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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/14 in Risposte
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Spero di fare cosa gradita nel postare le foto di questa piastra 1832 (Rara) periziata SPL. Trattasi dell' ultimo acquisto da celibe avvenuto qualche mese fa ;)2 punti
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...e fu la più grande falsificazione di massa della storia Correva l'anno 1789 e, dopo la presa della Bastiglia, tra i primi provvedimenti presi dai rivoluzionari, ci fu quello di nazionalizzare gli ingenti patrimoni del clero, il più grande proprietario terriero di Francia, che possedeva il 10% dei territori del Paese. L'Assemblea Costituente decise, nel novembre 1789, di mettere all'asta questo ingente patrimonio, per colmare il debito pubblico e sanare il deficit dell'economia francese. Per vendere così tanti beni era necessario però molto tempo, durante il quale le casse dello Stato avrebbero potuto svuotarsi; per evitare questo, il 19 dicembre si decise di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero: nacque così l'Assegnato (Assignat). Da quel momento, chiunque desiderava comprare dei beni nazionali doveva farlo attraverso gli Assignats emessi dallo Stato, permettendo a quest'ultimo di impossessarsi di moneta prima ancora dell'effettiva vendita del bene. Effettuata la vendita, gli Assegnati sarebbero ritornati nelle mani dell'emittente per essere distrutti. I primi biglietti avevano un elevato valore (1.000 livres) che non li rendeva idonei a essere messi in circolazione tra la popolazione, ma il loro scopo principale era di far rientrare la maggiore quantità possibile di moneta nelle casse dello Stato. Il valore totale della prima emissione fu di 400 milioni di livres. Le prime emissioni erano stampate su carta leggera, su un solo lato, e portavano l'effige del re e il sigillo a secco di Stato, ed erano firmati a mano. Due anni dopo, si ricorse alle firme riprodotte a stampa, e con la definitiva caduta della monarchia il ritratto del re fu sostituito da emblemi repubblicani. Fin dall'inizio gli Assignats incontrarono opposizioni di varia natura. Da quella dei membri del clero e dei nobili fuggiti all'estero, che avviarono una decisa campagna controrivoluzionaria, riuscendo a convincere molti commercianti francesi a non riconoscere all'Assegnato una funzione di mercato, alle varie correnti politiche interne, divise tra chi avrebbe voluto raddoppiare le emissioni, e chi invece paventava una disastrosa inflazione. La polemica coinvolse anche le classi più popolari che, in gran parte analfabete, non erano capaci di leggere le cifre sui biglietti, e rimanevano ancorate alla moneta metallica, che andava però scomparendo. L'inflazione cominciò quando, da una parte, i fuoriusciti iniziarono a far arrivare in Francia valanghe di biglietti falsi, dall'altra, gli stessi francesi, città, paesi, imprese private, e perfino trattorie, si diedero a stampare biglietti di propria emissione, con i quali effettuavano i pagamenti. In ogni cantina si trovavano tamponi per riprodurre la cartamoneta rivoluzionaria, e carrettate ne arrivavano dalla Svizzera e dall'Inghilterra. Nel 1793 erano in circolazione 4 miliardi di Assignats, in buona parte falsi, che ormai nessuno provava più nemmeno a riconoscere, tanto era diventato facile, per chiunque, farne di uguali a quelli veri. Né arrestare qualche falsario ogni tanto serviva a scoraggiare le contraffazioni, anzi, la cosa più clamorosa di questa storia, è che proprio nelle prigioni parigine si aveva la più intensa fabbricazione di Assegnati falsi, attraverso l'emissione in serie di biglietti di ogni genere. Una produzione così accurata che l'amministrazione finanziaria della Convenzione ritenne di essere non danneggiata, ma aiutata nel suo immenso compito di porre le fondamenta del nuovo credito rivoluzionario. In ogni camerata delle prigioni lavoravano fino a 50 falsari, alla Conciergerie, la famosa prigione che ospitò, tra gli altri, Maria Antonietta, Danton e Robespierre, si facevano anche i turni di notte mentre un ex-banchiere dirigeva il lavoro. I carcerati erano abbondantemente dotati di pennini da disegno, punteruoli da incisione, inchiostri, carta e caratteri da stampa. Questi ultimi potevano essere usati solo da pochissime persone, perché la maggioranza della popolazione era, come detto sopra, analfabeta. Le camerate non erano chiuse così che le lavorazioni avvenivano attraverso un andirivieni collettivo che si prolungava anche all'esterno del carcere: non era raro, infatti, il caso di detenuti che uscivano