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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/07/14 in Risposte
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Rinnovo l'invito già fatto da altri a non intasare le discussioni con messaggi del tipo "a me non sono ancora arrivate", "nemmeno a me !", "ma chissà quando arriveranno..." perché non hanno nessuna utilità per gli altri utenti e soprattutto generano pagine e pagine di spam non gradito che rende di difficile lettura la discussione. Cerchiamo di contribuire a mantenere snello e di semplice utilizzo il forum, che ne traiamo beneficio tutti quanti. E' molto più utile e logico postare un messaggio per dire che si sono ricevute le monete, magari indicando la data in cui si è effettuato l'ordine e la data del timbro postale che appare sulla busta, anziché autoflagellarsi pubblicamente perché a noi la zecca belga sembra non filarci di striscio... Sino ad ora sono praticamente una percentuale irrisoria coloro che hanno ricevuto le monete, quindi armatevi di santa pazienza che prima o poi la spedizione arriverà a tutti. Tanto non credo proprio che ci cambi la vita se arrivano un giorno prima o dopo gli altri ! Non è vero ?6 punti
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Buonasera al Forum condivido stasera con gli amici il mezzo marengo di Bologna di Vittorio Emanuele II Re Eletto. La moneta fu acquistata nel 2009 con trattativa privata, estenuante devo dire, insieme alla ben più prestigiosa sorella maggiore, che non vi posto non per cattiveria ma perché non sono assolutamente tranquillo né a spostarla dalla banca né tantomeno a tenerla in casa. Inoltre è in bustina di plastica periziata e non ho alcuna intenzione di farle prendere aria. Spero che capirete. Il 20 Lire è uno SPL pieno, non di più, acquisito insieme al pezzo minore, la cui conservazione lascio invece come sempre alle Vostre opinioni. Il 10 lire a volte soffre un po' nella considerazione dei raccoglitori all'ombra del pezzo maggiore, anche se ultimamente è abbastanza ricercata anche per il forte valore storico. Il Gigante afferma che il FDC assoluto del 10 lire è più raro da trovare del FDC del 20 lire. Non so quanto sia vero in realtà. E' una moneta tanto minuta e piccolina quanto bisbetica da fotografare, e so che il risultato non è assolutamente all'altezza dell'esemplare. Tenete presente che i graffi al R sono quasi inventati dalla macchina fotografica e che la macchia sul collo al D è del tutto inesistente. Un saluto a tutti! M5 punti
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Grazie molte. Sono figlio d'arte e spero proprio di non dovermi mai disfare della mia collezione. Da non molto condivido alcuni esemplari di pregio non per sentirmi fare i complimenti ma solo per diffondere conoscenza e cultura per monete non a tutti accessibili. Io ho solo avuto la fortuna di ereditare una collezione di una discreta rilevanza, non ho merito alcuno. E se un collezionista ha il 20 lire di Bologna e un altro no, il primo ha solo avuto le possibilità di acquistarlo, ma non ha più meriti.4 punti
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facciamo un censimento, chi ha già ricevuto le monete dal belgio, indica qui la quantità acquistata e la quantità ricevuta con bordo anomalo (italo/olandese) in modo da capire se 88% che si legge in giro può essere veritiero.3 punti
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Come diceva Illyricum la questione è, semplicisticamente, riconducibile all'eterna questione "è nato prima l'uovo o la gallina". Se prendiamo un ipotetico essere umano che ignori completamente cosa sia il cristianesimo e la sua iconografia/simbologia e altrettanto ignori l'iconografia pagana greco-romana e lo sottoponessimo alla mera visione del rovescio di Fausta con il polittico "Madonna con Bambino" di Girolamo di Benvenuto noterebbe subito una fortissima analogia tra i due soggetti. Detto questo quanto affermato da @@eliodoro e @@Nikko è più che corretto: il rovescio in questione è prettamente latino ("pagano" non mi piace ;) ), non ha nulla di Cristiano in quanto perfettamente inserita e contestualizzata nel concetto di "pietas" latino. Tra le prime raffigurazioni mariane documentate, vi sono quelle delle catacombe di Priscilla. Si tratta quasi esclusivamente di raffigurazioni inserite