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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/09/14 in Risposte

  1. Caro @@dabbene, ancora una volta con le tue interessanti discussioni sei riuscito a farmi fare un passo indietro nelle mie decisioni :). Volevo aggiungere qualche notizia su cosa avveniva a Napoli nel periodo vicereale. La falsificazione monetaria e tosatura era molto diffusa e, nonostante le pene severe, difficile da contrastare. Mi permetto quindi di riportare alcuni passi tratti da "Diurnali di Scipione Guerra": 2 marzo 1621 furono giustitiati tre altri huomini per haver falsificato le monete regie. Martedì mattina 2 di Marzo furono appiccati al Mercato tre poveri afflitti. Il primo si chiamava Francesco de Ruggiero de Lettera; era di età d’anni 35 in circa e di arte lanaiuolo. … Il secondo afflitto fu Anello Festa alias Esposto napolitano cortellaro d’anni 30 in circa. … Il terzo fu placido Bruno passamanaro nato alla Cava e cresciuto in Napoli d’anni 30 in circa. Appare chiaro quindi che la pena per i falsificatori era la pena capitale e veniva applicata senza remore. E' interessante infatti notare come per altri reati quali omicidi e furti, a volte la pena capitale venisse tramutata in carcere a vita o in una "crociera" sulle galere, mentre per i falsari solitamente la forca (o peggio) era l'unica pena. 18 Marzo 1621 Alli 18 di marzo giovedì fu giustitiato un genovese (Andrea Boesio di Savona, mercante di anni 23 in circa) alle Mortelle per haver tagliato e falsificato le monete non ostante che huomo ricco. 23 marzo 1621 Furono pigliati molti huomini per monetarij, e tra essi cinque preti, et havendoli rimessi al loro ordinario, ma fu ordinato dalla Vicaria che si portassero legati sopra cavalli con le barde insino a quelle carceri, dove andavano a 27 di marzo. Esser preti ( ma non ricchi) salvava dalla forca ma non dal carcere... 14 agosto 1621 fu giustitiato (appiccato al Porto al Maio) un monetario huomo attempato (Pier Giovanni Guatiero, sarto), il quale fu tradito da un suo amico per guadagnare quello, che la Corte per sue prammatiche ha promesso a simili huomini indultanti; et essendo andato in Vicaria il relevante per la porzione che li spettava del tradimento fatto all’amico, non havendo il fisco prae manibus quello che veramente gli competeva, ne le volle dar parte, dicendoli che fusse tornato, che haveria havuto sodisfatione; ma non volendo lui ricever la parte di quello che si credeva goderse con l’altrui sangue, non volle ricevere cos’alcuna, e si partì per andarsene a casa sua; ma incontratosi per strada con il figliuolo del condannato a morte, fu da quello ucciso, poco godendo il tradimento e meno il prezzo di quello. Scolpatione: Il quale dechiarò come era falso quello haveva deposto, cioè che Natale Calza tagliava la moneta con lui. In questa giustitia si abbrusciorno la tavola et altre cose che servivano per tale effetto vicino la forca, in modo che ‘l crucifero non potè stare al suo luogo solito, ma fu necessario fermarsi vicino la scala dall’altra parte d’avanti. Si appiccarono dippiù nella stessa forca due para di Forbici. Eccoci di fronte alla figura del delatore che, in cambio di immunità e denaro, denuncia il suo ex socio (figura tristemente diventata nota con la lotta al brigantaggio in epoche successive). Pentito forse dall'esito della sua spiata rifiuta il denaro promesso ma incappa nella vendetta del figlio del condannato. Ovviamente il condannato nega le accuse ma senza esito. Interessante osservare come, a dimostrazione della colpevolezza ed a futura memoria, venga bruciato ciò che è servito a tosare le monete e che nella stessa forca fossero appese le forbici utilizzate per tagliare le monete. 20 agosto 1621 furono giustitiati due monetarij uno dei quali portava una forbice appesa in canna, come tagliator di moneta, e l’altro uno cugno, con il quale cugnava falsamente la moneta regia. 21 agosto 1621 furono mandati in galera due inquisiti, e tormentati per monetarij, ma non confessi; et andarono tutti pieni, così nella canna come per la persona di cugni, forbici e d’altri stigli pertinenti a quel maledetto mestiero, con li quali furono trovati e pigliati carcerati; e si fe ad imitatione dell’illustre D. Pietro di Castro Conte di Lemos 1616 che all’hora era Vicerè di Napoli; et è venuta in tanta facilità questa falsificazione e tonsione di moneta, che ben può dirsi, che vi è necessaria la mano di Dio per liberarci da tal peste, non bastando le tante prammatiche, e nuovi tormenti, e di giustitie nuove, poiché sono tanti li carcerati, e tanti quelli, che si carcerano in dies, che è una maraviglia, e non è per finir mai. Martedì 31 agosto furon pubblicate altre prammatiche contro detti monetarij, orefici, bancherotti et altri. Appare evidente quindi che anche all'epoca ci si chiedesse come fermare questo "maledetto" fenomeno e si invocava l'aiuto divino per cercare di fermare quella "peste" emanando nel contempo nuove leggi contro i falsificatori. ... continua ...
