari dell'abbigliamento o decorazioni di Marco , in quanto la lapide ci dice contenere le sue ossa , o forse , se e’ un cenotafio , solo in senso figurato . Questa famosa lapide alta 137 centimetri , l’unica riferita alla memoria di un primo Centurione di quell’ esercito , oltre che al ricordo della battaglia , fu trovata nell’odierna Xanten , l’antica Castra Vetera , fortezza legionaria della XVIII sul confine renano . Marco Caelio e’ raffigurato con le sue numerose decorazioni militari , segni del suo valore e del grado , si notano infatti : corona civica , collana , medaglioni sulla corazza e bracciale , oltre al vitis che tiene in mano quale simbolo dei Centurioni primipili ; ai suoi lati si vedono i ritratti con scritte dei suoi due Liberti , schiavi affrancati , chiamati : Privatus e Thiaminus ; ma vediamo ora cosa ci tramanda l’ iscrizione purtroppo incompleta del pluridecorato primo Centurione Marco Caelio , della Legione XVIII , incisa in caratteri tipici dell’epoca : M CAELIO T F LEM BON O LEG XIIX ANN LIII S CIDIT BELLO VARIANO OSSA LIB NFERRE LICEBIT P CAELIVS T F LEM FRATER FECIT. Che possiamo all’incirca tradurre : Marco Celio , figlio di Tito della tribu’ Lemonia , nativo di Bologna …….O……della Legione XIIX di anni 53 (e mezzo) ? , fu ucciso nella guerra Variana , (la lapide contiene le sue) ? Ossa e (quelle dei suoi Liberti) ? , pure messe , Publio Celio , figlio di Tito , della Tribu’ Lemonia , fratello di Marco , fece . Dal testo di questa emozionante lapide , testimone di un tragico evento di guerra di 2000 anni fa , si conosce con certezza che i fratelli Marco e Publio Celio erano originari di Bologna e di probabile etnia Etrusca , in quanto il Cognomen Caelio , e’ tipico Etrusco , vedi ad esempio Caelio Vibenna , un condottiero etrusco che nel VI secolo a. C. conquisto’ Roma . Sotto la lapide funebre di Marco Celio2 punti
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Non c'è solo la numismatica, ci sono anche i sentimenti e gli affetti della vita e anche se da tempo non scrivo più qui, questa purtroppo è l'occasione giusta. Il mio miglior amico era Charlie, era perché è morto dopo 18 anni e mezzo passati insieme, 18 anni sono tanti, sono un pezzo della propria vita...... Charlie era un bellissimo meticcio, intelligentissimo, affettuoso, fedele, fu abbandonato e trovato in autostrada, fu poi portato in un canile, ovviamente quando poi lo portavo in auto tremava, aveva paura, poi gli passò. Il giorno che entrai in quel canile fu uno dei giorni più emozionanti della mia vita, vidi circa cento cani, erano in queste cellette, tutte storie tristi, abbaiavano tutti, volevano farsi notare, era la loro grande possibilità.... Potevo ridare " la vita " a uno di loro, fu l'istinto a guidarmi, quello che saltava di più, che mi leccava di più dalle grate fu il prescelto. Chiesi alla volontaria di metterlo in cortile, si mise a correre come un pazzo, non capivo, chiesi perché fa così ? Semplice gli ha dato almeno la possibilità di correre, di sfogarsi, una volta in più di quello che fa ogni tanto coi volontari. Charlie era in una piccola gabbia con altri due più grandi di lui, lo morsicavano questi, il cibo glielo prendevano loro......veramente una vita drammatica. Lo portai a casa subito, anche tutto sporco, senza guinzaglio, quando vide la sua prima ciotolina, non capiva, gli sembrava incredibile potesse essere solo sua, la pallina non capiva cosa fosse, non era in grado di fare i gradini. E' ovvio che per lui diventai " il suo eroe, il suo salvatore ", in questi casi l'affezione va oltre il normale, la fedeltà non parliamone, una parte di vita insieme.... Quando andavo via per qualche giorno capiva, si metteva sopra le valigie, voleva venire con noi, quando chiudevo la porta il viso era di quelli da funerali, di rimprovero. Di solito quando uno torna da una breve vacanza è triste, io no, sapevo cosa mi aspettava, dalle due alle tre ore di festeggiamenti...... Il giorno prima di morire, ormai sfinito, non camminava più, mangiava poco, riuscì a leccarmi ancora......era l'ultimo saluto..... Certo gli abbiamo dato molto, ha vissuto felice, bene, ma quello che ho ricevuto è stato di più, molto di più di quello che abbiamo dato, l'amore che un cane innamorato e fedele può dare al suo padrone non si può descrivere..... Riposa in pace vecchio e caro Charlie, il mio miglior amico......2 punti