per smerciare i loro prodotti e poi rientravano tranquillamente in prigione. La carta era fornita da due diverse cartiere, i cui incaricati entravano alla Conciergerie per ricevere gli ordinativi, che venivano regolarmente e tempestivamente pagati con biglietti falsi. Le stesse cartiere provvedevano poi, a stampa avvenuta, al ritiro e alla distribuzione della merce Alla fine della loro breve esistenza, che si può datare al 19 febbraio 1796, giorno in cui furono pubblicamente bruciate le matrici per la stampa, si calcola che la quantità di Assignats legalmente emessi avesse superato i 40 miliardi di franchi...nessuno potrà mai sapere quanti erano, invece, quelli falsi Nella foto, dal web, un Assignat, falso, da 300 livres. E' un'emissione del primo periodo, di quelle che portavano ancora il ritratto di Luigi XVI. petronius2 punti
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Ringrazio l'amico Sebastiano per l'intervento che ha chiarito perfettamente quanto intendevo dire. Dico solo che abbiamo (e mi ci metto anche io) abituato male i collezionisti a dare perizie e consulenze al volo su qualsiasi moneta con il rischio di prendere degli abbagli. Come diceva il mio maestro Angelo Bazzoni "Il posto peggiore per sigillare monete è Verona: poca luce, molta calca, stanchezza per la lunghezza del convegno". Questo penso sia proprio un esempio lampante.2 punti
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Nel mondo esistono diversi paesi dotati di governi locali che controllano a tutti gli effetti un territorio ma che non compaiono sugli atlanti perchè non sono internazionalmente riconosciuti, oppure sono riconosciuti solo da alcuni paesi e non dall'ONU. Escludo dall'elenco certi casi particolari, come il Kosovo o Taiwan, che hanno ancora aperti contenziosi più o meno complessi per il loro riconoscimento ma sono comunque stabilmente costituiti e rintracciabili come entità autonome sugli atlanti. Per il resto, eccoli elencati ad oggi con la loro situazione politica sintetica e quella della circolazione valutaria. [Specifico a scanso di equivoci che si parla solo dei paesi non riconosciuti ma effettivamente esistenti e non delle tante nazioni di fantasia "proclamate" a scopo di propaganda politica, per gioco, per protesta, per condurre attività finanziarie off-shore, per truffe organizzate o per incentivare il turismo]. Repubblica Turca di Cipro Nord Nata nel 1983, dopo l'invasione turca di Cipro del 1974, è in realtà uno stato-fantoccio in mano ai turchi e riconosciuto solo dalla Turchia. Valuta: Lira turca. Transnistria Autoproclamatasi indipendente nel 1990 dalla Moldova, è un protettorato russo riconosciuto solo da Abkhazia, Ossezia del sud e Nagorno-Karabakh. Valuta: Rublo della Transnistria. Ossezia del sud: Autoproclamatasi indipendente nel 1991 dalla Georgia è un protettorato russo riconosciuto da Russia, Abkhazia, Transnistria, Nagorno-Karabakh, Nicaragua, Venezuela e Nauru. Valuta: Rublo russo. Abkhazia Autoproclamatasi indipendente nel 1999 dalla Georgia è un protettorato russo riconosciuto da Russia, Transnistria, Ossezia del sud, Nagorno-Karabakh, Nicaragua, Venezuela e Nauru. Valuta: Rublo russo. Nagorno-Karabakh Regione autonoma dell'Azerbajian autoproclamatasi indipendente nel 1992 con l'aiuto dell'Armenia, è riconosciuto da Abkhazia, Transnistria, Ossezia del sud. Valuta: Dram armeno. Republica Araba Saharawi Democratica Proclamata indipendente nel 1976 e riconosciuta da 84 paesi, formalmente comprende tutta la regione denominata Sahara Occidentale (attualmente il sud del Marocco) ma de facto controlla solo una fascia di territorio quasi tutto al confine con la Mauritania che i marocchini hanno lasciato al di là di un muro costruito per contrastare le incursioni del gruppo armato che combatte per l'indipendenza dal Marocco. Valuta: Dirham marocchino. (esistono alcune monete Saharawi ma non è chiaro se circolano o abbiano circolato effettivamente) Palestina E' stata proclamata indipendente nel 1988 ma l'Autorità Nazionale Palestinese controlla effettivamente alcuni territori solo dal 1994, è riconosciuta da 134 paesi. Valuta: Shekel israeliano. Somaliland Indipendente dalla Somalia dal 1991, non è riconosciuto ufficialmente da nessuno ma intrattiene rapporti diplomatici informali con diversi paesi del mondo. Valuta: Scellino del Somaliland. Puntland , Khatumo Sono due regioni della Somalia che hanno autoproclamato ognuna un governo autonomo (la prima nel 1998 e l'altra nel 2012) che s'intende formalmente provvisorio, in attesa della stabilizzazione della Somalia, e non come passo verso l'indipendenza da questa. Valuta: la situazione della circolazione in tutta la Somalia non è molto chiara, pare che si usino diverse valute estere e anche quanto rimasto del vecchio Scellino somalo.1 punto