    5 punti
  2. Quasi trecento anni fa, tra le rovine di una chiesa del borgo di Bagnoregio, torna alla luce un anello recante l'immagine di un volto ed alcune lettere misteriose, inizia così la storia di una preziosa testimonianza della conquista longobarda in Italia. Il terremoto del 2 giugno del 1695 a Bagnoregio, aveva provocato ben 32 vittime e causato il crollo di molte case, torri e chiese. Il 5 settembre del 1726, quindi circa trent’anni dopo, la confraternita della chiesa di S. Pietro, posizionata al limite sud della contrada di Civita, chiese al suo tesoriere, Nicola Pompei, di raccogliere il materiale buono rimasto tra le rovine. Durante questo compito il tesoriere venne colpito da un insolito riflesso dorato che veniva da sotto il mattonato nel lato sinistro sotto l’altare, dentro al presbiterio. Il riflesso era quello di un anello d’oro semi-nascosto tra pezzi di mattoni e calcinacci, formato da una piastra circolare delimitata da una cornice perlinata ed incisa con l’immagine di un uomo con barba e capelli divisi al centro da una scriminatura. L’anello ritrovato da Nicola Pompei nella Chiesa di S. Pietro a Civita di Bagnoregio Intorno alla testa dell’uomo alcune lettere precedute da una croce formano il nome “AUFRET”. Nicola Pompei non fece in tempo a pulirlo che l’anello gli fu tolto dalle mani dal canonico Giuseppe Quintarelli, che, nonostante le proteste dei membri della confraternita di S. Pietro, corse subito a consegnarlo nelle mani del vescovo Onofrio Pini. Il vescovo decise di disfarsi del prezioso anello, a causa delle “liti tra i diversi pretensori”, affidando questo delicato compito al fratello Muzio che ritroviamo a Roma in trattativa con un grande collezionista di opere, il marchese Alessandro Capponi. Inizia così una serie di passaggi di mano dell’anello tra diversi collezionisti, fino ad arrivare al 1871 quando fu venduto al Museo Victoria and Albert di Londra, dove ancora oggi è conservato. Questo anello apparteneva ad Aufret, un Longobardo di rango elevato vissuto a Bagnoregio. Probabilmente scrisse a papa Gregorio nell’anno 600, utilizzando questo anello per apporvi il proprio sigillo. La lettera era stata inviata per proporre al pontefice un candidato alla carica vescovile della zona. Aufrit infatti è l’altissimo rappresentante dell’etnia longobarda che arrivò a Bagnoregio nel 593 con l’avanzata di re Agilulfo verso Roma e che collaborava con papa Gregorio per riorganizzare l’ordinamento diocesano in questa regione dell’alto Lazio, definita come frontiera tra i territori longobardi e bizantini.
    4 punti
  3. Voglio aggiungere un'altra chicca che riguarda Genova. Nei primi anni del 1800 c'era un prete, don Pietro Bava, povero in canna con madre e sorella da mantenere assalito dall'ossessione di far quattrini, ma visto che le male azioni lo ripugnavano pensò che l'alchimia fosse l'unico mezzo per averne a fiumi. Contattò tale Merello che pareva avesse la ricetta per trasformare il metallo in argento, il Merello non volle cedere la preziosa ricetta ma, visto che i materiali per avviare la produzione erano costosi, propose una società: lui avrebbe messo la "ricetta segreta" e don Pietro tutto il necessario per avviare la produzione, in più aggiunse che con il famoso "latte verginale" si sarebbe potuto successivamente trasformare l'argento prodotto in oro. Il fine ultimo del delinquente era di giocare con la faciloneria del prete, ormai in suo completo potere, per potergli scaricare la responsabilità di battere monete false nei locali che aveva a disposizione. Solo che non doveva essere un gran falsario tanto è vero che riuscì a spendere poche delle monete prodotte perchè fu subito smascherato e denunciato alle autorità insieme allo sprovveduto sacerdote. Il Merello finì sulla forca e di don Pietro, denunciato all'autorità ecclesiastica, non se ne seppe più nulla.
    4 punti
  4. Queste sono le monete che mi piace postare Taglio: 2€ Nazione: Germania Zecca: Amburgo (J) Anno: 2006 Tiratura: poche Condizioni: BB ... ellissima ! Città: Palermo Note: mancante
    4 punti
  5. Chiedo scusa se vi ho annoiato con questi miei post ma mi premeva far notare come a Napoli (figuriamoci poi nel regno) come in questo periodo trattato (1621-1627) fosse così diffusa la falsificazione delle monete nonostante le pene fossero severe ed applicate rigorosamente. Tortura, confessione, impiccagione nei migliori dei casi. E quelli riportati sono solo quelli riportati nel testo e comunque solo quelli incriminati... chissà in quanti l'hanno fatta franca. La falsificazione era arrivata ad un punto che la moneta falsa (intesa anche in senso lato come di peso scarso) era considerata la causa principale del malessere del popolo. Visto queste premesse è facile poi immaginare quando qualche anno dopo, facendo seguito alla rivolta di Masianello, fu proclamata la Repubblica Napoletana... Liberati dal giogo spagnolo la falsificazione, in particolare delle monete in rame fu così estesa che alla fine le monete circolavano liberamente (almeno stando ad alcuni rinvenimenti). Passo la mano ora :).