nel ciclo della natività e/o dell'infanzia di Gesù. Risalente alla fine del II o inizi del III secolo vi è quest'immagine con Maria e il figlio in grembo: C'è la Madonna seduta, il bimbo in braccio che sembra appena staccato dal seno e un personaggio (un profeta) in piedi accanto a loro. Ci sono delle analogie, ma sono comunque limitate a quella che è la classica rappresentazione di una madre che allatta un figlio ovvero un'immagine "universale" e senza tempo. Se ci limitiamo alla "composizione" delle figure presenti nel rovescio dell'aureo e cerchiamo un parallelo compositivo nell'iconografia cristiana, è indubbiamente forzato e fuorviante (anche se suggestivo!) raffrontare un dipinto dei primi del 1500 quando la "madonna in trono con bambino" era ormai decisamente sedimentata e codificata nella simbologia cristiana. Nell'ambito del IV secolo ritroviamo ancora una composizione di "transizione" (se il punto di arrivo è quello del polittico del 1500) dove la Madonna è sì seduta in trono, ma espone il bambino all'adorazione dei presnti (in questo caso i Magi): Certo, timidi elementi di comunanza ce ne sono, ma sono sempre quei particolari "universali" di cui si parlava prima: madre, figlio, trono/poltrona. Completamente differenti sono i significati delle due rappresentazioni pertanto non parlerei di questo rovescio come di un momento di passaggio dell'iconografia religiosa romana verso quella cristiana. Certo, le analogie ci sono, ma non dobbiamo fare l'errore di leggerle "cristianamente" altrimenti aveva ragione chi, nel medioevo, leggeva in questi versi: Ultima Cymaei venit iam carminis aetas, Magnus ab integro saeclorum nascitur ordo; Iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna, Iam nova progenies caelo demittitur alto. Tu modo nascenti puero, quo ferrea primum Desinet ac toto surget gens aurea mundo, Casta fave Lucina; tuus iam regnat Apollo la profezia della nascita di Cristo e l'avvento di una nuova era. :)3 punti
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Qui non è più questione di esperienza o meno, ma di umiltà. Umiltà di capire che se tu non hai esperienza e più utenti maggiormente esperti di te ti stanno dicendo una cosa che contrasta con le "sacre scritture", perlomeno devi cominciare a pensare che un fondamento di verità ci sarà pure, e quindi aprire la tua mente e iniziare ad interpretare questi dati. Qui invece si vedono ragazzini inesperti che leggono una cifra o una lettera su un catalogo e la prendono per oro colato, e quando collezionisti che hanno secoli di esperienza in più cercano di spiegare loro come stanno le cose, loro si arroccano nelle loro convinzioni. Se non si impara ad aprire la propria mente ed ascoltare più di una campana non si imparerà mai niente nella vita.....3 punti
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Sto cercando di capire quando iniziarono in tutte le zecche italiane quando ci fu la prima coniazione a macchina, al torchio, argomento tecnico ma molto generalista, che spero possa coinvolgere tutti o il più possibile, condividendo questo aspetto che decisamente cambiò la numismatica. In particolare sono partito nel vedere cosa successe a Milano, ma di riflesso mi interesserebbe avere notizie su Napoli, Messina, Cagliari che ebbero gli stessi regnanti nel periodo spagnolo. Cercare quindi di capire quali furono le prime zecche a capire le nuove tecnologie e sotto quale regnante e poi usarle. Per Milano ne abbiamo parlato l'altra sera nella chiacchierarata al CCNM con Alessandro Toffanin e altri studiosi e collezionisti di monete milanesi, ufficialmente Milano conia con Carlo VI una doppia in oro nel 1720 e per l'argento un 60 soldi del 1725, quindi arriva tardi rispetto ad altre zecche. Che sia stata poi veramente coniata a Milano, personalmente e anche ad alcuni partecipanti della serata, il ragionevole dubbio rimane per l'impronta tipicamente austriaca per cui potrebbe anche essere stata una coniazione per Milano fatta in una zecca austriaca. Però attenendosi al Crippa, così è per quanto rimane Milano, se così non fosse, ovviamente dovremmo rivolgerci alla successiva monetazione milanese di Maria Teresa, escludendo però la serie dei filippi e loro sottomultipli coniati ancora a martello. Ovviamente ogni commento anche su Milano sarà gradito, ma certamente l'intento è di unire tutti, da Napoli, Firenze, Genova, Venezia.....facendo tutto questo nella sezione moneta moderna probabilmente non avrei ottenuto questo intento e pochi l'avrebbero letto, qui spero e mi auguro di raggiungere tutti o molti....conoscere e condividere sul forum..... P.S. Allego anche link preso da Internet con esempi della doppia di Carlo VI in oro e il da soldi 60 in argento sempre dello stesso. http://www.rhinocoins.com/ITALY/MILANO/cimp.html2 punti
