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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/12/14 in Risposte
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Mi trovo d'accordissimo con i pareri espressi da @@uncledear@ e vathek1984 Come al solito, motivo il mio pensiero con dati oggettivi Le tue valutazioni riflettono gravi lacune nella valutazione della monetazione in questione. Primo, è prodotta dalla zecca di Napoli, e per forza di cose, devi valutarla con canoni diversi da quelli di VEIII, monetazione da cui provieni Secondo, è una moneta ante 1870, e questo significa che si porta problematiche di conio ben diverse da quelle post 1870, che sono a loro volta ben diverse da quelle decimali fino al 1911, tanto per dare un'idea contestualizzando le monetazioni nel loro periodo. Questo ovviamente, non significa essere più buoni nella formulazione del grado di conservazione, ma essere oggettivi ed equilibrati nel valutare la moneta nel suo contesto temporale, soppesando difetti e problematiche di coniazione, Questa moneta per somma di difetti e aspetto generale, non può essere BB A mio avviso la giusta conservazione è MB. - la moneta, se non avesse avuto colpi al bordo, sarebbe stato un buon BB+, assai gradevole per rilievi, con usura omogenea, ed anche con patina gradevole, e te lo dice uno fanatico dell'alta conservazione, che però, quando si trova davanti una moneta gradevole, non sta tanto a cavillare nel cercare il pelo nell'uovo (che non c'è tra l'altro). Il bordo è per il 50% deformato da colpi, l'usura è marcata su entrambe le facce. Ma dove? dove sta stò bordo deturpato fino alla metà del giro? due colpi importanti al bordo al D/, ed uno comunque consistente al R/ il resto sono tacchette ed ondulazioni del tondello dovuti agli incusi nel taglio, e non dimenticare che nella zecca Partenopea, la preparazione dei tondelli la facevano senza troppi riguardi verso coloro che150 anni e passa dopo sarebbero stati tanto "pazzi" da collezionarle stè monete L'aspetto complessivo della moneta in oggetto non è certo gradevole, il BB è tutt'altra cosa, secondo il mio parere. Sorvolerei su questa affermazione, il fatto stesso che non hai ricevuto neanche un "mi piace" è già una dimostrazione del fatto che il tuo parere è errato, e riflette gravi lacune numismatiche nel giudicare monetazioni che non sono nella tua sfera collezionistica ma andrei poco oltre il peso, come valore. idem come sopra, anche questo errore molto grave Paragonare monete di epoche differenti, con problematiche di conio differenti, è un errore non indifferente. So già che rispondere a te non serve a nulla, ma volevo motivare e dare enfasi alle già ottime osservazioni fatte dagli utenti sopra citati, e fare anche io i complimenti per la bella moneta postata, bella soprattutto per il prezzo pagato. Ha fatto benissimo a prenderla a questo prezzo, sicuramente non troverà assolutamente di meglio come rapporto prezzo-qualità. saluto cordialmente Fabrizio4 punti
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Di nuovo grazie per l'attenzione, valuto di buon grado tutti i tuoi preziosi e disinteressati suggerimenti ma noi avevamo già qualcosa in mente, la tiratura del bollettino consiste in meno di 500 copie, quindi comprenderai che nel giro di poco tempo potrebbero esaurirsi grazie a nuove iscrizioni, ci siamo riservati un numero di copie per ogni evenienza, come ad esempio accontentare coloro che faranno richiesta di un arretrato, con che formula cederlo? Poi vedremo, ma stai pur certo che nessuno resterà senza, costi quel che costi, poi se dovessero andar tutti via potremmo pensare ad una ristampa. Considera che alcuni di questi bollettini saranno consultabili presso alcune biblioteche di associazioni numismatiche o comunali. Appena dopo il convegno faremo una lista delle associazioni o biblioteche che riceveranno una copia omaggio. Ti ripeto: ci auguriamo con tutto il cuore di esaurire tutte le copie nel giro di pochi mesi così da poter fare una ristampa. Ti raccomando di scrivermi sempre, i tuoi consigli ci aiuteranno a migliorare. La nostra è solo una partenza, abbiamo molte cose ancora da fare, come ad esempio un sito internet dove riportare continui aggiornamenti e comunicazioni ed un mercatino domenicale prettamente numismatico. :good:3 punti
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buonasera, metto due foto fatte così così, non troppo a fuoco della moneta: Piastra Ferdinando I dei Medici 1604 R2 con patina di antica raccolta. al diritto il Granduca Ferdinando, al rovescio il Cristo che viene battezzato dal Santo Giovanni Battista vestito di pelle e peli di cammello, sulle rive del fiume Giordano tra rocce e cespugli d'erba, in alto la colomba, simbolo dello spirito santo. moneta molto rara e particolare perché il cristo nel retro della moneta è genuflesso invece che in piedi. questa tipologia e serie, non è con i rilievi alti sul retro, come per la serie di Cosimo III, i rilievi sono piuttosto bassi e meno definiti delle altre serie, ma ha un fascino tutto suo. chiedo a voi che avete il Pucci la tiratura e la rarità espressa per questa moneta, che nel di Giulio viene indicata come R2.2 punti
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Forse io sono patologico :crazy:: - ho iniziato a 12 anni con un portachiave che aveva incastonato una moneta (10 centesimi del 1938); che posseggo ancora e uso; - all'età di 19 anni ho acquistato un pentonkion dei Mamertini che ho messo nel portafoglio al posto delle foto, da cui tuttora non mi separo; - all'età di 22 anni ho iniziato ogni sera, per almeno 40 minuti, a riguardarmi la mia collezione, con l'ausilio del mio inseparabile atlante storico; - all'età di 25 anni ho cominciato a portarmi dietro la mia collezione quando vado in vacanza; - adesso guardo la TV, se non mi addormento prima la sera, con un denarino di Nerone o con un denarino dei Paleoveneti. @r-29 hai ancora molta strada da percorrere per giungere alla meta della patologia. Comunque sei sulla buona strada.... :rofl:2 punti
