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  1. nando12

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/24/14 in Risposte

  1. Ciao Raffaele, l'utente mero mixtoque certifica questa moneta napoletana come zecca di Lanciano perché mancano le sigle dei maestri di zecca, tutte le monete senza sigle sono a suo dire Lanciano. Personalmente ho molto rispetto di chi scrive la sua e le opinioni degli altri vanno rispettate giuste o sbagliate che siano per tanto non risponderò in questa discussione al fine di mantenere la tranquillità ma vorrei rivolgere un appello allo staff che ha giustamente ripulito questa discussione perché è importante che al di là della libertà di parola venga rispettata il più possibile la classificazione di monete attenendosi alla letteratura ufficiale e scientifica evitando le pubblicazioni basate sulle sole teorie personali edite al solo scopo di creare la novità. Quanto appena ho scritto sembrerebbe una banalità ma è fondamentale e questo perché se così non fosse dovremmo ben presto trovarci ad accettare e rispettare per quieto vivere interventi nel forum di utenti che asseriscono che il Colosseo venne costruito prima delle piramidi.
    4 punti
  2. questo è un BB+ chiuso da Tevere. Francamente mi sembra molto peggio (notare capelli e stellina sul bavero al Dritto) al rovescio, seni e capelli dell'italia ancora freschi, come le criniere dei leoni. La luce sparata esaspera i segnetti su questo tondello in nichelio, che è un metallo di per se che si graffia solo a guardarlo. Dico q.SPL/SPL e sono cattivo, in mano potrebbe essere anche mezzo punto in più
    4 punti
  3. Ogni tanto è bello rilanciare le discussioni e rilancio credo anche alla grande, conoscendo bene il posto dove avvenne tutto. Siamo sul Lago Maggiore, a Cannero c'è un piccolo isolotto prospiciente la riva, sullo stesso c'è un Castello detto di Vitaliana, oggi è ancora visibile in parte. E' Luca Gianazza che ne parla, siamo nel 1645, un gruppo organizza una zecca clandestina proprio nel Castello sull'isolotto, posto direi insolito. In essa venivano " coniati dinari falsi " non meglio precisati, probabilmente dei genovini d'argento. Tra i falsari due persone di Cannero e due zecchieri , uno tal Giacomo Balocco che lavoravano entambi nella vicina zecca di Maccagno Inferiore proprio sull'altra sponda del lago. Altra storia incredibile di falsari, in un posto incredibile come un castello su un isolotto del lago con due lavoranti della zecca attigua che fanno il doppio lavoro.....nella ufficiale e quella clandestina, ma questo non è certo insolito, anzi....
    4 punti
  4. Ciao Pietro, grazie per l'apprezzamento, anche se in paragone a te io sono una completa calzetta... lo studioso qua sei tu :) Anche se ne sono stati postati solo due esemplari, mi pare di capire che la variante con rilievi alti abbia il bordo deturpato come difetto congenito. Se la discussione si svilupperà, potrei essere sempre smentito. Questo era infatti il mio dubbio, che al momento credo abbia trovato qualche timida conferma. Sembrerebbe (condizionale d'obbligo) essere anche meno frequente come apparizione sul mercato, specie in conservazione almeno dal buon qSpl. Il punto appena riassunto era quello che più mi interessava sviscerare, visto che le diversità di conio (basso/alto) mi erano già note, e Francesco ne ha ancora una volta evidenziato l'impiego per la ribattitura delle piastre del periodo Napoleonico. Vedremo come si evolverà la discussione... Sulla scia della discussione, ho approfittato ad aggiungere in collezione un gradevole esemplare dal costo molto invitante (variante con rilievi medi, ma schiacciati). Sembrerebbe essere una ulteriore variante oltre a quelle postate da @@UmbertoI (fattezze dei riccioli dei capelli, e della posizione delle gemme della corona) per quanto riguarda sempre i rilievi medi. Mi ha colpito il metallo che sembrerebbe ancora abbastanza fresco, un buon bordo, e strappi di conio molto contenuti. Vi saprò dire di più quando arriverà...