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di sicuro, e che il passaggio tra le due religioni durò secoli, e si sa che la maggior parte della gente era analfabeta, e come nel medioevo si cercava di far capire il contesto o il cambiamento tramite le immagini, e come non ricorrere alla monetazione! certo che cercare un interpretazione al giorno d'oggi da persone razionali e moderne, con l influenza di mezzi comunicativi globali, e una bella impresa. conoscere la storia e un conto, conoscere la mentalità e lo stato d'animo di persone vissute 2000 anni fa e un altro paio di maniche :D cmq interessante e bella discussione. complimenti2 punti
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mah? RIC 1280 (Antoninus Pius), C 444 Sestertius Obv: AVRELIVSCAESARAVGPIIFF - Bare head right. Rev: TRPOTIIICOSII Exe: PIETAS - Pietas standing left, raising hand over child and holding baby. 148-149 (Rome).2 punti
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Taglio: 5 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: ??? Condizioni: qFdC Città: Alatri (FR) Note : news . All'ufficio postale ne giravano un pò, così lucenti . Quando è toccato a meho dato la banconota per avere il resto e , sorpresa !!!2 punti
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Potrebbe essere una giornata epica. La mattina al corso è poi faccio un salto al football english pub in via torino. Se mi mollano qui al lavoro a salzburg scendo volentieri da voi nella bassa :)2 punti
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se non ci sono impedimenti famigliari domenica 12 io e altri del forum saremo al Cordusio2 punti
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Ciao,dovresti cercare tra le monete della lucania/paestum(poseidonia) forse un semise 90-44 a.c.2 punti
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BMC 387 Rhodes, Caria. 43 BC-96 AD. AE18 mm, 3.15 gr. Radiate head of Helios right / RODIWN, Nike advancing left on prow, holding wreath and palm. BMC 387; SNG Cop 897-899; Walcher Coll. 2510.2 punti
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Fin dalla fine degli anni 70 , la litra di Morgantina e sempre stata una moneta ricercata da collezionisti e pertanto riprodotta. Oggi e più semplice individuare cloni o riproduzioni , Basta una veloce comparazione con i motori di ricerca e un falso viene a galla. Cosa diversa per le genuine che sono "sempre " uniche , nel senso modulo , centratura , conservazione ,patina, ecc. Un esempio di genuinità , osservando questo esemplare apparso alla Roma Num. marzo 2014. Che dire ...... Patina integra, pulitura al limite senza intaccare i particolari ,sedimenti calcari lasciati dove non si avrebbe dovuto scostare , un modulo senza quei fastidiosi codoli pronunciati. Ora affiancando questo esemplare con le litre dubbiose , si fa presto a scoprirle e denunciarle. L'idea di una raccolta di falsi e ottima , ma solamente quando si giudica senza appello che di falso si tratta. Creare una equipe di esperti che si condividono le varie opinioni (in MP) prima di un giudizio sarebbe opportuno. Questo e un mio parere.2 punti
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Parli del dettaglio della corona, o del millesimo della discussione? Nel frattempo posto questa... Te la ricordi? ;)2 punti
