Vai al contenuto

Classifica

  1. .Pino.

    .Pino.

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      7310


  2. carlino

    carlino

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      1222


  3. Scudo1901

    Scudo1901

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      8304


  4. Sanni

    Sanni

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      1780


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/13/14 in Risposte

  1. Ritornando sull'ipotesi G. S. C. ARAGON ho trovato su un testo online di archibugiari corrisponde il luogo e la data. E' solo una ipotesi. Antonio
    8 punti
  2. eccola: Taglio: 1 euro Nazione: Portogallo Anno: 2008 Tiratura: ??? cartina vecchia Condizioni: B+ Città: Milano
    6 punti
  3. CATANIA - CONVEGNO FILATELICO NUMISMATICO SABATO 11 OTTOBRE DALLE 8.30 ALLE 18.30 DOMENICA 12 OTTOBRE DALLE 8.30 ALLE 13.30 PRESSO GRAND HOTEL EXCELSIOR PIAZZA GIOVANNI VERGA 39 CATANIA INFO: ASSOCIAZIONE NUMISMATICA FILATELICA ETNEA TEL. 3485798023 [email protected] TEL. 3495822418
    3 punti
  4. Secondo me la questione non è complessa. Non è un pezzo che potrebbe essere buono o falso per una piccola approssimazione. Qui la questione è molto chiara : o il pezzo è un esemplare eccezionale, con un alto profilo (che le piastre dello stesso tipo non hanno) una conservazione eccezionale e un'accuratezza di conio che le sorelle non evidenziano (le piastre dello stesso tipo sono normalmente di profilo piu' basso, consunte e circolate) ; oppure ci troviamo di fronte ad una replica moderna (non una riconiazione), con particolari che evidenzierebbero tale natura (il profilo piu' alto, la conservazione ineccepibile, il perlinato troppo regolare e curato). Da quel poco che è dato vedere sarebbe lecito optare per la seconda soluzione e le perplessità sollevate da altri periti conferemerebbero tale tesi. Un esame de visu permetterebbe in ogni caso di fugare qualsiasi dubbio in proposito. Cìè infine un ulteriore elemento, ipotizzando, per assurdo (all'Archimede) che il pezzo sia genuino, ne discenderebbe una provenienza da collezione importante perché una tale moneta in queste condizioni non è certamente appannaggio di qualsiasi collezione e si sarebbe già distinta, come pedigree, con una storia di belle provenienze. L'unica eccezione a tale fattispecie è ipotizzare che provenga da un ripostiglio che pero' sarebbe un'ipotesi relativamente remota. In mancanza di una provenienza è lecito propendere per il dubbio sul'autenticità esaminando gli elementi di cui sopra e soprattutto esaminando per bene la moneta da vicino che dovrebbe aiutare a sciogliere i dubbi. Ogni collezionista che si ritrova o ha acquisito un pezzo significativo tende naturalmente a propendere sempre per la sua autenticità. E' una mancanza di obiettività che puo' ritenersi pienamente giustificata, ecco perche abbiamo bisogno dell'occhio ed expertise altrui, esperti o periti professionali che siano, per poter esaminare la moneta in modo piu' obiettivo senza interessi di parte. Accettare o meno le analisi altrui sta a noi ma in sé l'oggettività del risultato non cambia.
    3 punti
  5. E’ un raccontino piuttosto elementare ma, credo, possa dare qualche spunto interessante, è esposto al “MUSE”, il nuovo museo di Trento progettato da Renzo Piano, e racconta come si procedeva da quelle parti all’epoca del grosso della zecca trentina. I minatori medievali erano vestiti di una tunica con il cappuccio e poco altro. Per raggiungere il minerale prezioso, nel nostro caso l’argento, scavavano dei pozzi in cui si calavano con le corde. Lavoravano per lo più con un martello e uno scalpello immanicato sul lato lungo, che sarebbero diventati il simbolo stesso dei