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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/12/14 in Risposte

  1. Piccole grandi soddisfazioni................................ :D 2 Euro Italia 2002 con asse ruotato di circa 220°.......................................
    3 punti
  2. http://www.lamoneta.it/gallery/album/1416-la-mia-raccolta/ :hi: :hi: Signori collezionisti numismatici ed appassionati ....... Chapeau! Un calorosissimo Grazie al nostro @@blush20 Stefano che ha messo a disposizione di tutti noi del forum le immagini di queste splendide monete. Ho avuto la fortuna di ammirarle anni fa, ora che le vedo qui sotto gli occhi di tutti non posso che complimentarmi per la gradita sorpresa. Che gusti però il nostro Stefano! Complimenti sinceri, spero che in questa sede ci saranno persone che vorranno commentare le monete di Napoli e Palermo.
    2 punti
  3. Buon weekend a tutti, cosa ne pensate di questo 10 grana con ritratto adulto? :) la moneta è in collezione da un pò ormai e mi son dimenticato di fotografarla bene....magari le metterò succesivamente. anche se è in assoluto il taglio che mi piace meno di questo regnante non mi pareva educato non averne neanche uno :P grazie a chi si esprimerà e un saluto alla sezione. PS: @@francesco77 cambia il titolo che ho fatto confusione...è un 41 :( marco
    2 punti
  4. Vedo solo adesso questa bella moneta, io credo sia un 8 coniato su un 1, infatti risultano parpagliole col 1711 e poi 1718, è possibile che non ci sia stata produzione tra queste due annate, inoltre si vede che la forma del 7 è ben diversa... Saluti
    2 punti
  5. Non è che ti ha chiesto la carta d'identità eh... Siamo su un sito di numismatica, di monete veramente preziosissime ne sono state postate parecchie e questo non è neanche il tuo caso in quanto la tua in Spl (è da vedere se è veramente Spl...) forse arriva a 2000 euro di mercato che non sono spiccioli ovviamente ma sarebbe una foto di una moneta costosa come altre... "odinaria amministrazione" insomma :P Oltretutto postare la foto serve a TE e non a soddisfare la curiostià degli utenti (di monete "mostruose" ne abbiamo viste parecchie), dato che così ti si può dire in che stato di conservazione effettivamente si trova e se è autentica soprattutto...
    2 punti
  6. Caro @@TARAS da quello che vedo in queste foto il pezzo per me è con buona probabilità autentico ( crepe, corrosioni, qualità del metallo etc.), certo, per avere un maggiore certezza bisognerebbe come minimo avere le foto del Diritto (oltre che del bordo), in cui mi aspetto di vedere altri grumi di metallo. Le cause per una produzione di bolle e grumi sulla superficie di monete autentiche ( quindi non da fusione) sono molteplici, segnatamente per gli antoniniani, ma non solo. La causa più comune è il riscaldamento a temperature alte ma non eccessive, non solo avvenuto in tempi antichi ma anche in tempi moderni... A questi riscaldamenti, In particolare di monete in mistura, segue una emersione verso la superficie di frazioni di metallo, che a volte solidifica in palline. A volte si producono anche dei piccoli crateri ( bolle di gas vere e proprie che rompono la superficie, mi sembra intravederne uno proprio sul muso dell'animale). Non c'è una regola vera e propria, dipende molto dal fattore gradiente di temperatura e composizione del metallo. Se vuoi una controprova pratica ed empirica, prova scaldare al fornello ( tenedolo con una pinza ;) ) un antoniniano del basso impero, di quelli che hanno una apparenza di rame chiaro-rosato ( tipo Gallieno, Postumo etc.), prima o poi ( anche se non sempre) vedrai emergere delle piccolissime goccioline di metallo bianco, facilmente schiacciabili e spalmabili mentre sono calde... ( è un metodo un po' selvaggio usato per ridare un aspetto argentato ad antoniniani che hanno perso l'apparenza argentea, ma da non usare !) A dir il vero, nel caso in questione, credo che la meccanica del procedimento possa differire un po', ma penso che il fattore base possa essere il riscaldamento. L'osservazione dal vivo, come sempre, sarebbe risolutiva... ( e di questo argomento sai già come la penso :) ) Cordialmente, Enrico
    2 punti
