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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/15/14 in Risposte
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Tutto poi ruota intorno a questa semplice frase, la moneta, un pezzo di storia e non solo, in mano a un ragazzo o anche a una persona adulta cosa provoca ? Un giorno un ragazzo a Verona mi fece una riflessione banale, ora che ho in mano questa moneta, che è un documento storico, scientifico, economico, che ha circa mille anni di vita, che ha girato migliaia di mani e che è arrivata ora a noi, anzi a me in questo caso, ecco questo tondello mi ha provocato un forte brivido. Il ragazzo quando parlava di brivido, si riferiva all'emozione dell'aver tra le mani un pezzo di storia e ora aveva la possibilità, di studiarlo, capirlo, di andare oltre al puro possesso materiale. Il ragazzo aveva capito.....ed è diventato poi un collezionista numismatico, un collezionista che vuole conoscere, sapere in che periodo è stato coniata, il come è stato coniata, il perché è stata fatta così e cosa rappresentava questo documento in numeri multipli enormi e che permette di apprezzare l'ingegno, il gusto estetico, il gusto artistico, strumento economico ma anche termometro del circolante del contesto storico e geografico da cui proviene. Il ragazzo aveva capito....e aveva avuto la stessa emozione che avevo avuto io quando non giovane come lui presi in mano una moneta ed ebbi lo stesso brivido. Capii che quel brivido mi poteva portare a riscoprire la mia identità, la mia storia, a studiarla e conoscerla ed è stato poi così in realtà. Sicuramente ebbe lo stesso brivido il ragazzino che incontrai nello studio di un noto commerciante, collezionava i denari degli Imperatori romani, sapeva tutto di questi, conosceva la storia come pochi, la sua storia..... E quindi torniamo al pezzo di storia in mano a una persona, e mi rivolgo in particolare ai giovani essendo il forum con una presenza di circa un terzo di utenti sotto i 35 anni di età, il pezzo di storia che è la moneta può portare in tutti ma in particolare nelle nuove generazioni a una crescita culturale, didattica, ad avere una società più consapevole delle proprie radici, della storia che è poi la loro storia, che comprenda meglio tramite una collezione numismatica, la storia, l'arte, l'economia, un collezionismo che diventi per i giovani uno strumento di approfondimento, di studio, un ruolo civico sociale che non può che far bene a tutti quanti.....in due parole che forse sintetizzano bene il tutto un fattore culturale, il collezionismo numismatico è anche questo....12 punti
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Sicuramente nel medioevo ma difficilmente nella monetazione moderna L' ipotesi di Marenghi sabaudi , limati in zecca per ottenere il giusto peso non mi convince piu' di tanto. Propendo piu' per problemi di coniazione che avvengono ancora ai nostri tempi. Gia' all' epoca veniva usata una ghiera per creare una rigatura oppure nodi savoia alternati a FERT onde evitare limature una volta che i marenghi uscivano dalle zecche. Pertanto avrebbe avuto poco senso andare giu' di lima cosi' pesantemente e mettere esemplari come quello della discussione in circolazione , sarebbero stati visti con sospetto dai piu'. Mentre mi e' piu' facile credere che alcuni esemplari nati con tali difetti e sfuggiti ai controlli di qualita' arrivassero sul mercato3 punti
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Salve, ve l'avevo detto no che vi facevo trovare alcune sorprese, ultimamente sto avendo un debole per le piastre, e sinceramente ho tanta voglia di imparare, questa è la stessa piastra però del 15° tipo 1805 di ferdinando IV, stesse cose di prima maggiori delucidazioni sulla moneta in particolare sullo scudo con eventuale parere di conservazione. ho voglia di riprendermi il tempo perso. ringrazio tutti quelli che vorranno intervenire a questa discussione saluti da nando122 punti
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@@Gallienus, certo, compro tutto quello che piace, purchè si parli di monete e banconote. :clapping:2 punti