minatori. Gli scalpelli si consumavano e si rompevano facilmente durante il giorno, per questo i minatori ne portavano a tracolla un kit di ricambio. Una volta trovato il giacimento lo seguivano ovunque, senza preoccuparsi di lavorare in cunicoli stretti o labirintici. Scavavano solo dove serviva, per estrarre tutto l’argento possibile. Raccoglievano il minerale in sacchi o vaschette di legno che trascinavano con una corda. Una volta raggiunta la base di un pozzo versavano il minerale nelle ceste che venivano sollevate con una carrucola e portate all’esterno. Da qui iniziava il viaggio che l’avrebbe trasformato in argento. All’imbocco della miniera si trovavano degli addetti alla cernita e all’arricchimento del minerale, che selezionavano il materiale più ricco in argento e lo riducevano in piccoli pezzi, più facili da trasportare. Un’ulteriore selezione si otteneva nelle laverie, in cui l’acqua incanalata di un torrente lavava il minerale e faceva depositare i frammenti più pesanti contenenti il metallo. Da qui il materiale veniva trasferito con delle carriole ai forni. Il minerale estratto era per lo più galena argentifera, un solfuro di piombo che contiene l’argento come impurità. Per ricavarne il metallo prezioso servivano due fasi di lavorazione. Nel primo forno dalla galena si estraevano piombo e argento, nel secondo forno l’argento veniva separato dal piombo con un processo detto cappellazione. Il piombo fuso ossidava e veniva asportato dalla superficie fino a che non appariva il metallo prezioso depositato sul fondo: il cosiddetto lampo d’argento. Dall’argento prodotto nei forni si ottenevano lingotti che venivano trasportati alla zecca cittadina, il luogo in cui si coniavano le monete. Qui l’argento veniva raffinato e si saggiava la sua qualità. Il metallo migliore veniva ridotto in tondini piatti sui quali una sorta di timbro inciso (il conio), battuto con un martello, imprimeva l’effige del vescovo o del re e il nome della città. Dalle viscere della terra l’argento finiva così nelle tasche dei cittadini di tutta Europa.
    2 punti
  6. ciao posso dirti che si tratta di 2 dinero de aragon per filippo v 1710-1719 con al dritto il ritratto del sovrano e al rovescio 4 teste di principi mori coronate.per una catalogazione piu precisa aspetterei qualche esperto ciao.
    2 punti
  7. @@stuyvesant Una comparazione con due bronzi genuini di diverso conio. In (a) sicuramente il migliore, ben pulito , con ancora sedimenti sui bordi e nessuna frattura nei bordi. Il secondo (b) fortemente bulinato e ripatinato . anche questo di conio diverso . Un grosso bronzo (raramente se genuino) arriva a noi fratturato nei bordi. Il Calciati su oltre trenta bronzi illustrati, non c'è un bronzo fratturato . Il perché ..... Le zecche che riconiavano le dracme di Syracusa , sapevano farlo. Oggi (per fortuna ) non ci riescono , a meno ché usano il metodo a cera persa (fusione) con tutti i problemi che non si possono camuffare. Ciao .
    2 punti
  8. Scusa come fa a trovarla imbustata, non mi dire che tu ci riesci anche così tra i tuoi bei ritrovamenti :clapping: :clapping:
    2 punti
  9. Fantastiche come sempre le monete e stavolta anche le medaglie proposte da apollonia. :D Quest'estate ho avuto la fortuna di recarmi a Istanbul e poter così visitare il museo archeologico della città, contenente il famoso sarcofago di "Alessandro" (che tuttavia non è il suo). Purtroppo una buona parte del museo era chiuso per ristrutturazione. Ovviamente la sala contenente il sarcofago di Alessandro era proprio una di quelle interessata ai lavori.... :pardon: Si aggiunga inoltre che, per il fatto che stavano risistemando un po' tutto non funzionava l'aria condizionata e nelle sale si sarà raggiunta una