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A Napoli ci furono i primi esperimenti già nel secondo decennio del XVII secolo in un contesto storico molto particolare e difficile per il Vicereame. La frode della tosatura stava letteralmente piagando in modo viscerale l'economia, tanto da essere causa scatenante della rivolta popolare capeggiata dal "Masaniello" nell'aprile del 1648. Il tondello incriminato, preferito dei tosatori per la sua forma irregolare e le dimensioni contenute, era la moneta da 5 grana o mezzo carlino (soprannominata zannetta). I primi tentativi di uso del bilanciere (molto appropriatamente chiamato ingegno nei documenti dell'epoca...) si fecero sperimentando un carlino "antitosatura" (vedi foto con descrizione in corsivo), come si può vedere, i due cerchi concentrici avrebbero dovuto (condizionale mai più azzeccato come in questo caso) salvaguardare la genuinità del peso (e quindi del pieno valore) della moneta. 10 Grana per il cerchio più esterno, che si dimezzava se corrotto o incompleto in qualche modo a 5, come riportato nel cerchio più interno (Triton XVII, Lotto 1223) ma che purtroppo, non sortì l'effetto sperato: fatta la legge, trovato l'inganno, anche nel passato era così, ed i tosatori riuscivano comunque a far passare la mala moneta ai meno attenti, limando con attenzione un solo verso della moneta. Visti gli insuccessi, la lentezza nelle operazioni ed i costi di produzione, il bilanciere venne accantonato per circa sessant'anni, e sotto Carlo II si ebbero i primi degni risultati di moneta coniata al bilanciere. Allego un esempio: Mezzo Ducato 1684, con al R/ la raffigurazione della Vittoria seduta sul globo (la Spagna era in guerra con la Francia... tanto per cambiare), e la legenda RELIGIONE ET GLADIO (con devozione e con la spada). Per una trattazione completa vedi gli articoli di Francesco Di Rauso sui nn 231 e 232 di Cronaca Numismatica2 punti
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Ciao PierluigiRoma. Tengo a precisare che quanto sto per scrivere esprime solo la mia opinione e non rappresenta la posizione di tutti gli altri moderatori e tanto meno quella dell'amministratore del forum. I moderatori di questo forum possono fare ben poco per combattere i venditori che cercano di turlupinare il prossimo su ebay: per questo, puoi rivolgerti agli amministratori di ebay o, al limite, alla polizia postale, nel caso in cui il truffato sia tu. Se viene segnalata una infrazione sul nostro mercatino, come quella a cui hai accennato, i moderatori cercano di intervenire al più presto, nei tempi loro concessi dalle altre attività della loro vita (lavoro, famiglia, amicizie, ecc...). Credo di aver capito a quale annuncio fai riferimento ed ho provveduto io stesso a chiudere l'asta.2 punti
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Intervengo anch'io la data del 1920 è rara se è in alta conservazione altrimenti passa da un semplice nc come ha detto l'amico elmetto2007 che quando lo si contrasta si scalda facilmente ma è un ragazzo :D . Se dobbiamo fare il calcolo delle diverse rarità dei 20 centesimi esagono senza prendere in considerazione quelle riportate sui vari cataloghi perderemo giorni e giorni per non arrivare ad una soluzione. Mentre uno pensa che sia C un esagono ribattuto del 1918 sul 20 centesimi 1894 KB di umberto 1 io lo reputo NC se ha il contorno il liscio e raro se ha il contorno rigato. Elmetto ha menzionato che è più difficile trovare un esagono del 1918-1919 con il contorno completamente rigato ed è più raro del 1920 e anche su questo ha ragione. La rarità inoltre deve essere del tutto personale su tutte le monete in base alla propria esperienza: quali date si vedono frequentemente in vendita sui vari portali, mercatini e convegni e quelle che si vedono meno frequentemente. A mio parere è inutile a chiedere la rarità di una moneta perchè ci saranno sempre pareri discordanti.2 punti
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Questo numero raccoglie i contributi del periodo marzo-luglio 2014: - M. Cappellari, Brevi Osservazioni sui Fenomeni Giudiziari - F. Rossini, Origine della Moneta - M. Romano, Il Tempio di Giove Ottimo Massimo - M. Limido, Monete Porta Messaggi - E. Spina, Moneta e Memoria - A. Infusini, Il cavallo: percorso storico-numismatico di una moneta popolare - N. Pirera, L'Ammiraglio Howe - L. Persico, L'Africa Orientale Tedesca Copertina flessibile: 132 pagine (sia in versione a colori che in bianco e nero) Collana: Quaderni di laMoneta ISBN-10: 1502547449 ISBN-13: 978-1502547446 Peso di spedizione: 318 g1 punto
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Ciao a tutti, allego questo 2 centesimi del 1905 da sottoporre al vostro giudizio Ringrazio per eventuali commenti in merito e un saluto, Gabriele1 punto
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ciao, non conosco questa tipologia nello specifico ma, per me, l'aspetto è di una moneta autentica.1 punto
