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  1. Scudo1901

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/07/14 in Risposte

  1. Rinnovo l'invito già fatto da altri a non intasare le discussioni con messaggi del tipo "a me non sono ancora arrivate", "nemmeno a me !", "ma chissà quando arriveranno..." perché non hanno nessuna utilità per gli altri utenti e soprattutto generano pagine e pagine di spam non gradito che rende di difficile lettura la discussione. Cerchiamo di contribuire a mantenere snello e di semplice utilizzo il forum, che ne traiamo beneficio tutti quanti. E' molto più utile e logico postare un messaggio per dire che si sono ricevute le monete, magari indicando la data in cui si è effettuato l'ordine e la data del timbro postale che appare sulla busta, anziché autoflagellarsi pubblicamente perché a noi la zecca belga sembra non filarci di striscio... Sino ad ora sono praticamente una percentuale irrisoria coloro che hanno ricevuto le monete, quindi armatevi di santa pazienza che prima o poi la spedizione arriverà a tutti. Tanto non credo proprio che ci cambi la vita se arrivano un giorno prima o dopo gli altri ! Non è vero ?
    6 punti
  2. Buonasera al Forum condivido stasera con gli amici il mezzo marengo di Bologna di Vittorio Emanuele II Re Eletto. La moneta fu acquistata nel 2009 con trattativa privata, estenuante devo dire, insieme alla ben più prestigiosa sorella maggiore, che non vi posto non per cattiveria ma perché non sono assolutamente tranquillo né a spostarla dalla banca né tantomeno a tenerla in casa. Inoltre è in bustina di plastica periziata e non ho alcuna intenzione di farle prendere aria. Spero che capirete. Il 20 Lire è uno SPL pieno, non di più, acquisito insieme al pezzo minore, la cui conservazione lascio invece come sempre alle Vostre opinioni. Il 10 lire a volte soffre un po' nella considerazione dei raccoglitori all'ombra del pezzo maggiore, anche se ultimamente è abbastanza ricercata anche per il forte valore storico. Il Gigante afferma che il FDC assoluto del 10 lire è più raro da trovare del FDC del 20 lire. Non so quanto sia vero in realtà. E' una moneta tanto minuta e piccolina quanto bisbetica da fotografare, e so che il risultato non è assolutamente all'altezza dell'esemplare. Tenete presente che i graffi al R sono quasi inventati dalla macchina fotografica e che la macchia sul collo al D è del tutto inesistente. Un saluto a tutti! M
    5 punti
  3. Grazie molte. Sono figlio d'arte e spero proprio di non dovermi mai disfare della mia collezione. Da non molto condivido alcuni esemplari di pregio non per sentirmi fare i complimenti ma solo per diffondere conoscenza e cultura per monete non a tutti accessibili. Io ho solo avuto la fortuna di ereditare una collezione di una discreta rilevanza, non ho merito alcuno. E se un collezionista ha il 20 lire di Bologna e un altro no, il primo ha solo avuto le possibilità di acquistarlo, ma non ha più meriti.
    4 punti
  4. facciamo un censimento, chi ha già ricevuto le monete dal belgio, indica qui la quantità acquistata e la quantità ricevuta con bordo anomalo (italo/olandese) in modo da capire se 88% che si legge in giro può essere veritiero.
    3 punti
  5. Come diceva Illyricum la questione è, semplicisticamente, riconducibile all'eterna questione "è nato prima l'uovo o la gallina". Se prendiamo un ipotetico essere umano che ignori completamente cosa sia il cristianesimo e la sua iconografia/simbologia e altrettanto ignori l'iconografia pagana greco-romana e lo sottoponessimo alla mera visione del rovescio di Fausta con il polittico "Madonna con Bambino" di Girolamo di Benvenuto noterebbe subito una fortissima analogia tra i due soggetti. Detto questo quanto affermato da @@eliodoro e @@Nikko è più che corretto: il rovescio in questione è prettamente latino ("pagano" non mi piace ;) ), non ha nulla di Cristiano in quanto perfettamente inserita e contestualizzata nel concetto di "pietas" latino. Tra le prime raffigurazioni mariane documentate, vi sono quelle delle catacombe di Priscilla. Si tratta quasi esclusivamente di raffigurazioni inserite nel ciclo della natività e/o dell'infanzia di Gesù. Risalente alla fine del II o inizi del III secolo vi è quest'immagine con Maria e il figlio in grembo: C'è la Madonna seduta, il bimbo in braccio che sembra appena staccato dal seno e un personaggio (un profeta) in piedi accanto a loro. Ci sono delle analogie, ma sono comunque limitate a quella che è la classica rappresentazione di una madre che allatta un figlio ovvero un'immagine "universale" e senza tempo. Se ci limitiamo alla "composizione" delle figure presenti nel rovescio dell'aureo e cerchiamo un parallelo compositivo nell'iconografia cristiana, è indubbiamente forzato e fuorviante (anche se suggestivo!) raffrontare un dipinto dei primi del 1500 quando la "madonna in trono con bambino" era ormai decisamente sedimentata e codificata nella simbologia cristiana. Nell'ambito