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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/20/14 in Risposte

  1. Vi ringrazio per la stima e per "l'affetto virtuale"; non so davvero che dire ... non me lo aspettavo proprio, non ho parole. Non ho la presunzione di pensare che un forum attivo come questo possa risentire della mancanza di partecipazione di qualche utente, evidentemente avete un'impressione diversa dalla mia. Belle monete quelle postate a partire da chi ha "avuto la brillante idea" di ricordarmi che non è facile l'oblio telematico ... prima o poi qualcuno bussa alla tua porta. Davanti a tanto entusiasmo non posso che prometerVi ... di riffa o di raffa un occhio al forum ce lo butto sempre; oggi una mia partecipazione come quella passata non è più possibile sia per impegni di lavoro sia per la totale mancanza di voglia di discutere e di perder tempo in polemiche inutili, tanto più se organizzate a regola d'arte. "Ragazzi" chiudiamola qui ed evitiamo di parlare di addii e di ritorni; ho scritto che mi sarei preso una lunga vacanza dal forum, lo sto facendo ma anche in vacanza si partecipa. Beh .... grazie, ma non lo fate più che mi commuovo. N.
    9 punti
  2. Mi ero riproposto di rispondere a tutti e lo farò prima di tornare in vacanza ... ed è il turno di Gallo83 ... che non è semplice. La monetazione della Repubblica Romana per Roma, Bologna, Ancona è tutta comune ad eccezione di un tre Baiocchi per fusione gia apparso nella vendita de "il Fascio Numismatico" poi in un'asta Ratto ed infine dopo un ulteriore passaggio intermedio che non ricordo fu venduta da Nomisma nel 2006. La moneta non l'ho mai vista; stilisticamente è molto diversa dal resto delle emissioni del periodo, ma questo significa ben poco: ha lunga storia ed un secondo esemplare, o primo, è presente nella collezione Papadopoli. Il periodo è ricco di invenzioni numismatiche di fantasia emesse privatamente in Belgio, in Francia e probabilmente anche in Germania, dalle monete romboidali con la lupa alle fantasie di Gaeta. Se ciò non bastasse si aggiungono "prove" assai discutibili per fusione in piombo verniciato a rame dei 40 baiocchi e dei 3 Baiocchi (più facilmente falsi d'epoca). Dunque per rendere giustizia a Gallo83 c'è forse una moneta che vale la pena postare. In primo luogo perchè autentica, quindi per la sua rarità (non mi risultano sia apparsi altri esemplari), infine per la forma.
    5 punti
  3. Partecipo con una moneta attinente alla monetazione della sezione moderne straniere, che in effetti anni fa avevo già presentato in quella sede ma che forse, dato che là era molto piaciuta, potrà interessare anche un pubblico più vasto. Poche monete possono rendere l’idea della tragedia della guerra come sa fare questa. Si tratta del tallero noto come “Pfaffenfeindtaler” o “Gottesfreundtaler”, terribile testimone degli inizi della guerra dei trent’anni. A coniarla fu il duca Cristiano di Braunschweig e Luneburg, che pur essendo protestante amministrava il vescovado di Halberstadt. Assieme a Ernst Mansfeld e al margravio Georg Friedrich Baden-Durlach, fu colui che, nella fase palatina della guerra dei trent’anni e tra atrocità di ogni genere, tenne viva la fiamma di una resistenza protestante contro la “normalizzazione” imperiale guidata dalle truppe di Spinola e Tilly, che già aveva sradicato con estrema violenza ogni traccia di riforma dalla Stiria e dalla Boemia. “Quel pazzo di Halberstadt”, come era definito dai contemporanei, morì nel 1626, a soli 27 anni. A Soest, nel 1622, Cristian ricavò l’argento per questa “Spottmünze”, fondendo il tesoro del duomo di Paderborn e in particolare lo scrigno di epoca medievale che custodiva le reliquie di San Liborio. La moneta mostra al diritto la scritta che l’ha resa tragicamente famosa: “GOTTES FREVNDT DER PFAFFEN FEINDT”, ovvero “È amico di Dio chi è nemico dei preti”; sul giro quindi si trovano i titoli di Christian, duca di Braunschweig e di Luneburg. Al rovescio su vede un braccio corazzato armato di una spada che esce da una nuvola: si tratta del braccio armato di Dio, pronto a colpire i nemici della Riforma e, sul giro, oltre alla data 1622, si legge la scritta in francese “TOVT AVEC DIEV”, ovvero, “Tutto con Dio”. Di questa moneta esistono varianti che mostrano, infilzati sulla punta della spada, un cappello gesuitico o una corona.