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Io, pur se in cattive condizioni li ho in collezione. Sono le prime monetine, quindi il primo amore, che ho trovato casualmente in un vecchio baule. :air_kiss: Il Grano Cavalli secondo voi è del 1790?1 punto
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Ciao! Una cosa è certa....le bollicine, quest'anno, vanno di gran moda. :pleasantry: luciano1 punto
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Spettacolare il menù del 3 ottobre. Chissà quelli degli altri giorni ... a trovarli ..! Approfitto per aggiungere qualche dettaglio organizzativo sull'evento. Magari sono cose già note, ma in questa discussione dedicata solo al congresso non sfigurano. La mensa organizzata per ospitare fino a 400 persone, era servita al palazzo Cellammare a via Chiaja. Il pranzo servito alle ore 15 (nella migliore tradizione napoletana) era composto come visto nel menù indicato da Francesco, da una zuppa, cinque portate, frutta e intermezzi (entremets) caffè e sorbetto. Prezzo 60 grana. Vino da pasto compreso nel prezzo, quelli di lusso alla carta. I camerieri venivano pagati dal Comune quindi "è loro severamente vietato domandare o ricever mancia". Nello stesso palazzo Cellammare di sera gli ospiti potevano socializzare, leggere e ascoltare la musica diffusa dal giardino adiacente. La macchina organizzativa fu impeccabile. I prezzi degli alberghi erano uniformati in base alla categoria di appartenenza. Il soggiorno in una doppia di 1^ cat. era di 80 grana al giorno. La singola 60 grana. Il soggiorno in alberghi di 2^ -25%, di 3^ -50%. Gli ospiti illustri non furono lasciati mai soli: in ogni albergo risiedeva un deputato del Municipio "perché gli scienziati s'indirizzino a lui in tutte le quistioni che potessero nascere con l'albergatore" mentre fu stampato un "libriccino" per i Forestieri con ogni informazione utile ai frequentatori del congresso dal quale provengono le notizie citate in questo intervento.1 punto
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non avevo colpevolmente fatto caso al peso indicato in 3,5 g. ( corretto ma 1 po' abbondante forse ). le bollicine su una moneta non sono mai di buon auspicio ma potrebbe trattarsi di residui da conio ruggine ? le ultime emissioni della zecca veneta sono particolarmente poco curate o dettagliate.1 punto
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Salve, non vorrei fare il sapiente ma è una medaglia assai comune e ben conosciuta dai collezionisti di decorazioni. Si tratta della medaglia al merito di servizio per il corpo delle guardie di città, poi conferita anche agli agenti di pubblica sicurezza e agli agenti di custodia delle carceri. è una medaglia ufficiale in argento del Regno d'Italia coniata a partire dal 1907 dalla zecca di roma. fu conferita anche negli anni 50 e '60 con la stessa foggia. è riportata su tutti i principali cataloghi di Decorazioni: Brambilla, Bini. Ercoli, Casagrande e penso sicuramente anche su uno dei 7 volumi di Scarpa soltanto al momento non li ho sotto mano. dimenticavo veniva data dopo 15 anni di servizio.1 punto
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Si, ma vedresti dei segni! o di scorrimento, o di scaldatura. qua non si vede nulla! o almeno io non vedo nulla! dite che e' stata manomessa di qua, di la, ma ditemi dove!1 punto
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È originale , di lodovico manin. Scusa, ma le foto rivelavano ben altro della realtà!1 punto
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Il forum deve servire anche a questo, a donare ai giovani sapere e esperienza, cercando di stimolarli con racconti e nozioni, che potrebbero arricchire il loro bagaglio culturale e servigli per lo studio, nel contempo dovremmo lavorare insieme per far si che questo avvenga, altrimenti la parola futuro per la Numismatica dovrà essere solo una remota ipotesi... I giovani siamo noi, questo non dovremo mai dimenticarlo, senza di loro a chi doneremmo il nostro sapere acquisito sino a oggi, una eredità troppo importante per essere persa nella pseudo cultura avvenire... Eros1 punto
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@@marco91, Il 5 lire postato è del 71 e non del 72, comunque a mio parere foto quasi buona, la moneta come conservazione direi un BB+. saluti da nando121 punto