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Salve a tutti. Mi sembra che questa monetina sia uno quartaro al grifone sovraconiato della zecca di Bonifacio, senza contramarca. Grazie per i vostri pareri. Metallo= Rame? Peso= g.1,04. Diametro=mm.14.2 punti
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Ciao a tutti ...ecco un bel cavallotto il zecchiere sarebbe a identicare ..mi pare LUCCAS BRUNUS .. ? a prestu :pleasantry:2 punti
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Ecco il mio sport preferito: cercare di visualizzare il grifo che era sotto alla moneta di Bonifacio. Io lo vedo così! Saluti carissimi.2 punti
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Ho letto solo ora questo interessante post di un presunto inedito di Aureolo per Postumo della zecca di Milano. Devo dire che è molto curiosa la presenza del segno della seconda officina, S all'esergo del rovescio, anche se propendo maggiormente per l'ipotesi dell'emissione irregolare. Le motivazioni sono molteplici: Innanzitutto la lettera M. La zecca di Milano appronta i punzoni della M e della N durante le coniazioni della IV emissione di Gallieno verso il 262 e li mantiene fino al trasferimento della zecca a Ticinum nel 274. Questo significa che la lettera M non è composta, nella zecca milanese, da quattro punzoni I formanti una M - come nel caso di questa moneta - ma da un unico a forma di M - come nella SALVS AVG con Esculapio, che è Milanese. La legenda delle prime emissioni di Aureolo a Milano è quella corta IMP POSTVMVS AVG, quella estesa compare nelle ultime emissioni. Con l'unica eccezione della SALVS AVG con Esculapio, tutte le emissioni milanesi portano il riferimento alla cavalleria che risiedeva a Mediolanum e di cui Aureolo era il comandante. AEQVIT AVG ed EQVIT AVG. Lo stile complessivo del ritratto e della moneta in generale non sembra ricollegarsi alle emissioni milanesi. Resta il mistero del segno di officina al rovescio che invece era tipico dell'atelier milanese. Ma, molto probabilmente, siamo di fronte a una contraffazione/imitazione barbarica del tempo. Alessandro Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum2 punti
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Ciao Giovanna, come non potevo intervenire alla discussione su un argomento di cui mi sento fiero, partito per caso e poi dato il giusto spessore grazie all'intervento di Eligio. Nel mio post precedente ci sono tre immagini. La prima in alto è quanto avevo visto io nella vetrinetta alla mostra dei 4 generali La Marmora e che ha scatenato poi tutto il lavoro fatto. La seconda immagine fa vedere i conii e un sigillo di proprietà del Comune di Masserano e gentilmente concessi per le foto e lo studio. Nell'ultima immagine invece, fa vedere cosa mi sono trovato davanti quando sono andato a fotografare i conii dopo la mostra di Palazzo La Marmora. Ecco ulteriori immagini dei conii di Milano:2 punti
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Bellissimo post, come sempre, del nostro amico @@dabbene, sempre pronto a sottolineare gli aspetti più belli e intimi della vita. Voglio aggiungere una testimonianza trovata per caso passeggiando lungo una "Crêuza" sulle alture genovesi, sul muro di una villetta del primo novecento. La lapide recita: "A cavallinn-a gianca “Alba” coscì ciammâ Pe tanti anni ti n’hæ servïo Camallando ciumento e sabbia in scia bastëa Sciù pe questa ripida montà Nisciun o te porrià mai scordâ" che tradotto significa: "La cavallina bianca "Alba" così chiamata per tanti anni ci hai servito portando cemento e sabbia nella sella (basto) su per questa ripida salita nessuno ti potrà mai dimenticare." Facile immaginare quanto grati fossero i proprietari ad Alba.2 punti