  7. Hai toccato un argomento molto delicato e dibattuto, quello dell’inizio della monetazione siracusana di bronzo, con la relativa cronologia assoluta e metrologia. L’elemento ponderale ha in realtà una importanzarelativa, dal momento che si tratta di una moneta fiduciaria, ossia il suo peso in bronzo non rappresenta il reale valore intrinseco, ma solo appunto fiduciario e garantito dallo Stato emittente, che permette la sua conversione in valuta intrinseca in metallo prezioso, in genere argento. Rispetto alla moneta d’argento, a Siracusa la moneta di bronzo comparve tardivamente. Per capire le ragioni di tale ritardo, anche rispetto ad altre poleis siciliane, bisogna partire dalle particolari condizioni della colonizzazione di Siracusa (in Sicilia le caratteristiche della colonizzazione non furono omogenee). La fondazione di Siracusa nella Sicilia sud-orientale comportò la fine dei pacifici rapporti commerciali con gli Indigeni, che si erano instaurati fin dalla metà del VIII secolo a.C. (come testimonia ad esempio la necropoli di Villasmundo, nella valle del Marcellino). L’affermazione della chora favorì l’ascesa di una aristocrazia terriera, discendente dai coloni (gamoroi), con riduzione in servitù dei Siculi o il loro arroccamento sugli Iblei, in costante posizione difensiva. Mancarono dunque le condizioni che altrove hanno portato alla precoce comparsa della moneta bronzea, soprattutto per gli scambi commerciali con l'elemento indigeno. A Siracusa era privilegiata la coniazione di argento, specialmente di grosso modulo, come il tetradramma, la tipica moneta dell’aristocrazia terriera. Diversamente dalle zone centro-occidentali della Sicilia, a Siracusa il processo che ha portato alle monete di bronzo comincia tardi e fin dall’inizio le emissioni hanno basso peso e risultano avere una natura fiduciaria. Molto verosimilmente era cambiato anche il clima politico e a Siracusa inizia ad avere rilevanza politica il demos, a cui corrisponde lo sviluppo di ceti artigiani e mercantili e, conseguentemente, del mercato urbano. A partire dagli studi R.R. Holloway (L’inizio della monetazione in bronzo siracusana, Atti del VI Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici, Napoli 17-22 aprile 1977, Roma 1979, p. 123-144) e di Federico Martino (Evidenze numismatiche e ipotesi interpretative su alcune emissioni bronzee di Sicilia, Archivio Storico Messinese, 49, 1987, p. 5-68, appare evidente che i primi bronzi di Siracusa erano con Testa di Aretusa / Polipo (onkia e tetras, che solo molto indicativamente presuppongono una litra teorica di quasi 20 grammi). Molto probabilmente l’esperimento della moneta enea a Siracusa iniziò verso il 435/430 a.C. con la moneta minore, l’onkia: Il tratto caratteristico è che le onkiai di Siracusa hanno costantemente un diametro standard (quello misurato sul bordo lineare) di 9 -10 mm. Il peso è di poco superiore al grammo. Solo dopo che il suo valore è stato chiaramente recepito, il globetto fu soppresso. Il valore veniva dichiarato e confermato dal diametro standard, che è uguale a quello con il globetto: Non è una moneta molto comune, ma sicuramente ebbe un impatto favorevole e questo permise la produzione del tetras, che ha un diametro standard inizialmente di 13 mm per poi stabilizzarsi a 12 mm e peso sui 4 grammi: Lo stile appare essere assai variabile e non mancano esemplari ove la testa di Aretusa si presenta rozza e quasi mascolina…. Il tetras ebbe maggiore diffusione rispetto all’onkia, anche perché fu la prima moneta effettivamente convertibile, chiamata a sostituire una moneta d’argento, molto rara e quindi coniata all'inizio e per breve tempo: In genere nel mondo greco una moneta fiduciaria con una determinata tipologia con un determinato diametro corrisponde a un determinato nominale e quindi è inutile "scomporre" i numerosi tetrantes in diversi nominali in base al peso, che resta piuttosto variabile. Successivamente, dal 420 a.C. circa e fino al 405 a.C., furono emesse successivamente e a breve distanza di tempo tre serie di emilitre di bronzo, tutte con diametro standard di 14 mm e peso abbastanza variabile, da circa 3 a 5 grammi (come si può vedere sul Calciati). Si diventa matti a cercare una precisa litra di riferimento, che comunque ancora si aggira sui 15-20 g: Bisogna però tenere presente che il tetras con polipo, nonostante l’allargamento dei nominali di bronzo all’emilitra, risulta essere stato coniato per un periodo lungo e ripreso a vari intervalli, come dimostrato da riconi sopra emilitre, specialmente con Delfino e conchiglia (Calciati, p. 27, n. 2OS e 3OS). Una emissione particolare, che si pone ormai nel 405 a.C. e quindi al termine della famosa serie dei Maestri firmanti, prima dell’avvento del tiranno Dionisio, c’è un revival del polipo, ma abbinato a una testa di Aretusa a ¾, che è copiata dai tetradrammi con testa frontale di Kimon (a dimostrazione anche dell’enorme influenza di quei conii): Il suo diametro standard è sui 14 mm, come le emilitre, ma presentano un peso generalmente più basso, sui 2 grammi, con tondello più sottile, ed è probabile che sia ancora un tetras, ma con la litra di riferimento svalutata, intorno a 8 grammi…. In ogni caso c’è ancora da studiare su queste emissioni… e ci sono alcune altre emissioni, più rare, che non sono state considerate (come il Calciati 11)…. Sono ancora in vacanza al mare e non ho sottomano il Calciati, per poter meglio completare le varie caselle. Ma mi sembra che i primi nominali di bronzo coniati a Siracusa fossero sostanzialmente tre: onkiai - tetrantes - hemilitrai.