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Ho sentito parlare anche di altre ipotesi riguardanti fori come questo che non contemplavano necessariamente l'utilizzo come monile. Generalmente per un monile si cercava di praticare un foro potrei dire un pò più "discreto" di quello dell'esemplare di cui sopra, generalmente posizionato a ore 12. Pare che i cambiavalute e gli operatori in genere usassero "inchiodare al loro banco" i vari tipi di luigini in modo da averne sott'occhio le impronte e poterli riconoscere. Non conosco personalmente la validità e le basi di questa affermazione da poterla sostenere se non per sentito dire, tanto più che spesso queste monetine oltre che per monili venivano utilizzate anche come decoro e ornamento delle vesti, immagino che negli anni e nella loro moltitudine abbiano subito i fori più disparati e da mani più o meno esperte. Anche se sarò OT appena possibile provvederò a postare un esemplare che grazie ad una sua particolarità è stato evidentemente usato come pendaglio.1 punto
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Io da parte mia non vedo segni di manomissione, mi potete spiegare come e' stata tolta la moneta e sostituita?1 punto
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E' una moneta piuttosto comune, io stesso ne ho una decina di esemplari di questa tipologia. E' invece raro trovarla in buone condizioni considerando il quantitativo di tempo che hanno circolato.1 punto
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allora Gianfranco....la prossima volta scendi a Bonifacciu...facendo ferma in Aiacciu.......".heros corse au moyen age"...ho letto.........ma piu interressante sono le chronacce di "Giovanni della Grossa"scrite metta in Italiano e in Francese.....e quelle di Montegianni(se ricordo)...... e quando passi su Aiacciu.......vieni a vedere qualche monete......sara un piaccere ..!..e anche cosi ti accorgerei del relievo accidentato,microregione,calanche profonde.e su le coste,porti sicuri con surgente, ,tutti luogi propice a ritenere la memoria passata.....per quella piccola "b" su quella moneta Aragonese.....sembre possibile....ma personnalmente e la prima volta che vedo cosa del genere.......non sono tanto esperto....ma il mio instincto mi dicce di no......non puo esser possibile,visto che Bonifaccio era a popolazione esclusivamente Genovesa....e questa amblematica moneta "CorsoGenovese",che ormai esiste,e una volenta di voglier avicinarssi il piu di Genova....allora maestra de i commerci navali sul mediterraneo...... http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_della_Grossa1 punto
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Per quello che riguarda Andorra per ora basterebbe l'emissione delle monete comuni senza il bisogno della CC.1 punto
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Una identificazione interessante ! Ho letto più volte che gli emigranti che lavoravano in aziende e fattorie spesso isolate erano in pratica obbligati ad acquistare i generi di necessità in uno "store" gestito dalla stessa Impresa, per cui i proprietari dell'Impresa realizzvano così un ulteriore guadagno, sfruttando i propri lavoratori. @@Corsodinazione1 punto
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Il Dottor Simone Rocco di Torrepadula (@simonesrt) avrà perso il conto degli esemplari spediti a mezzo posta tramite la sua casa d'asta.... Come dici? Io ritengo giusto che qualsiasi collezionista debba pretendere la stima e perizia del proprio esemplare, infatti ai convegni non mi nego mai (solo se mi portano un esemplare falso posso rifiutare), ma condivido pienamente quanto detto da "papà Simone" (come lo chiamo io), perché ci sono pezzi che giocoforza meriterebbero molta più attenzione... Saluti. Sebastiano Mazzarino Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Contribuisco alla biblioteca con parte dei miei libri numismatici (fino al 2010, il resto "dovrei" continuare ...) MIEI LIBRI.files.zip roth371 punto
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Caro Massimo, hai tutta la mia comprensione e stima. So benissimo cosa succede ai convegni per le perizie: portano le monete più difficili per avere pareri (quasi sempre gratuiti) e poi chiedono di sigillarle seduta stante, quasi senza lasciare il tempo di verificare approfonditamente. L'unica possibilità è chiedere il parere a qualche collega così da confortare o meno la propria opinione. Bisognerebbe fare come i filatelici (dai quali potremmo imparare tante cose): vuoi periziare una moneta? Bene, me la lasci, ti faccio una ricevuta e me la paghi, tempo 7 giorni te la spedisco per assicurata. Questo dovrebbe essere il modus operandi, per poterla analizzare bene e cercare di limitare al massimo gli errori. Quanto poi alla moneta in questione lascio ad altri le considerazioni, dico solo che chi non lavora non sbaglia e forse un minimo di cautela nel dare certi giudizi andrebbe tenuto, ma questo è un discorso vecchio.1 punto