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Il meccanismo della corrosione, soprattutto sul rame e le sue leghe, è piuttosto complesso e talvolta difficilmente diagnosticabile con assoluta precisione. Noi siamo abituati a definire tutte le corrosioni attive con la parola "cancro del bronzo", tuttavia le corrosioni possibili sono più di una e talvolta possono presentarsi anche insieme. L'immagine sopra mostra i più comuni tipi di corrosione; quelli che prevalentemente ritroviamo sulle monete sono il "pitting", la corrosione "selettiva" (che tende cioè ad intaccare prevalentemente il metallo meno nobile contenuto nella lega come ad esempio lo zinco per l'oricalco o il rame per le leghe argentee), la corrosione intergranulare (simile a quella selettiva ma interviene a livello microscopico lungo i bordi del grano metallico; la si ritrova spesso nelle leghe argentee). In realtà accade spesso che alcuni depositi di corrosione vadano a coprire piccole porzioni di metallo e, così facendo, creano una differente areazione della porzione coperta rispetto a quella scoperta dando origine ad un fenomeno corrosivo che si svilupperà sotto lo strato coperto generando la consueta forma a "bolla". La velocità della corrosione è difficilmente pronosticabile, tuttavia sappiamo che i fenomeni corrosivi autoalimentati come ad esempio il pitting, sono estremamente veloci e dannosi nelle fasi iniziali per poi rallentare mano a mano che si stabilisce un buon equilibrio tra la zona di corrosione attiva e quella passiva (il metallo circostante non attaccato dalla corrosione). E' possibile dunque che una moneta giunga fino a noi con i suoi bei crateri, ormai inattivi, di corrosione e che rimanga in queste condizioni di stabilità per lunghi periodi, almeno fino a quando qualcosa avrà nuovamente modificato le precedenti condizioni di stabilità. Questa impossibilità di prevedere il progressivo sviluppo di una corrosione nel tempo ci fa comprendere quanto sia importante intervenire, anche al solo scopo preventivo, sulla stabilità del metallo con appositi lavaggi di rimozione dei sali, dei cloruri e dei depositi responsabili di corrosione. E' errato pensare di risolvere un fenomeno corrosivo localizzato, intervenendo esclusivamente sul focolaio. La passivazione del singolo focolaio senza la stabilizzazione generale del manufatto, potrebbe semplicemente spostare il punto di innesco della corrosione dal focolaio spento ad un altro punto del metallo dove il film di passivazione risulterà essere più debole. Dunque sarebbe opportuno, almeno per le monete più importanti e delicate, considerare sempre un trattamento conservativo.2 punti
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Trovato ! :D I caratteri descrittivi in koreano dell'allegata scheda sono identici a quelli che sono riportati sulla moneta sotto l'edificio. 대성산성 남문 South Gate of Taesongsan Fortress Pyongyang per i due cavalieri stilizzati ci stiamo attrezzando..... :lol:2 punti
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Una volta c'era una pubblicità che recitava più o meno così: Se la tua squadra ha vinto festeggia con vecchia romagna, se ha perso consolati con vecchi romagna. Dopo la partita di questa sera c'è poco da festeggiare e bere per consolarsi mi pare na stronzata, consoliamoci con una bella moneta.2 punti
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scusatemi............... non sono andato a verificare la precedente risposta ... l'ho fatto in assoluta buona fede... chiedo scusa anche a @@lopezcoins.... :whome:1 punto
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metropolitana fino a campi flegrei e poi bus c2 o c6 per la stanza 60 euro colazione inclusa, per la singola, prepagata. Oppure 69 con possibilità di cancellazione ciao! http://www.booking.com/hotel/it/delle-terme.it.html?aid=311091;label=hotel-85474-it-F7dE5mOQaWlznEcUHiSMDwS8456920824%3Apl%3Ata%3Ap1%3Ap2%3Aac923904%3Aap1t1%3Aneg;sid=6661fc99a45e8a84c0ebaa9d3acf0eb1;dcid=1;checkin=2014-09-26;checkout=2014-09-27;ucfs=1;srfid=e1c91c9a4a94c2d9365092adcdce0f3c0576c7daX1 se poi Francesco ha un trattamento particolare...1 punto