temperatura intorno ai 40°....Cosa che mi ha fatto desistere dal rimanere a lungo come avrei voluto. Non ho potuto però fare a meno di notare e riportare qui, sempre in tema di Alessandro il Grande, alcune "prelibatezze": Ecco allora una testa marmorea di Alessandro copia del III secolo a.C. di un originale di Lisippo che ho fotografato con effetto "sanguigna". Ho immaginato inoltre lo stupore che deve aver colpito il Grande quando deve aver attraversato la Porta di Ishtar e la seguente Via Sacra a Babilonia. Qui ho riportato in particolare uno dei tori presenti sulla Porta e uno dei famosi leoni della Via Sacra.
    2 punti
  10. Per me è un qBB/BB --Salutoni -odjob
    2 punti
  11. Concordo, le reimpresse del tipo "testa piccola" sono più rare di quelle del tipo "testa grande". Un paragone valido anche dal punto di vista conservativo, diversamente da quanto accade per la "testa grande", non ne ho mai notate in conservazione eccezionale, in genere sul mercato se ne vedono in MB, BB o al massimo BB/SPL.
    2 punti
  12. Mah ... io le darei complessivamente un BB e un valore di 250/300 €.
    2 punti
  13. @@Sandrone06tp Qui non c'è nessun casino, se il curatore della sezione che non sono io che seguo la sezione falsi ma @@Ciccio 86 cerca di evitare di far aprire singole discussioni per ogni moneta è proprio per mantenere un certo ordine nelle sezioni e perchè col tempo le informazioni e le immagini inserite ad esempio per monete particolari come la tua verrebbero disperse risultando introvabili per chi le volesse cercare, cosa che non accade se queste vengono inserite nella discussione giusta. Cosa vuoi sapere ? Hai in mano una moneta autentica, si tratta di un errore di zecca, lasciamo perdere se intenzionale o meno, ha un certo valore per gli appassionati, ho inserito apposta quel link dove puoi vederne altre e perchè potessi farti un idea in merito. Il mio consiglio è di metterla in raccolta con ogni riguardo. Complimenti per la fortuna, non è cosa di tutti i giorni trovare una moneta così in circolazione............... :good:
    2 punti
  14. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2003 Tiratura: 205.800 Condizioni: B+ Città: Milano
    2 punti
  15. Ciao a tutti oggi ero al negozio di ferramenta ed ho avuto una ispirazione!! Ho creato questo vassoio!! Non criticatemi é il mio primo vassoio! Totale speso circa 3.50 (stà anche in piedi) ihih
    1 punto
  16. Buonasera aficionados dei Savoia e non! siamo stasera finalmente a condividere una delle top rarities di Carlo Alberto. Come promesso eccoVi una 50 lire 1833 Genova. La moneta è in collezione da non molto (8 anni) ed è stata acquistata a Vicenza Numismatica 2006. Riguardo questo pezzo io ho sempre avuto l'impressione di un marchiano errore nei registri della zecca genovese, da cui risulta una emissione di soli 92 esemplari. Neanche i cataloghi ci credono, e la quotano R3 anziché R4 come una coniazione così esigua farebbe presupporre. Anche i passaggi in Asta non sono così limitati. Rimane comunque un bel cavallino da battaglia! Vediamo le impressioni del Forum e, come sempre, un giudizio generale di conservazione. Un buon weekend numismatico... e non!
    1 punto
  17. Ciao a tutti posto un acquisto effettuato 1 anno fa: 5 centesimi 1861 Milano Grazie per eventuali commenti i merito riguardanti il parere della conservazione o altro, Gabriele
    1 punto
  18. No purtroppo no. Ho provato ad installarla sull'Iphone ma non me lo permette (Ipad only). Immagino che siano presenti e a colori le belle monete pubblicate nel libretto "Roman Medallions" edito dal Boston Museum of Fine Arts nel 1970. Il libretto è anche disponibile digitalizzato online a questo indirizzo: http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015025914154;view=1up;seq=3
