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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/03/14 in Risposte

  1. Se sei un collezionista Numismatico non guardi se è un centesimo di rame o un 20 lire d'oro ma la sua rarità la sua bellezza e cosa più importante per cosa l'acquista ? Se per collezione o per poterla rivendere o per cosa? Dipende solo da te c'è chi spende migliaia d'euro per "monetine cosi" e se potessi io sarei uno di quelli. :good:
    3 punti
  2. Medaglia intrigante di Francesco Putinati @@palpi62 .... bellissima la rappresentazione del Fiume Po http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME51I/5
    2 punti
  3. Ciao @@enrico70, dovrebbe essere un sesterzio di Antonino Pio, con la Securitas al rovescio - Ric 967 Attendi i pareri degli esperti Saluti Eliodoro
    2 punti
  4. Palesemente falso...
    2 punti
  5. E' quasi impossibile con queste foto esprimersi,anche se sono propenso a credere che sia fusa,non so che dirti e che consigliarti, se ti ispira, 50 dollari si possono rischiare e dopo la puoi fare periziare dal vivo da persona esperta,il mio intuito mi consiglia di lasciarla perdere ma questa è solo la mia scelta personale sulla tua dovrai decidere tu. Ti ho evidenziato dei punti che devi controllare attentamente dal vivo,la foto purtroppo sgrana,ma mi sembra di vedere sulla piega del ginocchio un cratere e sul petto una sfera se è così si tratta di fusione. Saluti Babelone @@antonio bernardo
    2 punti
  6. E il Meneghetti ? Non chiuderò la discussione senza il Meneghetti..... :blum:....diventerà un tormentone.... :blum: Allego una comunicazione della SNI a firma di Andrea Saccocci. Vicenza2004.pdf
    2 punti
  7. Come fa un archeologo a occuparsi di Numismatica (infatti sono pochissimi quelli che lo fanno, alcuni in maniera egregia), non sapendo nulla di circolazione monetaria e di flussi finanziari...? Il Numismatico dovrebbe scaturire da studi di Economia. Arka P.S. E' solo un esempio per dimostrare che la materia è molto complessa...
    2 punti
  8. articolo già apparso su Panorama Numismatico
    2 punti
  9. http://ilportaledelsud.org/bollettini.htm Il terzo riguarda sempre gli appassionati di zecche meridionali. Ruotolo G. Inedito mezzo denaro battuto a Messina per Corrado I Hohenstaufen (1250 - 1254). http://ilportaledelsud.org/bcnn79c.pdf Spero stiate gradendo questo mio umile lavoro. Buona lettura e a presto.
    2 punti
  10. Grazie Biagio, anche la bibliografia conta per giusti approfondimenti anche nel tempo...... Torniamo a noi ..... Luca Gianazza.......Cittiglio in provincia di Varese ......da " Le zecche Italiane fino all'unità ", volume 2 : " Cittiglio fu sede di una zecca clandestina intorno al 1607. L'officina era impiantata all'interno dell'abitazione di Maddalena Levardina o Lecardina e di Giuseppe Curti o o Accursio, non collocabile con precisione nell'attuale contesto urbanistico del paese. L'attività di coniazione avveniva con la complicità di un certo Gabriele Onofrio, frate dell'ordine degli Eremitani di Sant'Agostino. Dal verbale di sequestro stilato a seguito dell'irruzione delle soldatesche milanesi all'interno della zecca nel giugno del 1607 , si ottengono informazioni abbastanza dettagliate relativamente alla dislocazione delle operazioni di coniazione all'interno dei locali dell'abitazione, dei materiali utilizzati e della tipologia di monete falsificate. La cucina avrebbe con molta probabilità rappresentato il locale in cui venivano preparate le leghe metalliche per la successiva coniazione.....mentre la battitura avveniva nelle due stanze del piano superiore. Il quadro che emerge, comunque, sarebbe quello di una zecca gestita da persone con scarsissime esperienze dell'ambito della produzione di monete. A Cittiglio vennero falsificati denari da cinque soldi, sesini e ducatoni di Milano, oltre a scudelini tedeschi e ad una moneta in rame di Bozzolo oggi sconosciuta. Le leghe utilizzate sarebbero state costituite da rame, argento, ottone. " Storia intrigante, che affascina, che ci fa pensare a cosa si poteva fare in quei momenti, la possibilità di guadagni facili, tra l'altro in un posto che conosco bene e il tutto mi è ovviamente, a livello personale , più vicino..... Che fine fecero i falsari ? Non viene riportato, ritengo furono arrestati, poi......
