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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/02/14 in Risposte
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Il mercatino c'è sempre stato e non mi sembra abbia in passato influenzato niente, anzi, ho visto commercianti esporre anche lì o girare in cerca di materiale. A mio modesto parere, a parte i problemi che già dibattiamo parlando dello stato dei convegni oggi (la crisi economica, il numero elevatissimo di aste che assorbono gran parte del materiale, le transazioni sul web, il mancato ricambio nella numismatica...) a Riccione pesa molto la data troppo anticipata in cui la gente è ancora in vacanza (molti commercianti ad esempio) e i costi troppo elevati, sia degli spazi nel convegno, sia gli alberghi, trattandosi ancora di alta stagione. A Montecarlo, mi dicono che un tavolo costa 70 Euro. E' vero che si tratta di un convegno in fase di lancio (ma in sicura ascesa), però è assurdo sentire i prezzi praticati da noi. E a Montecarlo offrono anche una lista di hotel convenzionati con prezzi non elevati. Credo che una riflessione vada fatta da parte degli organizzatori, soprattutto in considerazione dello scarso numero di visitatori e delle (presumibili) esigue vendite. Ho sentito commercianti che il prox anno non hanno intenzione di prendere di nuovo uno spazio al convegno di Riccione. Se si vuole evitare che il convegno muoia, ci si svegli adesso.6 punti
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A mio parere, stiamo facendo un po di confusione. Mi sembra che di tutta l'erba si stia facendo un fascio. In archeologia (intendo monumenti) A Selinunte giacciono ancora alcuni Tempi crollati , se un giorno verranno rimessi in piedi , credo che con molte colonne spezzate , difficilmente si possa rimettere in piedi. Bisognerà decidere se aggiungere (cemento, pietre etc.) .... e allora ?. Uno dei crateri di Eufronio (frammentato ) fu ricomposto aggiungendo parti mancanti in gesso e non solo , sicuramente subì lavaggi vari per disincrostare sedimenti vari. E allora ? Con le monete (penso) che il discorso e diverso, ovvero , ci sono monete in possesso nei musei giacenti in magazzini umidi , che attendono cosa........ Puliture o restauri. Se sono in argento e probabile che l'umidità non danneggia. Quelle in bronzo vi lascio immaginare........ A questo aggiungo la decisione di ogni responsabile di un museo , se e come intervenire. Con risultati .......Qualche anno fà in una visita al museo di Reggio Calabria , a rivedere per l'ennesima volta i due bellissimi giganti in bronzo di Riace. Salento sui piani superiori , in una bacheca vi erano esposti un gruppo di stateri incusi. Ho avuto ribrezzo e la mia pelle d'oca , non mi raccapezzavo al danno arrecato dal restauratore che ha spellato e danneggiato (irreversibilmente) quel gruppo di incusi.La mancanza di professionalità li a reso solamente visibili . Per i turisti erano belli cosi .E allora ? Qui discutiamo se il follis di Nikko doveva essere lasciato come era , o se il mio intervento a sconvolto l'originalità dell'informazione che il follis aveva all'origine. Premesso che i follis (e tutti i bronzi) in origine non avevano patine e sedimenti . Tra l'altro le monete che circolano liberamente , devono essere ripulite da questi sedimenti o ossidazioni per renderle commerciabili. Qui entra il fattore principe......Commerciabilità . Un esempio .....durante l'asta Moretti (NAC 13 ero in sala ) acquistai diverse monete, ma la mia ricerca era su quei lotti dove erano allo stato di ritrovamento. Il lotto 319 ,una Hemidracma di Kamarina , aveva specie sul rovescio forti ossidazioni da cloruri d'argento ,in quello stato non avevo concorrenti ,con una stima di 1.500 FS mi aggiudico a solo 1,900 . Liberandola dai cloruri e senza sconvolgere i lineamenti, la ripropongo ripulita e con riferimento (ex NAC 13) fa un botto , Stima 10.000 aggiud. 12.000.... L'ultima apparizione : Stack's genneio 2008 , aggiudicata a 18.000$..... E allora ? il mercato vuole questo e qui non c'entra l'archeologia.5 punti
