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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/23/14 in Risposte
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Sottolineando che l'esemplare in questione NON E' IN VENDITA, sono sicuro di fare cosa gradita agli amici del forum con cui tanto abbiamo maneggiato negli anni questa tipologia e tanto abbiamo discusso in merito. Beh, signori, questa io la chiuderei "Esemplare Eccezionale" . Per quanto mi riguarda, il miglior esemplare che ho mai visto. Mi sipace solo di non aver fatto foto più degne: le farò .7 punti
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Difficilmente vengono proposte monete di Francesco I, un po' per il breve periodo di regno di soli 5 anni, un po' per le tirature tutt'altro che abbondanti se si eccettuano la piastra ed il 10 tornesi del 1825. Qui abbiamo il tarì coniato col solo mill. 1826, che proviene da un acquisto di primavera. Lo trovate catalogato dal Pannuti Riccio al n°12 e dal Pagani an°116. Spero vi piaccia. A presto. Mauro -- Diritto Rovescio Dettaglio del nominale e dei Collari fra cui spicca nel mezzo l'ordine del Toson d'Oro, ai lati credo di individuare da sinistra a destra (chiedo conferma) la croce dell'Ordine dello Spirito Santo e dell'Ordine di San Ferdinando e del Merito.5 punti
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Per me e' una bella moneta e se si può', da prendere....dico se si può perché spesso vedo gente che parla di soldi....tanti soldi a volte con una certa facilità....e mi chiedo se tra noi del forum sono più le persone benestanti che quelle "normali"....... io non mi nascondo, nonostante collezioni da molti anni,devo fare sempre due conti per comprare una moneta di 180/200 euro..... Sent from my JY-G3 using Lamoneta.it Forum mobile app5 punti
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Guarda, senza polemica alcuna, vista dal vivo o dal morto sempre falsa rimane. Ho salvato e ingrandito le foto, oltre ai dettagli che ho scritto prima, al dritto alcune lettere della legenda son completamente errate, oltre al bordo che da ore 16 a ore 20, stonda e se ne va per i fatti suoi.4 punti
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Il Ponte di Drobeta sul Danubio , l' antico Istro , fu costruito su progetto del famoso architetto Apollodoro di Damasco , artefice delle piu’ grandi ed importanti costruzioni architettoniche del suo tempo , su ordine di Traiano nell’anno 103 prima dell’ inizio della seconda e conclusiva guerra dacica ; fu un’opera gigantesca per quei tempi che rimase , come misure , insuperata nel mondo , come tipologia costruttiva , per oltre 1000 anni , come lunghezza , come altezza larghezza e per numero di piloni e di arcate . Il Ponte univa la Mesia alla Dacia tramite due Castrum di ingresso posti agli accessi delle due entrate del ponte , situato poco lontano ad est dalle Porte di Ferro ; nel piccolo museo archeologico di Turnu Severin è presente un bellissimo modello scala 1:100 del ponte in un locale lungo più di dodici metri . Prima della costruzione del Ponte fu costruita in Mesia una strada militare di transito e a ricordo una iscrizione commemorativa larga 4 metri e alta 1.75 nota come Tabula Traiana , scolpita direttamente nella roccia , celebrante il rifacimento della strada militare romana che conduceva al ponte di Traiano ; la strada e la Tabula commemorativa si trova nell’ antica Mesia , odierna Serbia , rivolta verso la Dacia , odierna Romania . Vi si legge: IMP CAESAR DIVI NERVAE F NERVA TRAIANUS AUG GERM PONTIF MAXIMUS TRIB POT IIII PATER PATRIAE COS III MONTIBUS EXCISI... ANCO…BUS SUBLAT..S VIA….E….. IMPERATORE CESARE FIGLIO DEL DIVO NERVA -TRAIANO AUGUSTO GERMANICO- PONTEFICE MASSIMO- TRIBUNO DELLA PLEBE IIII VOLTE- PADRE DELLA PATRI A- TRE VOLTE CONSOLE -SCAVANDO MONTAGNE E SOLLEVANDO TRAVI DI LEGNO RICOSTRUII QUESTA STRADA La dedica si riferisce a quella spettacolare strada , lambita dal corso del Danubio , che i genieri romani