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Non penso ci sia bisogno di altri pareri. La foto è nitida , si vede benissimo la nuova cartina ( coniata anche su 50,20 e 10 cent oltre i due tagli maggiori ). Provvedo a chiudere questo Topic. PS @@enzo90 le monete si coniano, le banconote si stampano :good:2 punti
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Salve a tutti, la moneta in questione è un AE3 a nome di Maggioriano (457-461 d.C.) emesso dalla zecca di Mediolanum. RIC da 2641 a 2646 a causa delle diverse varianti nella legenda finale del dritto e del rovescio, non visibili sulla moneta in esame. D/ DN Ivl Maior[ianvs .....] Busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra. R/ Victor[ia Avggg], in esergo MD Vittoria in piedi a sinistra con corona e ramo di palma. Marcus Didius2 punti
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Buongiorno a tutti! Prima di tutto vi ringrazio per l’apprezzamento espresso, non vi nascondo che mi ha fatto certamente piacere… Tuttavia la finalità della mia piccola iniziativa è quella di spingere anche altri frequentatori di questo bel forum a fare altrettanto. Come qualcuno ha giustamente osservato vi sono altri collezionisti che hanno monete spettacolari nelle proprie pregiatissime raccolte; sarebbe appunto molto istruttivo, anche e soprattutto per i più giovani, poter vedere come viene strutturata e curata una collezione (cosa che non coincide necessariamente con il seguire pedissequamente un/il catalogo). E’ indubbio che collezionare monete è spesso economicamente impegnativo (senza ovviamente considerare tutte le altre risorse che bisogna profondere in questa attività); tuttavia è incontestabile che uno dei tanti vantaggi di questo incomparabile hobby consista proprio nel poter raccogliere a vari livelli secondo il gusto individuale nonché le singole disponibilità economiche…In questo la numismatica è molto democratica! In cosa invece – secondo me- questa bella disciplina non è affatto democratica è nel livello di formazione culturale di cui ogni collezionista deve necessariamente essere dotato; è appunto necessario che il collezionista sia quantomeno un discreto conoscitore della storia, dell’arte, dell’economia e di tutto ciò che ruota attorno alla MONETA! “Tornando a bomba” ribadisco la finalità didattica della pubblicazione della mia raccolta che chiaramente non voglio che sia assunta a termine di paragone (sono ben altre le collezioni che meritano questo onore) ma sia solo di stimolo agli altri collezionisti e che dimostri, anche ai più giovani, che anche persone dalle normalissime capacità economiche e, soprattutto, intellettive possono raggiungere buoni traguardi ovviamente senza risparmiarsi quanto ad impegno ed amore per questa stupenda disciplina. La mission del forum è proprio questa…trasmettere la conoscenza e l’amore per il bello… Grazie ancora a tutti e…sotto a chi tocca!!! Stefano2 punti
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In occasione del mio compleanno (che guarda caso capita proprio al culmine del periodo delle aste!) mi piace regalarmi (o quando possibile farmi regalare) una moneta particolarmente affascinante, così che poi mi conservi il ricordo dell'avvenimento. Non dimenticherò mai il meraviglioso tetradramma di Atene che mi hanno regalato i miei genitori per i 30 anni, o l'antoniniano celebrativo del millenario di Roma da parte della mia fidanzata... Bene, quest'anno mi sono voluto regalare un pezzo non particolarmente raro ma che mi ha sempre affascinato, puntando su una conservazione migliore rispetto allo standard che mi è abitualmente consentito dal mio magro portafogli. Mi è arrivata questa mattina, e vorrei condividerla con voi :)1 punto
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Ciao a tutti, un mio amico ha questa moneta che non riusciamo ad identificare..mo dareste una mano? Diametro: 1 cm Peso: 0.87 g Metallo sembrerebbe oro, e le scritte arabe1 punto