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Ragazzi vi ringrazio moltissimo x i vostri consigli .. E specialmente le bacchettate di vox..la mia e una passione tramandata che pultroppo quando mia madre si e ammalata mio padre perdendo il lavoro con le lacrime ha dovuto vendere quasi tutte le monete ..mi e rimasto sopratutto delle lire ma niente di che ..ora io sono padre di 2 quasi 3 figli e vorrei lasciargli quello che mio padre non ha potuto..lavoro solo io e quindi a parte natale e il mio compleanno il mio budget e di 50 euro al mese..se anche mi sapete indicare dove aquistare on line vene sarei grato..oppure io sono di genova se nelle vicinanze ce qualcosa..5 punti
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Entra a far parte della mia modesta raccolta questo piccolo capolavoro :blum: Patina e lustro, rilievi e bava di conio, ogni piccolo dettaglio sommato tra loro, rende questo esemplare al top! Renato4 punti
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Precisamente. Non possiamo inserire il nome del precedente proprietario, salvo che la moneta provenga da una vendita pubblica in cui la titolarità è citata( quindi, ad esempio, ex Coll.Rocca va bene, perché c'è stata un'asta pubblica così intitolata, ex Tizio no, perché Tizio magari non ha piacere di far sapere cosa ha venduto e a chi), ma resta il fatto che compilare un certificato di autenticità e provenienza significa che abbiamo un file in cui risulta l'acquisto , eseguito secondo le norme di legge, di quella moneta in cui vi sono i dati del cedente e la storiografia dei passaggi di mano fin dove possiamo umanamente arrivare. Altro non è legalmente richiesto dalla vigente normativa, quindi una volta seguite queste regole il possesso del bene è regolare, anche in caso che vi siano documentazioni mendaci tra quelle da noi legalmente esigibili nei confronti del venditore e da lui forniteci. Purtroppo, sempre in base alla normativa vigente per la privacy, non è possibile attuare ricerche ulteriori o chiedere informazioni parallelamente, per la questione della privacy e dei limiti di azione privata, ma nessuno avrà niente da ridire su acquisti effettuati seguendo queste regole anche nella remota eventualità ipotizzata e non avrà legalmente nulla da temere l'acquirente finale.4 punti
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Sui costi degli alberghi non mi scaglierei troppo, il Convegno aveva anche una convenzione con un albergo di lusso a 30 euro a notte, alcuni lo hanno sfruttato alla grande! Quello dove alloggiavo io a 300 mt dal palazzo dei congressi ne costava 50.... Il mercatino non ha mai dato fastidio al convegno, per quanto ne sappia io è sempre stato uno spazio diverso. Il mio suggerimento è proprio quello di cercare gli spazi giusti e ridurre al minimo i costi, un tavolo al Convegno Numismatico di Parma, costava 70 euro e non aveva nulla da togliere agli spazi di Riccione! Ha ragione anche Simone quando diceva che non c'era un minimo di visibilità in città che ricordasse il Convegno, non c'era una indicazione davanti al Palazzo dei Congressi.....insomma, forse qualche accorgimento in più per chi girava in città...4 punti
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Prendo spunto da questo interessante articolo per alcuni pareri personali: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=1360 - Manca l' utile opzione per scaricare l'articolo in PDF come già sottolineato da qualcuno. - Al momento attuale mancano tutte le opzioni per condividere l'articolo tramite email o sui social media come Facebook, Twitter e i vari forum... Al giorno d'oggi sono praticamente indispensabili. - Si chiama "Giornale della numismatica" ma della forma del giornale ha ben poco, sembra uno dei tutti blog personali a carattere numismatico... uno dei primi che mi viene in mente gestito da un lamonetiano: http://numistoria.altervista.org/blog/ A mio avviso ok la forma in articoli ma mensilmente sarebbe da far uscire comunque un giornale vero e proprio in pdf... Almeno nel tempo rimane anche traccia bibliografica: se tra un anno volessi consigliare a qualcuno l'articolo di cui sopra come faccio? O gli mando direttamente il link perchè l'ho salvato o la persona dovrebbe andare a fare "cerca" tra i vari (numerosi ci si augura tutti :) ) futuri articoli. Se si fosse usciti con il numero digitale pdf n.1 Settembre 2014 sarebbe stato un attimo... Per dare una certa continuità tra presente e passato sarebbe poi interessante e utile una sezione in cui riproporre in PDF tutti i vecchi numeri del Giornale della Numismatica (Questioni di copyright permettendo). Comunque in bocca al lupo per la nuova iniziativa. Saluti Simone4 punti