aprirono intagliandola tra le rocce a picco nelle gole di Kazann , le antiche Porte di Ferro . Della strada, inghiottita dalle acque dopo la costruzione della diga nel 1973 , nulla è più visibile se non qualche breve tratto ; la stessa Tabula Traiana , originariamente posta lungo il percorso , è stata salvata dall'innalzamento del livello delle acque solo grazie al sollevamento , per 20 metri , dell'imponente blocco di roccia in cui era ricavata , insieme a 7,5 metri della strada romana su cui essa sorgeva . Ma tornando al Ponte di Drobeta , questo e’ quanto riporta Cassio Dione nella sua Storia Romana , libro 68 , 13 , 1 , a proposito del Ponte di Drobeta fatto costruire da Traiano sul Danubio : “Traiano fece costruire un ponte di pietra sull’ Istro (antico nome del Danubio) per il quale non posso degnamente esprimere la mia meraviglia . Questo era infatti rispetto alle altre opere meravigliose promosse da Traiano , quella che le superava tutte . Infatti e’ composto da venti piloni di blocchi in pietra squadrati , per un altezza di centocinquanta piedi (circa 45 metri) senza contare le fondamenta , mentre la larghezza e’ di sessanta piedi (circa 18 metri) . Questi piloni che distavano l’ uno dall’ altro centosettanta piedi (circa 51 metri) , erano uniti da archi . Chi non proverebbe stupore per la spesa fatta per questa costruzione ? e come d’altronde non meravigliarsi del modo stesso in cui ciascun pilone sorgeva , in un grande fiume , in mezzo ad una corrente piena di gorghi e su un fondale molto melmoso ? infatti non fu possibile deviare il corso del fiume . Ho parlato della larghezza del fiume , ma essa non e’ sempre uguale , anzi qualche volta si raddoppia o si triplica , fino a parere un mare , ma anche il punto piu’ stretto e piu’ adatto a un ponte , e’ larghissimo . In verita’ quanto piu’ nella sua discesa da una grandezza pari a quella di un mare si restringe in una gola (Porte di Ferro) per poi nuovamente fluire piu’ grande del mare stesso , tanto piu’ diventa impetuoso e profondo , cosi’ che anche questo particolare spiega l’ estrema difficolta’ per la costruzione del Ponte . L’altezza di ingegno di Traiano risulta evidente anche da questa impresa . Tuttavia ai nostri giorni il Ponte non offre alcuna utilita’ , poiche’ si ergono sul fiume senza alcuna funzione , i soli piloni , non offrendo cosi’ alcuna possibilita’ di transito , quasi che esistessero soltanto per mostrare che non vi e’ nulla che l’uomo non possa fare . Infatti Traiano temendo che l’Istro in qualche periodo dell’anno si potesse congelare e che quindi la guerra dovesse essere condotta dai Romani al di la’ di esso , fece costruire il ponte affinche’ il passaggio risultasse facilitato proprio grazie alla sua presenza . Ma Adriano temendo che per i barbari , una volta sgominate le guarnigioni a presidio del ponte , fosse molto facile passare in Mesia , fece rimuovere la sovrastruttura di quest’opera” Da questa chiara e precisa descrizione del Ponte , si comprende bene la magnificenza e imponenza di questa eccezionale costruzione ; venti piloni di pietra poggiavano nel fondo del fiume , ad una distanza di circa 51 metri l’uno dall’ altro , fanno si che la lunghezza reale del Ponte fosse di oltre 1 Km. , senza contare le due rampe di accesso dalla terra ferma , opera ingegneristica di non facile realizzazione anche ai nostri giorni ; mentre l’ altezza , dal pelo d’ acqua del fiume fino alle bordature alte del ponte era di circa 45 metri , misure incredibili e straordinarie per l’ epoca , mentre la larghezza di transito era di circa 18 metri . Traiano probabilmente intendeva con questa costruzione impressionare psicologicamente i Daci facendogli capire che la potenza di Roma , oltre alla forza vincente delle Legioni contro i nemici , era in grado di vincere e soggiogare anche la natura . Da questo passo di Cassio Dione si comprende anche che il Ponte di Drobeta ebbe vita breve , in quanto negli anni in cui visse lo scrittore 155-235 circa , del