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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/05/14 in Risposte

  1. Ha circolato un pochino e ne porta i segni, ma ora almeno troverà il riposo che si merita... :yahoo: NEWS !!! :yahoo: Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2008 Tiratura: 107.400 Conservazione: BB Località: Trieste Note: NEWS :yahoo: :yahoo: :yahoo:
    7 punti
  2. E’ un raccontino piuttosto elementare ma, credo, possa dare qualche spunto interessante, è esposto al “MUSE”, il nuovo museo di Trento progettato da Renzo Piano, e racconta come si procedeva da quelle parti all’epoca del grosso della zecca trentina. I minatori medievali erano vestiti di una tunica con il cappuccio e poco altro. Per raggiungere il minerale prezioso, nel nostro caso l’argento, scavavano dei pozzi in cui si calavano con le corde. Lavoravano per lo più con un martello e uno scalpello immanicato sul lato lungo, che sarebbero diventati il simbolo stesso dei minatori. Gli scalpelli si consumavano e si rompevano facilmente durante il giorno, per questo i minatori ne portavano a tracolla un kit di ricambio. Una volta trovato il giacimento lo seguivano ovunque, senza preoccuparsi di lavorare in cunicoli stretti o labirintici. Scavavano solo dove serviva, per estrarre tutto l’argento possibile. Raccoglievano il minerale in sacchi o vaschette di legno che trascinavano con una corda. Una volta raggiunta la base di un pozzo versavano il minerale nelle ceste che venivano sollevate con una carrucola e portate all’esterno. Da qui iniziava il viaggio che l’avrebbe trasformato in argento. All’imbocco della miniera si trovavano degli addetti alla cernita e all’arricchimento del minerale, che selezionavano il materiale più ricco in argento e lo riducevano in piccoli pezzi, più facili da trasportare. Un’ulteriore selezione si otteneva nelle laverie, in cui l’acqua incanalata di un torrente lavava il minerale e faceva depositare i frammenti più pesanti contenenti il metallo. Da qui il materiale veniva trasferito con delle carriole ai forni. Il minerale estratto era per lo più galena argentifera, un solfuro di piombo che contiene l’argento come impurità. Per ricavarne il metallo prezioso servivano due fasi di lavorazione. Nel primo forno dalla galena si estraevano piombo e argento, nel secondo forno l’argento veniva separato dal piombo con un processo detto cappellazione. Il piombo fuso ossidava e veniva asportato dalla superficie fino a che non appariva il metallo prezioso depositato sul fondo: il cosiddetto lampo d’argento. Dall’argento prodotto nei forni si ottenevano lingotti che venivano trasportati alla zecca cittadina, il luogo in cui si coniavano le monete. Qui l’argento veniva raffinato e si saggiava la sua qualità. Il metallo migliore veniva ridotto in tondini piatti sui quali una sorta di timbro inciso (il conio), battuto con un martello, imprimeva l’effige del vescovo o del re e il nome della città. Dalle viscere della terra l’argento finiva così nelle tasche dei cittadini di tutta Europa.
    6 punti
  3. La monetazione "celtica dell'est", la cui denominazione, seppur di nobili -e germanici- natali, é del tutto impropria dato che solo una parte dei popoli balcanici autori delle differenti monetazioni che vengono raccolte sotto questa etichetta erano di stirpe celtica, altri (geti, daci, traci, ...) non lo erano, rappresenta, tra quelle che di solito frequento, una delle monetazioni più complicate da affrontare, per una serie di motivi. Innanzitutto si tratta alla base di monetazioni (il plurale é d'obbligo) imitative, spesso prodotte da popoli di cultura diversa, in luoghi diversi ma contigui, sulla base degli stessi prototipi ellenistici. Con tutto cio' che ne consegue in termini di ripetitività, di immobilismo, di ibridazione, ecc. Si aggiunga la scarsità di informazioni tramandate dalle fonti storiche circa i popoli che ne furono gli artefici e la loro esatta collocazione nei tempi in cui, presumiamo, le varie emissioni venivano prodotte. Cio' aggravato dal non facile accostamento (in alcuni casi dalla palese contraddizione) tra tali tradizioni storiche ed i dati archeologici, soprattutto per cio' che concerne l'effettiva presenza di culture lateniane (riconducibili a popolazioni celtiche) in ampie aree del bacino del Danubio. Per quanto alcuni dei più grandi numismatici del passato si siano cimentati con la materia, le opere piu' importanti risultano essere scritte in lingue "ostiche" per un lettore italiano: se va bene in tedesco, senno' in ungherese, serbo, rumeno, bulgaro o albanese. E c'é da dire -opinione personalissima- che se i lavori in tedesco (con l'eccezione del Forrer) hanno il piu' delle volte le caratteristiche di sintesi compilatorie, in cui cio' che é prioritario sembra essere la suddivisione in "tipi" (Pink, Goebl, ma potrei proseguire coi "viventi"...), sono i lavori monumentali di studiosi quali Costantin Preda e Petar Popovic che sono in grado di suggerire le chiavi di lettura in grado di aiutare nella comprensione di un fenomeno estremamente complesso. Infine, last but not least, c'é il problema del materiale: relativamente poco conosciuto in occidente, in qualche modo "contraffatto" per sua natura intrinseca (come detto sopra si tratta per lo più di emissioni imitative), il materiale presente sul mercato (e non solo) é pesantemente inquinato da falsi moderni. Questo fenomeno é in qualche modo naturale: é estremamente più facile falsificare una moneta che scimmiotta una moneta ellenistica, con tratti spesso infantili (si dia un'occhiata alle tavole del Lukanc sulle imitazioni di Thasos per farsene un'idea), piuttosto che monete ellenistiche o romane. A questo proposito c'é da aggiungere che il fenomeno delle falsificazioni di monete "celtiche" dei balcani, contariamente a quanto si sarebbe portati a pensare trattandosi di monetazioni "barbare" (per usare la definizione del Dessewffy) ed in qualche modo neglette fino a tempi abbastanza recenti, in realtà ha una sua tradizione che sembra risalire quanto meno agli inizi del '900, se non prima: Guenter Dembski, nel suo catalogo delle monete celtiche del Museo di Vienna, pubblica in quanto falsi moderni alcuni pezzi entrati nelle collezioni del museo nel lontano 1931... Ma veniamo al dunque. Tra le monetazioni imitative di origine balcanica quelle che si rifanno ai tipi delle tetradracme di Filippo II di Macedonia sono tra le più interessanti: si tratta certamente del gruppo più longevo (arriva almeno fino alla prima metà del I sec. a.C.), del piu' esteso territorialmente (copre in modo massiccio tutta l'Europa centro-orientale, ma in realtà é presente sino in Britannia), del più ricco dal punto di vista etnico/culturale per quanto riguarda i popoli emittenti (Scordisci, Boii, Reti, Daci, Traci, Geti, ecc.), fatto questo che sta alla base della molteplicità dei canoni iconografici attraverso i quali il prototipo viene reinterpretato con esiti in qualche caso, a mio avviso, sublimi (ma qui é questione di gusti...). A rappresentare gli esiti decisamente meno sublimi da un punto di vista artistico, ma non per questo meno interessanti dal punto di vista numismatico, vi é un gruppo, tra i più tardivi, il cui centro (o centri, secondo alcune ipotesi) di emissione é da localizzarsi in Oltenia, tra il Danubio ed i Carpazi meridionali (in sostanza immediatamente a sud della Transilvania) nel territorio dell'attuale Romania. Pink, piuttosto dotato nell'affibbiare nomi pittoreschi ai vari gruppi tipologici, nel 1939 battezzò il gruppo in questione Mit Sattelkopfpferd, individuando nel suo ambito un tipo di "buono stile" e 4 tipi "degenerati". Constantin Preda nella sua monumentale monografia consacrata alla monetazione geto-dacica ("Monedele Geto-Dacilor, Bucarest 1973") suddivide il gruppo in tre tipi principali, denominati (in maniera più spartana) sulla base delle principali località di rinvenimento: Adâncata-Mânăstirea, Vârteju-Bucareşti e Inoteşti-Răcoasa. In entrambi i casi viene da chiedersi se non sarebbe stato più semplice individuare i tipi con numeri o lettere... Di seguito due Sattelkopfpferd/Adâncata-Mânăstirea (la seconda é suberata) | ed un Sattelkopfpferd/Vârteju-Bucareşti, appartenente ad un sottotipo leggero In effetti vanno spese due parole sul dato ponderale. A prescindere dal titolo, piuttosto variabile, pressoché tutti i Sattelkopfpferd si situano per lo più attorno ai 6-9 grammi, e vengono consideratI tetradracme, trattandosi di monete imitative delle tetradracme di Filippo II. Per un insieme, ben individuato, di monete del tipo Vârteju-Bucareşti di peso ridotto attorno ai 4 grammi (a cui appartiene la moneta illustrata sopra) é stata fatta l'ipotesi che possa trattarsi di didracme. Tale ipotesi viene per lo più scartata per il fatto che qualora si avesse la presenza di multipli e sottomultipli ci si troverebbe di fronte non più ad una "semplice" monetazione imitativa ma ad un vero e proprio sistema monetario, il che sembra incompatibile con la realtà economica delle popolazioni artefici delle monete di cui stiamo parlando. Già, le popolazioni: per quanto queste monete vengano normalmente inserite in quel miscuglio a cui viene affibbiata l'etichetta di comodo di "celtiche dell'est" o "celtiche danubiane", le popolazioni che le hanno emesse coi celti avevano poco a che vedere, se non alcune relazioni di vicinato. Si tratta in effetti dei Geto-Daci (termine a sua volta un po' generico), i cui pronipoti troviamo raffigurati sulla colonna traiana. Ma i cloni? E' vero, ai cloni non ci siamo ancora arrivati. Andava prima delineato un po' il contesto. Ci arriveremo.