    1 punto
  19. Il dubbio fattelo passare ... è la stessa! ;) ... aggiungo altri particolari evitando di postare, per inutilità, la sovrapposizione con i diversi passaggi di trasparenza.
    1 punto
  20. Certo, ti pregherei solo di tenerla per tuo uso personale Andrea
    1 punto
  21. Sei crudele :aggressive: :lol: :lol: :lol:
    1 punto
  22. A questo punto, qualcuno forse si starà chiedendo perché ho intitolato questo capitolo "I difficili inizi" (post #13)...o più probabilmente lo avevate già dimenticato Il riferimento è non solo al dime ma, più in generale, alle difficoltà incontrate dalla Zecca di Philadelphia nei suoi primi anni di attività. La bassa qualità dei macchinari, la scarsità delle materie prime e di manodopera specializzata, rendevano davvero improbo il compito della Zecca, incapace di produrre monete in quantità sufficiente a soddisfare i bisogni e le richieste della popolazione. E così, era davvero raro vedere in circolazione monete americane al difuori delle grandi città del nordest. Nel 1800, sebbene la Zecca fosse in funzione fin dal 1793, quasi tutte le monete circolanti erano straniere. Il Congresso era stato costretto a rinnovare più volte il corso legale di queste monete, e molti incominciavano a perdere la pazienza.....tra il 1800 e il 1802 furono presentate e discusse diverse mozioni per la chiusura della Zecca, e l'adozione di diversi sistemi per la produzione e la distribuzione delle monete. Oltretutto, molte monete d'argento prendevano la via dell'estero, soprattutto l'Estremo Oriente, dove circolavano più e meglio che in patria. E le monete d'oro, si era scoperto, valevano più del facciale, a causa di un errore di calcolo di Alexander Hamilton (primo Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, oggi ritratto sulla banconota da 10 dollari) nel 1791, a cui non si era ancora posto rimedio. Il risultato era che anche la maggior parte delle monete d'oro venivano esportate, per essere poi quasi immediatamente rifuse per recuperare il valore del metallo. Alla fine, le uniche monete a circolare dappertutto in larga misura, erano solo quelle in rame da uno e mezzo centesimo, e la loro ampia produzione riflette questo stato di cose. Un altro dei motivi per cui le monete frazionali in argento erano così scarse (tra esse il dime, con poco meno di 470.000 pezzi coniati dal 1796 al 1807, nelle due tipologie finora prese in esame) era che coloro che depositavano l'argento per poi riprenderselo trasformato in monete (di questo viveva la Zecca, non aveva riserve proprie) potevano richiedere quale tipo di monete preferissero ricevere. E poiché i maggiori depositanti erano le banche, richiedevano sempre i tagli più alti possibili, così da essere facilitate nei conteggi. E la stessa Zecca era d'accordo su questo, dal momento che era molto più semplice ed economico coniare 100 monete da 1 dollaro piuttosto che 1.000 dimes. E così non c'erano mai spiccioli d'argento a sufficienza per togliere di mezzo le innumerevoli monete estere <_< Col tempo, tutti questi problemi verranno affrontati e risolti, ma il loro definitivo superamento avverrà soltanto negli anni '40 dell'Ottocento. In allegato, la prima sede della Zecca di Philadelphia in un acquerello di Edwin Lamasure Jr. petronius
    1 punto
  23. Permettimi di spiegare... Carlo V era un convinto difensore della fede cattolica e sotto il suo governo in Germania nacque e si diffuse il protestantesimo, ovviamente non è lui che lo crea, quindi entrambe le frasi citate sono giuste ;)
    1 punto