    3 punti
  5. Difficilmente vengono proposte monete di Francesco I, un po' per il breve periodo di regno di soli 5 anni, un po' per le tirature tutt'altro che abbondanti se si eccettuano la piastra ed il 10 tornesi del 1825. Qui abbiamo il tarì coniato col solo mill. 1826, che proviene da un acquisto di primavera. Lo trovate catalogato dal Pannuti Riccio al n°12 e dal Pagani an°116. Spero vi piaccia. A presto. Mauro -- Diritto Rovescio Dettaglio del nominale e dei Collari fra cui spicca nel mezzo l'ordine del Toson d'Oro, ai lati credo di individuare da sinistra a destra (chiedo conferma) la croce dell'Ordine dello Spirito Santo e dell'Ordine di San Ferdinando e del Merito.
    2 punti
  6. @@miza non quando la pulisci nel liquido (ad immersione): il liquido mangia un pò tutto, sia le placche verdi, che la patina... dopo 10 secondi la colorazione è omogenea, le placche spariscono, ma i buchi rimangono. Ho visto personalmente più di una moneta lavata con questo metodo (prima e dopo il trattamento), e ti posso garantire che se non ci fossero i buchi, non potresti dedurre che abbia avuto il cancro...!! In genere tutte le monete lavate hanno micro segnetti diffusi che vedi alla lente, ed anche questa, se ci si guarda bene, li ha a mio parere, se fosse una corrosione ci sarebbe stato anche un leggero alone di diverso colore attorno al difetto.
    2 punti
  7. Per l'ennesima volta... :rolleyes: L'unico modo per "entrare in possesso" di questa moneta, autentica, è pagarla 100.000 euro, o giù di lì. Questo vale, di riflesso, anche in caso di eredità, perché il vecchio proprietario a suo tempo l'ha sicuramente pagata una cifra che 30, 40, 50 anni fa, equivaleva, più o meno, a quella sopra, ed è impensabile che l'abbia poi gettata alla rinfusa da qualche parte, senza proteggerla adeguatamente (cassaforte, cassetta di sicurezza in banca) e senza segnalarne il valore e l'autenticità (perizia, fattura d'acquisto, ecc.). In tutti gli altri casi (ritrovamento fortuito in casa, acquisto ai mercatini, moneta regalata da un amico, parente, ecc.) si tratta, al 101%, di riproduzioni senza valore. petronius oo)
    2 punti
  8. Sottolineando che l'esemplare in questione NON E' IN VENDITA, sono sicuro di fare cosa gradita agli amici del forum con cui tanto abbiamo maneggiato negli anni questa tipologia e tanto abbiamo discusso in merito. Beh, signori, questa io la chiuderei "Esemplare Eccezionale" . Per quanto mi riguarda, il miglior esemplare che ho mai visto. Mi sipace solo di non aver fatto foto più degne: le farò .
    2 punti
  9. @@RaffaeleRa http://www.ebay.it/itm/Moneta-del-1200-argento-comes-tirol-mainardus-/291198873598?pt=Monete_Antiche&hash=item43ccce2ffe#ht_25wt_1037 terzo giro? :nono: Ora sai che è una riproduzione..... per favore....... :) ciao Mario
    2 punti
  10. Una storia di questo stemma più completa (in inglese), e ricca di immagini, è qui: http://www.ngw.nl/heraldrywiki/index.php?title=N%C3%BCrnberg Questo è il cosiddetto "grosso stemma" di Norimberga, dove l'aggettivo va inteso in senso di antichità storica e per differenziarlo dall'altro più "nuovo". In sostanza è un'aquila con testa di re. Talvolta raffigurata come arpia, ossia con testa coronata e petto femminile. Pare che la sua esatta origine non sia accertata. Qui un'immagine dell'uso numismatico di entrambe le versioni: (http://tetragram.pl/jhwh/munzen-nurnberg-1680-570x282.jpg)
    2 punti
  11. lasciala stare,troppi problemi....
