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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/14 in Risposte

  1. Rientro per aggiungere qualche dato e una considerazione (stimolata dal solito, encomiabile @@dabbene) . A Mantova l'intenzione di procedere alla coniazione meccanica delle monete si concretizzò il 25 agosto 1593 con l'affidamento al tedesco David Gaugher di Augusta della conduzione della zecca. I capitoli prevedevano che il maestro di zecca "metterà gli edifici et utensili tutti forniti et in atto, che possano adoperarsi con l'uso dell'acqua". In seguito a questo accordo si mise mano alla costruzione di un nuovo edificio atto a battere monete utilizzando la forza dell'acqua ma il 4 dicembre 1595 il Gaugher inviava una supplica al duca perchè i lavori di realizzazione delle chiaviche erano ancora lontani dalla conclusione e dal ritardo nel battere talleri e ungari ne derivava grave danno. Il 4 settembre del 1596 il Gaugher morì senza veder realizzato il suo progetto ma da un inventario di zecca del 5 maggio 1596 risultano già presenti in zecca "un edifficio grande di ferro, fornito, da tirar e stampare all'aqua con dui para de fusi e dui para de rote et più tre para de fusi d'avantaggio.....un altro edifficio grande de ferro da tirar e stampar all'aqua". In pratica a Mantova venne attrezzato un edificio e vennero realizzate macchine per la trafila e la stampa ad acqua ma non è chiaro se e quando questa attività trovò reale concretizzazione. Cero è vent'anni dopo l'edificio destinato alla zecca era già stato abbandonato (??!!), forse @@Paolino67 potrà chiarire il dubbio.... Per finire una semplice considerazione sul motivo che si trova alla base della precoce meccanizzazione di alcune piccole zecche emiliane. Molte delle zecche in questione si dedicavano all'imitazione dei tipi più facilmente accettati nei mercati "fuori confine" ed è chiaro che, sopravvenuta la meccanizzazione delle zecche austro-tedesche che producevano talleri ed ongari per i mercati teutonici, anche in Emilia divenne indispensabile adeguarsi al progresso, pena l'esclusione da quei vantaggiosi mercati. A prova di ciò si può leggere proprio la finalità prima della meccanizzazione della zecca di Mantova (battere talleri e ongari), la non casuale presenza degli Xell a Guastalla (dove produssero una quantità notevole di talleri...ancora oggi moneta apprezzata ma non particolarmente rara), e l'adozione della coniazione a rulli a Modena, dove si coniarono grandi quantità di monete per il levante (e come levante si devono intendere anche le terre riformate) tanto che nella collezione di conii e punzoni della biblioteca estense si trovano ancor oggi rulli e conii per tipi di monete a nome di Francesco I, oggi non conosciute ma evidentemente destinate ai mercati "del levante" (a mio parere i numeri d'inventario 125/10869, 126/10870, 127/10871, 128/10872). e qui mi fermo un saluto Mario
    4 punti
  2. Penso che sei completamente fuori strada. Quelli che tu definisci collezionisti si chiamano speculatori. Il collezionista non corre dietro a un bel niente, la rarità è un cameo nella collezione, non un'ossessione da inseguire e da possedere a tutti i costi per trovarsi un tesoretto in futuro. Se desideri collezionare non devi ragionare in questi termini, perchè nel forum, per fortuna, di collezionisti veri ce ne sono davvero tanti e ti troverai sempre contro corrente se farai certe affermazioni.
    4 punti
  3. Gettone pubblicitario delle matite Mengin, un abile venditore di Parigi della seconda metà dell’Ottocento. http://www.paris-pittoresque.com/perso/21.htm Ciao apollonia
    3 punti
  4. Mi associo alla vicinanza agli amici di Genova. Faccio fatica però a trattenermi dal constatare che dopo l'alluvione dell'anno scorso nulla è cambiato. Ormai sembra che anche quando ci sono dei morti, non siano un campanello dall'allarme sufficiente. Povera Italia..................