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Ecco l'innovativo metodo di distribuzione dei 2 euro cc della zecca francese Una macchinetta che distribuisce i cc al facciale3 punti
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Sono d'accordo con voi @@Rex Neap e @@francesco77 ma chiedevo a @@lollo2013 come mai ha voluto spendere ben 39 euro per questa moneta. In generale qualcosa ti deve colpire altrimenti non fai un acquisto. Io penso che sul web a 39 euro puoi comprare un esemplare almeno migliore. Cercavo di capire se e' stato mal consigliato o se ha agito di istinto. Oppure un altro motivo che mi sfugge. Ti do un consiglio, cerca di partire dalle monete di rame per la tua collezione, oppure monete d'argento ma comuni. Compra monete piu' rare quando il tuo budget ti consente di averle in BB. Questo e' un ottimo metodo per vedere rivalutati i tuo investimenti anche tra 10 anni. Un ulteriore consiglio, se me lo permetti, compra belle monete, piacevoli alla vista, rispettando il tuo budget per un anno o due. Poi vendi tutto e compra una sola moneta importante con il ricavato della vendita. E ricomincia a cercare le monete comuni come hai sempre fatto. Vedrai che quella moneta importante arricchira' la tua collezione e sarai molto felice. Sent from my GT-I9105P using Lamoneta.it Forum mobile app3 punti
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quella prescrizione riguarda solo le monete che siano state dichiarate di particolare interesse (qualche anno fa si sarebbe detto "notificate"), e quelle infatti non possono essere manomesse senza autorizzazione della soprintendenza.2 punti
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Tornato a Riccione dopo tanti anni, ero a un'ora di treno sarebbe stato un delitto non andare, condivido quanto detto da tanti. C'è chi abbina vacanze e convegno, chi viene appositamente, chi si fa il weekend... Credo che non saremo mai d'accordo tutti: il momento è quello che è, i soldi mancano e le monete sono un lusso. Solo gli amici non hanno prezzo e passare una giornata in compagnia magari con annesso attovagliamento vale il prezzo del biglietto. Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App2 punti
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L'esemplare di Giankyv è palesemente non circolato, poi si può discutere su fdc o qfdc, ma di sicuro non va al di sotto. Chi parla di usura, pur con tutto il rispetto, non ha la più pallida idea di cosa stia parlando. Una moneta con tracce di lustro non può fisicamente avere usura. Al limite si può parlare di qualche lieve debolezza nel conio, che cmq non inficia il grado di conservazione. La moneta di Nando è di almeno mezzo punto inferiore.2 punti
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Anche se so, non sarete d'accordo, questa moneta va immersa nel liquido magico :blum: I rilievi sono buoni, a mio avviso nel complesso la moneta è SPL I segni della pulizia non sono così evidenti, le foto faranno sembrare solchi ciò che in realtà non è. Ci avviamo verso l'inverno, mettila in un batuffolo di lana e infilala nel termosifone!! La riprendi a primavera e posti nuove foto!! Poi ne parliamo. Ovviamente qualcuno mi prenderà per matto :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:2 punti
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Parto dal fondo. Le monete del Principato di Piombino presenti nella raccolta numismatica del Comune sono esclusivamente gli "spiccioli" allora in uso: soldi, duetti, quattrini e crazie. Per il resto occorre andare a Roma e visionare la ex collezione reale dove sono presenti tutti i tipi, tranne il mezzo tollero (conosciuto anche sul CNI come mezza piastra) che si trova al British museum. Alcuni pezzi si trovano a Padova (museo Bottacin), Roma (musei vaticani), Venezia (museo Correr) nonchè a Vienna e Parigi. Il castello di Piombino è una struttura complessa. Nasce come una delle tre porte della cinta muraria duecentesca. Successivamente murata e ampliata con mura per costituire un primo nucleo di difesa fortificata. L'edificio centrale è un ulteriore ampliamento quattrocentesco mentre le mura intorno con i quattro angoli a punta si devo all'intervento di Cosimo I de' Medici e del Camerini, che nello stesso periodo dirigeva i lavori all'Elba per la realizzazione di Cosmopolis (Portoferraio). Quindi tutto pre-Ludovisi. Per quanto riguarda i "quartieri spagnoli" le posso assicurare che a Piombino non sono conosciuti con tale nome; la mia sicurezza deriva dal fatto che quelli che lei definisce quartieri non sono altro che le abitazioni del centro storico esistenti già nel XIV-XV secolo. Io sono stato responsabile dell'ufficio Beni culturali e archeologici del comune per oltre 25 anni ma le assicuro di non aver mai sentito tale definizione.2 punti