    2 punti
  12. come promesso licinio,ti rigiro la mail di centurione(a proposito francesco,scusami se non te lo chiesto,ma posto la procedura qui,perche' e' tutta cultura gratuita,e chissa' che non possa essere utile a qualcun'altro).ciao e come sempre grazie la procedura di “consolidamento” di cui il tuo denario ha bisogno (la stabilizzazione è un’altra cosa e in genere serve maggiormente sui bronzi , sulle misture o gli argenti fortemente ossidati) è piuttosto semplice. Poiché l’argento con il tempo tende a tornare allo stato minerario, succede che la piccola percentuale di rame contenuta in lega si è ossidata ed è andata persa lasciando la struttura dell’argento indebolita e spugnosa. In gergo si dice che l’argento è cristallizzato ed è fragile. Occorre allora aiutare l’argento a riorganizzare la microstruttura e per farlo occorre procedere alla ricottura. Quella che andremo a fare è una sorta di ricottura di restaurazione anche se le temperature in gioco sono più modeste. Ti serve un moderno forno elettrico ventilato. Metti al moneta in una teglia che stia a pari distanza tra tetto e fondo del forno. Avvolgila in un pezzo di carta da forno. Mettila in forno e imposta una temperatura di 120°c per 45 minuti. Trascorsi i 45 minuti spegni il forno, non lo aprire e lascia che si raffreddi da solo con la moneta al suo interno. Successivamente ripeti il ciclo ma questa volta a 180-200c° per 60 minuti. Al termine di questa operazione la moneta non avrà cambiato aspetto (potrebbe patinarsi leggermente) ma avrà una struttura meno fragile.
    2 punti
  13. Piccolo OT sull'uso della grammatica e della punteggiatura ( consigliato da un saggio utente del Forum ) Storia vera : Nella Roma pontificia uno fu condannato a morte, il suo avvocato chiese la grazie ma gli fu risposto per scritto così: Grazia impossibile, impiccarlo! l'avvocato allora fece questa piccola correzione spostando la virgola: Grazia, impossibile impiccarlo! Scusate, possiamo tornare IN Topic :good:
    2 punti
  14. Ma quanto siete curiosi, non ci credete ?......ecco le 7 cifre uguali !! Passo e chiudo Ciao :)
    2 punti
  15. Taglio: 2 euro CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 5.000.000 Condizioin: SPL Regione: Puglia
    2 punti
  16. salve, gradirei un vostro parere su questa 6 lire 1826, il fatto strano è il diametro di questo scudo, che va a misurare 38.05mm anzichè 39. è gradito anche un parere sulla conservazione. ringrazio anticipatamente tutti quelli che mi aiuteranno a risolvere questo dilemma. saluti da nando12
    1 punto
  17. Osservandola bene però....male male non è .... @@Il*Numismatico, @@gallo83, @, @@UmbertoI un pare "no problem" Come tutte le Rarità...quasi mai in ottima forma !!
    1 punto
  18. Non mi sono dimenticato di questa discussione, tutt'altro. In questi giorni ho passato in rassegna virtuale (internet) esemplari di questa tipologia con un nulla di fatto ... hanno tutti l' 1 girato. Volendo fantasticare, giusto per scambiare quattro chiacchiere, dico che ogni volta che vedo questa cifra dalle fattezze così bizzarre e per di più punzonata al rovescio, non riesco a nascondere la mia inquietudine riconoscendone in essa addirittura .... i confini del regno. Lo so, congettura condita di una cospicua dose di fantasia, senza alcun suffragio documentale, ma sarebbe bello pensare che sia stato proprio così !
    1 punto
  19. L'ho sentito al telefono due mesi fa, era molto dispiaciuto di non poter partecipare al forum. È molto impegnato con il lavoro e non riesce a dedicare più tempo a sé stesso. Appena posso lo ri-telefono per invitarlo nuovamente. Speriamo bene.
    1 punto
  20. Mi hai fatto schiantare dal ridere.Con quelle emoticons tra poco mi prende un'infarto da quanto ho riso.Ho riletto il messaggio 3 volte..Grande @@Jan stupendo!!!!