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Concordo con Francesco BB avanzato :blum: ....ahahahah, infatti peccato per l'usura nei pressi dell'orecchio di Ferdinando altrimenti qualcosina in più !! Bravo Nando ci hai mostrato due belle Piastre !!1 punto
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Ciao Nando, secondo me è un buon BB, carina la patina d'epoca. E' il tipo con capigliatura riccia e stemma piccolo, rif. Gigante 71b.1 punto
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beh non è poi così malvagia, mettila magari dentro un libro così si appiattisce, gli angoli nel complesso sono più o meno buoni,1 punto
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@@nando12 Bellissima moneta, i miei complimenti... e ottime foto. Piacerebbe anche a me una simile, ma per ora le mie finanze non me lo permettono... ho già speso troppo negli ultimi tempi :( Le piastre di Ferdinando IV sono una più bella dell'altra.1 punto
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Se ne va via un grande allenatore. Ora abbiamo bisogno di un allenatore "antipatico" e "cattivo" . L'idea Mancini non mi dispiace anche se non vorrei che questo potesse in qualche maniera avvicinare Balotelli. Sono contento che il rischio Prandelli sia scongiurato. Vedremo.1 punto
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Assolutamente si,cosi almeno sono tutti dello stesso livello e non mi viene voglia di buttare quelli in MB1 punto
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@@Littore,come ho già scritto al post n.3 per me è una imitazione. Saluti Blaise1 punto
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Forse dai miei scritti non era chiaro ma anche io sono propenso per la bontà della moneta...1 punto
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In realtà non si tratta di due sterline alla pari, ma di un'unica valuta: le banconote che alcune banche emettono in Scozia (e anche in Irlanda del Nord) sono denominata in lire sterline, esattamente come quelle inglesi. La questione, nella pratica molto semplice, si fa complicata in teoria: nel Regno Unito solo le monete hanno corso legale ovunque: le banconote della Bank of England sono "legal tender" solo in Inghilterra e Galles, ma non in Scozia né in Irlanda del Nord. Le banconote scozzesi o nordirlandesi non sono "legal tender" da nessuna parte, infatti chiunque può legittimamente rifiutarsi di accettarle in pagamento. Nella pratica questo non accade in Scozia, ovviamente, ma è legittimo e largamente diffuso rifiutare questi biglietti a sud del confine. Per quanto assurdo possa sembrare, a livello puramente teorico, in Scozia gli unici mezzi di pagamento legali che un commerciante non può rifiutare in nessun caso sono le monete metalliche. Comunque è tutto spiegato molto bene nella pagina della Bank of England: http://www.bankofengland.co.uk/banknotes/Pages/about/faqs.aspx#151 punto
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Mi dispiace dire che il pezzo datato 1864 non è una moneta, ma una fantasia completa senza valore numismatico. Mi dispiace. ;) v. --------------------------------------------------------- I’m sorry to say that the piece dated 1864 is not a coin, but a complete fantasy with no numismatic value. Sorry. ;) v.1 punto
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@@Matteooo E' una siquilia(o Robai) del califfo Al-Munstanzir zecca di Palermo (1039) catalogata al n* 35 dello Spahr. Ho allargato la ricerca: sul D'Andrea viene classificato come Tarì (n°274-275) . La valutazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 Euro. Saluti1 punto
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A me piacciono davvero molto. Amo le monete "piene" e devo ammettere che il conio è davvero ottimo, i particolari son fatti molto bene, anche quelli più piccoli!1 punto
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Approposito di cheque mi è venuto in mente questa parte di film ,dal minuto 3,34 comprenderete perchè mi è venuto in mente :D :D1 punto
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Grazie , ho giusto qualche buona lettura per l'estate p.s. Domenico Luppino e il suo editore Montenegro non sarebbe tanto contenti che circolasse in pdf un loro libro da poco uscito e sotto copyright1 punto