    3 punti
  5. Come 100esimo post vi mostro un bel gettone trasporti di Palermo della Società Sicula Tramways Omnibus, nello specifico è del secondo tipo per un errore di legenda "tramwys" invece di "tramways". Come riportato nel catalogo. Di sicuro piace a @10tony89 :)
    2 punti
  6. Vi siamo- ne sono certo - tutti vicini con affetto in questo difficile momento. Coraggio!
    2 punti
  7. E con questa abbiamo chiuso gli acquisti di settembre
    2 punti
  8. Questo mese mi son permesso di migliorare questo millesimo che già avevo con questo esemplare....è stato amore a prima vista :D ora aspetto solo che metta su una patina bella. le piastre dell'ultimo tipo son comunissime...ma non son proprio così comuni da trovar perfette,ho preso questa perchè è la più bella che mi è capitato di vedere in mano. che ne pensate? un salutone a tutti marco
    2 punti
  9. primo: perchè non tutte le patine sono gradevoli ( e questa mi pare una di quelle) secondo: perchè non sta scritto da nessuna parte che uno debba apprezzare per forza le patine terzo: perchè non sta scritto pure da nessuna parte che una moneta con patina debba "valere" per forza di più di una senza (anche se il mercato non le disdegna certo) quarto: perchè, se si ha pazienza, si riforma (non essendo fornita dalla zecca :blum: ) quinto: comunqe anch'io non l'avrei tolta oo) oo) oo) oo)
    2 punti
  10. Beh, però non è detto, perché vero che il Crippa dichiara solo 4 esemplari conosciuti, uno alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, e questo volendo si può sempre vederlo, un altro alla Biblioteca Nazionale di Parigi e poi due in collezioni private, uno di questi è quello illustrato sul Crippa, quindi mai dire mai tecnicamente può essere uno di questi due, due che girano potenzialmente almeno ci sono, è anche vero che se fosse così certamente in questo caso credo non si possa parlare di prezzi a meno di voler alienare un bene immobile.... :blum:
    2 punti
  11. @@Sator, un bell'inedito not in Ric, non ti è andata male...diciamo :D :D :D , saluto e ringrazio Enrico @@vitellio che, insieme a babelone hanno, con la loro bravura e preparazione, sbrogliato quest'intricata matassa :clapping: :clapping:
    2 punti
  12. Carissimo @@Sator Dopo queste ultime foto non ho più alcun dubbio che : 1) sia autentica ( per me la crepa è naturale, da coniazione ) 2) sia Alessandria, si legge troppo bene ! ( quindi inedito, il punto sembra con un po' di cera o qualcosa del genere?) Complimenti ! Enrico
    2 punti
  13. Qualche mese prima di andarsene ricordo che il povero Angelo Bazzoni mi diceva che, secondo lui, gli esemplari sul mercato e nelle collezioni private non sono più di una settantina al massimo.
    2 punti
  14. Molti di noi non l'hanno mai vista... una siliqua di Costante II figlio di Costantino III all'asta da "Maison Palombo" RIC - 1537 gr 1,33 un piccolo pezzo di storia bye
    2 punti
  15. Ecco le Ridefinizione del Contingente delle Monete Italiane del 2013 come stabilite dai Decreti tutti datati 18 Settembre 2014 pubblicati sulle Gazzette Ufficiali nn. 232 e 233 del 6 e 7 Ottobre 2014: Serie 9 valori FdC da 16.000 a 10.000 Serie Serie 10 valori FdC da 19.000 a 12.000 Serie Serie 10 valori Proof da 5.000 a 2.820 Serie 5 Euro Belli da 7.000 a 4.000 pezzi 5 Euro Villa Adriana - Tivoli da 7.000 a 3.500 pezzi 5 Euro Selinunte da 7.000 a 3.500 pezzi 10 Euro Pirandello da 9.000 a 5.900 pezzi 10 Euro Fenis da 7.000 a 3.900 pezzi 20 Euro Rinascimento da 1.500 a 1.400 pezzi 50 Euro Rinascimento da 1.500 a 1.100 pezzi Saluti GiuseppeG Decreti.doc
    2 punti