    5 punti
  4. Carissimi Mi sembra chiaro che il diadema, almeno dopo la seconda rosetta partendo dalla nuca sia reinciso in maniera arbitraria, tanto da andare sotto i rilievi. Altrettanto per quanto riguarda i panneggi del busto: sono stati reincisi in maniera arbitraria, dando luogo a un effetto innaturale ed allungato artificialmente. Al rovescio le lettere sono ritoccate integralmente, anche se probabilmente vicino alle posizioni originarie. I fondi del diritto e del rovescio sono stati integralmente ribassati e lisciati abbondantemente. L'effetto finale è quello di una moneta "sgraziata" e senza la usuale finezza, come sottolineato da Nikko. Doveva trattarsi di una moneta molto incrostata e hanno fatto una pulizia/restauro penoso che non ha lasciato niente di intoccato... Peccato, perchè la moneta era autentica e interessante ! Cordialmente, Enrico
    3 punti
  5. Visto che gli spunti non mancano, allora proponiamo un classico Italiano... Scudo detto "spadino". AR 25,05 g. – ø 40,2 mm. CAROLVS•EM•D : G° - DVX•SAB•P•P•ET•C• Busto corazzato, a d., con colletto alla spagnola, mantello, maschera leonina sullo spallaccio e Collare dell’Annunziata sul petto. Rv. OMNIA • DAT • QVI • - IVSTA • NEGAT Braccio armato di spada che esce dalle nubi; sotto, nel giro, cartella ornata vuota. CNI 495. Spaziani Testa 59. Ravegnani M. 29. MIR 619a. Biaggi 526a . Simonetti 42/a. Davenport 4164. Lo scudo dello spadino ci rimanda alla guerra per la successione di Mantova ed il possesso del Monferrato. Un conflitto che durò dal 1628 sino alla morte del Duca, avvenuta nel 1630. La leggenda al rovescio riprende le parole di Cesare nella Pharsalia di Lucano (libro I, ver.349) e suona da ammonimento alla Francia, "dà tutto chi nega le cose giuste", che dovrà cedere molto di più se non consentirà la restituzione dei territori tolti di Pinerolo, Finestrelle e Valle di Ulzio sottratti al Ducato. Succeduto nel 1580 al padre Emanuele Filiberto, che gli aveva lasciato uno Stato in perfetta efficienza, Carlo Emanuele I ereditò dal genitore le virtù guerresche ma non la capacità politica. Difatti tutta la sua vita fu un continuo destreggiarsi tra imprese belliche dall’esito incerto, tutte volte ad estendere i suoi domini e ad affermare il prestigio del suo Casato: i cinquanta anni del suo regno lo videro infatti impegnato in una serie continua di guerre in cui volle confrontarsi ad armi pari, almeno nelle sue intenzioni, con la Francia e con la Spagna.
    3 punti
  6. Ma quante meraviglie! Complimenti a tutti e grazie per la partecipazione, inoltre un grazie particolarmente sentito al signor Picchio! L''affascinante in una comunità virtuale come questa sta nel fatto di trovarsi a dialogare con sconosciuti e tra questi scoprire persone di grande livello, di grande sensibilità e grande cultura, a volte mi è sembrato di dialogare con Sua Maestà Vittorio Emanuele III, a volte con Hemingway, altre ancora con Freud o con i grandissimi numismatici del passato ...senza parlare dei "poeti" nel senso più largo del termine ...poi sì, ci sono altri meno "elevati" ...allora passo oltre ...i primi elencati valgono certamente molto, molto di più che perdere l'opportunità di dialogo con i "grandi". P.S. Non denunciatemi al SPDC (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) ...il mio è un gioco innocuo ...poi fuori dal forum sono ...normale ...
    3 punti
  7. Caro dizzeta, seguo, anche in vacanza i Suoi interventi, sempre pertinenti e pacati, sempre da imparare dalle Sue righe. Come posso sdebitarmi ... mmmm Zena ... è una gran bella zecca. Questa da buon milanese ... è una delle mie preferite emesse a Genova :). al contrario della precedente ci sarebbe da aggiungere parecchio ... ma non questa volta.
    3 punti
  8. Il Lanfranco la cataloga 119-ter. variante renato(stella a 6 punte anziche 5)..come giustamente dite,fa parte di uno"studio per la scelta del metallo"ordinato dal ministro del tesoro dell'epoca Nitti,alla zecca(per questa e per altre monete)...nel frattempo,tramite concorso,si sceglievano i bozzetti(in realta per il 10 cent si scelse un bozzetto "vecchio")... successivamente,visto il finire della guerra,e le ripristinate scorte di altri materiali si abbandonò questo studio.