    4 punti
  4. Ritocchi di figure e legende: Io posso ovviamente concepire la rimozione di sedimenti, l'asportazione di concrezioni, ... ma basta li. Restauri che interessano pesantemente il tondello, fresature, utilizzo del bulino, vengono ad alterare la moneta. Cosa che può riguardare solo venditori che in tal modo ovviamente possono realizzare molto di più o collezionisti-investitori per lo stesso motivo. Qualsiasi pesante ritocco non dovrebbe riguardare le monete destinate ai veri collezionisti, che possono, debbono accettarle nello stato in cui sono. Non sono classificabili? Beh se non lo sono non sono di sicuro neppure restaurabili. Non sono ben leggibili e bruttine? Beh, con calma si potrà sostituire. Non portiamoci volutamente a casa una moneta artefatta, modificata. Mi vengono poi i brividi quando penso alle tecniche odierne, che possono modificare e falsare le monete in modo forse non riconoscibile. Se si ritocca una leggenda, si fanno riapparire le lettere consunte e cancellate, non si può anche creare varianti rare? Se sappiamo che una moneta è stata trattata in questo modo, anche se il lavoro è stato accurato, non guardiamola come una moneta genuina, perché non lo è. Se non ci si è limitati a d asportare le ossidazioni e le concrezioni, se si è andati ad intaccare il metallo del tondello, non si è semplicemente fatta una pulizia per renderla gradevole alla vista, la si ha alterata della sua essenza, ... di testimone della storia.
    3 punti
  5. In qualche modo questa preoccupazione è positiva: ci si può rendere conto di quanto sia pericoloso credere che "tutto va ben, madama la marchesa", che il mondo non è così tranquillo come pensiamo e che bisognerebbe prestare più attenzione a cosa gli succede invece di concentrarla su molte piccole fesserie di casa nostra che spesso vengono trattate come fossero le questioni più importanti dell'universo. Dovremmo non secondariamente chiederci cosa vogliamo fare noi in questo contesto e reagire di conseguenza, invece di stare a grattarci gli zebedei mentre le potenze mondiali fanno girare il mondo come piace a loro. L'Ucraina si è ribellata al progetto di Putin di portarla nella sfera d'influenza russa, che avrà un consolidamento anche istituzionale a gennaio dell'anno prossimo con l' "Unione Eurasiatica" fra Russia, Bielorussia e Kazakistan. Questo progetto (che non è perseguito da poco) ora ha portato ad una situazione prevedibile e inevitabile: l'acuirsi di uno scontro strategico fra la Russia di Putin in espansione geopolitica da una parte e i paesi che non hanno voglia di essere inglobati in quel sistema + Europa ed USA legati con la NATO dall'altra. Questa è la situazione, al di là delle simpatie personali: nient'altro che uno scontro fra interessi di diverse parti, come sempre nella storia ne sono avvenuti e ne avverranno: chi vuole vedere in questo una lotta fra buoni e cattivi, tutti da una parte o dall'altra, ha capito poco della faccenda. Stesso discorso vale per il medio oriente: che fosse una zona turbolenta lo sapevamo tutti, ora la confusione ha raggiunto un livello mai visto e in certe zone la situazione è diventata talmente ingarbugliata che è praticamente impossibile per ognuno degli attori in campo (Israele, Palestina, USA, Europa, Russia, paesi e fazioni sciite e paesi e fazioni sunnite ecc.) fare qualsiasi mossa senza il rischio di provocare più danni che vantaggi per sè. Anche qui la situazione odierna era abbastanza prevedibile, anche se da molto meno tempo che per la questione Russia-Ucraina: dopo la "primavera araba" questa zona del mondo è sfuggita gradualmente di mano ai due principali attori che muovevano le pedine in zona, cioè USA+Israele da una parte e anche se in modo meno evidente Russia+Iran dall'altra. Non dimentichiamo però che alla radice della concatenazione di eventi successiva qui c'è la "primavera araba", un evento spontaneo e non provocato dal complotto di turno del cattivo di turno da scegliere in base alle proprie simpatie: volenti o nolenti la partita è cominciata, in un modo o nell'altro non resta che giocare. A questo punto dobbiamo chiederci cosa vogliamo fare noi europei: ci sta bene così o è il caso di cambiare registro? La mia opinione personale è che se stiamo fermi ad abbaiare le cose andranno più o meno come ha descritto min_ver due post sopra: l'Europa è destinata alla decadenza, secondo me non demografica nonostante l'immigrazione ma comunque politica ed economica sempre più netta, che è comunque grave lo stesso. E la colpa come sappiamo non è certo dell'Euro ma dell'inconsistenza europea in campo politico e militare, del il nostro pretendere di essere qualcosa nel mondo stando frazionati come adesso. Quindi a mio avviso o uniamo seriamente le forze dando impulso all'unità europea o prima o poi finiremo per diventare un protettorato della Russia putiniana e il fottuto gas (piaccia o meno, a me personalmente quest'idea non piace proprio) ai margini di un'area sempre più instabile e in preda a gruppi di pazzi esaltati disposti a far saltare in aria il mondo intero nel nome di Allah.
