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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/30/14 in Risposte
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Scusatemi ma non posso esimermi dallo scrivere una nota di apprezzamento nei confronti della security presente al nostro convegno di Napoli, vi racconto brevemente una storia che ha avuto un lieto fine: Ieri mi ha contattato un mio amico numismatico di Sorrento, il sign. G. A., il quale mi ha informato di aver smarrito una medaglia in oro del 1920 del peso di circa 11 grammi, ovviamente non ho voluto informare nessuno finora perchè mi era sembrato scontato che un simile oggetto potesse essere già nella tasca del nuovo possessore, e invece ho commesso un grande errore! Quando stasera ho letto l'intervento di Gionni mi si è accesa la lampadina, l'ho contattato in privato e mi ha accennato del ritrovamento. In pratica lo sventurato amico sorrentino aveva smarrito la medaglietta sabato nella hall dell'hotel tra i divani adiacenti alla reception, un agente della security ha poi trovato domenica sera (durante le operazioni di verifica di oggetti smarriti) la bustina trasparente con la medaglietta che è stata consegnata immediatamente ai responsabili dell'agenzia, stasera, appreso del ritrovamento proprio in questa discussione li ho subito messi in contatto con lo sfortunato/fortunato proprietario il quale ha descritto loro la medaglia nei dettagli. In conclusione: la stessa gli verrà restituita tra qualche giorno. Una storia triste per un appassionato come noi che si conclude nel migliore dei modi, per persone oneste che svolgono il loro compito in maniera estremamente professionale non è certo un atto di eroismo ma di routine. La società di oggi dovrebbe prendere esempio da persone del genere e fare dell'onestà e della correttezza una ragione di vita. Ringrazio a nome di tutti coloro che hanno partecipato al convegno numismatico di Napoli la "2 Emme security" di Roma che ha svolto un lavoro encomiabile. Grazie! :good: :clapping: :hi:4 punti
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buonasera, caro Pietro seguo e apprezzo quello che scrivi sul forum e i tuoi articoli , te ne ho dato conferma ufficialmente anche sabato personalmente insieme agli amici in comune. 0ggi ho iniziato a leggere il tuo grande lavoro --Maestri di Zecca,di prova ed incisori della Zecca napoletana dal 1278 al 1734-- poi sfogliando il primo bollettino del circolo numismatico partenopeo a pag. 101 c'è la continuazione temporale scritta in collaborazione con Francesco ---Maestri...................dal 1734 al 1860--- credo che le due pubblicazioni dovevano essere accorpate tra loro in un unica pubblicazione a colori con una copertina importante in formato grande e cartonata-telata con scritte in oro per intenderci come ---il medagliere del d'auria-- il tuo studio lo meritava e spero che tu apprezzi questo consiglio con stima michele c4 punti
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Adesso com molto piacere devo lasciare una foto molto importante e significativa: "ragazzi" la Numismatica inizia da qui > > Quello che più mi colpito è che ho notato che molti giovani compravano libri......bene !!4 punti
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Desideravo ringraziare pubblicamente i tre giovani e validi autori, gli amici: Raffaele Iula, Nicola Tammaro e Fabrizio Arpaia. Due di loro hanno pubblicato se non erro i loro primi scritti numismatici proprio nella nostra prima pubblicazione, spero tanto che siano i primi di una lunga serie e che grazie alla rinascita di questa pubblicazione possano aggregarsi nuovi talenti. Un grazie infinito anche agli autori ed amici: Franco Punzi, Alberto D'Andrea, Pietro Magliocca, Davide Maria Gabriele e Michelangelo Bonì che grazie al loro impegno hanno reso possibile la pubblicazione.3 punti
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Ho speso 12 euro per un catalogo montenegro per delle quotazioni fuori dalla realtà, anzi estremamente fuori dalla realtà.3 punti
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Queste foto le dedico a @@borghobaffo @@giancarlone e @@milites Placche in argento a sbalzo e cesellate (confraternite e congreghe varie) di fattura napoletana e siciliana tra '700 e '800, dimensioni cm 16x12 circa. Non sono un esperto su queste produzioni e per tanto, se possibile, qualche nozione storica sarebbe utile da parte degli esperti. Ne ho presa una anch'io riguardante l'Immacolata Concezione perchè è stato amore a prima vista, più tardi ve la mostro.3 punti