    2 punti
  8. La monetazione di Ferdinando IV è straordinariamente suggestiva da più punti di vista: per quello eminentemente storico, perché è davvero un momento di passaggio fondamentale, nel bene e nel male, per la storia moderna; per quello artistico, in quanto le piastre sono dei capolavori (pensiamo alla Soli Reduci del 1791, un'opera meravigliosa... o alle once siciliane!); per quello stilistico, perché il tratto è inconfondibile ed estremamente vario, i ritratti del re rappresentano un vero catalogo di diversità quali sono quelle che vanno a comporre il panorama dei regni di Napoli e Sicilia, e per me uno più bello dell'altro (adoro anche quello della prima serie dei 12 tarì!)... Davvero vi invidio per il retroterra numismatico della vostra zona, qui da me giravano le monete del Lombardo-Veneto che sono veramente una più brutta dell'altra... possiedo un Crocione di Francesco I d'Asburgo, pare una commemorativa senz'anima :cray:
    2 punti
  9. ma la repubblica ceca entrerà nell'euro oppure no ?? http://www.friziodesign.it/coins19.html :-)
    1 punto
  10. come forse si capirà da questo bozzetto, tifo per la germania, ma comunque vinca il migliore.. :-) ingrandita qui: http://www.friziodesign.it/coins19.html :-) ---
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  11. Salve a tutti, Vi posto a conoscenza, come da oggetto la medaglia coniata dal Comune di Bologna in occasione del Cinquantenario della Liberazione. La rappresentazione opera di B. Raspanti non e’ canonica alla tematica ma ha una raffigurazione moderna e astratta che io non riesco a descriverla. L’unica cosa sarebbe contattare l’autore onde capire il senso della sua interpretazione ma purtroppo non sono riuscito ad trovare un contatto diretto che spero qualcuno di voi mi dia una dritta. P.S. Gradite vostre giudicazioni
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  12. http://www.lamoneta.it/topic/13343-identificata-quattrini-innoc-x1650-gubbio/
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  13. Ciao @angel, se sei delle parti di Napoli i due volumi sono presenti presso la Biblioteca Nazionale di Napoli; ecco la collocazione: S.C. Numismatica 0798 (0001 - S.C. Numismatica 0798 (0002. La medesima pubblicazione è consultabile anche nella sezione napoletana.
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  14. Tutto quello che è dopo il 1860 per me è Savoia, anche se, monete e medaglia sono state coniate a Napoli, quindi concordo con Michelangelo2
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  15. ciao @@gpittini io credo sia questa anche se non e identica comunque: Gallienus, AE Antoninianus. Rome. GALLIENVS AVG, radiate head right APOLLINI CONS AVG, Centaur walking left, holding globe and rudder. Mintmark: H. RIC V-1, Rome 164 (Sole reign)
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  16. Julia Domna fu imperatrice romana , moglie di Settimio Severo , madre di Caracalla e Geta . Fu una donna di potere , come sarebbe uso dire oggi , siriana di origine , figlia di Julio Bassiano , sacerdote del culto del Sole El-Gabal . Segui’ sempre il marito nelle sue campagne militari , tanto che questo le comporto’ il titolo di Madre degli accampamenti , questa sua costante presenza al fianco di Severo fece si che spesso influenzo’ con i suoi consigli le decisioni del consorte ; ma nella sua vita di imperatrice si interesso’ attivamente anche di studi e ricerche religiose e filosofiche , tanto da formare dei circoli di filosofi dove si discuteva di questi argomenti , interessi piuttosto inusitati per una donna dell’epoca e di questo rango sociale . Alla morte di Severo dovette sopportare e cerco’ di contrastare , l’ odio di Caracalla verso il fratello Geta che infine porto’ all’uccisione di quest’ultimo , fu per lei un colpo tremendo , tanto che dopo la morte di Caracalla si ritiro’ ad Antiochia dove forse malata e delusa dagli eventi della sua famiglia , si lascio’ morire di fame , era l’anno 217 . Qui in breve la vita e le opere di Julia Domna , donna bella , colta e molto religiosa , di sicuro ascendente e forte personalita’ ; nella sua attivita’ religiosa e in base alle monete a lei dedicate , sembra che avesse una particolare reverenza per la divinita’ Vesta a cui attribuiva nelle monete gli attributi di Mater e Sancta , forse perche’ rappresentava per lei il focolare domestico , quindi l’ unione della famiglia a cui probabilmente teneva in modo particolare , per questo alla morte di Severo e alle successive discordie dei due figli , finiti entrambi assassinati , vide rompersi per sempre quella salda unione che aveva creduto indissolubile fino all’ ultimo , nonostante la morte del marito e del secondo genito ad opera del primo e ne mori’ . Una serie di monete di Julia ci tramanda il culto di Vesta , dove si osserva lei offerente davanti al Tempio , dentro il quale si nota il fuoco sacro , oppure la statua di Vesta astata in piedi , oppure seduta con in mano il Palladio li’custodito , insieme agli altri simboli arcani dell’ Impero , di cui le Vestali ne erano le custodi oltre che del sacro fuoco . Ma sicuramente i pezzi piu’ famosi ed unici sono il medaglione in bronzo dove si vedono le sei Vestali offerenti davanti al Tempio , medaglione n° 241 del Cohen , insieme all’ altro uguale ma in argento n° 240 , questo senza valutazione , unici . Al tempo del Cohen cioe’ fine ‘800 , il medaglione in bronzo era quotato alla notevole cifra di 600 franchi oro , corrispondenti oggi numismaticamente a circa 150.000 euro , ma sicuramente anche questo , oltre a quello in argento , non ha valore data l’unicita’ dei pezzi . Sembra che il corrispondente medaglione in argento fu venduto a Londra a ben 6.275 franchi oro , una vera fortuna ! almeno da quanto riportato dal catalogo Cohen . Sotto un busto di Julia Domna , il disegno del medaglione in bronzo e quello in argento solo descritto .