    2 punti
  11. Grazie Fofo del contributo, poi ovviamente la domanda può avere più risposte e riflessioni varie, la lascio ovviamente aperta questa...... Ma veniamo alle storie numismatiche, quelle che mi piacciono di più, questa è veramente notevole, ce la racconta in un contributo G. Carbonelli nel 1906, liberculo avuto da mani preziose :blum:, dal titolo " L'officina di un falso monetario nel XIV secolo ". Siamo nel 1391, con Amedeo VII di Savoia, detto il Conte Rosso, il quale qualche anno prima di morire ordina la riordinazione della moneta di Savoia ; in questo momento di probabile disordine, ne approfittò un medico maestro Guglielmo Valpon, inglese d'origine e residente ad Evian. Il Valpon era in una condizione favorevole, abilissimo chimico e parente del Conte, approfittò alla grande di tutto questo. Divenne in pratica un gran falsario ed Evian casa sua , la sede della zecca clandestina. Non gli andò bene però, lo scoprirono, fu chiuso insieme alla moglie nel castello di Evian, al servo e alla cameriera. Le monete furono sequestrate e mandate per essere esaminate a Ginevra al Consiglio dei Savoia. Il Valpon falsificava più che altro oro e argento, il Carbonelli riferisce di una vera e propria officina ben organizzata, non molto diversa dalle zecche ufficiali. Il Valpon, viste le sue capacità di chimico, fu considerato un abilissimo falsario, fu condannato alla pena capitale, la sua famiglia fu invece scarcerata. Se la pena fu poi veramente eseguita c'è qualche dubbio, di certo questa storia vera dimostra che una persona colta, abile, con le parentele e conoscenze giuste, in un momento di confusione, approfittò alla grande del tutto, ma fu scoperto..... Chi se la sente di continuare o rispondere alla domanda di cui sopra, mal che vada, visto il momento di grande bontà collettiva, ne uscite con 2/3 mi piace e un ringraziamento formale :blum: :blum: :blum:, in questa discussione mi sento di comportarmi così e vedo che anche altri lo stanno facendo, ovviamente non sarà sempre così....... :blum:, Mario
    2 punti
  12. Asta live ancora in corso mentre scrivo. Non resisto all'impulso di condividere subito con tutti voi la mia gioia per una acquisizione che desideravo da anni, l'edizione originale del 1947 del volume sulla collezione Vlasto a cura di Ravel, appena aggiudicato! Finalmente
    1 punto
  13. Grazie al contributo e all'aiuto dell'amico @@Michelangelo2 ho potuto leggere ed esaminare alcuni passi dello scritto di Tumminelli Mortillaro " Cenni su alcune medaglie siciliane ... " ....interessante forse uno dei pochi se non l'unico che abbia scritto su queste medaglie, a parte l'articolo successivo del Gaudioso che ci porta a conoscenza di una sua medaglia inedita, d’oro a firma del Melazzo sempre per gli stessi eventi. Bene....in questo scritto pur non avendo in collezione una medaglia del tipo che discorro, il Tumminelli presuppone, sapendo che alle esposizioni biennali vennero concesse medaglie d'oro, che queste fossero dello stesso conio di quelle descritte dal Ricciardi al nr. 231 (per capirci del tipo di quella in apertura della discussione - conio F.lli Costanza - solo dritto) e dice fino ad oggi ..... posso dire, dopo accurate ricerche fatte dal sottoscritto, che egli all’epoca dello scritto non sbagliò, infatti quel conio venne usato sia per l'oro che per l'argento nelle diverse esposizioni che si tennero in Sicilia. Poi però nella stesura dello scritto prosegue dicendo che era in suo possesso una medaglia d’argento per l'esposizione del 57 (quindi uguale a quella della discussione e che questa faceva parte di uno dei premi straordinari concessi proprio per quell'esposizione: a questo punto scinde le medaglie d'argento e le divide in ordinarie e straordinarie, affermando che se le ordinarie erano molto più grandi (da 10 ducati) queste, cioè quelle del 57 dal valore di 3 ducati oltre a servire per l'esposizione del 57, il conio, lo stesso, venne usato per le passate esposizioni, ma solo per l'oro, ricollegandosi quindi al discorso fatto in precedenza. Ma a mettere in discussione parte del suo scritto, e non solo, è la medaglia di cui Francesco ci parla spesso e cioè quella concessa al Sig. Natale Aliotta datata 1847, d'Argento, ma conferita per l’esposizione biennele del 1846 ( @@francesco77 c’è la puoi mostrare cortesemente ?); questa medaglia cosa ha di particolare e perchè mette in controversia lo scritto del Mortillaro ?