    3 punti
  6. @@eliodoro Ho appena letto Conte Marcellino (Chronicon): 1) non parla della durata dell'assedio 2) Illo "arripuit" (afferro', ottenne, si prese) la tirannide con Leonzio nel 484; 3) nel 488 "interrex" Leonzio ed il "tiranno" Illo, presa la fortezza, sono decapitati e le loro teste, conficcate sulle aste, spedite a Costantinopoli 4) Conte Marcellino e' un ministeriale ed i termini (diciamo amministrativi) che usa sono necessariamente precisi: Leonzio è un fantoccio in attesa di passare lo scettro ( interrex); è' Illo quello che comanda sul serio (tiranno). Per chi ha studiato un poco di greco, il Rex ( il basileus) comanda per diritto, il Tiranno lo fa per aver conquistato il potere con la forza. Polemarco
    3 punti
  7. Ringrazio tutti per i complimenti... ma credo ci siano utenti più meritevoli che sicuramente verranno "premiati" nei mesi successivi. Grazie ancora a tutti ed allo staff in particolare che ha preso questa decisione.
    3 punti
  8. ... segue ... Giugno 1622 furon fatti prigioni alcuni monetarij, li quali per non poter fare più zannette, essendo levate, falsificavano le monete nuove; i quali doppo aspro tormento non confessi, furono mandati in galera detto mese di giugno. 21 ottobre 1622 fu pigliata la casa di Imperia Carnevale donna libera, ove si falsificavano monete, e con essa tre altri, due de’ quali ne sono trovati clerici. 27 novembre 1622 fu giustitiato uno monetario di quelli, che furono pigliati in casa di Imperia Carnevale, et a quella sotto titolo d’indulto l’ha fatto gratia della vita, ma condennata a perpetuo carcere in domo poenitentiae, quali furon fatti prigioni, come ho detto, a 21 di ottobre. 24 dicembre 1622 furono pigliati carcerati due cavalieri di piazza, che mi vergogno nominar le famiglie, per monetarij; la onde Sua Eccellenza mandò un viglietto in Vicaria, che si facesse perquisizione dell’inquisiti per tal causa, e che si osservassero con rigore le regie prammatiche, e che sfrattassero tutti dal regno, con darli termine competente. 16 gennaio 1623 furono giustitiati due monetarij, i quali furono condotti alla morte sopra due carri, i quali andavano guarniti di tutte quelle ordegne, che per far monete servivano, a cui furono prima tagliate le mani, e poi appiccati, uno a San Severo, e l’altra a Piazza Larga, dove havevano commesso li delitti. Vita dura quella del falsario... e anche quando si è scontata la pena ecco riaprirsi le porte del carcere... La falsificazione era uno dei peggiori reati. 25 gennaio 1623 Sua Eccellenza fe dar ordine alla Vicaria, che facesse carcerare tutti l’inquisiti per monetarij, così laici come clerici, etiam quelli che per simili delitti si erano indultati, o che fussero stati liberati o aggratiati dai suoi antecessori, e tra gli altri fu carcerato uno, che per tal delitto era stato condannato a dieci anni in galera, e ne era uscito, e fu di nuovo mandato per altri anni dieci in galera. Ma non basta... se ci si è macchiati di quel delitto bisogna andar via... 4 marzo 1623 si pubblicorono nuove prammatiche contro dell’inquisiti per monetarij, acciò in ogni modo sgombrino il regno, con imponervi pena di dieci anni di galera a chi non sfrattasse. 6 marzo 1623 furon pigliati carcerati in Carvizzano casale di Napoli molti che fabricavano monete false in casa di Giuseppe P. colti in fraganti mercè dell’indultatore complice. ... continua ...
    2 punti
  9. Punto numero 1: http://www.lamoneta.it/topic/30771-lamonetait-ritrovamenti-fortuiti-e-metaldetector/ Punto numero 2: L'educazione viene prima di tutto Punto numero 3: Ti è stata più volte segnalata la normativa in vigore e da quanto dici noi non ci dobbiamo preoccupare in quanto "hai già provveduto tu per le autorità"... a questo punto non ti resta che chiedere informazioni proprio all'autorità che hai contattato, loro sapranno darti tutte le informazioni che cerchi.
    2 punti
  10. da queste foto, senza dubbio moneta "sudata" nel senso di indossata, proveniente da montatura/ciondolo. ovviamente autentica.
    2 punti
  11. @@UmbertoI, tranquillissimo :blum: Chi ha occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
    2 punti
  12. Ciao. La Germania è uno "squadrone" impressionante. Il suo gioco collettivo ricorda quello del Barcellona di Guardiola e ieri i veri "brasiliani" sembravano i tedeschi, I padroni di casa sono stati umiliati, prima ancora che dal risultato, dal gioco della Germania, con un possesso della palla che è prerogativa solo dei veri Campioni e che faceva sembrare i carioca una squadretta di infima divisione da incontrare per un allenamento di rifinitura. Si dirà che la mancanza in difesa di Thiago Silva e in attacco di Neymar, sia la causa principale della debacle; ma questa è una giustificazione che regge fino ad un certo punto e che non è accettabile per una squadra come il Brasile che aspirava a vincere i mondiali e che non può evidentemente dipendere da due giocatori. Fra l'altro, il Brasile anche con T.S. e Neymar non ha mai convinto fino in fondo, riscattandosi forse solo contro la Colombia. Ora la finale più probabile sembra essere Germania-Olanda, considerato che nell'altra semifinale l'Argentina non potrà schierare il fortissimo Di Maria. Per me la Germania rimane la squadra che ha espresso il miglior gioco di questi mondiali, a prescindere da chi si aggiudicherà la coppa. Saluti. M.