  24. Interessanti tutti gli articoli della sezione MONETE ITALIANE MEDIEVALI E MODERNE, solo un appunto riguardante la confusione ai cenni storici negli articoli Le quadruple e le doppie d' oro di Carlo V per i tumulti napoletani del 1547 e La misteriosa iconografia di un rarissimo mezzo carlino napoletano dei Filippo III di Spagna. Dove il primo articolo inizia " Carlo V d' Asburgo, convinto difensore e sostenitore della fede cattolica......", mentre nel secondo a pag. 31 " Sotto Carlo V d' Asburgo nacque e si diffuse la corrente religiosa del protestantesimo,......" ;)
    1 punto
  25. Mi sembra di scorgere al R/ tre prue... C. Vibius C. F. Pansa? 90 a. C. Crawford 342/7 a-f
    1 punto
  26. andiamo in ordine. la moneta della Monografia seconda parte è questa la n. 194 di pag. 71 indicata come certa "zecca di Sardegna " la 194 è quella che più si avvicina alla tua qui l monete sono indicate come "zecca di Sardegna" qui ti allego anche il riferimento delle "Civiche raccolte del Comune di Milano" le monete n. 96-97-98- qui indicate come zecca italiana-forse qui c'è il testo della monete, ed i pesi che come vedi sono allineati alla tua la 98 è la più simile immagini prese da due cataloghi penso in ordine comprensibile se posso essere ancora utile, sono qui ciao Pietro
    1 punto
  27. Che sarebbe tutto finito in Cina, come i suoi predecessori In teoria hai ragione, ma credo non sia stata solo una questione economica, ma anche di principio. Forse si erano stancati che la loro moneta più rappresentativa fosse usata da tutti tranne che da loro, e così, non potendo fare altro, hanno deciso di sospenderne la produzione. La decisione arriva quando è palese che ormai a usare e spendere i dollari sono solo i cinesi che invece non sono affatto interessati a mezzi dollari, quarti e dimes. petronius
    1 punto
  28. Dal catalogo delle monete USA del forum (compilato dal sottoscritto ;)) "Nel 1804, con la coniazione di 19.570 monete datate 1803, la produzione del dollaro venne a cessare. Un aumento nel prezzo dell'argento aveva portato la moneta ad avere un valore intrinseco superiore al nominale, rendendo cosí anti-economica la sua produzione, e aveva avuto, come ulteriore conseguenza, la sparizione dei dollari fino allora coniati, che incominciarono a essere tesaurizzati. Per oltre 30 anni non si parlò piú di coniare dollari, e divenne sempre piú raro incontrarne in circolazione. La produzione riprese, timidamente, soltanto nel 1836, con i nuovi modelli creati da Christian Gobrecht." http://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-SD/3 Un altro fattore che decretò la sospensione delle coniazioni, fu che, fino a quel momento, la gran parte delle monete da un dollaro avevano preso la via dell'Estremo Oriente. Quando divenne evidente che la moneta era diventata ormai solo un articolo da esportazione, questo fatto, unito all'aumento del prezzo sopra citato, e alla cronica scarsità di metallo, portò il presidente Jefferson in persona a ordinare la sospensione della coniazione, e a disporre che la Zecca concentrasse le sue risorse sul mezzo dollaro che, insieme alla moneta da un centesimo in rame, dominò la produzione nei 30 anni successivi. petronius oo)
    1 punto
  29. Diametro 1,5 Peso 0,63
    1 punto
  30. Bravissimo...complimenti!!!! :clapping: :clapping: :clapping: Bel colpo... :good:
    1 punto
  31. GRAZIE casomai :good: , senza aggressività, te lo chiedo con cortesia, ed anche ad altri utenti di non usare il linguaggio degli sms ( anche se so che ormai è un'abitudine, e viene da sè ).
    1 punto
  32. beh gia i 50 cent di San Marino 2003 sono un gran colpo!
    1 punto
  33. @@francesco77 Mi permetto di suggeririti di inviarne anche una copia alla Biblioteca di Palazzo Massimo a Roma.
    1 punto
  34. @@min_ver concordo :)
    1 punto