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@@nando12 guarda la freschezza del metallo....non c'è paragone ;). Sent from my D6503 using Lamoneta.it Forum mobile app2 punti
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Pensavo che l'emissione del certificato di lecita provenienza fosse d'obbligo per tutti i commercianti che operano in Italia (italiani ma anche stranieri presenti fisicamente in Italia durante i convegni). Ora pongo l'ingenua domanda: non è così?2 punti
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Ed ecco il bellissimo Bolognino appena coniato nelle mani del suo incisore e coniatore, ora però è mio...invidiatemi... Alla fine una bella limatina per smussare il bordo e via...nelle mie mani :P , grazie Marco, è bellissimo e sarà per me un graditissimo ricordo di questa bellissima giornata.2 punti
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sempre meglio la rivista cartacea, seppur a pagamento.... c'è da levarsi gli occhi a star li a legger tutto a terminale, comunque meglio di niente... farcam2 punti
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BB+ reale. Un BB il Gigante lo quota 800 euro! @@ilcollezionista90 : questa moneta ha un grado di usura notevole... posto un SPL asta Ranieri, a 900€ invenduto https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=442&lot=1253 ed un esemplare non circolato di @@renato ... nota i capelli del Re e le sue rughette intorno la coda dell'occhio, e le ditina sulla mano che regge la fiaccola dell'Italia seduta, le pieghe sulla veste che poggia sulle gambe. la criniera del primo leone intorno all' "orecchio", e quella dell'ultimo... sempre dall'asta Ranieri, un "buon BB" Sforzandosi tremendamente la moneta postata da @@Ciprios la si può considerare BB+/q.SPL, giudizio che va al limite della moneta, giusto per differenziarlo dai BB "gonfiati". Considerarla SPL/FDC solo perchè è un R3 è veramente fuori dal mondo! Fermo restando che o la si consideri BB+/q.SPL "generoso" o BB+ "vero" oltre gli 800€ non si deve pagare...2 punti
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@@ilcollezionista90 certamente non è una moneta BB "da usura" ... se non fosse stata lucidata la moneta sarebbe stata in alta conservazione (a mio parere SPL+). Questa moneta in BB ha la testa del Re completamente calva ... ed un BB da circolazione qualche colpetto al bordo deve pur averlo dato il modulo abbastanza grande!! è ovvio che la lucidatura declassa pesantemente la conservazione di 1 grado pieno. Se pensi che questa moneta sia un BB ed anche lucidato (quindi pari ad un MB) sei in errore... ecco un BB... a me non pare dello stesso livello @@diego82 per cortesia ci rifaresti le foto della moneta? Senza metterti "sopra" con l'obiettivo della fotocamera come hai fatto prima, altrimenti ottieni una sovraesposizione... fai la foto a 20/30 cm di distanza con una luce che arriva a 45° gradi ... in questo modo .. poi ricommentiamo!2 punti
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A proposito di Piazza dell' Obelisco : "Tra le principali attrazioni della città di Tagliacozzo c’è la Piazza Obelisco, una delle più armoniche di tutto l’Abruzzo, cuore pulsante del borgo antico, contornata di eleganti palazzi recentemente ristrutturati e ornata con graziose bifore, un loggiato con archi a tutto sesto e finestre rinascimentali. In passato era contornata da portici, chiusi nel 1810 per ordine di Gioacchino Murat, re di Napoli. Al centro della Piazza c’era, al posto dell’attuale fontana dell’Obelisco inserita nel 1824, un pilozzo di pietra dove venivano fatti sedere i debitori insolventi esposti alla pubblica gogna" Per il Portone , concordo , in armonia e sembra coevo con la casa , forse di fine '8002 punti