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Grazie Giò: io. che l'avevo visto soltanto di passaggio, ho enormemente gradito lo sforzo fatto per metterlo on-line. C'è sempre da imparare, dicono; ma c'è anche sempre tanto da vedere ! Un sentito riconoscimento a tutti coloro che hanno partecipato a compiere questa notevole fatica ! roth371 punto
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Posto questo documento per chi e' interessato : Manifesto Camerale 9 Dicembre 1820 n.1106 REGNO DI VITTORIO EMANUELE I * DOCUMENTO DELLE CAMERA DEI CONTI DEL REGNO DI SARDEGNA CHE NOTIFICA LE REGIE PATENTI COLLE QUALI S.M. ORDINA L'EMISSIONE DELLE MONETE D'ORO E D'ARGENTO DA LIRE 20 E DA LIRE 51 punto
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Ciao ragazzi che mi dite di: 20 € DUISENBERG J001E4/ S013... SPL 20 € TRICHET G008E6/ F0111... BB 5 € DRAGHI nuova S001J3/ SD001... SPL1 punto
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Sì, certamente, tanto che le ultime fedi di credito, quelle del secolo XX, sono a tutti gli effetti delle banconote. I polizzini per certi versi costituiscono anche cartamoneta, ma più che altro sono assegni bancari nominativi, spesso condizionati al rispetto di determinate condizioni il cui compimento doveva essere verificato dal banchiere. Agli inizi dell'800 nasce a Napoli il traveller cheque!1 punto
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Moneta bellissima! E regalo di compleanno indubbiamente "di classe"! :P :)1 punto
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Concordo parzialmente con Maurizio. Emissione nordafricana in nome di Valentiniano III. Imitativa? tecnicamente sì, ma potrebbero esserci anche ipotesi alternative. L'accordo con Maurizio è solo parziale perché non ci vedo una porta di campo malfatta, bensì un guerriero rivolto a destra che sostiene un'asta verticale. Su questa "mia" lettura non mi giocherei gli zebedei. Almeno non i miei, ma solo quelli di Maurizio :rofl: Qualcuno forse sosterrà che si tratta di un'emissione trasteverina: ormai sono 46 anni che mi sto accapigliando con questo qualcuno, lui dandole a Roma e io a Cartagine, e ormai ci accapiglieremo sino alla fine dei nostri giorni, anche perché entrambi abbiamo argomenti a sostegno delle rispettive tesi. Ma in questo caso il disegno è talmente schematico che anche "lui" credo che converrà con me che si tratta di emissione cartaginese. I tondelli di queste monete sono ricavati da AE2 spezzati in quattro parti e poi ricotti sino quasi a fusione, per cui assumono questo aspetti vagamente triangolare ma dai vertici molto arrotondati. Una produzione monetaria del tempo di Genserico che precede l'inizio della monetazione propriamente vandala e che per questo è impropriamente chiamata protovandala. Più precisamente, la daterei tra il 444 e il 450.1 punto
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Ciao Nando e complimenti per l'acchiappo :hi: le monete da 120 grana di questa tipologia, cioè con i capelli lisci di Ferdinando non sono tanto facili da trovarsi, ecco perchè sono più rare dei capelli ricci.....la tua mi sembra un ottimo BB e le particolarità rilevate da Lorenzo la rendono un pochino più appetibile anche se ne ho visti altri con le A capovolte; non sò dirti con precisione se effettivamente ha subito una profonda pulizia, lievemente qualcosa credo che sia stato fatto, forse superficialmente, ma tieni presente che queste del 16° tipo sembrano essere proprio più "fredde"(consentimi il termine), sarà il ritratto di Ferdinando o la tecnica di produzione del tondello, ma ho l'impressione che sia così, bisognerebbe indagare a fondo. Credo anche che questa tipologia sia antecedente ai capelli ricci che poi sarebbe il preludio, visto la raffigurazione di Ferdinando alle Piastre dal 17° tipo in poi e cioè a quando non compaiono più le sigle L-D sulle monete .... qui @@francesco77 potrebbe scrivere il suo autorevole parere. Ciao e alla prossima.1 punto