  35. Si peccato per il colpo (i "colpacci" sono un'altra cosa). Ma i rilievi sono ottimi, complessivamente SPL-FDC (e non SPL/FDC che indica SPL al diritto e FDC al rovescio) ;) Congratulazioni, conservazione inusuale per il tipo monetale.
    1 punto
  36. @@lollo2013, Per quanto ne possa capire io la tua è con la R davanti alla data, quindi rara secondo il cat. Gig. Come valutazione economica stai intorno ai 130/180 euro. comunque aspetta altri pareri.
    1 punto
  37. "Il primo vero vincitore è la Cina. La presidenza di Barak Obama iniziò con una maggiore attenzione alla Cina ed all’area del Pacifico. Ora la Cina desta meno attenzione e persino la visita in Malesia di Obama è stata rinviata con la scusa del blocco dei fondi." Questo ora come ora, visto il casino in Ucraina, ma non vuol certo dire che l'attenzione generale USA nei confronti dello scacchiere orientale sia scesa. "La segretaria di Stato – Hillary Clinton – effettuò ripetuti vertiginosi caroselli nel paesi asiatici ( i vari ” stan”) e ripropose alleanze politico-militari ad Australia, Filippine e Giappone." Le alleanze militari esistono già da un pezzo, più o meno marcate: i "caroselli" servono a creare il massimo di concordia/coordinamento possibile fra i vari paesi, dato che quasi tutti sono in contrasto anche fra loro per via delle rivendicazioni sovrapposte nel Mar cinese meridionale e altrove. "Il Giappone fu incoraggiato al riarmo." Il Giappone non ha bisogno di nessun incoraggiamento al "riarmo", sia perchè dagli anni '60 circa è piuttosto ben armato (quelle sul Giappone che ha forze armate piccole, non ha industrie militari, non può avere portaerei ecc. ecc. sono favole) sia perchè per aumentare le risorse alla difesa gli bastano e avanzano la crescita geopolitica cinese e le attività missilistiche della Corea del nord. "La Unione Europea, rappresentata da una persona non eletta, appartenente ad un paese non fondatore e non più centrale" Non è ben chiaro, ma pare si riferisca alla figura del rappresentante della politica estera europea. Il rappresentante è eletto dal Consiglio europeo (cioè dai capi di governo degli stati, di comune accordo) ed è appunto solo un rappresentante, cioè non un ministro che decide e dà indirizzi politici ma un diplomatico che viene incaricato di portare avanti i negoziati per conto dell'UE se e quando tutti i suoi stati concordano nel perseguire un obiettivo. Di conseguenza è anche inutile che provenga per forza da un membro fondatore della Comunità Europea. E speriamo che vadano avanti! Abbiamo abbondanti scorte stoccate di gas e petrolio, e altro se ne può estrarre o importare: magari è la volta buona che noi europei ci svegliamo e impariamo a gestire i cxxxx nostri senza questo continuo concepirci in funzione della dipendenza da qualcun altro... pure la Russia sotto Putin poi, geniale davvero! Che si estragga, che si sviluppino shale gas e shale oil, che si differenzino i fornitori, come si sarebbe già dovuto fare da un bel pezzo.
    1 punto
  38. Guarda che nessuno ha mai parlato d'ingresso dell'Ucraina nell'UE, cosa impensabile se non in un futuro più o meno remoto: in questione ci sono le sfere d'influenza. E qui secondo me bisogna fare attenzione, perchè il discorso che le zone ucraine russofone tanto vale se le prenda Putin è pericoloso: equivale ad accettare il principio che è giusto e sacrosanto mettersi a combattere guerre per annettere territori che hanno sempre fatto parte di un altro paese ma sono abitati da un gruppo affine al tuo. Infatti di sicuro in questa faccenda non c'è proprio niente tranne i morti. L'abbattimento di qualunque aereo di quella categoria può essere effettuato sia con cannonate (mitragliate) di caccia che con missili superficie-aria. Il rapporto olandese parla genericamente di "molti oggetti