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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/17/14 in Risposte
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Tutto poi ruota intorno a questa semplice frase, la moneta, un pezzo di storia e non solo, in mano a un ragazzo o anche a una persona adulta cosa provoca ? Un giorno un ragazzo a Verona mi fece una riflessione banale, ora che ho in mano questa moneta, che è un documento storico, scientifico, economico, che ha circa mille anni di vita, che ha girato migliaia di mani e che è arrivata ora a noi, anzi a me in questo caso, ecco questo tondello mi ha provocato un forte brivido. Il ragazzo quando parlava di brivido, si riferiva all'emozione dell'aver tra le mani un pezzo di storia e ora aveva la possibilità, di studiarlo, capirlo, di andare oltre al puro possesso materiale. Il ragazzo aveva capito.....ed è diventato poi un collezionista numismatico, un collezionista che vuole conoscere, sapere in che periodo è stato coniata, il come è stato coniata, il perché è stata fatta così e cosa rappresentava questo documento in numeri multipli enormi e che permette di apprezzare l'ingegno, il gusto estetico, il gusto artistico, strumento economico ma anche termometro del circolante del contesto storico e geografico da cui proviene. Il ragazzo aveva capito....e aveva avuto la stessa emozione che avevo avuto io quando non giovane come lui presi in mano una moneta ed ebbi lo stesso brivido. Capii che quel brivido mi poteva portare a riscoprire la mia identità, la mia storia, a studiarla e conoscerla ed è stato poi così in realtà. Sicuramente ebbe lo stesso brivido il ragazzino che incontrai nello studio di un noto commerciante, collezionava i denari degli Imperatori romani, sapeva tutto di questi, conosceva la storia come pochi, la sua storia..... E quindi torniamo al pezzo di storia in mano a una persona, e mi rivolgo in particolare ai giovani essendo il forum con una presenza di circa un terzo di utenti sotto i 35 anni di età, il pezzo di storia che è la moneta può portare in tutti ma in particolare nelle nuove generazioni a una crescita culturale, didattica, ad avere una società più consapevole delle proprie radici, della storia che è poi la loro storia, che comprenda meglio tramite una collezione numismatica, la storia, l'arte, l'economia, un collezionismo che diventi per i giovani uno strumento di approfondimento, di studio, un ruolo civico sociale che non può che far bene a tutti quanti.....in due parole che forse sintetizzano bene il tutto un fattore culturale, il collezionismo numismatico è anche questo....4 punti
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Buongiorno, vorrei condividere con voi questo bel quadro con le fasi di lavorazione di una medaglia in bronzo del diametro di 60 mm., dedicata al diciassettesimo centenario del martirio di S.ANTONINO patrono di PIACENZA, coniata da ROMOLI nel 2003. Dimensioni del quadro cm. 68 X 26. Purtroppo la foto non rende visibile tutti i particolari. P.S. Non mi era mai capitato di vedere un quadro del genere.4 punti
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La mia “storia numismatica” è iniziata da bambino quando letteralmente rimasi folgorato dalla vista delle monete che mia nonna aveva gelosamente messo da parte negli anni. Tanti anni in cui quella fiammella non si è mai spenta. Sopita? Forse, ma come il fuoco ancor vivo fra i tizzoni ardenti, era solo in attesa, pronta a tornare più forte di prima. Non so spiegare cosa significhi fare la raccolta delle monete, posso però dire che la ricerca delle monete e lo studio che ad essa necessariamente s’accompagna è una metafora della vita, dell’esistenza. La ricerca di qualche cosa di profondo, atavico, la riscoperta delle proprie origini. C’è poi una cosa che non smette mai di meravigliarmi. In un mondo sconvolto dalle guerre, dominato dalla frenesia della vita moderna, un mondo che non lascia spazio alla riflessione e non ha rispetto della storia e del passato, c’è gente che si ferma ad ammirare una moneta, persone che sono unite da una passione comune, che impiegano il loro tempo a donare cultura. E questa conoscenza, questa passione che ci accomuna è l’amore per la storia; storia che tramite le monete diventa di tutti, comune a tutti e per tutti...3 punti
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Conoscevo un bambino che a sei anni, mentre era con il padre impegnato in un lavoro in campagna, trovò un 5 centesimi impero di V. E. III. Altro che brivido! Gli si aprì un mondo! Lui che fino ad allora conosceva solo qualche spicciolo dell'amata (e rimpianta lira). Quello era un "soldo" dei suoi nonni, faceva parte quindi della "sua" storia. Da allora quel bambino non ha smesso mai di approfondire il binomio inseparabile monete-storia scoprendo ogni giorno novità sulla storia del suo territorio e sulle monete che vi hanno circolato. Il tempo è passato e quel bambino è diventato adulto (anche se qualcuno si ostina a definirlo ancora "un ragazzo"). Ha smesso da tempo di collezionare monete ma non ha mai smesso di cercare libri e quant'altro gli permettesse di saperne di più cercando, nel suo piccolo, di divulgare quanto appreso. In questa maniera è riuscito a rinnovare quel brivido provato da bambino. Permettetemi poi di dissentire su una affermazione che ho letto più volte, cioè che le monete non parlano... Non concordo. Le monete parlano eccome. Testimoni del nostro passato ne raccontano di cose :). Grazie Mario per l'ennesima interessantissima discussione.3 punti
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Ciao a tutti, Non seguo particolarmente le preunitarie ma con questa è stato amore a prima vista :D Ringrazio fin da ora chi vorrà intervenire. Linda2 punti
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Germania D Anno: 2007 Tiratura: 11.840.000 Condizioni: bb+ Regione: Puglia2 punti