del IV secolo ritroviamo ancora una composizione di "transizione" (se il punto di arrivo è quello del polittico del 1500) dove la Madonna è sì seduta in trono, ma espone il bambino all'adorazione dei presnti (in questo caso i Magi): Certo, timidi elementi di comunanza ce ne sono, ma sono sempre quei particolari "universali" di cui si parlava prima: madre, figlio, trono/poltrona. Completamente differenti sono i significati delle due rappresentazioni pertanto non parlerei di questo rovescio come di un momento di passaggio dell'iconografia religiosa romana verso quella cristiana. Certo, le analogie ci sono, ma non dobbiamo fare l'errore di leggerle "cristianamente" altrimenti aveva ragione chi, nel medioevo, leggeva in questi versi: Ultima Cymaei venit iam carminis aetas, Magnus ab integro saeclorum nascitur ordo; Iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna, Iam nova progenies caelo demittitur alto. Tu modo nascenti puero, quo ferrea primum Desinet ac toto surget gens aurea mundo, Casta fave Lucina; tuus iam regnat Apollo la profezia della nascita di Cristo e l'avvento di una nuova era. :)
    3 punti
  6. Qui non è più questione di esperienza o meno, ma di umiltà. Umiltà di capire che se tu non hai esperienza e più utenti maggiormente esperti di te ti stanno dicendo una cosa che contrasta con le "sacre scritture", perlomeno devi cominciare a pensare che un fondamento di verità ci sarà pure, e quindi aprire la tua mente e iniziare ad interpretare questi dati. Qui invece si vedono ragazzini inesperti che leggono una cifra o una lettera su un catalogo e la prendono per oro colato, e quando collezionisti che hanno secoli di esperienza in più cercano di spiegare loro come stanno le cose, loro si arroccano nelle loro convinzioni. Se non si impara ad aprire la propria mente ed ascoltare più di una campana non si imparerà mai niente nella vita.....
    3 punti
  7. Sto cercando di capire quando iniziarono in tutte le zecche italiane quando ci fu la prima coniazione a macchina, al torchio, argomento tecnico ma molto generalista, che spero possa coinvolgere tutti o il più possibile, condividendo questo aspetto che decisamente cambiò la numismatica. In particolare sono partito nel vedere cosa successe a Milano, ma di riflesso mi interesserebbe avere notizie su Napoli, Messina, Cagliari che ebbero gli stessi regnanti nel periodo spagnolo. Cercare quindi di capire quali furono le prime zecche a capire le nuove tecnologie e sotto quale regnante e poi usarle. Per Milano ne abbiamo parlato l'altra sera nella chiacchierarata al CCNM con Alessandro Toffanin e altri studiosi e collezionisti di monete milanesi, ufficialmente Milano conia con Carlo VI una doppia in oro nel 1720 e per l'argento un 60 soldi del 1725, quindi arriva tardi rispetto ad altre zecche. Che sia stata poi veramente coniata a Milano, personalmente e anche ad alcuni partecipanti della serata, il ragionevole dubbio rimane per l'impronta tipicamente austriaca per cui potrebbe anche essere stata una coniazione per Milano fatta in una zecca austriaca. Però attenendosi al Crippa, così è per quanto rimane Milano, se così non fosse, ovviamente dovremmo rivolgerci alla successiva monetazione milanese di Maria Teresa, escludendo però la serie dei filippi e loro sottomultipli coniati ancora a martello. Ovviamente ogni commento anche su Milano sarà gradito, ma certamente l'intento è di unire tutti, da Napoli, Firenze, Genova, Venezia.....facendo tutto questo nella sezione moneta moderna probabilmente non avrei ottenuto questo intento e pochi l'avrebbero letto, qui spero e mi auguro di raggiungere tutti o molti....conoscere e condividere sul forum..... P.S. Allego anche link preso da Internet con esempi della doppia di Carlo VI in oro e il da soldi 60 in argento sempre dello stesso. http://www.rhinocoins.com/ITALY/MILANO/cimp.html
    2 punti
  8. di sicuro, e che il passaggio tra le due religioni durò secoli, e si sa che la maggior parte della gente era analfabeta, e come nel medioevo si cercava di far capire il contesto o il cambiamento tramite le immagini, e come non ricorrere alla monetazione! certo che cercare un interpretazione al giorno d'oggi da persone razionali e moderne, con l influenza di mezzi comunicativi globali, e una bella impresa. conoscere la storia e un conto, conoscere la mentalità e lo stato d'animo di persone vissute 2000 anni fa e un altro paio di maniche :D cmq interessante e bella discussione. complimenti
    2 punti
  9. mah? RIC 1280 (Antoninus Pius), C 444 Sestertius Obv: AVRELIVSCAESARAVGPIIFF - Bare head right. Rev: TRPOTIIICOSII Exe: PIETAS - Pietas standing left, raising hand over child and holding baby. 148-149 (Rome).
    2 punti
  10. Taglio: 5 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: ??? Condizioni: qFdC Città: Alatri (FR) Note : news . All'ufficio postale ne giravano un pò, così lucenti . Quando è toccato a meho dato la banconota per avere il resto e , sorpresa !!!