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identificazioni mi sembrano corrette. Quanto al loro valore, è prossimo allo zero.......1 punto
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Stiamo cercando di trovare una chiave che permetta di comprendere il senso di questa codificazione, costruendo matrici su matrici, ma per ora siamo in alto mare. Ma prima o poi riusciremo a decodificare questa notazione così particolare. Ormai abbiamo un data-base di alcune migliaia di nummi vandali (foto e dati ponderali) e il nostro studio trova in esso uno strumento imprescindibile e fondamentale.1 punto
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Non mio, ma del "Gruppo di Studio per la monetazione vandala": è uno studio preliminare realizzato da tutti insieme, al quale seguiranno lavori più dettagliati su argomenti molto più specifici (e inediti) sempre relativi alla monetazione vandala. Per esempio, il complesso sistema di codificazione delle emissioni realizzazto con globetti distribuiti in posizioni definite (posto un esempio relativo alle vittorie di tipologia D) che fa capire bene quanto fosse evoluta la monetazione vandala:1 punto
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Non mi sono dimenticato di questa discussione, tutt'altro. In questi giorni ho passato in rassegna virtuale (internet) esemplari di questa tipologia con un nulla di fatto ... hanno tutti l' 1 girato. Volendo fantasticare, giusto per scambiare quattro chiacchiere, dico che ogni volta che vedo questa cifra dalle fattezze così bizzarre e per di più punzonata al rovescio, non riesco a nascondere la mia inquietudine riconoscendone in essa addirittura .... i confini del regno. Lo so, congettura condita di una cospicua dose di fantasia, senza alcun suffragio documentale, ma sarebbe bello pensare che sia stato proprio così !1 punto
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ho letto tutte cose intelligenti...mi siete davvero piaciuti :) i miei consigli sono: - essendo una moneta "importante" NO al fai da te se non sei più che esperto; - se l'acquisto risale a non troppo tempo fa (6 mesi o giù di li) io contatterei CNG. sono venditori seri e hanno una reputazione. l'eventuale cancro del bronzo non si fa dal nulla nell'arco di una notte come i funghi porcini :) , loro lo sanno, e se era stato coperto da qualcosa (non da escludere) non è per forza detto che lo abbiano fatto loro, quindi potrebbero venirti in contro in qualche modo. - in ogni caso prima fai fare una verifica autoptica da un esperto. Su questo sito ci sono tanti e bravissimi esperti, ma lavorando su una foto, tutti possiamo "toppare"...solo chi prende in mano la moneta può farti la diagnosi "vera" se il danno non è profondo, e potrebbe benissimo essere superficiale / poco profondo, il restauro e la "messa in sicurezza" sono più che fattibili con ampia soddisfazione in bocca al lupo ps...NO al fai da te se non sei esperto!!!!!! :) ciao1 punto
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Ragazzi, ecco un sunto: dai primi rumors sugli euro andorresi ad oggi! Non corrisponde forse questo alla realtà? €urocollezionista appena scopre che l'Andorra emetterà monete euro proprie: €urocollezionista appena pensa al fattore "speculazione": €urocollezionista appena vengono aperte le prevendite delle monete: €urocollezionista appena vede l'organizzazione del servizio numismatici.: :fool: €urocollezionista appena pensa alle monete €uro d'Andorra in luglio 2014: :aug: :bash: :m249:1 punto
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Capito. Ti ringrazio della cortese precisazione, caro Francesco. Temevo di non aver individuato nella foto qualche elemento distintivo per l'identificazione della zecca. Per quanto mi riguarda, pertanto, pur rimanendo assolutamente aperto ad ogni novità derivante da nuovi studi, continuerò a considerare queste monete della zecca di Napoli.1 punto
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Dovrebbe essere Costante I con Gloria Excercitvs al rovescio http://www.deamoneta.com/tintinna/view/114791 punto
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grazie maria ,grazie roy....... :good: ....se vedo bene al meno 186 ap.j.c :) .....ma che mistero.. :blink:1 punto