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Caro Fratelupo, forse c'è un equivoco, non è che sono offeso, semplicemente questa è una discussione che non deve essere un monologo infinito,anche se il monologo non mi spaventa, questa è una discussione per voi utenti, che bisogna intanto leggere tutta e poi eventualmente rispondere a se vi è piaciuto o meno il primo post, secondariamente se siete d'accordo su quanto detto su cosettine di poco conto, tipo il ruolo del collezionismo, la divulgazione, i giovani, la condivisione....., su questi punti sarebbe invece importante anche una semplice risposta come ha fatto il da te citato @@Arka che ha detto sono d'accordo con te, ma ovviamente è lecito rispondere in qualunque modo, contrario, diverso, ci mancherebbe, ma se ci sono poche risposte come possiamo capire se questi sono valori condivisi o meno ? Più che parlare di scusarsi, offendersi, tragico....vorrei sentire il tuo parere e anche di altri su queste domande, il mio l'ho già detto, ora tocca a voi eventualmente, ma non c'è bisogno di scusarsi questo è giusto, fate quello che ritenete giusto e possibile..... Credo però poi avendo iniziato e condotto la discussione di avere il permesso di dare un parere personale,e ripeto personale, su questa discussione,poi ognuno dirà ovviamente il suo. Il forum certamente va benissimo grazie anche a chi ha dedicato tempo, passione e idee per farlo diventare grande, attori e divulgatori che magari oggi non scrivono più ma che non dobbiamo mai dimenticare e grazie a persone che parlano di lamoneta, del forum, ovviamente bene, in sedi importanti dove una volta sarebbe stato impensabile fare questo. Certamente le iniziative importanti del forum recenti e meno recenti le ho vissute bene e ti assicuro che senza collaborazione e condivisione non avrebbero avuto il successo che poi hanno avuto, sul forum e in altre sedi, anzi probabilmente, anzi sicuramente non sarebbero neanche partite, ecco perchè condividere è l'essenza e il principio base del forum, se c'è una iniziativa per esempio sui giovani, basta dire ripeto bene, bravi, basta anche questo, e per fare questo sono sicuro che il tempo e la voglia la trovi e una parola per un ragazzo è tutto, te lo assicuro, saluti, Mario2 punti
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Io onestamente mi fermo qui....quello che dovevo dire l'ho detto in modo anche chiaro, probabilmente non interessano questi temi, forse non c'è condivisione su tutto ciò, ne prendo atto, anzi direi ne prendiamo atto. Ringrazio comunque i pochi intervenuti, pochi ma molto belli devo anche dire, chi ha letto e chi ha premiato col consenso questa discussione. Mi fermo qui....perché non vorrei passare dalla parte di quello che infastidisce, tutto sommato non ho alcun interesse specifico in tutto questo, se non una passione generosa per la numismatica, per il collezionismo, per la divulgazione e penso che i giovani siano il nostro futuro, quindi di più non dirò, né mi sembra il caso onestamente.... Aggiungo ancora che è un peccato vedere così poca partecipazione da parte del forum su temi così alti, sui valori, è un peccato, intanto per la nostra comunità, che ha una potenzialità anche solo numerica neanche confrontabile con quanto visto finora, tra l'altro in Piazzetta e linkato anche in due sezioni specifiche. E' un peccato inoltre perché come sapete il forum è composto da tantissimi visitatori, qualche utente anonimo, e questi visitatori esterni leggono, leggono....., il forum è praticamente letto da tutti ormai, e questo quadro visto all'esterno comunicherà una visione di debolezza, di mancanza di unione, negativo secondo me......io la ritengo una sconfitta, ma una sconfitta di tutti noi..... Aggiungo che paradossalmente in questi ultimi tempi per alcune iniziative tipo quella dei giovani o altre, o per discussioni con contenuti importanti sono arrivati a me ed altri più apprezzamenti positivi dal mondo esterno al forum che legge e segue con attenzione che dal forum stesso, il che può far piacere da un lato, dall'altro apre un interrogativo sul perché il forum sia bloccato e freddo in alcuni casi.....interrogativo al quale certamente non devo rispondere io..... Ripeto mi fermerò qui.....leggerò eventualmente altri interventi se ci saranno, torno ora alla sezione monete moderne a parlare di belle patine che apprezzo ovviamente anche io.....ma che certamente sono ben altro, decisamente altro, rispetto a quello di cui abbiamo parlato qui.....mi adeguerò ovviamente......non si può fare altro.....2 punti
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: lussemburgo Anno: 2009 Tiratura: 800.000 Condizioni: bb Regione: puglia2 punti
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Discussione nata un po per caso con l'amico @@gallo83, ed un po anche per sfatare dubbi e curiosità sulle molteplici varianti nel dritto di questa bellissima piastra, l'unica che abbia effigiato il blasone borbonico nella sua interezza, e che presenta un artistico ritratto del Sovrano "nasone e lazzarone", facendolo sembrare addirittura più bello di quello che in realtà fosse. Ho notato che la variante testa grande ha sovente dei difetti di conio particolarmente evidenziati nel bordo, e che ciò non avviene con la variante con rilievi più bassi (ripeto che parliamo del primo tipo di questa moneta, con la testa grande). Avete riscontrato anche voi questa cosa? è solo una mia impressione, oppure questo problema è da imputare proprio alle problematiche tecniche degli incusi nel taglio con ed i rilievi più alti della corona durante la fase di coniazione? Allego le foto di due miei esemplari, il primo con i rilievi alti nel ritratto, ma il bordo deturpato, ed il secondo con rilievi più bassi ma bordo integro. La seconda è la variante con la cifra del millesimo ribattuta su 9 A voi la parola, magari con foto descrittive per meglio illustrare il tutto. Invito anche Marco a postare di nuovo la sua bella piastra qui così da avere una visione d'insieme degli esemplari. fabrizio1 punto