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Carissimi, vorrei condividere con voi una mia nuova moneta: 2 Lire 1912 "Quadriga veloce". Come ho già detto in altre occasioni io preferisco questo tipo di quadriga a quella "briosa" per la sua, secondo me, maggiora eleganza: i cavalli sembrano appena usciti da una scuola di equitazione inglese. Ovviamente non intendo contrappormi alla bella recente discussione di @@renato sulla "Quadriga briosa" ma mi sembrava giusto mostrare anche una bella "veloce" del 1912 consapevole del fatto che la maggioranza di voi preferisce la "briosa". Saluti, Vince.2 punti
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Complimenti, metallo ancora gradevolmente lucente, lo Spl potrebbe starci comodo, sarebbe da vedere in mano, ma al di la di questo, per questa tipologia personalmente non bado tanto al grado conservativo ma invece all'appeal finale della moneta, cosa che ha questo esemplare. Non dimentichiamoci che è il tondello più iellato e maltrattato della nuova emissione monetale del Regno delle Due Sicilie... mica poca roba L'unico "neo", per me, è rappresentato dall'assenza di quel "sano sporco" sul metallo che mi fa tanto impazzire... :D Non mi ricordo se era già stato chiesto, sul taglio ha i gigli? Chiedo una cortesia se fosse possibile: potrebbe fare delle foto frontali ed in alta risoluzione della moneta? Dovrei vedere meglio il dettaglio dei capelli nella parte superiore della corona. Se fosse possibile vorrei togliermi un dubbio. Grazie in ogni caso2 punti
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E io come promesso a @@odjob pubblico un tarì 1622 di Filippo IV d'Asburgo, sempre dal convegno di Napoli, non so se è stato già pubblicato, ma uno in più fa sempre bene....2 punti
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Partecipo con questa moneta di Napoleone : 5 franchi 1809.2 punti
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Ciccio ti ha fatto notare questa cosa anche perche' senno' ci troveremo con mille topic aperti.Non sara' sicuramente il tuo caso,ma spesso non si usa il tasto cerca e si trovano copie e topic uguale a distanza di poche righe.Visto che non ha la possibilita' di unire le discussioni,meno si fa diaspora di informazioni meglio e'.Comunque per tutto cio' che riguarda i 2 euro cc 2014 nella prima sezione trovi tutto cio' che puo' interessarti nella specifica annata 2014. A presto2 punti
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Allora secondo questo ragionamento apriamo un thread a domanda solo perchè non ci va di leggere il resto ? Oppure ogni cambio pagina scriviamo una medesima cosa perchè non vogliamo leggere tutto ? E' chiaro anche a me, sono italiano , ma da curatore ho pensato di fartelo notare , che se ne era già parlato eccome . @@Antony Ovviamente se vogliamo scrivere di 2€ commemorativi ci informeremo su di essi, non sui 5€ finalndesi. L'ho specificato ma mi pare ovvio cosa intendessi. Non vanno letti tutti i post, e non è obbligatorio , ci mancherebbe.2 punti
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Augurissimi al caro amico PierluigiRoma, speriamo di rivederci presto. Estendo gli Auguri anche a @@mercatese, @@fanghi, @@Doge92 e Tonio85 Buon Compleanno a tutti, Giò :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno:1 punto
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Notavo che l'iconografia di Minerva al rovescio è particolare: in questa emissione il serpente è generalmente contenuto nello spazio dello scudo, poche volte spunta un po', qui si eleva del tutto, tanto da poter essere scambiato per una coda della dea (povera Minerva). Confessate: più di qualcuno l'ha preso per la coda! :lol: :blum: Specifico che la mia è unicamente una considerazione iconografica per farci due risate (vi trovo molto seriosi e poco partecipi in questa discussione! Avevo avuto un'impressione differente prima di iscrivermi).1 punto
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@@Layer1986 al Convegno non ci ho fatto caso, adesso sì...ma dopo il punto d'interpunzione di PHILIP quante I .... conti ? Grazie1 punto
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super!!! sono sempre 25 gr di moneta Argento 0.900 sarei proprio contento di trovarne una in circolazione :D1 punto
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Ciao pro il "mi piace" è il minimo, considerato il tempo messo a disposizione del nostro Amico. :dirol: ;) luciano1 punto