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Davvero belli i cursori, smaltati in rosso e blu (o nero, non vedo bene). Singolare il cuore, non ne ho mai visto uno simile : a meno che non ci fosse un dischetto che poteva chiudere - a pressione - la cavità.... Non sono in grado di stabilite in quale materiale sia stata ricavata la tua catena : a mio avviso, una parte di argento dovrebbe esserci, un metallo molto duttile e che si presta alla lavorazione (ad esempio, quella del cuore, realizzato con una lamina molto sottile). Volendo conoscere la composizione della lega, puoi mostrarlo ad un laboratorio d'oreficeria, dove possono saggiare il metallo senza danneggiare l'oggetto : sicuramente è più ricca la lavorazione del metallo impiegato. Mio bisnonno ne aveva una d'oro, da cui pendevano due monete d'oro : una era inserita con due minuscoli perni in un cerchio per cui - dandole un colpetto o soffiandoci sopra, si metteva a frullare e a me piaceva molto ! Di quella catena a me è rimasto solo il "remontoir", cioè la sbarretta finale, che reca ancora tracce alle estremità di smalto nero. Impugnandola a due mani e facendola scorrere, da una parte fuoriesce per un paio di millimetri un minuscolo perno di ferro a sezione quadrangolare, forato : serviva per ricaricare i vecchi orologi da tasca, molti dei quali avevano sul bordo della cassa un perno che serviva appunto per caricarne la molla, per cui la barretta aveva anche la funzione di una chiave. @@joker672 punti
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@@apollonia Ti ringrazio, avevo osservato poco fa che sul gettone c'è lo stemma di Colonia (anche ben fatto) e... mi hai battuto sul tempo! :good: Nulla da aggiungere a ciò che correttamente hai già detto. Solo una riflessione a voce alta sulle "undici moscature": ognuna di esse dovrebbe simboleggiare non una ma mille compagne di Sant'Orsola, visto che la vulgata più accreditata del suo martirio la dice accompagnata da 11.000 vergini... Quest'interpretazione simbolica merita un commento. Pare che l'originario stemma di Colonia mostrasse il capo con le tre corone sopra un campo d'argento. In seguito l'argento sarebbe diventato armellino in onore di Sant'Orsola, ritenuta principessa di Bretagna (lo stemma della Bretagna è d'armellino pieno). L'armellino è una cd. pelliccia araldica, combinazione di colori che imita le vere pelliccie pregiate (le stesse che oggi, per esempio, indossano le massime cariche della magistratura e dell'università durante le cerimonie ufficiali). É una combinazione di bianco e nero: per l'esattezza, una serie di segni neri (le cd. moscature d'armellino) cosparsi con regolarità su una superficie bianca. E di numero indefinito. Quindi, limitare a 11 il loro numero è una "forzatura" tesa a fare il paio con il numero delle compagne martiri di Orsola, fra l'altro letto in maniera inesatta da un originario latino "XI m." (dove "m." indica "migliaia").2 punti
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Ciao Joker : una bella catena da orologio da tasca, molto lavorata : quattro fili tubolari di maglia con due cursori che sembrano conservare tracce di smalto. Il moschettone serviva ad agganciare l'orologio, mentre l'anello circolare andava a chiudersi in un'asola del panciotto, senza impedire per questo il passaggio del bottone. Un altro sistema per fermare la catena era costituito da una barretta al posto della chiusura ad anello, barretta che veniva infilata nell'asola e che poi, raddrizzandosi, la bloccava. Era un uso diffuso quello di appendere alle catene uno o più ciondoli : monete, piccoli amuleti, sigilli di metallo o in pietra dura. Alla tua catena è applicato un cuore, penso in argento (magari di lega inferiore alla 800/1000, quello che spesso veniva chiamata "argentone"). Ti mostro un esemplare simile, ma meno bella e meno antica della tua : una catena d'argento acquistata a Londra, assieme al ciondolo : il sigillo invece è italiano ed è stato aggiunto successivamente. Non sono in grado di datare la tua : potrebbe anche risalire a fine '800. Un bell'oggetto, e un bel ricordo, saluti.2 punti
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Riguardo alle raritá, la tiratura non é chiaramente determinante, pur essendo un indice di rilievo: un esempio semplicissimo e ricorrente é riferito al momento in cui un nominale nuovo succede ad un altro nominale piú vecchio, ed il secondo viene fuso per sopperire alla produzione del primo: in questo caso, seppure la coniazione piú antica possa aver avuto una tiratura maggiore, la sua reperibilitá sul mercato puó essere inferiore alla successiva. Un altro esempio é quello di monete conosciute in un buon numero di esemplari, di cui quasi tutti di proprietá pubblica o musealizzati, e quindi non collezionabili. Inoltre le monete, dopo che hanno terminato il loro corso possono rimanere occultate, oppure essere distrutte, utilizzate con altri scopi (e quindi modificate nella forma), o rifuse. Tutte queste variabili sono complementari ai dati di produzione, e non sempre danno un risultato congruente.2 punti
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@@volmer non ti preoccupare nessun problema. In quanto al fatto di "esser sicuri" ti posso dire che non lo siamo di niente.Solo una cosa nella vita e' sicura e penso tu gia' sappia di che parlo.@@Ciccio 86 ,saggiamente,ha fatto il paragone con il Vat.Io ti posso fare il paragone con i 2 euro cc cArabinieri in fs che sono rimasti sul sito della Zecca per quasi 10 ore.E la tiratura era ancora piu' bassa.Io compio oggi 30 anni e vi posso dire che provare nella vita non costa mai nulla.Se non si riuscira' si trovera' altre vie.Non vi fasciate la testa prima.Come hanno scritto dei guru di questo forum:bisogna avere pazienz in tutto.Soprattutto nel collezionismo.Se vi fate prendere dalla fretta e dalle stupide e insensate prevendite fate un grosso errore. Mio personale consiglio,poi liberi di fare come volete ovviamente.2 punti
