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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/26/14 in Risposte
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@@Gallienus ma i rivetti da osservare sono gli altri 2, non quelli che hai indicato tu :D5 punti
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ciao @@conrad59 La moneta è comune, in conservazione intorno al BB, con consueti graffi di conio. la moneta deve essere stata coniata quando la coppia di coni era già un pò usurata, e questo spiega alcuni dei segni che si osservano sia al dritto che al rovescio. Moneta di indubbio interesse storico, rappresenta la primissima coniazione in oro effettuata da carlo di Borbone. Questa prima coniazione venne effettuata a guerra ancora in corso. i Borbone di spagna avevano invaso la sicilia per toglierla all'imperatore carlo d'Asburgo. La preparazione dei coni per il nuovo sovrano fu talmente frettolosa che la nuova moneta ricordava molto quella dell'austriaco predecessore, tant'è che nel corso del 1735, a guerra conclusa, questa emissione venne sostituita con una più rappresentativa dl nuovo sovrano.4 punti
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Belle le sigillature se la moneta si può agevolmente sfilare e sostituire senza lasciare traccia... di certo ne sono entusiasti i collezionisti di bustine di PVC rivettate e cartoncini autografati Io non mi stancherò mai di dirlo... comprate monete, non comprate perizie! Se proprio volete una certezza e non sapete giudicare da soli una moneta, fatevi fare un certificato fotografico... le monete non sono cotechini da tenere sottovuoto, fatele respirare :)3 punti
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Scusate ... ho letto con molto interesse la discussione . però : se la moneta è piccola , il perito " deve " mettere i rivetti più vicini , o metterne uno in più proprio per evitare che la stessa possa essere sostituita.3 punti
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@@rommel88 Se me la spedisci con una raccomandata "uno", te la riparo gratuitamente e te la rispedisco come si sarà "curata" mandami una i-mail alla mia . "[email protected]" P.S. Senza fretta. Ciao.2 punti
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@@gpittini, concordo con @@mazzarello silvio, in ordine al possiible riferimento a monete partiche Coins of Elymais, per esempio, Guarda che bel nasone anche questa. e questa, con un rovescio che richiama la Tua moneta; Dracma di Orodes II Saluti Eliodoro2 punti
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@@mper ... forse le ricerche dovremmo farle partire da qui > .....che dici ? .... anche se non è proprio un 1 come quello dei capelli lisci.2 punti
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...e fu la più grande falsificazione di massa della storia Correva l'anno 1789 e, dopo la presa della Bastiglia, tra i primi provvedimenti presi dai rivoluzionari, ci fu quello di nazionalizzare gli ingenti patrimoni del clero, il più grande proprietario terriero di Francia, che possedeva il 10% dei territori del Paese. L'Assemblea Costituente decise, nel novembre 1789, di mettere all'asta questo ingente patrimonio, per colmare il debito pubblico e sanare il deficit dell'economia francese. Per vendere così tanti beni era necessario però molto tempo, durante il quale le casse dello Stato avrebbero potuto svuotarsi; per evitare questo, il 19 dicembre si decise di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero: nacque così l'Assegnato (Assignat). Da quel momento, chiunque desiderava comprare dei beni nazionali doveva farlo attraverso gli Assignats emessi dallo Stato, permettendo a quest'ultimo di impossessarsi di moneta prima ancora dell'effettiva vendita del bene. Effettuata la vendita, gli Assegnati sarebbero ritornati nelle mani dell'emittente per essere distrutti. I primi biglietti avevano un elevato valore (1.000 livres) che non li rendeva idonei a essere messi in circolazione tra la popolazione, ma il loro scopo principale