ad alta energia provenienti dall'esterno" proprio perchè questi potrebbero essere sia colpi di cannone di un caccia che frammenti di testata di un missile. I missili eliminano bersagli di questo tipo investendoli con uno sciame di frammenti provocati dall'esplosione della testata, azionata dal seeker (computer) di bordo che calcola il momento ideale della detonazione per aumentare la probabilità di colpo a segno col massimo danno. - Con pochissime eccezioni tutti i caccia di categoria superiore di qualunque nazione sono dotati anche di cannone (mitragliatrice), quindi se ipotizziamo che l'abbattimento sia stato eseguito da un caccia il responsabile potrebbe essere tanto un aereo ucraino quanto uno russo penetrato in Ucraina. - Sistemi missilistici di terra in grado di abbattere un aereo a quella quota sono in servizio sia in Russia che in Ucraina, per la precisione i Buk e anche i più vecchi Kub, mentre in mano solo alla Russia ci sono anche altri sistemi. Le batterie di missili sono composte in genere da un veicolo-comando, un veicolo che trasporta e aziona il sistema di scoperta e acquisizione dei bersagli e più veicoli trasportatori-elevatori-lanciatori di missili. Esistono diverse varianti dei singoli sistemi, in cui le più moderne sono dotate di interrogatore IFF, uno strumento che emette un segnale criptato verso i velivoli non identificati: se questi rispondono a loro volta con un segnale riconosciuto vengono classificati come amici, se invece non rispondono (perchè non hanno rilevato il segnale o non l'hanno riconosciuto in quanto è diverso da quello standard della propria forza aerea) diventano pending, ovvero non si sa se sono neutrali o nemici. All'apparenza in questo caso potrebbero essere stati solo gli ucraini, ma il Malaysia Airlines è stato abbattuto a Luglio, cioè circa due mesi dopo che la Russia ha preso il controllo delle operazioni dei ribelli in Ucraina e ha cominciato ad introdurci anche unità regolari dell'esercito senza distintivi (ma riconoscibili dalle armi che usano), oltre alle molte unità speciali dei servizi segreti che aveva infiltrato già da prima: non può essere escluso a priori che sia stato tirato giù dai russi in appoggio ai ribelli, oppure da unità ribelli addestrate ad usare per conto loro un sistema di quelli, anche se mi pare più difficile. Le commissioni d'inchiesta non sono arrivate ancora a nulla di definitivo semplicemente perchè la questione è complessa e tutte le ipotesi aperte.
    1 punto
  39. Taglio: 1 euro Nazione: Finlandia Anno: 2010 Tiratura: 738.000 Condizioni: B+ Città: Milano
    1 punto
  40. Questo scudo ha tante possibilità di essere autentico quanto ne ha il PIL italiano di avere il segno più a fine 2014! ;)
    1 punto
  41. @@fofo certo che ci piace :) le piastre toscane sono monete affascinanti e bellissime, la tua è in conservazione sempre molto buona per il tipo, conservazioni superiori sono difficili da trovare e costano un occhio, il MIR la cataloga al IV tipo, numero 226/2, diametro 41/42 mm, peso 32,00-32,36, R2 un saluto
    1 punto
  42. Grazie signori Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
    1 punto
  43. Alla NAC 80 del 20 ottobre prossimo sarà battuto questo tetradramma tolemaico di standard attico (17,10 g) con prezzo di partenza 10.000 CHF. JDL Collection Part II: Geek Coins. ASIA. SATRAPY OF EGYPT. PTOLEMY, 323–305. Tetradrachm, Alexandria c. 312, Attic standard, AR 17.10 g. Obv. Diademed head of deified Alexander the Great right, wearing horn of Ammon, elephant’s skin and aegis. Rev. AΛEΞANÄΡOΥ Athena Alkidemos standing right, holding spear in right hand and shield in left; in left field, monogram ; in right field, eagle standing on thunderbolt and EY. Literature BMC The Ptolemies, Kings of Egypt 2, 6, pl. I, 2 SNG Copenhagen - cf. 16 (drachm) J. N. Svoronos, Ta nomismata tou kratous ton Ptolemaion, Athens, 1904–1908, 44, pl. II, 22 O. H. Zervos, ”The Early Tetradrachms of Ptolemy I”, MN 13, 1967, pl. IV, 23 M.