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è una moneta dei Savoia , da queste foto purtroppo no si riesce a vedere molto e pure la conservazione non aiuta :( Matteo P.s le foto tagliale quando le posti , intanto non ci interessa lo sfondo bianco ;)1 punto
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Gettone sociale di Sedico (Belluno Veneto) con contorno a forma di stella ottafilla D/ S O intrecciate / stretta di mani/ SEDICO/ ramo di palma R/ Spilla di appensione orizzontale / 800 Argento: 4,7 g, 38,7 mm. apollonia1 punto
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Il riferimento nel post # 1948 al miracolo di Gesù che con cinque pani e due pesci sfamò cinquemila persone potrà considerarsi irreverente, ma ironico non più di tanto. I sei esemplari sembra provengano da una ‘clonazione (non coniazione!) monetale’ analoga a quella della riproduzione di organismi viventi nelle biotecnologie. Il dato impressionante e indiscutibile nella sua oggettività si ottiene dai pesi dei sei tetradrammi la cui elaborazione statistica dà un valore medio di 17,26 g e una deviazione standard di 0,027 g, come dire una variazione tra 17,23 g e 17,29 g, che in percentuale vale lo 0, 16%. In altre serie di esemplari ho trovato variazioni di peso sullo 0,6-0,7%, che pur essendo di entità relativamente modesta rispetto a quella di altre serie di monete che può arrivare al 2%, sono sempre più del quadruplo di quella di questi sei esemplari. Stesse considerazioni sull’analogia valgono per il diametro nonché per lo stile e i dettagli anche minimi del conio, mentre le uniche differenze significative sono quelle relative all’orientamento degli assi. apollonia1 punto
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@@Silver70, per buona è buona, una moneta comune con una tiratura di 7.500.000 pezzi, purtroppo allo SPL non arriva, a mio dire complessivamente diciamo un qBB.1 punto
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va be', stante l'assenza di curiosità, posto anche il rovescio e decreto la fine del quiz... ma l'identificazione la lascio a voi.1 punto
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Moneta assolutamente non circolata, ha ancora la ramatura originale di zecca quasi piena. Sul concetto Fior di Conio-quasi Fior di Conio- colpettino invisibile-manca un pelo o un baffo al fior di conio, potremmo stare a discutere per ore senza arrivare a una soluzione univoca. Su queste monete recenti il concetto non è che cambi poi granchè rispetto a medioevali o rinascimentali: se piace la si compra, se non piace la si lascia dov'è. Essendo una monetina piuttosto comune anche in alta conservazione credo sia più importante capire se il prezzo che viene chiesto è congruo, piuttosto che stare a cavillare sulle piccolezze, soprattutto se non si è uno specialista assoluto di questo settore e non si ha intenzione di creare una collezione completa puntando solo a Fior di Conio supermegamirabolanti.1 punto
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Come ti hanno già detto, serve vederle per valutarle. Ma, ripeto, se non sono Fior di Conio o perlomeno superiori allo SPL dimenticati di avere del valore. Te lo dico solo a titolo di esempio: di monetine repubblicane del livello delle tue, circolate ma selezionando solo gli esemplari in condizioni migliori (quelle messe peggio sono già da anni partite in direzione Banca d'Italia), ne ho un album pieno a casa, parliamo di qualche centinaio di pezzi. Il valore commerciale? Forse di tutto l'album riesco a farci 10 Euro, e considerando ci siano almeno 5 Euro di valore del raccoglitore. Di rarità nelle monete repubblicane post-1950 c'è pochissimo, il 90% è stracomune solo che, chissà perchè, i media tendono a creare false rarità quando si parla delle vecchie lire, giocando sull'equivoco della conservazione. perchè è vero che un 100 lire del '59 (per citare una moneta della tua lista) può valere qualche centinaio di Euro, ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE se è in perfetto Fior di Conio. La moneta in sè è comunissima, diventa rara da trovare SOLO nella conservazione massima, perchè, come è facile immaginare, la stragrande maggioranza delle monete emesse sono finite in circolazione, solo poche sono state accantonate già all'epoca e si sono conservate come appena coniate. A questo possiamo poi aggiungere che nella maggior parte dei casi una monetina da 50 o 100 lire che a un profano appare in buone condizioni (ma solo perchè è coniata in acmonital , una lega acciaiosa molto tenace e durevole nel tempo), in realtà ha circolato come minimo 40 anni, il che vuol dire che per un addetto ai lavori è in pessima conservazione.1 punto