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Salve a tutti, amici del forum e amici di Corsica. Cerco a conoscere il sotto gruppo di questo denaro di Genova. Metallo= Argento (o mistura di buona lega.) Diametro= mm.16. Peso=g.0,56. Grazie per i vostri pareri.1 punto
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Ottimo, hai fatto benissimo! Vivi complimenti a @@eracle62. Una bellissima fusione tra Colore, musica, gestualità, movimento e armonia. :clapping: :good:1 punto
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Ciao Marco, in settimana risponderò a tutti i tuoi quesiti. Grazie1 punto
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:lol: ...tanti saluti alain.......di queste sono legendare..!!... :good: .....tipo al castello o porta "CorsoGenovese"..... :good:...ricognata su un griffo..... :lol:1 punto
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Mi auguro che sia gradito per gli amici "milanesi", aver postato maggiori immagini dei conii riferiti alle monete della Zecca di Milano. franco1 punto
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Ciao Luciano. Queste le informazioni che posso aggiungere alla medaglia di Nicolò Tron. apollonia1 punto
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Salve, se può interessare, avevo aperto questa discussione, subito "chiusa" senza interessamenti.. http://www.lamoneta.it/topic/113877-un-euro-del-1965/1 punto
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Vedo che Franco sta lavorando alla discussione, lo saluto con un grande abbraccio ed aspetto i suoi interventi che saranno di sicuro molto più interessanti dei miei. Posto questa foto sola per ora, presa il sabato 29 Settembre 2012, i coni non sono di Milano ma penso che vi farà piacere lo stesso vederli, a dopo. Giò1 punto
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Allora, io ho preso in FDC il 2 Marchi a 20 euro e il 3 Marchi a 60 euro. Li ho presi da un negoziante qui in Germania. Suppongo tu abbia speso sui 45 euro il 3 Marchi e 15 euro il 2 Marchi, giusto? Direi che come prezzo da te pagato ci sta, le foto non sono chiare ma credo di vedere 2 monete da SPL e anche patinate, ed è buon segno: la stragrande maggioranza di queste monete che vedo ai mercatini e negozi sono lavate, e a me non piacciono troppo, le preferisco con la loro patina originale. Il 3 Marchi, che sembra di conio debole e arrotondato, è invece proprio fatto cosi, e la trovo una cosa davvero ben fatta, hanno avuto una bella idea :P Si trattano comunque di monete comuni, si trovano spesso in conservazioni alte perché tesaurizzate moltissimo. Se riesco a fare qualche foto le posto nella sezione! Comunque belle monete, continua cosi e fatti una bella collezione di monete prussiane :D1 punto
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USA Jimi Hendrix 1942 - 1970 http://www.youtube.com/watch?v=4VxMDwYfxvQ1 punto
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Caro Enrico, ti ringrazio prima di tutto per i saggi consigli. Quello che mi lascia perplesso, attribuibile forse alla mia giovane etá e quindi inesperienza, é che quanto dice la legge deve essere interpretato da chi opera in base alla simpatia o meno. Pertanto credo che la legge é legge e deve essere uguale per tutti. Sinceramente e personalmente non ce l'ho con nessuno e comprendo quanto fatto nei miei confronti nell' ex procedimento investigativo, ma adesso credo sia arrivato il momento di metterci una pietra sopra. La veritá é che tutti gli utenti sono testimoni di quanto ho dovuto trascorrere per oltre due anni. In ogni caso non ho offeso e diffamato nessuno confermando sempre la mia fedele fiducia nelle Istituzioni che servo e che rappresentano non solo la Magistratura ma anche le Forze dell'Ordine. Un'altra perplessitá e' legata al fatto di aver dimostrato con evidenze e documenti e un tono