    2 punti
  11. Potrebbe essere una giornata epica. La mattina al corso è poi faccio un salto al football english pub in via torino. Se mi mollano qui al lavoro a salzburg scendo volentieri da voi nella bassa :)
    2 punti
  12. se non ci sono impedimenti famigliari domenica 12 io e altri del forum saremo al Cordusio
    2 punti
  13. Ciao,dovresti cercare tra le monete della lucania/paestum(poseidonia) forse un semise 90-44 a.c.
    2 punti
  14. BMC 387 Rhodes, Caria. 43 BC-96 AD. AE18 mm, 3.15 gr. Radiate head of Helios right / RODIWN, Nike advancing left on prow, holding wreath and palm. BMC 387; SNG Cop 897-899; Walcher Coll. 2510.
    2 punti
  15. Fin dalla fine degli anni 70 , la litra di Morgantina e sempre stata una moneta ricercata da collezionisti e pertanto riprodotta. Oggi e più semplice individuare cloni o riproduzioni , Basta una veloce comparazione con i motori di ricerca e un falso viene a galla. Cosa diversa per le genuine che sono "sempre " uniche , nel senso modulo , centratura , conservazione ,patina, ecc. Un esempio di genuinità , osservando questo esemplare apparso alla Roma Num. marzo 2014. Che dire ...... Patina integra, pulitura al limite senza intaccare i particolari ,sedimenti calcari lasciati dove non si avrebbe dovuto scostare , un modulo senza quei fastidiosi codoli pronunciati. Ora affiancando questo esemplare con le litre dubbiose , si fa presto a scoprirle e denunciarle. L'idea di una raccolta di falsi e ottima , ma solamente quando si giudica senza appello che di falso si tratta. Creare una equipe di esperti che si condividono le varie opinioni (in MP) prima di un giudizio sarebbe opportuno. Questo e un mio parere.
    2 punti
  16. Parli del dettaglio della corona, o del millesimo della discussione? Nel frattempo posto questa... Te la ricordi? ;)
    2 punti
  17. A Napoli ci furono i primi esperimenti già nel secondo decennio del XVII secolo in un contesto storico molto particolare e difficile per il Vicereame. La frode della tosatura stava letteralmente piagando in modo viscerale l'economia, tanto da essere causa scatenante della rivolta popolare capeggiata dal "Masaniello" nell'aprile del 1648. Il tondello incriminato, preferito dei tosatori per la sua forma irregolare e le dimensioni contenute, era la moneta da 5 grana o mezzo carlino (soprannominata zannetta). I primi tentativi di uso del bilanciere (molto appropriatamente chiamato ingegno nei documenti dell'epoca...) si fecero sperimentando un carlino "antitosatura" (vedi foto con descrizione in corsivo), come si può vedere, i due cerchi concentrici avrebbero dovuto (condizionale mai più azzeccato come in questo caso) salvaguardare la genuinità del peso (e quindi del pieno valore) della moneta. 10 Grana per il cerchio più esterno, che si dimezzava se corrotto o incompleto in qualche modo a 5, come riportato nel cerchio più interno (Triton XVII, Lotto 1223) ma che purtroppo, non sortì l'effetto sperato: fatta la legge, trovato l'inganno, anche nel passato era così, ed i tosatori riuscivano comunque a far passare la mala moneta ai meno attenti, limando con attenzione un solo verso della moneta. Visti gli insuccessi, la lentezza nelle operazioni ed i costi di produzione, il bilanciere venne accantonato per circa sessant'anni, e sotto Carlo II si ebbero i primi degni risultati di moneta coniata al bilanciere. Allego un esempio: Mezzo Ducato 1684, con al R/ la raffigurazione della Vittoria seduta sul globo (la Spagna era in guerra con la Francia... tanto per cambiare), e la legenda RELIGIONE ET GLADIO (con devozione e con la spada). Per una trattazione completa vedi gli articoli di Francesco Di Rauso sui nn 231 e 232 di Cronaca Numismatica
    2 punti
  18. Ciao PierluigiRoma. Tengo a precisare che quanto sto per scrivere esprime solo la mia opinione e non rappresenta la posizione di tutti gli altri moderatori e tanto meno quella dell'amministratore del forum. I moderatori di questo forum possono fare ben poco per combattere i venditori che cercano di turlupinare il prossimo su ebay: per questo, puoi rivolgerti agli amministratori di ebay o, al limite, alla polizia postale, nel caso in cui il truffato sia tu. Se viene segnalata una infrazione sul nostro mercatino, come quella a cui hai accennato, i moderatori cercano di intervenire al più presto, nei tempi loro concessi dalle altre attività della loro vita (lavoro, famiglia, amicizie, ecc...). Credo di aver capito a quale annuncio fai riferimento ed ho provveduto io stesso a chiudere l'asta.
    2 punti
  19. Intervengo anch'io la data del 1920 è rara se è in alta conservazione altrimenti passa da un semplice nc come ha detto l'amico elmetto2007 che quando lo si contrasta si scalda facilmente ma è un ragazzo :D . Se dobbiamo fare il calcolo delle diverse rarità dei 20 centesimi esagono senza prendere in considerazione quelle riportate sui vari cataloghi perderemo giorni e giorni per non arrivare ad una soluzione. Mentre uno pensa che sia C un esagono ribattuto del 1918 sul 20 centesimi 1894 KB di umberto 1 io lo reputo NC se ha il contorno il liscio e raro se ha il contorno rigato. Elmetto ha menzionato che è più difficile trovare un esagono del 1918-1919 con il contorno completamente rigato ed è più raro del 1920 e anche su questo ha ragione. La rarità inoltre deve essere del tutto personale su tutte le monete in base alla propria esperienza: quali date si vedono frequentemente in vendita sui vari portali, mercatini e convegni e quelle che si vedono meno frequentemente. A mio parere è inutile a chiedere la rarità di una moneta perchè ci saranno sempre pareri discordanti.