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A mio modesto avviso, la moneta pur con due vistosi colpi al bordo è un qBB, per via della piacevolezza residua dei rilievi...senza i colpi sarebbe stato qualcosa in più di un semplice "Bellissimo"... L'MB è una cosa ben diversa...poi certo, potendo scegliere, magari preferirei un esemplare di pari conservazione ma con una usura più omogenea e senza colpi deturpanti....ma a 35 euro l'esemplare presentato in questa discussione lo avrei preso anche io, ed al volo!! Dire che vale di meno, non è una valutazione personale, ma un vero e proprio errore...in tale conservazione ( e con quei colpi...) il valore commerciale di tale esemplare è di circa il doppio... Si può dire che qualcuno non lo avrebbe aggiunto in collezione, poichè non rientrante nei propri parametri di conservazione? Certamente...ma bisogna rimanere oggettivi...e dare il giusto valore anche agli esemplari che magari non ci piacciono... A mio modesto avviso è un errore anche il sostenere che gli esemplari con tale zecca e millesimo siano rari soltanto in alta conservazione...la rarità è invece intrinseca a tale moneta, e basta ad esempio fare un semplice paragone con la frequenza di apparizione sulla baia in qualsiasi conservazione di molti altri scudi dello stesso regnante con la zecca di Milano, per rendersene conto...un 1871 M è comune...un 1864 N no... Sarebbe poi ora di finirla con la favola che "il mercato apprezza soltanto le alte/altissime conservazioni e tutto il resto è noia"...perchè si tratta per l'appunto di una favola, senza alcun riscontro reale e soprattutto perchè fa male alla Numismatica...quella vera con la N maiuscola...che non si perde nella differenza infinitesimale tra uno SPL+++ ed un qFDC, ma magari porta ad interrogarsi sulla storia del Sovrano effigiato, sulla durata di circolazione effettiva di una moneta, sui raffronti con le monetazioni coeve degli altri paesi... Forse si tratta di un ragionamento romantico? Ebbene se anche fosse, credo sia il genere di romanticismo che ha portato qui la gran parte degli utenti di questo magnifico Forum... Già di per se la Numismatica appare come una disciplina elitaria...non contribuiamo a renderla irraggiungibile...:)2 punti
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In questa carrellata di piastre del '34 inserisco anche la mia. Certo non è fdc anche se non siamo molto lontani. Questa fu in assoluto la mia prima borbonica e quindi ci sono particolarmente affezionato. Per il suo acquisto decisi volutamente di impiegare il denaro ricavato dalla vendita di una sterlina col millesimo corrispondente al mio anno di nascita. Insomma, volevo che la mia collezione di Ferdinando iniziasse vendendo oro inglese in cambio di argento napoletano. Nella mia vita ero giunto ad una svolta sotto ogni punto di vista, non solo numismatico.2 punti
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Salve. Avevo postato questo gettone in ‘Medaglistica” http://www.lamoneta.it/topic/112893-medaglia-di-farmacia/ ritendendolo una medaglia pubblicitaria della farmacia Zambeletti di Milano in quanto provvisto di un occhiello. D/ Libro di Galeno, coppa e serpente con fascia a Z con la scritta “FARMACIA ZAMBELETTI MILANO”. In esergo SJ (Stefano Johnson) R/ Stemma con sopra un elmo, contornato da fronde e in basso da un nastro con la scritta ZAMBELETTI; sul bordo IN . FERRI . ARSENIATO . SANITAS Bronzo: 4,957 g ; 27 mm. Ho visto poi che si trattava di un gettone in quanto l’occhiello serviva a cucirne uno ad ogni estremità di tre nastri di cotone di circa 45 cm di lunghezza, che portavano stampati uno i dodici mesi dell’anno, uno i numeri da 1 a 31, cioè il massimo numero dei giorni in un mese del nostro calendario, e uno i sette giorni della settimana. Con questi tre nastri si assemblava un calendario molto particolare, in cui la coppia di gettoni cucita alle estremità di ciascuno di essi serviva a bilanciare e far scorrere i nastri dei numeri e dei giorni giorno dopo giorno. Vedrò di documentare in seguito i tre nastri ‘gettonati’ con questa insolita funzione dei gettoni oltre a quella pubblicitaria. apollonia1 punto
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Comunichiamo a tutti, come già accennato nel nostro programma, che il primo bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo è in fase di stampa, sarà composto da 240 pagine in bianco e nero in formato cm. 24 x 17 (di cui 10 pagine di coda a colori riguardanti gli sponsor). In allegato la copertina (che sarà su carta rigata di color giallo chiaro) e l'indice. Nella speranza di farvi cosa gradita segnaliamo, per chiunque fosse interessato, che tale pubblicazione non verrà commercializzata ma assegnata in esclusiva ai soci iscritti alla nostra associazione e distribuita inizialmente in occasione del convegno numismatico partenopeo nei giorni 26, 27 e 28 settembre. Nell'ambito dell'evento allestiremo un tavolo con tre hostess, oltre a due nostri soci fondatori, che saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno iscriversi o ricevere informazioni sulla nostra attività e i prossimi eventi in programma, per coloro che già risultano iscritti verrà consegnato in tale occasione la tessera e il bollettino (spedito per chi non verrà a Napoli). Ringraziamo i numismatici professionisti che hanno contribuito alla realizzazione del bollettino e in particolare il dott. Antonio Morello di Cassino che ha curato la veste grafica e l'impaginazione, la sua preziosa collaborazione e professionalità è stata di fondamentale importanza. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci all'indirizzo e-mail circolopartenopeo(chiocciola)libero.it . :good:1 punto