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NUMISNAPOLI Ritorna il convegno numismatico a Napoli! Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre 2014. Hotel Terme di Agnano, via Agnano Astroni, 24 80125 Napoli Ampia sala, ambiente confortevole ed ampio parcheggio custodito. Per info: circolopartenopeo(chiocciola)libero.it ci trovate anche su Facebook in CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO Finalmente amici! Siamo lieti di annunciare che il 26, 27 e 28 settembre ci sarà il convegno numismatico a Napoli organizzato dal nascente Circolo Numismatico Partenopeo, l'ultimo organizzato in questa città risale, ahimè, a circa otto anni fà. Abbiamo scelto come location una struttura alberghiera - termale situata a circa 500 metri dall'uscita AGNANO della tangenziale di Napoli, la scelta di questo luogo è stata dettata dalla necessità di evitare ai visitatori i soliti problemi di viabilità e sosta urbana. http://www.termediagnano.it/hotel.html Abbiamo verificato nel calendario eventi e nel periodo da noi scelto non ci sono analoghe manifestazioni, questo per evitare sovrapposizioni e malcontento. Per chi verrà in auto sarà comodissimo, chi vorrà venire invece in aereo o in treno verrà informato in questa sede sugli orari dei collegamenti e varie. La struttura è ubicata in un'area storicamente famosa e lontana dal caos cittadino, con un parcheggio interno custudito di 250 posti auto ed una sala dedicata agli espositori di circa 300 mq., ampi saloni attigui ed un ampio spazio esterno alla sala. L'hotel terme di Agnano offre discrete camere a prezzi accessibilissimi. La sala ospiterà circa 35 espositori tra numismatici, editori numismatici e case d'aste e sarà un convegno improntato sulla qualità, non mancheranno nomi importanti (agli inizi di settembre saremo in grado di postare una lista dei commercianti partecipanti) e nell'occasione sarà offerto un piccolo rinfresco-buffet dal Circolo Numismatico Partenopeo. Mi rivolgo ora all'amministratore @@Reficul e @@Giovanna per comunicare che desideriamo in quell'occasione creare un luogo di incontro per noi utenti Lamoneta e se reficul ha a disposizione qualche locandina o gigantografia pubblicitaria del forum potremo esporla a titolo gratuito nella sala e all'esterno, un po' di pubblicità per il nostro forum fa sempre bene. Ci auguriamo che sia un successo e faremo del nostro meglio affinchè tutto proceda nel migliore dei modi! Siete tutti invitati! .......... Ingresso gratuito ovviamente. Un grazie a tutti per l'attenzione.1 punto
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Ciao a tutti. :hi: Avevo trasmesso a Roberto (ormai è passato più di un anno...) un articolo dal titolo: "Le vicende monetarie conseguenti all'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia". Considerato che, come saprete già, il GdN con il numero di luglio/agosto 2014 non uscirà più in forma cartacea, ho pensato di condividere l'articolo qui con Voi, sapendo di trovare in questa Sezione degli Estimatori dell'argomento e dei Lettori molto preparati, che non hanno timore di scrivere quello che pensano. Faccio solo presente che l'articolo era corredato dalle scansioni dei provvedimenti, delle tabelle e delle tariffe riportati nel testo ma che, per ovviii motivi di spazio, non ho allegato qui. Se qualcuno volesse copia di qualunque documento citato nell'articolo, me lo faccia sapere e glielo fornirò senza alcun problema. Naturalmente se non concordate sulle opinioni esposte, sui dati forniti e su qualunque altra cosa riportata nell'articolo, non esitate ad esprimerVi in proposito....sono pronto a confrontarmi e ad alimentare qualunque dibattito costruttivo....e ovviamente anche a prendere atto di possibili errori. Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente. Michele Regno2Sicilie.pdf1 punto
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Penso sia quella a cui faceva riferimento il proprietario di questo '13 poco prima, anche se lui forse ancora non lo sa. A proposito Rick, tu che sei un esperto fotografico assieme a Fabrizio, secondo te tra l'esemplare che hai linkato tu e quello postato dal curatore, ci passa mezzo punto e più di differenza sulla conservaione ?1 punto
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"Ciao, riporto la discussione in alto, visto che questa discussione mi interessa, si potrebbe sapere se ci sono novità?" Ciao. Temo di no. Da un lato, nessuna risposta è stata ancora fornita da chi sa ma, evidentemente, non desidera informare i lettori sui particolari di questa vicenda (e ciò, francamente, suscita nei suddetti lettori molti interrogativi). Dall'altro, le iniziative di carattere politico-ispettivo (interrogazioni parlamentari) che si volevano mettere in campo, sembrano essersi arenate (semprechè siano state almeno avviate...cosa di cui non v'è certezza). Diciamo che lo scenario è quello tipico "italiota"; a cui noi, peraltro, siamo perfettamente abituati: silenzi "assordanti", "muri di gomma", promesse di intervento che trovano però sempre qualche alib per non essere mantenute: prima la crisi di governo; poi il nuovo governo; poi le priorità; poi le riforme....poi magari ci sarà di nuovo la crisi di governo....e il circuito riparte daccapo....e intanto il tempo passa e le risposte non arrivano mai. Saluti. M.1 punto
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Mi era venuto il sospetto che fossi tu il coautore...bellissimo articolo a cui ho potuto dare un'occhiata veloce, mi ero già ripromessa di leggerlo con calma, ora lo leggerò ancora più volentieri. Non ho dubbi che anche quello uscito questo mese sarà un bellissimo articolo, conoscendo bene il tuo stile di scrittura non posso pensare altro. Spero di avere presto l'occasione di leggerlo. Ciao e complimenti per il tuo debutto da articolista "cartaceo". Giò :D1 punto
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Qualcuno tra coloro che hanno ricevuto la rivista può dirmi la sua impressione sull'articolo di copertina, In God We Trust? E' il primo articolo interamente mio pubblicato su carta, avevo collaborato nel numero di giugno all'articolo di Bernardino Mirra sulla zecca di Philadelphia, ma vevano sbaglaito a scrivere il mio nome :P Quello della carta stampata è un campo completamente nuovo per me, consigli e critiche saranno ben accetti. petronius oo)1 punto
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Bel ritrovamento. Complimenti. Sent from my GT-I9505 using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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DE GREGE EPICURI Non ti so dire quanto possa valere (non moltissimo visto che è un po' "infortunata"), ma devo dire che come stile è originale e diversa da tante altre VIRTUS. Licinio ha una bella barba (a meno che non gliela abbiano rifatta), ma soprattutto quel prigioniero a destra, con quell' aspetto così orientale- semitico, che guarda in alto, non l'avevo mai visto.1 punto
