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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/01/14 in Risposte

  1. Un paio di settimane fa ho visto una vecchia foto in un piccolo-città storico periodico. La città—vicina, ma non mio—ha ottenuto il suo inizio come una città di ferrovia e rimase tale fino alla metà degli anni '60 o giù di lì. La vecchia fotografia fu dal 1920, e subito mi ha messo in mente di questa moneta: Nel 1920 negli Stati Uniti era ancora sulla cresta di una prosperità del dopoguerra, ma fu—davvero—la cresta, e l'economia sarebbe caduta presto bruscamente. Nel 1920 prospero, tuttavia, la zecca di Philadelphia ha colpito più di 63 milioni pezzi 5-cent, e il due zecche a Denver e San Francisco ha prodotto un altro nichelini 19 milioni di 5-cent. Per dare un contesto poco a quei numeri, il nichel 5-cent era stato introdotto nel 1866 e attraverso 1920, solo nel 1916—come richiesta di tempo di guerra accelerato—erano più nichelini stati coniati in un anno. (Poi, come l'onda ha rotto, e il paese entrò in recessione, produzione del pezzo 5-cent immerso dal 82,2 milioni nel 1920 a solo circa 12,2 milioni nel 1921.) Quando sono andato alla ricerca per il mio nichel 1920, sono rimasto sorpreso di trovare io avevo tenuto due altre nichelini 1920 come curiosità—e promemoria che negli anni di alta produzione spesso ci sono monete che scivolano dalla gente di controllo di qualità: Sopra, il due dritto, e qui di seguito, manca il "C" di "CENTS" , e manca la "VE" di "FIVE". Le lettere mancante in due monete sopra sono probabilmente il risultato del pieno di grasso muore e hanno il valore piu ' piccolo se qualsiasi. Ma sono di interesse per me, perché sono lo stesso tipo di errore che ha causato il Lincoln 1922-pianura cent (che, anche ben indossato, sono facilmente monete $700 o $800). Semplicemente fantastico come circostanze concorrono a rendere famosa una moneta e della domanda, e un'altra moneta... beh, solo un'altra moneta. Ora quella vecchia fotografia che ha iniziato questo: E una particolare parte di quella vecchia foto: Capolino da dietro un edificio è un segno di grande pubblicità dipinto sulla parete di un altro. Coca-Cola. (Nel suo 34o anno...) "Allevia la stanchezza," la vecchia copia di pubblicità, e poi il prezzo: 5¢: O forse uno di questi, che circolarono in anni 1950s: O forse anche uno di questi, che circolarono in anni 1930s: Coke sarebbe farsi strada nel mondo, ovviamente, e credo che molte centinaia di tipi di moneta mondiale sarebbe stati spesi per bottiglie e lattine e casi—e glasses(!) di Coke nel corso degli anni. Ma si potrebbe prendere uno sguardo più a segno, perché non è solo Coca-Cola di interesse qui. Cultura in viaggio in direzione di più qui. Sopra la bibita segno è qualcosa che era relativamente nuovo in America nel 1920: spaghetti! E così qui è, facendo la sua strada nel Midwest americano, solo circa 50 miglia (80km) da quello che era diventato Oklahoma nel 1907, ma che prima che ancora era conosciuto con la sigla di "I.T.", per il Territorio Indiano. :) v. -------------------------------------------------------------------- A few weeks ago I saw an old photo in a small-town historical periodical. The town—nearby, but not my own—got its start as a railroad town and remained so until the mid-1960s or thereabouts. The old photograph was from 1920, and immediately put me in mind of this coin: In 1920 the United States was still riding the crest of a postwar prosperity, but it was—truly—the crest, and the economy would soon sharply fall. In prosperous 1920, however, the mint in Philadelphia struck more than 63 million 5-cent pieces, and the two branch mints at Denver and San Francisco produced another 19 million 5-cent nickels. To give those numbers a little context, the 5-cent nickel had been introduced in 1866, and up through 1920, only in 1916—as wartime demand accelerated—had more nickels been coined in a year. (Then as the wave broke, and the country went into recession, production of the 5-cent piece plunged from 82.2 million in 1920 to only about 12.2 million in 1921.) When I went looking for my 1920 nickel, I was surprised to find I had kept two other 1920 nickels as curiosities—and reminders that in high-production years there are often coins that slip by the quality control folks: Above are the two obverses, and below are the missing “C” of “CENTS,” and and the missing the “VE” of “FIVE.” The missing letters in the two coins above are likely the result of grease-filled dies, and have little if any extra value. But they’re of interest to me, because they’re the same sort of error that caused the 1922-plain Lincoln cents (which, even well worn, are easily $700 or $800 coins). Just amazing how circumstances combine to make one coin famous and in demand, and another coin…well, just another coin. Now that old photograph that started this: And a particular part of that old photo: Peeking out from behind the one building is a large advertising sign painted on the wall of another. Coca-Cola. (In only its 34th year…) “Relieves fatigue,” went the old advertising copy, and then the price: 5¢: Or perhaps one of these, which circulated into the 1950s: Or perhaps even one of these, which circulated into the 1930s: Coke would make its way around the world, of course, and I guess many hundreds of the world’s coin types would have been spent for bottles and cans and cases—and glasses(!) of Coke over the years. But you might take one more look at the sign, because it isn’t just Coca-Cola, of interest here. Culture is traveling in more than one direction here. Above the soft drink sign is something else that was relatively new in America in 1920: spaghetti. And so here it is, making its way into the American Midwest, just about 50 miles from what had become Oklahoma in 1907, but which before that had still been known by the abbreviation of “I.T.,” for Indian Territory. :) v.