ponte erano rimasti i soli venti piloni sul fiume , in quanto Adriano ne aveva fatto abbattere le sovrastrutture di attraversamento , probabilmente solo dopo un decennio dalla costruzione perche’ aveva gia’ in mente di abbandonare la Dacia appena conquistata ( Vita di Adriano , Storia Augusta ) , per fortuna dell’Impero ne fu distolto dalla decisione dal parere contrario di tutto l’ alto comando dell’ esercito romano che Adriano ritenne conveniente non contraddire con la sua proposta di abbandono della nuova provincia . Anche lo storico Procopio del VI secolo parlo’ di questo famoso Ponte , ma ritenne che causa del suo disfacimento fosse il tempo e lo scorrere delle correnti del fiume . Sotto alcune foto di Sesterzi di Traiano raffigurati per semplicita' realizzativa ad una sola arcata e disegni dell' epoca emessi per celebrare l'opera del Ponte in varie epoche e foto varie . Per leggere le foto portare il cursore del mouse all' interno della foto .3 punti
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La conservazione è comunque soggettiva, il quarto di punto è decisamente normale che ci sia, certo, non è assolutamente spl, basta guardare le dita dell'Italia che reggono la fiaccola per farsene un'idea. Sia il mBB che il BB/qSpl non sono un'eresia, e se è vero che la verità sta nel mezzo sul cartellino può scrivere una conservazione compresa tra il BB+ ed il BB/qSpl :) Alla fine dei giochi però, la conservazione scende in secondo piano. Quel che è importante è il prezzo, che non sia mai eccessivo, e se la moneta piace o no. Considerando che è comunque una tipologia che costa bei soldi, ed oggi più che mai questi sono sempre di meno, ha acquistato un pezzo gradevole ad un prezzo equilibrato. Cosa voler di più? ;)3 punti
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Ormai sento il fiato sul collo... Ed in più comincia a farsi sentire la pressione dell'ansia da prestazione.3 punti
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Discussione nata un po per caso con l'amico @@gallo83, ed un po anche per sfatare dubbi e curiosità sulle molteplici varianti nel dritto di questa bellissima piastra, l'unica che abbia effigiato il blasone borbonico nella sua interezza, e che presenta un artistico ritratto del Sovrano "nasone e lazzarone", facendolo sembrare addirittura più bello di quello che in realtà fosse. Ho notato che la variante testa grande ha sovente dei difetti di conio particolarmente evidenziati nel bordo, e che ciò non avviene con la variante con rilievi più bassi (ripeto che parliamo del primo tipo di questa moneta, con la testa grande). Avete riscontrato anche voi questa cosa? è solo una mia impressione, oppure questo problema è da imputare proprio alle problematiche tecniche degli incusi nel taglio con ed i rilievi più alti della corona durante la fase di coniazione? Allego le foto di due miei esemplari, il primo con i rilievi alti nel ritratto, ma il bordo deturpato, ed il secondo con rilievi più bassi ma bordo integro. La seconda è la variante con la cifra del millesimo ribattuta su 9 A voi la parola, magari con foto descrittive per meglio illustrare il tutto. Invito anche Marco a postare di nuovo la sua bella piastra qui così da avere una visione d'insieme degli esemplari. fabrizio2 punti
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il motivo di questa discussione non è certo quello di 'sputtanare' un perito...gli errori li fan tutti e non stiamo qua a discuterne. credo che sia utile invece per evitare a qualche sprovveduto di comprare questa ciofeca da questo venditore...che sia la perizia manomessa o meno. ecco l'utilità del forum :) marco2 punti
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@@Il*Numismatico bravissimo! oramai la famosa frase del tipo"io risparmierei/aspetterei un po per poi prenderla almeno spl" mi sta uscendo dalle orecchie :D bravo tognon.2 punti