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Ciao Parli con un malato delle quadrighe briose, ma che non disdegna per nulla le veloci, sopratutto se come questa :) La tua moneta e' un'opera d'arte. Spesso passa in ''secondo piano'' rispetto alle briose perche' i rilievi dei conii erano piu' deboli e bassi. Credo che sia molto molto bella come moneta. L'idea e' molto simile alla briosa, ma esprime molta piu' concretezza, pacatezza. Un ordine strano delle cose. Sembra e da' l'idea che ci sia il controllo assoluto su tutto. che si possa manovrare ogni singola cosa che ci circonda. Sai cosa ho sempre amato delle quadrighe veloci? L'italia. La veste piu' vaporosa, il mantello spesso. Sembra che abbiano curato piu' la grandezza e la presenza dell'italia rispetto ai dettagli dei cavalli. E' un bel contrasto se messa accanto ad una briosa. Inoltre le figure sono molto proporzionate, non come le Bighe :) Bella bella, complimenti per la moneta :)1 punto
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Quindi oltre il post pulizia delle monete va da sé che si potrebbe aprire un nuovo post su pulizia oblò? :)1 punto
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@@Arciduca Ho il file aggiornato solo fino al 22 Settembre e fino ad allora nessuno l'aveva ancora trovato quindi direi di si, aspetta domani o dopo che pubblichiamo l'ultimo aggiornamento con tutto Settembre comunque. Ciao Ciao............. :D1 punto
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No, tranquillo . A volte può capitare, specie per sms o per Forum, che può sembrare un tono alterato . Sono le grandi incomprensioni del nuovo secolo , purtroppo . E' che in quanto curatori , ci sono dei momenti morti e dei momenti di iperattività tra nuove discussioni da chiudere , o neofiti o interventi da fare . Ovviamente noi facciamo affidamento su utenti esperti e presenti da tanto tempo, come te . Per il resto , può capitare , a me o a te , non è successo niente :good:1 punto
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Caro Mario, ti ringrazio delle preziose indicazioni...che i grossi astigiani compaiano poco me ne sono già accorto... finora non sono riuscito a trovarne altri neppure nei cataloghi d'asta. Ho poi notato come di 10 ripostigli/ritrovamenti di denari di Asti riportati in Astensis, in nemmeno uno ci fosse un grosso di Asti, eccezion fatta per quello di Massingy che come scriveste non specificava il tipo di monete... sarebbe da approfondire! Ho poi notato solo ora che per il ritrovamento n.3 di Genova del 1853 avete scritto che: "14 denari furono traferiti ad Asti dove sono custoditi presso l'Archivio Storico. Fonte, Uffici Archivio Storico di Asti." Sarebbe possibile avere più informazioni al riguardo? Perchè quando sono passato io, mi hanno detto che loro monete non ne hanno! Sempre a proposito dei grossi mi sono poi scaricato la pubblicazione di Lorenzo Bellesia, L'Ambrosino milanese, dove a proposito di grossi astigiani, l'unico grosso proposto è di fatto il doppio grosso da 2 g. (usando l'immagine del CNI) usato per confronto con altri grossi da 2g. ma se ho ben capito tutti i grossi di Asti (almeno stando al CNI) sono da circa 1 g. (1,35 - 0,87 g in Bobba & Vergano). A questo punto, considerando i commerci delle principali famiglie astigiane, qualcuno in passato ha già cercato/trovato monete di Asti in ripostigli/ritrovamenti di quelle zone? Ho letto che i commerci di Asti erano favoriti anche da alcuni contratti degli Astigiani con il Duca Ugo di Borgogna, per poter avere libero accesso sulla strada di Chalon-sur-Saône, fino a Digione e da lì alle famose sei fiere di Champagne. I Lombardi (così erano definiti i mercanti astigiani), tra il XII secolo ed il XIII secolo, conclusero più di venti contratti di investimento e finanziamento relativi a tutte e sei le fiere. Infatti, gli astigiani si resero presto conto che la vera attività redditizia era quella del prestito di denaro su pegno, vista la scarsità di argento in tutta Europa. Ma, per poter compiere questa attività e aggirare l'appellativo di usurai, cercarono un'investitura istituzionale. Questo avvenne grazie al privilegio accordato nel 1225 dal re Luigi VIII di Francia. Nella Cronaca di Ogerio Alfieri si legge che a partire dal 