-M. Bendenoun, Coins of the Ancient World, A portrait of the JDL Collection, Tradart, Genève, 2009, 37 (this coin) Condition In exceptional condition for the issue and among the finest specimens known. Struck on a very broad flan and exceptio- nally complete, lightly toned and good extremely fine. Provenance Bank Leu AG 28, Zürich 1981, lot 216. Sarà interessante seguire l’asta dal vivo (via computer per chi non sarà presente a Zurigo). Qui http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-89 al post # 1323 avevo presentato il mio tetra di Tolomeo I in standard tolemaico (15,6 g). apollonia
    1 punto
  44. A mio avviso si tratta chiaramente di tre monete provenienti dalla stessa coppia di coni, sia pur ad un diverso grado di usura (e di rottura) degli stessi, questa mi sembra l'unica cosa certa. Per valutarne l'autenticità o meno a mio avviso bisognerebbe partire da questo dato di fatto, cercando di spiegare ad esempio quali caratteristiche ci aiutano a capire che una moneta è il "clone" di un'altra. Altrimenti dovremo concludere che o tutte e tre le monete sono autentiche (come tenderei a pensare io, se potessi contare sulla conferma data da un esame autoptico), oppure tutte e tre sono false. Mi permetto anche di rilevare come questioni del genere sono sempre molto delicate, per cui mi pare opportuno precisare che nel catalogo Gorny & Mosch non è scritto che la moneta proviene da NAC 75, ma solo "vgl. auch ( = confronta anche) NAC 75..., lotto 696", che è cosa totalmente diversa. Mi sembra opportuno precisarlo perché il dichiarare pubblicamente che un' asta ha dato informazioni palesemente scorrette, riguardo ad esemplari la cui autenticità si sta discutendo, potrebbe involontariamente generare nel lettore sospetti che in questo caso non sarebbero evidentemente giustificati. Saluti, Andreas
    1 punto
  45. Seconda foto. Un ritrovamento di tetradrammi... Quanti? Tanti da non riuscire a contarli!!!
    1 punto
  46. Nella CNG 97 Printed Auction che chiude il 17 settembre prossimo sarà battuto questo ‘super’ tetra di Filippo della collezione ex Lockett Le Rider Plate Coin – Ex Lockett Collection. CNG 97, Lot: 80. KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Tetradrachm (22mm, 14.48 g, 6h). Amphipolis mint. Struck circa 355-349/8 BC. Head of Zeus right, wearing laurel wreath / ΦIΛIΠΠOY, Philip, wearing kausia, chlamys, tunic, and boots, raising right hand and holding rein in left, on horseback left; bow below raised foreleg, horizontal club below belly. Le Rider 119a (D56/R101) = Lockett 1411 (this coin); SNG ANS 474 (same rev. die); SNG ANS 475 (same obv. die); SNG Berry 114. Superb EF, attractive old collection toning, insignificant die break on obverse. Struck in high relief from exceptionally detailed dies. Ex Mieza Collection (Nomos 7, 15 May 2013), lot 44; Nomos FPL (Winter-Spring 2009), no. 35; LHS 100 (23 April 2007), lot 216; Richard Cyril Lockett Collection (Greek Part II, Glendining, 12 February 1958), lot 1324. L'offerta dei tre collezionisti attualmente in gara ha già raggiunto il valore di stima ($10000). Credo che ne vedremo delle belle da qui al 17 settembre. apollonia
    1 punto
  47. Però in questo caso, si riesce a distinguere, palesemente, i riconii dagli originali. Per le monete del Regno, invece, la cosa è più problematica (teoricamente potrebbe essere impossibile), in quanto, i tondelli utilizzati hanno le stesse caratteristiche.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.