    1 punto
  14. Buongiorno vi posto il mio ultimo acquisto, una medaglia del '500 di Leone Leoni, l'avevo postata prima dell'acquisto nella sezione Napoletane, ma mi avevano risposto che era nei cataloghi come Milano. Peccato per la conservazione, ma è buona e originale, voi che ne dite? grazie P.S. diametro 40 mm. peso grammi 34,00
    1 punto
  15. I danneggiamenti al bordo a dx del R/ sono evidentissimi, così come i graffi ritoccati nel campo del dritto a dx della VI di VITTORIO. Poi se non si vuole vederli non so cosa farci. La moneta è, a voler essere molto ottimisti, un MB e nulla più. Certo dall'accalorata difesa che stai facendo della moneta, sembra quasi che il venditore sia tu stesso.... ma ovviamente non è così, vero?
    1 punto
  16. Grazie @@babelone, sul forum ho trovato degli insegnanti straordinari come Te Saluti Eliodoro
    1 punto
  17. I denari pesano al massimo Gr. 3.9 perciò si tratta del quadrante citato dal bravo @@eliodoro che aveva già detto che non si trattava di argento. :good:
    1 punto
  18. Prego. Nella scheda c'è un errore, Z.986 si trova a sinistra e non a destra. Saluti Blaise
    1 punto
  19. ciao, la mia non voleva essere una critica , anzi.... una lode
    1 punto
  20. C'è anche una vecchia discussione. http://www.lamoneta.it/topic/92595-bagattino-di-due-metalli-venezia/
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  21. Sarà che ho sempre avuto una sincera antipatia per i diritti di posizione, le esclusive, i corporativismi che portano maggiori costi e taglieggiamenti per la povera gente e nessun beneficio al pubblico interesse. Sarà che sono uno di quei volontari che ha "ignorantemente" e gratuitamente prestato il proprio tempo ad un ente per rendere fruibile e comprensibile il proprio patrimonio (ente che non potrà mai pagare per una simile operazione e che quindi semplicemente non renderà più fruibili i propri materiali). Sarà per tutto questo, ma leggo con estremo disagio quanto stai scrivendo e prima di tornare al mio silenzioso disagio vorrei solo farti notare che non necessariamente professionismo e professionalità camminano in parallelo così come cultura e conoscenza non sono necessariamente legati ad un titolo. A tal proposito vorrei proporti questo piccolo spezzone di film, tratto da Will Hunting - genio ribelle, che penso rappresenti in modo impeccabile il succo delle due posizioni qui presenti. http://www.youtube.com/watch?v=3p8ayxvPMYI sinceramente felice di essere fra quelli che serviranno hamburger..... un caro saluto Mario
    1 punto
  22. Mi complimento per l'acuta analisi di Michele, che condivido. Esiste sicuramente un "peccato originale" che condiziona tutto il collezionismo. Una vera cesura potrebbe essere quella di lasciare perdere l'accanimento sugli ultimi anelli della catena, i collezionisti, e ancora a maggiore ragione per monete di basso valore economico (e pure culturale, se del tutto decontestualizzate), per puntare essenzialmente sulla prevenzione (ed era il senso dell'intervento del dr. Malnati a Milano). Naturalmente non servono parole al vento, ma concrete iniziative che recepiscano quanto sopra, partendo anche dalla necessaria qualifica di "moneta archeologica" (che è solo quella con preciso contesto archeologico, ossia proveniente da documentato scavo archeologico) e di "moneta bene culturale" (che è solo quella di grande importanza storica e artistica). Si intuisce che è la seconda la nozione più difficile da definire. Resterebbero fuori ad esempio tutti i comuni bronzetti quasi illeggibili e al massimo lo Stato è legittimato a manifestare interesse verso esemplari molto rari e di grande pregio. Se sono decontestualizzati e provenienti per di più dal commercio professionista lo Stato non dovrebbe fare nulla, se non semplicemente prendere atto della sua esistenza e al massimo proporre un acquisto diretto per colmare una effettiva lacuna nelle collezioni pubbliche. Appare ovvio che un simile passaggio presuppone una motivazione molto solida e anche una ottima conoscenza numismatica, che non sempre è ravvisabile nelle Autorità. Resta il problema del vincolo, ossia