    4 punti
  2. Ho letto benissimo tutto, ho consigliato il nostro amico di aspettare Verona, visto che ha manifestato la possibilità di andare. A quel convegno troverà i proprietari delle monete postate e le potrà vedere in mano! Oltre quelle ne potra vedere molte altre, se vorrà, troverà sicuramente amici pronti a consigliarlo per il meglio, io mi escludo, visto che non ne capisco nulla! Se avete dei problemi con questo o quel professionista evitate di esternarli anche ai nuovi arrivati e giocatevela a quattr'occhi ai convegni, ce ne sono almeno una decina l'anno. Vi siete mai chiesti perché i vari commercianti non scrivono su questo forum? Se si continua a criticare in maniera gratuita il lavoro di questo o quel professionista, non la finiamo più. Spesso mi sono trovato in disaccordo con stime e perizie, ma c'è modo e modo di farlo. La moneta che sta cercando il nostro amico, è si una moneta importante, ma ultimamente ne capitano tante in media conservazione ad un buon prezzo! Se non cerca il FDC spaziale che costa duemila euro, di buoni SPL reali ne trova e pure tanti. Io penso che gli amici commercianti e periti che troviamo ai convegni meritino tutti la nostra fiducia e se a volte ci troviamo in disaccordo su questa o quella moneta, sul modo come è stata pesata, se ne può amichevolmente parlare. Tutti ci mettono la faccia, dopo averci messo il cartellino e la propria firma. Renato
    4 punti
  3. Linda non ha abbandonato il forum ma si è semplicemente presa una pausa estiva. Tra l'altro litigare per tutto, anche per questo, non farà altro che allungare questo periodo. Chiudo.
    4 punti
  4. cari @picchio e @lindap io pubblico una banconota. la più cara....(forse anche economicamente parlando :D ) regalatami da due teste calde del forum @@UmbertoI e @R.E.IN.SENA vorrei riassumere così l'essenza di questa community virtuale :friends: (forse sta emoticon è troppo sdolcinata)
    3 punti
  5. E' sempre bello vedere queste iperboli da parte dei tifosi che notoriamente hanno la memoria corta. La frase su Carrera venne detta da Andrea Agnelli a riguardo di Zeman, e non di Allegri, che a quei tempi aveva vinto già un campionato: http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/16-08-2012/juventus-villar-perosaci-sono-elkann-6000-tifosi-912274249664.shtml Per quanto riguarda il pareggio col Cesena, anche qui è abbastanza comico leggere i commenti su un calcio d'estate la cui credibilità è ben nota: lo scorso agosto la Juve perse 3-1 contro il Los Angeles Galaxy (che pochi giorni fa ha beccato 7 pere dal ManU) e in tutto il ciclo di amichevoli estive vinse solo contro una rappresentativa di dilettanti valdostani, oltre che nella classica sfida in famiglia con la Juve B, ma questo non le impedì di fare poi 102 punti in campionato. Per quanto riguarda il buon Marotta, è evidente come non capisca nulla di calcio: infatti Pirlo, Pogba e Llorente a parametro zero, Vidal a 10 milioni e Tevez a 9 li ha comprati la Roma.... :lol:
    3 punti
  6. Ciao, non sono d'accordo con Gibbon e la teoria dell'indebolimento dovuto all'ascesa del Cristianesimo. La crisi dell'Impero fu multifattoriale, questo sì, ma la crisi fu soprattutto a mio avviso economica militare con le due indissolubilmente collegate. Inoltre personalmente ci aggiungo un'altra: tecnologicaLa crisi economica fu collegata al costo di mantenimento dell'esercito: quando questo divenne "improduttivo" divenne una spesa senza ritorni, ovvero senza rendiconto legato al reperimento di nuove risorse (vedi materie prime - oro, argento, etc...) che rimpinguavano le casse dell'erario. I momenti di massimo splendore sono legati a momenti di espansione e di ritorno economico (es: Traiano, la Dacia e la conseguente importazione di metalli preziosi). Non solo ma anche la dotazione di manufatti ai militari fu un costo aggiuntivo da sommare ai vari stipendia e donativum e nel tempo peggiorò la qualità dei materiali impiegati (es: il passaggio dall'elmo romano a calotta intera a quella rivetatta in più parti assemblate del Tardo Impero). Logico che senza grosse entrate legate alle conquiste si assistette al progressivo svilimento della moneta per ridurre l'esposizione dello Stato e per contro, ad un aumento delle tassazioni... L'esercito nel tempo perse organizzazione, soffrì di una " crisi di vocazione" che costrinse a immettere nelle fila elementi "non-romani" che portarono all'abbandono di stili di combattimento vincenti e si passò allo scontro "uomo-contro-uomo" tipico delle culture germaniche. Quando si trovarono a non dover fronteggiare tribù ma grosse coalizioni (dalla metà del III secolo d.C.) si trovarono spesso in difficoltà e spesso furono salvati dalla miglior strategia dei comandanti. Nel tempo si affidarono sempre più a truppe di origine "straniera": foederati, mercenari, etc... fino a che l'esercito e i comandi furono pieni di Goti. E chi controllava l'esercito da sempre finiva per comandare, non si limitava ad eseguire... In più ci si mise la pressione dei popoli germanici confederati in Europa e nel settore orientale la pressione dei Sasanidi, talvolta coordinati o quasi e che implicava il dover coprire due fronti senza scoprire una delle due zone (cosa che invece avvenne dovendo reperire effettivi per uno o l'altro settore). La tecnologia di solito non viene considerata. Ma provate a pensare: oggi siamo a... Londinium in poco più di un'ora, pensate che distanze e che tempestiche all'epoca tra messaggeri, truppe da spostare, etc... Con l'espansione dell'Impero il problema delle comunicazioni e degli spostamenti si acuì enormemente. Lo capì Diocleziano e creò la Tetrarchia ma questa non ebbe lunga durata... Mi rendo conto che si tratta di una sintesi di estrema brevità (ce ne sarebbe da scrivere in merito!!) ma la inserisco per contribuire al dibattito... Ciao Illyricum :)
    3 punti
  7. Ho indugiato a lungo prima di intervenire. perché, francamente, non saprei che cosa dire. I punti si Illyricum sono sacrosanti. Ci metterei anche i cristiani, ma non in quanto cristiani e disaffezionati al combattimento (a questo ovviò Costantino col mettere altra divinità sugli scudi), ma in quanto minarono proprio la struttura sociale dell'Impero. La metterei come concausa: in altri tempi l'Impero romano avrebbe avuto modo di adeguarsi, Un secolo e mezzo di tragedie militari, politiche e anche sanitarie hanno fatto il resto. Ora sta vacillando l'Impero Americano, magari tra un secolo crollerà. Quale è la causa? La crisi economica? Il neoliberismo? l'esplosione demografica mondiale? l'emergere di altre superpotenze? la proliferazione nucleare? Allah? L'affievolirsi della cultura cristiana? Potremmo discutere tutto il giorno e gli eventi ce li abbiamo sotto gli occhi. Domandarsi che cosa ha abbattuto l'Impero romano è come discutere del sesso degli angeli. Non si arriverà mai a niente. I Vandali? certo sono una concausa, ma prima di arrivare in Africa hanno giracchiato per gallia, Spagna, Lusitania. Vi hanno fondato regni, si sono federati e sfederati. Hanno combattuto contro altri "barbari" (che forse tanto "barbari" non erano, persino su questo dovremmo intenderci). Poi ci sono stati i Goti, poi gli Unni. Poi abbiamo chiamato "romano" Ezio che oggi definiremmo bulgaro di origine gota o scita ed educazione unna, e la sua vittoria una vittoria "romana" e invece è stata una battaglia tra "barbari". Insomma, la fine dell'Impero romano è stata come la fine della vita di una persona, che ha vissuto fanciullezza, gioventù, maturità e vecchiaia. E che poi di vecchiaia è morta. Con tante concause, magari plausibili, e nessun evento specifico.