era di far rientrare la maggiore quantità possibile di moneta nelle casse dello Stato. Il valore totale della prima emissione fu di 400 milioni di livres. Le prime emissioni erano stampate su carta leggera, su un solo lato, e portavano l'effige del re e il sigillo a secco di Stato, ed erano firmati a mano. Due anni dopo, si ricorse alle firme riprodotte a stampa, e con la definitiva caduta della monarchia il ritratto del re fu sostituito da emblemi repubblicani. Fin dall'inizio gli Assignats incontrarono opposizioni di varia natura. Da quella dei membri del clero e dei nobili fuggiti all'estero, che avviarono una decisa campagna controrivoluzionaria, riuscendo a convincere molti commercianti francesi a non riconoscere all'Assegnato una funzione di mercato, alle varie correnti politiche interne, divise tra chi avrebbe voluto raddoppiare le emissioni, e chi invece paventava una disastrosa inflazione. La polemica coinvolse anche le classi più popolari che, in gran parte analfabete, non erano capaci di leggere le cifre sui biglietti, e rimanevano ancorate alla moneta metallica, che andava però scomparendo. L'inflazione cominciò quando, da una parte, i fuoriusciti iniziarono a far arrivare in Francia valanghe di biglietti falsi, dall'altra, gli stessi francesi, città, paesi, imprese private, e perfino trattorie, si diedero a stampare biglietti di propria emissione, con i quali effettuavano i pagamenti. In ogni cantina si trovavano tamponi per riprodurre la cartamoneta rivoluzionaria, e carrettate ne arrivavano dalla Svizzera e dall'Inghilterra. Nel 1793 erano in circolazione 4 miliardi di Assignats, in buona parte falsi, che ormai nessuno provava più nemmeno a riconoscere, tanto era diventato facile, per chiunque, farne di uguali a quelli veri. Né arrestare qualche falsario ogni tanto serviva a scoraggiare le contraffazioni, anzi, la cosa più clamorosa di questa storia, è che proprio nelle prigioni parigine si aveva la più intensa fabbricazione di Assegnati falsi, attraverso l'emissione in serie di biglietti di ogni genere. Una produzione così accurata che l'amministrazione finanziaria della Convenzione ritenne di essere non danneggiata, ma aiutata nel suo immenso compito di porre le fondamenta del nuovo credito rivoluzionario. In ogni camerata delle prigioni lavoravano fino a 50 falsari, alla Conciergerie, la famosa prigione che ospitò, tra gli altri, Maria Antonietta, Danton e Robespierre, si facevano anche i turni di notte mentre un ex-banchiere dirigeva il lavoro. I carcerati erano abbondantemente dotati di pennini da disegno, punteruoli da incisione, inchiostri, carta e caratteri da stampa. Questi ultimi potevano essere usati solo da pochissime persone, perché la maggioranza della popolazione era, come detto sopra, analfabeta. Le camerate non erano chiuse così che le lavorazioni avvenivano attraverso un andirivieni collettivo che si prolungava anche all'esterno del carcere: non era raro, infatti, il caso di detenuti che uscivano per smerciare i loro prodotti e poi rientravano tranquillamente in prigione. La carta era fornita da due diverse cartiere, i cui incaricati entravano alla Conciergerie per ricevere gli ordinativi, che venivano regolarmente e tempestivamente pagati con biglietti falsi. Le stesse cartiere provvedevano poi, a stampa avvenuta, al ritiro e alla distribuzione della merce Alla fine della loro breve esistenza, che si può datare al 19 febbraio 1796, giorno in cui furono pubblicamente bruciate le matrici per la stampa, si calcola che la quantità di Assignats legalmente emessi avesse superato i 40 miliardi di franchi...nessuno potrà mai sapere quanti erano, invece, quelli falsi Nella foto, dal web, un Assignat, falso, da 300 livres. E' un'emissione del primo periodo, di quelle che portavano ancora il ritratto di Luigi XVI. petronius2 punti