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Ciao Raffaele, l'utente mero mixtoque certifica questa moneta napoletana come zecca di Lanciano perché mancano le sigle dei maestri di zecca, tutte le monete senza sigle sono a suo dire Lanciano. Personalmente ho molto rispetto di chi scrive la sua e le opinioni degli altri vanno rispettate giuste o sbagliate che siano per tanto non risponderò in questa discussione al fine di mantenere la tranquillità ma vorrei rivolgere un appello allo staff che ha giustamente ripulito questa discussione perché è importante che al di là della libertà di parola venga rispettata il più possibile la classificazione di monete attenendosi alla letteratura ufficiale e scientifica evitando le pubblicazioni basate sulle sole teorie personali edite al solo scopo di creare la novità. Quanto appena ho scritto sembrerebbe una banalità ma è fondamentale e questo perché se così non fosse dovremmo ben presto trovarci ad accettare e rispettare per quieto vivere interventi nel forum di utenti che asseriscono che il Colosseo venne costruito prima delle piramidi.1 punto
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Sposto in Zecche straniere. Sulle cob coins @@rorey36 aveva pubblicato un interessante studio in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/89941-macuquinas-monete-coloniali-spagnole/ petronius :)1 punto
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@@miza non quando la pulisci nel liquido (ad immersione): il liquido mangia un pò tutto, sia le placche verdi, che la patina... dopo 10 secondi la colorazione è omogenea, le placche spariscono, ma i buchi rimangono. Ho visto personalmente più di una moneta lavata con questo metodo (prima e dopo il trattamento), e ti posso garantire che se non ci fossero i buchi, non potresti dedurre che abbia avuto il cancro...!! In genere tutte le monete lavate hanno micro segnetti diffusi che vedi alla lente, ed anche questa, se ci si guarda bene, li ha a mio parere, se fosse una corrosione ci sarebbe stato anche un leggero alone di diverso colore attorno al difetto.1 punto
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Un FDC di questa moneta costa, ma è una delle poche monete che maniene sempre il prezzo. Tuttavia questo è il miglior momento per comprare, dato che le basse e medie conservazioni si stanno vendendo a prezzi stracciati. E non potrà durare per sempre!1 punto
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Secondo me è un quattrino, ti riporto anche il riferimento al MIR. Moneta sicuramente rara, non riportata nel CNI, per quanto riguarda il segno, potrebbe essere il MIR 22 identificato come testa di lupa, (dal disegno sembra più una testa di maiale ed è disegnato rivolto a sinistra) da ciò che si vede, comunque non escluderei il cane. Moneta di sicuro interesse. Spero di essere stato esauriente, in caso contrario puoi contattarmi direttamente.1 punto
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Alla fine è arrivato. Si tratta di un esemplare di Forte bianco escucellato di Aimone, battuto a Pont D'Ain sotto lo zecchiere Rarolfi Darnano. Ben identificabile il segno di zecca al dritto. Mi ha colpito per i rilievi e la classificabilità. Moneta di discreta rarità. Purtroppo non ho ancora avuto modo di effettuare una misurazione del peso, peraltro discreto, ma cercherò di attrezzarmi al più presto. Mi farebbe molto piacere conoscere vostre opinioni. Diametro: 18 mm Peso: 0,60-0,87 g Dritto Fiore a sei petali, intorno: croce segno AIMO segno COMES segno Verso Scudetto sabaudo, intorno: croce SABAUDIE Due cenni biografici di Aimone. Fratello di Edoardo, suo predecessore, nato dal conte Amedeo V di Savoia e da Sibilla de Baugé sua prima moglie, occupò il trono Sabaudo dopo ampi contrasti con Giovanna, unica figlia del conte Edoardo. Per lui, il Padre Amedeo scelse la vita religiosa, tanto da spingerlo a divenire canonico nella cattedrale di Parigi. Non essendo legato dagli ordini sacri poté rinunciare alle cure religiose e assunse il governo della contea succedendo al fratello Edoardo. Così lo descrive Paolo Giovio: « ...Avanzando di dignità di corpo e di leggiadria di bellezza i più delicati giovani, riusciva anco allora molto più grande e più bello di se stesso quando, con una nuova foggia, si lasciava crescere i capegli di color d'oro, e spesse volte acconciandogli in trecce, e tallora lasciandogli andar giù per le spalle, gli assettava in una cuffia di rete o con una ghirlanda di fiori; perché ciò si gli aveniva molto essendo egli bianco e riguardevole del color di latte e con una barba bionda, come si può vedere per molte imagini di lui, e massimamente in una armata a cavallo, la quale si vede nella rocca di Pavia alla sinistra loggia... » (Paolo Giovio, ne Le vite di dicianove huomini