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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/26/14 in Risposte
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@@Gallienus ma i rivetti da osservare sono gli altri 2, non quelli che hai indicato tu :D5 punti
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ciao @@conrad59 La moneta è comune, in conservazione intorno al BB, con consueti graffi di conio. la moneta deve essere stata coniata quando la coppia di coni era già un pò usurata, e questo spiega alcuni dei segni che si osservano sia al dritto che al rovescio. Moneta di indubbio interesse storico, rappresenta la primissima coniazione in oro effettuata da carlo di Borbone. Questa prima coniazione venne effettuata a guerra ancora in corso. i Borbone di spagna avevano invaso la sicilia per toglierla all'imperatore carlo d'Asburgo. La preparazione dei coni per il nuovo sovrano fu talmente frettolosa che la nuova moneta ricordava molto quella dell'austriaco predecessore, tant'è che nel corso del 1735, a guerra conclusa, questa emissione venne sostituita con una più rappresentativa dl nuovo sovrano.4 punti
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Belle le sigillature se la moneta si può agevolmente sfilare e sostituire senza lasciare traccia... di certo ne sono entusiasti i collezionisti di bustine di PVC rivettate e cartoncini autografati Io non mi stancherò mai di dirlo... comprate monete, non comprate perizie! Se proprio volete una certezza e non sapete giudicare da soli una moneta, fatevi fare un certificato fotografico... le monete non sono cotechini da tenere sottovuoto, fatele respirare :)3 punti
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Scusate ... ho letto con molto interesse la discussione . però : se la moneta è piccola , il perito " deve " mettere i rivetti più vicini , o metterne uno in più proprio per evitare che la stessa possa essere sostituita.3 punti
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@@rommel88 Se me la spedisci con una raccomandata "uno", te la riparo gratuitamente e te la rispedisco come si sarà "curata" mandami una i-mail alla mia . "[email protected]" P.S. Senza fretta. Ciao.2 punti
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@@gpittini, concordo con @@mazzarello silvio, in ordine al possiible riferimento a monete partiche Coins of Elymais, per esempio, Guarda che bel nasone anche questa. e questa, con un rovescio che richiama la Tua moneta; Dracma di Orodes II Saluti Eliodoro2 punti
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@@mper ... forse le ricerche dovremmo farle partire da qui > .....che dici ? .... anche se non è proprio un 1 come quello dei capelli lisci.2 punti
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...e fu la più grande falsificazione di massa della storia Correva l'anno 1789 e, dopo la presa della Bastiglia, tra i primi provvedimenti presi dai rivoluzionari, ci fu quello di nazionalizzare gli ingenti patrimoni del clero, il più grande proprietario terriero di Francia, che possedeva il 10% dei territori del Paese. L'Assemblea Costituente decise, nel novembre 1789, di mettere all'asta questo ingente patrimonio, per colmare il debito pubblico e sanare il deficit dell'economia francese. Per vendere così tanti beni era necessario però molto tempo, durante il quale le casse dello Stato avrebbero potuto svuotarsi; per evitare questo, il 19 dicembre si decise di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero: nacque così l'Assegnato (Assignat). Da quel momento, chiunque desiderava comprare dei beni nazionali doveva farlo attraverso gli Assignats emessi dallo Stato, permettendo a quest'ultimo di impossessarsi di moneta prima ancora dell'effettiva vendita del bene. Effettuata la vendita, gli Assegnati sarebbero ritornati nelle mani dell'emittente per essere distrutti. I primi biglietti avevano un elevato valore (1.000 livres) che non li rendeva idonei a essere messi in circolazione tra la popolazione, ma il loro scopo principale era di far rientrare la maggiore quantità possibile di moneta nelle