    3 punti
  6. La mappa delle monete del mondo...letteralmente. L'ho appena trovata girovagando per la rete. Credo vi piacerà. Non sapevo in quale sezione fosse più indicativo mostrarvela. Nord America Le altre immagini sono qui: http://terapixelblog.it/6487-un-mondo-fatto-solo-di-soldi
    2 punti
  7. Per festeggiare l' anno della discussione, posto questa Parpagliola del 1608 emessa sotto Filippo III. La moneta proviene da asta CNG e apparteneva alla collezione SHA ex Archer Milton Huntington. La parpagliola è un falso molto ben prodotto in rame, dove si vedono benissimo le differenze con una parpagliola vera.
    2 punti
  8. Discussione già affrontata altre 100000 volte, che parte sempre dallo stesso errato presupposto e propone la stessa errata soluzione. Il presupposto è che siano indispensabili le mitiche "svalutazioni competitive" per poter campare in un'area a diverse velocità, diverse velocità inevitabili anche fra le regioni dei paesi più grandi, europei e non europei, classici esempi in Europa proprio Italia e Germania. La soluzione, ancor più sbagliata, è che l'unico modo per rimediare a questo presunto insormontabile problema sia abolire l'Euro (hai detto niente... una cosa proprio indolore), come se tutto dipendesse da che valuta usi e come ci suggeriscono vivamente di fare molti onesti e disinteressati personaggi quali grandi speculatori finanziari, politici a caccia di voti e qualche paese a cui farebbe molto comodo un'Europa sempre più divisa e debole. Del resto non può essere altrimenti dopo 13 anni che si continuano ad urlare queste favolette della buonanotte al cervello... Noto con piacere che dopo ben 15 anni di esistenza dell'Euro siamo almeno riusciti a capire alcune cose fondamentali, cose che a farle presente nei primi anni di circolazione del contante Euro con qualcuno rischiavi di fare la fine degli untori di manzoniana memoria: "Il problema dell'euro non dipende dal tasso di cambio iniziale, attuato al momento dell'introduzione della nuova moneta, né dal fatto che vari soggetti economici possano avere approfittato della situazione per modificare furbescamente i prezzi delle merci." Però a quanto leggo pare non sia chiaro il concetto ancor più importante che la valuta Euro non è nata nel 2002 ma nel 1999, con il "cambio fisso" che era attivo e operativo a tutti gli effetti economici e finanziari già da quell'anno. Per schiarirsi un attimo le idee consiglio di leggere questo libro, scritto apposta partendo dal materiale gentilmente fornitoci dai cantastorie dell'uscire dall'Euro come magica soluzione a tutti i problemi di un paese come l'Italia, dove per aprire un'attività produttiva fra autorizzazioni, pastoie burocratiche, pubblica amministrazione da terzo mondo con tassazione da paese scandinavo, bolli e balle varie ci puoi mettere anche degli anni. http://www.lamoneta.it/topic/123285-una-lettura-interessante/
    2 punti
  9. Come scriveva poco sopra l'utente, la patina può piacere o no, certo è che più è gradevole, più alto è il suo appeal, ed il suo valore (ovviamente tutto rapportato alla moneta, chiaramente). Il "bersaglio" mi pare in regola, semmai ci sono quelle due piccole zone circolari sopra la testa dei cavalli che risultano ancora non patinate, e ciò potrebbe compromettere leggermente la sua godibilità (più la patina è omogenea, indifferentemente se intensa o delicata, e più è gradevole). Io la lascerei continuare a patinarsi, per farla diventare il più possibile omogenea (chiaramente il bersaglio rimarrà visibile, ma ciò comunque non pregiudica la piacevolezza della patina, almeno per il mio gusto), e via via potrebbe arricchirsi di varie sfumature, dal rosato al bluette, al verdino (come sembra al R/... per cui promette bene! ;)). Importantissimo è il tasso di umidità. I tempi di patinatura variano da moneta a moneta, e ciò dipende: - da eventuali trattamenti che ha ricevuto la moneta in passato (eventuali lavaggi nel liquido apposito allungano la formazione della patina. Ancora peggio se la moneta è stata lucidata). - dall'ambiente circostante (tasso di umidità del luogo di conservazione e materiali con cui si trova a contatto la