    2 punti
  13. "Chiunque smetta di imparare è un vecchio, che abbia 20 anni o 80. Chi continua ad imparare, giorno dopo giorno, resta giovane. La cosa migliore da fare nella vita è mantenere la propria mente giovane ed aperta." Henry Ford
    2 punti
  14. Potevano essere 8 con quello fallito fa Ozil ma va bene lo stesso! Finale meritatissima dalla Germania e speriamo che l'altra sia l'Olanda.
    2 punti
  15. Uno sguardo più da vicino il marchio di zecca sarebbe bene—ho letto che alcuni di loro vengono repunched (presso la zecca). Bella moneta! Ai miei occhi un facile EF+ = SPL, forse meglio, a seconda delle superfici. E un cosa comprare! Ma tu sei più coraggiosa di me. Avrei comprato esso veloce a 30—negli Stati Uniti una controfferta si spegne un'offerta e dà il potenziale venditore la possibilità di aumentare il suo prezzo! Non so se è l'altra varietà che si parla, ma c'è qualcosa chiamato "coda Bar" 1890cc, in cui una sgorbia nello strumento di moneta ha prodotto una banda larga di metallo al rovescio tra coda-piume di Aquila (a sinistra) e la corona nella inferiore (di sopra E di ONE). Grande moneta. Sono così felice per voi! Non so se mai nuovamente in Italia il vecchio e localmente famoso americano TV show "Bonanza", impostata nel vecchio West, ma se lo fanno, guardate la mappa del ranch "Ponderosa" nei titoli di apertura... che confina con la Carson City. ;) v. --------------------------------------------------------- A closer look at the mintmark would be good—I read that some of them come repunched (at the mint). Nice coin! To my eyes an easy EF+ = SPL, maybe better depending on the surfaces. And what a buy! But you’re braver than I am. I would have bought it quick at 30—in the U.S. a counteroffer extinguishes an offer, and gives the prospective seller a chance to raise his or her price! I’m not sure if it’s the other variety you mention, but there is something called a “Tail Bar” 1890cc, in which a gouge in the coin-tool has produced a wide band of metal on the reverse between the eagle’s (leftmost) tail-feathers and the wreath at bottom (above the E of ONE). Great coin. I am so happy for you! I don’t know if they ever rerun in Italy the old and locally-famous American TV show “Bonanza,” set in the old West, but if they do, look at the map of the “Ponderosa” ranch in the opening credits…it abuts Carson City. ;) v.
    2 punti
  16. Ciao a tutti. Stavano per farla franca, ma non hanno fatto i conti con la coppia di numismatici più temuta dai falsari; Riccardo Rossi, alias RR (o, secondo alcune cronache non ufficiali, noto anche come “Mago Ecchecà”), perito numismatico e impiegato modello di UNICREDIT, Agenzia di Assemini (CA); Domenico Luppino, alias elledi, meglio noto negli ambienti numismatici come “il mastino della zecca”, ufficiale Superiore della Guardia di Finanza, in servizio presso il Comando Regionale Sardegna. Insieme hanno stroncato uno spaccio di dollari statunitensi falsi, che non era stato rilevato da un certo numero di Banche e di beneficiari della Sardegna, che ne erano venuti in contatto senza accorgersi di nulla. Ma quando i “verdoni” da 100 dollari sono stati presentati da un inconsapevole correntista che voleva cambiarli, allo sportello presidiato da Riccardo, la falsità di quei dollari è stata scoperta. Contrariamente a quanto avevano ritenuto altre Banche, che non solo avevano cambiato quei biglietti ma li avevano anche consegnati ad ignari correntisti diretti negli U.S.A. (che poi hanno avuto laggiù non poche “rogne”), Riccardo si è subito accorto che qualcosa non andava e che quei dollari, ancorchè perfettamente imitati, avevano dei particolari che non lo convincevano; un ulteriore verifica ed il consulto con Domenico ed il raggiro è stato smascherato, con grande imbarazzo per quelle Banche che li avevano battezzati autentici. Quest'oggi, il quotidiano locale “L'Unione Sarda” a pag. 14 ha dedicato ai nostri eroi un articolo che potete leggere di seguito: Complimenti ad entrambi. Michele 2014070427859105.pdf
    1 punto
  17. Purtroppo, come alcuni di voi avranno avuto modo di vedere, sono apparsi in piazzetta ed in altre aree del forum messaggi di spam ed espliciti post di carattere pornografico. Siamo intervenuti quanto prima (su segnalazione telefonica di @@linda e @@matcor, che ringrazio molto), abbiamo eliminato gli interventi e reso inoffensivo questo individuo. Non escludiamo inoltre una segnalazione alle autorità competenti. Lo staff del forum si scusa con tutta l'utenza per l'accaduto e vi invitiamo ad informarci celermente qualora simili situazioni dovessero ripresentarsi.