casse dello Stato. Il valore totale della prima emissione fu di 400 milioni di livres. Le prime emissioni erano stampate su carta leggera, su un solo lato, e portavano l'effige del re e il sigillo a secco di Stato, ed erano firmati a mano. Due anni dopo, si ricorse alle firme riprodotte a stampa, e con la definitiva caduta della monarchia il ritratto del re fu sostituito da emblemi repubblicani. Fin dall'inizio gli Assignats incontrarono opposizioni di varia natura. Da quella dei membri del clero e dei nobili fuggiti all'estero, che avviarono una decisa campagna controrivoluzionaria, riuscendo a convincere molti commercianti francesi a non riconoscere all'Assegnato una funzione di mercato, alle varie correnti politiche interne, divise tra chi avrebbe voluto raddoppiare le emissioni, e chi invece paventava una disastrosa inflazione. La polemica coinvolse anche le classi più popolari che, in gran parte analfabete, non erano capaci di leggere le cifre sui biglietti, e rimanevano ancorate alla moneta metallica, che andava però scomparendo. L'inflazione cominciò quando, da una parte, i fuoriusciti iniziarono a far arrivare in Francia valanghe di biglietti falsi, dall'altra, gli stessi francesi, città, paesi, imprese private, e perfino trattorie, si diedero a stampare biglietti di propria emissione, con i quali effettuavano i pagamenti. In ogni cantina si trovavano tamponi per riprodurre la cartamoneta rivoluzionaria, e carrettate ne arrivavano dalla Svizzera e dall'Inghilterra. Nel 1793 erano in circolazione 4 miliardi di Assignats, in buona parte falsi, che ormai nessuno provava più nemmeno a riconoscere, tanto era diventato facile, per chiunque, farne di uguali a quelli veri. Né arrestare qualche falsario ogni tanto serviva a scoraggiare le contraffazioni, anzi, la cosa più clamorosa di questa storia, è che proprio nelle prigioni parigine si aveva la più intensa fabbricazione di Assegnati falsi, attraverso l'emissione in serie di biglietti di ogni genere. Una produzione così accurata che l'amministrazione finanziaria della Convenzione ritenne di essere non danneggiata, ma aiutata nel suo immenso compito di porre le fondamenta del nuovo credito rivoluzionario. In ogni camerata delle prigioni lavoravano fino a 50 falsari, alla Conciergerie, la famosa prigione che ospitò, tra gli altri, Maria Antonietta, Danton e Robespierre, si facevano anche i turni di notte mentre un ex-banchiere dirigeva il lavoro. I carcerati erano abbondantemente dotati di pennini da disegno, punteruoli da incisione, inchiostri, carta e caratteri da stampa. Questi ultimi potevano essere usati solo da pochissime persone, perché la maggioranza della popolazione era, come detto sopra, analfabeta. Le camerate non erano chiuse così che le lavorazioni avvenivano attraverso un andirivieni collettivo che si prolungava anche all'esterno del carcere: non era raro, infatti, il caso di detenuti che uscivano per smerciare i loro prodotti e poi rientravano tranquillamente in prigione. La carta era fornita da due diverse cartiere, i cui incaricati entravano alla Conciergerie per ricevere gli ordinativi, che venivano regolarmente e tempestivamente pagati con biglietti falsi. Le stesse cartiere provvedevano poi, a stampa avvenuta, al ritiro e alla distribuzione della merce Alla fine della loro breve esistenza, che si può datare al 19 febbraio 1796, giorno in cui furono pubblicamente bruciate le matrici per la stampa, si calcola che la quantità di Assignats legalmente emessi avesse superato i 40 miliardi di franchi...nessuno potrà mai sapere quanti erano, invece, quelli falsi Nella foto, dal web, un Assignat, falso, da 300 livres. E' un'emissione del primo periodo, di quelle che portavano ancora il ritratto di Luigi XVI. petronius2 punti