    2 punti
  20. Il Regno di Arborea o Giudicato di Arboréa era uno dei quattro Stati sovrani ed indipendenti che si formarono in Sardegna alla dissoluzione in occidente dell'Impero bizantino. Fu l'ultimo dei giudicati a conservare la sua indipendenza ed anche l'unico ad opporsi alla conquista aragonese dell'isola, riuscendo verso la fine del XIV secolo, sotto il regno della Giudicessa Eleonora di Bas Serra, reggente per conto del figlio minore Mariano V, ad ottenere il controllo di quasi tutta l'isola. Raggiunta la maggiore età Mariano V assunse i poteri giudicali. Prima di terminare la Reggenza sua madre però aveva promulgato la Carta de Logu, il codice delle leggi dello stato che, per la sua modernità resterà in vigore fino al 1827, quando verrà sostituito dal codice di Carlo Felice. Mariano V morì nel 1407. Il giudicato venne allora rivendicato da vari pretendenti, fra cui Guglielmo, Visconte di Narbona, il quale era un pronipote del giudice Mariano IV (più precisamente era nipote di Beatrice de Bas Serra, figlia terzogenita di Mariano IV e quindi sorella di Eleonora d'Arborea che esercitò la reggenza per conto del figlio Mariano IV fino al raggiungimento della maggiore età di costui). La Corona de Logu, l'organismo a cui spettava derimere la vertenza, riconobbe la legittimità dei diritti di Guglielmo e gli offrì la sovranità del Giudicato di Arborea. I giudicati sardi erano infatti stati perfetti e subiettivi (o super individuali) non patrimoniali, in quanto non appartenevano al re ma al popolo che, attraverso i propri rappresentanti, eletti nelle < coronas de curadorias > sceglieva in << corona de logu >> il proprio monarca o giudice, seguendo il più possibile la linea maschile della casata regnante originaria, solo in caso di mancanza di immediati eredi maschi, diretti o indiretti, venivano prese in considerazione le donne della famiglia, ma soltanto come portatrici di titolo per i figli, o per il marito, esercitando il ruolo di <giudicesse reggenti> o luogotenenti, durante l’assenza o la minore età del giudice titolare). (L.L.Brock.A.M.Oliva. Narbona Giudici d’Arborea, in AA.VV,Genealogie.op cit tav.XXXVII. F.C.Casula) Guglielmo si trasferì quindi a Oristano, dove venne nominato Giudice di Arborea, assumendo quindi anche la responsabilità della prosecuzione della guerra contro la corona di Aragona, che mirava a conquistare l'intera isola. L'esercito di Arborea venna sconfitto a Sanluri il 30 giugno 1409. Guglielmo parte per la Francia alla ricerca di aiuti lasciando la reggenza del giudicato a suo cugino Leonardo Cubello. Nel gennaio 1410 gli aragonesi presero Bosa e assediarono Oristano. Cubello fu costretto a firmare le resa della capitale e la cessione di gran parte del territorio del giudicato. La primavera dello stesso anno Guglielmo tornò in Sardegna per organizzare la resistenza contro l'invasore e la riconquista dei territori perduti, stabilendosi a Sassari. In questo periodo fa coniare due monete: il minuto e la patacchina. Nel diritto delle due monete si può osservare l'albero sradicato, simbolo del Giudicato di Arborea, simbolo che in tempi moderni è stato adottato da Indipendentzia Repubrica de Sardigna, uno dei partiti indipendentisti sardi. Dopo questa premessa storica, necessaria per inquadrare la questione che vorrei discutere e approfindire in questo forum, veniamo a parlare delle emissioni arborensi. Enrico Piras ne "Le monete della Sardegna" sostiene che le uniche emissioni attribubibili ai regnanti di Arborea siano il minuto e la patacchina. Scrive infatti: Le monetine di Guglielmo di Narbona sono le uniche vere monete che ricordino gli Arborea. Sull'ipotesi della coniazione di altre monete da parte dei signori arborensi si rimanda il lettore alle argomentazioni apparse in merio nella "Biblioteca Francescana Sarda" ("Considerazioni su una presunta monetazione arborense" - Oristano 1990), che dimostrano come, almeno fino ad oggi, non sia possibile affermare con dati scientifici e inoppugnabili che il giudicato d'Arborea abbia emesso monete proprie. Il fatto è che questa opera del 1990 probabilmente è stata scritta dal Piras per confutare quanto esposto da Castellaccio e Mariano Sollai nel libro "Monete e monetazione giudicale. La scoperta dei denari d'Arborea" edito nel 1986 riguardo al ritrovamento di quattro monete attribuite a Mariano IV e Ugone III di Bas Serra. Purtroppo le informazioni in mio possesso su questi due lavori sono scarse e ottenute per via indiretta. Non è però facile acquistare queste opere, sebbene viva in Sardegna. L'opera di Castelluccio e Sollai è reperibilie in diverse biblioteche, una delle quali è a soli 30 Km dalla mia residenza, ragion per cui potrò perlomeno consultarla. Diverso il discorso per il lavoro del Piras, reperibile in sole due biblioteche sarde, entrambe piuttosto distanti dal mio paese, ragion per cui non penso di riuscire a visionare l'opera a breve termine. Qualche utente è in grado di darmi maggiori informazioni sulla questione delle emissioni arborensi ? Grazie.