  16. @@eliodoro Ciao eliodoro a chiamata rispondo,premetto che non sono esperto in questa monetazione, comunque esprimo il mio parere personale,dalla foto da me postata direi che alcune tracce di fusione si vedono, in particolare con la lettera A credo si tratti dell'ingresso ma come detto sopra, è solo una mia opinione personale. Una cosa però mi ha stupito e mi lascia ben sperare, nel post # 20 e 21 si nota una doppia immagine nella prima moneta in cui lo stile delle lettere è identico a quello della moneta e credo sia stata fatta in un secondo tempo sulla moneta difatti specialmente nel post # 20 si nota che i piani non sono a livello, ma allora se è stata fatta successivamente, come da me ipotizzato, significa che è stato utilizzato un conio ed allora se è così quando è stata punzonata? Bisognerebbe capire questa scritta per poter datare la moneta e capire cosa è successo ma in ogni caso credo che la moneta sia antica e se la mia ipotesi è possibile lascia ben sperare per l'autenticità. Forse è troppo fantasiosa ma come detto sopra è solo la mia opinione personale,sentiamo cosa ne pensa anche @@vitellio. Saluti Babelone
    2 punti
  17. Buongiorno a tutti, mi permetto di aprire questo nuovo post nel quale tutti coloro che sono amanti dei mercatini possono postare i loro ritrovamenti/acquisti seguendo semplici regole: indicare la data, dove si è tenuto il mercatino, quanto si è speso a moneta e indicare le caratteristiche delle monete (taglio,nazione, anno, condizione), postare le foto. La regola principale è però quella di indicare e postare solo le monete che hanno una certa rilevanza per rarità, difficoltà di reperimento, bellezza, ecc ....nel senso di non postare tutto quello che troviamo! grazie!!!!
    1 punto
  18. Bella moneta complimenti ! A me sembrerebbe un caso di coni collisi do si intravedono i numeri 12 di G 120
    1 punto
  19. .. esta zecca selvaggia ostica e forte che solo nel RIC si trova la natura....
    1 punto
  20. anche per me è Constantius II° / Spes Reipublice tipo questa "ufficiale"
    1 punto
  21. Premetto che non mi ritengo un esperto, e che sono un pò impegnato, dico che non ho mai visto 20 N/Y, per cui se è in buone condizioni, la terrei insieme alla meglio messa delle 2 G/H. Di Duisemberg ti hanno dato qualcosa?
    1 punto
  22. Gettone da gioco tedesco, produzione lauer,Norimberga. Questo spiel marke è databile tra il 1851 ed il 1889.
    1 punto
  23. @@davide1978 ormai da qualche tempo sul forum si va a ruota libera............................
    1 punto
  24. Ripeto. Il pezzo raro, a volte frutto di sacrifici, per il Collezionista con la C maiuscola è il surplus che arricchisce la collezione e le dà quel tocco di pregio in più, ma il Collezionista con la C maiuscola non è mai alla ricerca spasmodica del pezzo che un giorno lo farà diventare ricco o gli farà guadagnare rispetto a quanto ha pagato. Credo che il 99% delle monete che acquistiamo noi Eurofili siano in perdita già in partenza, quindi chi decide di collezionare questa tipologia di monetazione lo fa sapendo dal principio che l'unico tornaconto reale è la soddisfazione di arricchirsi culturalmente e sentimentalmente. Inutile quindi disquisire sul tema. Se qualcuno la vede diversamente, parlo per l'Euro, è solo per speculazione.
    1 punto
  25. Ma no non avete capito :) .... Il venditore è così affezionato alle vecchie lire che ha messo pure il prezzo in lire :):):):):):) P.s sempre caro lo stesso ..
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  26. Un abbraccio agli amici genovesi anche da parte mia
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  27. Sono vicino a tutti gli abitanti della regione.
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  28. http://notizie.virgilio.it/videonews/alluvione-caos-a-genova-vittima-due-dispersi-scuole-chiuse.html Allucinante! Grande vicinanza e solidarietà ai fratelli genovesi. :help:
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  29. La medaglia dallo stile della veste (dalmatica) della Madonna,dovrebbe essere del XVIII sec.(seconda metà),La medaglia era collocata all'interno di una cornice in filigrana ( tipo battesimale?) che si usava anche nel XIX sec, che poi è stata rimossa malamente. Come già detto confermo che il santo è S. Filippo Neri. Ciao Borgho.