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Io ci sarò tutta la settimana, dal 24 al 30 agosto. Il Convegno di Riccione mi piace perchè è rilassante e il preconvegno (ben più importante del Convegno stesso) è l'occasione per passare ore piacevoli con gli amici a parlare di monete, a guardarle, scambiarle, eccetera. Da rimarcare, ancora una volta, che gli organizzatori hanno a mio (e non solo mio, per quel che mi consta) modesto giudizio sbagliato nuovamente data. Molto meglio la prima settimana di settembre che l'ultima di agosto. Molti commercianti non partecipano perchè ancora in ferie (lo so per certo); parecchi collezionisti, complice la crisi riducono i giorni di permanenza o non vengono affatto. A Riccione a fine agosto gli alberghi costano perchè è ancora alta stagione. La prima settimana di settembre è già diverso. Il mio ragionamento può essere da qualcuno giudicato esagerato, forse, ma se si prova a ragionare con l'ottica di chi porta con sé anche la famiglia fila di certo. Comunque, speriamo anche quest'anno di divertirci o quantomeno rilassarci, visto che per me quei giorni rappresenterà l'unica vacanza estiva di quest'anno.2 punti
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LA MONETA : GROSSO DA TRE SOLDI, FRANCESCO II SFORZA ( 1522 - 1525 ), zecca Milano Argento, diametro 24 mm., peso 2, 61 gr. D/ testina FRANCISCVS II SF VICECOMES , impresa della scopetta o spazzola con nastro con scritto MERITO ET TEMPORE R/ DVX MEDIOLANI 7 C , scudo con la biscia, elmo coronato con cimiero verso sinistra Rif. bibliografici : MIR 274, Crippa 10, CNI 31 - 33, GN. 15 Rarità R per Crippa, R2 per MIR Provenienza : Asta NAC 68, lotto144 La storia, la simbologia, le immagini, tutto in una ottica di pura divulgazione.....ovviamente altro si potrebbe dire ancora, commentare, vedere, magari anche il grosso da 5 soldi a voi....2 punti
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2005 Tiratura: 2.720.000 Condizioni: B Città: Milano1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Portogallo Anno: 2006 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Sanremo Taglio: 10 cent Nazione: Portogallo Anno: 2008 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Sanremo1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Francia Anno: 2004 Tiratura: 1.468.000 Condizioni: B+ Città: Sanremo1 punto
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Ti dico solo che nella zecca di Napoli ne hanno combinate talmente tante...che sono meno comuni le monete venute bene rispetto a varianti..coni decentrati ecc. ecc. ciao Andrea.1 punto
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vero... queste "bollicine" mi avevano insospettito e messo sulla via sbagliata, ma sono d'accordo con gli altri che hanno scritto. il mio Manin l'ho pagato 150 euro, ed è messo maluccio. la storia della zecca veneziana degli ultimissimi anni è piena di sorprese e di intuizioni da trovare, nonostante quello che si pensi. ciao L.1 punto
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Se il diametro e simile al 1 cent di euro è un 1/2 cagliarese (15mm)...Carlo Emanuele III regno di Sardegna simone.1 punto
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Chiedo scusa a tutti ma non ho completato lo studio della moneta in questione per quanto riguarda i bordi(sono stato un po frettoloso),quando avrò più dati disponibili li condividero' con voi...1 punto
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si, però... attenzione, non spostiamo l'interesse della discussione (che è il ritratto per l'anno 1818) su altri fronti, specie la punteggiatura, che c'è da perderci il sonno1 punto
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non serve aprire più discussioni per lo stesso oggetto hai una moneta che non riesci a identificare? metti una foto e ti diranno cos'hai in mano vuoi comprare una moneta che hai visto sul web? metti il link che tanto nessuno ti viene a fregare il pezzo ti hanno chiesto di identificare una moneta descrivendotela approssimativamente? rimandali a farti delle foto decenti da inserire qui in ogni caso domande così generiche e vaghe è difficile che vengano evase, hai idea quante corone e quante aquile sono state coniate su monete diverse di stati diversi? su , sono convinto che puoi fare di meglio1 punto