    3 punti
  9. Riprendo una foto dal post creato da Claudia 88 in “medaglistica” (link: http://www.lamoneta.it/topic/126924-identificazione-medaglia/) e dopo aver chiesto autorizzazione a farlo (fig.1). Lo stemma di Christoph Andreas Spaur è interessante, ma certo, nell’esemplare postato, poco visibile. Corre in nostro aiuto un’arma dipinta su una torre di Brunico, visibile anche qui, http://de.wikipedia.org/wiki/Christoph_Andreas_von_Spaur da me però “ritagliata” in modo da risultarne ingrandita (fig. 2). Ma posso offrire assai modestamente un altro piccolo contributo al dibattito. Il particolare che mi ha messo sulla “pista giusta” è il secondo e terzo quarto dell’inquartato che forma lo scudetto “sul tutto” (parlo dello stemma presente nel sigillo/medaglia, ma come riferimento sarà meglio tenere sott’occhio anche il più leggibile stemma di Brunico) e cioè una banda diminuita accostata da due stelle. Ho subito pensato che tale “pezza” fosse stata creata per errore o per evidenziare la corretta divisione in “trinciato” del campo (questa partizione però la si sarebbe dovuta rendere, secondo me, con una “riga” incisa e non con una banda in rilievo in quanto, come visto, in un caso e nell’altro si ottengono due risultati araldici completamente diversi). Nonostante "l'errore" comunque, questi due quarti dell’inquartato hanno richiamato alla mia mente un altro stemma Spaur (fig 3) che ho potuto ammirare in un dipinto del XVI sec., presente in un castello del Trentino, -tuttora di proprietà del conte Ulrico Spaur- rappresentante una Crocifissione in cui si possono notare i due committenti (uno Spaur e una Fugger) inginocchiati e accompagnati dalla loro rispettiva arma. Tale stemma è esattamente “lo stesso” dello scudetto “sul tutto” di cui dicevamo prima, presente nello stemma di Brunico del Vescovo Spaur, da cui è sorta questa discussione, eccezion fatta per il numero di raggi delle stelle, che è differenziazione ininfluente. E’ possibile quindi che il committente del quadro appartenesse allo stesso ramo-Spaur del vescovo, o che all’epoca in cui questi visse (XVI sec., come quella del dipinto di cui sopra) quello fosse l’unico stemma Spaur in vigore, stemma che è mutato nel corso dei secoli inquartandosi con altre armi e che al giorno d'oggi è ulteriormente diverso? A proposito: l’arma originaria di famiglia è quella in fig. 4 (ricevuta invece mesi fa dal sempre gentilissimo Corbiniano), la qual cosa mi porta ad un'altra considerazione che però pubblicherò in altro post, per non appesantire ulteriormente il tutto. Il blasone dello stemma in fig. 3, salvo correzioni e migliorie…: Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° e 3° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro. A proposito… nel terzo campo si potrebbe parlare di “trinciato centrato”, vista la linea arcuata e non retta che separa le due metà del campo?. nb: il primo quarto dello stemma vescovile (l’agnello pasquale) e il quarto (l’aquila) richiamano (come ancora accade in tempi recenti (http://www.bz-bx.net/pls/bolzano/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=25883&rifi=guest&rifp=guest) rispettivamente lo stemma della diocesi di Bressanone e l’aquila del Tirolo? nb.2: si noti come l'agnello pasquale del primo quarto sia, nello stemma sulla Porta di Brunico, in posizione classica (cioè come se stesse camminando verso il fianco in destra araldica dello scudo) con la testa rivolta, mentre nel primo quarto della medaglia risulti rivolto con la testa rivoltata (quindi procedente verso sinistra araldica ma con la testa rivoltata verso destra). Un caro saluto.
    2 punti
  10. @@Ianva Se è IANVA che IANVA sia ! Le confesso, senza pudore alcuno, che quando l'ho acquistata mi son sentito un vero mercante del golfo !
    2 punti
  11. Ringrazio e ricordo la discusione/conversazione; assolutamente vaga. Ho una piastra papale cui sono molto legato, per la rappresentazione del rovescio, semplice ma essenziale, sia per l'infinita ricerca per trovare un esemplare non appiccagnolato in conservazione accettabile senza dover accedere ad un mutuo ! ricambio la dedica. .
    2 punti
  12. moneta austriaca, si tratta di un pfenning per Maria Teresa d'Austria vedi immagine tratta da MA-Shop venditore Münzhandlung Krogoll Ciao Mario
    2 punti
  13. SCUSATE, ANCORA NON CI SONO STATO, MA UN AMICO o tale credevo fosse [CHE E' DEL FORUM E DI CUI NON FARO' IL NOME, ma che forse strozzerò idealmente quando lo incontro] MI HA INVIATO IL DEPLIANT E DELLE FOTO CHE HA SCATTATO, TRA CUI ALCUNE MONETE (zecche medievali: Perugia, Ancona, Macerata.. ) DICENDOMI CHE ERANO PRESENTI NELLA MOSTRA. E CI HO CREDUTO (COME UN FESSO) NON SOSPETTANDO NIENTE. IN EFFETTI MI SEMBRAVA UN PO' STRANO....... GRAZIE PER LA PRECISAZIONE, ALMENO NON LE CERCHERO' DURANTE LA VISITA E SCUSATE DI NUOVO PER LA GAFFE.
    2 punti
  14. Ciao a tutti, ormai mi sto appassionando alla monetazione sveva da un lato ed a quella angioina - aragonese dall'altro, con particolare riferimento, in questo ultimo caso, alla zecca aquilana. Pertanto, insieme ad un bel libro sulla monetazione medievale della Puglia ( D' Andrea - Andreani), Vi posto il mio recentissimo acquisto. Quattrino di Ludovico II°, 0,91 g. Che ne pensate? Non male...se non raro sicuramente non comune...