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  17. E' questo il bello.....e vale per tutti. ;) luciano
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  18. Perchè complicarsi la vita? Se lo ruoti di 90° in senso antiorario ci leggi MEZO...che abbinato al diametro e alle insegne papali del dritto porta ai MEZZI BAIOCCHI...penso sia da cercare fra quelli di Gubbio. e potrebbe essere qualcosa di molto simile a quello in link per Innocenzo XIII, zecca di Gubbio: http://nomisma.bidinside.com/it/lot/30751/innocenzo-xiii-1721-1724-gubbio-mezzo-baiocco/ Ciao Mario
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  19. Leo I. A.D. 457-474. Æ nummus (8 mm, 0.61 g, 12 h). Constantinople. Diademed, draped and cuirased bust of Leo I right / Monogram in wreath. Cf. RIC X 683. Ricerca in questo senso?
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  20. Se ho capito bene, vi manca l'immagine del solido di Leonzio presente nel ripostiglio bulgaro "Abritt Hoard", che dovrebbe stare nel medagliere di Sofia. Posto un link ove viene accennato questo ripostiglio, a pagina 12: http://www.arkeologi.uu.se/digitalAssets/6/6144_Leo2.pdf L'autore è Peter Guest, dell'Università di Cardiff (GB) e sembra che abbia visionato questo ripostiglio. Si potrebbe scrivergli, chiedendogli se ha qualche foto dell'esemplare di Leonzio a Sofia: http://www.cardiff.ac.uk/share/contactsandpeople/academicstaff/F-J/guest-peter-dr-overview_new.html La principale esperta accademica di solidi del periodo al medagliere di Sofia dovrebbe essere Dochka Vladimirova-Aladzhova, della quale però non trovo il recapito email. Provare a contattare direttamente il Museo di Sofia: National Institute of Archaeology with Museum – BAS 2 Saborna Str., 1000 Sofia Bulgaria Operator: +359 2 988 24 06 Fax: +359 2 988 24 05 E-mail: naim@@Naima.bg Passando alla fortezza di Papurio, noto che intorno a Tarso ci sono almeno una ventina di antiche fortezze e che questa in particolare era posta sulla sommità di un monte di forma molto particolare (a collo di dromedario sul quale sembra essere posta una testa di elefante….!). Un archeologo del posto potrebbe forse identificarlo. Il problema è trovarne uno. La Turchia è notoriamente uno dei paesi col maggiore numero di siti archeologici acclarati. Ecco una lista (e ci sono ben 8 Antiochia): TurkeyAegospotami Aigai (Aeolian) Aizanoi Akalissos Akdamar Island Akhisar Alabanda Alaca Höyük Alahan Monastery Alalakh Alexandria ad Issum Alexandria Troas Alinda (Caria) Alişar Hüyük Allianoi Altıntepe Amida (Roman city) Amorium Amos (ancient city) Amuk, Antakya Amyzon Anastasian Wall Anazarbus Anemurium Ani Antandrus Antigonia (Syria) Antioch Antioch on the Maeander Antioch, Pisidia Antiochia Lamotis Antiochia ad Cragum Antiochia ad Pyramum Antiochia ad Taurum Antiochia, Lydia Antiphellus Apamea (Euphrates) Apamea (Phrygia) Apamea Myrlea Aphrodisias Aphrodisias of Cilicia Apollon Lermenos Apollonia ad Rhyndacum Apollonia (Mysia) Apollonia Salbace Apros Arap Mosque Ariassos Arslantepe Arycanda Arzashkun Arzawa Aspendos Assos Atarneus Attalia Attuda Aytap Basilinopolis Balboura Beşparmak Mountains Beycesultan Blaundos Bybassios Cape Gelidonya Carchemish Cardia (Thrace) Caryanda Cebrene Celaenae Cennet and Cehennem Ceramus Chalcedon Cius Claudiopolis Claros Cleopatra's Gate Colophon (city) Colossae Comana (Cappadocia) Comana Pontica Coracesium Corycus Cremna, Pisidia Cyrrhus, Turkey Cyaneae Cyme (Aeolis) Cyzicus Çatalhöyük Neolithic Çayönü Derbe Digda Didyma Diokaisarea Docimium Doliche Gaziantep Dolichiste Domuztepe Dorylaeum Drusipara Edessa, Mesopotamia Eflatun Pınar Ephesus Elaiussa Sebaste Emirdağ Epiphania, Cilicia Erythrae Euchaita Eumeneia Euromus Faustinopolis Gambrion Gangra Germanicia Caesarea Germanicopolis (Bithynia) Göbekli Tepe PPN A Gözlükule Gordium Gümüşler Monastery Gryneion Hacilar Halicarnassus Hamaxitus Harran Hasankeyf Hattusa Herakleia Salbace Hierapolis House of the Virgin Mary Hoşap Castle Hüseyindede Tepe Iasos Idyma Ibora Iopolis Irenopolis Isinda Ivriz Hattusa Heraclea Cybistra Kadirli Kaman-Kalehöyük Karatepe Karaman Karatepe Kaunos Kayaköy Kelenderis Kemalpaşa Kerkenes Kestel Kibyra (Cibyra) Kizzuwatna Klazomenai Knidos Koloneia in Cappadocia Korydalla Kussara Kültepe Kuşaklı Kuştul Monastery Labraunda Lagina Laodicea Combusta Laodicea on the Lycus Lebedus Letoon Libyssa Limantepe Limyra Loryma Lystra Lysimachia (Thrace) Magnesia on the Maeander Mallus Mamure Castle Metropolis (Anatolia) Miletus Mokissos Mopsuestia Mount Chimaera Mount Nemrut Myndus Myra Myriandos Myus Nagidos Nerik Nevali Cori PPN A Nicomedeia Nicopolis (Pontus) Notion (ancient city) Nysa (Caria) Nyssa (Cappadocia) Olba (ancient city) Olympos Oenoanda Orestias Panionium Patara Pednelissus, Pisidia Pepuza Perga Pergamon Perperene Pessinus Phaselis Phellus Phocaea Pinara Pınarbaşı Gölü Pitane (Aeolis) Podalia Pompeiopolis Priene Purushanda Rhodiopolis Rhosus Rusahinili Sagalassos Sakçagözü Salatiwara Salmydessos Sam'al Samosata Samuha Sapinuwa Sardis Sareisa Seleucia (Pamphylia) Seleucia Pieria Seleucia Sidera Selge, Pisidia Sesamos, Amestris Sestos Severan Bridge Side Sigeion Sillyon Simena Sidyma Skepsis Smyrna Sogmatar Soli, Cilicia Sozopolis, Pisidia St. Nicholas Island Stratonicea (Caria) Stratonicea (Lydia) Sugunia Sulusaray Sultantepe Sümela Monastery Syedra Tabae Tarsus, Mersin Tavium Tell Tayinat Telmessos Temnos Teos Termessos Thyatreia Tille Tlos Toprakkale Tralleis Tripolis (Phrygia) Trocmades Troy Neolithic to Byzantine Trysa Tushhan Tushpa Tyana Tymbrianassus Tymion Great Mosque of Diyarbakır (Diyarbakır Ulu Camii) Van Fortress Xanthos Yazılıkaya Yenikapı Yeşilova Höyük Yumuktepe Zaliches Zelitis Zeugma Zincirli
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  21. @@emi_93 ti ringrazio , veramente bella stavolta . Pur non collezionando euro , devo ammettere che la fs è molto più bella della normale emissione . Grazie ancora
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  22. no, tra le "mansioni" non rientra il " tirar fuori finche' ce n'e' , anche perché è stato già "tirato fuori" così tanto che riportare alla luce altre tonnellate di reperti mobili e migliaia di strutture servirebbe a ben poco se questa azione di ricerca non è controbilanciata da altrettanto attivismo nella conservazione; scavare per trovare reperti archeologici rientrava tra gli obiettivi degli scavatori del '7/800..., oggi gli obiettivi dovrebbero essere altri. Senza contare che uno scavo rappresenta, di per se, un'azione irreversibile: se in sede di scavo delle informazioni vanno perdute queste sono perse per sempre. Per avere un'idea di cosa intendo è sufficiente comparare uno scavo attuale e uno dell'800 o degli anni '50... e nell'800 e negli anni 50 non erano ignoranti, solo che nel tempo sono state messe a punto metodologie di indagine più accurate e basate sulla collaborazione di specialisti non afferenti di base al mondo archeologico. Non vogliamo lasciare nulla a chi verrà tra 100 o 200 anni?
    1 punto
  23. @@TARAS@@vitellio condivido in pieno quanto detto dal bravo e competente Enrico,l'esplosione della bolla da lui segnalata e la prova dell'eccessivo riscaldamento della moneta subito in un certo periodo dalla sua coniatura. Sono convinto dell' autenticità in quanto ho avuto modo di osservare dal vivo degli esemplari simili ( senza bolle ) ma con i rilievi così evanescenti,questa evanescenza è causata dall'eccessivo riscaldamento e dal probabile processo di argentatura che toglie i tagli della coniatura facendola sembrare quasi una fusione,credo infatti che il riscaldamento sia attuale e non dovuto ad incendio d'epoca perché in questo caso sarebbero rimaste tracce di incrostazioni di metallo miste a calcare e come detto da Enrico può essere riconducibile ad una argentatura moderna per migliorare l'aspetto estetico della moneta che probabilmente aveva perso parte della sua argentatura originale. Saluti Babelone
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  24. Si tratta della prospography. Avevo già precedentemente postato queste pagine riunite in una sola pagine a due colonne. Vedi, Eliodoro, perché avevo precedentemente scritto che la prosopography sta allo storico che vuol scrivere suol tempo tardo-romano come i quattro evangeli stanno al parroco che vuole preparare la predica domenicale?