pacato che sono estraneo a qualsiasi responsabilitá penale, pertanto non riesco a comprendere perché la parte del mondo che ci legge e non mi vuole bene "deve risentirsi". E' una questione di Democrazia: "non avrei forse piú motivi io per essere incazzato con quello che ho pagato fino ad oggi in termini materiali, morali e biologici piuttosto che un personaggio x che si é celato dietro ai poteri che gli sono stati conferiti?" a tutti voi la risposta a questa domanda. Un'altra veritá é determinata dal fatto che ho riportato la veritá su questo forum che ha dato fastidio. Sicuramente ho fatto del bene a molti utenti di questo forum che potranno utilizzare decreto e precisazioni per risolvere e chiarire le proprie beghe penali in tal senso. A questo punto credo e ritengo opportuno lasciare il forum e concludere qui le mie comunicazioni che in questa fase possono solo danneggiarmi. Mi accontento di quello che ho ottenuto fino adesso e me ne esco a testa alta. Prego qualche moderatore comunicarmi tramite MP come cancellarmi da questo bellissimo forvm e indicarmi se é possibile cancellare tutte le mie discussioni. Saluti a tutti Voi Antonio Bernardo1 punto
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Ciao Giorgio ! a chiamata rispondo ! :) Cercherò di dare un mio parere, non troppo facile e scontato da formulare, dato che come al solito stiamo parlando di fotografie... Veniamo al dunque : quanto all'autenticità direi che non ci sono particolari problemi o questioni e, per quanto in foto, tutto fa pensare a una moneta autentica. E fin qui "nulla quaestio" credo. Vorrei però sottolineare, sommessamente e con molti dubbi che non posso sciogliere senza una visione dal vivo, che la moneta ha subito una certa pulitura, non poi così invasiva, ma che ha determinato, tra le altre cose, la rottura di alcune " bolle" . Le bolle esplose sono principalmente quelle segnalate da Babelone, e che tipicamente hanno lasciato una zona di polverina, mista a terra, che si contraddistinguono per il colore arancionato nei dintorni delle bolle esplose e degli interstizi più fondi delle rugosità della patina . A mio parere è prodotta dalla cuprite e dai prodotti di corrosione vari, dispersi in superficie al momento della rimozione di parte dei bordi e della calotta delle "bolle" (vedi foto 1, qui sotto riportata, presa dall'attento post di Babelone). La cuprite, quando polverizzata e sminuzzata a secco, tende a passare da un colore rosso cupo a un colore arancionato di varia intensità...soprattutto quella delle "bolle". Altre quattro "bolle" minori "pronte" le puoi scorgere tutte in fila a h 12-1 del rovescio ( foto 2), proprio in fianco a quella zona già segnalata da Babelone come corrosione ( e non è un caso...) Ovviamente Taras e' l'unico che può, con l'aiuto di un buon stereomicroscopio, verificare i miei sospetti... C'è un altro punto che mi preoccupa e parecchio di più :o : è quel puntino verde chiaro, che, a meno che non sia nient'altro che un riflesso strano dellla fotografia, sembra proprio un centro attivo di corrosione ciclica, detto anche cancro del bronzo. ( vedi foto 2 appena sopra il primo globo del segno di valore del R/) Anche qui è solo Taras che può dare una conferma o una smentita... ;) Se confermato, bisogna agire in tempi rapidi. Ripeto, che sto vedendo solo foto... :pardon: Quanto alla questione generale degli altri punti, segnalati da Babelone (ma non solo quelli), cioè se intervenire o meno, ritengo che il processo, inequivocabilmente in atto, abbia però, come detto giustamente da Numizmo, dei tempi estremamente lunghi ( secoli ), e che più che alla polverizzazione della moneta possono portare a una deformazione delle superfici. Sotto agli spessi strati di cuprite è probabile che si celino dei centri attivi ( molto poco attivi) che "spingono" rigonfiandosi e che, col passare del tempo, potrebbero appunto deformare la superficie. Quali rimedi a questo? é gia stato detto da Franco Obetto: un opportuno bagnetto preventivo in una soluzione di benzotriazolo