dell'impossibilità di circolare liberamente sul mercato per quella moneta. Dovrebbe essere applicato solo in casi veramente eccezionali e posso comprendere che lo Stato non desideri che una moneta italiana veramente importante (ad esempio un unicum) possa essere dispersa all'estero. Si potrebbe studiare un vincolo subordinato comunque all'acquisto in un secondo tempo, in base alle disponibiltà finanziarie dello Stato. Per il resto, mancando tutti questi presupposti, le monete in mano ai collezionisti dovrebbero essere liberalizzate. Solo se si dimostra, con solide motivazioni, di una provenienza furtiva o da recente scavo in un sito archeologico o di potenziale interesse archeologico, si può procedere alla confisca. E' chiaro che l'onere della prova dovrebbe essere a carico dello Stato. Se non si dimostra nulla, è molto meglio lasciare perdere e utilizzare le scarse risorse, anche investigative, alla prevenzione e alla lotta contro gli scavatori clandestini e relativo mercato parallelo. Un pò di sano realismo.
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  23. Io le ho messe nei fogli encap della leuchtturm, sono uno spettacolo tutte insieme, tranne un paio che sono di diametro più grande e ci vorrebbe una misura diversa.
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  24. Grazie Adolfo dell'intervento, degli apprezzamenti e dal capire, e chi meglio di te può dirlo, la situazione attuale e il tentativo di unire e condividere con altri un tema, non facile ma ci stiamo provando, certo non è semplice..... Collaborare, condividere, unire e divulgare......sentirsi parte comune di una stessa comunità, è questo il sentire comune e poi c'è anche la competenza, l'esperienza e in questo caso l'amicizia che quando c'è si rivela come in questo caso e come ho visto fare da altri nella stessa discussione. E' una prova, vediamo....., io direi una ripartenza, questo credo sia il termine giusto, vediamo se riusciamo a creare il magico che c'era qualche anno fa.....certamente sarebbe bello che intervenissero anche chi ha minore esperienza, qualche giovane, come sarebbe interessante avere qualche parere da qualche classicista, io ne ho evocati alcuni.....chissà magari il week - end aiuterà loro e altri che ritengo possano dire molto, ma veramente molto..... Hai parlato giustamente di un aspetto che è stato poco discusso, la tosatura, atto indubbiamente fraudolento, e ne hai parlato da esperto facendoci cogliere alcune differenze e diversità. La tosatura sembra andare dal XII al XVII secolo, l'avvento delle macchine fermerà il processo. In Italia meridionale già da Ruggero II le fonti confermano il problema, con Federico II si stabiliranno pene severe contro tosatori e falsari, quali la confisca dei beni e a volte la pena di morte. Tutte le zecche si preoccuparono di arginare il fenomeno o con leggi blande, con forti multe, col taglio della mano destra, col l'ordine agli zecchieri di avere tondelli belli circolari e centrati, ma anche con controlli con i cambiatori. Quindi un problema per tutte le zecche, difficile da arginare e controllare....che si affianca a quello dei falsi.....
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  25. Quante volte, da bambini, durante una partita di pallone in piazza o durante un' uscita tra amici, abbiamo sentito l' espressione "scemo di guerra"? Da dove nasce questo modo di dire? Cosa c' è dietro? Ieri, facendo zapping alla tv, mi sono imbattuto in un documentario di Enrico Verra mandato in onda su History Channel. Questo documentario, toccante, spaventoso, a tratti commovente, racconta di quelle di vittime della guerra che sono state dimenticate, rinchiuse dietro le mura dei manicomi: uomini che hanno sofferto le pene della guerra fino a perdere sé stessi nei meandri della follia. Di seguito pubblico i link di youtube. Spero che qualcuno possa dare poi un proprio contributo a questa discussione. Parte 1: http://www.youtube.com/watch?v=s4_e5CzF2zI Parte 2: http://www.youtube.com/watch?v=k1Ww9d8lvTk Parte 3: http://www.youtube.com/watch?v=VaaOeftmL_o Parte 4: http://www.youtube.com/watch?v=RJhhKZr1Wh4 Buona visione.