    1 punto
  30. Ciao Mario. Scusa se rispondo al Tuo invito solo ora ma non mi è stato possibile scrivere prima. La data di introduzione nella zecca di Cagliari di un sistema meccanico nella coniazione delle monete, che il Lenza, da Te citato, indica nel 1668, è confermata anche da Eusebio Birocchi nel suo libro "Zecche e monete della Sardegna nei periodi di dominazione aragonese-spagnola" (Edi. 3 T Cagliari, 1952) il quale, a pag. 53 riporta quanto segue: "Il primitivo sistema della battitura venne abbandonato nella zecca cagliaritana soltanto nel 1668 quando la Giunta Patrimoniale con sua deliberazione del 13 aprile decise l'acquisto e l'impianto di un "molinello" o torchio a vite che, inventato in Francia nel 1553, era già stato assai per tempo in uso in gran parte delle zecche continentali" A sostegno della sua affermazione, il Birocchi cita nella nota 144 del libro un documento presente nell'Archivio di Stato di Cagliari secondo cui l'impianto del "molinello" sarebbe stato realizzato nel maggio del 1668 e avrebbe richiesto una spesa complessiva per l'acquisto e per l'installazione pari a 6.515 Reali, 3 Soldi e 9 Denari. Saluti. :hi: Michele
    1 punto
  31. Questa moneta è conservata meglio del quarto di lek, direi un BB, si vede bene la muscolatura di Ercole col leone e il piumaggio dell'aquila. Come tutta la monetazione albanese di re Zog, pure questa è classificata R, 1.000.000 di pezzi coniati a Roma. Nickel al 99%
    1 punto
  32. @@nando12 c'è molta differenza tra 159 pezzi coniati e 159 pezzi sul mercato... io credo che dei 159 pezzi coniati qualcuno sia stato fuso, qualcuno è in mano a commercianti e pochi, pochissimi, in mano ai Collezionisti (con la c maiuscola!) complimenti a @@min_ver per aver condiviso con noi questa chicca!
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  33. É rintracciabile, nel libro "monete Fiorentine dalla Repubblica ai medici" museo nazionale del Bargello. C é scritto: comé ricordato da anonimo diarista, da identificare forse col Baldovinetti: l anno 1574 di settembre si cominciò a battere le monete a forza d acqua all uso di Germania, le quali riescono più pulite e lucenti. L invenzione fu di un Tedesco, e perciò il Granduca Francesco I fece fabricare un luogo a posta fuori dalle mura sull arno verso porta alla Croce , che oggi si chiama la Zecca Vecchia(cfr.Tondo,p.318) un documento , conservato all Archivio di stato di Firenze(depositeria Generale, 772,c.XL) attesta che già in data 5 ottobre 1565 l invenzione fu sperimentata a Firenze, alla presenza del Duca. Il tutto riportato dal libro, che riporta a sua volta documenti dell Archivio do Stato di Firenze. Ciao Fofo
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  34. Ragazzi attendiamo un altro po' per capire se davvero nessuno di noi poveri privati ordinanti on line ha ricevuto una qualche variante. A me, per esempio, non è arrivato ancora nulla pur avendo ordinato alle 8.30 del 18.9 sul loro sito internet anche se più di qualcuno che ha ricevuto nega l'invio di varianti di sorta..è comunque ancora prematura ogni congettura anche se il dato di fatto è che una variante, italiana od olandese, costa in media 140 € quindi di sicuro la speculazione c'è e i commercianti stanno facendo di tutto per accaparrarsi esemplari che potrebbero rivendere a 20 volte il loro costo originario (se le hanno acquistate dalla zecca ovviamente)..poi come detto da qualcuno sta a noi cercare di non alimentare la speculazione..in fondo si tratta di una moneta belga non di materiale nobile con un difetto di conio quindi, semmai, gli interessati dovrebbero essere quelli che collezionano questa particolare categoria di monete....io appena riceverò vi informerò per le statistiche!!