potrebbe aiutare a stabilizzare la situazione, a cui aggiungerei una conservazione in ambiente secco e stabile, senza alterazioni brusche di temperatura (e pressione). Come dici giustamente tu, Giorgio, ritengo che più che da resturare sia da conservare (attentamente), fatta eccezione per quel possibile punticino di corrosione attiva che ho segnalato. Da tenere ben presente ( e questo lo dico particolarmente @@TARAS) che più la moneta verrà toccata e più strati verranno rimossi peggio ne sarà della stabilità della moneta, in particolare perchè verranno portati verso la superficie ( quindi verso l'ossigeno e l'umidità) gli strati di corrosione interna, diventando meno stabili e più attivi. Parlare di patine del bronzo e poblemi connessi mi entusiama, vedo però che mi sono dilungato anche troppo e quindi qui mi fermo... Un salutone, Enrico1 punto
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Naturalmente sono consapevole di non essere il "proprietario", ma solo un temporaneo custode. Le mie domande nascono proprio da questa premessa, infatti anche privatamente ho ricevuto opinioni contrastanti, da una parte chi mi ha consigliato il restauro, dall'altra chi afferma che bisognerebbe lasciare la moneta così com'è, perché la rimozione di patina e incrostazioni altererebbe la "storia" che il pezzo porta con sé. E' una questione etica non semplice da risolvere. Personalmente sono più propenso a percorrere una via di mezzo,tendendo a fregarmene della "bellezza" del pezzo, e a considerarlo un documento storico da preservare il più possibile così com'è. Per questo credo che cercherò, aiutato da un tecnico esperto, di trovare il modo di fermare eventuali rischi per l'integrità della moneta, al tempo stesso cercando di limitare al minimo pulizia e rimozione degli strati superficiali che sono parte integrante della sua storia, senza intervenire in maniera troppo invasiva . Grazie a tutti per i vostri punti di vista. Nico1 punto
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Grazie Gio, Milano sicuramente, ma anche qualcuna in più non farebbe male...... saluti, Mario Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Non poteva di certo mancare, era previsto l'inserimento per domani sera, ma a gentil richiesta... si trova già lì :D ciao1 punto
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Concordo totalmente. Credo che per i fusi con questo tipo di conservazione dovrebbe essere la regola. Ricordiamoci che c'é una differenza sostanziale tra "conservazione" e "restauro". Sarebbe comunque interessante conoscere l'opinione di @@vitellio1 punto
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grazie mille a tutti......@tognon non la scorderò tanto facilmente infatti !!!!!!!!!! ;) ora sto aspettando un 5 centesimi del 1826 r2 lo stesso.......quello sarà un mb ma per me come dite voi è un fdc.....!!!1 punto
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Mi inserisco solo per mettere in evidenza che questa moneta rappresenta il classico esempio di rarità da rivedere. L'R2 attribuito fino a 10-12 anni fa è ormai defunto e oggi, anche in discreta conservazione, è da considerare al massimo NC. In effetti all'epoca doveva essere una moneta ben accettata e piuttosto frequente nei piccoli pagamenti e la cosa è oggi dimostrata dalla facile reperibilità, a costi contenuti, sul mercato del piccolo antiquariato di tutta l'Emilia Romagna. ciao Mario1 punto
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paradossalmente...una moneta fusa con un problema come quello evidenziato da babelone(se veramente esistente..),mi dona ulteriore consapevolezza di aver acquistato un moneta buona e poco trattata(cosa ormai piu' rara della rarita' stessa della moneta).Non mi sembra comunque,di vedere focolai particolarmente attivi,anzi....confermo il mio giudizio sulla godibilita' della moneta,al massimo un bagnetto col benzotriazolo,tanto per sterilizzare. ciao1 punto