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Buonasera aficionados dei Savoia e non! siamo stasera finalmente a condividere una delle top rarities di Carlo Alberto. Come promesso eccoVi una 50 lire 1833 Genova. La moneta è in collezione da non molto (8 anni) ed è stata acquistata a Vicenza Numismatica 2006. Riguardo questo pezzo io ho sempre avuto l'impressione di un marchiano errore nei registri della zecca genovese, da cui risulta una emissione di soli 92 esemplari. Neanche i cataloghi ci credono, e la quotano R3 anziché R4 come una coniazione così esigua farebbe presupporre. Anche i passaggi in Asta non sono così limitati. Rimane comunque un bel cavallino da battaglia! Vediamo le impressioni del Forum e, come sempre, un giudizio generale di conservazione. Un buon weekend numismatico... e non!1 punto
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Ciao a tutti posto un acquisto effettuato 1 anno fa: 5 centesimi 1861 Milano Grazie per eventuali commenti i merito riguardanti il parere della conservazione o altro, Gabriele1 punto
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Aggiornamento Settembre 2014: Dovrebbe essere più o meno tutto di quello comunicato fino ad ora in via ufficiale, ho lasciato fuori solo quelle commemorative non ancora emesse ma con tiratura prevista sotto ai 500.000 pezzi. Ricordo che sono prese in considerazione solo le tirature delle monete poste in circolazione, quindi non i pezzi inseriti nei vari folder, divisionali, coin card etc. etc Ovviamente ho lasciato fuori Andorra.................... Se manca qualcosa o ci sono aggiornamenti segnalatemelo qui, OK Sperando di aver fatto cosa gradita un Saluto a tutti Ciao Circolanti più rare Aggionamento settembre 2014.pdf1 punto
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il conio è diverso anche al rov. la mia prima domanda è stata se è una medaglia. la prima impressione a volte è quella giusta, questo esemplare è troppo elaborato( ad esempio la fattura della base delle lettere) sembra più una coniazione postuma.1 punto
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http://www.europemint.eu :good: Nella sezione euro c'èna lista con tutti i link ai siti delle zecche, adesso sto col telefono ed è difficile linkarla, ma la trovi facilmente, è in evidenza in alto in una sottosezione, mi sembra la terza.1 punto
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Io mi porto dietro sempre un bel mucchietto di monete euro per la spendita! :D Comunque non ci riuscirei, al seguito ho solo un 100 lire Minerva degli anni '70, per un ricordo del tempo che fu.1 punto
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Ciao il peso è nella norma ma a mio avviso solo quello, ti elenco le cose che a mio avviso sono discordanti da un originale, il dritto è troppo ben centrato e lo spazio libero dalla perlinatura ai bordi del tondello è troppo, il colore del metallo non mi convince ma può essere un difetto della foto, e la cosa principale è che i fondi sono troppo lisci senza le solite striature da battitura, probabilmente è l'effetto della pressatura a macchina con una pressione costante e continua, queste sono le mie supposizioni che come al solito sono tratte da foto, con la moneta in mano la cosa potrebbe apparire completamente diversa, la sola cosa da fare è di portare la moneta da un perito, visto il tipo di moneta e il suo effettivo valore se risultasse autentica. Silvio PS dimenticavo lo Svononos porta questa moneta al n°777 l'unica differenza è che la porta come tetradracma in argento.1 punto
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Io alla tua età (ma in realtà anche per alcuni anni dopo) di sera (stanco morto) mi sedevo in poltrona a guardare la tv e ogni volta mi portavo una moneta in poltrona con me a tenermi compagnia :)1 punto
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Anche se @@Ciccio 86 ne avesse le "capacita''" non sarebbe giusto farlo.Primo perche' allora si che nessuno si sforzerebbe di postare dove si deve,secondo perche' sarebbe come "gettare la spugna".Vanno aperti gli occhi e seguire le regole.Perche' le regole ci sono e in una comunita' vanno rispettate.Punto.Detto questo,la moneta e' alquanto strana,non ne ho mai viste di simile.Sembra proprio artefatta!1 punto
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Ciao Giò, davvero curiosa questa medaglia, la cui cornice con spilla al retro con ogni probabilità è stata aggiunta successivamente e le cui quattro graffe non la intaccano . La scritta in latino farebbe pensare ad una medaglia coniata in occasione di un matrimonio : "Finché viviamo e dopo" con una data specifica, 14.19.1912 , però i volti appartengono a due persone anziane ; la medaglia potrebbe essere stata donata loro (o da loro donata ad altri) in occasione di un avvenimento come le nozze d'argento, o d'oro. La medaglia non sembra avere avuto un appiccagnolo, magari puoi verificarlo. Se è d'oro, vista la data di produzione con molta probabilità è stata coniata in oro 800 KR, Il fatto che sul web non si faccia menzione dei nomi della coppia non può che significare che non erano personaggi pubblici, ma semplicemente due privati, Il cognome Corridoni, inesistente nell'Italia meridionale e nelle Isole, è molto raro al nord, più comune a Roma e nelle regioni centrali (Abruzzo, Marche, Umbria e il litorale toscano) : una indicazione troppo vaga per arrivare alla identificazione della coppia. Spilla curiosa : personalmente però non l'acquisterei.... Un caro saluto.1 punto
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- X09908090804 R015C2 valore facciale - V12546499594 M010F4 questa, vista la scritta a penna o matita e le pieghe appena sopra il facciale - S05753195926 J007D1 il catalogo in cons. stp (cioè quella prima del FDS, la da a 135€ - V08674621339 P001F1il catalogo la da a 100 in stp e 2D (penso che stia come R2) in FDS - X09361010684 R017C2di poco sopra il facciale. Tieni conto che questi sono valori di catalogo, per i prezzi di mercato guarda sul web oppure chiedi a chi vende materiale euro ai mercatini/convegni :)1 punto
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Salve ecco due monetine appena regalatemi da un amico rientrato dall'isola dell'oceano indiano si notano differenze tra le due monete cordialità Mirco1 punto