    1 punto
  18. Sperando di fare cosa gradita, vorrei mettere a disposizione di tutti gli amici del forum quanto sto utilizzando io per la raccolta dei 2 € CC; il file originale è prodotto in Word; la misura è tarata per i fogli Leuchtturm a 35 caselle. Il file è "tarato" sulle emissioni per la circolazione ordinaria, con un piccolo "imbroglio" che lascio a voi scoprire, fino al 2013; per aggiornarlo, basta convertire il PDF in word... Caselle CC per Leuchturm by Arciduca.pdf
    1 punto
  19. Salve a tutti, girovagando per la baia, localizzo appena messa in vendita un qualcosa che sembra essere una monetina, e da buon cannibale affamato vedo un'aquiletta e tante altre cose e chiamo a mio fratello e dico "questa la voglio" faccio un offertina farlocca di 1,5 euro e mi indispettisco perchè qualcuno m'ha già superato, così torno a nascondermi nell'ombra per dare una zampata appena il "nemico" si sarà distratto intanto cerco notizie su quella che è diventato il mio interesse settimanale, livornina..cos' è? ne trovo una simile già passata in asta con millesimo diverso andata a 140 dollari...dico bingo...sono come le donne e le borse mi so scelto una cosa costosa senza saperlo...passano i giorni, le informazioni che racimolo son poche e frammentarie... ITALY. temp. Filippo V di Sapagna. 1700-1724. Æ Livornina Coin Weight (35mm, 26.50 g, 12h). Dated 1719. LIVORNINA with rosette above across field; above eagle facing, head left, with wings dispayed; R C • flanking; below, uncertain element; all within wreath / TARI/rosette/II.6/1719/floral ornament in five lines; all within wreath. Apparently unpublished. Good VF, dark brown patina. Ex Archer M. Huntington Collection (HSA 1001.1.6513). allora...questa su ebay ha un'attribuzione tutta diversa...e chi la vende non è l'ultimo arrivato...intanto tra chiacchiere e risatine..la moneta sale..e come se sale...sale 50...60...100...150...156...200...294..insomma diventa un miraggio, acqua nel deserto... eccovi la descrizione...e la foto è la seconda.. Italien, Toskana: Cosimo III., 1670-1723, Livornina Tari, Gewicht 1718, 26,83 Gramm (Nr. 3802) Erhaltung: leicht justiert, kleiner Stempelbruch, Patina, fast sehr schön Trovo una discussione sulla moneta su qualcosa di fattura simile..è un peso monetale..?! http://www.lamoneta.it/topic/53308-peso-monetale-forse-del-regno-delle-due-sicilie/ La mia sete numismatica ormai da avversari troppo benestanti mi porta qui...ho sbagliato sezione? dove devo andare ? è davvero un peso monetale? sembra essere un peso monetale per una pezza della rosa o tollero come peso ci siamo...non credo sia una moneta perchè lo stile è lontano da tutte le monete del periodo che ho visto...voi che dite? Vi lascio questo post divertente, e mi presento siamo due fratelli che scrivono sotto lo stesso account, collezioniamo regno e Napoli, l'aquiletta ha un non so che di borbonico ;D buonaserata a voi :hi: Non di secondaria importanza la ribattitura su cos'altro? alcuni particolari non tornano percui la doppia battitura non mi convince ...
    1 punto
  20. Fossi io avrei fatto subito un'encomio a questi due bravi ragazzi. questi ragazzi hanno dato massima efficienza al loro lavoro, dando esempi di professionalità e spiccato senso del dovere. Bravi Bravi e ancora Bravi... complimenti saluti da nando12
    1 punto
  21. troppo bella per perdersela :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
    1 punto
  22. chiaramente negli USA hanno le macchinette...come noi le abbiamo per gli euro..... purtroppo le macchinette contasoldi in dotazione alla maggioranza ( compreso la nostra agenzia bancaria) riconosce gli euro falsi....ma non le banconote straniere; pensp che lo stesso avvenga negli stati uniti.... altrimenti sarebbe tanto da pensare che 15..20 ...cassieri...sarebbero piu' "allocchi" di una cassiera da supermarket americana?
    1 punto
  23. Capisco la riservatezza ed è molto difficile riuscire a riprodurre nei dettagli e colore l'immagine di una banconota falsa. Però avevo letto nei precedenti posts che queste banconote false erano state subito riconosciute negli USA, tanto che alcuni turisti sardi hanno avuto problemi…. Se le hanno riconosciute subito (e bisogna vedere quanto subito) devo presumere che, almeno ai loro occhi, negli USA, questi falsi non erano poi così eccezionali….
    1 punto
  24. Nel fine settimana ho avuto un bel colpo di fortuna... ;) Sono andato al solito mercatino antiquario della mia città e tra i vari banchetti ne scorgo uno con un raccoglitore di monete USA che il venditore mi dice di avere appena acquistato...inicuriosito lo sfoglio e noto diversi pezzi di medio interesse tra cui Indian Head cents, Liberty Head nickels, molto argenti comuni come i Washington quarters ed i Roosevelt dimes...passo oltre e noto una pagina piena di dollaroni Morgan e Peace...ad una prima occhiata sono tutte date comuni, ma poi osservando i rovesci delle monete noto che uno dei dollari ha il famigerato segno zecca CC sotto l'aquila... Chiedo il prezzo dei dollari al venditore il quale dice "30 euro al pezzo"...contratto selvaggiamente per un paio di minuti ed alla fine ci accordiamo per 25 euro per un bel dollaro Morgan targato Carson City...direi di aver fatto un discreto affare... :D L'esemplare è datato 1890 ed è stato coniato in 2.309.041 pezzi, da come ho capito esistono due varianti per tale annata, ma non ho ancora compreso in che cosa consista la differenza... Oltre alla grande soddisfazione per aver fatto l'affare, sono molto contento pure per essere entrato anche io nel club dei possessori di dollari Morgan coniati a Carson City...anzi si tratta in effetti del primo pezzo in assoluto di tale zecca (anche per gli altri tagli), ad essere entrato in collezione... E veniamo alle foto...purtroppo non sono il massimo della nitidezza però penso che rendano bene l'idea...cosa ne dite per la conservazione? Penso che sia buona, ma non mi sbilancio, sarei curioso di avere prima qualche vostro parere... :) @@villa66, @@petronius arbiter
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  25. Ok Mario, adesso il concetto é nitido, complimenti per la discussione e per il ragionamento. Tommydedo non lo conoscevo, bello conoscere persone che collezionano lo stesso periodo...