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@@Antonello(65) A questo punto ho cambiato idea, visto che in pratica lo hai già identificato....non credo verrebbero fuori altri elementi interessanti. A volte mi è capitato di trovare un dischetto completamente ossidato - gettone o moneta che fosse - non antico e praticamente illeggibile. In questi pochi casi, visto che tanto non avevo nulla da perdere, sono ricorso a mezzi che desterebbero orrore in qualsiasi collezionista, e tuttavia qualche cosa ne ho tratto : ad esempio riuscii ad identificare una moneta indiana emessa al tempo della dominazione britannica. La immersi in aceto di vino, coprendola di sale......poi la lavai e ripetei l'operazione......ce l'ho ancora ! Saluti.1 punto
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grazie Linda per fare come dici tu ci vuole spazio e bisognerebbe vivere in un posto sicuro. Un monetiere o delle belle valigette con vassoi andrebbero bene per contenere una collezione e l'occhio ne beneficerebbe,ma come si fa a convivere con la paura che la o le collezioni ti vengano rubate?1 punto
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Considerando che sarò assente per buona parte della giornata di domani e non potrò postare ecco la 4^ moneta: 100 lire 1905. Per qualcuno che cerca il pelo nell'uovo sulla conservazione fatevi un giro su tutte le aste e trovatemi un 100 lire simile che non è stato definito FDC, per quello che la mia modesta esperienza mi ha dato modo di constatare ho visto monete giudicate FDC (con segni da contatto, seeeee graffi e solchi...segni da contatto) Quasi tutte queste monete hanno dei segnetti (puntini in linea retta o semicerchio) a mio parere sono stati caustai dalla caduta da parte del daglio di altra moneta appena uscita dal conio che cadendo lascia il segno della rigatura, più o meno pesante. Ma come recita quel proverbio chi si accontanta gode.1 punto
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La moneta è già in mio possesso, acquistata con regolare fattura da un venditore professionale: me la sono aggiudicata alla ultima asta Artemide XL, lotto 2024. Pur disponendo di una reflex queste foto le ho scattate velocemente con una vecchia compatta digitale da quattro soldi, che uso per comodità quando non ho velleità artistiche nello scattare fotografie, è una Canon Powershot A410, su ebay si trova per meno di 40 euro. Ho usato la funzione "macro" alla luce naturale del davanzale della finestra. Fotografando le mie monete ho notato che lo sfondo amaranto aiuta molto nella resa del bronzo, almeno su fotocamere con bilanciamento del bianco automatico. Le foto sono originali così come le ho scaricate sul computer, senza alcun ritocco, solo ritagliate. @@babelone grazie del prezioso consiglio, cercherò di farla restaurare al più presto. Una domanda da inesperto quale sono io: mediamente a che velocità procede il cancro del bronzo? Se non dovessi intervenire rischierei di trovarmi la moneta polverizzata in pochi anni?1 punto
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Dopo il sequestro acquistai un lotticino di minuti genovesi di lecita provenienza che ho classificato un po' di tempo fa. Considerato l'interesse per questa difficile monetazione mi piacerebbe verificare la classificazione che ho abbozzato per queste bellissime e particolari monetine, qualora dovesse esserci qualcosa di interessante ne autorizzo la pubblicazione sulla biblioteca on line proprio come ai vecchi tempi. Oggi ne posterò uno poi piano piano quando avrò un po' di tempo libero comincerò a postare sempre su questa discussione anche gli altri. Denaro minuto di Agostino Adorno 0,53g governatore per il Duca di Milano 1488-1499 d/ legenda tra due rosette in cerchio perlinato r/ R R ? ? negli angoli della croce che interseca cerchio perlinato.1 punto
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mi sono chiesto ,una volta letto il bellissimo lavoro di Trivero Rivera,se ,a quel tempo,era possibile falsifirare le fedi di credito dal momento che era scrittura su carta1 punto
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