moneta). La patina è la storia della moneta. Non si ottiene in uno/due anni, men che meno in qualche mese. Più lento è il processo di patinatura, migliore sarà il risultato, per cui, sono fortemente sconsigliati "scorciatoie acceleratrici" et simila, ma fortemente consigliati tanta pazienza e passione. Tempo e madre natura faranno un ottimo lavoro... e madre natura è l'artista migliore. La foto che allego è stata scattata dopo un paio d'anni di stagionatura nel monetiere, ovviamente senza alcuna "scorciatoia". Saranno ora 6 o 7 anni che è ancora li, e la patina è migliorata (e cresciuta) notevolmente assumendo sfumature di blu/arancio molto gradevoli. La prossima volta che prenderò qualche tondello dalla cassetta, spero di ricordarmi di questa liretta per fotografarla di nuovo
    2 punti
  10. Perché ora, oltre a contarle, posso conoscerne storia e tanto altro.... Grazie al GIGANTE!!! Grazie! Sent from my LT15i using Lamoneta.it Forum mobile app
    1 punto
  11. Sì, un buon acquisto, poi...i Morgan sono come le ciliegie ;) petronius :)
    1 punto
  12. Pensa un po',Ciccio, che combinazione: mi stavo chiedendo la stessa cosa... :pleasantry: Provo alcune ipotesi: - qualcuno è così preso dal rimirare i Papi che non sa come sta in piedi un'arpa celtica; - lo spirito di emulazione colpisce chiunque ed ovunque: uno sbaglia e gli altri vanno dietro... :rofl: :rofl: :rofl:
    1 punto
  13. Aspetta e il mese prossimo prendi un'altra piastra con quei soldi :) Sent from my GT-I9105P using Lamoneta.it Forum mobile app
    1 punto
  14. Visto che si è parlato di Napoli... propongo questa 3 Cinquine del 1647.. così si può fare un confronto sui ritratti.. bisogna però tenere conto che questa è una moneta d'argento da 2,5 grammi circa e 20 mm di diametro....
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  15. Per la struttura di legno intendi? Se non sbaglio esistono vernici ad acqua, ma puoi usare anche l'anilina, si diluisce con l'alcool mi sembra, quindi non dovrebbe essere dannosa e ne esistono tantissimi toni. Ciao
    1 punto
  16. Piccolo OT : Scusate la sciocca curiosità . Come mai molti utenti postano le monete irlandesi al contrario ?
    1 punto
  17. macchè meridiana.... Ruota la prima immagine di 90° in senso antiorario....e guarda meglio... allego la tua immagine già ruotata e con evidenziati i tratti inconfondibili. ; -) ciao Mario
    1 punto
  18. Ciao Veridio, non la confronto,penso sempre che è un pezzo della nostra storia,poi posso sempre sostituirla quando ci sarà occasione ed opportunità. Saluti da Max
    1 punto
  19. Non si vede granchè ma secondo me si tratta di un quattrino di Milano per Filippo III o IV http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=1590&zecca=0&autorita=27 http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=1680&zecca=0&autorita=28 ciao Mario
    1 punto
  20. Purtroppo i prezzi sono quelli...... sono le tre annate più ricercate dai collezionisti....
    1 punto
  21. Di sottomultipli in bronzo repubblicani tipologicamente vicini alla serie 56 ma di peso leggero se ne era parlato, tra l'altro, in questa discussionediscussione: http://www.lamoneta.it/topic/109167-sestante-semunciale/ Il tema é molto interessante dato che le interpretazioni del fenomeno non sono univoche.
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  22. E’ probabile che il gettone fosse in uso in una scuola elementare (o media) maschile e valesse come buono mensa. Non so ora, ma negli anni Venti la mensa si chiamava ‘refettorio’ (specie nelle scuole gestite da ecclesiastici) e quindi per riferirsi al servizio si usava il termine ‘refezione’. La scritta sul gettone REPEZIONE è evidentemente un refuso dell’incisore. apollonia
    1 punto
  23. Auditorium Paolo VI del Vaticano , la posizione approssimativa dove sorgeva il Circo di Caligola/Nerone e il Mausoleo di Onorio e Maria . Sulla sinistra della foto si intravvede la galleria di Porta Cavelleggeri , una delle Porte delle Mura Leonine , galleria che passa sotto il colle Gianicolo , nei cui pressi anni fa nel corso di lavori per un parcheggio sotterraneo fu trovata una estesa necropoli intatta .