    1 punto
  26. Grazie Davide, direi che Napoli e Milano sono ben a posto, abbiamo ancora qualche vuoto da colmare ? Il tempo c'è.....per esserci c'è e anche questa è stata una piccola/ grande lezione di divulgazione.....che fa diventare questa discussione sempre più " ricca " di contenuti e informazioni.....
    1 punto
  27. Buona serata I miei migliori complimenti a fedafa :clapping: Meritatissimo il riconoscimento; sei una delle "colonne" del forum. :good: luciano
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  28. ... segue ... 27 settembre 1624 furono pigliai cinque che facevano monete false di rama in casa di Giovan Vincenzo Galluccio Marchese d’Apici, che habitava vicino li Scalzi del S. Carmine, et hebbe gran ventura il Galluccio a non trovarsi in casa, poiché trovatosi fuora et inteso il rumore di casa sua si salvò; carcerati furono Giuseppe, seu Peppo di Rosa, huomo della zecca, Govan Pietro Palumbo salaiuolo, il clerico Giovan Vincenzo Marano, Geronimo de Rogerio e Gasparro Trencena siciliano. Il sabato 28 si condannarono a morte, et il seguente lunedì 30 si cacciò il pendone per mandarli a morire, ma la giustitia fu impedita dal Marano, quale pretese essere clerico, ma discussa la sua causa il lunedì, martedì e mercordì, non li giovò niente, e così il mercordì a 20 hore uscì dalla Vicaria la giustitia in questo modo, andava sopra un carro il Marano solo con li confrati, e tutto il carro attorniato da stigli appartenenti al suo mestiero, e l’altri quattro due per carro; diceva il trombetta: questa giustitia la manda la Gran Corte della Vicaria, questo è Giovan Vincenzo Marano, che va ad appiccarsi, oltre le monete false, per più homicidij et assassinij, l’altri quattro sono li tali e tali e vanno ad appiccarsi per monetarij. Settembre 1625 si ferono molte giustitie di monetarij, essendo a quelli prima tagliate le mani e poi appiccati. 11 maggio 1627 fu pigliato prigione Francesco di Simone per monetario, e fattosi diligenza in casa sua, furono ritrovate molte doble di oro e tallaroni falsi con li stigli, et esaminata una sua amica fattasi testimoniadel fisco, publicò molti segreti di quello e dei suoi compagni. 23 maggio 1627 fu carcerato Diego Ramirez, e fatta diligenza in sua casa trovorono in una grotta sotterranea similmente grandissima quantità di doble d’oro e tallaroni falsi, con altri stigli. Non mancavano i recidivi... in barba a tutte le leggi... 25 maggio 1627 furono pigliati carcerati Fabritio di Rosa, Nardo e Gennaro di Palma, Cicco Manso, che fu mandato in galera nel governo del signor conte di Lemos, pure per monetario, fu pigliato ancora carcerato N.N. del Re, habitante in la Sellaria; dicono che tutti li vicini del Ramirez se li siano esaminati contro, e che se li sij formato un gran processo contor, e che nel suo giardino vi si fusse trovato uno cadavero senza capo, dicono anche che uno delli loro compagni monetarij si sij indultato.
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  29. FASE C L’ultima fase C, sebbene di breve durata e probabilmente coincidendo con il governo di Telys, una espressione forse di parte dell’oligarchia avversa al partito pitagorico e che si scontrerà fatalmente con Crotone nel 510 a.C., appare piuttosto complessa e si articola in diversi gruppi, caratterizzati da elementi aggiuntivi. Si nota una certa evoluzione anche stilistica. In realtà è molto complicato creare una corrispondenza tra questa tabella riassuntiva, basata sulle variazioni epigrafiche, con la sequenza dei conii (alcuni numeri non mi tornano) e nel libro è difficile seguire il ragionamento della Spagnoli, specialmente se non si ha di fronte almeno le tavole fotografiche. Comunque vediamo alcuni stateri che appartengono a questa ultima fase della prima Sibari, anche in base alla reperibilità delle immagini nei vari database di internet. Prima si hanno le lettere MV in esergo e NIKA in alto (nella tabella riassuntiva, al gruppo A, si è scordati di aggiungere le parole Nika). Ecco due esempi: NAC 52/2009, n. 34 g. 8,03 = Spagnoli 251a NAC 25/2003, n. 33 = Jameson 346 g. 8,04 = Spagnoli 252a (le prime due lettere di NIKA usurate e illeggibili e con MV in rilievo all’esergo del rovescio) Poi abbiamo MV (dopo VM) in esergo, da solo oppure accompagnato da simbolo (ramo o foglia). Il bordo del rovescio diventa spesso radiato: Ponterio 8/01/2013, 41 g. 7,95 = Spagnoli 253?a (senza simbolo) Paris, Luynes 54 g. 7,85 = Spagnoli 258d (col simbolo ramo) Kuenker 143/2008, n. 49 = Lockett 458 = Spagnoli 265a NAC 39/2007, n. 5 g. 7,81 = Spagnoli 270a NAC 27/2004, n. 44 = Sambon Canessa 1927, n. 379 g. 7,78 = Spagnoli 275a Peus 380/2004, n. 119 g. 7,75 = Spagnoli 282a (con MV in legamento) Per i dracmi: Princeton University 913 (coll. Payne) g. 2,27 = Spagnoli 1050a M.u.M. D. 15/2004, n. 919 g. 2,46 = Spagnoli 1057a Per gli oboli abbiamo al rovescio ancora la V entro M, ma con globetti variamente disposti, con almeno uno all’interno… Al diritto persiste VM all’esergo, che poi scompare: LHS 102/2008, n. 40 g. 0,41 = Spagnoli 2048a ArtCoins 7/2013, n. 88 g. 0,42 = Spagnoli 2054a Hirsch 264/2009, n. 40 g. 0,26 = Spagnoli 2055a Successivamente, forse negli ultimi anni di vita della prima Sibari, compare questo obolo, che è un unicum (già appartenuto alla collezione Moretti): NAC 25/2003, n. 32 g. 0,45 = Spagnoli 2056a Per il momento è tutto.