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Scusami @@nando12 immagino tu sappia leggere, visto che scrivi. Vai in prima pagina e studiati le regole, con questa sono 2, vogliamo arrivare anche a 3 ? A meno che, e sarò schietto , non lo fai per incrementare numero di messaggi. Non è giusto nei confronti di che cura il file e ci mette il proprio tempo , e per chi legge che trova il thread intasato di messaggi o monete non consoni . Grazie !2 punti
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Nella sessione D dell’asta Stack’s Bowers and Ponterio che si terrà il 12 agosto prossimi a Chicago sarà battuta quest’altra dramma di Lisimaco. Lot 30062 Starting price: 240 USD THRACE. Kingdom of Thrace. Lysimachos, 305-281 B.C. AR Drachm (4.24 gms), Thracian Mint. Muller-296. Head of Alexander the Great right, wearing Horn of Ammon; Reverse; Athena seated left on prow holding Nike, Bow and quiver to left. Large if slightly uneven flan. Nice toning and lustrous. EXTREMELY FINE. Qui il volto del Grande sembra addirittura una maschera di cera. Atena sembra un burattino, per tacere delle scritte. La possibilità di confronto con due dramme Müller 296 ‘normali’ è all’interno di questa discussione, al post # 1099 http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-74 Parere personale: alla larghissima! apollonia2 punti
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Anche se questa discussione non verte direttamente su una moneta della Repubblica, credo sia corretto inserirla nel forum "Repubblica", posto giusto dove ricordare questo grande personaggio, noto e, credo, amato da tutti gli appassionati delle nostre vecchie e care Lire. Sono stato sulle sue tracce oggi, ed ho voluto visitare la sua tomba, nel piccolo cimitero di Madonna di Buja, in provincia di Udine. A pochi km dal cimitero dove è sepolto nella tomba di famiglia, si trova anche un piccolo ma interessantissimo museo, dove c'è una sezione interamente dedicata a lui ed ai suoi lavori. Sulla lapide della tomba ci sono due riproduzioni di incisioni di Pietro Giampaoli. Sulla sinistra c'è un profilo molto noto, amato ed apprezzato, ovvero quello di sua moglie Letizia Savonitto, che è il profilo della figura muliebre ( nome nomen) riprodotto sulla 500 Lire Caravelle. Accanto al nome di Pietro Giampaoli è invece riprodotto un profilo rappresentante Giovanni Paolo; di questa rappresentazione non so nulla e, non nascondo che mi ha molto sorpreso. Pietro Giampaoli è stato anche il ritrattista ufficiale del Vaticano e quindi forse da questo nasce un'incisione molto interessante, venendo rappresentato un profilo di Papa con un aspetto "borghese", a capo scoperto. Le fotografie certamente non sono il massimo, ma tenete conto che le ho scattate mentre diluviava. In ogni caso è stata una visita molto interessante, perchè per una volta non mi sono dedicato alle monete, ma ha chi ne ha forgiato la loro bellezza.2 punti
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Mah io onestamente non mi faccio alcun problema sulla veridicità di questa emissione. Cioè uno stato non ha ancora emesso le proprie euromonete normali, non si sa di preciso quando e come le emetterà e già si percepiscono notizie su di una possibile moneta commemorativa da 2 euro. Non so se sia uno scherzo o meno, ma di sicuro è una barzelletta. Consiglio a tutti di mantenere la calma e non farsi troppi problemi a riguardo, prima bisogna pensare alla serietta normale di Andorra, poi vedremo cosa verrà.2 punti
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Salute a tutti come promesso eccoci a un nuovo sovrano Savoia. L'elegante Carlo Alberto di Savoia-Carignano, regnante dal 1831 al 1849, alto, dinoccolato, forse il più regale dei Savoia dell'Ottocento, che introdusse la monetazione decimale definitiva, con la prima serie, molto lunga, dei 100 lire. Prima della pausa estiva Vi propongo quindi un 100 lire 1833, data non proprio tra le più reperibili, anche se non è un '37 o un '42 e resto in attesa delle Vostre sempre gradite opinioni. La moneta è in collezione da almeno 40 anni, ma non ha perizia. Grazie e serena notte1 punto