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  25. Ma assolutamente no, quella moneta non vale 330 euro, puoi metterci le mani sul fuoco e quindi non vale nemmeno 350.
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  26. Ciao Sgtred : che la medaglia sia "fredda", come ha detto Claudio, è un concetto che a prima vista mi sento di condividere. E tuttavia la medaglia a me sembra bellissima e non starò a ripetere le parole dette da Fabio : la Resistenza si manifestò nell'ultimo periodo di una guerra ormai perduta e che non avremmo mai dovuto intraprendere. Gli scontri, i rastrellamenti, fucilazioni e torture, fame e freddo sempre presenti.....eppure fu da questo orrore che riuscimmo ad uscire e la Resistenza vi contribuì, per quello che poteva. L'Autore l'ha paragonata ad un aquilone che si innalza verso le stelle....perché no ?
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  27. no, il tuo 5€ è stato stampato dalla Francia(E) per l'Olanda(P), aspetto la foto per dare pareri definitivi :)
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  28. Piccola? Grande soddisfazione! Un giorno dovrò passare a vedere la tua collezione di errori!
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  29. Poiché ogni promessa è debito, comincio a postare le prime due pagine dell'articolo e spero nell'arco della giornata di postare le pagine seguenti con il primo paragrafo che riguarda il contetso storico. Lo faccio sotto forma di immagine in quanto non so come allegare file word quando pesano oltre 1,46 MB. Rinnovo l'invito a una maggiore partecipazione. Infatti il passo successivo alla descrizione del contesto storico è dato dalla disanime dei nummi di Leone con il monogramma e qui per fare un lavoro serio (e se non è serio è meglio non farlo) bisogna poter disporre di una base dati davvero ampia e, quindi, di numerose persone impegnate nella ricerca delle immagini.
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  30. Quote Caro @@TARAS Più che una questione di logica direi che è una questione di verosimiglianza e la verosimiglianza ( come il buon senso) a volte sfugge ad una logica stringente. La verosimiglianza (realtà ipotetica se vuoi, ma assolutamente probabile) a cui mi riferisco è proprio quella da me descritta : se pubblicato su eBay sarebbe stato condannato senza appello, dato che su eBay non avrebbe avuto un contesto di provenienza di tutto rispetto, che, se mi permetti, fa una certa differenza ! Ovviamente la provenienza non implica certezza di autenticità, ma implica che una occhiata dal vivo ( soprattutto data la indubbia competenza e serietà delle persone coinvolte) sia d'obbligo, a verifica di una ipotesi costruita su fotografie. Se le fotografie fossero il risultato di una indagine diretta e dal vivo, nessun problema, sarebbero prove di falsità riscontrata nella realtà. Ma se le fotografie sono da sole, anzi contrastano la realtà della garanzia assoluta che la serissima casa d'aste fornisce, temo che non possano essere usate come prove, ma al massimo come indizi, pesanti quanto vuoi (e come sono), ma pur sempre indizi. Almeno, è come io penso ora... Altra ovvietà è che si sta parlando di fotografie ( bidimensionali) e invece la realtà della visione diretta ( meglio sotto stereo-microscopio) implica la tridimensionalità e quindi altro livello di indagine, soprattutto quando esperti di chiara fama e competenza hanno ragionevolmente avuto modo di osservarlo attentamente dal vivo, tra l'altro in un caso di conio così malandato e problematico. Non posso quindi che mettere tutte le cautele del caso : i sospetti ( pesanti) ci sono, i punti da vedere dal vivo ci sono, ma aspetterei a dare giudizi definitivi ( anche se con probabilità giusti, a posteriori) ad una analisi e riscontro dal vivo. Più che una questione di logica è una questione di buon senso... Speravo che @@art74 si facesse vivo, fino ad ora non è stato così, speriamo che ci dica qualcosa... Quanto al fatto che negli anni novanta il fenomeno dei falsi, in particolare dell'argento siceliota, non avesse delle proporzioni drammatiche è certamente non vero, anzi viene da molto prima ( anni sessanta circa, ma ancora prima con varie generazioni e step di abilità). Semmai quello che stiamo vedendo adesso (e non mi riferiso alla pletora di riproduzioni del bronzo) è la versione 2.0, raffinata e tecnicamente progredita, della ondata precedente ( a cui effettivamente questa moneta potrebbe appartenere). E di tutto questo, sono sicuro, il compianto Russo ne era certamente al corrente... Senza voglia nè intenzione alcuna di polemica ! Cordialmente, Enrico P. S. In mancanza di una visione dal vivo, sarebbero molto interessanti fotografie del bordo, soprattutto nelle zone delle fratture, ma non solo. Almeno avremmo una visione, per quanto bidimensionale, di tutto il pezzo...