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Tutto vero...ma, nel caso delle monete, così come per i metalli in generale, essendo tra i reperti più ricercati nei musei dagli avventori si procede con la pulizia per renderla fruibile a tutti in esposizione. Immagino che ben pochi si fermerebbero di fronte a monete appena scavate...molti di più, invece, di fronte a monete ripulite e senza concrezioni. L'aspetto commerciale subentra immediatamente dopo...2 punti
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La medaglia presenta al D/ alla fine della leggenda la data 1799,e mi sembra che manchi dell'appiccagnolo? Quella mostrata da providentiaoptimiprincipis è citata da Rodolfo Martini al n°194,che la data tra il 1846 e il 1860.Penso che la tua sia l'edizione originale,sicuramente più rara! Ciao Borgho.2 punti
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Purtroppo, come mi faceva notare un amico, se i commercianti continueranno a disertare i convegni come quello di Riccione, saranno loro stessi gli artefici della morte del convegno stesso. Analizzare le problematiche buttarle sul tavolo e cercare di risolverle, forse è meglio! Tentare di ridurre i costi e creare la possibilità anche ai più piccoli di farsi una vetrina potrebbe diventare un buono spunto di rilancio, altrimenti finirà per morire anche un evento come quello di Riccione! Se quei collezionisti che hanno deciso di fare chilometri per partecipare all'evento si trovano poi un...deserto, alla prossima edizione chi li convincerà ad uscire di casa? Renato2 punti
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@@antvwaIa Avevo capito perfettamente lo spirito del tuo intervento. Se si smettesse di dare la caccia spasmodica alle alte conservazioni, ma si valorizzasse maggiormente il valore storico delle monete. tutto il problema restauro verrebbe ridimensionato drasticamente.2 punti
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Stò seguendo con molto interesse questa discussione e dopo un paio di interventi che ho fatto sulla strumentazione ottica (microscopi) utilizzata per il restauro, vorrei intervenire proprio sulla materia del restauro in generale. Interessandomi di oreficeria ed argenteria antiche, spesso mi sono stati sottoposti ad esame per valutazione sia oggetti da restaurare che restaurati. Da ciò è sorta la necessità di approfondire sia argomenti tecnici quali: fusione,incisione, sbalzo, granulazione, saldatura, sia i concetti e la teoria del restauro. A tal fine raccomando a chiunque si interessa di restauro (a tutti i livelli!) di leggere e studiare il seguente testo: Cesare Brandi- Teoria del restauro (Ed. Piccola Biblioteca Einaudi- Euro 14.00) E proprio da tale testo mi permetto di riportare qui alcuni concetti che penso possano fare chiarezza anche per le monete e le medaglie, che sono anch'esse opere d'arte. Definizione di Restauro Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro. I principi del Restauro Si restaura solo la materia dell'opera d'arte. Il restauro deve mirare al ristabilimento della unità potenziale dell'opera d'arte, purché ciò sia possibile senza commetter un falso artistico o un falso storico, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell'opera nel tempo. Patina Dal punto di vista storico , la conservazione della patina, come la novità della materia riveve attraverso il tempo ed è quindi testimonianza del tempo trascorso, non solo è ammissibile ma tassativamente richiesta. Trattamento delle lacune Qualsiasi intervento volto ad integrare per induzione o per approssimazione l'immagine nelle sue lacune, è un intervento che esorbita da quella considerazione dell'opera d'arte che siamo astretti ad osservare, in quanto che noi non siamo l'artista creatore, noi non possiamo invertire il corso del tempo e insediarci con legittimità in quel momento in cui l'artista stava creando la parte che ora manca. L'unico nostro arrangiamento è di considerare l'opera d'arte nella presenza attuale e di astringere il nostro comportamento al rispetto dell'opera che implica la sua conservazione ed il rispetto dell'integrità di quanto è giunto sino a noi , senza pregiudicarne il futuro. Queste sono alcune parti del libro che ritengo fondamentali, lasciando a Voi il piacere di leggere (studiare!) l'interezza del testo. A conforto di quanto letto, mi sono voluto confrontare con un operatore del settore, l'argentiere, restauratore e critico d'arte Claudio Franchi, che ha restaurato recentemente il Tesoro di San Gennaro ed altre opere d'arte sacra, il quale mi ha confermato che il suo modus operandi segue pedissequamente i principi espressi dal Brandi, utilizzando le tecniche operative che usavano gli argentieri nei secoli scorsi. In funzione di quanto sopra, ritengo che gli interventi che si possono attuare sulle monete dovrebbero consistere esclusivamente nella pulizia, senza bulinature o rifacimenti di parti o scritte, "senza cancellare ogni traccia del passaggio dell'opera d'arte nel tempo".2 punti