    1 punto
  21. 2° Memorial Correale Manifestazione di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartoline, telecarte e oggettistica varia. Si svolgerà a Castellammare di Stabia (Napoli) sabato 8 Novembre 2014 e domenica 9 Novembre 2014 all'interno dell'Hotel Le Palme, sito in via Pioppiano N°113/a, a Castellammare di Stabia (Napoli). Gli orari di apertura e chiusura: Sabato 8 Novembre 2014, dalle ore 9:00/14:00 - 15:00/18:00 Domenica 9 Novembre 2014, dalle ore 9:00 alle 12:00 In memoria del Presidente Salvatore Correale Ingresso Libero Per ulteriori informazioni o contatti visitate il sito: Circolo filatelico-numismatico "Club del Tempo Libero" o Hotel " Le Palme " Ufficio Stampa Attilio Maglio (+39) 349 8125912 Circolo filatelico numismatico "Club del Tempo Libero" [email protected] - [email protected] Tempo Libero - Libero Tempo Tempo Libero Castellammare di Stabia (Napoli)
    1 punto
  22. Buonasera a tutti! Mi chiamo Marco, sono Udinese doc, collezionista di monete fin dalla più giovane età (al mio primo acquisto in negozio non avevo ancora compiuto 11 anni...). Circa 4 anni fa, vuoi per la crisi, vuoi per la casa da comprare ed un figlio in arrivo, decisi a malincuore di vendere la mia collezione, composta soprattutto da monete del Regno d'Italia. Credo di non averci dormito per intere settimane... Mai decisione fu più sofferta nella mia vita. Tant'è che la passione fu così forte che un paio di anni fa ricominciai da zero, riformando in tempi relativamente brevi una bella piccola collezione del Regno d'Italia (compatibilmente con le spese ed i tempi correnti, e soprattutto con la scusa che stavo ricostruendo la collezione per donarla un domani a mio figlio :pleasantry: ). Sono sempre stato molto attratto dalle monete papali, fin dai tempi più remoti. Non le considero monete, le considero vere opere d'arte, l'emozione che sanno regalare (con tutto il rispetto per altri tipi di monete), per me è impagabile... Ho deciso così di fermarmi "a tempo indefinito" col regno d'Italia, per cominciare una nuova e coraggiosa collezione di monete, che prevede "almeno" un pezzo (possibilmente d'argento) di tutti i papi da Sisto IV a Pio IX, con l'eccezione delle sedi vacanti (qualche pezzo lo inserirò, ma senza pretesa di riempire ogni singolo buco) e dei pontefici che hanno regnato meno di due anni (ovviamente per motivi di rarità e reperibilità dei pezzi). Ultima limitazione è che tutte le monete devono essere state coniate solo ed esclusivamente a Roma. Ho scelto di iniziare da Sisto IV perchè, come noto, è stato il primo papa ad apporre la propria effigie sulle monete dello stato pontificio. Il periodo in oggetto, lungo quattrocento anni esatti, mi sembrava inoltre etremamente interessante perchè racchiudeva tutti quei periodi e stili compresi tra il basso medioevo e l'epoca moderna, con le trasformazioni e le innovazioni che hanno contraddistinto le emissioni monetarie di quegli anni. Sono un grafico pubblicitario, la grafica è il mio mestiere, così mi sono creato un raccoglitore personalizzato dove ho inserito oltre al nome ed agli anni di regno dei singoli papi, annotazioni e curiosità sui loro pontificati (ps: se a qualcuno interessano i pdf li giro più che volentieri!). In questi mesi ho iniziato ad effettuare qualche piccolo acquisto (premetto che qui a Udine la disponibilità di monete papali, ad eccezione del "solito" Pio IX, è assolutamente pari a zero), ho cominciato a documentarmi seriamente sulla storia e la vita dei singoli pontefici e la loro monetazione, e devo ammettere che le soddisfazioni fin qui sono state enormi se non altro per l'immenso valore culturale aggiunto che questa nuova collezione mi sta regalando. A livello di monete, attualmente la mia minuscola collezione è composta da: - diversi pezzi di Pio IX (ovviamente il più semplice da reperire); - scudo del 1831 di Gregorio XVI - di Pio VI possiedo un testone del 1796, due mezzi scudi (uno del 1775 bruttino, ed uno leggermente migliore del 1778), ed un classico scudo del 1780 con la tiara radiante; - un doppio giulio di clemente XIII anno I del tipo supra firmam petram; - una mezza piastra di innocenzo XI del 1684 del tipo "avarus non implebitur" (il pezzo più pregiato che finora sono riuscito a mettere in collezione!) - un giulio di gregorio XIII ridotto davvero molto male... ma non mi importa, su quel metallo consumato comunque ci leggo una storia vecchia di quasi 450 anni! Non possiedo per il momento la "bibbia" del Muntoni, spero di riuscire ad afferrarne una copia della ristampa del 1996 in qualche asta fortunata... per orientarmi e classificare le mie monete faccio tesoro del vostro catalogo (anche se purtroppo ancora incompleto...) ed altre risorse online che mi aiutano