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:D gran salute a tutti......17mm e 0.56 grammi,credo di mistura...... :) ...grazie in anticipo per poterla identificare.... :)1 punto
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Questa riproduzione ha già fatto due giri sulla baia....e nessun pesciolino ha abboccato a questa esca. Spero non abbia abboccato tu...??!! Comunque sia si tratta di una riproduzione di pessima qualità....mi dispiace... ciao Mario1 punto
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Zecca di Lucca, quattrino (con la lettera T?), Bellesia,80. Emissione di data incerta, primi decenni del XVI sec.- Di grande rarità (se viene confermato!)..........ciao Borgho.1 punto
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Si, si tratta di un Luigino emesso dalla zecca di Tassarolo a nome di Livia Centurioni Oltremarini moglie di Filippo Spinola nel 1666 ad imitazione dei luigini di Anne Marie Louise d'Orleans coniati nella zecca di Trevoux del principato di Dombes. Il tipo e' molto comune, se ne trovano esemplari in vendita in abbondanza, Invece molto interessante sarebbe conoscere l'eventuale contesto di provenienza, dato che queste monete non hanno praticamente mai circolato nei luoghi di emissione ma venivano imbarcate per lo più nei porti di Genova e Livorno per commerci col Levante (o meglio per speculazione).1 punto
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Ciao Jagd, mi sembra la stessa, prova a compararla con questa http://www.lamoneta.it/topic/89057-tassarolo-l-centurioni-oltremarini-luigino-1666/1 punto
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Dalle foto si vede qualche capello schiacciato ma la moneta è non circolata. Ho avuto l'onore di vederla dal vivo. Davvero eccezionale.1 punto
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sinceramente io l'avevo notato ma in quelle condizioni però non ci siamo, vi presento il mio preso circa 6 anni fà da mercatino a 20 euro compresa ricevuta!!! :)1 punto
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Per il valore numismatico devi postare le foto perchè si basa anche sulle condizioni della moneta. Per quello culturale non saprei come dare un valore perchè ogni moneta ha la sua storia che la rende parte e simbolo della storia.1 punto
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E comunque mi sto appassionando al lavoro di catalogazione!!! Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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La ricerca deve essere fatta in modo serio e professionale, non si dirti se le varie offerte di ricerche possano rispettare tali caratteristiche. Se uno potesse eseguire la ricerca in prima persona sarebbe il massimo, certo bisogna avere a disposizione molto tempo.... pazienza.... e fortuna. Ti faccio un esempio personale, mio fratello quando finì la laurea, prima d'iniziare a lavorare aveva alcuni mesi "liberi", iniziò una ricerca del genere sulla nostra famiglia, ebbe fortuna in quanto gli archivi parrocchiali erano integri ed in perfetto stato di conservazione, e la famiglia non si era mai trasferita da più secoli, ebbene, riuscì a risalire sino al 1560, limite oltre al quale non esisteva ancora l'archivio ecclesiastico, comunque fu un lavoro lungo ed impegnativo, ma diede i suoi risultati. saluti TIBERIVS1 punto
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Bene bene bene, vedo che i conii che ho in cantina lavorano a pieno ritmo...1 punto
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Ciao a tutti! Bellissima moneta! Le foto sono troppo belle e rendono la moneta q FDC. in mano è sicuramente un FDC Un mio parere sull' imperfezione accanto alla data romana: secondo me è un difetto di conio. Sembra stata colpita diverse volte con un punteruolo, come se durante il conio la matrice fosse sporca o in quel punto il tondino avesse un imperfezione. a mio parere, se fosse una corrosione ci sarebbe stato anche un leggero alone di diverso colore attorno al difetto. Saluti a tutti1 punto