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Mah... a me sembra proprio Adriano Dal colore sembra un asse in rame, la foto del verso è un po' sfocata, ne servirebbe una migliore, mi sembra di vedere SC ai lati della figura stante al centro, però, date le condizioni e la foto, potrebbe essere qualsiasi cosa, ad esempio questa: @@fedelinux89 per quanto riguarda la datazione dell'Aureliano, con quell'esergo si tratta di un antoniniano post-riforma (III periodo secondo il RIC) quindi databile dal 274 al 275 Per il Valentiniano, i simboli in campo contrassegnano le varie emissioni (sono censite 44 varianti per il 15a), probabilmente un modo per tener conto della tiratura, il segno di zecca si trova invece nell'esergo, ad esempio delta (quarta officina) SIS (Siscia) C (altro carattere per contrassegnare l'emissione).1 punto
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Visto che mi sono permesso anche io di dare opinioni su questa moneta volevo solo concludere dicendo -e lo sempre sostenuto in vari interventi- che le monete vanno studiate dal vivo e non dall'immagine. L immagine può trarre in inganno, molte volte azzardando conclusioni anche da foto 3D poi dal vivo ho dovuto ricredermi, quindi la mia esperienza mi porta a fidarmi poco delle immagini. Nei miei interventi ho scritto che sarebbe utile sapere come si presenta la superficie all interno delle fratture, se semplicemente ossidato oppure se presenta una struttura del metallo più complessa. Forse il Signor Arturo a info a riguardo visto che ha senz'altro più notizie di coloro che opinano talvolta in modo perentorio solo sulla base di foto. Ovviamente fra coloro che eccedono c'è anche il sottoscritto e sarebbe Buona cosa meditare prima di scrivere e cercare di tenere un profilo basso vista la delicatezza dell argomento oltre al fatto che non abbiamo la moneta in mano.1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Germania D Anno: 2008 Tiratura: 8.900.000 Condizioni: bb+ Regione: Puglia1 punto
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Nel senso che hai anche il 1920 e il 1921 e il purtroppo è riferito al fatto che non ci sono altre date da aggiungere? :rofl:1 punto
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È una moneta comune. Anche in alta conservazione non vale molto. Però ha un disegno che a me piace molto. Ci sono i tagli da 50 cent e 1 e 2 franchi.1 punto
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L'interesse di una moneta non si misura in millimetri... Grazie a Te per averla condivisa con noi. Magari in futuro qualcuno di noi, studiandola meglio, potrà dire qualche cosa di nuovo in proposito. Arka1 punto
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Ciao di questo argomento si è già parlato in altre discussioni cercale nel forum, quello da te postato è una tetradracma di Demetrio II come da te detto ma non ha niente a che fare con gli shekel di Tiro la moneta che si suppone sia quella del tradimento di Gesù, che porta al dritto la testa di Melquar e al retro un'aquila su prora di nave. Se vai su acsearc e digiti shekel tyre ne avrai un'ampia gamma. Silvio1 punto
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Ciao @@ilcollezionista90 , nessunissimo problema e nessuna scusa , ci mancherebbe altro , gli interventi mi piacciono e sono utili , altrimenti che faccio , scrivo e mi rispondo da solo ? il mio era solo un consiglio in relazione all' argomento delle ultime risposte fuori del tema del post , forse un po' fuorvianti e "pericolose" dato lo scivolamento verso il politico , anche se storico . Per la tua richiesta ti ho inviato un messaggio , un saluto .1 punto
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Dal basso della mia esperienza e data la disastrosa condizione della moneta non me la sento di poter optare per una opzione o l'altra. Tuttavia rimanendo sempre nel campo delle ipotesi e della fantasia ho notato sul dritto, dietro la testa dell'Imperatore, quello che rimane del probabile fiocco che legava la corona di Adriano laureato, cosa che non mi sembra di aver notato nella moneta proposta da @eliodoro o che comunque mi sembra coincidere meglio con quella di @grosso. Inoltre la figura al verso, essendo molto centrale ed allungata, bene si presterebbe all'ipotesi formulata da @grosso. Ripeto che sono tutte congetture per pura speculazione intellettuale :)1 punto
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E' successo anche di trovare due tagli con stesso seriale,qualcuno direbbe quella frase che tanto "amo" ma quanto vale :rofl: PS Palermo invasa dalla 50 J063 ,cosa davvero curiosa perchè apparvero almeno dalle mie parti nel maggio 2011,comunque non avevo mai riscontrato il seriale S376 .1 punto
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Purtroppo, è un argomento molto scivoloso ed il computer non lo rende più agevole. basta una mezza frase ambigua che si possono innescare interpretrazioni errate di un pensiero. parti dal pressuposto che, poi, non sono uno storico nè tanto meno un professore quindi, le mie parole sono, su molto aspetti, superficiali o prive di analisi approfondita. Se non erro, Hitler aveva come modello il fascismo di Mussolini. Non sapevo, per esempio, della rivolta dei tedeschi nei confronti dei governanti della Repubblica di Weimar e, quindi, non davo rilievo a questo fatto. La materia è complessa... Il dato di partenza della discussione era quello indicato da Legio. Si domndava come fosse stato possibile che Hitler era giunto al potere, magari con l'esoterismo. Io penso che, purtroppo, le ragioni erano molteplici..1 punto