    2 punti
  8. Ciao , "abbastanza ottimista direi...
    2 punti
  9. Passano anni alla ricerca e non si trovano mai, poi in poco tempo escono esemplari. Anche questa volta sono stato fortunato!!, era in asta nel famoso sito anche qui catalogata per quella originale milanese invece anche questa è della Zecca di Desana. D: .CIA (N SAC RO IM)P R: (CA)R. IOS. TIT (CO D) Anche questo esemplare sembra in rame, peso g. 1,16 Nel ritrovo, numismatico, settimanale con amici abbiamo parlato di questo sesino e su quale parola potesse essere nel D/ l' abbreviazione CIAN , si è azzardato un CIANBELLANO. Secondo voi potrebbe essere plausibile? Cianbellano del Sacro Romano Impero.
    2 punti
  10. E perché l'usuriere altra via tene per sé natura e per la sua seguace dispregia, poi ch'in altro pon la spene. La Divina Commedia, Inferno, canto XI. Anche Dante aveva capito l'importanza del fenomeno usura e degli usurai nella società, tema che diventerà caro recentemente a storici del calibro di Le Goff ma anche : ma io m'accorsi che dal collo a ciascun pendea una tasca ch'avea certo colore e certo segno e quindi par che 'l loro occhio si pasca La Divina Commedia, Inferno, canto XVII E qui abbiamo la raffigurazione che diventerà poi importante e simbolica dei dannati con la borsa, con colore e segno che indicano le insegne delle famiglie condannate come usuraie da Dante. Quindi Dante attento a interpretare e descrivere i fenomeni del tempo, la natura degli uomini, i loro scandalosi comportamenti..... Unico appassionato di Dante ? Non ci credo proprio.... :blum:
    2 punti
  11. Ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale ... PS: Lo so, lo so, ...sono un po' datato....
    2 punti
  12. ...E ancora ...(bhè, è colpa di dabbene che mi ha cercato) ...ho sfogliato un po' fra i miei appunti e ho trovato questo episodio che si lega anche con altre discussioni "top" del momento. C'è un falso di questa moneta del 1665 eseguito a Tassarolo (...ma com'erano bravi a fare i "falsi") che riprende non la moneta postata me quella immediatamente precedente sempre del 1664 ( nel 1664 coniarono a Massa due tipi di luigini -lasciatemeli chiamare così- il primo con a fine legenda del dritto PRI (Principe) e il secondo con finale di legenda DVX (Duca) perchè in quell'anno Massa divenne Ducato e Carrara Principato) quindi subito sulle monete si effettuò il cambio del titolo ....ma, senza internet, i falsari di Tassarolo non lo sapevano ancora (o, più probabile, avevano preparato i coni prima) e coniarono luigini con l'anno 1665 scrivendo a fine legenda PRI invece di DVX, ovvio che furono immediatamente scoperti. Questa è la fotografia del falso tratta dal libro di Cammarano.
    2 punti
  13. Taglio: 50 cent Nazione: Belgio Anno: 2014 Tiratura: N.D. Condizioni: SPL Città: Nizza Note: News?
    2 punti
  14. 5 quesiti molto ben posti e interessanti, avrei piacere di vedere qualche risposta al riguardo. In proposito e' in corso di pubblicazione un saggio contenuto negli atti del convegno di studi su Alberico II organizzato nel novembre 2013 a Massa dalla Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi Sezione di Massa e dall'Archivio di Stato di Massa dove tutti questi temi saranno toccati. Ti posso assicurare che ci sono persone che sarebbero molto più preparate e abili di me nell'argomentare su queste questioni. Spero abbiano voglia di intervenire. Cammarano docet. Luigini ibridi e in più leali. Riportano chiaramente l'Impronta e l'Arme del signore che li emette, nonché il valore ergevano legende chiare e non di fantasia. Invito poi a riflettere sulle date di inizio e fine coniazione. L'inizio delle coniazioni nel 1662 (i primi capitoli di zecca che li prevedono sono del 1661 e sono a nome di Carlo I) ci indica a cosa si ispiravano i "luigini" massesi, ovvero al 1/12 di scudo di Francia e non al convenzionale Luigino al tipo di Dombes (busto di donna e gigli). La fine delle coniazioni nel 1667 ci indica che la zecca cessò le operazioni proprio nella fase di maggior confusione al cominciare delle più forti proteste e proibizioni quando invece le altre zecche cominciano a produrre gli esemplari più scadenti. Il commercio si faceva sempre più rischioso e bisognava commercialmente aumentare la rimuneratività. Il perché è presto detto, i maggiori porti che trafficavano con i Levante erano quelli tra Marsiglia e Livorno, naturale che i vari mercanti/zecchieri che si gettarono nell'affare si rivolgessero a Signori titolari del diritto di zecca il cui feudo si trovasse nelle vicinanze. . È proprio così, i luigini di Massa erano tra i più apprezzati in levante ne abbiamo notizia certa da documenti genovesi del settembre del 1667. Eppure l'attività di zecca era praticamente cessata dal luglio del1667.Mi scuso ma certamente ho tralasciato qualcosa, purtroppo la discussione e' andata molto più veloce di quanto potessi seguirla ed è probabile che abbia perso un po' il filo del discorso cercando di riprendere quanto detto nel frattempo.