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Io ci sarò tutta la settimana, dal 24 al 30 agosto. Il Convegno di Riccione mi piace perchè è rilassante e il preconvegno (ben più importante del Convegno stesso) è l'occasione per passare ore piacevoli con gli amici a parlare di monete, a guardarle, scambiarle, eccetera. Da rimarcare, ancora una volta, che gli organizzatori hanno a mio (e non solo mio, per quel che mi consta) modesto giudizio sbagliato nuovamente data. Molto meglio la prima settimana di settembre che l'ultima di agosto. Molti commercianti non partecipano perchè ancora in ferie (lo so per certo); parecchi collezionisti, complice la crisi riducono i giorni di permanenza o non vengono affatto. A Riccione a fine agosto gli alberghi costano perchè è ancora alta stagione. La prima settimana di settembre è già diverso. Il mio ragionamento può essere da qualcuno giudicato esagerato, forse, ma se si prova a ragionare con l'ottica di chi porta con sé anche la famiglia fila di certo. Comunque, speriamo anche quest'anno di divertirci o quantomeno rilassarci, visto che per me quei giorni rappresenterà l'unica vacanza estiva di quest'anno.2 punti
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LA MONETA : GROSSO DA TRE SOLDI, FRANCESCO II SFORZA ( 1522 - 1525 ), zecca Milano Argento, diametro 24 mm., peso 2, 61 gr. D/ testina FRANCISCVS II SF VICECOMES , impresa della scopetta o spazzola con nastro con scritto MERITO ET TEMPORE R/ DVX MEDIOLANI 7 C , scudo con la biscia, elmo coronato con cimiero verso sinistra Rif. bibliografici : MIR 274, Crippa 10, CNI 31 - 33, GN. 15 Rarità R per Crippa, R2 per MIR Provenienza : Asta NAC 68, lotto144 La storia, la simbologia, le immagini, tutto in una ottica di pura divulgazione.....ovviamente altro si potrebbe dire ancora, commentare, vedere, magari anche il grosso da 5 soldi a voi....2 punti
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New entry, Pegione o Grosso da 1 e 1/2 soldi emesso dalla Zecca di Milano sotto Bernabò Visconti Signore di Milano ( 1378 - 1385 ). Catalogato da Crippa al 3 e dal MIR 112, con il grado di rarità R D/ + D.B.NABOS VICECOMES MEDIOLANI.ET.C R/ SAMBROSI MEDIOLANV Però la moneta in oggetto è una variante non catalogata dal Crippa ne dal nuovo MIR.1 punto
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Su consiglio del Curatore, mostro in questa rubrica una moneta nepalese che mi sono trovato in tasca, il cui formato è quello di una moneta da 50 centesimi. Non mi è certo dispiaciuto entrare in possesso di una moneta bella ed esotica per soli 50 c. !1 punto
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Pardon, ho sbagliato :blum: , per quello del 2002 dovrebbero esserci quei 90.830 esemplari in circolazione , il 10 cent belga 2003 è effettivamente solo in Divisionale ;-) @@Rossano non si conosce ma non dovrebbe essere niente di particolare, si presume..1 punto
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@.Pino. Grande il 10 cent belga 2003 . Da qualche parte è riportato che appena 90.830 esemplari sarebbero in circolazione. Sempre e comunque gran bel colpo !!!1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Portogallo Anno: 2006 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Sanremo Taglio: 10 cent Nazione: Portogallo Anno: 2008 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Sanremo1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Belgio Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB Città: Sanremo1 punto
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vero... queste "bollicine" mi avevano insospettito e messo sulla via sbagliata, ma sono d'accordo con gli altri che hanno scritto. il mio Manin l'ho pagato 150 euro, ed è messo maluccio. la storia della zecca veneziana degli ultimissimi anni è piena di sorprese e di intuizioni da trovare, nonostante quello che si pensi. ciao L.1 punto
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Eccomi ....rientrato (ma la settimana prossima riparto) e trovo subito il "sole" in questa discussione (visto che in montagna non c'era).... circa questo bel minuto dovrebbe essere un Filippo di Cleves http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV40/1 perchè dovrebbe essere l'unico con lo zecchiere SB e direi che corrisponde anche la legenda del dritto ....ecco quello che ci vedo io. Saluti DZ1 punto