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Sono stato a Heraklion (Creta) al museo archeologico, che consiglio di visitare se passate di li. Le foto sono fatte con il cellulare quindi non sono un gran che. Questa è la piccola sezione dedicata alla Numismatica, in cui ci sono anche le monete di Cnosso.1 punto
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Questa va a sostituire un precedente esemplare che avevo in collezione. Non è il massimo che in questo momento si trovava sulla piazza, ma purtroppo qui entra in gioco l'impegno economico e non è cosa da poco. Rappresenta un buon compromesso di qualità e prezzo e a volte ci si deve accontentare. :blum: Renato ps: un ringraziamento all'amico che me l'ha trovata, mentre sui lavorava per me, io ero steso su un lettino ai bagni 84 :blum: :blum: :blum:1 punto
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:lol: :lol: per me non sarebbe un problema, di solito non prendo la pensione completa visto che preferisco mangiare con gli amici, per i 3 kg ti capisco bene invece :D :D :P1 punto
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Non è cirillico, ma greco! La scritta richiama l'impresa del monte Olimpo, tipica di Federico II Gonzaga e dei suoi successori. Il frammento di legenda che si intravede mi pare sia MAR (non MAX), se è così è sufficiente per ricondurre la moneta al primo periodo di Federico II, quello di marchese di Mantova (1519-1530): http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FMM/11 punto
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Giancà... la prossima volta pensaci due volte prima di postare i futuri acquisti. @@Paolino67 e @@Nikko santi subito!1 punto
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Purtroppo, per la legge sulla privacy, quello che il venditore, una volta accertatane l'identità , ti dichiara, ti deve bastare in molti casi. Nella compravendita di beni da privato,orologi come nell'esempio, la norma impone che il venditore consegni l'oggetto contestualmente ai documenti di identità e questo è quanto. La dichiarazione mendace che l'orologio è suo, in caso poi dopo verifica non lo fosse, lo rende responsabile penalmente ed economicamente di quanto ha fatto, ed è questo che interessa al legislatore: la possibilità di andare a rivalersi su chi ha ceduto il bene ,in modo da ripercorrere la filiera all'inverso fino al suo punto di origine, dove sia individuabile, o fino al punto in cui il reato( se ce n'è stato uno) è stato commesso conoscendone il probabile autore. Nel caso delle monete le regole sono le stesse, i commercianti scrupolosi, di solito, chiedono a chi vende, oltre ai dati di legge, anche di produrre una evidenza di acquisto precedente riferibile ad una asta pubblica( l'ideale) o ad un acquisto da professionista( anch'esso l'ideale) o in altro ambito, ma sempre documentato nero su bianco. Non è obbligatorio farsela consegnare, visto che basterebbe la dichiarazione del cedente, ma per propria sicurezza e per la sicurezza di chi poi acquisterà, è meglio se si ha anche un pregresso registrato. Questo è quello che la legge, allo stato attuale, ci richiede a noi professionisti e questo dobbiamo fare...pretese di pregressi ante leggi arcaiche, non sono previsti realmente dalle norme vigenti a tutt'oggi, checché se ne dica e anche se qualcuno li chiede senza alcun diritto.1 punto
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Sbagliare è umano, l' uomo perfetto, sicuramente, è di un altro mondo. Pertanto, alleniamo i nostri occhi a visionare le nostre amate monete. :good:1 punto
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...beh, sì, fra Tagliacozzo, Nepi e Oriolo Romano ci saranno almeno un paio di eventi nel prossimo autunno... :hi: :hi:1 punto