    2 punti
  15. Spesso e volentieri gli spunti più interessanti provengono dai testi più noti che la storia ci ha tramandato, e che noi tutti studiamo sui banchi di scuola e conosciamo, talvolta, a memoria. Uno dei testi più affascinanti è proprio la Divina Commedia, non solo per la sua essenza di culla di una delle più belle lingue al mondo, ma soprattutto per ciò che rappresenta: un insieme dei vizi, delle virtù, dei comportamenti umani: insomma, quello che siamo. Quale testo, dunque, più di questo, può indicare meglio il valore emozionale che il manufatto monetale svolse nel medioevo? Cosa era per l'uomo medievale la moneta? Certamente mezzo di scambio inventato per necessita, rappresentativa di un'identitá cittadina, ma anche pericoloso vettore verso il peccato e la lussuria. È significativa, in questo senso, l'espressione "donna di conio", cioè corruttibile. Giuseppe Alonzo riporta, in proposito, un estratto dell'ottimo commento della Divina Commedia, in cui si legge "Coniare è quando uno inganna altro, mostra uno ed è altro. Coniare è mutare da una forma ad altra forma, e viene a dire ingannare, fare falso conio, falsa forma: trae il nome dalla moneta che piglia stampa". Dunque, gettato il sasso, lascio a voi la parola in funzione di altri episodi anche molto stimolanti, come quello del falsario di fiorini Maestro Adamo ed altri o quello di Crasso. Magdi
    2 punti
  16. Questo ... forse, piace a @picchio e probabilmente anche a @lindap :hi:
    2 punti
  17. Carissimo @@dabbene ma vuoi proprio che dichiari a tutto il mondo la mia ignoranza? Oltre Genova per me è il deserto. Circa i luigini, è vero: c'era un periodo che li cercavo con ossessione, ero arrivato ad offrire 3000 euro per un luigino di Seborga e 2000 per un luigino di Ronco ma, fortunatamente, sono stato superato ...poi me ne sono "piovuti" a decine a prezzi ragionevoli e li ho presi. Ma sapete perchè di questo mio interesse? ....(non ridete però...) Molto banale, mio suocero si chiamava Luigino! E ora che non c'è più quei Luigini me lo ricordano con affetto e ogni volta che li vedo penso a lui. La numismatica non è solo Storia e Scienza, ma anche Passione e Sentimenti ...per me ... e allora se una moneta mi "dice" qualcosa io cerco di ascoltarla. Probabilmente Freud mi studierebbe volentieri ...e se continuo così, va a finire che mi legano ...quindi sorvoliamo. Circa il «Se c’è un posto al mondo in cui si profili qualche possibilità di guadagno, potete star certi che vi troverete un genovese», se è vero vuol dire che io non sono genovese ...non ne ho azzeccata una in tutta la vita! E in fondo anche i "genovesi" a ben guardare non è andata bene; è vero che quando gli spagnoli per mare perdevano le loro merci o subivano perdite i "genovesi" guadagnavano lo stesso perché noleggiavano le navi e il prezzo pattuito lo pretendevano in ogni caso, ma era una loro scelta dall'inizio, avrebbero potuto costruirsele le navi o portare le loro merci a nuoto. Mi risulta che sia gli spagnoli che i francesi siano ancora debitori di ingentissime somme alla Repubblica di Genova e, dicono, che questo fu uno dei motivi per i quali al Congresso di Vienna votarono per l'annessione al Regno Sabaudo, se non c'era più la Repubblica non c'era bisogno di saldare i vecchi debiti... senza contare che quando capitò ai genovesi di esser debitori, i francesi di presero la Corsica per pareggiare i conti (e la storia di quello che si dissero a Parigi sulla Corsica non mi pare che ce l'abbiano ancora raccontata). Ma così andiamo OT (...anzi ho già oltrepassato ogni limite) e chiedo scusa.
    2 punti
  18. Mi scuso per la qualità non ottimale delle foto. Gradirei un vostro parere su questa nuova arrivata. Dal vivo posso dirvi che la patina non appare uniforme tuttavia il R/ mi sembra prossimo allo SPL. Che ne pensate?
    1 punto
  19. E allora il mistero è risolto. Ecco qua gli unici tre produttori di pettini di osso premiati nel 1842 con medaglia d'argento: Dunque la tua medaglia è quella attribuita a Raffaele Galante. Se poi vuoi sapere esattamente cosa espose (e a quali prezzi) la Ditta Galante nel 1842... :blum:
    1 punto
  20. Vi sottopongo questo esemplare appena entrato in collezione Questo millesimo , secondo me , e' leggermente piu' raro di quello del 1648 5 Soldi 1647 Carlo Emanuele II Reggenza della madre (1638-1648) D/ CHR FRAN CAR EM DVCES SAB Busti incollati del Duca e della reggente a destra in basso SOL 5 R/ P P PEDEMON REGES CYPRI Scudo sabaudo in cartella ornata e coronata ai lati la data 1647 Mistura , 25 mm. , gr. 4,05 / 4,35 , zecca Torino Mir savoia 762a , Biaggi 638b
    1 punto
  21. Nel dubbio chiarisci tu con una nota in calce all'ordine supplementare, dove richiedi, se possibile, di effettuare un'unico ordine con un solo addebito delle spese di spedizione
    1 punto
  22. Le monete da 5-10-20 lire le ho viste usare fino alla fine degli anni 70 ( intorno al 75-77), poi data l'alta inflazione di quegli anni, non erano praticamentte spendibili, dato il loro valore irrisorio e nessuno le usava: l'ultima volta che vidi usare pezzi da 20 lire era il 1981, lo ricordo perchè uno studente ci pagò il biglietto dell'autobus (costava 100 lire ) , aveva 5 monete da 20 lire e io pensai, "guarda questo, ha rotto il salvadanaio...) :nea: .Ero studente anche io, però avevo la tessera "Intera rete". :blum:
    1 punto
  23. Bellissima moneta ...chissà se quando ha fatto questa scultura l'artista Antonio Berti, nel 1956, è stato ispirato a quella moneta, quando l'ho vista mi ha subito ricordato la "5 lire famiglia".