    1 punto
  26. parlando di rarita`e di scudo , pongo le foto di una moneta in mio possesso , Parlo dello Scudo Quadriga anno 1913 1° Prova : Rovescio
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  27. Aggiornamento. La US Mint offrirà quest’anno tre pacchetti diversi per commemorare il 50° anniversario della prima emissione del mezzo dollaro Kennedy nel 1964. In totale ci saranno sette monete con quatto finiture differenti. I prodotti saranno i seguenti: Una moneta da mezzo dollaro in oro 9999 a fondo specchio coniata a West Point (segno di zecca W). La moneta conterrà approssimativamente ¾ di oncia troy di oro e avrà le dimensioni e il disegno del mezzo dollaro originale. Riporterà la doppia data 1964-2014. Il prezzo sarà basato sulle quotazioni dell'oro al momento della vendita. Un set da quattro monete coniate in argento 900. Una proof (fondo specchio) con segno di zecca P coniata a Philadelphia. La seconda in reverse proof (fondo specchio inverso) coniata a West Point (segno W). La terza coniata a San Francisco (S) avrà la più recente finitura enhanced uncirculated. Infine, la monete in finitura uncirculated coniata a Denver (D). Prezzo $99.95 Un set da due monete in finitura uncirculated coniate in rame-nickel a Denver e Philadelphia. Prezzo $9.95 La moneta in oro (la foto sotto non è quella ufficiale visto che ancora non ne è stata rilasciata nessuna) dovrebbe essere messa in vendita il 5 Agosto, sia online sul sito della US Mint che alla fiera ANA di Rosemont, IL (vicino a Chicago). Qui sotto il link alla pagina della US Mint dove c'è qualche dettaglio in più sul packaging. http://www.usmint.gov/pressroom/?action=press_release&id=1592 MM Rendering della moneta in oro
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  28. Facendo una media dei prezzi di vendita su Ebay e dei commercianti, direi che 48€ è un prezzo ragionevole. :good:
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  29. @@rickkk bellissima la molla porta soldi....da buon collezionista spero che lo userai quotidianamente...faresti un figurone :rofl: :)
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  30. Grande Eros come sempre, gli amici si vedono si vedono anche in questi momenti.....nei momenti in cui si deve condividere, unirsi....., perseguire un obiettivo e un ideale comune, la chiamai discussione - test così sarà per noi, per voi, per lo staff.... Le estrazioni sociali dei falsari come abbiamo visto erano varie, signorotti in cerca di facili guadagni, insospettabili colti e preparati, anche religiosi , personale interno alle zecche che comunque il lavoro lo conosceva bene.....ma poi c'erano anche quelli di bassa estrazione sociale, un mondo clandestino vario, anche un po' improvvisato, di questo mondo di falsari chiamiamoli naif vi racconterò oggi un caso che a me piace tantissimo e sarà un altro grande della numismatica, almeno per me, a raccontarlo....... I luoghi dei falsari....spesso erano anche organizzati, vedi i signorotti, spesso erano in posti che non davano nell'occhio, vedi il citato Il Castellaccio prima, posti dove difficilmente uno potrebbe arrivarci, e poi posti impensabili, strani come le grotte che spesso ricorrono nelle storie dei falsari......