    2 punti
  15. Per arrivare al Museo basta la metro dalla stazione centrale si scende a Piazza Cavour, due passi ed ecco il museo. Per arrivare alle Terme bisogna prendere sempre la metro fino a Campi Flegrei poi usciti dalla stazione l'autobus 502 che porta nelle vicinanze dell'hotel, Giovanna aggiungimi per Venerdì, grazie
    2 punti
  16. La sistemazione del mausoleo in occasione del bimillenario augusteo sarebbe stata un' occasione da sfruttare che purtroppo non si e' perseguita Una preparazione e sensibilizzazione maggiore da parte della PA avrebbe potuto sollevare l'interesse di qualche sponsor alla pari di quanto fatto com il Colosseo ad esempio. Piu' in generale Roma che in questi anni sta godendo di flussi turistici eccezionali ( tanto e' vero che e' una delle fonti di entrata maggiori per gli operatori, la ristorazione e soprattutto l'accoglienza) dovrebbe organizzarsi per migliorare il potenziale economico di questi flussi e minimizzare l'impatto ambientale sulla citta' che andrebbe preservata meglio. Tuttavia vorrei spezzare una lancia in favore sella PA perche non si giudichi da un frutto non germogliato un'intera coltivazione. I beni culturali in Italia rappresentano una sfida eccezionale , non facile da gestire per chiunque, anche i piu bravi. Qui si rilevano spesso disfunzioni, incurie o occasioni mancate ma pensiamo ogni tanto anche alle tante cose che funzionano. Agli splendidi musei che abbiamo, che funzionano e che magari avrebbero solo bisogno di essere conosciuti meglio ( ero a roma in questi giorni e ho visto il museo Altemps che custodisce capolavori che farebbero l'assoluta felicita' di qualsiasi museo americano - museo tenuto benissimo nella splendida cornice di un palazzo del Quattrocento perfettamente restaurato) Non voglio dire che tutto funzioni e trovo giusto rilevare e segnalare opportunamente disfunzioni e malfunzionamenti affinche' si possano correggere e migliorare. Non farei pero' di tutt'un erba un fascio evitando discorsi di disfattismo generale che rischiano di essere qualunquisti e soprattutto non comportano alcun contributo positivo se non quello di ingenerare un sentimento di sfiducia. Avremmo invece bisogno di proposte, incoraggiamenti e soprattutto un maggior dialogo con i funzionari della PA nell'obiettivo comune di migliorare le cose.
    2 punti
  17. Sanni magnifico esemplare, ben patinato come più mi piacciono. Sapendo della Sua passione per le medaglie del Regno di Napoli e di Sicilia, ricambio poi ringrazio tutti ... adesso mi rimetto a lavorare .
    2 punti
  18. Va bene, ammettiamo per assurdo che i Romani hanno attraversato l'Atlantico. 1-Ma una tale impresa come mai non è riportata da nessun storico dell'epoca o da uno storico successivo? 2-Perché non si hanno documenti o indizi qui in Europa su animali, piante o altro proveniente dal Nuovo Mondo riportato dai marinai? [non citiamo l'etimologia della provincia Pannonia, che non deriva dalle pannocchie di granoturco] Molto probabilmente se, e sottolineo se, i Romani hanno mai raggiunto le coste americane non sono poi potuti ritornare indietro, altrimenti avremmo delle fonti in merito a ciò. Questo fatto si spiegherebbe solo nel caso una tempesta avesse potuto spingere una nave in quella direzione e poi i sopravvissuto non fossero in grado di riparare la nave e quindi siano rimasti per costrizione lì. Ma anche se possono sorgere dei dubbi su tale ipotesi, però i Romani non hanno scoperto niente sono al limite stati spinti involontariamente. Vorrei poi far notare due ipotesi sulle motivazioni di ritrovamenti numismatici romani in America: 1- le monete, se non mi sbaglio, avevano fino ad una certa epoca un valore pari al peso del loro metallo, quindi si potrebbe pensare anche a qualcuno che in Europa possedesse delle monete romane perché costituivano una forma di tesaurizzazione della ricchezza e poi una volta trasferitosi [dopo la scoperta ufficiale] in America le avesse perdute, o volontariamente nascoste; 2- purtroppo ci sono alcuni studiosi [ma grazie a Dio sono una minoranza] che per poter ottenere dei finanziamenti o degli avanzamenti di carriera o della notorietà-visibilità, sono capaci di commettere qualche magagnetta, cioè sono capaci di alterare gli stati dei luoghi aggiungendo qualcosa di SPETTACOLARE per dare credito a qualche loro teoria. Potrebbero, uso il condizionale, avere messo quelle monete o altro materiale archeologico [oggi non è difficile procurarsi questo tipo di materiali soprattutto per uno del mestiere] per dare conferma alle loro teorie. [naturalmente non dico che questo sia accaduto nel nostro caso o casi, ma è un'ipotesi da non scartare]. E poi le foto dei ritrovamenti? Ci sono troppi elementi che devono essere presi per buoni sulla parola. Ma la parola senza prove che valore ha? Gli elementi-indizi riportati dagli articoli seppure molto ammalianti e prodotto da personale qualificato, sono privi, a mio modesto parere, di quel grado oggettivo tale da renderli prove. I Romani sono potuti arrivare in America? forse Sono ritornati dall'America? Allo stato attuale delle conoscenze : NO. Dunque i Romani non hanno scoperto l'America.