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@@TARAS, è il guaio della comunicazione scritta. Ero divertito, non indignato. Comunque, nel rinnovare i ringraziamenti a @@centurioneamico che con il suo excursus mi ha chiarito molto le idee, replico con altre parole, a beneficio degli altri, l'incipit dell'intervento "incriminato". Era: Discutere l'equivalenza bolle-fusione è come bestemmiare. Allora, bestemmiamo Diventa: Discutere l'equivalenza bolle-fusione è come mettere in discussione un dato assodato. Ma proviamo ugualmente a farlo...1 punto
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@@gpittini Nella ricerca del bronzo in http://www.lamoneta.it/topic/125613-bronzetto-seleucide-eracle-e-legenda/?p=1430108 credo d'aver individuato il tuo bronzetto come un’emissione civica e semi autonoma di Eritre, nella Ionia, precisamente un chalkous coniato nel 375-330 ca a. C. sul modello dei bronzi di Alessandro Magno con la testa di Eracle con copricapo in pelle di leone sul diritto e armi di Eracle sul rovescio. Su alcuni bronzi è raffigurato sul diritto il giovane Dioniso con una ghirlanda in testa, ma sul rovescio non si trovano le armi di Eracle bensì un grappolo d’uva. Qui invece si notano distintamente il gorytos in alto e la clava in basso, sotto la quale vi sono le iniziali della zecca (EPY). Sulla riga sotto il gorytos c'è il nome del magistrato e sulla riga sopra la clava il patronimico del magistrato stesso. apollonia1 punto
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Qui è stato presentato un bronzo analogo http://www.lamoneta.it/topic/91564-piccola-testa-quasi-frontale/ La scritta sul rovescio del tuo bronzo è: Prima riga: sigla della zecca (Eritre) Seconda riga: nome del magistrato (AGASIKLES) Terza e quarta riga: patronimico del magistrato (figlio di ANTIPATRO) Questo bronzo porta la stessa scritta, ma sul diritto è raffigurato Dioniso. Erythrai, Ionia, AE17. Wreathed head of young Dionysos right / ERY/ AGASIKLHS/ ANTIPA/TROU, Small bunch of grapes and legend in four lines. Sear Greek 4442; BMC 117; Hunter 10. apollonia1 punto
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Appoggio in pieno il consiglio di Corbiniano, ma bisogna dire che dipende molto dal livello di approfondimento che ti interessa. Con Karényi si va ben al di là del semplice dizionario mitologico ed avrai a disposizione un ottimo punto di partenza per studi ancor più approfonditi ed aggiornati. Altra opera da consigliare è "La religione greca di epoca arcaica e classica" di Walter Burket ed in questo caso la lettura è ancor più impegnativa. Per studi abbastanza approfonditi i libri "che contano" offrono solitamente scarso appeal, apparendo come tomi da più di 600 pagine generalmente in edizione economica, ma essendo la religione greca un territorio immenso, partire con una lettura di questo tipo è fondamentale.1 punto
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Buongiorno .. eccone una piccola ...fiori fuora di cerccio.? ..0,60g diam 15mm1 punto
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@@oedema se tu vuoi andare a Roma o avere una foto della moneta fammelo sapere, ti metto in contatto con la persona giusta.1 punto
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Sarebbe bello vedere le foto anche del dritto... Ad ogni modo ho elaborato alcune immagini che potrebbero tornare utile alla discussione e che allego sotto. Tendenzialmente la presenza di bolle, unitamente al modellato evanescente, porterebbe a pensare ad un falso. Tuttavia in alcuni casi le bolle possono formarsi per altre ragioni, tra queste vi poterbbe essere in effetti l'alta temperatura che, talvolta, viene impiegata per pulire rapidamente le monete in mistura. Il processo è esattamente lo stesso impiegato in antico per l'imbianchitura e consiste nel portare ad alta temperatura il pezzo per poi raffreddarlo in una soluzione acida. L'alta temperatura ossida il rame facendolo emergere mentre la soluzione acida funziona da decapante lasciando in vista solo l'argento. Con questa modalità, eventuale umidità