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Leggo su alcuni testi antichi in particolare sul classico di Saverio Scilla del 1715 sulle monete pontificie, ma anche sulla "storia de' solenni possessi" di Francesco Cancellieri che in occasione della presa di possesso del Laterano da parte del nuovo Pontefice, venivano distribuite ai poveri ed al popolo in generale delle monete coniate per l'occasione. Ora, identificare tali monete nel tardo XVII e nel XVIII secolo è semplice, tali emissioni riportano generalmente impressa l'indicazione del possesso del nuovo pontefice, e sono generalmente pezzi da 1/2, 1 grosso, 1 o 2 giuli. a quanto mi risulta il primo a coniare questo tipo di monete fu Clemente IX nel 1667, che decise di procedere con questa modalità di distribuzione al popolo al posto del classico lancio delle monete nella piazza per evitare la ressa, i feriti ed anche i morti che generalmente funestavano la pratica dell'elemosina ai poveri nell'atto del possesso, e che inevitabilmente avvantaggiava i soggetti forti e giovani, a discapito dei deboli e malati che spesso non riuscivano a raccogliere alcuna moneta. L'ultimo invece a coniare dei pezzi con l'indicazione del possesso fu Pio VI. Mi risulta però che la consuetudine della distribuzione delle monete al popolo in occasione del possesso sia comunque proseguita nel XIX secolo, testimone è il sonetto di Gioachino Belli del 1832 e intitolato "Er grosso dell'incoronazzione", che dipinge splendidamente e con colori molto vivaci l'ingiustizia e l'avidità degli addetti alla distribuzione. La mia domanda quindi è: quali monete venivano distribuite in tale occasione prima e dopo le emissioni comprese tra Clemente IX e Pio VI e fino a quando questa pratica ha avuto luogo? Riporto, per il gusto ed il piacere che da alla lettura, il testo del sonetto di Belli che ho sopra citato... buona lettura a tutti voi :good: Duncue lo vôi sentì si pperché ttosso? Perché dd’avanti all’arba inzin’a mmone sò stato a bbervedé lì de piantone iggnud’e ccrudo e cco la guazza addosso. Eppoi quann’è stat’ora de dà er grosso cianno uperto un spirajjo de portone pe infilacce un’a uno ar cortilone, come se fa a l’agnelli er zegno rosso. Ladri futtuti! a mmé mmezzo grossetto m’hanno dato a lo sbocco der cortile, e a cquarche ddonna poi fino un papetto. E ar vortà li cartocci in ner bascile, se tienevano er fonno immano stretto rubbanno un cuartarolo oggni bbarile.1 punto
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@@dabbene Su Napoli in particolare volevo aggiungere quanto avevo letto e riportato dal Finetti, risulterebbero stati acquistati cinque " ingegni " ( probabilmente a conii rotanti ) in Germania nel 1619 ed entrarono in funzione due anni dopo ma vennero accantonati quasi subito perchè dispendiosi. Ma non è da escludere anche la motivazione che gli zecchieri non riuscissero a fornire personale esperto per le nuove tecnologie. Indubbiamente costi e personale tecnico adeguato sono due aspetti che ricorrono in quasi tutte le zecche viste..... Francesco Citarella maestro di zecca dal 1611 al 1621 fu colui il quale costrinse i responsabili della Giunte delle Monete di Napoli di far arrivare dalla Germania i 5 bilancieri da te nominati, ed insieme ad essi l'incisore a seguito Nicolò Globo; a questo, per portare le monete alla perfezione, oltre ad ampliarsi le officine (San'Agostino e Torre Annunziata) si chiamarono a lavorare altri esperti incisori come Gian Francesco Marra e Giovanni Antonio Consolo....numerose furono le prove di moneta. Ma al Citarella successe il Cavo (Michele) il quale cercò di perfezionare la tecnica anche se in momenti difficili come la rivolta del 1622. Ed ecco cosa accadde, questo è un documento ufficiale: […] sul principio dell’anno 1622 il Vicerè di Napoli, Cardinale Antonio Zapata, Arcivescovo di Burgos, ordinava che per sopperire agli urgenti bisogni della popolazione e sostituire al più presto la “mala moneta” detta “Zanetta” si fosse accelerata quanto più potevasi la coniazione della nuova moneta sia di argento che di rame; per cui nella Consulta, tenuta nella Camera della Sommaria il 22 gennaio 1622, fu stabilito dai Signori Illustrissimi della Sommaria d’accordo con il Maestro di Zecca, il Credenziere Maggiore ed il Maestro di