    2 punti
  19. Prima, seconda e terza biccherna
    2 punti
  20. Riporto ancora in auge la discussione, con una vera e propria rarità. Allegeretto Nuzii (1315 circa - 1373), Miracolo di San Nicola di Bari, affresco nella Cappella di S. Orsola, presso la chiesa di San Domenico in Fabriano. San Nicola redime alcune prostitute, offrendo loro un sacchetto di monete d'oro, affinché abbandonino "il mestiere più antico del mondo". Qui, un particolare del sacchetto in mano a San Nicola...mi fido che le monete ci siano, e siano d'oro, e mi astengo da ulteriori commenti Perché ho parlato di rarità? Perché questo affresco, così come gli altri delle due cappelle gotiche della chiesa di San Domenico non è, di norma, visitabile dal pubblico. Lo sarà, invece, gratuitamente, in occasione della mostra Da Giotto a Gentile fino al 30 novembre...non perdete l'occasione petronius
    2 punti
  21. Non so se la discussione abbia molto significato però l'idea è venuta così e così ve la propongo....se è vero che ciò che ci avvince sono le monete, pubblichiamo tutti una monetina a cui teniamo sperando che i due utenti ritornino sui loro passi ;), comincio io =) 4 tornesi 1817 Ferdinando I una new entry a cui teniamo particolarmente e che non avevamo ancora pubblicato qui sul forum, e questa probabilmente è la miglior possibilità che ci capiterà per farlo ;) @@picchio @@lindap ripensateci perchè se non si impara da voi, da chi si dovrà imparare? ;D
    1 punto
  22. NUMISNAPOLI Ritorna il convegno numismatico a Napoli! Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre 2014. Hotel Terme di Agnano, via Agnano Astroni, 24 80125 Napoli Ampia sala, ambiente confortevole ed ampio parcheggio custodito. Per info: circolopartenopeo(chiocciola)libero.it ci trovate anche su Facebook in CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO Finalmente amici! Siamo lieti di annunciare che il 26, 27 e 28 settembre ci sarà il convegno numismatico a Napoli organizzato dal nascente Circolo Numismatico Partenopeo, l'ultimo organizzato in questa città risale, ahimè, a circa otto anni fà. Abbiamo scelto come location una struttura alberghiera - termale situata a circa 500 metri dall'uscita AGNANO della tangenziale di Napoli, la scelta di questo luogo è stata dettata dalla necessità di evitare ai visitatori i soliti problemi di viabilità e sosta urbana. http://www.termediagnano.it/hotel.html Abbiamo verificato nel calendario eventi e nel periodo da noi scelto non ci sono analoghe manifestazioni, questo per evitare sovrapposizioni e malcontento. Per chi verrà in auto sarà comodissimo, chi vorrà venire invece in aereo o in treno verrà informato in questa sede sugli orari dei collegamenti e varie. La struttura è ubicata in un'area storicamente famosa e lontana dal caos cittadino, con un parcheggio interno custudito di 250 posti auto ed una sala dedicata agli espositori di circa 300 mq., ampi saloni attigui ed un ampio spazio esterno alla sala. L'hotel terme di Agnano offre discrete camere a prezzi accessibilissimi. La sala ospiterà circa 35 espositori tra numismatici, editori numismatici e case d'aste e sarà un convegno improntato sulla qualità, non mancheranno nomi importanti (agli inizi di settembre saremo in grado di postare una lista dei commercianti partecipanti) e nell'occasione sarà offerto un piccolo rinfresco-buffet dal Circolo Numismatico Partenopeo. Mi rivolgo ora all'amministratore @@Reficul e @@Giovanna per comunicare che desideriamo in quell'occasione creare un luogo di incontro per noi utenti Lamoneta e se reficul ha a disposizione qualche locandina o gigantografia pubblicitaria del forum potremo esporla a titolo gratuito nella sala e all'esterno, un po' di pubblicità per il nostro forum fa sempre bene. Ci auguriamo che sia un successo e faremo del nostro meglio affinchè tutto proceda nel migliore dei modi! Siete tutti invitati! .......... Ingresso gratuito ovviamente. Un grazie a tutti per l'attenzione.