e rame sottopelle tende ad emergere; è in questa fase che si formano le vescicole. Però, tutte quelle viste fino ad oggi, presentavano forme e dimensioni diverse, con in genere una curvatura maggiore rispetto a quelle riscontrabili da queste foto e, quelle che esplodono, sono più grandi. Ho esasperato le caratteristiche delle foto per far emergere la struttura del metallo In questo modo emerge la porosità del metallo che ricorda molto da vicino il fenomeno della corrosione selettiva che mira ad attaccare principalmente il metallo meno nobile (rame) preservando l'argento. In questo modo si vengono a formare dei piccoli canion che conservano l'orientamento del flusso del metallo coniato. Purtroppo lo stesso fenomeno si può osservare anche nelle fusioni sebbene, viste con ingrandimenti maggiori, è possibile distinguere gli uni dagli altri. In questa stessa foto si osserva che la frattura in basso a destra forma uno spigolo (verso il nucleo del tondello) piuttosto accentuato che farebbe pensare maggiormente a una coniazione. In questa foto notiamo ancora la conformazione dei canion che sembrano evidenziare il movimento del metallo che da va dalla zona superiore del cervo verso il basso con movimento ondulatorio. infine, in questa foto evidenziamo meglio la forma del cratere che non sembra essere perfettamente sferico ma piuttosto poligonale. ipotesi: 1) le bolle potrebbero essere ricondotte effettivamente a una fusione, a rafforzare l'ipotesi vi è la forte porosità e l'elevata evanescenza dei dettagli, tuttavia i dettagli della frattura evidenziata mal si sposa con la teoria di una cattiva fusione che avrebbe dovuto necessariamente ripercuotersi anche su di essa. 2) le bolle sono la causa di un maldestro restauro moderno eseguito con il medoto del riscaldamento e successivo decapaggio. l'aspetto del poro esploso però non combina con la forma generalmente osservata in questi casi. 3) ci troviamo di fronte ad una normalissimo e naturalissimo fenomeno corrosivo che si è sviluppato in almeno due modi differenti. Si evidenzia la presenza di corrosione selettiva nel 90 % del metallo e di corrosione vescicolare nei punti già evidenziati. Le vescicole si possono generare laddove, sotto lo strato di argento, si verificano delle condizioni corrosive ai danni di porzioni di rame concentrate. La diversa ossigenazione dello starto superficiale (argento) e del substrato (rame), unitamente al diverso potenziale dato dalla natura dei due metalli, provoca una corrosione ciclica che porta al deposito di prodotti di corrosione tra la superficie ed il substrato facendo crescere la vescicola fino a farla esplodere.1 punto
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Sono di Bergamo. Ma mi sono innamorato della monetazione di Ferdinando IV e ho messo in piedi una piccolissima collezione, nei limiti delle mie scarse possibilità finanziarie: sei piastre, una mezza piastra, un carlino, un 8 tornesi, un 6 tornesi, un grano e due 9 cavalli tra cui un 1804 di cui vado molto fiero :)1 punto
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Già...che vorrà dire? Ares ha scritto male? Il British ha scritto male? è la corrispondenza dei decimali che mi fa propendere per un refuso tipografico...1 punto
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Dalle foto i graffi mi sembrano in profondità e non in negativo, sembra quindi una 'raspata' maldestra, non una spazzolata di conio, caratterizzata da segnetti in rilievo paralleli in più direzioni, ma sempre in rilievo In effetti ultimamente bella bella non è comparsa in asta e i miei commercianti di fiducia non l'hanno proposta La mia la presi a un ottimo prezzo da un negozio di Parma diversi anni fa in cui capitai per caso dopo un colloquio di lavoro (finito peraltro non come avrei voluto!), ed è una delle poche monete tenute inbustate proprio in vista di un possibile agevole futuro cambio... sia mai che capiti un bel FDC spettacolare... ma ancora non è capitato Per me la vera difficoltà è trovare il 1/4 di Rupia 1913 FDC, i 2 che ho visto (uno nella De Micheli se non ricordo male) erano porosi e ben lontani da essere FDC1 punto