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Molto interessante il gettone della birra coniato nel 1982, che valeva come contante nel villaggio della birra a Colonia sul Reno. E’ anche raffigurato lo stemma della città, che ho trovato in rete con la rispettiva bandiera e questa descrizione: La bandiera della città di Colonia è rossa e bianca fin dal 1300. Oggi reca per lo più lo stemma, anch'esso riscontrabile su sigilli del XIV secolo. Proporzioni 3/5. Lo stemma, di ermellino al capo di rosso alle tre corone d'oro, è legato al culto di Sant'Orsola: le undici moscature, spesso anche interpretate come lacrime, rappresentano le undici vergini che seguirono la santa nel martirio. Le tre corone invece si riferiscono alla leggenda secondo cui le spoglie dei tre Re Magi si troverebbero sepolte nella cattedrale di Colonia, portate lì dal Barbarossa. Forse Corbiniano ha qualche osservazione da aggiungere. apollonia1 punto
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La conquista della Germania e dei territori limitrofi , in modo definitivo e duraturo nel tempo , rimase un sogno di Roma mai realizzato per molteplici motivi . Il primo a sognare questa conquista fu Giulio Cesare dopo aver sottomesso la Gallia , ma il suo assassinio pose momentaneamente fine a questo progetto ; lascio’ in eredita’ morale ad Ottaviano Augusto proseguire in questo intento , ma la famosa disfatta di Teutoburgo indusse Augusto a fermare il confine dell’ Impero sulla linea del Reno . In verita’ precedentemente a questa decisione finale di Augusto , avvenuta in sua tarda eta’ , che cambio’ il corso della storia di Roma , gli eserciti romani invasero piu’ volte i territori germanici quasi fino al fiume Weser con il progetto definitivo di arrivare all’ Elba , che secondo i progetti di Cesare e di Augusto avrebbe dovuto segnare il confine definitivo della conquista germanica . Alcuni anni dopo la tragedia di Varo e la morte di Augusto poi , Germanico in effetti nel corso della seconda spedizione germanica arrivo’ all’ Elba , ma queste vittoriose e sanguinose marce militari furono piu’ che altro volte a vendicare i morti e la trappola di Teutoburgo , oltre che a ripristinare il nome e la potenza di Roma presso i Barbari . Anche Tiberio in precedenza , sotto il principato di Augusto , fu sul punto di riuscire in questa ambita e sognata impresa germanica , ma la spaventosa e lunga rivolta dei Pannoni e dei Dalmati durata circa cinque anni pose di nuovo fine al grande progetto . Praticamente da questo periodo storico fino all’ epoca di Marco Aurelio la situazione , a parte sporadiche e qualche volta disastrose spedizioni militari oltre il Reno e Danubio tentate dai Flavi , in particolare da Domiziano , rimase immutata . Arriviamo cosi’ all’epoca di Marco Aurelio quando sembro’ che tutta la Germania e il mondo dei Parti si fossero coalizzati insieme contro Roma ; Marco Aurelio e Lucio Vero non poterono far fronte simultaneamente ad entrambi i pericoli anche a causa di una feroce e lunga epidemia di peste che falcidiava l’ Impero , si dette quindi la precedenza alla conclusione della guerra partica con l’ invio sul fronte di Lucio Vero , mentre i generali di Marco Aurelio tennero in qualche modo a bada i Germani in attesa della fine del conflitto orientale . Ma a questo punto leggiamo qualche passo della Storia Augusta alla Vita di Marco Aurelio relativa a questo tragico periodo , Tomo XII e successivi : “ Mentre era in coso la guerra partica ne scoppio’ un’altra contro i Marcomanni che i luogotenenti riuscirono a trascinare per le lunghe in attesa che terminassero le operazioni in oriente e che si potessero concentrare tutte le truppe sul nuovo fronte . E quando la incipiente carestia aveva gia’ fatto nascere nel popolo il sospetto della guerra , Marco dichiaro’ in Senato che sul fronte germanico era necessaria la presenza di entrambi gli Imperatori , benche’ Vero fosse appena rientrato dopo ben cinque anni di assenza ……..La guerra marcomannica suscito’ tanto panico che Marco chiamo’ Sacerdoti da ogni parte , celebro’ anche riti stranieri e purifico’ la Citta’ con ogni sorta di sacrifici espiatori rinviando la partenza di sette giorni per celebrare anche il Lettisternio secondo il rito romano , intanto la pestilenza mieteva tante vittime………Infine gli Imperatori partirono in divisa da guerra perche’ ormai i Vittuali e i Marcomanni suscitavano disordini dappertutto mentre altri popoli che erano fuggiti sotto la violenta pressione dei Barbari del Nord minacciavano di entrare in guerra anch’essi se non fossero stati accolti entro i confini dell’ Impero……..Condusse felicemente la guerra contro i Germani e concluse personalmente con successo pari al valore la terribile guerra marcomannica che aveva presentato difficolta’ senza precedenti e per di piu’ era scoppiata in concomitanza con una grave pestilenza che aveva mietuto molte vittime sia tra il popolo che tra i soldati . Dopo aver sbaragliato i Marcomanni , i Sarmati , i Vandali , i Quadi , gli Svevi i Rossolani , gli Alani , i Bastarni e tanti altri popoli germanici , celebro’ a Roma il trionfo……..” Sempre dalla Storia Augusta sappiamo che per risanare le finanze dello Stato , dissanguato da queste lunghe , lontane e costose guerre , Marco Aurelio mise in vendita all’asta nel Foro di Traiano parte del tesoro imperiale per non essere costretto ad aumentare le tasse ai cittadini e il ricavato fu sufficiente a risanare le casse statali esauste per le lunghe guerre ; inoltre talmente furono gravi per lo Stato queste tre guerre Marcomanniche , durate in pratica quasi ininterrottamente dal 167 al 179 , che Marco Aurelio fu costretto ad arruolare nell’ esercito gli schiavi , i gladiatori e i briganti della Dalmazia , tante furono le perdite dell’ esercito per morti e feriti nelle battaglie e per la pestilenza ; così prosegue la Storia Augusta : “……….Aveva intenzione di trasformare la Marcomannia e la Sarmatia in altrettante provincie romane e avrebbe attuato il suo progetto se non fosse intervenuta la ribellione di Avidio Cassio in Oriente………Comunque