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  31. Un interessante esempio di imitazione celtica in buono stile di un bronzo che combina il diritto dei classici bronzi di Filippo II e il rovescio di quelli di Alessandro Magno. In effetti vi sono anche dei bronzi di Alessandro con Apollo (o un giovane) sul diritto, ma sul rovescio troviamo raffigurati un cavallo o un cavaliere a cavallo, non le armi di Eracle. 3rd century BC. Ae (6.07 grams, 18.03 mm). Diademed head of Apollo right, as on bronze units of Philip II / Bow in case and club, with blundered legend between them in the style of bronze Alexander the Great units. apollonia
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  32. In aggiunta, prendo in prestito una cartina dei tempi del califfato, che, mi sembra, si presti bene per capire il terriotrio in cui si sono mossi Illo e Leonzio.
    1 punto
  33. Ma la coniazione schiaccia con grande forza tutta la superficie della moneta, quindi eventuali difetti del tondello dovrebbero essere cancellati. Arka
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  34. Bar Kockba - Seconda guerra giudaica (132-135 d.C.) Bar Kockba - Seconda guerra giudaica (132-135 d.C.) Bar Kockba - Seconda guerra giudaica (132-135 d.C.)
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  35. Concordo pienamente con Gpittini per quanto riguarda tutta la storia di Erode. Non sono tanto convinto che si debbano considerare romane provinciali quelle monete giudaiche dei governatori che non presentano immagini, quelle cioè che iniziano con Filippo II associato. La cosa cmq non mi sembra importante. Le monete delle 2 guerre sono anche quelle, a mio avviso affascinanti (e care) e ... per continuare la storia anche quelle della X Legio Fretensis, che conquistò Masada. Ne posto qualcuna: Secondo anno guerra giudaica (67-68 d.C.)
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  36. A mio parere , non e' una conseguenza da incendio mancano tracce di annerimento , ma sembrano invece bolle di gas della lega rame zinco , con probabile presenza di ferro a piu' alto punto di fusione , quindi lega surriscaldata al momento della fusione del ferro rispetto al rame zinco , che ha provocato inclusioni di gas , poi "esplose" ; oppure una non perfetta argentatura da "immersione" dovuta sempre ad una fusione del tondello non perfetta che ha provocato punti di vuoto .
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  37. solooo :D stavolta sono stato fortunato :D
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  38. Caro Gallienus, complimenti per la tua amorevole passione verso questo magico Regno, ma guarda che poi non sei così lontano da una delle piazze più importanti del panorama Numismatico italiano e Europeo, la città di Milano offre molto, e il mercato del Cordusio è una realtà storica vivente, dove potresti attingere e trovare molti amici che condividono la tua stessa passione, e in particolar modo per il Regno di Napoli e di Sicilia. ;) Eros
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  39. Sono di Bergamo. Ma mi sono innamorato della monetazione di Ferdinando IV e ho messo in piedi una piccolissima collezione, nei limiti delle mie scarse possibilità finanziarie: sei piastre, una mezza piastra, un carlino, un 8 tornesi, un 6 tornesi, un grano e due 9 cavalli tra cui un 1804 di cui vado molto fiero :)
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  40. @@fofo Dimentichi il Giulio, moneta ancora più rara del mezzo Giulio. Saluti Marfir
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  41. TAGLIO: 50 centesimi NAZIONE: San Marino ANNO:2013 TIRATURA ? CITTÀ: Codigoro ( fe ) CONSERVAZIONE: qFDC
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  42. concordo, esemplare complessivamente gradevole... bel bb+ :good:
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  43. mica ho detto che vale la meta', ho detto che mi sono fermato a meno della meta' vale il 60-70% di quello che l'hai pagata.
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  44. Ringrazio tutti per i complimenti... ma credo ci siano utenti più meritevoli che sicuramente verranno "premiati" nei mesi successivi. Grazie ancora a tutti ed allo staff in particolare che ha preso questa decisione.
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  45. fate le vostre considerazioni, poi vi dirò i nomi dei periti che hanno osservato questo esemplare, con relativo parere personale.