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Per aiutare a capire posto la foto del D/ del mezzo testone ( fonte collezione Verri BI ). I conii del D/ sono molto simili ( i R/ differenti ) e quindi con la borchia dietro la nuca si capiva subito che moneta era, anche perchè il diametro di entrambe le monete è di 29 mm. Il peso del Testone è da g. 8 a 9,73, mentre il mezzo Testone è da g. 5,09 a 5,20 .1 punto
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Vedro di trovare una moneta di Bob Marley! auhauhahuauhahuhuauhaahuahuahuahuahuahuauh1 punto
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Ciao @@ilcollezionista90 , grazie per i complimenti , graditi , anche se inaspettati ; il piacere di scrivere questi post sul mondo romano in generale nasce da una passione ultradecennale della storia di Roma nei diversi dettagli , ora che ho un po' di tempo libero , mi dedico a rendere partecipi gli amanti di questa sezione del Forum sperando di fare cosa gradita ; quello che mi farebbe piu' piacere , e' lo scambio di opinioni . Un saluto e grazie .1 punto
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Ci siamo proposti di sviluppare una serie di monografie su aspetti specifici della monetazione vandala che stiamo approfondendo grazie allo studio che ci è stato conferito di un grosso ripostiglio inedito di quasi 500 nummi, in buona parte vandali, databile verso la metà del regno di Trasamundo. Contiamo entro fine anno di uscire con un testo generale sulla monetazione vandala (circa 250 pagine) e abbiamo già avviata la stesura di un catalogo ragionato, sempre relativo alla monetazione vandala, che prevediamo possa essere pronto nel medio termine (non prima di un anno). Inoltre pubblicheremo entro fine anno un articolo storico-numismatico di carattere accademico in una rivista della Universidad Complutense (Madrid) relativo al Regno di Godas e alla sua monetazione. Siamo in attesa di sapere se si concretizzerà lo studio di una grossa collezione di nummi vandali, inedita e non disponibile al pubblico, conservata presso uno dei principali Musei italiani. Altri temi che intendiamo approfondire sono quelli connessi all'evoluzione della siliqua imitativa in nome di Onorio coniata dalla zecca di Cartagine e alla circolazione monetaria nella Sardegna del V secolo. Circa il discorso avviato su questo stesso forum sulla monetazione di Leonzio, non siamo riusciti ad attivare un gruppo di studio per portarlo e pubblicarlo come "www.lamoneta.it, forum numismatico", come era nei nostri desideri: tuttavia va avanti insieme al lamonetiano che ha mostrato volontà di proseguire e comunque quando sarà oggetto di pubblicazione si porrà nella giusta evidenza il positivo ruolo avuto da questo forum nella genesi del lavoro stesso. Possimamente presenteremo all'editore un articolo sulla monetazione di Alessandro III (Bisanzio): anche in questo caso sarebbe stato mio desiderio pubblicarlo con la firma "www.lamoneta.it, forum numismatico", ma non sarà così. Si tratta di un articolo nel quale si affronterà la monetazione di questo imperatore dal regno breve e controverso, anche da un punto di vista psicologico grazie alla collaborazione di uno psicologo specializzando in psicologia criminale e con esperienza nel tema della "psicologia del potere". Ovviamente è un punto di vista molto particolare e credo che è la prima volta che si analizzeranno le scelte nella legenda e nell'iconografia da un punto di vista motivazionale e psicologico. Mi spiace che il responsabile dell'area pertinente abbia definito questa discussione "numismatica romanzata": io invece la definirei "numismatica ragionata", ma ovviamente i punti di vista sono molto diversi, cosa più che legittimama. L'articolo apparirà con la mia firma, ma citerà comunque il contributo molto importante dato da questo forum nella raccolta della documentazione fotografica, che è stata tale di costruire un vero e proprio corpus dei solidi di Alessandro III. Altre iniziative stanno a punto di concretizzarsi: la mia preoccupazione è l'enorme mole di lavoro che il nostro Gruppo sta vedendo accumularsi sulla nostra scrivania. Ho rimproverato, scherzosamente ma non troppo, i due componenti del Gruppo che hanno avuto la funestissima e sciaguratissima idea di andare in ferie! Ovviamente sarebbe bello se il Gruppo stesso potesse ampliarsi grazie all'ingresso di appassionati che volessero davvero dedicarsi alla monetazione vandala (e non solo vandala) del V secolo e della prima metà del VI.1 punto