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ci sono decine di siti in rete. Alcuni seri, altri commerciali. Puoi provare con tuttogenealogia, geneanet, family search...1 punto
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Dovrebbe essere romana provinciale, ci leggo NIKO... Nikopolis. Lui potrebbe essere Caracalla, ma non è il mio campo, meglio attendere gli esperti del settore.1 punto
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Il simbolo su quelle monete non è altro che la tughra utilizzata dai sultani ottomani.1 punto
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In effetti come ho già detto non è un Cavallo , ma un Elefante.... e per quello che riguarda il Ritratto nel tempo è stato attribuito a molti personaggi fra cui c'è anche Annibale poi è probabile che sia un giovane Ercole con la Mazza appoggiata sulla spalla e basta ma la sola ipotesi che le fattezze possano essere del Grande Condottiero mi fa tremare le ginocchia ... :crazy:1 punto
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@@fofo pagamento paypal che è sicuro anche in caso di problemi e quindi per un rimborso e per la spedizione non ci sono problemi...la spedizione è assicurata e Lanz è affidabilissimo...per il prezzo hai ragione...magari non vale il doppio ma sicuramente è un ottimo acquisto...infatti è rimasto molto al di sotto delle mie aspettative e della mia sniperata...per una volta è più contento anche il portafogli...ahahahah ;)1 punto
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Io mi domando: perché non fanno anche una seconda commemorativa, dato che sembra lo possano fare tutti :crazy: ? E ho già un tema pronto: "15 anni dalla sostituzione di valuta: dal franco francese e dalla peseta spagnola all'€uro"... Un po' tirato? Ma no, magari alla fine fanno passare l'emissione come scherzo... :good: PS: SCHERZI A PARTE ( :blum: ) sicuri che l'Andorra abbia veramente intenzione di coniare monete €uro proprie? Potrebbe trattarsi di una grande burla :mega_shok:1 punto
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Gli "effetti speciali" di Dizzeta mi lasciano sempre senza parole :good: Complimenti per la lirica di shakespeariana memoria. Venendo al dilemma morale, non demonizzo il restauro se fatto bene e con criterio: un lato non può essere liscio e l'altro avere rilievi da FdC per dire. Certamente, per me, è preferibile una moneta non restaurata (spesso si inventano rilievi che in origine non esistevano) per apprezzare le impronte così come nascevano (e si consumavano); ma se un restauro fu, certamente avvenne per meglio appagare la vista del collezionista che la possedeva... N.1 punto
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Dai .... un volto non assomiglia ad un altro solo perché ha lo stesso numero di occhi, ha un naso, ha una bocca , .... Se parliamo di monete non c'è alcuna somiglianza plausibile con ciò che hai suggerito.1 punto
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@@francesco77...da una ricerca...che te ne pare ?1 punto
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Bordo stondato e data sbagliata, soprattutto l'8, guardandola di primo impatto. Falso, anche abbastanza pacchiano1 punto
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Oh amici ,vi ringrazio dei complimenti ,ma non credo di essere l unico collezionista di monete auree Vaticane , io ho iniziato con l'avvento dell'euro ,ma sicuramente nel forum ci saranno altri collezionisti che prima dell'euro collezionavano monete auree in lire ,e ora continuano con gli euro ..perciò i complimenti ,fateli a loro ;-)1 punto
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ci devono essere sempre amore e passione, senno' finisce l'idillio. complimenti. erik1 punto