    1 punto
  21. La foto al post 27 è venuta bene.......bravo, anche se devi ancora migliorare......riconfermo la mia opinione...la moneta è un BB+ pieno, visto anche il Baffo di Ferdinando.
    1 punto
  22. Io ho un analogo BB+ Tevere e devo dire che è molto peggio di questo! Concordo con Elmetto, per me la moneta è SPL, ha degli ottimi rilievi, forse sono da verificare un paio di punti al bordo....per il resto la trovo ottima considerando che è un rigato. Renato
    1 punto
  23. Mi pare sia questa http://www.deamoneta.com/auctions/view/92/2120 , ma attendi conferma più autorevole.
    1 punto
  24. questo è uno dei programmi per cui vale la pena pagare il canone TV http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-98709585-23b8-4da0-a50d-405348b542df.html Strinati ci fa conoscere le chiese romane Ciascuno di noi dovrebbe conoscere le chiese (mi riferisco al loro contenuto artistico),quantomeno ,della propria città --Salutoni -odjob
    1 punto
  25. ciao.. bellissima moneta di che anno è? comunque le macchie verdi sono malachite. Nei suoli acidi in presenza di cloruro di sodio, il rame può interagire con i cloruri formando il cloruro rameoso CuCl. Questa si miscela con il vapor d’acqua presente nell’atmosfera e dà luogo a una reazione chimica nella quale si sviluppa acido cloridrico (primo stadio). L’acido cloridrico interagisce con il rame sviluppando idrogeno e producendo altro cloruro rameoso che rientra in ciclo reagendo con l’acqua e così via. La reazione è innescata da manipolazioni o trattamenti pesanti, improvvise variazioni ambientali e prolungata esposizione all’umidità. Questo fenomeno corrosivo noto come ‘cancro del bronzo’ in quanto interessa non solo il rame ma anche le sue leghe con lo stagno si manifesta come efflorescenze di colore verde o azzurrino di consistenza polverosa e può protrarsi fino a completa polverizzazione della moneta.
    1 punto
  26. un BB+ ci va tranquillamente.
    1 punto
  27. Grazie,quella in AG sono riuscito ad averla.
    1 punto
  28. se posso..... ti consiglierei cautela, ha tratti che fanno pensare a un possibile "cancro" in alcune zone... vedi la polverina verde in alto...? si vede bene al dritto, magari non è nulla, ma sarebbe da vedere in mano... bye
    1 punto
  29. Scusa nando, al post 32 l'utente scrive che la moneta è sua, come dice Ciccio poi il 2 euro CC G.O.I. Torino 2006 è da quello che sappiamo la commemorativa più falsificata circolante in Italia.
    1 punto
  30. Grazie all'aiuto di un amico che mi ha permesso di salvare il catalogo, ecco l'immagine dell'asta Ratto: Arka
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  31. Credo che il tuo esemplare sia annoverabile tra i falsi d'epoca, se confronti infatti lo stile con quello dell'esemplare "standard" (Muntoni 66 a - CNI 282) che trovi nel link, vedrai che è molto diverso, oltre a presentare un materiale che non sembra proprio mistura. I falsi d'epoca erano poi argentati per essere messi in circolazione con ragionevole certezza di farla franca, e talvolta si ritrovano con tracce di argentatura residua nei campi, nel tuo caso è scomparsa del tutto. In questa discussione di qualche anno fa, trovi un confronto tra originale e falso d'epoca di un 25 baiocchi 1796, con qualche info che può esserti comunque utile: http://www.lamoneta.it/topic/70509-25-baiocchi-pio-vi-1796-gh/ Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  32. Quindi loro smentiscono ma intanto c'è la copia del fax della BCE che invece sembrerebbe confermare il tutto. Ma cos'è, uno scherz............. domanda sbagliata, scusate! :rofl:
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  33. il motivo di questa discussione non è certo quello di 'sputtanare' un perito...gli errori li fan tutti e non stiamo qua a discuterne. credo che sia utile invece per evitare a qualche sprovveduto di comprare questa ciofeca da questo venditore...che sia la perizia manomessa o meno. ecco l'utilità del forum :) marco
    1 punto
  34. Taglio: 2 euro CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 2.000.000 Condizioin: SPL Regione: Puglia
    1 punto
  35. Ci vorrebbe qualche foto a luce naturale. Se non erro è sigillata ms62 o 64. Ora non ricordo di preciso ma sotto quella patina maculata c'è un tondello color bianco latte e ancora le rigature sui rilievi originali di conio. Da anni non si vedeva un bel tarì di Francesco I.