per il momento a districarmi tra le varie emissioni. Sono ovviamente alla ricerca di nuovi pezzi da inserire nella mia collezione... grossi, giuli, doppi giuli, testoni, piastre e scudi ecc. Premetto che, viste le limitazioni imposte dal mio budget, non disdegno monete consumate, tosate o bucate, anche perchè ad ogni modo ritengo che ognuna racconti a modo suo la sua storia. Vedo ogni tanto sul vostro bel forum, che "spio" da tanto tempo, monete papali da voi acquistate che mi fanno letteralmente sobbalzare il cuore, e che anche in foto sono capaci di appagare la mia grande passione per questo tipo di monetazione (per dovere di cronaca, il mio papa preferito per la bellezza delle sue emissioni è Clemente XI). Se qualcuno di voi ha qualche doppione, qualche monetina modesta che magari conserva per gli scambi o altro sarei davvero felicissimo di valutarla per riempire qualcuno degli innumerevoli buchi che per il momento ho sul mio album... all'inizio tutto va bene e tutto e ben accetto! :good: Ovviamente anche molto ben accetti sono consigli e suggerimenti su come impostare la mia collezione. Approfitto per allegare qualche foto del mio album e del mio ultimo acquisto, la già citata mezza piastra di innocenzo XI. Sperando di poter contare sulla vostra esperienza ed amicizia in futuro, vi saluto tutti cordialmente... Marco
    1 punto
  23. Se fossimo amministrati da persone "normali" pareggeremmo il disavanzo pubblico solamente con il turismo colto. http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/eventi/firenze-citt-amp-agrave-romana-sotterranei-duomo/943095.shtml
    1 punto
  24. Ed è proprio qui il problema. Le prime immagini su moneta bizantina della Theotokos sono del X secolo e in occidente per i grossi di Pisa arriviamo agli inizi del XIII... Arka
    1 punto
  25. @rcamil grazie della precisazione, pio VII in effetti mi era scappato.. Ad ogni modo, quando mi ritrovo tra le mani delle monete della serie del possesso non posso non immaginare la scena della distribuzione, le mani dei poveri che si protendono per accettare la carità, la speranza di aggiudicarsi "un papetto" invece di un misero mezzo grosso... a pensarci quelle monete raccontano storie di sofferenza e miseria così lontane eppure così vicine alle vicende dei nostri tempi... Il libro completo della "Storia de' solenni possessi de' sommi pontefici" di Francesco Cancellieri è disponibile gratuitamente su google books, sono pagine interessantissime da leggere, raccontano le vicende del possesso da Leone III all'allora regnante Pio VII (il libro è del 1802, quindi racconta mille anni esatti di vicende del papato). All'interno ci sono moltissimi riferimenti alla distribuzione del denaro al popolo... lettura consigliata a tutti gli appassionati...
    1 punto
  26. E' ONLINE IL FILE IN EXCEL AGGIORNATO AL 5 OTTOBRE MA NON PIU' NEL PRIMO POST DELLA PRIMA PAGINA, BENSI' A QUELLO SUCCESSIVO, PER MANCANZA DI SPAZIO.
    1 punto
  27. Segnalo questo articolo, che ho apprezzato molto, soprattutto perché mette in luce una storia dei rapporti diplomatici tra Stato Pontificio e Stati Uniti che non conoscevo, anzi, a cui non avevo mai pensato. Curioso e interessante il fatto che Pio IX possa essere considerato il primo pontefice ad aver messo piede in territorio statunitense, poichè nel 1849, durante il suo esilio a Gaeta, visitò una nave militare americana, ormeggiata nel porto della città, che secondo la legge era da considerare a tutti gli effetti territorio degli Stati Uniti. Complimenti all'autore, Fabio Robotti, ma è dei nostri? forse @@fabio22? petronius :)
    1 punto
  28. Ecco ....molto meglio......per me è un BB pieno, anche se decisamente il rovescio è un pò superiore, ma la moneta va volutata nel complesso..........quindi un BB convinto. :good: Avete notato il numerale II @@francesco77 tecnicamente come si poteva determinare ?
    1 punto
  29. uno dei motivi, oltre quello della perdita dei posti di lavoro, che contribui' a rimandare l'uso del torchio, credo sia il limitato numero di pezzi che,anche se di qualità migliore, si riusciva a coniare ogni ora. in paricolare a Genova il montaggio della ghiera per imprimere il bordo, per evitare la tosatura degli scudi, richiedeva evidentemente troppo tempo, per cui vediamo diversi mezzi scudi del 1679 coniati al torchio ma senza il bordo impresso. gli appaltatori della zecca fatti due conti hanno evidentemente da prima tolto la ghiera per poi togliere anche il torchio.
    1 punto
  30. @@gabrimen, Stupendo, vedo una frattura di conio al R/ e 1 ribattuto
    1 punto
  31. Credo tu abbia gia' citato il catalogo piu' usato e popolare per le monete svizzere (HMZ) Poi ci sono le monografie di approfondimento per singole aree regionali e zecche.