Prova, che per accelerare la costruzione della nuova moneta si fossero lavorate monete da un ducato, da mezzo ducato, da un carlino e da un tarì, al titolo di quelle di Carlo V del 1535, con gl’ingegni di Nicolò Globo, impiantati in Torre dell’Annunziata e nella zecca Principale di Napoli, esistente nell’abolito convento di Sant’Agostino, le monete di argento e di rame fatte a mano cioè alla tagliuola ed al martello; poi dietro parere del Luogotenente della Sommaria e Presidente del Tribunale della Zecca, il marchese di Santa Giustiliana, fu stabilito che si fossero emesse monete di rame da due grana ed un grano fatte con il metodo della fusione, giacchè a lui si erano presentati i maestri di banca Matteo Catuogno e Germano Pacifico, persone pratiche nel fabbricare monete a getto o cola. Tale sistema permetteva di accelerare di molto l’emissione della moneta di rame e perciò fu stabilito che si fosse posto a disposizione dei soprannominati maestri la Fonderia del R. Arsenale; in tal modo per la circolazione della moneta in Napoli sul principio dell’anno 1622 funzionarono tre officine monetarie: quella principale detta di Sant’Agostino, quella di Torre dell’Annunziata e la Fonderia del R. Arsenale, tutte e tre sotto la valente direzione del Maestro di Zecca, il genovese Michele Cavo, il quale aveva alla sua dipendenza vari maestri di banca per singola officina. Le monete d’argento da un ducato, da mezzo ducato, da un carlino e da un tarì del 1622, eseguite all’ingegno nell’officina di Torre dell’Annunziata con coni del valente incisore tedesco Nicolò Globo, che io credo dovevano avere i medesimi tipi di quelli eseguiti nell’officina Principale di Napoli, non uscirono in circolazione, perché furono contraddetti e non approvati i modelli dal Credenziere Maggiore della Zecca, Gian Donato Turbolo, persona competentissima su ogni riguardo in materia di moneta. Il Turbolo propose che invece di lavorare le monete con il metodo dell’ingegno, che apportava non solo il triplo della spesa e si ci impiegava gran quantità di tempo, per cui non si raggiungeva lo scopo prefisso, si fossero coniati nell’officina principale di Napoli monete del valore di un Tarì con il sistema delle trafile. Approvata la proposta del Turbolo furono impiantate otto macchine di Trafile in nuovi locali presi in fitto o acquistati, confinanti a quelli della Zecca principale e fu ancora aumentato il numero dei coniatori a 66 alla dipendenza degli aiuti incisori Francesco Festinese e Matteo De Rosa. Il sistema del Turbolo, di coniare Tarì alla trafila, fu servizio di grande importanza giacchè fu facile coniare 18mila ducati di tarì al giorno, tanto da poter ritirare dalla circolazione una parte dei 6 milioni circa di Zanette che erano stata causa di gravi tumulti e tanta miseria alla sottomessa popolazione Napoletana.1 punto
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Posso aggiungere a quel che si é detto perr la Toscana, che la prima piastra ,battuta a forza d acqua, chiamata anche a molino, avvenne nell anno 1574 in settembre. Essa eliminò la battitura manuale, introducendo un sistema meccanizzato che sfruttava la fotza dell acqua, era nato in Germania. Cin il nuovo sistema le monete risultavano più pulite e lucenti e rendeva meno praticabile l antica piaga della tosatura per la lucentezza e la finitura delle nuove monete, ne agevolava però lo smercio anche a discapito della lega, che spesso peggiorò sensibilmente e fu oggetto di frodi sempre maggiori. Detto questo, le monete di Francesco I dei medici coniate a Firenze con la forza dell acqua, facendo fabbricare un luogo fuori dalle mura sull arno verso la porta alla Croce, che oggi si chiama la Zecca vecchia, risultarono artisticamente all altezza di quelle del tempo di Cosimo III di cui ricordiamo, la più prestigiosa, come hanno citato gli altri la piastra al torchio del 1684, sicuramente la più rara della serie di Cosimo III che reca le iniziali dell incisore, M.S. (Avreì voluto mettere le foto della mia piastra di Francesco ma non ho avuto il tempo, quella al torchio mi manca invece di Cosimo III di difficile reperibilità sullo splendido) aggiungo, che personalmente, non amo la piastra al torchio, molto bassa di rilievi a differenza delle altre monete di Cosimo III e di tutti gli altri granduchi della Toscana. Come si sarà visto, la coniatura al torchio non verrà poi applicata per gli anni successivi, dove anche sino all ultimo granduca della Toscana, Gian Gastone le monete risulteranno imperfette e tosate. Saluti Fofo1 punto