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Ragazzi se può servire, prima che la dò via, vi invio le foto della mia piastra del 18. Le foto sono fatte col tablet. Nel contorno un giglio, oltre la solita scritta.1 punto
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@@dalbom Cerco di risponderti brevemente. La collezione di euro circolati (occhio a come li chiami, si può fraintendere) è una bella passione, in quanto li ottieni tramite scambi o li cerchi tu stesso tra gli spiccioli del resto, prendendo i rotoli misti in banca o facendoti aiutare da un cassiere di un negozio che te li fa controllare. In sé le monete circolate hanno ben poco valore in più rispetto al nominale, anzi, se non sono pezzi particolarmente rari come la commemorativa Finlandia 2004 non hanno assolutamente mercato ma puoi comunque scambiarli con altri collezionisti di circolato. Le monete circolaNti sono monete fatte per circolare. Le Banche centrali le emettono in rotolini o sacchetti FDC, che se poi circolano si deteriorano e passano a qFDC, SPL, BB, MB, B... Le monete circolanti da rotolino, quindi FDC, valgono un po'di più solitamente in base alla loro tiratura. Un 2€ Italia 2002 FDC ha un sovrapprezzo estremamente basso perché ne sono stati emessi più di 400 milioni, un normale 2€ commemorativo si trova di solito a 3€, se scendo sotto il milione solitamente sale anche fino a 6-7€, ma ci sono eccezioni. Basta che cerchi sui maggiori siti di vendita, anche sulla baia, per renderti conto moneta per moneta. Il sito che hai indicato può essere valido per un velocissimo controllo indicatvo, togliendo circa un 10-20% ai loro prezzi, ma il modo migliore per capire il prezzo giusto è fare una media di tutti i risultati della baia, confrontandoli anche con i prezzi di bigF. Euro-coins.tv non è aggiornatissimo e le quotazioni sono spezzo esagerate. Per le monete circolate la condizione della moneta può esserti utile per gli scambi o semplicemente perché migliori le condizioni sono meglio meglio è per i tuoi occhi ;) Poi, ultima cosa, non esiste una collezione migliore, non c'è cosa è meglio o peggio avere. Ognuno colleziona quel che può permettersi e che desidera collezionare, e ti sconsiglio vivamente di collezionare per guadagnare :good:1 punto
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@@mper ... ricordi cosa ho scritto al post 40 ? ... bene, teniamolo bene in mente. Ieri il post 42 è stato per me "tipo un fiuto", se mi consenti il termine, e stamani ho ricordato che poco tempo fa' in qualche discussione si parlò dell'1 rovesciato....sono andato a riprendere la discussione, anzi più di una e devo dirti che ricordavo bene.....quel "marpione/Studioso" di Francesco in esse già aveva letto qualcosa su cui noi, adesso stiamo discutendo e nella quale abbiamo inserito, casualmente, anche la piastra capelli lisci. La lettura che trovo molto significativa....è quella trascritta al post 4 e 10 della seconda discussione che ti linko........(c'è anche una cartina....eh...eh....eh...) mi raccomando leggi attentamente e vediamo se possiamo mettere insieme un filone corretto. http://www.lamoneta.it/topic/117118-chicca-mezzo-tornese-1849-con-1-rovesciato/ http://www.lamoneta.it/topic/115773-piastra-1791-soli-reduci-documento-on-line/ Logicamento è gradito il parere e/o qualsiasi informazione utile da tutti gli Utenti. Grazie1 punto
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Buona giornata Falsari in Romagna, ma anche nel Veneto e nel Friuli non si scherzava ...... http://rm.univr.it/biblioteca/scaffale/Download/Autori_S/RM-Saccocci-Zecca.pdf Da alcuni accenni fatti da Marin Sanudo nei suoi "Diarii" pare che ci fosse stato anche un arcivescovo di Candia, Zuan Lando, che fu accusato di produrre moneta falsa. Purtroppo non ho ancora trovato qualche informazione più completa. saluti luciano1 punto