    1 punto
  32. per i Savoia credo che sia la quadrupla della reggenza di Carlo EM. II. al "molinetto" del 1642 sembra coniata a Chambery. mi pare che non abbia avuto un grande successo poichè è l'unica emissione. per almeno una quarantina di anni si è ripreso il martello in mano.
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  33. Dai e dai alla fine... Era il 28 luglio 2006 :dirol: http://www.lamoneta.it/topic/12714-quaderni-di-lamoneta/
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  34. L'aggettivo ( che poi è un sostantivo) è stato chiaramente detto in tono ironico e non certo per fare un complimento. Io direi di smetterla qua. E' un danno per tutti: per chi litiga, per chi legge e per il forum in toto....In fondo siamo qua per una passione e non per litigare. Va bene non essere d'accordo su alcuni concetti ma non si deve trascendere. Io mi fermo qua. Saluti
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  35. E' chiaro che la domanda da porsi è quella dell'influenza successiva e non della lettura cristiana. Credo che la risposta sia comunque parzialmente negativa. La madonna in trono con bambino contiene quegli elementi universali per certi versi "innati": madonna=essere femminile, gesù=bambino, allattamento=legame indissolubile madre/figlio, maternità ecc ecc, trono=potere civile/divino Ovviamente ho semplificato e ridotto ai minimi termini. Quindi eventualmente più che influenza parlerei di mantenimento di quei tratti che costituiscono una sorta di archetipo dell'immagine e che ricorrono più o meno inalterati nel tempo e nei secoli. Del resto... dai fianchi larghi delle raffigurazioni femminili preistoriche in terracotta si arriva alle forme generose delle donne del giorgione, riducendo ai minimi termini! :D
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  36. Le due foto in una unica pagina mi sembra una soluzione ottima, forse quella ideale..... Non riporterei gli ingrandimenti di tutte le monete per millesimo; a mio avviso diventerebbe "monotono" e per certi versi inutile. Metterei però gli ingrandimenti della data e di tutte quelle varianti o caratteristiche particolari che si possono riscontrare (es. il particolare della legenda del 5 cent. 1913 con e senza punto)
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  37. Ciao @@apollonia, ho scritto prima che ti ammiro per la passione "Alessandrina" e premesso che non voglio polemizzare, ma cercare di capire e farmi capire. Non essendo uno storico .....lascio agli altri gli argomenti storici (anche se li seguo con attenzione) Penso che prima di dubitare su qualcosa che con rispetto delle opinioni , si possa argomentare di che parliamo. Tu affermi i tuoi dubbi sui 6 tetradrammi dello stesso conio che hai postato . Invece io ti posto i 6 tetradrammi , con un ordine che da 1° va al 6° e ti ho evidenziato le differenze che tra una moneta e le altre , son tutte differenti . La progressività della produzione e evidente se si osservano i difetti di alcune sbecciature nel conio, che man mano aumentano , evidenziando alcune disfunzioni di argento nella guancia. Per non dire che i tondelli hanno forme lievemente diverse.Questo può succedere in un gran ripostiglio , che da un conio possano esserci varie monete dallo stesso matrice.Questo per fare un po di chiarezza......perché sennò la psicosi del falso , può non farci dormire. Poi se un falsario è cosi bravo da creare anche la consecutività della coniazione....... allora cerchiamo altri parametri che ci sono e che si vedono. Con affetto Gionnysicily.
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  38. Stessa mia impressione... Sembrerebbe (almeno dalla foto) intravedersi qualche segnetto tipo codice morse al D/ che attraversa tutto il collo Il FdC (SE e QUANDO [boh!] capita), è decisamente tutta un'altra cosa... eh Pì @@Monetaio? (non per niente, dubita sempre! :D) Questa è già in conservazione abbastanza difficile da trovare... era periziata FdC (ma non lo è, anche se fa la sua figura)
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  39. Comunque siamo lì, anche nella tua mi sembra di leggere ΕΣΣΑΛ
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  40. In effetti sembra proprio ci sia un elmo. Prova a guardare una di queste: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1322&category=27347&lot=1217189
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  41. Complimenti e tanti auguri !!!! A prima vista peró noto un gravissimo errore a cui si dovrà rimediare quanto prima !!!!!.......................... Non vedo monete di Genova pre1814
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  42. Cioa Matteo, ma è la storia dell'uovo: nasce prima l'uovo o la gallina? Mi spiego: le rappresentazioni mariane che in qualche modo riprendono l'immagine dell'aureo oppure noi attribuiamo alla scena un celato, criptico significato simbolico mariano in quanto fuorviati dalla visione cristiana, quando magari si tratta solamente della rappresentazione di un'Augusta omaggiata da FELICITAS e PIETAS (due classiche personificazioni relative alle imperatrici)? Ciao Illyricum ;)
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  43. Perfettamente d'accordo con Eliodoro. Personalmente non vedo nulla di cristiano in questa moneta; la leggenda parla chiaro, si riferisce alla Pietas....da intendersi secondo la religione romana ;) http://it.wikipedia.org/wiki/Pietas_(divinit%C3%A0) Del resto è praticamente il medesimo soggetto che ritroviamo sulle 5 lire "famiglia" ...e sappiamo che tutta la serie "Impero" della monetazione di VE II è di ispirazione romano-imperiale.