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Continuo.....Palermo, Lucia Travaini : " Si conosce il documento relativo all'affitto di una casa in Palermo nella quale il re Alfonsino il Magnanimo re di Sicilia ( 1416 - 58 ) fece battere nel 1438 ( e non nella regia zecca di Messina ) ducati veneziani contraffatti, verosimilmente di buona qualità, da spendere nel corso della sua campagna per la conquista di Napoli " Interessante storia con un re coinvolto nella contraffazione di moneta veneziana. Napoli ancora con narratore G. Ruotolo : Il Ruotolo ci racconta la storia che risale al 1624 dell'arresto di cinque uomini in casa del marchese d'Apici Giovan Vincenzo Galluccio perché facevano monete false in rame . Il marchese se la cavò perché non era in casa in quel momento ma i cinque non riuscirono ad evitare la condanna a morte. In realtà uno dei cinque, essendo un chierico, tal Giovan Marano, si oppose facendo presente la sua posizione ma nonostante il ricorso la condanna venne eseguita per tutti e cinque. Si racconta anche di un lugubre corteo dei condannati che affrontarono la pena capitale con estrema dignità. Qui abbiamo non un re, ma un marchese, un chierico....e l'estrema pena per cinque..... Palermo....Napoli.......non è solo un giro tra le zecche italiane e i vari periodi storici.....non è solo un raccontare storie di falsari, pene e castighi.....come vedete stiamo facendo raccontare il tutto dai più importanti e noti numismatici italiani, uno dietro l'altro arrivano e arriveranno tutti.....questo post mi sarebbe piaciuto che a raccontarlo fosse stato un amico della sezione del Regno delle Due Sicilie.....ma tanto si può dire ancora su queste e altre zecche, speriamo che il forum si possa unire in discussioni come queste dove siamo coinvolti tutti, ma proprio tutti e senta il richiamo forte del principio base del Regolamento del forum, la divulgazione.....è per questo che siamo qui alla fine.....condividere e divulgare.....non dimentichiamolo.....1 punto
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Salute quest'oggi è la volta del Coronato:FERDINANDO I d'Aragona(1458-1494) argento Zecca di Napoli D/Croce potenziata con ,sotto, lettera y;scritta periferica +FERDINANDVS:D:G:R:SICILI:IER:VNG R/Scena dell'incoronazione,scritta periferica +CORONATVS:q:LEGITIME:CERTAV: Riferimenti:PANNUTI E RICCIO 12d;MIR 66/6;D'A-A 17;CNI 247 foto da asta Aureo & Calicò del 24 aprile 2014 lotto n°609 --Salutoni -odjob1 punto
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ciao, molto interessante, non immaginavo l'esistenza di coniazioni private, specie in oro, sapevo di una certa "anarchia" nella produzione di banconote ma credevo che la stessa in ambito monetario fosse riconducibile, come per le banconote, alle più svariate e piccole banche che nascevano come i funghi dalla fine del '700 in America, non ai privati. Ho sempre apprezzato gli articoli del Giornale, e prima di Cronaca, sulla monetazione americana, sarà che Zio Paperone che nuota e racconta della sua giovinezza nel Klondike lungo lo Yukon mi ha influenzato.1 punto
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Le poste sono private, ma l'emissione dei francobolli è ancora a cura dello Stato, Ministero dello Sviluppo Economico.1 punto
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@@cikopol Come ti è stato detto è una riproduzione. Comunque si chiama "cappellone", con 2 P, o preferibilmente elmetto. Cappellone = grosso cappello (elmo) Capellone = Tanti capelli (non è il caso né del duce né di V.E.III)1 punto