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  24. A Londra c'è già rick2 che ogni giorno ripulisce tutte le ciotole dalle monete rare, troveresti solo i suoi scarti. Ti converrebbe pensare di andare a Parigi, città romantica e ricca di negozi e mercatini, nella famosa Rue des antiquaires, c'è un paradiso per gli amanti dell'antichità e varie, lá troverete centinaia di operatori del settore e bancarelle di ogni genere.
    1 punto
  25. @@Adran Sisi so bene che è stato annunciato l'euro nel 99 e infatti molte monete sono 1999 :) Mmmm mi hai detto un'informazione che non sapevo invece sul fatto dell'arrotondamento in euro interi anziché centesimi. Grazie :D imparo sempre cose nuove! Non solo "annunciato", era proprio nato come valuta e la potevi usare regolarmente in assegno e carta di credito. I vecchi contanti nazionali sono stati trasformati in frazioni non-centesimali dell'Euro, con le parità fisse fra uno e l'altro, quindi anche se continuava a circolare con la forma fisica di prima in realtà era Euro anche quello. Quanto agli aumenti del 2002, si sono sbizzarriti in tutti i modi possibili: pochi arrotondavano come doveva essere fatto, la maggior parte pensò di approfittarne e "arrotondò" in una vasta gamma che andava da decine di cent in più del prezzo tradotto ad anche più del doppio del prezzo tradotto. Alcuni avevano fatto scalpore perchè prendevano semplicemente il prezzo in lire e levavano gli zeri lasciando la prima cifra invariata, ad esempio un prodotto del costo di 5000 lire (circa 2,50 €) diventava 5 €, da lì il mito del raddoppio di tutti prezzi nel 2002. Voglio dire, gli aumenti ci furono e furono pesanti, ma non un x 2 automatico su tutto come spesso si dice.
    1 punto
  26. Ho seguito la discussione e ho notato i pareri differenti. Cosa ovvia. Sicuramente ci sono pareri diversi per collezionisti con gli stessi interessi, ... figuriamoci se consideriamo le diverse "categorie" di persone interessate alle monete antiche : Commercianti, Archeologi, Collezionisti "per investimento", Collezionisti numismatici appassionati alla storia, Appassionati dell'hobby della pulizia e restauro delle monete, ... Ma credo che alcuni punti dovrebbero essere assolutamente condivisi dalla maggior parte dei collezionisti di monete. Vendita di monete restaurate: Se il venditore non lo segnala non è un venditore onesto o quantomeno è superficiale o incompetente. C'è troppa superficialità nei cataloghi, ... monete spatinate sapientemente "scurite" nelle foto, monete pesantemente ritoccate senza alcuna nota. Colpa nostra, ... al peggio (per il venditore) restituiamo il pezzo; dovremmo prenderci la briga di fare qualche bella denuncia per tentata truffa, così forse qualche cosa cambierebbe (e magari ci sarebbero anche meno errori di classificazione), ... giustifichiamo sempre tutto col fatto che qualche errore di catalogazione e descrizione può (ovviamente) sempre capitare, che l'acquirente consapevole e attento può liberamente scegliere, che si possono richiedere ulteriori informazioni, che il mercato premia l'onesto e punisce il disonesto, .... no, troppo comodo presentare una foto e una sommaria descrizione, dire che può essere visionato, dichiarare che l'oggetto può a buona ragione essere restituito. Ovviamente ci sono venditori molto seri i cui errori sono effettivamente errori e basta. Patine: La patina ha due "scopi" .... primo, per una moneta antica è la sicura prova dell'autenticità della moneta; secondo, è testimone dei secoli trascorsi, del luogo in cui la moneta giaceva fino al suo ritrovamento. E' anche qualcosa che visivamente abbellisce la moneta, ... ma ciò non giustifica che si possa dare ad una moneta una patina artificiale, non ha senso, se non quello di un apprezzamento visivo. Una moneta spatinata non è bella da vedere, ma se ha subito quel destino può solo rimanere in attesa di assumere un'altra patina (lentamente, moooolto lentamente), magari la patina da "antica collezione". Non cerchiamo di affrettare i tempi. E' un antitesi di quelli che dovrebbero essere i nostri sentimenti nei confronti di una moneta.