1226, gli astigiani cominciarono a prestare tenendo 'casane' in Francia e nelle regioni d'oltremare. La clientela appariva molto variegata, dallo stesso re, al nobile, al borghese, fino al contadino. Nel Trecento i tassi praticati dai Lombardi si assestarono intorno al 43%, ed i guadagni ingentissimi, nonostante sempre il rischio dell'accusa canonica di usura, provocarono uno sviluppo economico notevole sulla città di Asti. Le attività commerciali della famiglia Solaro (guelfi) erano principalmente tra le fiere di Provins, Troyes, nella Francia del Nord e nelle Fiandre. Nel Trecento il grosso dell'attività si concentra in Borgogna e Franca Contea. Tra i loro clienti i Savoia, specialmente all'inizio del Trecento, e Leonardo Solaro ebbe il monopolio della casana di Torino per concessione degli Acaja. I Falletti furono una famiglia attivissima in campo finanziario già dal 1110. Sono già presenti a Genova dal 1184, e nel corso del XIII secolo l'attività di prestito diventerà l'occupazione principale della famiglia, soprattutto in Piemonte in società con la famiglia Troja. In seguito estesero il loro raggio d'azione anche ad Avignone. I Troja furono principalmente attivi in Germania e nel nord Europa con banchi a Metz e in Lorena (XIII secolo), Colonia, Bonn e Lucerna (XIV secolo). Nel 1387 furono anche presenti con un banco nella ricchissima Gand nell Fiandre. In Italia furono principalmente attivi a Chieri. L'attività dei Malabaila era principalmente in Savoia, spingendosi sino a Chalon-sur-Saône: i fratelli Giacomo, Antonio e Guidetto, del ramo di Castellinaldo, divennero nel 1342, banchieri Papali ad Avignone. I Guttuari (ghibellini) già dal 1200 sono attivi come mercanti di stoffe a Genova, nel 1235 aprono un banco di pegno a Provins, poi a Besançon, Bruxelles e Berna. Gli Isnardi, potentissima e ricchissima casana astigiana, aveva i principali commerci nella zona dello Champagne, ma la loro agiatezza, le permise di essere il banchiere di fiducia di moltissimi grandi personaggi medievali. Prestarono denaro, all'arcivescovo di Lione, ad Amedeo V di Savoia ed Ugo di Vienne. Le attività casaniere dei Turco si svilupparono principalmente sul mercato fiammingo, e su quello della Savoia, con prestiti ai Conti di Hainault e Namur. Gli Scarampi da Genova, si svilupparono nelle fiere di Champagne, e quindi nel Trecento a Parigi, Meux ed Auxerre, fino a raggiungere i mercati belgi di Malines. Erano in società con gli Alfieri. Le attività commerciali degli Alfieri si svolse principalmente in Savoia e a Friburgo, dal Trecento l'attività sembra concentrarsi nei Paesi Bassi (Bruxelles, Lovanio). Martino Alfieri fu nominato tesoriere del conte Amedeo V di Savoia, nel 1300. L'attività casaniera dei Pelletta si spinse fino in Piccardia, per continuare in Savoia e nelle Fiandre. Gli Asinari seppero creare una fitta rete di banchi e commerci in tutta Europa, dalle Fiandre alla Germania (Siegburg, Oberswesel, St. Goar), alla Svizzera, alla Borgogna, con interessi sulle raffinerie di sale di Salins. I prestiti all'arcivescovo di Colonia, portarono benefici sui mercati di Colonia, Bonn, Adernach. Cercando forse in ripostigli non italiani, chissà che non esca qualcosa di interessante... Q.Matsys - Il banchiere e sua moglie (1514) - Museo del Louvre1 punto
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Volevo segnalare 2 ottimi scambi con .Pino. Sempre puntuale, preciso e disponibile. Grazie grazie grazie Alla prossima :good:1 punto
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Sì, questo tipo di monete possono aver circolato o essere state emesse anche nei secoli V e VI. Purtroppo la scarsa conservazione impedisce una classificazione più precisa, perlomeno guardando le foto. Consiglio di farle vedere de visu ad un esperto della vostra zona. Arka1 punto
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Bisogna sempre ringraziare le persone che non solo sono appassionate di numismatica, ma la studia è la divulgano, anche con molte difficoltà, infatti ai tempi d'oggi credo sia molto difficoltoso poter fare delle pubblicazioni così di nicchia e sopratutto di monetazione della Sardegna, che non ha sicuramente lo stesso risalto di altre in Italia, quindi bisogna ringraziare chi con il propio lavoro e mille sforzi riesce a divulgare la numismatica....................1 punto
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@@Illyricum65, @@grigioviola, grazie dei chiarimenti...è sempre un piacere leggervi ed acquisire da voi nuove conoscenze... Perdonatemi un O.T.: VI svelo chi è il vero scopritore dell'hoard. Ebbene sì, è lui1 punto