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  24. @@gabrimen sei decisamente malato :D:D:D Complimenti per l'ennesima chicca Sergio
    1 punto
  25. Prof!!! cosi' ci fa' davvero imbarazzare!!! :D ''mi sono capito? ''
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  26. peccato che sia stata montata per farne un ciondolo, questo la deprezza molto altrimenti sarebbe di una conservazione sopra la media. credo che possa valere attorno ai 1300-1600
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  27. Con la scusa di aggiornarVi sulla moneta di cui al post citato, riuppo questa discussione se qualcuno volesse postare qualche contributo fotografico per qualche altra variante del ritratto sulla piastra 1818. La moneta è davvero bella, la scansione abbassava di un bel po la freschezza del metallo, cosa che intuivo già dalla scansione e che mi faceva ben sperare. Son molto contento! Periziata qSpl, tecnicamente valutando lo stato dei rilievi è un giudizio "da manuale", ma secondo me, valutando le schiacciature congenite ed anche la freschezza del metallo, lo Spl pieno se lo merita. Sto riaggiornando le varianti postate in questa discussione... spero di tirar fuori qualcosa di utile ed interessante per tutti, ed in particolare per coloro che (come me) rimangono affascinati da questo splendido ritratto del re Lazzarone
    1 punto
  28. Aggiungo questo link completo per la saga "Del Vecchio" http://www.fireback.it/pagine/del_vecchio_1.htm saluti e complimenti per le ricerche
    1 punto
  29. Quello che più mi ha incuriosito e interessato della rivista. Complimenti.
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  30. N°2 - Medaglia religiosa celebrativa, in alluminio, del 1923,produzione Johnson (Milano)- D/ Serto entro cui l'Agnello pasquale(Agnus Dei), Scritta:VII Congresso Eucaristico Nazionale- GENOVA (stemma) MCMXXIII. R/ E' raffigurato Gesù buon pastore,che tiene un agnello sulle spalle, scritta:VNVS MEDIATOR DEI ET HOMINVM HOMO CHRISTVS JESVS. Esiste in diversi formati è metalli. Ciao Borgho.
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  31. arka veramente ipotizzava un Mainardo VII
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  32. scusa ma perchè non metti una foto qui e non sul sito esterno? è meglio per tutti e le immagini dopo un pò non si perdono come in certi siti esterni, in ogni caso io vedo solo una moneta con patina di malachite ma nessun particolare, messa qui, senza sfondo inutile si potrebbero vedere particolari in più... se hai dei dubbi come fare chiedi pure
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  33. Tra le richieste del governo nel febbraio scorso, quella di poter presentare un documento che eccedesse il numero massimo di parole consentite. Analoga richiesta era stata presentata in precedenza dai Langbord e respinta, stessa sorte per la richiesta del governo, che il giudice ha bocciato il 23 luglio scorso, dopo oltre 5 mesi dalla presentazione...di questo passo :rolleyes: Comunque, nell'udienza del 23 luglio, il giudice ha fissato in 14 giorni il tempo concesso al governo per presentare la risposta, della lunghezza consentita dalla legge, al documento che i Langbord avevano presentato nel novembre scorso. Tale termine dovrebbe quindi scadere il 6 agosto, dopodiché i Langbord avranno facoltà di rispondere a loro volta, ma in maniera breve, a quanto detto dal governo. La risposta breve dei Langbord dovrebbe essere l'ultimo documento cartaceo ammesso, dopodiché il giudice dovrebbe fissare la data per l'audizione degli avvocati delle parti. Poiché, di regola, ai Langbord dovrebbe essere concesso un periodo di 30 giorni (e quindi fino ai primi di settembre) per presentare la loro risposta al documento del governo, se i tempi saranno rispettati è ipotizzabile che l'audizione diretta delle parti possa avvenire entro la fine dell'anno, o agli inizi del prossimo. A quel punto ci sarà la sentenza d'appello (ricordo, a chi si fosse perso per strada :P che il primo grado di giudizio ha visto prevalere il governo, che è stato riconosciuto quale legittimo proprietario delle monete) ma probabilmente non finirà lì. Un ulteriore appello, di fronte a un maggior numero di giudici, può essere proposto da chi perderà questo, dopodiché, in caso il secondo appello lasci ancora insoddisfatta una delle parti, ci potrà essere il ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Corte Suprema che potrà accettare o meno di discutere il caso, ma se accetta dovrà esserci un nuovo giro di presentazione di documenti e audizioni verbali. Insomma, quando finalmente avremo una decisione definitiva su queste benedette 10 monete, saremo tutti così :lol: petronius oo)
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  34. @@francesco77 Ho gli elenchi di tutti i premiati - e relative motivazioni - dal 1818 al 1853, tranne il 1832 del quale ho solo l'elenco degli oggetti esposti. Eccoti quindi i ritagli relativi ai tre Del Vecchio che furono premiati sempre con l'argento e, in una occasione, con l'oro: 1818, medaglia d'argento... 1826, medaglia d'argento... 1828, medaglia d'argento... 1830, medaglia d'oro... 1834, medaglia d'argento... (magari era ancora una volta Clemente Del Re, come due anni prima) 1836, medaglia d'argento... 1838, medaglia d'argento... 1840, medaglia d'argento... 1842, medaglia d'argento... 1844, medaglia d'argento... 1853, medaglia d'argento... Ecco... ora sai quante medaglie devi cercare per completare la collezione "Del Vecchio" :blum:
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  35. Dunque, come dicevo, non riesco a trovare dati relativi a Esposizioni industriali o di manifatture intermedie tra il 1844 e il 1853. Negli Elenchi dei saggi di prodotti dell'industria nazionale, pubblicati a partire dal 1832 in occasione di ogni nuova Esposizione, venivano sempre inseriti anche gli elenchi dei premiati delle mostre immediatamente precedenti. In quello del 1832 apparvero tutti i premiati delle rassegne del 1818, del 1819, del 1824, del 1826, del 1828 e del 1830. Nei cataloghi successivi vennero inseriti i nomi dei premiati della mostra precedente (o al massimo delle due anteriori): ad esempio sull'Elenco dei saggi della mostra del 1844 c'erano i premiati di quella del '42. Un indizio del fatto che potrebbero non essersi svolte mostre intermedie tra il '44 e il '53 sta proprio nel fatto che nell'Elenco di Saggi pubblicato nel '53 (di cui ho allegato il frontespizio nel post precedente) non ci sono i premiati in precedenza e la tabella dei premi distribuiti dal 1832 in poi (che pure ho allegato al post precedente) si ferma al '44... Altro indizio: tra le pagine V e VI dell'Elenco di Saggi del 1853, l'estensore del catalogo Felice Santangelo (allora Presidente del Reale Istituto d'Incoraggiamento) scrive al Re: " [...] Vostra maestà sempre intenta all'utile, ed alla felicità de' suoi sudditi, con saggi e generosi provvedimenti, si degnava non solo permettere la solenne apertura della mostra quinquennale nel dì 30 del volgente mese... " Quindi la consueta biennale, ad un certo punto, dovette diventare quinquennale. Tra il '44 e il '53 l'intervallo sarebbe caduto tra il '48 e il '49 - un periodo non proprio tranquillo - e quindi potrebbe essere saltata una edizione e i conti tornerebbero. Ricerche di altri documenti aiuterebbero, ma forse anche l'esame delle medaglie. Esistono medaglie premio con magari date incise (non coniate) riferite a Esposizioni intermedie tra il '44 e il '53? La risposta è si, però, osservando le foto di alcune di esse sul D'Auria ho notato una cosa: a pagina 322 ce ne sono 2 (le prime due) con incise le date 1851 e 1848. Però tutte e due hanno sul contorno rami di quercia e alloro annodati e la dicitura ESPOSIZIONE DI BELLE ARTI DEL XXX MAGGIO. Ricordo che la medaglia di bronzo coniata per il '44 illustrata prima recava la scritta PREMIO ALL'INDUSTRIA NAPOLITANA. Quando nel '53 venne coniata una nuova medaglia premio con data incisa (Ricciardi 255 e 256, D'Auria 241 e 242) recava la dicitura MOSTRA INDUSTRIALE DEL XXX MAGGIO 1853. Quasi a significare che negli anni intermedi tra il 1844 e il 1853 siano state continuate esposizioni biennali di belle arti, mentre i saggi di manifatture industriali vennero esposti con cadenza diversa. Pensate sia possibile? Ne avete riscontro da medaglie premio da voi possedute o osservate o magari da documenti? Nei prossimi due post ho un paio di regali per Pietro e Francesco
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  36. Sono perfettamente d'accordo.
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  37. Allora, signori miei ....io sto lavorando in ufficio....una giornata come quella di ieri non posso permetterla, mi dispiace, anche io colleziono in MB a volte meno, ma da medievalista lo faccio solo per studio non per la rivendita futura, però io proporrei se vi interessano le conservazioni, aprite una discussione apposita in piazzetta o parlatevi in MP, qui voglio solo interventi tipo quello di expo e dizzeta propositivi sulla moneta, fonte della discussione, non sono un moderatore, ma se continuate chiuderò la discussione....non l'ho mai fatto ma una prima volta c'è sempre in tutto....regolatevi sia per questa discussione che per altre....le polemiche, sulle proprie monete, sulle conservazioni tra utenti non mi interessano e non ci interessano, spero di essere stato chiaro....anche perché per un po' non potrò connettermi....
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  38. Sí, sono concorde mia volta con te. E con la citazione di Gibbon riportata da Vicky che fa meditare... potrebbe essere riportata ai tempi attuali a livello di continua espansione di mercati e quindi di profitti immediati ma non infiniti. In tale ottica va letto anche l'espansionismo romano: finchè ebbe spazi ci guadagnarono tutti, incluso l'Imperatore. Quando si arrivó al limite si cominciarono a notare degli scricchiolii culminati nel crollo finale. Ciao Illyricum :) Sent from my GT-I8190 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  39. Boh! Sinceramente non vedo usualmente la definizione di Alessandro III, ma solo di Alessandro. Poi basta vedere i vari autori, come nei posts # 12 e 15 per rendersi conto che il nome dell'imperatore è sempre Alessandro e non Alessandro III…. Sicuramente non servono supposizioni per ricostruire una monetazione nel suo contesto storico, ma sapere collegare fatti e particolari che abbiano una valida dimostrazione. Alessandro fu incoronato co-imperatore nell'879 quando aveva appena 6-7 anni. Ovviamente si trattò di un'incoronazione puramente formale, ma non priva di importanza: infatti era destinata ad assicurare la successione dinastica nel caso in cui Leone VI, successore designato di Basilio, fosse morto senza avere discendenti. Ma, le ben note scarse qualità umane di Alessandro obbligarono prima il padre e poi il fratello a mantenerlo sempre lontano dalla Corte. Alla morte di Leone VI il trono spettava formalmente al figlioletto Costantino: avendo questi solo 7 anni, era giocoforza che ci fosse una reggenza. Tuttavia successe qualcosa che impedì questa successione dinastica e permise ad Alessandro, rientrato a Corte quando suo fratello era morente, d'impossessarsi del potere imperiale. Non in qualità di co-imperatore, e neppure di reggente del nipote Costantino: due soluzioni entrambe legittime. Ma lo fece esautorando con la forza i diritti