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Mi ha fatto molto piacere inoltre apporre la mia firma sul Libro delle presenze di Marco, è un libro particolarmente ricco che è presente ad ogni suo evento. La seconda foto ritrae una lastra di vetro dove è ritratto Marco tramite una macchina fotografica a lastre dei primi del '900, il ragazzo che l'ha presa era presente il sabato, peccato non averlo conosciuto, e sviluppava le foto immediatamente. L'immagine che ne risulta è molto particolare e sembra una foto d'epoca come potete vedere, ha avuto davvero un'idea brillante questo ragazzo, è una bellissima immagine. E per restare in tema vi posto il particolare tramonto che ha concluso questa bellissima giornata, i suoi colori corrispondono in pieno al mio stato d'animo del momento. :rolleyes: :D1 punto
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Con grandissimo dispiacere, annuncio la dipartita dell'amico Lucio Bellizia. Questa mattina dopo una lunga malattia, si è spento all'ospedale S.Leonardo di Salerno. Autore del conosciutissimo libro "Le monete della zecca di Salerno", ancora oggi usato da molte case d'asta per la classificazione delle monete di Salerno. Aveva anche pubblicato nel 2003, di concerto con Giovanni Florio, il volume "Monete inedite o poco note della Zecca di Salerno". Grande conoscitore delle monete Normanne e Longobarde del Sud Italia. Era imbattibile nel riconoscere qualsiasi falsificazione attinente a questo genere di monete. Ricordo con piacere da almeno 30 anni, le lunghe discussioni numismatiche insieme agli amici salernitani, che si tenevano nel salotto di casa sua. Quasi un circolo ricreativo numismatico di un livello superiore. Alla moglie Anna, che per lunghi anni ci ha sempre accolti col sorriso sulle labbra, e alla sua unica e amata figlia Giuliana, vanno le mie più sentite condoglianze. Penso che tutti gli amici di Lucio, sentiranno molto la sua mancanza, il suo spirito goliardico e soprattutto la sua umiltà (non amava il palcoscenico). Ci mancherai Lucio.1 punto
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Eccomi. Allora, Ricciardi indica la 182 come in oro e specifica che il nome del conte era Ilarione Petitti. Ho controllato i premiati (tutti e per tutti i metalli) e non risulta. E sembrerebbe logico visto che la motivazione, incisa sulla medaglia, è "per i suoi discorsi sulle strade ferrate italiane". Niente a che fare, quindi, né con manifatture né con opere di belle arti. In rete è disponibile questo volume, pubblicato in Svizzera nel 1845: Il terzo discorso si intitola: Ordinamento già attuato, decretato o divisato soltanto ne' varii Stati italiani per la costruzione ed esercizio delle vie ferrate. Presunti effetti di queste. Giudizio sugli emanati od ideati provvedimenti de' governi, e sulle offerte imprese de' privati e, al suo interno, il capitolo 1 ha per titolo: Strade ferrate già attuate o solo ancora divisate nel regno di Napoli. Non l'ho letto ma potrebbe essere il presupposto che ha fatto meritare al suo autore una possibile... benemerenza successivamente alla pubblicazione che, come si vede, è del 1845.1 punto
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.........questa moneta e' un vero gioiello.....la conosco bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1 punto
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Molto commovente il dettaglio del rovescio di quest'esemplare. L'IHS crociato è assai consunto. Certo perchè sottoposto al continuo devoto tocco di tutti coloro che nel tempo hanno cercato in Esso aiuto e conforto. Una conferma della natura "beneaugurante" popolarmente abbinata al cd. trigramma.1 punto
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Nella Gorny & Mosch 224 del prossimo 13 ottobre troviamo questo statere a un prezzo di partenza di 24.000 Euro. GRIECHEN – KRETA - GORTYN Stater (11,93g). ca. 425 - 360 v. Chr. Vs.: Nackter Minotauros in Knielaufschema n. r. Rs.: Swastikaähnliches Labyrinth mit fünf Punkten in der Mitte. In den vier Zwickeln je eine quadratische Vertiefung. Das Untergepräge bildet wohl ein Stater von Ägina. Svoronos, Crete 1 Taf. 4. 23 = BMC 1 Taf. IV 7 = Le Rider, Crete S.99 Nr. 2Taf. 24. 25 (anderer, aber sehr ähnlicher Stempel) RR! Feine Tönung, Überprägungsspuren, ss. Trotz des archaischen Erscheinungbildes werden die ersten Münzen von Knossos erst in hochklassische Zeit datiert. Offenbar verlief die stilistische Entwicklung auf der weitab der künstlerischen Zentren gelegenen Insel deutlich verlangsamt ab. Der Bedarf an Schrötlingen wurde nicht aus eigener Produktion gedeckt, vielmehr wurden importierte Münzen (zumeist Ägina-Statere )überprägt. Die mangelnden technischen Vorraussetzungen auf der Insel erklären das urtümliche Wesen vieler kretischer Münzen. Den offenbar ambitionierten Stempelschneidern von Knossos, die den berühmtesten Mythos der mittlerweile kaum noch bedeutenden Stadt auf die Münzen setzten, gelang trotzdem ein überzeugendes Kunstwerk voller archaischer Kraft. apollonia1 punto