    1 punto
  27. E poi questa Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovacchia Anno: 2014 Tiratura: 1.000.000 Conservazione: SPL++ Località: Argenta (FE) Note: trovata nello scambiamonete del bar vicino a casa...
    1 punto
  28. Grazie, quindi ci siamo
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  29. Direi che si può chiudere qui.
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  30. FILONARDI Vincenzo Ditta: BARANOWSKY sas Via Salaria 300F 00199 ROMA Sigillo Professionale n° 123 Tel 066791502 Fax 066791502 Cell 3348547359 email: [email protected] Sito web: Orario: 9.00 - 13.00 16.00 - 19.30 Settori trattati: monete greche, romane, italiane medievali petronius :)
    1 punto
  31. O forse vuol semplicemente comunicarci ciò : " INCREDIBILE , ragazzi, non ho trovato nulla " :rofl: :blum:
    1 punto
  32. Questa discussione mi lascia alquanto perplesso... Io povero cittadino che eredito delle monete ( magari anche a suo tempo comprate) devo tenerla nascoste o me le sequestrano...ma le grandi case d'asta come fanno??? Non credo che non commercino su ritrovamenti recenti... Dovrebbe esistere un modo legale per poter rimettere in circolo tali monete magari passando per i beni culturali o per periti accreditati senza dover perdere cie uno possiede, magari pagando un condono. Ci guadagnerebbe sia lo stato che incassa sia la cultura perche tornerebbero in circolo monete che altrimenti non vedrebbe nessuno. Poi e ovvio che se io ho una moneta rarissima e giusto che stia in un museo ma per la maggior parte sono tutte monete comuni quindi e assurdo che non si possano dichiarare senza la paura che te le sequestrino i beni culturali per poi finire in uno scantinato in attesa di fondi pubblici o per assurdo ad un'asta pubblica.
    1 punto
  33. ciao a tutti, in primis mi scuso con un caro amico al quale avevo promesso la presenza ad un pranzo, al mio ritorno, ma un problema lavorativo, come sempre mi ha creato dei problemi... La vacanza, purtroppo breve, è stata bellissima. Creta mi ha soddisfatto. Ho noleggiato un paio di giorni la macchina ed ho cercato di vedere quanto potevo. Sono riuscito in 2 giorni a passare da una parte all'altra dell'isola, splendida Balos! La crisi si è fatta sentire anche la, cmq tanti turisti e prezzi decisamente convenienti (le signore si posso lustrare gli occhi con molte gioiellerie, la mia era perennemente incollata alle vetrine!!!! :-) ..) Ho visto Cnosso, molto affascinante nel complesso la città, anche se effettivamente il troppo cemento armato usato nella ricostruzione pesa molto allo sguardo.. Museo interessante, condizioni buone per visita, splendidi oggetti!! (intrigantissimo il disco di Festo!) Cosa non mi piaciuto? Pochissime monete!!!! Per il resto tornerò sicuramente. ecco le immagini del museo: segue..
    1 punto
  34. e per oggi ho finito :) , godetevele :)
    1 punto
  35. l'aquila con l'anello sulla coda - R3 - D'Andrea 54
    1 punto
  36. l'aquila con globetti sulle ali - R4 - D'Andrea 52A
    1 punto
  37. l'aquila con anelli nelle ali e corona sulla testa - R5 - Inedito
    1 punto
  38. l'aquila con gli anelli sulle ali - R2 - D'Andrea 52B
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  39. Beh, sei libero di dissentire .....come lo sono io di condividere......sono tanti gli accademici che hanno sottovalutato....ma anche schernito....le teorie passate di Tarascio.....ma ricordo con soddisfazione il primo congresso di Bari dove alcuni studiosi (esteri) condivisero le stesse teorie derise anni prima da alcuni dei nostri professoroni italici sempre pronti e bravi a criticare chi non è un docente universitario, come se i più grandi testi numismatici della storia fossero stati scritti da soli professori.......anzi, forse è sempre stato il contrario
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  40. Per Napoli e Palermo cambia parecchio ogni anno, ti garantisco che c'è molto lavoro alla base e non solo aumenti o (raramente) flessioni ma anche sostanziali rettifiche di classificazioni e rarità. La prossima settimana evidenzierò in questa discussione qualche confronto tra Gigante 2014 e 2015. :good:
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  41. SPL/FDC, o SPL-FDC? Sono due cose ben diverse.... quante volte poi ho visto monete periziate SPL barra FDC salvo poi scoprire che il perito intendeva la conservazione mediana tra SPL e FDC (che va indicata col trattino, non con la barra). In ogni caso la tua moneta, pur gradevole, manca di freschezza per poterla avvicinare al FDC. Hai postato solo il rovescio, che classificherei SPL+, il dritto... chissà.