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Cinta muraria con bastioni a stella. Tipica rinascimentale. Ce ne sono a centinaia, e non solo in Europa... Però da questo si può immaginare che, forse, la medaglia (coeva?) potrebbe celebrare la costruzione di tali mura. Non penso alla celebrazione di un assedio, gli edifici sembrano integri, e non distinguo segni della presenza di truppe. Gli edifici monumentali interni alle mura sono dettagliati in maniera squisita. :hi: Ma (almeno a me) non aiutano. :pardon: Vedo due cupole, per altrettante chiese? E, sulla sinistra, un edificio con due torri frontali, sul genere delle chiese a doppio campanile franco-germaniche (westwerk).1 punto
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Foto della lapide di Atistia moglie del panario Marco , foto del sepolcreto repubblicano nell' antica Via Coelimontana , un disegno dei primi anni dell '800 della Porta Maggiore con le antiche due Porte di Onorio , Labicana e Prenestina prima delle demolizioni e resti di una delle due Porte .1 punto
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Ci siamo proposti di sviluppare una serie di monografie su aspetti specifici della monetazione vandala che stiamo approfondendo grazie allo studio che ci è stato conferito di un grosso ripostiglio inedito di quasi 500 nummi, in buona parte vandali, databile verso la metà del regno di Trasamundo. Contiamo entro fine anno di uscire con un testo generale sulla monetazione vandala (circa 250 pagine) e abbiamo già avviata la stesura di un catalogo ragionato, sempre relativo alla monetazione vandala, che prevediamo possa essere pronto nel medio termine (non prima di un anno). Inoltre pubblicheremo entro fine anno un articolo storico-numismatico di carattere accademico in una rivista della Universidad Complutense (Madrid) relativo al Regno di Godas e alla sua monetazione. Siamo in attesa di sapere se si concretizzerà lo studio di una grossa collezione di nummi vandali, inedita e non disponibile al pubblico, conservata presso uno dei principali Musei italiani. Altri temi che intendiamo approfondire sono quelli connessi all'evoluzione della siliqua imitativa in nome di Onorio coniata dalla zecca di Cartagine e alla circolazione monetaria nella Sardegna del V secolo. Circa il discorso avviato su questo stesso forum sulla monetazione di Leonzio, non siamo riusciti ad attivare un gruppo di studio per portarlo e pubblicarlo come "www.lamoneta.it, forum numismatico", come era nei nostri desideri: tuttavia va avanti insieme al lamonetiano che ha mostrato volontà di proseguire e comunque quando sarà oggetto di pubblicazione si porrà nella giusta evidenza il positivo ruolo avuto da questo forum nella genesi del lavoro stesso. Possimamente presenteremo all'editore un articolo sulla monetazione di Alessandro III (Bisanzio): anche in questo caso sarebbe stato mio desiderio pubblicarlo con la firma "www.lamoneta.it, forum numismatico", ma non sarà così. Si tratta di un articolo nel quale si affronterà la monetazione di questo imperatore dal regno breve e controverso, anche da un punto di vista psicologico grazie alla collaborazione di uno psicologo specializzando in psicologia criminale e con esperienza nel tema della "psicologia del potere". Ovviamente è un punto di vista molto particolare e credo che è la prima volta che si analizzeranno le scelte nella legenda e nell'iconografia da un punto di vista motivazionale e psicologico. Mi spiace che il responsabile dell'area pertinente abbia definito questa discussione "numismatica romanzata": io invece la definirei "numismatica ragionata", ma ovviamente i punti di vista sono molto diversi, cosa più che legittimama. L'articolo apparirà con la mia firma, ma citerà comunque il contributo molto importante dato da questo forum nella raccolta della documentazione fotografica, che è stata tale di costruire un vero e proprio corpus dei solidi di Alessandro III. Altre iniziative stanno a punto di concretizzarsi: la mia preoccupazione è l'enorme mole di lavoro che il nostro Gruppo sta vedendo accumularsi sulla nostra scrivania. Ho rimproverato, scherzosamente ma non troppo, i due componenti del Gruppo che hanno avuto la funestissima e sciaguratissima idea di andare in ferie! Ovviamente sarebbe bello se il Gruppo stesso potesse ampliarsi grazie all'ingresso di appassionati che volessero davvero dedicarsi alla monetazione vandala (e non solo vandala) del V secolo e della prima metà del VI.1 punto