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@@joker67 La valutazione di una moneta è data principalmente dalla rarità e dalla conservazione. L'asta Vecchi è relativa al 1996; circa vent'anni addietro ed è relativa ad una moneta molto più brutta della tua - Ragionamento personale sui valori: Il valore 20 anni addietro lo puoi raddoppiare, e se tieni conto che la tua moneta ha un grado in più di conservazione puoi considerare come accettabile indicativamente un rialzo a 150/200€. In poca sostanza, le 50 sterline possono diventare oggi 150/200 ( indicativo e mio personale) A proposito; ho trovato nell'asta Italiana; ARTEMIDE ASTE XXI del Sett. 2008 a pag. 35 la moneta n°337 che è la stessa CR 84/5 di cui stiamo parlando considerata Rara.. La conservazione BB/BB+ dell'asta Artemide la vedo meglio della tua; meno lustrata, con rilievi migliori. Il prezzo esposto è stato di 350 €. Se consideri che un grado in più di conservazione indicativamente raddoppia il prezzo direi che la tua moneta può essere considerata attorno ai 150/200€ attuali. PS: è una mia personale valutazione, altre aste possono alzare od abbassare il livello, ed il percepito soggettivo non è uguale per tutti. ciao Pietro1 punto
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ma scusatemi,tintinna non dovrebbe essere un perito?avra' visionato la moneta?fino a prova contraria dovrebbe garantirla pure autentica(non so per quanto tempo...) fossi in te,@g.aulisio non sarei cosi dimesso.capisco che sia interessante anche trovare gli elementi che possono far giungere a conclusione che sia una moneta falsa...ma in fondo l'hai pagata per buona!! detto cio'...dico la mia valutare se un fuso sia falso o vero e' sempre un azzardo,gran parte dei riferimenti che abbiamo nel coniato qui non esistono,possiamo rifarci a pochi parametri.come dice numizmo il peso e' un campanello,lo stile ne e' un altro,il bordo,i codoli di fusione,la forma, il diametro ,lo spessore.....la comparazione con esemplari certamente autentici.infine la madre di tutte le verita'....la patina e l'occhio di chi ne ha viste a migliaia.ultima possibilita' gli aiuti strumentali,ma e' cosa difficile da eseguire. nel nostro esemplare,stile,peso non coincidono....per gli altri dati devi darci una mano tu aulisio...1 punto
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Gli aspetti positivi e virtuosi del collezionare monete li abbiamo visti, e magari ce ne saranno anche altri, però dobbiamo anche dirlo per correttezza che il collezionismo numismatico non è quella che si definisce una oasi perfetta, felice, il collezionista ha i suoi problemi, e ripeto in questa sede non voglio parlare volutamente di aspetti normativi e legali, ma solo di come si rapporta il collezionista di oggi. Due aspetti mi vengono subito in mente, uno è arcinoto, la figura del collezionista solitario, il collezionista è riservato, ama poco farsi vedere e parlare, tiene normalmente un po' le distanze dal mondo. Atteggiamento che è anche comprensibile, riservatezza, timore, non mettersi in vista. Ma non tutti sono così, in particolare con l'avvento del forum, molti collezionisti, studiosi, hanno deciso di partecipare, condividere, monete, informazioni, divulgano in poche parole, è il collezionismo aperto, che parla, che cerca contatti anche con l'esterno, con altri ambiti, sul forum ci sono o meglio in qualche caso dobbiamo anche dire c'erano, grandi divulgatori che tanto hanno fatto per la numismatica e per il forum stesso. Ma detto questo, un altro aspetto che secondo me caratterizza il collezionismo numismatico è quello di andare in ordine sparso, ha una grande difficoltà ad unirsi, aggregarsi, condividere, parlarsi, anche su temi non difficili e problematici, il forum è un po' lo specchio di tutto questo, e il forum dovrebbe invece essere proprio l'incontrario cioè condivisione, eppure qui ci sono i comunicatori, quelli più aperti, che si espongono anche, eppure anche questa discussione è qui a dimostrarlo, si fatica a dare un semplice assenso su gradi temi, su cui si poggia anche la nostra presenza qui sul forum, sul nostro essere collezionisti. Fatichiamo a rispondere su temi tipo la divulgazione, i giovani, il ruolo culturale e civico del collezionismo numismatico. Lo fu, diciamolo pure anche per l'iniziativa per i giovani, faticammo a trovare, quasi cercandoli uno ad uno gli utenti per aderire a un progetto a favore dei giovani, non ci fu l'adesione totale che ci doveva essere vista la enorme visibilità dell'iniziativa, ci fu il minimo sindacale diciamo pur bussando a tutte le porte e io lo so bene questo.... Qui si ripete lo stesso, con i giovani sarebbe bastato un bravi, bene, di molti, anche autorevoli del forum non ci fu e a molti di noi fece dispiacere, non per noi, ma per i giovani che capirono bene tutto questo. A cosa sia dovuto questa mancanza di condivisione anche qui sul forum posso solo tentare di dare qualche spiegazione, non il tempo che manca, perché un bene lo dici in un secondo, personalismi, campanilismi, il ritenere questi argomenti di secondo piano, quando sono poi la trave della numismatica, non lo so e comunque mi dispiace personalmente, come dispiace a molti che leggono e che capiscono, rimasero male anche i ragazzi, i giovani sono di tutti.....sono i nostri giovani....il nostro futuro forse.... Certamente appassiona di più una discussione sulla patina, o sullo SPL-, e ne prendo atto, anzi diciamo pure ne prendiamo atto, pur dando tutta la dignità e importanza dovuta anche a discussioni così, ma tutto questo presuppone un particolare che la moneta, il famoso pezzo di storia sia in mano a un ragazzo e diciamo pure anche a un adulto......1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Francia Anno: 2014 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: qFDC Città: Nizza Note: News, bellissima moneta1 punto