egli ( Marco Aurelio ) abbandono’ il teatro della guerra contro i Marcomanni e i Sarmati e parti’ per affrontare Cassio ………” Con questa inopportuna e disastrosa ribellione di Avidio Cassio finisce il grande sogno della conquista permanente della Germania perche’ non portata a termine da Marco Aurelio ormai ad un passo dalla vittoria definitiva , progetto che non sara’ piu’ ripreso materialmente da altri Imperatori fino alla fine dell’Impero . Occorre dire che la conquista della Germania , se fosse avvenuta e che non avvenne per lo spostamento dell’ esercito di Marco Aurelio in oriente contro Avidio , non fu studiata e programmata a tavolino , ma sarebbe stata la conseguenza della risposta romana all’ invasione dei Marcomanni e Quadi . Fu tatticamente giusta la decisione di Marco Aurelio di lasciare incompiuta la conquista della Germania per correre ad affrontare Avidio in oriente ? forse a noi moderni conoscendo i fatti successivi , no , ma non conoscendo nei particolari tutta la storia e i motivi che indussero Marco a non completare il suo progetto di creare le due nuove provincie di Marcomannia e Sarmatia , prima di dedicarsi ad Avidio , non possiamo fare altro che “fidarci” dei motivi della sua decisione . Vediamo ora cosa ci tramanda l’archeologia e la numismatica in piu’ rispetto a questi passi della Storia Augusta . Dagli altorilievi della Colonna Antonina a Roma , da Luciano , da alcuni passi di Cassio Dione , Storia Romana e da Ammiano Marcellino sappiamo che durante la prima invasione di Barbari , le guarnigioni romane in Pannonia , due Legioni piu’ ausiliari , furono spazzate via dai Marcomanni e Quadi comandati dal Re Ballomar , arrivando fino ad assediare Aquileia in quanto il confine orientale delle Alpi era sempre stato il punto debole dell’ Italia , facilmente attraversabile , per entrare ed invadere l’ Italia . La risposta romana tardo’ ad arrivare a causa della guerra in corso contro i Parti , ma arrivo’ , nonostante immense difficolta’ e fu sul punto di giungere ad una clamorosa svolta epocale che avrebbe cambiato il corso della storia europea……… ma la visione della vecchia germana che apparve minacciosa un tempo alle Legioni romane circa 150 anni prima , ammonendole a non oltrepassare i confini del Reno , forse riapparve nuovamente alle Legioni di Marco e fu la fine definitiva di un sogno ; anche le ombre dei morti romani di Teutoburgo rimasero indelebili nei ricordi e nella memoria degli uomini . Sotto in foto alcune monete e un medaglione attestanti la sottomissione della Germania , secondo il progetto di Marco Aurelio da dividere in due provincie : Marcomannia e Sarmatia . Due immagini della Colonna Antonina1 punto
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Ragazzi per 1000 € è un affarone. Quasi, quasi faccio un'offerta e poi chi è che non vorrebbe avere le famosissime monete del papa Wottusa? Un'assoluta rarità MAI apparse nel mondo numismatico. :yahoo: :yahoo:1 punto
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Ciao, ti faccio alcune considerazioni/manchevolezze: oltre le foto, potevi inserire peso e misure, poi onestamente se già "molti periti" come tu dici, avendo la moneta in mano, hanno espresso pareri discordanti, penso che il forum a questo punto abbia poco da dire ( almeno io) TIBERIVS1 punto
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la rarita di una moneta non la fa la baia, o il curatore del sito o chi per lui. Se una moneta e' catalogata come tale, tale resta Le rarità purtroppo non sempre rispettano la catalogazione. Non è sempre vero quello che i cataloghi riportano. Alcune monete, mi limito a quelle di Vittorio Emanuele III, visto che negli ultimi anni segue solo quelle, non rispecchiano affatto la rarità attribuita dai cataloghi. il Buono da due lire del '27, dato per RR ma di facile reperibilità in bassa conservazione, lo si trova ovunque! Mentre è estremamente raro trovarlo in FDC assoluto, qualcuno lo associava ad un RRRR ! E sono pienamente d'accordo. La discussione è recentissima. questo sito si debba ridurre ad un esercizio di onnipotenza postando solo ed esclusivamente monete da centinaia o migliaia di euro, in FDC, periziate leccate e sigillate Queste pagine hanno sempre dato spazio a tutto, dalla moneta in MB o anche meno, fino alle conservazioni massime, così è stato in passato e così sarà in futuro. Consente a tutti di esprimere opinioni e pensieri, nel rispetto reciproco. Ognuno di noi negli anni ha maturato, sulla base delle proprie esperienze delle convinzioni. Il curatore non pretende di dettare le linee guida dei collezionisti che danno vita a queste pagine. Ha una sua idea che porta avanti. Se io perseguo e ricerco il meglio è perché ho maturato negli ultimi dodici anni questa convinzione. Rispetto le opinioni espresse negli ultimi due post, su alcuni aspetti posso essere d'accordo. Eviterei anche di insistere su questa distinzione tra Numismatici con la maiuscole e collezionisti di serie B. Ho un profondo rispetto e anche invidia per coloro che dedicano tanto tempo allo studio di questa scienza, io purtroppo, dovendo lavorare e non avendo tanto tempo libero, quello che riesco a ritagliarmi lo spendo andando a tutti i convegni sparsi per l'Italia, appena posso e quando posso ancora, spendo tempo al Circolo Numismatico di Parma, benché sia a 250 km da casa mia, dove c'è sempre da imparare da chi sa di più e ha qualche anno in più di esperienza sulle spalle! Sarebbe decisamente interessante discutere a tavolino al Circolo, con questo scudo in mano!1 punto
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Ecco la mia ombra da tre anni, Jake. Salvato da un canile di Cremona ora chiuso per maltrattamenti. Quando l'ho preso era sotto peso e malato, aveva ed ha un sacco di paure, ma ora quando siamo insieme è il cane più felice del mondo !!! Ed io non sono da meno...1 punto
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1802 Svizzera 1/2 Batzen o 5 Rappen in mistura1 punto