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La cosa che rende interessante la moneta è che il testone è stato battuto solo con le date 1621 busto giovanile e data sotto la spalla 1624 busto giovanile e data sotto la spalla 1631 busto adulto ma collare alla spagnola e data sotto la spalla 1636 busto adulto abito come quello della foto ma la data è al rovescio 1663 busto adulto abito diverso la data torna al dritto sempre sotto la spalla Quindi il 1636 è l'unica data presente solo al rovescio, ma è anche l'anno più comune, di conseguenza a mio parere ci potrebbe assere stato un conio di passaggio come detto prima.1 punto
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Io infatti ho detto il mio parere. Soggettivo, ma che si basa sulle teorie del Restauro (per la verità non mi piacque molto il corso, ma solo perché non era ben insegnato) del giorno d'oggi. Ad oggi, si conserva, si integra, si ricostruisce...ma sempre secondo l'etica del poter riconoscere l'integrazione e/o la ricostruzione.Tutto questo è contraddistinto da una costante...quella che non si deve alterare il bene. Ho molto apprezzato le ricostruzioni di statue in bronzo con ceramica dipinta di verde, per esempio. Il mosaico che stavano ricomponendo, se è facilmente riconoscibile, ben venga quell'integrazione. Idem per le murature. Esempio pratico: in due siti archeologici nei quali scavo attivamente da diversi anni, ho personalmente ricostruito le fondamenta di alcuni muri. Sapevamo grazie alle fosse di fondazione che lì c'era un muro, ma gli avventori bizantini e medievali lo avevano spoliato. Essendo il sito etrusco, abbiamo integrato le fondamenta esistenti con nuove fondamenta. In questo caso considero la ricostruzione alla stregua di un buco tappato, in quanto le nuove mura sono riconoscibilissime rispetto a quelle antiche. In una villa romana, è stato trovato un pavimento di mattoncini ad esagono. Una stanza ne aveva conservati solo metà...l'altra metà l'abbiamo ricostruita con le procedure dell'epoca e poi li abbiamo murati. Anche in questo caso, i nuovi mattoni sono riconoscibilissimi. Le strutture in alzato, sono molto sensibili, quindi, sono accettati anche tiranti e gettate di cemento, purché non crolli ciò che ne è rimasto. Ovviamente, il tutto deve essere progettato in modo da non "disturbare" il sito. Con le monete è uguale...come si può accettare che una mano moderna reincida ex-novo una moneta antica? Soprattutto se l'intervento è teso a frodare l'acquirente? Perché questa di sicuro non è una pratica da museo. Pulitele le monete...ma non ribulinatele per favore. :D1 punto
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Forse ho fatto foto migliori per giudicare al meglio...il contorno è leggermente rigato...1 punto
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Ciao @@Giovanna ti ringrazio spero di farti sapere al più presto se sarò presente Sarebbe un piacere e un onore conoscere Te e gli altri ciao Mauro1 punto
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Questo è il vero guaio! La notevole perfezione con cui oggi si restaura una moneta, con patine poi rifatte a regola d'arte e che ne riducono la percettibilità, diventa un guaio proprio perché il confine tra restauro e falsificazione è chiaro in termini concettuali, ma evanescente quando abbiamo la moneta nelle nostre mani. Se anche per monete di interesse mediano si fanno restauri così accurati, è perché l'arte del restauro ormai utilizza macchine di alta precisione a controllo numerico. Quindi quando si tratta di monete importanti, questa abilità artistica sarà ancora maggiore di quelle usata su monete di media importanza e che pure già essa porta a non distinguere più con ragionevole sicurezza se la moneta sia o non sia restaurata.1 punto
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