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Ragionamento giusto se vuoi comperare il giocatore affermato. Se non hai il cash allora devi programmare... creare una rete per arrivare a prendere il futuro "top player". Il sunnominato Sanchez lo scovó l'Udinese... assieme a tanti altri. Alla Juve è riuscito con Pogba, Vidal e Llorente. Cambiando discorso ma restando in tema la Spagna vinse 2 europei ed un mondiale con giocatori prodotti dalle sue scuole calcio. Stesso discorso per la Germania che creó scuole di calcio dopo averle beccate di brutto da una squadra africana in un mondiale under 21. Ed ora riscuote i frutti. Parte del premio-mondiale andrá speso per costruirne di nuove. Tornando ai club italiani, questi risentono giustamente della crisi finanziaria e non possono competere con i capitali esteri provenienti da privati (singoli o collettivi) o dal marketing. La Spagna poi ha un sistema fiscale molto favorevole... In breve: bisogna cambiare la mentalitá e non mettersi in concorrenza diretta con chi i capitali li ha. Ma in Italia non siamo molto veloci a farlo... Ciao Illyricum ;) Sent from my GT-I8190 using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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Mi riferisco ovviamente alla Piazzetta Francesco, non a questa discussione, certamente poi i valori di cui parliamo sono gli stessi e quindi evidentemente ci può essere una giusta simbiosi tra le due discussioni, ovviamente spero anche in qualche contributo tuo o di chi legge qui per rafforzare l'idea di unione del mondo collezionistico su questi grandi temi verso gli ambiti esterni .1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: germania F Anno: 2012 Tiratura: 6.300.000 Condizioni: bb Regione: puglia1 punto
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@@criss22 Oltre al commento di @@Arciduca aggiungo che, avendola trovata più di 2 mesi fa, non puoi inserirla. Sono accettati i ritrovamenti entro un mese dalla data di pubblicazione.1 punto
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Vorrei provare a riassumere la posizione dell’Autore, nella speranza di alimentare il dibattito (e di suscitare interesse per il libro, che è di indubbio e grande interesse). Premetto che Coarelli opera la sua ricostruzione partendo da due presupposti, che invece negli ultimi anni sono stati fortemente attaccati, soprattutto dalla scuola inglese: i testi classici vanno interpretati su base filologica e confermati con dati archeologici, ma non disattesi; l’iconografia di tutte le monete - anche quelle della fase cosiddetta romano-campana - ha un significato, che doveva essere intellegibile all’epoca della loro emissione. Ecco, quindi, una brevissima sintesi (mi scuso per gli errori, tutti miei). Lascio alla lettura del suo libro (di cui mi sento di caldeggiare l’acquisto) il processo logico attraverso cui Coarelli giunge a formulare queste interessantissime teorie. 375-325 a.C. - aes signatum Per Coarelli, l’aes signatum doveva essere in uso nel corso del IV secolo, ma prima della coniazione dell’aes grave (che l’autore colloca all’ultimo quarto del secolo). In particolare, il lingotto Cr. 4/1 non può non essere anteriore alla didracma Cr. 13/1, portando una legenda più arcaica; il lingotto Cr. 10/1 potrebbe alludere alla riforma, nel 367, del collegium sacris faciundis, i cui membri furono portati a 2 a 10, o alla susseguente ricostruzione del tempio di Apollo, nel 353; il lingotto Cr. 12/1 potrebbe commemorare la vittoria sui Volsci e sulla Lega Latina del 338, quando i rostra furono portati al Comizio, a ornare la tribuna. Le stelle, simbolo dei Dioscuri, evocherebbero l’altra, famosa vittoria di Roma contro la Lega Latina, al Lago Regillo nel 499. dal 326-312 a.C. - Cr. 13/1. Secondo Coarelli (che richiama Torelli), il D/ richiama l’immagine dell’ara Martis e rinvia, quindi, al lustrum che chiudeva la censura. Il R/ alluderebbe invece alla cavalleria e alla Campania (territorio celebre per le sue messi); l’iconografia quindi alluderebbe a un censimento di cavalieri (recognitio equitum) campani. Sappiamo che i Capuani dovettero pagare 450 “denarii nummi” all’anno, per il sostentamento dei 1.600 equites campani, e a ciò potrebbe essere servita la coniazione di queste didracme. Quanto alla data, la recognitio è necessariamente susseguente alla concessione della cittadinanza optimo iure, che Livio fissa al 340 ma (come ha osservato Michel Humm nel 2005) non può non essere successiva al 338-334, quando fu concessa la sola cittadinanza sine suffragio ai Capuani. All’epoca era disponibile, per Roma, la sola zecca di Napoli: potrebbe allora essere una successiva foedusi del 326. Al più tardi, potrebbe essere risalire alla censura di Appio Claudio (312 - Diodoro 20, 36, 5), valida occasione per iscrivere i nuovi civites nelle liste del censo. L’iconografia sarà poi copiata dal bronzo di Cosa (successivo al 273) HN Italy 210. 325-300 a.C. circa - Cr. 14/1 Per Coarelli, l'emissione dell’aes grave inizia nell’ultimo quarto del IV secolo e ritiene che la serie più antica sia la Cr. 14/1, al cui dritto identifica (come nel quadrigato) Fons. 292 a.C. - Cr. 15/1 e Cr. 18/1 Per Coarelli, la didracma Cr. 15/1 e l’asse Cr. 18/1 sono contemporanei, condividendo l’iconografia di Apollo, inconsueta per Roma. Per la corona d’alloro, va identificato con la divinità di Delfi. Nel 292, in occasione di una grave pestilenza, una delegazione romana, guidata da Q. Ogulnio Gallo (futuro console del 269) si recò a Epidauro, da dove importò a Roma il culto di Esculapio, figlio di Apollo. Secondo Ovidio, la delegazione si recò anche appunto a Delfi, a consultare l’oracolo di Apollo; a questo potrebbe alludere appunto l’immagine di Apollo. Il cavallo al R/ potrebbe invece ricordare l’intervento di Q. Fabio Rulliano che, sempre nel 292, se fece nominare legato dal figlio, il console Q. Fabio Massimo Gurges, lo salvò dalla disfatta contro i Sanniti. Sappiamo infatti che Rulliano intervenì in battaglia a cavallo, e a cavallo seguì il figlio durante il trionfo (nel 291). Questa emissione potrebbe essere stata ottenuta determinata dalla disponibilità di argento susseguente al trionfo sui Sanniti, nel 293, di L. Papirio Cursore Sanniti. Coarelli evidenzia come le emissioni Cr. 15/1, 18/1, 20/1, 22/1 e l’introduzione del quadrigato siano tutte riconducibili a un gruppo politico composto dalla potente famiglia dei Fabii e da Q. Ogulnio Gallo, della gens Ogulnia di origine etrusca (forse discendente dagli Uclina di Volsinii); gruppo politico cui, quindi, andrebbe imputata l’iniziativa di aver fortemente promosso l’introduzione della moneta romana. 