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  44. Ciao in verità i primi tentativi di Venezia di coniare le monete col torchio sono molto, ma molto più in la nel tempo; il primo esperimento si può datare al 1574. Il problema è che Venezia aveva a cuore le proprie maestranze e quando si paventò che per coniare le monete si sarebbe potuto usare il torchio, beneficiando così di migliore resa e minor tempo di esecuzione, gli operai insorsero e fecero di tutto per far naufragare i tentativi. Secondariamente Venezia sapeva che le sue monete erano accettate ed apprezzate proprio per la loro fattezza.... perché cambiarle? Ad ogni modo vi allego un link che rimanda ad uno scritto della Dottoressa Cristina Crisafulli, Conservatrice del monetiere del Museo Correr di Venezia (Tra l'altro, Mario, ricordi che era presente anche Lei quando facemmo la giornata sul Grosso?) :pleasantry: Direi che senz'alto può essere più esaustiva di me. http://www.academia.edu/779264/uomini_e_tecnologie_monetarie_la_visita_di_Du_Bois_alla_zecca_di_Venezia saluti luciano
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  45. Ciao, ritengo che l'interpretazione di "Madonna con il Bambino" sia troppo forzata e "contemporanea", inoltre andrebbe a confondere il cristianesimo degli inizi che era ancora tale nel IV° sec. d.c., con lo sviluppo successivo delle varie correnti dal cattolicesimo all'ortodossia...tra l'altro non dimentichiamo che la figura di Maria aveva, nei tempi antichi, un ruolo più sfumato rispetto a quello attuale..
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  46. Ok preso nota! Grazie per aver postato un SPL, ora e' tutto moooolto chiaro! Saluti Silver
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  47. Dai andiamo, non ci dobbiamo scaldare troppo.....@r-29 ha fatto una domanda che tutti ci siamo posti agli inizii e che in molti ancora oggi non capiscono.... Chiedi senza problemi. Saluti
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  48. @@Rex Neap 2= Le monete giovanili di Ferdinando II hanno dei rilievi più bassi già alla nascita, aggiungiamo a ciò il fatto che circolarono di più. 3= Durante il regno di Francesco I e alla fine di quello del precedessore Ferdinando, si puntò a coniare monete con rilievi bassi in modo che i falsari che ricorrevano alla presso-fusione non potessero ottenere risultati soddisfacenti...scoraggiando quindi la falsificazione. 4= le monete probabilmente venivano ritirate gradualmente...ma non vi era un ritiro di massa. Questo si ricollega al punto 2. per l'1 voglio leggerlo =) non so...per questi 3 forse sono da rettificare..ma in line adi principio..dovremmo esserci..
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  49. Cosa deve aspettarsi il collezionista che volesse mettersi in casa qualche Seated Liberty Dime? Se si limita a una collezione tipologica, qualche moneta per ognuna delle 5 varietà, e non cerca le altissime conservazioni, incontrerà qualche problema solo con la Variety 1, No Stars on Obverse, del 1837-38. Qui, anche per un Fine-12 (il nostro MB, ma forse anche qualcosa in meno) si spendono non meno di un centinaio di dollari, la cifra si triplica per un VF-20. Ma in compenso, per tutte le altre varietà, fino a una conservazione AU-50 (SPL/SPL+), si possono trovare annate al disotto dei 100 dollari. Il discorso naturalmente si complica se si vogliono collezionare tutte, o almeno la maggior parte delle annate. Escludendo naturalmente ogni possibilità per il già ricordato 1873-CC No Arrows, diverse altre emissioni di Carson City prevedono esborsi elevati, nell'ordine delle migliaia di dollari già a partire dalle basse conservazioni. E' il caso del 1871 e 1872 (Variety 4) e, ancora, del 1873, ma con le frecce (Variety 5) e del 1874 (sempre Variety 5). Acquistare un Seated dime di Carson City non è comunque impossibile, basta rivolgersi a quelli della Variety 4 Resumed, comuni per il 1875-76-77, un po' più rari, ma non proibitivi, per il 1878, ultimo anno di coniazione dei dimes nella zecca del Nevada. Tra le rarità delle altre zecche, segnalo il 1844 e 1846 per Philadelphia (Variety 2), il 1885 per San Francisco (Variety 4 Resumed) e il 1860 (Variety 4) per New Orleans, ultima emissione del dime in Louisiana prima di una pausa trentennale. petronius :)
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  50. Er mette da parte Je le do ttutte vinte! È ffijjo solo, cerco d’accontentallo come posso. Disce: “Mamma, me fate er dindarolo?”. E io ’ggni festa j’arigalo un grosso. Me sce spropio, lo so, mma mme conzolo ch’è ttanta robba che jje metto addosso. E llui ggià ffa la mira a un farajolo cor castracane e ’r pistaggnino rosso. Li regazzi, se sa, da piccinini s’ha da avvezzalli de tené da conto e ffajje pijjà amore a li quadrini. Ccusí, cquanno sò ppoi ommini grandi, nun sciupeno, e a ccosto anche d’un affronto nun te danno un bajocco si li scanni. G. G. Belli, 1835
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