illustri, 1561) Combatté per tre anni contro Ghigo VIII, Delfino di Vienne. Risorte le ostilità tra Francia ed Inghilterra, egli combatté in Fiandra per i Francesi in soccorso al re Filippo contro Edoardo III d'Inghilterra, dimostrandosi un valido capitano e negoziatore di pace fra i due monarchi. Sposò Violante (o Iolanda) di Monferrato (†1342) il 1º maggio 1330 dalla quale ebbe molte figlie e figli: tra questi, il suo successore Amedeo VI, il Conte Verde. Ebbe il soprannome di Pacifico per la saggia amministrazione dei suoi Stati e per le buone leggi emanate. Morì il 22 giugno 1343 a Montmélian e fu sepolto presso l'Abbazia di Altacomba; oggi vi sussistono le sole pietre tombali del conte, quando l’abbazia fu occupata dai giacobini che forzarono la sua tomba e distrussero i resti, insieme a quelli di altri rappresentanti Savoia. Inviato da iPad con App. Lamoneta.it1 punto
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Il 14.07 mi sono abbonato per la prima volta alla rivista Panorama Numismatico pagando l' abbonamento tramite CC postale. Avevo pensato, visto le vicinanze delle ferie, di ricevere il primo numero a Settembre, invece ieri ho trovato, con piacevole sorpresa, nella casella il numero di Luglio/Agosto. Se il buongiorno si vede dal mattino............... Grazie per la velocità.1 punto
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Le statistiche tratte dal testo danno grafici interessanti specie nel confronto siti civili/siti militari: Siti militari (in grigio scuro i suberati). Siti civili (insediamenti cittadini più o meno estesi). In contrasto con le leggi anti-contraffazione dall’analisi dei siti si nota chiaramente che in quelli contraddistinti da una forte presenza militare (fortezze legionarie, forti ausiliari) la concentrazione di monete suberate è assolutamente maggiore rispetto ai siti civili e si tratta di una situazione comune ad altri siti non-locali quale ad esempio Augusta Raurica dove sono state considerate “monete di necessità”, come “monetazione senza autorizzazione ufficiale utilizzate in brevi periodi di insufficienza di flusso monetale che inibiva gli scambi commerciali” e che, secondo Boom (1974) “venivano utilizzate sino a quando sopraggiungevano monete ufficiali”. Quindi monete d’emergenza che venivano utilizzate nei territori periferici a scarso flusso di monetazioni ufficiali (e a questo punto, azzarderei un utilizzo analogo anche per le monetazioni imitative – intendendo con tale termine quelle del I-II secolo d.C. ed escludendo il fenomeno “imitative barbariche” del III secolo e seguenti che deve aver avuto dinamiche diverse).1 punto
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La versione originale non si è tramandata integralmente ma alcune parti sono giunte mediante quanto riportato da Ulpiano nel suo Digestae: Quindi la contraffazione monetale delle monete d’argento era considerata un crimine e allo stesso modo era considerato proibito il loro utilizzo. Il testo non specifica se tale considerazione era rivolta verso le monete false auree (e io ci aggiungerei anche quelle bronzee) anche perché durante il periodo repubblicano queste non erano coniate dalla zecca di Roma. Durante le campagne militari i comandanti dotati di imperium potevano emetter monete; nella legge ci sono riferimenti ai controlli sulle quantità di metallo utilizzate dai vari fabbri delegati alla coniazione. La punizione per la contraffazione monetale era la morte per gli schiavi coinvolti e l’esilio per gli uomini liberi (tratto dall’ Institutiones). Si può dedurre che la fabbricazione di falsi era considerata una frode e non uno spregio verso lo Stato ma la situazione cambiò durante il Principato e ne danno notizie alcune fonti scritte: il Libri ad edictum provinciale, il Libri de officio proconsulis di Ulpiano e il Sententiae di Paolo. Quest’ultimo è datato al III secolo d.C. e ci dà una visione del problema durante il regno degli Antonini: Quindi le leggi contro i falsari, pur se non si trattava di un atto contro lo Stato, erano comunque severe.1 punto