    1 punto
  23. Tutto poi ruota intorno a questa semplice frase, la moneta, un pezzo di storia e non solo, in mano a un ragazzo o anche a una persona adulta cosa provoca ? Un giorno un ragazzo a Verona mi fece una riflessione banale, ora che ho in mano questa moneta, che è un documento storico, scientifico, economico, che ha circa mille anni di vita, che ha girato migliaia di mani e che è arrivata ora a noi, anzi a me in questo caso, ecco questo tondello mi ha provocato un forte brivido. Il ragazzo quando parlava di brivido, si riferiva all'emozione dell'aver tra le mani un pezzo di storia e ora aveva la possibilità, di studiarlo, capirlo, di andare oltre al puro possesso materiale. Il ragazzo aveva capito.....ed è diventato poi un collezionista numismatico, un collezionista che vuole conoscere, sapere in che periodo è stato coniata, il come è stato coniata, il perché è stata fatta così e cosa rappresentava questo documento in numeri multipli enormi e che permette di apprezzare l'ingegno, il gusto estetico, il gusto artistico, strumento economico ma anche termometro del circolante del contesto storico e geografico da cui proviene. Il ragazzo aveva capito....e aveva avuto la stessa emozione che avevo avuto io quando non giovane come lui presi in mano una moneta ed ebbi lo stesso brivido. Capii che quel brivido mi poteva portare a riscoprire la mia identità, la mia storia, a studiarla e conoscerla ed è stato poi così in realtà. Sicuramente ebbe lo stesso brivido il ragazzino che incontrai nello studio di un noto commerciante, collezionava i denari degli Imperatori romani, sapeva tutto di questi, conosceva la storia come pochi, la sua storia..... E quindi torniamo al pezzo di storia in mano a una persona, e mi rivolgo in particolare ai giovani essendo il forum con una presenza di circa un terzo di utenti sotto i 35 anni di età, il pezzo di storia che è la moneta può portare in tutti ma in particolare nelle nuove generazioni a una crescita culturale, didattica, ad avere una società più consapevole delle proprie radici, della storia che è poi la loro storia, che comprenda meglio tramite una collezione numismatica, la storia, l'arte, l'economia, un collezionismo che diventi per i giovani uno strumento di approfondimento, di studio, un ruolo civico sociale che non può che far bene a tutti quanti.....in due parole che forse sintetizzano bene il tutto un fattore culturale, il collezionismo numismatico è anche questo....
    1 punto
  24. L'uso delle capsule per preservare i colori e i toni di alcune tipologie, non è sicuramente il massimo. A livello estetico è decisamente orrendo....però devo ammettere che dopo anni, i colori non hanno subito nessuna modifica. Chi di voi le usa? Pro e contro di questo metodo.....
    1 punto
  25. Ciao a tutti, Solitamente la spalla sinistra degli imperatori del III secolo era protetta dall'Ègida (aegis). Si trattava di una pelle di capra (a volte con la testa della Gorgone) che portava in battaglia Atena e Giove e aveva una funzione di protezione. Ci sono dei busti 'eroici' di Gallieno, di Claudio il Gotico e di Aureliano in cui l'imperatore indossa unicamente l'Ègida sotto forma di pelle di capra e la lancia. In altri casi l'Ègida viene rappresentata come uno scudo con la testa della Gorgone nel centro. Sulle monete raffigurate la spalla sinistra è quella nascosta e quindi questa raffigurazione é poco chiara e, anzi, difficilmente confermabile. Alessandro
    1 punto
  26. credo che se si usasse ogni tanto il tasto cerca primo non intaseremmo il forum di nuovi post, secondo chi cerca informazioni le avrebbe subito invece di aspettare che qualcuno risponda ;). cmq no se ci vai li trovi ma non e detto che ti diano monete di quest anno.
    1 punto
  27. Grazie a tutti voi ! Siete gentilissimi e molto amichevoli, in questa maniera rendete molto piacevole partecipare a questo forum, non solo quindi per la competenza e correttezza che comunque vi contraddistingue ! Un salutone ! :) Enrico
    1 punto
  28. Medaglia devozionale lauretana, con appendici globulari o pomellate,in bronzo/ottone del XVII sec.- D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive.- R/ IL crocifisso di Numana volgarmente conosciuto come di Sirolo, in basso ai lati du angioletti. Tipologia comune,buona conservazione. Ciao Borgho.
    1 punto
  29. Aggiunto in Lista. Grazie per le indicazioni a tutti e due. In prossimità del Convegno le riporterò in primo piano. Ciao
    1 punto
  30. A parte l'elenco che ho stilato, che comunque ritengo dia un quadro di insieme dei problemi e delle criticità, devo concordare con @@numa numa che abbiamo delle realtà museali ed archeologiche da far invidia a chi che sia. Purtroppo le cose belle le diamo per scontate e ci accorgiamo solo dei difetti e delle cose turpi, ma questo è insito purtroppo nella natura umana. Cosa ci ricordiamo meglio l'Inferno o il Paradiso dantesco? Eppure ci sono alcuni canti del Paradiso che si possono ritenere poesia allo stato puro....ma chi li ricorda? [è ironico, perché anche L'Inferno è straordinario] E così per le nostre eccellenze: sappiamo che ci sono...ma se dovessimo stilarle quanti alla fine le conoscerebbero tutte? [ammesso che si possano conoscere tutte...siamo in Italia c'è troppa roba...] Facciamo una prova. Inviamo su questa discussione un elenco di siti, musei, parchi archeologici...che riteniamo fiore all'occhiello del nostro Paese e scopriamo quante realtà conosciamo. Questo potrebbe avere anche uno scopo didattico-pubblicitario delle bellezze CULTURALI ITALIANE. Chi è d'accordo? PS: chi non lo è, NON sarà comunque bannato per cultura impropria, con annessa pena accessoria della privazione di pane e acqua nel raggio di 600 Km, come proposto da @@odjob in un'altra ipotesi.