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  31. Il 1898 Svizzera 20-rappen ha un tiratura di 500.000 (relativamente meno comune rispetto a molti suoi contemporanei 20-rappen). Perché è di composizione solo-nichel, perse il suo status legale su 1° gennaio 2004. Il rame-nichel 20-rappen, che ha debuttato nel 1939, tuttavia, è ancora corso legale. Il 1898 ha un valore di catalogo un po' superiore rispetto ai suoi contemporanei; nel mio vecchio (2006) Krause elenca presso: Fine (MB) US$3, VF (BB) US$9, ed EF (SPL) US$30. Ma nessuno di questi valori si applicano alla tua moneta, purtroppo. Il verde intenso della corrosione indica che il 1898 20-rappen è vittima di una moneta-cancro. Anche se è possibile rimuoverlo, anche se rimarrà sparito, anche se la moneta non è lasciata scolorito, beh—purtroppo— la superficie della moneta probabilmente è già snocciolata. Tanto quanto ammiro la tua determinazione a mantenere viva una moneta :D , la mia propria inclinazione sarebbe essere tagliare questa moneta sciolto e trovare un altro. Ma buona fortuna comunque! :) v. ----------------------------------------------- Your 1898 Swiss 20-rappen has a mintage of 500,000 (relatively less common than many of its 20-rappen contemporaries). Because it is of nickel-only composition, it lost its legal tender status on 1 January 2004. The copper-nickel 20-rappen that debuted in 1939, however, is still legal tender. The 1898 has a somewhat higher catalog value than its contemporaries; in my old (2006) Krause it lists at: Fine (MB) US$3, VF (BB) US$9, and EF (SPL) US$30. But none of these values apply to your coin, unfortunately. The intense green of the corrosion indicates your 1898 20-rappen is a victim of coin-cancer. Even if you can remove it, even if will stay gone, even if the coin isn’t left discolored, well—unfortunately—the surface of the coin is likely pitted already. Much as I admire your determination to keep a coin alive :D , my own inclination would be to cut this coin loose and find another one. But good luck anyway! :) v.
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  32. Serie molto affascinante Cipro ha sempre coniato bellissime serie , poi con l'introduzione dell'euro la qualità è scesa parecchio
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  33. Ogni zecca ha la sua storia, ogni tondello ha la sua storia, ogni periodo ha la sua storia, tanti episodi che vengono inevitabilmente ad esser uniti da un solo scopo l’avidità… Si perché, il vil denaro come suol dirsi, dipinse questi straordinari affreschi di vita di sikka, o se preferite di cecca, o ancora moneta termine latino per indicare la zecca (termine che deriva dal fatto che la prima zecca di Roma repubblicana era ubicata sul Campidoglio presso il tempio di Giunone Moneta) Le vicende sono davvero innumerevoli, non vi è un periodo o un tondello che non abbia subito l’estro creativo dei falsari, si perché taluni erano grandi e raffinati incisori, e altri solo ingegnosi perché con pochi mezzi a disposizione riuscirono a riprodurre tondelli già nati malamente, e quindi più semplici da contraffare. Ma la parta del leone la fecero gli impresari generali della zecca, che riuscirono col loro potere, a lucrare battendo moneta vera… Non a tutti andò per il meglio, infatti a Modena l’esercizio della zecca riuscì funesto a Lodovico Salvatico e fratelli, poiché nel 1612 scopertosi che la moneta da bolognini 20, ed altre, erano inferiori di titolo a quello che richiedeva il valore corrente, il Duca Cesare D’Este nel 12 Agosto del 1612 li costrinse a pubblicare un avviso a stampa, col quale offri vasi a cambiarle in moneta legale ed a ritirarle per ribatterle. Questo rimborso essendovi fatto assai grave, ed i fratelli Salvatici vedendosi nell’impossibilità di far fronte a tante richieste, nel Giugno del 1613 fuggirono da Modena a Bologna con gli ori, argenti ed oggetti preziosi che teneva presso di loro. Istituito un lungo e dettagliato processo, sempre in contumacia dei rei, furono confiscate tutte le sostanze ad essi appartenenti e vendute all’asta pubblica a vantaggio della Ducal Camera. Eros
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  34. Il ns. Legio II Italica ha ricordato il famoso centurione bononiense Marcus Caelius, per il quale la "pietas" del fratello ha innalzato lo splendido cenotafio giunto sino a noi. Da parte mia, aggiungo un cenno ad altri due "miles" indubbiamente altrettanto "nostrani" e caduti nella "clades Variana", tra i pochi per i quali l'epigrafia pervenuta ha permesso di tramandare il ricordo. Si tratta delle lapidi del tribuno Cneus Lenus Flaccus (CIL,XI,5218), originario di Foligno (PG) e del legionario Caius Sempronius (CIL,V,5126a), originario di Zanica (BG), entrambi appartenenti alla Legio XIX.