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Ma ora, grazie a questo "canale" sai che l'oggetto che hai messo in vendita è un gettone, dovresti dirlo o ritirarlo, numisto o non numisto che tu sia.1 punto
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@@Rex Neap Nei giorni scorsi avevo verificato la cifra 1 di diverse tipologie fra cui anche quella della piastra "Soli reduci". In effetti l'accostamento geografico in questo caso è più che mai esplicito così come la cifra in questione non troppo dissimile da quella con l'effigie capelli lisci. Anzi, in questo "1" ci vedrei anche un abbozzo della costa campana più o meno dove resta Napoli ed il suo golfo. Il "sole che ritorna" è la confermazione del legame del regno e del popolo con la sua dinastia regnate dunque elementi generali che potrebbero in fondo giustificare la congettura che stiamo ipotizzando sulla "capelli lisci", secondo un impianto investigativo induttivo. Questo a prescindere dalla morfologia del millesimo 1. Va pure detto che numerosi altri numeri 1 punzonati per i millesimi e nominali di quel tempo risultano assecondabili alla "pista geografica" senza contare che questo particolare carattere fu usato anche in alcune monete napoletane già all'inizio del '600 oltreché in altre settecentesche austriache. Al contrario penso invece che la cifra rovesciata della piastra dai capelli lisci sia quella veramente atipica ed in grado di riportarmi con la mente ai confini geografici del regno (anche per avvalorare la tua affermazione sulla capacità del Rega di pensare a certe cose, come giustamente ricordavi ieri nel tuo post). post #38: .... Filippo Rega come primi lavori in zecca era capace di simili "anonimati" . :good:1 punto
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OOOOOOhhhh questa mi piace...ho avuto un discreto :moon: Taglio: 2 euro cc Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.249.131 Condizioni: SPL Città: Bologna1 punto
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una contromarca "B" su un dinero di Barcellona emesso da Giovanna e Carlo ...è della famiglia?1 punto
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I vostri ragionamenti sui rischi connessi alla scoperta di un'eventuale truffa non fa una grinza. Però mi viene difficile credere che, un suberato del tutto simile alla moneta di buon argento, potesse essere accettato come gettone fiduciario e scambiabile in seguito con moneta di buon argento. Il suberato, finendo nella circolazione, non lo si sarebbe più riconosciuto tanto facilmente. Anche in epoche moderne si è ricorso a gettoni di emergenza ma questi erano del tutto diversi dalla moneta di normale corso. Capita spesso di vedere suberati, anche in alta conservazione, forati mentre, in percentuale, i denari di buon argento e in alta conservazione forati sono assai rari. Perchè demonetizzare un gettone che poteva essere speso e scambiato con moneta buona? Qualcuno potrebbe rispondere che, la difficoltà di scambiare i gettoni li rendeva in definitiva meno preziosi, ma allora chi avrebbe ancora accettato il pagamento con gettoni fiduciari? Personalmente vedo meglio i denari del limes come monete fiduciarie ma fatico ancora a vedere in questo senso i suberati. Tornando sul riconoscimento dei suberati (immaginiamo le monete suberate appena prodotte) sono ancora scettico sulla reale diffusione delle capacità riconoscitive del metallo. Ancora oggi vediamo che gli euro falsi circolano con facilità e solo qualcuno sa come riconoscerli. Oggi abbiamo l'ausilio delle vending machines che riconoscono monete e banconote false, ma negli scambi quotidiani tra persone comuni quanti realmente sono in grado di riconoscere un falso? Anche il riconoscimento in base al suono non è cosa da tutti, ci vuole comunque una certa esperienza...1 punto