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Credo che Providentia abbia già individuato brillantemente... Medaglie stupende, si dovrebbero avere più iniziative di questo tipo ai convegni... Purtroppo molti collezionisti sono un po' restii ad esporre i "propri tesori"... Fortunatamente non tutti la pensano così :) PS Mi ha fatto piacere conoscerti di Persona REX, le prossime volte spero di aver più tempo per chiacchierare ! :) PPS Unico appunto, seppur affini per incisori... Le medaglie savoia nello stesso contenitore delle borboniche nooooooo!!! :girl_devil:1 punto
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il paragone non regge perche' la prima moneta in foto e' di Siracusa, le altre tre di Paterno'. ah ah ah ah1 punto
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Io finalmente oggi ho ricevuto il modulo per il mio primo acquisto al principato di monaco :) l'ho compilato e inviato per email ora sono in attesa dell'addebito! Speriamo bene :)1 punto
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Secondo me a questo punto è più proficua una visita però con appuntamento preciso e dicendo esattamente cosa vuoi vedere alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano contattando il dott. Rodolfo Martini, guardando il catalogo e rimanendo solo sul periodo comunale vedo : 12 denari 2 grossi 1 grosso tornese 1 doppio grosso e poi si procede con monete sempre di Asti però dei periodi successivi, qui almeno puoi vederli e fotografarli se ritieni, saluti, Mario1 punto
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La patina ghiaccio e' riscontrabile su monete in alta conservazione sottoposte a "lavaggio". Mi ricordo quelle di Bazzoni1 punto
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Mi vergogno di appartenere ad una nazione dove dei burocrati assetati di carriera preferiscono sprecare risorse ed energie contro poveri cittadini inermi anzichè tutelare e preservare una città patrimonio dell'Unesco come Pompei.1 punto
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Nella "settimana di preparazione all'incontro" vi voglio riportare quello che ho trovato su un piccolo libretto di Carlo M. Cipolla "Piccole cronache" sulla "nascita del grosso" .....pur sapendo che ...c'è qualche errore.... "...I paesi che più svilirono il denaro furono soprattutto quelli che sperimentarono il più intenso fenomeno di sviluppo economico e quindi un più intenso incremento della domanda di moneta: questi paesi furono in prima linea le Repubbliche Marinare. Alla fine del secolo XII il denaro veneziano per esempio non era che una pallida ombra del denaro di Carlo Magno: aveva un diametro di circa 12 mm contro i 22 mm del denaro di Carlo Magno, la sua lega era ridotta a 250 millesimi e il suo peso era di 0,36 grammi: una moneta fragile, addirittura facile a rompersi fra le dita, che se messa in un bicchiere d'acqua quasi quasi vi galleggiava. Come mezzo di pagamento e di scambio era divenuto inadeguato. ... Si aprì l'epoca delle crociate e bande sempre più consistenti di avventurieri infiammati di fervore religioso si affollarono nelle Repubbliche Marinare italiane chiedendo di essere trasportate nel vicino Oriente con armi e vettovaglie. Offrivano in cambio denaro, oggetti preziosi e promesse di privilegi comerciali una volta conquistati i luoghi santi, e una massa di argento coniato e non coniato si riversò così inaspettatamente a Genova, Venezia e Pisa. Genova e Venezia furono pronte a cogliere l'occasione per risistemare il fragile sistema monetario. Saggiamente esclusero una rivalutazione della moneta che avrebbe comportato una caduta dei prezzi e scelsero invece di creare accanto al vecchio denaro che assunse da allora il nome di "picciolo" un denaro pesante che venne chiamato per contrasto denaro "grosso". Il denaro pesante o grosso genovese comparso alla fine del XII secolo pesava 1,7 gr, lo stesso dunque di Carlo Magno: il denaro pesante o grosso veneziano comparve forse nel 1202 e pesava 2,2. Erano coniati in buona lega di argento superiore a 900 millesimi. Una dopo l'altra le varie zecche si misero a seguire l'esempio di Genova e Venezia e coniarono anch'esse denari "grossi": così Siena nel1220, Pisa nel 1227, Verona e Parma nel 1230 circa. Bologna e Ferrara prima del 1233, Firenze tra il 1230 e il 1240."1 punto
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