dinastici del figlio di Leone VI, ciò che costituì una forma di usurpazione del trono. Non mi sembra poi tanto "romanzato" definire la presa del potere autocratico di Alessandro come una usurpazione, una sorta di colpo di stato. In effetti debbo rimangiarmi il mio precedente post quando cerco di approfondire meglio il contesto storico. Alessandro, nonostante la sua scarsa fama, senza dubbio poté contare su una corrente di notabili di palazzo avversa soprattuto alla vedova di leone VI, Zoe e, per riflesso, al suo figlioletto Costantino VII. Non dimentichiamo che Zoe (più esattamente Zoe Carbinopsina, da non confondersi con la famosa Zoe Porfirogenita, che fu l'unica vera imperatrice bizantina, insieme alle sorelle Teodora e Irene) divenne la quarta moglie di Leone IV, nonostante che la Chiesa ortodossa e le stesse leggi civili a Bisanzio vietassero un quarto matrimonio. Tuttavia un matrimonio era necessario per poter legittimare l'unico figlio maschio. Leone VI trovò un compromesso con il patriarca Nicola Mistico: il figlio sarebbe stato battezzato e riconosciuto legittimo, a patto che Leone VI ripudiasse Zoe. Invece, 3 giorni dopo il battesimo, Leone sposò segretamente Zoe grazie a un sacerdote compiacente, tale Tommaso. Inoltre destituì il patriarca Nicola Mistico, che non poteva riconoscere valido il matrimonio, e lo sostituì con Eutimio il Sincello. Questi sono fatti storici accertati e fu questa misura a scatenare il cosiddetto "Scisma della tetragamia" (appunto sulla questione della validità di un quarto matrimonio). Alessandro, che poi era pure impotente e nemmeno sposato, aveva facile gioco ad avere l'appoggio del potente ex-patriarca Nicola Mistico, richiamandolo al suo posto e scacciando Zoe e Costantino (che sicuramente ebbe risparmiata la vita o la menomazione grazie alla protezione di alcuni membri fedeli al precedente imperatore). Solo dopo la morte di Alessandro, Nicola Mistico, con buon senso dell'opportunismo, richiamò Zoe e il legittimo erede Costantino, in cambio di diventare il principale membro del comitato di reggenza. Zoe però poté vendicarsi dell'affronto subito, sfruttando il fatto che Nicola Mistico aveva appoggiato il re Simeone I di Bulgaria, che era il principale nemico di Alessandro ed era sceso in guerra per non avere ricevuo i tributi che fin dai tempi di Leone VI erano riconosciuti ai ribelli Bulgari. Zoe riuscì ad allontanare il patriarca dal comitato di reggenze e lo obbligò a riconoscerla come imperatrice. E infatti si conoscono monete con Zoe insieme al figlio Costantino VII: Poi non è affatto una mera speculazione romanzata l'elegante dimostrazione avviata da Nicole Thierry, Le Baptiste sur le solidus d'Alexandre (912-913), Revue Numismatique 34, 1992, p. 237-241, seguita poi da altri successivi studiosi, che il santo che incoronò Alessandro non era l'omonimo Santo Alessandro (come ritenuto acriticamente da Morrison, Grierson, Sear, ecc.), bensì era San Giovanni Battista…. Sicuramente esistono spazi per un attento riesame della nota monetazione di Alessandro e vediamo cosa riuscirà a produrre Antwala, che prevedo ne ricaverà un interessante e acuto articolo da pubblicare.
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  40. @@massi75rn prova adesso..... http://www.numismaticadellostato.it/web/pns/bollettino/soggetti?p_p_id=Soggetti_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_oYA8&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_Soggetti_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_oYA8_actionName=bollettino&_Soggetti_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_oYA8_id=27&_Soggetti_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_oYA8_javax.portlet.action=invoke ciao
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  41. Cominciamo con STRATONICEA
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  42. Proprio in questi giorni ho scattato alcune foto a tower of london e stanno riempendo l'intero terreno intorno alle mura di fiori rossi per ricordare i cento anni della prima guerra mondiale. La motivazione di questo gesto da quanto ho letto sul manifesto e che i fiori rossi rappresentano le terre e i mari ricoperti del sangue che la guerra ha portato. Gli inglesi sono sempre stati molto patriotici, basta andare in hyde park o a Wellington arch per capire quanto. In questi giorni credo che andrò a vedere l' Imperial War Museum, se riesco proverò a scattare qualche foto da mostrare sul forum.
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  43. @@Acqvavitus Allora ho toppato di brutto. Come dicono alcuni "la strada e' ancora lunga". Saluti
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  44. Oh, che lieta sorpresa inaspettata! Ecco i fatti: ho acquistato una monetina d'oro in USA, mi viene spedita con il corriere (un bel 64 dollari di spese di spedizione + 25 per l'assicurazione) , dopo la solita attesa arriva il pacchetto con iva al 22%!!! La pago, altrimenti il corriere non mi consegna il pacchetto e non posso vedere cosa e che documenti c'erano dentro. Un po' arrabbiato faccio una lettera di lamentela (almeno -penso io- mi levo la soddisfazione di "mugugnare" un po') alla direzione del corriere dove dico, più o meno garbatamente, che per gli oggetti da collezione l'iva è al 10% e per l'oro da investimento addirittura nulla, perchè mi hanno fatto pagare il 22%? All'esterno del pacchetto c'era la fattura con la descrizione dettagliata del contenuto e anche il mio numero di telefono, se avessero voluto una mia dichiarazione avrebbero potuto chiedermela. Risultato: oggi mi è venuto il rimborso di tutta l'iva pagata (quindi l'hanno considerata oro da investimento)! Incredibile! ...Evviva la dogana! ...sic ...