    1 punto
  31. Ora e sempre il 50 lire "Cinquantenario" Con quella cifra ci prendi un bell'esemplare, in ottima conservazione. Renato
    1 punto
  32. Leggo solo ora questa discussione. Ovviamente quando un utente decide di prendersi una pausa dal forum (più o meno lunga) lascia un po' di amaro in bocca, e, dovrebbe invitare a riflettere qualcuno sul perchè di quel gesto. L'esperienza, comunque, ci dice che, solo le montagne stanno ferme per cui c'è sempre la speranza di un ripensamento. Non mi permetterei mai, amante come sono dell'autodeterminazione, di chiedere a qualcuno (a maggior ragione se non conosciuto) di ritornare sui propri passi, tuttavia, aggiungo virtualmente, in segno di stima per @@lindap e @@picchio questa lira di Carlo Emanuele II di Savoia del 1675. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online
    1 punto
  33. Per cosa ancora non so, perché i rotolini sono ancora in attesa di venir smembrati...
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  34. Edgar Allan Poe e il Whist Può essere interessante sapere cosa pensava di questo gioco Edgar Allan Poe, un accanito giocatore di Whist. Il gioco del Whist (da Gli assassinii della Rue Morgue, di Edgar Allan Poe) Da tempo il gioco del whist è stato rammentato per la sua azione sulla facoltà del calcolo; si sa di uomini del più alto grado d'intelletto che vi prendevano un piacere in apparenza incomprensibile mentre evitavano come troppo frivoli gli scacchi. E, difatti, non vi è nulla che metta alla prova la facoltà dell'analisi, come questo gioco. Il miglior giocatore di scacchi della Cristianità può essere poco di più che il miglior giocatore di scacchi; laddove esser forti nel gioco del whist significa posseder la capacità di riuscire in tutte quelle imprese ben altrimenti importanti nelle quali una mente si trovi a combattere con un'altra. E dicendo "esser forti" ho voluto alludere a quella perfezione nel gioco che implica l'intendimento di tutte le sorgenti dalle quali possono derivare vantaggi legittimi, i quali sono non solo diversi ma complessi e spesso si nascondono in recessi del pensiero assolutamente inaccessibili al ragionamento comune. Osservare attentamente, vuol dire ricordarsi distintamente: sotto questo punto di vista, il giocatore di scacchi che ha potere di concentrazione, sarà un buon giocatore di whist; poiché le regole di Hoyle (anch'esse basate sul semplice meccanismo del gioco) sono sufficientemente e generalmente intelligibili. Così, aver buona memoria e procedere secondo le regole del manuale, è quanto di solito si considera bastevole a giocar bene. Ma ci sono casi che non rientrano nei limiti delle regole comuni, e allora si manifesta l'abilità dell'analista. Questi fa, in silenzio, le sue numerose osservazioni e deduzioni. Lo stesso fanno forse i suoi compagni; e la differenza nella estensione delle nozioni così acquisite non sta nella validità della deduzione, quanto nella qualità dell'osservazione. L'importante è sapere cosa osservare. Il nostro giocatore non conosce limiti, né, per quanto il gioco sia il suo oggetto, disprezza le deduzioni che provengono da cose estranee al gioco. Egli esamina la fisionomia del suo compagno, paragonandola accuratamente con quella di ciascuno dei suoi avversari. Considera il modo col quale ognuno dispone in mano le sue carte; spesso, grazie agli sguardi che i giocatori dànno alle carte, riesce a contare punto per punto quello che hanno in mano. Tien conto, a mano a mano che il gioco va avanti, di ogni cambiamento, di fisionomia, e dalle varie espressioni di certezza, di sorpresa, di trionfo o di dispiacere, fa raccolta di mille pensieri. Dal modo di fare una presa, indovina se la stessa persona abbia di che farne un'altra durante la partita. Riconosce se una carta è giocata per fare una finta, da come viene posata sul tavolino. Una parola casuale, involontaria, una carta che cade o si rovescia per caso, se viene raccolta con ansia o con noncuranza di nasconderla, il conto delle alzate e l'ordine del quale si succedono, l'imbarazzo, l'esitazione, la prontezza, la trepidazione; tutto, insomma, per la sua capacità, in apparenza intuitiva, di percezione, tutto serve a denotare il vero stato delle cose. Così dopo i primi due o tre giri, egli è padrone del gioco di ognuno e butta ogni carta con perfetta cognizione di causa, proprio come se gli altri giocatori avessero scoperte le loro. apollonia
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  35. Hai ragione @Il*Numismatico, se si chiamano in causa "sogni" 1500 euro non sono molti... Volevo però dare un tocco di "poesia" al quesito e nello stesso tempo non volevo "sparare" chissà quale cifra perché sarebbe stato troppo facile (e quindi prevedibile) citare le più belle e rare monete del Regno. Invece con una cifra "minore" ma comunque importante ognuno può dire la propria secondo il proprio gusto.
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  36. :yahoo: Taglio: 50 centesimi Nazione: finlandia Anno: 2002 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Regione: Vienna (AT) Note: :yahoo: ( qualora non si fosse capita la mia gioia...)