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@@TARAS. Ciao Nico , il tuo ultimo post ti fa onore. Non penso che sia utile cancellare l'intera discussione e non penso che ti devi assumere tutte le responsabilità. Quanto si discute un caso in questa sezione "Greche e Magna Grecia" chiunque ha diritto di dire la sua (opinione) certamente con le dovute cautele e cercando di non danneggiare interessi di società , che sia NAC o che sia .......... A volte certe discussioni prendono una svolta che ci allontana al vero tema . Concordo con te , che per rispondere su certi argomenti , serve una (sicura) preparazione che si acquisisce non solo con lo studio ,ma con molti anni di esperienza. Pertanto non trovo giusto che ti debba astenerti a discutere in questa sezione. Hai dimostrato in altre occasioni che la tua presenza ci ha portato a discutere temi importanti. Non conoscendoti , penso che sarai molto più giovane di me è la passione che esprimi e un valore aggiunto , sia per il forum , sia per persone come me che credono ai giovani. Non sarai stato n'è il primo e non sarai l'ultimo a commettere qualche leggerezza. Ma non per questo butteresti la spugna. Continua con nuove esperienze , poi...... Sbagliando si impara. Ho accettato con Arturo che discuteremo dal vivo con elementi validi su tetra arcaico di Syrakosion . Per questo decadramma concordo con lui che rispetta la mia opinione , anche se non la condivide. Penso che è una giusta risposta . Nico ti abbraccio , non buona estate , ma buona serata ( perché domani ho voglia di leggerti) ciao .Giovanni.1 punto
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Buonasera questo gettone viene di il Capo Corso ,bisogno a sapere che come le Italiani ,i Corsi si sono esportati per millaie in America d'el Sud ....Costa rica...,Venezuela (1 presidente d'origine Corsa).... Argentina....... porto rico (1 presidente d'origine corsa )...duncque per revenire a gettone mi sembre che " Antonio d'Avila " e ispanico forze qualchi capo d'impresa che pagava con questi tondelli di 5 cts ( cent) ,Difatti i capi d'impresa di questa época (1880- 1910) possedavano delli negozi d'alimentazioni , ( drugstore) ...le paghe erano in partita in gettoni che solo erano vallevi in questi....( negozi patronale)...questo tondello ............un giorno e caduto di tasca per finire inde u giardino di Babbo.....in Corsica ! :pardon:1 punto
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Dopo aver ricordato che il falso c'è eccome anche oggi.....mi porto verso un finale, che spero non sia solamente personale, almeno mi auguro, della discussione e vorrei prima di fare un invito finale ricordare un qualcosa che rubo a @@Naevius che devo per forza citare ancora...... La discussione non è stata, lo ammetto, delle più allegre, tagli di mano, roghi, tagli di testa.....e via dicendo, d'altronde parlavamo di pene e castighi e i castighi erano spesso anche questi, ma vorrei concludere con una nota allegra, i falsari nel nostro immaginario sono stati visti spesso in racconti, barzellette, film come figure a volte goffe, improbabili, avventurieri improvvisati, e allora penso subito alle scene del famoso film di Totò e Peppino e cosa furono e cosa rappresentarono queste figure per il cinema italiano, ma per l'intero paese.....e allora dopo una discussione così ......una grossa, grassa risata esce pure da me e forse anche da voi..... :blum: :blum: :blum: :blum: :blum:1 punto
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Ma anche la cartamoneta veniva falsificata, e questo è un argomento un po' diverso comunque inerente, troviamo degli spunti interessanti in " I falsi, tra cinema, letteratura e realtà " di Filippo Fornari, anche qui se @@Naevius volesse dirci altro non potremo che essere contenti e ben felici ( forse non vi state accorgendo ma vi sto chiamando tutti, uno per uno :blum:, per dimostrare quanti esperti della materia ci sono sul forum....) Cosa ci racconta Filippo, un piccolo stralcio : " Chi fu il più grande falsario della storia ? Bernhard Kruger, probabilmente. Potrebbe sembrare strano che questo signore indossasse una divisa nazista, delle SS per la precisione, ma il piano, che mirava a destabilizzare l'economia britannica attraverso l'emissione di un'enorme quantità di sterline false, era stato ideato dal Comandante in capo delle forze di sicurezza del terzo Reich, Heinrich Himmler. Al maggior Kruger venne affidato l'incarico di portarlo a compimento. L'operazione che è considerata la più grande contraffazione mai condotta, per l'ammontare delle banconote prodotte, pari a 133 milioni di sterline, fu realizzata in un campo di concentramento. Qui nelle baracche 18 e 19 del campo di Sachsenhausen, furono radunati 137 deportati ebrei, tutti specialisti, disegnatori, ritoccatori, chimici, tipografi, che furono messi al lavoro per riprodurre banconote da 5, 10, 20 e 50 sterline. La qualità dei falsi era tale da ingannare anche la Banca d'Inghilterra e le Banche Svizzere alle quali furono inviati i primi quantitativi stampati. " E così grazie a Filippo abbiamo parlato anche di cartamoneta falsa e che falsari tra l'altro.....1 punto
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