    1 punto
  36. @@mper, bello è a dir poco per me complessivamente SPL, complimenti
    1 punto
  37. si può ordinare anche per telefono cosi ho fatto x la cc hanno prelevato i soldi e ho anche il nr. di raccomandata quando spediscono, non si sà
    1 punto
  38. salve a tutti, concordo con @mazzarello silvio. La moneta mi sembrerebbe questa, anche se quella di@templare89 ha peso e diametro leggermente superiori: SEPTIMIUS SEVERUS (193 - 211) Nikopolis in Moesia Inferior d=17 mm Bronze. AU K L - CEUHROC. Kopf mit Lorbeerkranz rechts. Rs: NIKOPOLITWN PPOC IC. Kopf des bärtigen Herakles rechts. AMNG 1385 var. 2,04g. Attendiamo conferme.
    1 punto
  39. Segue..... Buona serata Veniamo ora alle oselle. Si potrebbe pensare che in queste monete/medaglie, che nei ultimi due secoli di vita della Serenissima avevano scandito annualmente, con le immagini in esse riportate, tutti i successi che Venezia aveva riportato in ambito politico, sociale, religioso ed economico, ci si trovi a rimirare una lunga sequenza di leoni armati di spada; niente di più sbagliato. Il più “generoso” fu il doge Alvise Mocenigo II ( 1700-1709); ne troviamo ben due: ANNO III 1702 D: S.M.V. ALOYSIVS MOCENICO D. S. Marco in trono consegna il vessillo al doge inginocchiato; in esergo ANNO III e sotto la data 1702 R: PRVDENTIA ET FORTITVDO; La saggezza è la forza; leone di Venezia retto sulle zampe posteriori tiene nella zampa destra una spada con un serpente attorcigliato ANNO IV 1703 D: S.M.V. ALOYSIVS MOCENICO D. S. Marco in trono consegna il vessillo al doge inginocchiato; in esergo le sigle del Massaro PM (Pietro Manolesso) oppure P ° B (Pietro Basadona) R: SVORVM IVRA TVETVR; Protegge i diritti dei suoi; leone di Venezia stante verso destra, tiene nella zampa destra una spada e nella sinistra il libro aperto; in esergo ANN IIII e sotto la data 1703 C'è un'altra osella, precedente a queste, che riporta una analoga simbologia; emessa sotto il dogato di Marc'Antonio Giustinian (1684-1688): ANNO II 1685 D: S.M.V. ANT IVSTINIANVS; S. Marco in trono consegna il vessillo al doge inginocchiato; in esergo ANNO II e le sigle del Massaro D ° P (Domenego Pizzamano) R: FORTITVDO MEA ET LAVS MEA DNS; Il Signore è la mia forza e la mia gloria; leone di Venezia retto sulle zampe posteriori tiene nella zampa destra una spada; a sinistra una fortezza e a destra dei cavalieri che scappano; in esergo KOPONH (Corone) Purtroppo non ho trovato in rete l'immagine ed il mio scanner fa i capricci... A questo punto una considerazione è obbligatoria. Immaginare di avere più leoni armati di spada sulle monete veneziane, avrebbe forse appagato maggiormente l'immaginario collettivo; trasporre da un siffatto leone una Venezia potente, indomita, padrona del suo stato, giusta e religiosa, il passo sarebbe veramente breve; un'apoteosi. Eppure non è così, lo si evince dai fatti. Questa immagine non è mai stata tra quelle preferite dai magistrati che se ne occupavano. Meglio inserire l'immagine “classica” del leone stante con il libro aperto trattenuto dalla zampa destra; oppure immagini del leone in maestà, ovvero allegorie varie o immagini differenti e varie che sarebbe troppo lungo descrivere. Mi piace pensare che alla Serenissima non servissero immagini troppo “forti”, bastava la sua reputazione. saluti luciano
    1 punto
  40. Se devo essere sincero da queste foto non mi piace tanto, il bordo del dritto in alto è sospettosamente fine... Aspettiamo altri pareri. Saluti Marfir
    1 punto
  41. @@Rex Neap ... mi hai chiamato? Va beh ... ecco un tarì del figlio Filippo II con simboli simili in continuità con quelli del padre: :hi:
    1 punto
  42. Questo è l'argento. Ex Halliwell, Lockett, and Wertheim Collections CRETE, Knossos. Circa 300-270 BC. AR Drachm (19mm, 5.41 g, 7h). Head of Hera left, wearing ornamented stephanos, triple-pendant earring, and necklace / Labyrinth; A-P flanking, KNΩΣI below. Svoronos, Numismatique 70; SNG Copenhagen -; SNG Lockett 2529 (this coin); BMC 26-7; de Luynes 2334. Good VF, attractive cabinet toning. Among the finest known. Very rare. Ex Halliwell Collection; Richard Cyril Lockett Collection (Part III, Glendining, 28 May 1959), lot 2015; Jules Wertheim Collection (Ars Classica XII, 18 October 1926), lot 1598. The ancient city of Knossos, the remains of which were excavated by Sir Arthur Evans, beginning in 1900, was founded in the Minoan Period (circa 1700-1400 BC) as a large and complex palace-city. Although the exact origin of the word “labyrinth, as well as its location, remains open to scholarly conjecture, the intricate maze of rooms and interior courtyards of this palace-city contributed to the later Greek use of the word to describe a maze and the source of the events connected with it to Crete. According to the Greek myth, Minos was the first king of Crete. Although he gave the island its first constitution, built the palace at Knossos, and built a large navy, he was a cruel tyrant and imperialist. One of his provinces was the city of Athens, from which he demanded a payment every nine years of seven youths and seven virgins. These would Minos feed to the Minotaur, a half-man, half-bull who was held in the Labyrinth, a large walled maze. To stop this brutal tribute, the Athenian hero, Theseus, had himself sent as part of the required tribute. With the assistance of Ariadne, the daughter of Minos, Theseus was able to navigate the Labyrinth successfully and kill the Minotaur. apollonia
    1 punto
  43. Concordo anche io con la perizia A mio parere il FDC è un'altra cosa. La moneta è molto bella ma presenta una leggera usura al dritto (zona capelli nei pressi dell'orecchio) e diversi graffiettini (dovuti alla circolazione) più evidenti al dritto che al rovescio, Infine manca di "freschezza" tipica nelle monete in altissima conservazione. Sia ben chiaro è pure sempre una moneta di ottimo livello, il mio parere è SPL
    1 punto
  44. Questa è quella che avete avuto modo di vedere il TV . Io ho avuto l'opportunità di toccarla ,di fotografarla e di starle vicino ,sia pure per pochi minuti,dopo una fila durata più di mezz'ora
    1 punto
  45. Quasi trecento anni fa, tra le rovine di una chiesa del borgo di Bagnoregio, torna alla luce un anello recante l'immagine di un volto ed alcune lettere misteriose, inizia così la storia di una preziosa testimonianza della conquista longobarda in Italia. Il terremoto del 2 giugno del 1695 a Bagnoregio, aveva provocato ben 32 vittime e causato il crollo di molte case, torri e chiese. Il 5 settembre del 1726, quindi circa trent’anni dopo, la confraternita della chiesa di S. Pietro, posizionata al limite sud della contrada di Civita, chiese al suo tesoriere, Nicola Pompei, di raccogliere il materiale buono rimasto tra le rovine. Durante questo compito il tesoriere venne colpito da un insolito riflesso dorato che veniva da sotto il mattonato nel lato sinistro sotto l’altare, dentro al presbiterio. Il riflesso era quello di un anello d’oro semi-nascosto tra pezzi di mattoni e calcinacci, formato da una piastra circolare delimitata da una cornice perlinata ed incisa con l’immagine di un uomo con barba e capelli divisi al centro da una