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  35. Ecco le foto dei dritti (non le ho tolte dalla plastica ma sono venute abbastanza bene) ;)
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  36. senza voler fare i conti in tasca a nessuno, e con il massimo rispetto per i criteri spesa che ognuno si pone, mi rimane un po' di amaro in bocca, con tutti i quattrini che si buttano in autentiche baggianate e gadget di dubbio valore e di ancor più dubbia durata, che per un pezzo così importante che ci lega alla nostra storia dell' '800 (e alle 5 giornate di Milano, in particolare), debba essere posta una soglia equiparabile ad una pizza+bibita per due ... :nea: Ripeto, lungi da me criticare le scelte delle altre persone, ma è solo una constatazione... dopotutto non si tratta di una moneta che si trova dovunque in abbondanza come tante monetine dell'ultimo periodo del regno, fosse anche in una conservazione non elevatissima ... paradossalmente quattro pezzi di legno dello stesso periodo (parlo di un mobile povero), vengono più degnamente valorizzati, anche se abbondantemente restaurati e certamente non legati in modo così altisonante ad una precisa epoca storica ...
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  37. Taglio: 1 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 120.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: non so se è una news ma è la prima che trovo
    1 punto
  38. be...200 mi sembra un po' poco...tenendo conto che oggi un rottame, di qualsiasi nazione, vale a peso d'oro 180/185...penso che un 20 lire collo lungo cosi valga almeno 250
    1 punto
  39. Eccomi, un bravo a Francesco per la bellissima idea ed a tutto il Circolo per la bellissima organizzazione. Personalmente posso adattarmi a qualsiasi orario, anche se preferirei effettuare la visita la domenica mattina ma lascio la parola alla maggioranza. Per comodità di Francesco, e di tutti noi, stilerò una Lista per la SOLA VISITA al momento, in modo da facilitare il compito a Francesco. Mi sembra di ricordare comunque che il Gabinetto Numismatico sia aperto solo la domenica mattina e neanche tutte le domeniche, dipende dalla presenza del personale in sede, ma probabilmente se formeremo un nutrito gruppo Francesco riuscirà a farne aprire le porte anche di venerdi. Sono stata al Museo Archeologico qualche anno fa in compagnia di @@numitoria ed @@elmetto2007 e ci tornerò molto volentieri, ci sono monete ed oggetti veramente spettacolari. Al momento non ho il mio pc, dove ho le foto archiviate scattate quel giorno, ma vi prometto di postarne qualcuna non appena me lo riportano, è dal tecnico. Quindi forza ragazzi, indicateci le vostre preferenze per il giorno in cui effettuare la visita, aspettiamo le vostre scelte. A presto e grazie a tutti, Giò :)
    1 punto
  40. Non litigate...:) @@joker67...in effetti anche io preferisco, per monete interessanti, che venga aperta una discussione a pezzo, tuttavia per il titolo delle discussioni ti consiglio onde evitare confusioni di utilizzare il taglio e la nazionalità della moneta di cui vorrai trattare, ad esempio :"Olanda 2,5 Gulden del 1938". In questo modo le discussioni saranno più fruibili anche nel futuro...;)
    1 punto
  41. Beh, a vedere tutti questi "mi piace" sono un po' preoccupato... Per quanto riguarda Genova (oltre alle pene capitali per i casi eclatanti) ho letto che tagliavano nasi, mani, orecchie e cavavano occhi ...ma credo che i più siano riusciti a restare impuniti o perché avevano "protezioni influenti" o perché riuscivano da soli ad "espatriare" per continuare la loro "arte" in posti meno pericolosi ...pare non mancasse la richiesta di "specialisti" ...
    1 punto
  42. Mi sono defilato dalla discussione ormai oltremodo soporifero su Lombards. Poiché sul quella discussione è stato deciso dal curatore che ubi mayor minor tacet...., non mi resta che defilarmi di fronte a cotanto mayor! In quanto alla monetazione vandala, a che serve postare qualcosa quando non c'è neppure un gattino che dimostri interesse a questo tema? La siliqua in oggetto non mi pare vandala, e se lo fosse sarebbe da darsi al finale del regno di Genserico: quelle di Unerico sono decisamente più piccole e Guntamundo conia moneta nominativa. I visigoti coniarono silique e mezze silique in nome di Onorio. Eccome che le coniarono! Ne ho due in collezione, entrambe provenienti dalla Spagna e donatemi da studiosi spagnoli....