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io infatti se devo parlare di € ne parlo qui, di la noto un certo snobismo... comunque bella variante peccato che io non le trovo mai :cray:1 punto
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Ciao, Pietro. Molte grazie per i chiarimenti sulla periodicità delle esposizioni borboniche. :good: Durante una mia ricerca sui monumenti solenni dedicati ai sovrani di Napoli, mi sono casualmente e fortuitamente imbattuto in Google Books, nel testo "Cronica delle Due Sicilie" di De Sterlich, annuario degli eventi notabili accaduti nel regno nell'anno 1841 stampato dalla nota tipografia di Gaetano Nobile. Questo, oltre ad essersi rivelato un testo essenziale per le mie ricerche sul tessuto sociale ed urbanistico della Napoli dell'Ottocento, fornisce anche delle preziose quanto inattese informazioni sulle tirature di monete col millesimo 1841 emesse in tre diverse liberate. Forse è la prima volta che emergono dati quasi ufficiali sui quantitativi emessi dalla zecca dei principali tagli monetari come piastre, tarì e monetazione in rame. Dacci un'occhiata e fammi sapere. Sull'Esposizione ti riporto invece quanto emerso dalla lettura del libro segnalato. Il 27 luglio 1841, furono assegnate le medaglie secondo lo schema che segue. grandi oro - 7 piccole oro - 14 argento prima classe - 53 argento seconda classe - 62 argento terza classe - 15 Non mi trovo con i totali indicati nel testo (20 d'oro e 120 d'argento). I totali suindicati dicono invece 21/130. Come si è letto sopra, non troviamo menzione dei due Grandi da te citati (Cariello e Arnaud jr.) a meno che non furono loro assegnate medaglie di rango inferiore, anche se ne dubito. Figurano fra gli insigniti di due aurei, una grande ed una piccola, rispettivamente a: Antonio Niccolini al tempo direttore dell'Istituto di Belle Arti, praticamente il numero uno tra gli architetti attivi nel Regno ed eguagliato a mio parere per importanza delle opere compiute, solo dal contemporaneo Stefano Gasse. Gabriele Smargiassi docente di pittura di paesaggio alle Belle Arti succedendo in questa cattedra addirittura ad un artista del calibro di Pitloo. Scusate se mi sono dilungato rasentando più volte l'OT ma non è facile scindere la numismatica dal contesto storico in cui ci si muove, quindi i riferimenti per me sono d'obbligo. Solo così possiamo capire l'importanza di libri come questi che pensati e scritti con disarmante lucidità, sono un omaggio ai posteri, una testimonianza di assoluto valore storico. A presto.1 punto
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Grazie della fiducia @@villa66! I $5 Liberty è l'unica moneta falsa che mi è stata rifilata e che non ho riconosciuto...non credo di essere tanto affidabile! :D Sembra abbastanza malconcia, come se avesse fatto parte di una collana/portachiavi. Ad occhio siamo intorno ai $300, ma ripeto che non sono attendibile. Ho però una piccola curiosità sulla serie. Questa tipologia è l'unica che può vantare tutti e 7 i segni delle zecche che erano attive durante la sua circolazione: Philadelphia, San Francisco, Charlotte, Dahlonega, New Orleans, Carson City e Denver. MM1 punto
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Ciao @ , innanzitutto grazie mille per il suggerimento e per l'attenzione ma guarda che alla fine tra prezzo al pubblico della pubblicazione (ipotetici ed eventuali 20-25 euro minimi(?) comprese spese di spedizione) e costo di associazione non c'è alcuna differenza, associarsi consiste in una spesa annuale di 25 euro (senza alcuna spesa aggiuntiva di iscrizione una tantum). Si tratta di un "volumetto" di 240 pagine che immesso sul mercato andrebbe venduto a tale cifra, ecco perchè abbiamo scelto di fare in questo modo, inoltre, chi si iscrive (ricordo che per iscriversi bisogna compilare un semplice modulo) riceverà la tessera socio e verrà informato mensilmente per mezzo di una mailing list su tutte le nostre iniziative. Stiamo valutando inoltre la possibilità di una convenzione con varie case d'asta o negozi di numismatica di usufruire di uno sconto percentuale riservato ai soci. Non pensi che convenga compilare un semplice modulo ed entrare a far parte della nostra associazione? Ci tengo molto ad un tuo gentile riscontro. Ti auguro buona giornata. :good: :hi: p.s. Ci stiamo già organizzando per il Bollettino II - 2015 ................ ci saranno importanti novità ....... forse sarà una pubblicazione ancor più corposa ....... :good:1 punto
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Della serie placche/medaglie della Straviareggio (v. post precedente e i post # 100, 76, 60), questa è dell'edizione 1984 (gemellaggio con Bologna). Metallo bianco: 40,5 g, 51x41 mm. apollonia1 punto
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Come emerso dai commenti precedenti, compreso il mio, la pubblicazione del bollettino è "cosa buona e giusta"; ma non condivido la non commercializzazione dello stesso. Perché impedire ai non soci l'acquisto della pubblicazione? A mio sommesso avviso, tale scelta impedisce la diffusione della cultura numismatica. Consiglierei di fare come l'Associazione Culturale Italia Numismatica: i soci hanno diritto a ricevere in omaggio una copia del Quaderno di Studi; il non socio, se interessanto, la può acquistare.1 punto