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sarò cieco, ma a me pare di vedere che i segni delle "spazzolate" (ma che avrà usato ?) proseguono anche sulle lettere della legenda .... dopo che siano in rilievo o no, è un altro aspetto della questione (che tende a stabilire il "prima" o "dopo" la coniatura)... in ogni caso, chi ha fatto questo era un pasticcione ...ed ha fatto danni :D1 punto
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A Renà, te posso dì nà cosa 'n romanesco? ma chi tte correvaddietro pè compralla stà moneta, c'avevi pressa? aspettanne una mijore no? spazzalotae di conio si, spazzolate di conio no, questa era una moneta che er Sor Renato doveva passare la mano... imho ovviamente ;) ciaux!!!! :)1 punto
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scusate....ma la mezza rupia del 1913 perchè dovrebbe essere estremamente rara e difficile trovarla sulla piazza?? http://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-SOM/4-2 il catalogo la mette R .... mi son perso qualcosa?di passaggi in asta anche abbastanza recenti mi pare ce ne siano in abbondanza... per quanto riguarda i segni sulla moneta se sono in rilievo vuol dire chè c'è più materiale e quindi a rigor di logica il peso dovrebbe essere leggermente superiore, giusto? provato a pesarla? :) un saluto a tutti1 punto
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Ciao Giovanni, la tua è sicuramente un ottima proposta e a tal proposito inizio con il dirti che la 40 lire del 1813 è principalmente classificata per il rovescio con le diverse troncature dei rami in basso (rif. Gigante 8, 8a e 8b) ma quel che è interessante è che il tipo con rami corti ha l'impronta dell'effigie più voluminosa e una diversa predisposizione dei riccioli della capigliatura a quella con rami lunghi al rovescio. In poche parole il primo tipo è più originale. Se l'amico Picchio inizierà a postare il suo arsenale di 40 lire potremo comprendere questa lieve ma evidente differenza nel ritratto. Importanti sono anche le varianti di punteggiatura o di diversa posizione delle leggende e dei numeri. Quel che voglio oggi è soffermarmi sul ritratto. A mio parere gli incisori dell'effigie reale sono due perchè la costruzione del conio è differente, il volume è diverso e non dimentichiamo che all'epoca lavoravano diversi artisti incisori a Napoli come ad esempio Filippo Rega, Vincenzo Catenacci, Nicola Morghen, eccetera (cfr. Siciliano, Medaglie napoletane 1806-1815. I napoleonidi). La cosa molto curiosa è che reperire in conservazione eccezionale una 40 lire con effigie grande/rami corti è cosa della più grande difficoltà, pensa che in vita mia ne avrò viste al massimo due in FDC SENZA SCHIACCIATURE O DEBOLEZZE (cfr. Asta NAC 12 del 1998), già, perchè nel 99,9 % dei casi la basetta risulta sempre poco nitida e con schiacciature o debolezze, non a caso sul Gigante è classificata come III classe. Diversamente, il tipo con l'effigie piccola/rami lunghi invece, appare in SPL o più (con la basetta ben nitida) con una frequenza maggiore. La mia conclusione? Che il tipo con testa grande/rami corti sarebbe da classificare prima dell'altro perchè molto probabilmente alla zecca una volta resosi conto dei problemi tecnici riscontrati al dritto si provvide a fare incidere un secondo conio (quello con testa piccola/rami lunghi), più preciso e meno problematico .......... dando ovviamente incarico ad un altro valido incisore. Ma questa è una mia deduzione fondata sull'analisi della costruzione dei conii e sull'analisi dei difetti maggiormente riscontrabili, certamente non documentata. Non dimentichiamo poi che molte delle monete decimali napoletane ebbero difficoltà a circolare a Napoli dopo il 1815 ma tutte quelle che andarono all'estero continuarono a circolare liberamente insieme alle altre decimali. A Napoli sarebbe stato problematico gestire la monetazione decimali murattiana, il titolo del metallo era diverso da quello in uso in quegli anni.1 punto
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