scriminatura. L’anello ritrovato da Nicola Pompei nella Chiesa di S. Pietro a Civita di Bagnoregio Intorno alla testa dell’uomo alcune lettere precedute da una croce formano il nome “AUFRET”. Nicola Pompei non fece in tempo a pulirlo che l’anello gli fu tolto dalle mani dal canonico Giuseppe Quintarelli, che, nonostante le proteste dei membri della confraternita di S. Pietro, corse subito a consegnarlo nelle mani del vescovo Onofrio Pini. Il vescovo decise di disfarsi del prezioso anello, a causa delle “liti tra i diversi pretensori”, affidando questo delicato compito al fratello Muzio che ritroviamo a Roma in trattativa con un grande collezionista di opere, il marchese Alessandro Capponi. Inizia così una serie di passaggi di mano dell’anello tra diversi collezionisti, fino ad arrivare al 1871 quando fu venduto al Museo Victoria and Albert di Londra, dove ancora oggi è conservato. Questo anello apparteneva ad Aufret, un Longobardo di rango elevato vissuto a Bagnoregio. Probabilmente scrisse a papa Gregorio nell’anno 600, utilizzando questo anello per apporvi il proprio sigillo. La lettera era stata inviata per proporre al pontefice un candidato alla carica vescovile della zona. Aufrit infatti è l’altissimo rappresentante dell’etnia longobarda che arrivò a Bagnoregio nel 593 con l’avanzata di re Agilulfo verso Roma e che collaborava con papa Gregorio per riorganizzare l’ordinamento diocesano in questa regione dell’alto Lazio, definita come frontiera tra i territori longobardi e bizantini.
    1 punto
  46. altro scudo un po meno raro 5 Lire 1903 Arlecchino Rovescio
    1 punto
  47. Per ultimo, questa volta davvero per ultimo, faccio notare che oltre a denari e shekel doveva essere in uso corrente anche la dracma, che in effetti risulta puntualmente menzionata nel Nuovo Testamento, per esempio nella celebre parabola della donna che perde per casa una delle sue dieci monete e si rallegra quando cercandola la ritrova. Il passo è Luca 15,8 : Mentre la moneta per il versamento dell'offerta annuale al Tempio, che Gesù fa trovare a Pietro nella bocca di un pesce (quindi uno shekel o una moneta assolutamente assimilabile ad esso anche sotto il profilo cultuale), viene indicata dal Vangelo di Matteo come statere. Il passo è Matteo 17,27 : Come dicevo, Matteo sembra molto competente in fatto di monete (verrebbe da sospettare per precedenti motivi professionali), per questo motivo - e qui credo di poter dare una risposta definitiva a "DanieleAlberti"- non abbiamo motivo di dubitare che quando usava l'espressione "denarios" nell'episodio del tributo a Cesare lo facesse in termini assolutamente appropriati, mentre presumo proprio che usando l'espressione generica di "argurion" nell'episodio del tradimento di Giuda (anziché dire dracma, statere/sicilico o denario) intendesse intenzionalmente lasciare non esplicitato il tipo di moneta, forse proprio per impedire che a qualcuno venisse spontaneo calcolare mentalmente un controvalore in altro tipo di valuta, perché in quel passo l'attenzione dell'Evangelista era assolutamente rivolta non al valore economico del tradimento, ma alla circostanza altamente simbolica e profetica che le monete in questione fossero trenta. Azzarderei insomma che Matteo non abbia scritto il tipo di moneta ricevuta da Giuda o perché non lo sapeva (ed essendo esperto di monete non voleva dire una inesattezza) o addirittura perché voleva evitare che in altri tempi o in altri luoghi il lettore calcolasse un "cambio" alterando il numero simbolico e messianico di trenta .
    1 punto
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