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Grazie a Mario, e a tutti gli altri amici intervenuti in questa brillante discussione, di cui solo oggi vengo a conoscenza. Il fatto è che da alcuni mesi frequento pochissimo il forum: troppo vivo il dolore per la perdita della mia amata collezione, che, come alcuni sanno, mi è stata rubata lo scorso febbraio. Grazie anche per aver citato la mia modesta ricerca su falsi e falsari. Ciao a tutti, magari ci vediamo a Verona o al Cordusio. Filippo1 punto
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Mi sono trovato in tasca tra gli spiccioli questa moneta nepalese, rifilatami come resto al posto di 50 centesimi....bella, però !1 punto
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Buona giornata Falsari in Romagna, ma anche nel Veneto e nel Friuli non si scherzava ...... http://rm.univr.it/biblioteca/scaffale/Download/Autori_S/RM-Saccocci-Zecca.pdf Da alcuni accenni fatti da Marin Sanudo nei suoi "Diarii" pare che ci fosse stato anche un arcivescovo di Candia, Zuan Lando, che fu accusato di produrre moneta falsa. Purtroppo non ho ancora trovato qualche informazione più completa. saluti luciano1 punto
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Scusate ma non passa assolutamente tra i sigilli, basta guardare con un minimo di attenzione.1 punto
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che invidia,belle monete.mandatene ne poghe all'inqa'del mare che simo anco vicini.viva la corsica.1 punto
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@@Rex Neap ricordavo bene...con la sola V non sono presenti...c'è invece il coronato con Vc...ecco le foto del libro1 punto
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Non so se sia un gettone vero e proprio, in rete si trovano delle medaglie simili è comunque una pubblicità alla wolfschmidt vodka1 punto
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Questa era una pratica consueta per i cambiavalute riguardante in particolar modo i falsi. Molti falsi dell'aria Italiana infatti presentano questo foro, tipico del modus operandi dei cambiavalute che dovevano cautelarsi dai tondelli che andavano per la maggiore, quindi veniva apposto in bella vista per i vari confronti del caso. Per Napoli il nominale più insidioso era la piastra da 120 Grana di Ferdinando IV, ovviamente con le due date più comuni il 1796 e il 1798, un tondello che ebbe i consensi di tutto il bacino del mediterraneo, e quello maggiormente usato nei suoi porti per il pagamento delle merci insieme al mitico 8 Reales Eros1 punto
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Secondo me siamo sullo SPL o poco più. La foto non aiuta molto. Noto il primo uno ribattuto che su questo anno è abbastanza comune, così come il secondo 1 ribattuto. Io ne ho una dove anche l'8 risulta ribattuto. Di solito è più difficile trovare questa annata senza cifre ribattute. Comunque bel marengo, complimenti. Saluti, Sebastiano1 punto
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Gentile Parpajola, La ringrazio per la stima, immeritata. Ha fatto un lavoro preclaro, cui credo ci sia poco o nulla da aggiungere. Le Sue fonti di ricerca sono le medesime che avrei consultato, ed aggiunto solo poco altro, che non ha dato alcun riscontro circa il "suo" inedito. La collezione Bank Leu non era completa, certamente fondamentale per Milano, ma più orientata su altro genere di monete, diciamo di maggior peso e valore. Il fatto che non fosse presente nella "discussa" asta Nummorum Auctiones del 1979 di Lugano, da certametne maggiori garanzie di grande rarità; ho controllato nelle pubblicazioni di Strada (che la moneta non fosse in collezione lo si evince dalla vendita Kunst und Muenzen XXVI) ed altri possibili studi sulla monetazione di Milano senza per altro trovare nulla. Mi permetto alcune osservazioni: il "pegione" non è stata considerata una moneta rara o meritevole