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La spezieria Al redentore La farmacia gestita nel 1706 dal farmacista Girolamo Mantovani conserva al suo interno la scultura lignea dell’insegna qui riprodotta, attribuibile allo scultore veneziano Giovan Battista Florio, attivo nella prima metà del Seicento. Cristo Redentore era il patrono degli spezieri della Repubblica di Venezia, scelto nella Serenissima dopo i primi santi protettori dei medici e farmacisti SS. Cosma e Damiano. Una curiosità narrata dal Dian. Avendo una spezieria assunto l’insegna del Redentore, il buon popolo credenzone, ammettendo una certa superiorità nel Redentore rispetto alla Madonna, riteneva dovesse avere più efficacia la teriaca fabbricata nella farmacia che portava la prima insegna piuttosto di quella che si vendeva nella seconda. apollonia1 punto
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Per l'ennesima volta... :rolleyes: L'unico modo per "entrare in possesso" di questa moneta, autentica, è pagarla 100.000 euro, o giù di lì. Questo vale, di riflesso, anche in caso di eredità, perché il vecchio proprietario a suo tempo l'ha sicuramente pagata una cifra che 30, 40, 50 anni fa, equivaleva, più o meno, a quella sopra, ed è impensabile che l'abbia poi gettata alla rinfusa da qualche parte, senza proteggerla adeguatamente (cassaforte, cassetta di sicurezza in banca) e senza segnalarne il valore e l'autenticità (perizia, fattura d'acquisto, ecc.). In tutti gli altri casi (ritrovamento fortuito in casa, acquisto ai mercatini, moneta regalata da un amico, parente, ecc.) si tratta, al 101%, di riproduzioni senza valore. petronius oo)1 punto
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Ho letto solo adesso non trovandomi in Italia da settimane, in quei giorni sicuramente ci sarò anche io. Davvero complimentoni per l'organizzazione e per il lavoro svolto fin ora, i risultati si vedranno sicuramente! Grandi come sempre! :good:1 punto
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appoggio le ragioni di caius io colleziono solo le annate circolate di Re Vittorio Emanuele III1 punto
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Gli "effetti speciali" di Dizzeta mi lasciano sempre senza parole :good: Complimenti per la lirica di shakespeariana memoria. Venendo al dilemma morale, non demonizzo il restauro se fatto bene e con criterio: un lato non può essere liscio e l'altro avere rilievi da FdC per dire. Certamente, per me, è preferibile una moneta non restaurata (spesso si inventano rilievi che in origine non esistevano) per apprezzare le impronte così come nascevano (e si consumavano); ma se un restauro fu, certamente avvenne per meglio appagare la vista del collezionista che la possedeva... N.1 punto
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Penso che possa essere più "vecchia", un peso monetale delle 5 lire, sotto VEIII, non avrebbe avuto molto senso, in quanto la circolazione di questa tipologia era in quegli anni molto rarefatta, sicuramente un peso monetale dello scudo, serviva molto di più negli anni di circolazione "normale" VEII, C.Alberto e C Felice, VEI Napoleone ed altri stati preunitari che hanno coniato questa tipologia. TIBERIVS1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Germania F Anno: 2009 Tiratura: 7.200.000 Condizioni: bb+ Regione: Puglia1 punto
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Questione di punti di vista... a mio parere, pur se non evidentissima, la chiusura della B c'è: Ecco un esemplare più centrato dove si può vedere la B non completamente chiusa:1 punto
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Carissimo Nessun'altra soddisfazione per un collezionista eguaglia il mettere in raccolta un pezzo ambito da tempo. E ricorda: non esistono collezioni modeste o collezioni superbe, ma solo collezionisti più o meno facoltosi, ma tutte le raccolte meritano lo stesso rispetto, non fosse che per la passione, e perché no, i sacrifici che le hanno ispirate1 punto
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Le 5 lire "Aquilotto" (in argento 835) sono coniate per la circolazione dal 1926 al 1930 e per numismatici dal 1931 al 1935 (50 pezzi l'anno, tutti R3). 5 lire 1935 (50pz, R3) Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online1 punto
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