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  37. Le insidie in questa moneta son innumerevoli....per esperienza non comprare mai, dico mai, il 10 cent del 1919 in queste conservazioni.....
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  38. L'usura è talmente accentuata e l'aspetto è tale di una moneta che ha abbondantemente circolato. Allo stato attuale, gli indizi mi dicono che sia buona, ha un senso fare un falso, mascherarlo fino a portarlo a tale conservazione, per farne una moneta da 20/30 euro?
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  39. Volevo aggiungere la segnalazione di un libro su Augusto , intitolato come il personaggio , pubblicato lo scorso anno 2013 , proprio in occasione del bimillenario della morte ricorrente nel 2014 ; non e' il solito libro su Augusto di cui ne esistono molteplici pubblicazioni , questo e' scritto da un gruppo di Autori vari , ognuno specialista della sua professione , tra cui una ricca parte e' dedicata alla numismatica del periodo , quindi copre professionalmente tutti gli aspetti sociali , politici , letterari , militari , urbanistici , ecc. , del lungo periodo storico di Augusto ed e' riccamente illustrato . Il libro e' edito dalla Electa Mondadori .
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  40. Carissimo, speriamo di rileggerti al più presto e più spesso, ora che è stata attivata la commissione disciplinare non vedo perchè temere di cadere in polemiche con altri utenti, il passato è passato e come dice il proverbio "acqua passata non fa girar mulino", il mio consiglio è quello di invitarti a soffiare di nuovo con forza per far sì che le pale inizino a girare come ai bei vecchi tempi. :blum: Come hai anche notato, non è possibile ignorare così tanta dimostrazione d'affetto, potresti vivere nel rimorso, allontanandoti dal forum per i suddetti motivi hai "danneggiato" in questi mesi la collettività numismatica del forum e le tante persone che ti stimano e che traevano esperienza e vantaggio dai tuoi interventi altamente professionali e ricchi di argomenti scientificamente validi. Lascia perdere chi ti provoca, magari sono soltanto persone che soffrono di solitudine, cerca di vedere positivamente qualche polemica, spesso il confronto acceso (quando è nel limite dell'educazione e inerente ai soli argomenti numismatici) può creare interesse.
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  41. il fatto che "ancora non presenti" tracce di verde non è di per se un fatto rassicurante, e/o una garanzia dello stato di buona salute della moneta. Se e quando appariranno codeste macchie, la patina sarà irrimediabilmente danneggiata, tutto a scapito dell'appeal e della qualità finale della moneta. Domanda: perchè rischiare? per il "valore" del cartellino? Se non si pensa a vendere la moneta in tempi brevi, voglio sperare in una risposta negativa, altrimenti come patiti di cartellini invece che su lamoneta.it, dovevate postare su ilcartellino.it Le monete non vanno conservate nella perizia, ma vanno fatte respirare e possibilmente conservate in un luogo asciutto, adagiate sul velluto o all'interno di un monetiere in legno. In alternativa, si può ricorrere ad una perizia fotografica, se proprio si vuol conservazione una certificazione valida di conservazione.
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  42. @@francesco77 intanto complimenti per l'iniziativa ci voleva veramente al sud un altro importate evento numismatico! Finalmente ho la quasi certezza di partecipare spero così di conoscere te e altri lamonetiani di presenza a presto Mauro
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  43. Nel caso di banconote in corso è impossibile parlare di "raro", al massimo possono esserci combinazioni stampatore - stato meno frequenti di altre o numeri di serie particolari (molto bassi, palindromi ecc.) che vengono ricercati da alcuni collezionisti. Ma comunque siamo nell'ambito delle curiosità, niente che possa avere chissà che rarità o valore.
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  44. @@ak72 Sinceramente ho guardato le immagini per diversi minuti e, scritta S.PETR a parte, non riuscivo a percepire nulla che ne permettesse un'identificazione più accurata...temo che la qualità delle immagini non abbia aiutato nessuno.....ma fortunamente ci sei arrivato da solo. Il volume della Bellocchi da te segnalato purtroppo pecca di qualità delle immagini (difetto dovuto all'epoca della pubblicazione); per una migliore visione di esemplari di confronto e per riferimenti più recenti mi permetto di consigliarti la visione del volume n°9 del Bollettino di Numismatica on line (curato da Stefano di Virgilio) e dedicato alla monetazione bolognese dal 1401 al 1484. Troverai la tua moneta da pag.104 a pag.107 http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=141 ciao Mario
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  45. Taglio: 2 euro Nazione: monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: BB Regione: Puglia
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  46. Taglio: 2 euro Nazione: malta Anno: 2013 Tiratura: 4.465.000 Condizioni: BB Regione: Puglia
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  47. Sto attendendo il ritorno dei miei colleghi a settembre per organizzarmi.
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  48. Eheheh anch'io facevo la stessa cosa in una sala giochi vicino Prato alla macchinetta dei 50c, con un mio amico che faceva il "palo" dicendomi quando si stava avvicinando il responsabile. Una volta il mio amico si è distratto e mi ritrovo quello della sala giochi alle spalle che appena capisce cosa stavo facendo ci butta fuori... Ahahah
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