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Prenderei in considerazione tutte le piccole zecche che coniarono luigini al bilanciere. In risposta allo spunto di cui sopra va valutato che costo dei macchinari e del personale erano assorbiti dal mercante/zecchiere di turno che per le sue speculazioni prendeva in appalto la zecca dal signore locale.1 punto
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Il Coraggioni non è male anche se un po vecchiotto nella monetazione svizzera ancora oggi lo usano1 punto
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A Roma il torchio (pressa, per essere più precisi) idraulico era sicuramente attivo nel 1690, ciò si evince dai documenti dell'epoca in merito all'attività della zecca capitolina, un grande esperto, un amico purtroppo recentemente scomparso, mi parlò dell'inizio della coniazione per mezzo del meccanismo ad acqua riportabile al pontificato di Alessandro VII di ciò però non possiedo altro che la memoria orale.1 punto
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Ciao Mario @@dabbene , grazie mille per la tua considerazione, cercherò di rispondere dettagliatamente al tuo quesito in tarda serata o domani al massimo, in Campania l'uso del bilanciere risale al primo decennio del '600 per poi essere utilizzato a pieno regime nel 1680. A più tardi, Francesco1 punto
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No! Non bastano gli auguri, anche se moltiplicati per tre. Ci vuole un regalo! ....virtuale ovviamente! E allora eccolo qua: una bellissima "Rotella veneziana"! Strumento di cui ho letto molto poco ma presente nei quadri del palazzo ducale di piazza San Marco (tintoretto) e credo molto usato dai veneziani: serve per "parare i colpi" e tenersi alla scala nello stesso tempo e, con l'altra mano, brandire la spada... Perfetto! Un bel pensierino da Genova al grande Luciano!1 punto
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Sono d'accordo con l'amico cig da un lato, ma dall'altro capisco benissimo cosa si prova quando si attende un tanto amato pezzo da collezione :P e questo non arriva. Posso dare un consiglio? Sempre che sia seguito con giudizio: se proprio non ce la fate a non scriverlo che la moneta ancora non si vede, scrivetelo ma dopo qualche altra vostra osservazione sull'argomento principale... arricchite il Forum (con cose sensate, però :P)!.1 punto
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L'anno d'inizio dell'uso del bilanciere per coniare monete nella Zecca di Napoli fu il 1680; infatti con tale anno si hanno monete da un grano a nome di Carlo II sia coniate a martello (per cui il bordo ha una circolarità irregolare) che coniate a bilanciere (per cui sono perfettamente circolari). l'introduzione del bilanciere permise di coniare monete perfette, per cui fu dato un forte smacco al fenomeno della tosatura.1 punto
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Ciao @@massi75rn , bellissima questa porta repubblicana di Rimini , non la conoscevo , evidente lo stesso stile a volta della porta romana , cambiano solo i materiali impiegati per la realizzazione tipici delle due zone , blocchi di tufo per Roma e di arenaria per Rimini . Con l'occasione inserisco questa vecchia fotografia della fine del 1800 in cui si vede la posizione antica , ma la ricostruzione e' dell' epoca , dell' antica Porta Quirinalis , posta a Nord del Quirinale , nei pressi di Piazza Barberini ; oggi non piu' esistente .1 punto
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Bella discussione...nel mentre continuate vi lascio due fotine un po' più dettagliate di questo bel doppio solido... Proviene dalla collezione privata di Hyman Montagu, avvocato vissuto a fine ottocento; il British lo ha poi acquistato dalla casa d'aste francese Rollin & Feuardent nel 1896. Pesa 8,80g Da Berlino, invece, arriva questo esemplare: 8,91g - 25mm Acquisito nel 1879...e segnalato come ritrovamento ad Atene. Mentre il dritto sembra apparentemente dello stesso conio, il rovescio, differisce nella scena (angioletti, legenda e varie proporzioni). Quello di Berlino sembra anche battuto male (perlinatura a ore 12 sopra il busto), cosa che si presenta in maniera analoga ma un po' meno evidente in quello di Londra con la perlinatura che si sdoppia in alcuni punti. Lo so, non me l'ha chiesto nessuno e sto inquinando questa discussione...ma sarebbe un peccato se poi si scoprisse che si sta discutendo sul nulla :D :D Quanto sono perfido... Buonanotte! :) E continuate così che la discussione mi piaceva!1 punto