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  46. Grazie per l'apprezzamento e, come promesso, sì, almeno un'altra ce n'è Restiamo sempre in Italia, ma ci spostiamo dal sud al nord, per parlare di colui che è passato alla storia come "il Re" (dei falsari, naturalmente). L'attività di Attilio Pollastri, nato a Genova sul finire dell'800, inizia quando quella di Ciulla finisce, nel 1922. O, per meglio dire, anche lui viene arrestato per la prima volta in quell'anno, e incomincia così a farsi conoscere. Figlio di un funzionario delle dogane, a differenza del Ciulla non era mosso da alcun ideale di giustizia e uguaglianza sociale, ma semplicemente dalla convinzione, avuta fin da ragazzo, che guadagnarsi la vita onestamente sarebbe stata un'impresa superiore alle sue forze Ancora giovanissimo, Pollastri si impiega nella bottega di un orafo di valore: di giorno impara a modellare orecchini e monili, di notte si ferma in officina a battere monete d'argento. In pochi mesi riesce a guadagnare ben 30.000 lire di denaro buono smerciando le sua monete anche direttamente alle banche, che le accettano senza difficoltà. Passa poi alle banconote, ormai sempre più diffuse, ma la progressiva svalutazione monetaria gli gioca un brutto tiro. Pressato dai suoi "clienti", che per via della svalutazione gli chiedono una quantità sempre maggiore di banconote false, finisce per perdere la necessaria tranquillità e per mettere in circolazione biglietti non proprio perfetti, che lo portano nel 1922, come detto, al primo arresto. Da quel momento è un continuo entrare e uscire di prigione: in tutto passerà in carcere quasi 20 anni della sua vita. Quando è fuori, prova ogni tanto a cercare un lavoro onesto, ma tutte le porte gli si chiudono in faccia, e non può far altro che tornare all'antico mestiere. Si dice addirittura che una volta sia stato rapito, in Piemonte, da due poliziotti, che lo costrinsero a fabbricare denaro falso minacciando, altrimenti, di denunciarlo. Fabbricava qualche milione al giorno, e non gli lasciavano nemmeno i soldi per comprarsi le caramelle di cui era ghiotto...suo unico vizio Nel 1944, dopo aver scontato l'ennesima condanna, considerata la svalutazione della moneta, si dà alla fabbricazione di clichés dei tagli da 5 e 10 mila lire. In regione Scorticata di Ponzone d'Acqui, in una vecchia casa da caccia, impianta la sua zecca clandestina; non si circonda però di compagni abili, tanto che nel 1948 i carabinieri di Acqui scoprono il suo rifugio sequestrando clichés, macchine stampatrici, carta filigranata ed oltre 5 milioni in biglietti da 5 e 10.000 lire perfettamente falsificati. Il processo, l'ultimo a suo carico, si svolge nel 1949 presso la Corte d'Assise di Alessandria. Gemino Mutti, nel già citato Il falso nella cartamoneta, ne fa una gustosa ricostruzione: "A un certo punto il Presidente ordinò che fosse portato in aula il corpo del reato. Un usciere avanzò faticosamente sorreggendo un valigione legato per traverso con uno spago di canapa; aiutato da un carabiniere lo depose sul tavolo e lo sciolse. Una cascata di biglietti da 10.000 si rovesciò davanti agli sguardi increduli del collegio giudicante. Per alcuni minuti ci fu un silenzio assoluto in aula, poi il Presidente tolse dal proprio portafogli una banconota di uguale taglio e cominciò a confrontarla con quelle incriminate; in breve, anche i giudici popolari lo imitarono, e anche gli avvocati e il pubblico ministero che intanto si erano avvicinati al tavolo. Denaro buono, denaro falso passava di mano in mano sotto la luce delle lampadine. Disegno, filigrana, carta, arabeschi, inchiostri, colori...tutto identico. Il denaro di Pollastri si confondeva col denaro della Banca d'Italia in modo perfetto. Quando si trattò di richiudere la valigia, giudici e avvocati non riuscivano più a trovare le loro banconote...erano naufragate nel mare di denaro falso. Fu chiamato d'urgenza il perito della Banca d'Italia che assisteva al processo in veste di osservatore. Non ci si raccapezzò nemmeno lui. Alla fine il Presidente dovette far aprire l'usciolo della gabbia dell'imputato: 'Pollastri, venga a restituirci il nostro denaro, per favore. E segni con la matita copiativa le banconote di sua produzione, così non ci saranno più confusioni' Attilio Pollastri firmò con un sorriso di trionfo alcuni milioni di lire, poi ritornò in gabbia." Viene condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione, e questo nonostante la Banca d'Italia si fosse rifiutata di presentarsi come parte civile, si dice in segno di riconoscenza per aver ricevuto da Pollastri alcuni preziosi "consigli tecnici" su come riconoscere e prevenire le falsificazioni. Consigli che, sebbene non ufficialmente, sembra siano stati tutti accolti e messi in pratica Attilio Pollastri esce definitivamente di prigione nell'agosto del 1956. Morirà qualche anno più tardi, non prima però di averci lasciato una vera e propria chicca. Un video, girato nel 1958 per la Settimana Incom, nel quale mostra la sua competenza nel riconoscimento delle banconote contraffatte. Buona visione [image] [/image] petronius
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  47. E qui dopo quest'ultimo intervento di Alessandro, mi voglio fermare un attimo, forse un curatore ogni tanto deve fare anche questo, riflettere ogni tanto su quello che succede sul forum.....Alessandro ci ha dato ora in questo tipo di discussione, che è puramente e totalmente divulgativa, dove in ogni intervento non ci sono altre componenti se non quella di donare una propria conoscenza agli altri, senza alcun altro fine, un segno....un segno che un giovane, un ragazzo, che conosce, sa, capisce che è venuto il momento di proporsi, di dare agli altri......e lo ha fatto bene, come sa, ecco questo vorrei che fosse un esempio positivo per tutti, per i giovani, con tranquillità, serenità, anche allegria regalate quello che sapete, come si faceva di più anni fa, ce ne sono tanti sul forum che sanno, che conoscono, forse abbiamo perso ultimamente un po' di cuore come diceva Eros in un post precedente, torniamo a dare, senza pensare a un fine specifico, sarà più bello per voi, sarà più bello per tutti....comunque complimenti Alessandro, però occhio ora non montarti la testa :good:
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  48. Si tratta di un supporto per vasi. Tipo questo: http://artefacts.mom.fr/fr/result.php?id=CRU-3001&find=support&pagenum=1&affmode=list
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  49. eh che paese strano... uno non può neanche comprarsi un ghepardo! questi sono i veri problemi...
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