290-289 a.C. - Cr. 20/1 Coarelli concorda sul fato che la lupa rievochi il simulacro collocato nel Comizio dai fratelli Ogulnii durante la loro edilità (296). L’immagine al D/ (ripresa, per la particolarità di essere imberbe e portare il diadema, dalla monetazione di Alessandro) richiamerebbe invece Ercole Invitto, così come era rappresentato nell’Ara Maxima, la cui edificazione dovrebbe essere di poco posteriore al 293. Trattandosi chiaramente della commemorazione di una vittoria, e considerato che il dio era ritenuto antenato dei Fabii, l’Ara potrebbe essere stata fondata da Q. Fabio Massimo Gurges, quando trionfò sui Sanniti (nel 291), e dedicata durante la sua censura (nel 289). La coniazione potrebbe quindi risalire al 290-289. Questa emissione potrebbe essere stata ottenuta determinata dalla disponibilità di argento susseguente ai due trionfi coevi sui Sanniti, nel 291, di Gurges e di L. Postumio Megello. dal 272 a.C. - Cr. 22/1 Per l’identificazione del D/ sono state proposte Bellona (Breglia) e Diana (Thomsen 1957), ma oggi si ritiene pacifico che sia Roma (Alföldi, Thomsen 1961, Crawford, Coarelli), di cui l’elmo frigio celebra le origini troiane. Per il R/, Coarelli fa riferimento a Livio (10.47.3), che ci informa che in occasione dei Ludi Romani del 293, per la prima volta, fu importata a Roma l’abitudine greca di offrire rami di palma ai vincitori. Secondo Coarelli, la perfetta e mai più riproposta coincidenza fra il sistema di numerazione (due serie, semplici e doppie, di lettere greche, da 1 a 50) adottato qui e sulle monete di Arsinoe II denuncia la contemporaneità delle emissioni; nel 273 Roma aveva stipulato un trattato di amicitia con l’Egitto e le monete di Arsinoe II, seppur correntemente datate al 270, potrebbero in realtà essere del 272. Quell’anno, Roma conquistava a Taranto e là avrebbe quindi coniato le didracme, allusive di questo e degli altri successi conseguiti nel conflitto contro Pirro. Significativo anche che l’ambasceria in Egitto del 273 fosse costituita da Q. Ogulnio Gallo e da due Fabii. La datazione è confermata da valutazioni ponderali: questa didracma risente del calo dello standard da 7,24 g a 6,6 g, che si registra nella monetazione magno greca e siracusana ed è attribuibile agli anni ’70 del III secolo (come dimostra il fatto che non si presenta a Metaponto, abbandonata entro il 275). 270-269 a.C. - Cr. 25/1, 26/1 e 27/1 Queste ultime emissioni romano-campane sono, per Coarelli, un prolungamento di quelle a legenda ROMANO (di cui ripetono gli elementi iconografici), reso necessario da esigenze forse militari, di poco antecedenti al quadrigato. Il cambio di legenda indicherebbe l’attivazione di una zecca centralizzata, forse già quella di Roma. dal 269 a.C. al 216 a.C. - quadrigato Per Coarelli, è questa la prima moneta ufficiale in argento di Roma, coniata nella zecca dell’Urbe con intendimento di farne un’emissione stabile, duratura e numerosa. Si tratta, quindi, dell’argentum la cui coniazione, secondo Plinio, inizia nel 269 (la data alternativa del 268 discende da un’errata interpretazione dell’Epitome XV a Livio, che in realtà indica, anch’essa, il 269). Nello stesso anno cominciava anche l’attività dell’officina Monetae e, forse, fu istituita la magistratura dei tresviri monetales. La datazione è confermata dai rinvenimenti: 1 esemplare e un tesoretto di 31 esemplari a Selinunte, città distrutta nel 250; 1 esemplare a Kerkouane, città punica distrutta da Attilio regolo nel 256. Il viso al D/, viene attribuito da Coarelli a Fons, figlio di Giano e di Giuturna. Si tratterebbe di una citazione, sulla prima emissione argentea ufficiale, della prima emissione enea (Cr. 14/1). Fra l’altro, il suo tempio era stato dedicato il 13 ottobre, festa dei Fontinalia (il che dimostra un collegamento con le fonti, così come le raffigurazioni di toro androcefalo sulla monetazione magnogreca) ed era sito nei pressi della zecca. La quadriga al R/ rappresenta sì, secondo Coarelli, l’acroterio del tempio di Giove Capitolino, ma non quello originale in terracotta, bensì quello in bronzo, che lo sostituì nel 296 a cura degli edili, i fratelli Ogulnii. Essa allude a un’importante successo militare: verosimilmente, la recente vittoria su Pirro. Secondo Coarelli, gli esemplari più antichi sono quelli, piutosto rari, con legenda in rilievo entro tavoletta. La legenda in incuso sarebbe venuta dopo, quella in rilievo entro cornice sarebbe l’ultima. Il quadrigato doveva essere ancora in corso nel 219-218, quando fu introdotto l’aureo Cr. 28/1, connesso sul piano ponderale. Inoltre, Zonara ricorda come dopo la sconfitta al Trasimento (216) i romani mescolarono rame all’argento, fatto effettivamente accertato per gli ultimi quadrigati e per i vittoriati. La coniazione finì probabilmente proprio nel 216. 260-258 a.C. - Cr. 35/1 Nel 260, a Mylae, i Romani ottengono la loro prima grande vittoria navale. Secondo Coarelli, la fondazione del tempio di Giano al Foro Olitorio si collega proprio con il trionfo navale di C. Duilio, e in questo senso si coniuga l’iconografi al D/ e al R/ di questo asse. Sappiamo dall’iscrizione della colonna rostrata di Duilio che egli, durante il trionfo, si impegnò ad assegnare al popolo la preda navale: si trattava probabilmente della restituzione del tributum, che durante la Prima Guerra Punica era stato particolarmente oneroso, e secondo Coarelli potrebbe essere avvenuta in bronzo, mediante elargizione di questi assi. La data dell’elargizione potrebbe essere fissata al 258, quando Duilio ricoprì la censura e probabilmente inaugurò il tempio di Giano. L’emissione dell’aes grave dovrebbe quindi essere successiva all’esposizione della preda durante il trionfo (260) ma precedente all’elargizione (258). dal 245-242 a.C. al 222 a.C. - standard semilibrale La metrologia dimostra che gli assi semilibrali coniati appartengono agli anni finali della Prima Guerra Punica; discende quindi dalla crisi finanziaria causata dalle gravi sconfitte navali. A conferma di questa datazione, due semionce Cr. 38/7 sono state rinvenute in una tomba della necropoli di Falerii veteres (Celle), città abbandonata nel 241. Tutti gli altri reperti archeologici della necropoli sono databili ai primi decenni del III secolo. Questo standard doveva essere ancora in corso nel 222, quando furono votati i ludi Maximi del 217 (come illustrato nella nota alla riduzione quadrantale). dal 222-219 (probabilmente 220) a.C. al 217 a.C. - standard trientale Questa riduzione non può che incastrarsi fra la fine dello standard semilibrale (dal 222) e la riduzione quadrantale (nel 217). 