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  30. forse la prima è proprio un XVII,
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  31. Mannaggia pensavo di aver chiuso il caso :blum:, giusto non avere certezze mai comunque.....l'aquila è quella di Vittorio Amedeo II di Savoia , quella siciliana è ben diversa, coronata, più grossa.....per il momento posto quella stilizzata di Vittorio Amedeo II, se poi qualcuno vuole confrontarla con quella siciliana....e postare anche quella.... Sul peso non c'è scritto LIBURNINA c'è LIVORNINA che è il gergo con cui veniva definito il tollero col porto ( MIR pag. 36), il peso comunque copre il peso del tollero anche quello della fortezza e indubbiamente in Sicilia in quei anni 1718 -19 regnano i Savoia, da cui presumo anche TARI, e l' R C che è Regia Camera. In poche parole sui pesi, da quel che si capisce venivano messi i nomi in gergo delle monete, LIVORNINA, PEZZETTA e non quelli che sono in leggenda cioè LIBURNI, spero di averti convinto....però sempre giusto avere più punti di vista a disposizione, questo sempre....
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  32. Ciao enzo90,ti consiglio per prima cosa di studiare le emissioni di tutte le euro banconote... poi passi alle huge table...così riesci a capire cosa cercare... Sent from my GT-I9505 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  33. Spesso i cronisti antichi riportano come avvenuti in un corto lasso di tempo, eventi che invece si produssero in un tempo maggiore. Leonzio fu incoronato imperatore a Tarso il 19 luglio del 484. L'esercito di Zenone l'8 agosto del 484 sconfisse quello di Leonzio ad Antiochia: quindi dopo la sua incoronazione Leonzio si recò ad Antiochia. Sconfitto, si ritirò in Isauria, terra natale sua e di Illo, dove organizzò la resistenza a Zenone. Forse è ragionevole pensare che l'esercito di Zenone ci mise un certo tempo per conquistare l'Isauria e che solamente al finale Leonzio con gli ultimi fedelissimi si sia rifugiato nella fortezza di Papurio e che ciò che durò quattro anni non sia stato l'assedio vero e proprio, ma la progressiva conquista del territorio?
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  34. @@antvwaIa Ho letto adesso Hugh Elton della Università Internazionale ( Dio ce ne scampi) della Florida ( e liberi): una manciata di monete sarebbero state coniate nei dodici giorni tra l'inizio e la fine della battaglia di Antiochia. Se digitate l'autore trovate i riferimenti bibliografici, che non sono in grado di controllare. Quindi, non durante l'assedio "quadriennale", ma quando ancora tutto era in gioco. A occhio (che brutto, lo so) sembra più un argomento che un affermazione storicamente verificabile (la coniazione in quella dozzina di giorni), argomento che prende le mosse dalla più probabile coniazione in una città dotata di zecca che in un castello assediato. Polemarco P.S. Mi chiederete in ginocchio di fermarmi!
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  35. Quindi cercando di riassumere e non certo risolvere.....il peso di 26, 83 gr. potrebbe equivalere a quello del tollero col Porto di Livorno, ma alla data del 1719 non veniva coniato più, ma potrebbe come peso corrispondere a quello sempre tollero con la fortezza di Livorno e qui come data ci saremmo. Con la pezza della rosa non ci saremmo come peso, perché in effetti inferiore. Sulla terminologia adottata LIVORNINA ripercorriamo un po' la storia, il primo toponimo della città è LIVORNA, secondo alcuni il nome della città viene dal latino LIBURNA o dal nome del popolo dei LIBURNI. Sulle monete viene effettivamente riportato LIBURNI, c'è anche da dire che il tollero col porto viene anche chiamato LIVORNINA ( come risulta anche sul MIR ), quindi non si può escludere una libera interpretazione e un mix di tutto questo.....
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  36. Le sigle R C erano presenti anche nella monetazione di Palermo, anche col Tarì e con l'aquila.....ma certamente questo non dipana la matassa....esattamente in anni come 1707, 1709....quindi vicini come data.....