di particolare attenzione nei cataloghi sino agli anni '60 spesso venduta in lotto, senza illustrarla. Non parliamo poi delle vendite antecedenti il secondo conflitto mondiale, dove non sono state illustrate monete di molto maggior valore commerciale. Quindi da questo periodo specifico trovarne un esemplare illustrato sarebbe stata una autentica fortuna. Purtroppo i listini Ratto che hanno raccolto numerosi ripostigli antecedenti gli anni 30 non sono illustrati e questo limita il campo di ricerca. Secondo punto, e questo Le fa grande merito, in molti guardano e non vedono ..... potrebbero esserci stati passaggi non segnalati perchè non notati. Terzo, le monete anche se vecchie di 700 e più anni non nascono mai sole, quindi ora si deve mettere alla ricerca della gemella; io dal canto mio farò altrettanto ! Complimenti ... what a shot !1 punto
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Che sappia io esistono: 500 lire Dante-Italia 61- Caravelle 200 lire 1988 100 lire 1957 Blaise1 punto
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La spezieria Al redentore La farmacia gestita nel 1706 dal farmacista Girolamo Mantovani conserva al suo interno la scultura lignea dell’insegna qui riprodotta, attribuibile allo scultore veneziano Giovan Battista Florio, attivo nella prima metà del Seicento. Cristo Redentore era il patrono degli spezieri della Repubblica di Venezia, scelto nella Serenissima dopo i primi santi protettori dei medici e farmacisti SS. Cosma e Damiano. Una curiosità narrata dal Dian. Avendo una spezieria assunto l’insegna del Redentore, il buon popolo credenzone, ammettendo una certa superiorità nel Redentore rispetto alla Madonna, riteneva dovesse avere più efficacia la teriaca fabbricata nella farmacia che portava la prima insegna piuttosto di quella che si vendeva nella seconda. apollonia1 punto
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Ragazzi, ecco un sunto: dai primi rumors sugli euro andorresi ad oggi! Non corrisponde forse questo alla realtà? €urocollezionista appena scopre che l'Andorra emetterà monete euro proprie: €urocollezionista appena pensa al fattore "speculazione": €urocollezionista appena vengono aperte le prevendite delle monete: €urocollezionista appena vede l'organizzazione del servizio numismatici.: :fool: €urocollezionista appena pensa alle monete €uro d'Andorra in luglio 2014: :aug: :bash: :m249:1 punto
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Ciao forze Dizzeta no eh ancora in vacanze ...pongo sempre questo un si sa mai ... :blum:1 punto
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Penso che possa essere più "vecchia", un peso monetale delle 5 lire, sotto VEIII, non avrebbe avuto molto senso, in quanto la circolazione di questa tipologia era in quegli anni molto rarefatta, sicuramente un peso monetale dello scudo, serviva molto di più negli anni di circolazione "normale" VEII, C.Alberto e C Felice, VEI Napoleone ed altri stati preunitari che hanno coniato questa tipologia. TIBERIVS1 punto
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Davvero molto particolare come cassaforte. Ti posto le immagini di altre due (non così sofisticate nell'apertura immagino) presenti nell'arredo di castel Thun (TN). La prima è molto semplice: La seconda è molto più elaborata ed esteticamente più accattivante: La qualità delle immagini non è delle migliori ma la luce all'interno era molto bassa. Chissà cosa avranno contenuto... :P1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: 7.200.000 Condizioni: bb+ Regione: Puglia1 punto
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Carissimo Nessun'altra soddisfazione per un collezionista eguaglia il mettere in raccolta un pezzo ambito da tempo. E ricorda: non esistono collezioni modeste o collezioni superbe, ma solo collezionisti più o meno facoltosi, ma tutte le raccolte meritano lo stesso rispetto, non fosse che per la passione, e perché no, i sacrifici che le hanno ispirate1 punto
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