219 a.C. - Cr. 28/1 Secondo Plinio, il primo aureo romano fu coniato 51 anni dopo l’argento (i codici più recenti riportano 62, ma è certamente un errore), quindi, a seconda del metodo di computo utilizzato, dal 219 al 217. Si tratta sicuramente dell’Oro del giuramento, Cr. 28/1, che è tagliato sullo standard di 6 scrupoli, come i primi quadrigati, cui pertanto è connesso. Al R/, è stata supposta la rappresentazione di un foedus, che come sappiamo veniva stipulato (per Roma) da due feziali, di cui uno era il pater patratus e l’altro un gregario, un verbenarius. In effetti, le due figure di sinistra portano una veste particolare, che lascia il corpo nudo e presenta un elemento globulare alle spalle: probabilmente il cinctus Gabinus, di cui si servivano i sacerdoti, e quella in piedi è raffigurata come uomo anziano, che regge una lancia, prerogativa del pater patratus, antenata (secondo l’Alföldi) dello scettro e quindi simbolo dell’imperium. La figura di destra invece, staccata dalle altre due, è giovane e veste una corazza anatomica. Secondo Mommsen e Crawford (che colloca l’aureo al 217), è qui riprodotto il foedus Caudinum, stipulata nel 321 dal console T. Veturius Calvinus (per questo, l’iconografia sarà ripresa in seguito da un altro Veturius, con il denario Cr. 234/1), prototipo (mitico e non storico, secondo Crawford) della pax Numantina. Per Coarelli, si tratta invece del foedus tra Romolo e Tito Tazio (peraltro, in sabino cures era il nome sia della città di Tito Tazio che della lancia), di cui esisteva un gruppo scultoreo, verosimilmente qui riprodotto, lungo la sacra via. L’aureo potè essere emesso grazie alle prime miniere aurifere cadute in mano ai Romani: le miniere di Victimulae, presso Vercelli, che sappiamo furono sottratte a Roma, da Annibale, alla fine del 218. Sappiamo da Zonara che nel 220 i due consules suffecti, Lucio Veturio Philo e Gaio Lutazio, a completamento della guerra contro i Celti della Gallia Cisalpina (conclusasi nel 222 con la presa di Milano) spinsero le conquiste di Roma “fino alle Alpi”: probabilmente è questa la data di conquista delle miniere. Quindi, nel 219, con l’oro acquisito grazie alle operazioni di Lucio Veturio Philo, fu commemorata la fine delle operazioni militari iniziate nel 225, quando i Galli cisalpini Boi e Insubri e transalpini Gesati, avevano invaso l’Italia, creando grande preoccupazione e causando una spontanea adesione degli Italici a Roma: evento cui allude la citazione dei foedus originario tra Tito Tazio e Romolo. dal 218-215 (probabilmente 217) a.C. al 215 a.C. - standard quadrantale Secondo Plinio, una riduzione ponderale fu introdotta “Hannibale urguente Q. fabio Maximo dictatore”, quindi nel 217. Quello stesso anno, furono stanziati per i ludi Maximi 333.333 assi e un triente, anziché 200.000 assi, chiaramente perché si voleva mantenere, a seguito della riduzione, il peso (un milione di once) corrispondente alla cifra precedente, per non “ingannare gli dei”. Per Coarelli, il valore di 200.000 deve essere fatto risalire a quando i ludi furono votati, verosimilmente tra il 225 e il 222, momento di massima apprensione per le sorti della guerra contro i Galli. La data del 222 è più probabile, perché normalmente passavano o 5 oppure 10 anni fra il voto e l’esecuzione dei ludi. Fino al 222, pertanto, dovevano ancora essere in vigore gli assi semilibrali ridotti (di 5 once); nel frattempo era intervenuta la riduzione trientale, e ora, nel 217, quella quadrantale. Le riconiazioni confermano che lo standard quadrantale era in corso nel 216, quando iniziarono le emissioni delle città campane alleatesi con Annibale. 216-215 a.C. - vittoriato Thomsen ha dimostrato come il vittoriato sia leggermente precedente al denario. Deve quindi incastrarsi, per Coarelli, fra la fine dell’emissione del quadrigato e la riforma denariale. dal 215 a.C. - standard sestantale e denario Riforma sestantale e introduzione del denario sono pacificamente connesse e contemporanee. Marchetti ha dimostrato come il ritrovamento di Morgantina debba essere collegato alla conquista cartaginese (213), piuttosto che alla riconquista finale romana. Egli inoltre, sulla base delle riconiazioni di monete siracusane, ritiene che lo standard sestantale non possa essere posteriore al 214. Peraltro, 52 aurei della serie marziale (Cr. 44), chiaramente connessa, sul piano ponderale, con il denario, sono stati rinvenuti ad Agrigento e sembrano dover essere attribuiti alla conquista cartaginese della città (213). Livio ricorda che nel 214 il censo minimo fu portato da 50.000 assi (qual era sino al censimento del 220) a 100.000 assi, iniziativa che può essere spiegata ritenendo che nel 220 fosse ancora in vigore lo standard trientale, nel 214 quello sestantale. Tutto questo fa ritenere che il denario sia stato introdotto nel 215. Il R/ riprende l’iconografia di un octobolo dei Bruzi della fine della guerra contro Pirro (quando essi erano alleati di roma), ma con impostazione più guerresca (con le lance in resta, anziché la mano alzata). I Dioscuri alludono a un rapporto mitico tra Bruzi e Romani, per l’associazione fra la battagtlia della Sagra con quella del Lago Regillo. L’iconografia del denario può essere interpretata, allora, come una promessa di riscatto rivolta ai cittadini di Locri e quanti altri, come loro, cercavano di resistere alle pressioni belliche di Annibale. Infatti, proprio nel 215 Locri aveva deciso di opporsi ad Annibale; convinti da Annone avevano poi capitolato, ma non prima di aver fatto mettere in salvo la guarnigione romana. dal 212-211 a.C. - standard onciale Secondo Coarelli, le riconiazioni dimostrano che lo standard onciale fu introdotto nella monetazione delle città campane alleatesi con Annibale, quindi necessariamente prima del 211. Anche Marchetti, sulla base delle riconiazioni di monete siracusane, ritiene che lo standard onciale non possa essere posteriore al 211.1 punto
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Grazie Yafet, sei stato molto gentile. Ora mi metto a cercare sulle varie aste online se trovo qualcosa di simile per la valutazione...1 punto
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