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  37. ciao Umberto I, io colleziono solo la Toscana e quel periodo, per quanto riguarda il 1719 non conosco pesi monetali di 26,5 grammi, il tollero di Livorno pesa 27 grammi circa, la pezza della rosa 25 circa. La scritta 6 tari indica la provenienza Siciliana, mentre la scritta Livornina sembra indicare Livorno in Toscana, solo le cose non tornano affatto pervia che sulle monete da mezzo tollero, appare scritto Liburni e non Livornina e pesano poco più di 13 grammi! credo quindi non abbia attinenza con le monete Toscane. la seconda invece del 1718 potrebbe indicare con il peso superiore ai 27 grammi il peso del tollero di Livorno, ma anche qui le cose non tornano come per quella del 1719 poiché i tolleri di Livorno finirono con Cosimo III e l'ultima data di coniazione per essi era il 1704. quindi l'unica vera attinenza per date e peso si rifanno alla fortezza di Livorno, per Cosimo III finite nel 1720 e del peso di 27,2 grammi circa. mai sentite chiamare Livornine ma Fortezze casomai! io sono molto dubbio su quei pesi monetali, non conosco i 6 Tari, ma ti posso dire con certezza che le monete Siciliane non venivano coniate a Firenze e idem per quelle di Firenze in Sicilia, quindi non trovo riscontro nella storia delle monete in Toscana. spero di esserti stato utili saluti Fofo
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  38. @@nando12 io ho detto dieci a prescindere dal numero di caratteri...le proporzioni effigie/usura/tondello a me hanno richiamato subito un 10 tornesi non so dirti perchè,...se fosse stato un 2 tornesi in quello stato l'effigie sarebbe stato molto più illegibile..invece il faccione è lì :D
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  39. Io dico spl-fdc la prima e mb la seconda Io ho questa da 1 Centime:
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  40. ecco la III declinazione per Leone
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  41. Pongo alla vostra attenzione questo link http://en.inforapid.org/index.php?search=Papurius
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  42. io consiglierei invece a te prima di inviare la risposta o la nuova discussione di cliccare su ANTEPRIMA per vedere se sei riuscito a inserire le foto, come difatti non hai fatto, quindi : 1) ogni qual volta si chiedono informazioni circa il valore, l'identificazione o la conservazione di una moneta è bene mettere foto grandi, fronte e retro, visibili, con meno sfondo possibile, il peso e il diametro delle stesse, cosa qui fatta in parte 2)chiedere, non pretendere l'aiuto degli utenti tenendo presente che in questo sito nessuno è pagato per fare ciò che fà ma dedica il proprio tempo disinteressatamente per aiutare gli altri 3) evitare risposte ironiche o che in qualche altro modo possano offendere la sensibilità di chi vuole aiutarci saluti
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  43. Si, è la mia primissima moneta in oro!!e spero la prima di una lunga serie :)
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  44. Per Me è falso, non hai messo peso e diametro :rofl: Sergio
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  45. Scrivo per ringraziare coloro che nel segnalare la falsità della moneta hanno indicato i punti da osservare, al fine di aiutare anche i meno esperti a farsi l'occhio ed invogliare anche agli altri che rispondono circa l'autenticità delle monete a fare lo stesso. Va fuor dubbio che mi dispiace per nando 12, perciò affermo sempre la necessità di segnalare i punti da osservare al fine di renderci tutti più o meno dotti in materia e a non incorrere in delusioni
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  46. Buona giornata Ancora un tassello riguardo a Fantin Dandolo... Nel sito di Rolando Mirko Bordin, queste iniziali sono censite relativamente allo scudo della croce da 140 soldi (come aveva anticipato Luca). http://rolandomirkobordin.jimdo.com/repubblica-di-venezia-catalogazione-delle-monete-dei-dogi-cronaca-storico-politica-numismatica/pasquale-cicogna-massari/ Mi lascia perplesso invece che queste iniziali compaiano anche sull'Osella dell'anno VII (1591) di dogato del Cicogna. Considerato che le oselle venivano consegnate al Doge per la festa di Santa Barbara (4 dicembre) e da quella data distribuite ai componenti del Maggior Consiglio, tenuto conto che il Sig. Bordin fa cessare la carica di massaro al FD alla data del 30 marzo 1591, mi sembra strano che iniziassero a coniarle con così tanto anticipo...però tutto può essere! E' solo una mia sensazione. saluti luciano
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  47. Certo che mi accontento, le foto professionali possono anche essere perfette, ma quelle fatte dagli appassionati hanno tutto un'altro fascino :good:
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  48. Caro Gionny in effetti è difficile darti torto... Apparentemente è un esemplare che, se fosse apparso su internet o simili, sarebbe stato senza dubbio messo nei falsi pacchiani : terribilmente impastato, bollicine e globetti, bordo improbabile, crepe nel nulla, aspetto smorto e quant'altro... Ma... c'è un ma... sì..., possibile che Russo non si sia avveduto di cose così evidenti e sfavorevoli ? ( e, ancora, possibile che sia stato anche aggiudicato a una cifra così ragguardevole ? ) Questo è l'unico elemento che non quadra... Direi, a questo punto, che è un pezzo che mi piacerebbe osservare in mano, perchè dalle foto sembra tutto a senso unico...persino troppo ! Non credo che ci sia qualcuno che, appena ha visto la fotografia postata, non abbia avuto una sensazione spiacevole. Ma rimane il tarlo del dubbio: possibile che Russo non abbia visto ... Cordialmente, Enrico P.S. Forse qualcuno potrebbe contattare la Nac, magari ci possono dare dettagli che non sono percepibili da queste foto... chissà.
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  49. chi di voi collezione schede telefoniche??le comprate ancora?quante ne avete??tipologia?
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