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Nell'estate del 1792, a seguito dell'approvazione del Coinage Act nell'aprile di quell'anno, furono coniate monete di prova da 1, 5 e 10 centesimi. Poiché la Zecca non aveva ancora una sua sede, la coniazione avvenne nella cantina di una segheria di proprietà di un certo John Harper, sita a pochi isolati di distanza dalla futura sede della zecca di Philadelphia. Secondo quanto stabilito dal Coinage Act il disme avrebbe dovuto essere una moneta composta di 892,4 parti d'argento e 107,6 parti di rame, del peso di 41,60 grani (circa 2,70 grammi), ma nel 1792 soltanto 3 monete furono coniate in argento mentre una quindicina furono quelle interamente in rame. Quasi tutto l'argento disponibile venne infatti usato per coniare l'half-disme, la moneta da 5 centesimi di cui furono prodotti 1.500 esemplari, tanto che ancora oggi si discute se si sia trattato davvero solo di una moneta di prova (pattern) o se invece abbia effettivamente circolato. Secondo la leggenda, l'argento per queste coniazioni sarebbe stato donato da George e Martha Washington, sotto forma di vassoi e posaterie, trasformati poi in monete. Il disegno del disme è attribuito a diversi artisti, tra cui Adam Eckfeldt e Mr. Birch (di questo artista, che ha dato il nome al Birch cent non si conosce il nome di battesimo). Al dritto, mostra un busto di Miss Liberty volta a sinistra, con i lunghi capelli sciolti, fluenti all'indietro. La data compare sotto il busto, mentre nel giro si possono leggere le iscrizioni LIBERTY PARENT OF SCIENCE & INDUS. (per INDUSTRY)...la Libertà Madre della Scienza e dell'Industria, un motto chiaramente derivato da quella filosofia illuminista di cui erano permeati i Padri Fondatori. Al rovescio un'aquila in volo, con le iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA e DISME. Peccato che questo disegno, di indubbio fascino, non sia poi stato utilizzato anche per le monete destinate alla circolazione. Come tutte le monete conosciute in un numero limitatissimo di esemplari (meno di 20 tra argento e rame) anche il disme dev'essere considerato di estrema rarità, con prezzi di conseguenza. Non ho riscontri per l'argento, ma un esemplare in rame, classificato Proof-62, ha realizzato in asta Heritage del luglio 2008 la bella somma di 690.000 dollari petronius1 punto
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Leggendo l'articolo di: Albizzati C., Varietà di Museografia Numismatica, Numismatica, Santamaria Anno VII, Roma 1941, pag. 1-5. che già mi aveva ispirato la discussione sul falso sesterzio di Otone, incautamente acquistato dal Museo Nazionale Romano per la somma di 6000 lire…. ho trovato anche un interessante retroscena che riguarda una delle più famose e belle monete di Taras, con la bellissima testa femminile di Satyra circondata da corona di foglie di olivo. L'emissione è descritta sul Fischer-Bossert, al n. 130, che riporto in scansione: Quindi attualmente si conoscono in tutto 7 esemplari. L'ultimo ad essere comparso era quello della famosa raccolta Moretti, nell'asta NAC 13 (corrispondente al pezzo a) di Fischer-Bossert 130): Poi c'è l'esemplare Luynes 268 a Parigi (esemplare e) di FB 130): e l'esemplare che era della collezione di Vlasto (Vlasto 154) poi venduto da MuM di Basilea 8/1949, 701 e mai più ricomparso (esemplare g) di FB 130): Riporto sotto le frasi dell'articolo di Albizzati che racconta le vicende di un altro esemplare, corrispondente al b) di FB 130, ma che doveva essere appartenuto in origine alla collezione Brera di Milano (!!!): L'articolista accenna di avere scoperto che si tratterebbe dello stesso pezzo Jameson 2389. Ecco la sua immagine sul volume IV del catalogo della collezione Jameson (stampato nel 1932): In effetti sembra essere lo stesso esemplare. Tuttavia, se si legge bene il catalogo Jameson, al n. 2389 accenna che forse proveniva dalla collezione Torremuzza (col punto interrogativo !!!). Come faceva un esemplare Torremuzza a finire alla collezione Brera di Milano…? Resta quella vecchia traccia nel manoscritto del 1864 che catalogava tutte le monete della collezione Brera a quel tempo e questo statere figurava al n. 379. Resta il fatto, facilmente accertabile, che il Garrucci, tav. XCVII, n. 22, disegnava questo esemplare, definito "della collezione Brera" !! Non so quando morì il collezionista Robert Jameson e quindi se aveva la possibilità di rispondere alla domanda sulla provenienza della sua moneta, che gli era stata rivolta da Albizzati. Il fatto che lui abbia citato come forse proveniente dalla collezione Torremuzza puzza molto: forse si era creato un antico pedigree per distogliere l'attenzione da una possibile provenienza dalla collezione pubblica milanese. Sembra proprio che sia un esemplare misteriosamente sparito, forse tra il 1927 a il 1931, dalla collezione Brera di Milano e finito nella collezione Jameson. Si vede che nemmeno al tempo del fascismo c'era una sufficiente attenzione verso il proprio patrimonio numismatico nazionale…. Questo esemplare fu venduto nel 1946 al famoso collezionista portoghese Calouste Gulbenkian e ora giace nella meravigliosa raccolta nel museo di Lisbona. Ecco l'immagine tratta dal Gulbenkian: Dal Corpus di Fischer-Bossert sembra quindi che l'unico esemplare ancora presente in una raccolta italiana sia quella della collezione Gagliardi, ora nel Museo Orsi di Siracusa. Ovviamente manca la sua fotografia e chissà quando aspetteremo…..1 punto
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Veramente interessante Acraf e sconcertante per la vicenda Brera La collezione Torremuzza, ricchissima, fu dispersa in diversi filoni ed e' possibile che l'esemplare in questione sia approdato in una delle raccolte menzionate inclusa, perche no, anche Brera . La colleziond dovette essere dispersa non piu' tardi dell 'inizio del 1800 Per la Gagliardi non manca solo la foto ( chissa' richiederla all'Orsi che risultati sortirebbe ?) bensi un catalogo dell'intero lascito. Non voglio poi menzionare il mio chiodo fisso : la Pennisi ...1 punto
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Non gli bastava mettere il faccione inguardabile della signora sui 2 Euro.Adesso le fanno anche la Divisionale..mamma mia ma non hanno niente di meglio mamco loro?1 punto
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Ringrazio anche io, dopo la lettura sono ancora più soddisfatto del mio acquisto che posto. dalla foto non si evincono i fondi lucenti, direi quasi a specchio; la moneta è stata chiusa da Bazzoni in Fdc ecz e da Tevere in Fdc e trattasi della variante "più comune". Spero in seguito di riuscire a postare delle foto migliori ove potrete notare i fondi lucenti. Ciao1 punto
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