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  42. Purtroppo, per la legge sulla privacy, quello che il venditore, una volta accertatane l'identità , ti dichiara, ti deve bastare in molti casi. Nella compravendita di beni da privato,orologi come nell'esempio, la norma impone che il venditore consegni l'oggetto contestualmente ai documenti di identità e questo è quanto. La dichiarazione mendace che l'orologio è suo, in caso poi dopo verifica non lo fosse, lo rende responsabile penalmente ed economicamente di quanto ha fatto, ed è questo che interessa al legislatore: la possibilità di andare a rivalersi su chi ha ceduto il bene ,in modo da ripercorrere la filiera all'inverso fino al suo punto di origine, dove sia individuabile, o fino al punto in cui il reato( se ce n'è stato uno) è stato commesso conoscendone il probabile autore. Nel caso delle monete le regole sono le stesse, i commercianti scrupolosi, di solito, chiedono a chi vende, oltre ai dati di legge, anche di produrre una evidenza di acquisto precedente riferibile ad una asta pubblica( l'ideale) o ad un acquisto da professionista( anch'esso l'ideale) o in altro ambito, ma sempre documentato nero su bianco. Non è obbligatorio farsela consegnare, visto che basterebbe la dichiarazione del cedente, ma per propria sicurezza e per la sicurezza di chi poi acquisterà, è meglio se si ha anche un pregresso registrato. Questo è quello che la legge, allo stato attuale, ci richiede a noi professionisti e questo dobbiamo fare...pretese di pregressi ante leggi arcaiche, non sono previsti realmente dalle norme vigenti a tutt'oggi, checché se ne dica e anche se qualcuno li chiede senza alcun diritto.
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  43. Merita un trafiletto su un quotidiano!
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  44. Io ero al convegno già giovedì mattina, molti degli espositori storici hanno rinunciato perfino a prendere il tavolo. Il movimento non è stato certo degli degli anni d'oro di Riccione. Primo Convegno dell'anno è stata una tappa fissa per tutti! Alla luce di quello che si è visto in questa edizione, forse, prendere in considerazione una data diversa, su settembre e il vecchio palazzo del turismo, la cui disponibilità penso sia sempre garantita, potrebbe essere anche una strada percorribile. Purtroppo nei tre giorni che sono stato in giro per i tavoli, non ho mai visto tanta gente, la presenza dei collezionisti era molto, molto limitata. Qualche bella moneta sui banchi, ma anche qui, in molti casi, lo stesso materiale che abbiamo visto a Verona e forse anche a Bologna, segno che c'è ristagno e calma di vendite. Alcuni episodi poi che non fanno bene ai collezionisti e al loro spirito si verificano sempre, episodi che spesso ti fanno passare la voglia di collezionare! Rimane sempre il piacere di incontrare vecchi e nuovi collezionisti, è stato un piacere spendere del tempo con Luca, benché tutto acciaccato ha deciso comunque da Torino di partecipare, Stefano, diciottenne con tanta passione nel sangue che da Udine ha scelto per una volta di andarle a toccare con mano 4 belle monete, invece di far come tanti e rimane a computer a giudicar foto, insomma, i tanti amici coi quali discutere ai tavoli di questa e quella moneta, fanno rivivere la passione, tutti insieme aiutano a capire sempre di più, ad imparare sempre di più! Renato
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  45. Non me n'ero accorto, Complimenti a tutti noi allora............................... :drinks:
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  46. Ciao Tinia, mi dispiace molto per l'accaduto, credo che il reclamo e la richiesta di rimborso la deve fare chi ha spedito e non chi doveva ricevere, così almeno è per le raccomandate che spariscono non so se è lo stesso per quelle manomesse. Se vuoi domani mi informo, ciao
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  47. Che dire , vedere una mappa del mondo , dall' America all' India , in esergo alla moneta , mi sembra come voler vedere elicotteri , aeroplani o dischi volanti e carri armati , nei geroglifici egiziani di Dendera .
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  48. Certo ..... è comprensibile che chi le detiene (essendo nominative) le custodisce gelosamente, anche perchè sicuramente le ha avute in eredità, ricordando i propri avi, e a meno che uno non ha bisogno di denaro di queste medaglie se ne vedono davvero pochissime, infatti si contano sulle dita di una sola mano; sono daccordo sia con lo scritto di Francesco che con quello di Michelangelo, ma dato che di queste (argento) almeno 4/5 si sono viste se devo attribuirgli una Rarità credo che il 3 oppure il 4 sia giusto a differenza dell'oro che per questi eventi il conteggio si ferma a Uno. Questo logicamente è il mio pensiero.
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  49. Tanto per dare un idea del colpo d'occhio :pleasantry:
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