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  45. Mi dispiace. Però devo aggiungere anche un commento: che mi pare che qui dentro a volte si travalichi quello che dovrebbe essere lo spirito del forum. Il forum, come dice la parola stessa, dovrebbe essere un luogo d'incontro e di confronto, dove si chiacchiera di una passione comune e dal confronto di idee deriva un arricchimento per ciascuno di noi, dal momento che anche il più esperto può imparare dagli altri. Ecco, talvolta invece quello che io ho visto è una certa arroganza e supponenza e una gara - perdonatemi l'espressione - a chi ce l'ha più lungo. Forse bisognerebbe accettare che non ci sono maestri e discepoli ma tante persone a diversi livelli di un percorso, e che soprattutto stiamo parlando di un hobby, di qualcosa che dovrebbe arrecare piacere e serenità. Ciò non significa che debbano mancare serietà e competenza, ma non mi pare che questo sia mai stato un problema di lamoneta. Più umiltà e disponibilità al confronto gioverà a tutti. Saluti.
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  46. Dalla tabella allegata al post precedente si evince che dal 1818 al 1830 furono assegnate queste medaglie: 1818: 6 in oro e 20 in argento 1819: 3 in oro e 17 in argento 1824: 3 in oro e 2 in argento 1826: 8 in oro e 19 in argento 1828: 14 in oro e 25 in argento 1830: 9 in oro e 36 in argento Inoltre, per quanto esposto prima, a partire dal 1832 furono assegnate: 1832: 4 grandi d'oro, 22 piccole d'oro e 63 d'argento 1834: 2 grandi d'oro, 29 piccole d'oro e 44 d'argento Poiché ho recuperato, sempre in rete, anche altri volumi relativi ad esposizioni successive (sempre curati dal Reale Istituto d'Incoraggiamento), sono in grado di formire i dati relativi anche ad altre mostre. Sono arrivato, per il momento, fino al 1842. Ecco i dati: 1836: 4 grandi d'oro, 25 piccole d'oro e 72 d'argento 1838: 2 grandi d'oro, 29 piccole d'oro e 73 d'argento 1840: 4 grandi d'oro, 23 piccole d'oro e 72 d'argento 1842: 5 grandi d'oro, 37 piccole d'oro e 77 d'argento :blum:
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  47. Ultimo colpaccio e news del mese!!! Per l'occasione inauguro il mio sfondo taglio 10 cent paese san marino anno 2010 tiratura 130.000 minikit con 2 euro condizioni spl città trieste note news!!!
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  48. ...e poi, sempre a Bologna, questo splendido 2 euro commemorativo di Monaco 2013...
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  49. Ho provato a rileggere, devo ammettere con una certa difficolta’ questa discussione che qualcuno mi ha segnalato. Caro Giovanni, il tetradramma arcaico di Siracusa e’ autentico e posso provartelo in privato come e quando vuoi a riprova che anche quelli bravi come te sbagliano. D’altronde mio padre lo diceva sempre il piu’ bravo e quello che sbaglia meno. Per quanto riguarda invece questa moneta non ho ancora capito bene di cosa stiamo discutendo, la moneta sarebbe microfusa a causa di alcune micro palline che si vedono in un ingrandimento di una fotografia. Purtroppo le considerazioni espresse da Taras con le solite freccette che secondo lui urlano: “sono fuso non coniato” sono, nelle migliore delle ipotesi, un elemento a favore dell’autenticita’ della moneta e non del contrario. Lasciatemi spiegare questa affermazione, nei decadrammi di Siracusa vista la larghezza del tondello e’ assolutamente usuale che una delle due estremita’ del conio sia slittata, come appunto avviene nel caso di questa moneta. Lo slittamento ha come conseguenza la distorsione di alcuni dettagli. Se proprio qualcuno lo ritenga necessario posso postare decine di foto a riprova di quanto scritto, ma onestamente questo e' un fenomeno talmente frequente nei decagrammi di Siracusa che non sia vergante necessario. Ovviamente questo non prova che la moneta sia autentica perche’ se la madre avesse avuto la stessa slittatura, questa si sarebbe puntualmente ripresentato sulla moneta falsa. Quindi da quello che capisco stiamo discutendo di alcune micro palline che secondo Giovanni sono tracce di micro-fusione. Sinceramente continuo a ritenere questo metodo di analisi attraverso le foto sia totalmente improprio e sbagliato e confermo che certe considerazioni possono essere espresso solo attraverso l'analisi diretta della moneta. Detto questo, io penso che le monete micro-fuse hanno un aspetto totalmente diverso da questa moneta per chi l'ha osservata dal vivo. Le palline di cui parla Giovanni possono essere dei residui di ossidazione conseguenti a un elettrolisi o semplicemente ruggine di conio. Tra l'altro tra le foto postate per provare la falsità' della moneta che secondo me fornisce la prova che non si tratta di una micro-fusione. Si tratta della foto del ricciolo. Se infatti analizziamo non il ricciolo che potrebbe non essere "venuto" per mille motivi (usura del conio, diversa angolazione di battitura, usura della moneta) nel campo sono presenti delle delle piccolissime falle di metallo che sono assolutamente incompatibili con una fusione a cera persa. Non riesco a capire nonostante quanto affermato da Giovanni come si possa in una fusione riprodurre delle falle di metallo proprie di un tondello scaldato e coniato. Se il metallo infatti viene messo all'interno della cera, come e' possibile ricreare delle micro falle in negativo. Tutte le considerazione poi espresse sulla mancanza di stacco dei campi sono spiegabili con una pulitura piuttosto invasiva e con un elevato livello di usura del tondello. Voglio ricordare che questa moneta ha oltre trenta anni in quanto mio padre la vendette la prima volta alla fine degli anni 80. Per terminare vi assicuro che la moneta vista in mano non ha dato adito a dubbi non solo a me, ma a tutti quelli che erano perenti all'asta della NAC considerando che praticamente erano presenti tutti i migliori commercianti al mondo forse qualche cautela in più prima di esprime giudizi così tranchant sarebbe utile. La stessa discussione e' presente su un forum americano con toni e commenti rispettosi e attenti. Non riesco a capire l'astio, la durezza e la presunzione che invece spesso si trovano su questo forum. Tutti possono sbagliarsi e il più bravo e' quello che sbaglia di meno e sicuramente noi con migliaia di monete ogni tanto sbagliamo, ma quando esprimiamo un giudizio abbiamo quello che alla maggior parte degli utenti di questo forum manca la visione diretta della moneta.
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