    1 punto
  43. Posso solo aggiungere una foto della mia in collezione, diventano rare se veramente evidenti e se la moneta è in ottima conservazione Come già detto da @@nando12 sono monete ricche di storia, e che riportano un periodo difficile per l'Italia dove si è risparmiato riconiando su monete ritirate dalla circolazione
    1 punto
  44. Giusto, ed è anche brutta a vedersi.
    1 punto
  45. ritorno su questa discussione perchè ho chiuso la contrattazione, cioè, per 15 euro, non appena avrò per le mani un pezzo migliore cercherò di non farmelo sfuggire, però adesso mi voglio accontentare di questo. cosa ne pensate?
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  46. Caro @mir_mer, il torto ti viene dato subito perché hai detto laa parolina magica,"milioni di lire"!!!!! questa tua.osservazione non.é da tener conto perché l hai comprata 14 anni fa con le lire e le rivendi con l euro, dimenticandoti che 16000 milioni del 2000 equivalgono a 16000 euro di oggi, solo il valore sulla carta é raddoppiato il valore reale é dimezzato!!! Esempi come quelli di @min_ver ce ne sono eccome, ma non rientrano nell esempio che.ho fatto io dei 4/5 anni e della solita moneta. Il discorso che facrva lui si puó fare anche sullle case. Una appartamento da 100 milioni del 2000 oggi viene venduto se venduto a 100000 mila euro. Questo é dovuto al cambio di moneta non al vero guadagno. Pure io ho comprato bene da eredi che avrndo i cartellini delle monete in lire quando venivano a rivendere in euro (1 milione/ 1000 euro) sembravano raddoppiare il loro guadagno, ma non é così. Riportatemi esempi non di 14 anni ma di max 5 anni e con l euro!! poi se ne riparla!!
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  47. Si infatti,io sinceramente credo che si impari di più da soli che andando a leggere un libro o quant'altro... Vado O.T. ma per darvi la mia esperienza di autodidatta... La seconda guerra mondiale è ad oggi una passione per me,nel senso che mi piace impararne di più,conoscere questa parte importantissima del nostro passato e che ci colpisce in particolar modo essendo italiani...Ma alle superiori,in 5°,non l'ho studiata sui libri...mai fatto... Ho guardato film,ho letto articoli,insomma un libro scolastico scritto da chissà chi non mi identificava,ho preferito studiare da solo quello che volevo.Con risultato che agli esami di stato la commissione si è alzata e mi ha fatto un applauso... Questo piccolo O.T. per farvi vedere che talvolta si impara di più da soli che seguendo un testo già fatto da qualcuno... Sicuramente sulle schede di questa collezione ci saranno riportate tante cose importanti,ma se ognuno di noi invece si mette a cercarsi e a studiarsi da solo quello che davvero gli interessa,impara molto di più e finisce per appassionarsi ad un qualcosa che all'inizio poteva anche sembrargli noioso
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  48. Ecco qui il calcoletto, ho riadattato il nostro esempio delle caravelle. http://www.albanesi.it/Finanza/inflazione_italia.htm Si consideri un investimento in 500 Lire Caravelle fatto il 01 gennaio 1971. Considerando ogni forma di spesa, abbiamo investito 500 Lire (pari a 0,26 euro). Smobilizzato l'investimento il 01 gennaio 2013, abbiamo realizzato 5 euro. Andiamo sulla tabella e verifichiamo che 1,05 unità al 31 dicembre 1970 valgono 17,93 unità al 01 gennaio 2013. I nostri 5 euro valgono pertanto, rapportati al 1971, (5 euro*1,05/17,93)=0,29 euro. Il reale guadagno è perciò di soli 0,03 euro in 42 anni. Cioè non abbiamo perso potere d'acquisto nonostante l'inflazione, la funzione tipica di un bene rifugio.
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  49. Altro negozio: Dal 1859 al 1878 Ritratto a sinistra di VITTORIO EMANUELE II R. DOTTI - MILANO VIA S. PIETRO ALL'ORTO 16 CARTE DA GIUVEO - GIUOCHI - COMISSIONI Ottone, mm.19,3
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  50. Tipo simile ma cambia indirizzo. F.lli BRAMBILLA PIAZZA CORDUSIO 2, MILANO Ottone, mm.26,20
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