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Sono stato un paio di volte al mercatino è devo dire di averlo trovato molto interessante, spero di avere una domenica libera da impegni per poterci tornare al più presto.1 punto
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Io proverei a ragionare separando il significato della moneta dall'immagine in sè: condivido che la moneta non abbia un significato cristiano, ma l'immagine ricorda molto le successive rappresentazioni mariane. Sotto questo aspetto, a mio modo di vedere, non credo si possa parlare di casualità. Un'influenza dal punto di vista iconografico ci deve essere stata e non è chiaro per me questo passaggio, ma credo che questo aureo non sia l'unico esempio di immagini pagane rilette in chiave cristiana. Grazie per la partecipazione, ci siete sempre :)1 punto
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ciao legio,devo dire che in alcune foto,i blocchi,grazie a dio,si sono perfettamente integrati con la societa' moderna,mentre l'ultima che hai inserito mi ricorda la porta di una delle antiche entrate della mia citta',la porta montanara. http://www.giovannagiuccioli.it/porta-montanara.html1 punto
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Fausta è "nimbata". Di capi nimbati ne esistono da millenni, anche in rappresentazioni romane, e prima dell'avvento del cristianesimo. Quindi questo non costituisce necessariamente una prova. Tuttavia la rappresentazione del rovescio nel suo complesso ricorda un "disegno" molto comune nel cristianesimo, ovvero una Madonna con bambino. Ho provato a fare qualche ricerca e ho trovato questo passaggio interessante in questo articolo di treccani.it: http://www.treccani.it/enciclopedia/nimbo_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ "Un rapporto palese sembra stabilirsi tra l'immagine nimbata di Fausta, moglie di Costantino, seduta in posa frontale con il figlio in grembo, e le successive immagini di Maria". In un portale dedicato allo studio scientifico della religione, mi è stato fatto notare che effettivamente è un'iconografia molto interessante che potrebbe rappresentare una sorta di passaggio tra la figura nimbata pre-cristiana e quella propriamente cristiana. Trovo che questa moneta in quel periodo sia molto interessante. Cosa ne pensate? Grazie, Matteo.1 punto
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Salve @@Nikko, chi è agli inizii che esperienze di mercato può avere????? Nessuna....o poca Perchè si dovrebbe credere a uno/due/dieci utenti del forum quando il catalogo più venduto del settore dice il contrario????? Allora perchè non facciamo qualcosa per cambiare tante conservazioni errate secondo noi?????? Lo sappiamo tutti perchè..... ci sono interessi di mezzo e non è semplice muoversi in tal passo..... Non diamo tutto per scontato.....lo dico sempre. Detto questo per concludere naturalmente lo penso anche io che l'esagono del 1920 non è R di per sè, lo è semmai in alta conservazione..... Saluti1 punto
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@@Timur95 credo che tu debba fare ancora molta esperienza sulla valutazione e conservazione delle monete ,ma se gia dici quanto posso farci con queste monete credo che a te interessi piu il guadagno che la collezione.1 punto
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Penso anche io sia un falso allarme. Questo sito, al limite, può danneggiare l'ignoranza ;)1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Principato di Moncaco Anno: 2013 Tiratura: 1.229.131 Condizioni: BB+ Città: Sanremo1 punto
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Porto il mio piccolo contributo in questa interessante discussione.1 punto
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Ecco le immagini delle medaglie in questione. Buona visione a tutti! Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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