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Intanto devo ringraziare chi ha dato un consenso a questa discussione, evidentemente il brivido, la scintilla o l'emozione che sia, tutti l'hanno avuta e hanno avuto piacere ricordarla e alcuni anche a descriverla, tra l'altro direi con dei post veramente da incorniciare. Non vedo però sugli altri argomenti proposti nell'ultimo mio post, un appello sui valori, una richiesta di unione su certi punti che ritengo facilmente condivisibili lo stesso interesse, non c'è diciamo la corsa al io ci sono....ci siamo anche noi....diciamo così.... Ritengo il forum uno strumento molto democratico, e di questo sia io che altri ne prenderemo necessariamente atto, a volte magari appassionano sul forum più le zuffe o le discussioni polemiche che magari dei valori, certamente le zuffe passano e non lasciano nulla......fanno solo salire l'audience al più, i valori per chi ci crede veramente rimangono e sono e saranno quelli che contano e conteranno sia nella vita che nella numismatica .....1 punto
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D'accordo ma al massimo si sarebbe dovuto commemorane la nascita, a parte che oggi ad Andorra risultano ancora attive sia una TV che una radio di stato: http://www.andorradifusio.ad/1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: austria Anno: 2012 Tiratura: 4.910.000 Condizioni: bb Regione: puglia1 punto
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Ho trovato questo interessante articolo, pubblicato nella G.U. del 23-03-1900, che elenca le monete a corso legale in Italia in quel periodo. Oltre a quelle italiane, erano a corso legale gli ori e gli argenti degli stati dell'UML e anche alcuni di altri stati, ma solo se espressamente indicati da un Regio Decreto (uno per ogni moneta non UML). Ringrazio l'utente @bizeba62 per aver linkato questo articolo in un'altra discussione. http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1900074_PM Ecco l'elenco: Monete in oro 900/1000 * 5, 10, 20, 50 e 100 lire coniate in Italia, Francia, Belgio, Grecia e Svizzera * 4 e 8 fiorini (pari rispettivamente a 10 e 20 lire) coniati nell'Impero Austro-Ungarico * 20 e 100 franchi (pari rispettivamente a 20 e 100 lire) coniati nel Principato di Monaco * 10 e 20 dinara (pari rispettivamente a 10 e 20 lire) coniati nel Regno di Serbia * 5 rubli (vecchio sistema) e 7,5 rubli (nuovo sistema) (entrambe pari a 20 lire) coniate nell'Impero di Russia * 10 e 20 franchi (pari rispettivamente a 10 e 20 lire) coniati nella Reggenza di Tunisi * 10 e 20 lei (pari rispettivamente a 10 e 20 lire) coniati in Romania * 40 e 80 lire degli stati italiani (queste ultime, però, pur restando a corso legale, venivano ritirate e rifuse per coniare moneta corrente) Monete in argento 900/1000 * Scudi da 5 lire coniati negli antichi Stati d'Italia, dai Governi Provvisori, dal Regno d'Italia, Francia, Belgio, Grecia, Svizzera e San Marino Sono esclusi gli scudi pontifici, borbonici e dell'ex Ducato di Lucca. Monete in argento 835/1000 * 1 e 2 lire e 50 centesimi coniati in Italia (non prima del 1863), Belgio (non prima del 1866), Francia (non prima del 1864), Svizzera (non prima del 1866), Grecia (non prima del 1867) e San Marino (solo 1898) Monete in nichelio * 20 centesimi coniati in Italia nel 1894 e 1895 Monete in bronzo * 1, 2, 5 e 10 centesimi coniati in Italia dal 1859 in poi * 5 e 10 centesimi di San Marino anni 1861, 1869, 1875, 1893 e 18941 punto
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Continuo a non essere d'accordo con questa tendenza del forum a creare queste rubriche "speciali". Lo dico sia per le monete delle zecche meridionali che per le pontificie che per le veneziane e le savoiarde. Io sono interessato alla monetazione medievale ed è innegabile che tra le varie aree ci sia stata una qualche influenza più o meno marcata. Stesso discorso per le altre rubriche "speciali". Non era più semplice all'interno dell'area medievale creare dei sottoforum per area geografica ? Idem per le altre epoche. Comunque, contenti voi...1 punto
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