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  35. Se trovi su internet la foto di una originale (oppure vai nei cataloghi del Forum) vedrai che non ci assomiglia neanche all'originale. Alcuni particolari: viso del Re "deformato", conio impastato, colore improbabile. Non sarei neanche tanto sicuro del titolo dell'argento usato. Di sicuro non è un falso d'epoca, probabilmente degli anni 60-70.
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  36. Io propenderei per la prma classificazione data da Marcvs Didivs, in esergo dovrebbe essere ANS Antiochia 137
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  37. Gnamooooooooo!! ma che ci fai a casa!!! vietato fare i lavori domenica! Grande! sentiamoci che ci si becca :D
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  38. volevo rendervi partecipi dell'ultimo arrivo in collezione...francescone di Ferdinando III di Lorena del 1797...purtroppo le foto sono venute troppo scure...riproverò a farle stasera...nel frattempo vi posto queste... la patina è di vecchia raccolta e la conservazione sopra la media per queste monete...migliore al R/ che al D/ come quasi sempre per questi francesconi dove il volto nasce di per se con i rilievi dei capelli molto bassi e di conseguenza l'usura sembra più accentuata... a voi i commenti...
    1 punto
  39. San Francisco 1894 Più ancora del 1873-CC No Arrows, il 1894-S è il "Santo Graal" dei collezionisti di dimes Incluso per decenni in una sorta di "triumvirato" delle monete americane più ambite, insieme al 1913 V-Nickel e al 1804 Dollar, è oggi classificato da Jeff Garrett al 4° posto tra le 100 Greatest U.S. Coins, dopo la 1933 Double Eagle, ma prima del dollaro 1804. Il motivo di questo interesse, oltre all'oggettiva rarità, è dovuto, come per molte altre monete americane, alla storia che c'è dietro. Su un punto sono tutti d'accordo: nel 1894 a San Francisco furono coniati solo 24 dimes, presumibilmente nel mese di giugno. E' sui motivi di una coniazione così risibile che cominciano le dispute Una prima spiegazione apparve già nel 1895, in un articolo del San Francisco Bulletin. L'articolo citava un rapporto di un dipendente della Zecca, nel quale si sosteneva che un numero molto piccolo di dimes era stato coniato per pareggiare un disavanzo nei libri contabili. La teoria fu portata all'attenzione dei numismatici nel 1928 all'interno di un articolo di Farran Zerbe apparso su The Numismatist. Se la teoria fosse vera, si tratterebbe di una situazione unica, in quanto non è mai successo nulla di simile in nessuna delle altre filiali della Zecca. Resterebbero però due cose da spiegare: perché, a fronte di uno sbilanciamento dichiarato di 40 centesimi, siano stati coniati 24 dimes, ovvero 2 dollari e 40, e perché questi dimes sono stati coniati in una finitura definita da sempre prooflike, se non addirittura proof. Insomma, si sarebbe prestata la massima cura possibile per produrre una manciata di monetine che dovevano servire solo a coprire un modestissimo sbilanciamento. Un'altra teoria, forse più vicina al vero, tira in ballo John Daggett, l'allora Sovrintendente della Zecca di San Francisco. Daggett avrebbe fatto coniare i 24 dimes su esplicita richiesta di alcuni suoi amici, probabilmente banchieri, e ne avrebbe distribuiti tre ciascuno a sette di loro, tenendo per se gli altri tre. Questa teoria non tiene però conto del fatto che sicuramente due dei 24 esemplari sono stati inviati alla Assay Commission, che li ha rifusi per effettuare i suoi test. I conti dunque non tornano, ma è certo che Daggett ne tenne tre per se, anzi, li regalò a sua figlia Hallie, allora soltanto una bambina, raccomandandole di preservarli con grande cura fin quando non fosse stata grande, perché a quel punto il loro valore sarebbe stato altissimo...Hallie ne spese subito uno per comprarsi un gelato Il dime di Hallie (o presunto tale) sarebbe stato poi ritrovato molti anni dopo, coi segni di una lunga circolazione, ed è oggi conosciuto come "ice cream specimen". Eccolo qui, la sua conservazione stimata è Good-04 Per gli altri due, però, Hallie seguì il consiglio del padre, e li vendette nel 1954 a un commerciante numismatico californiano, per una cifra che non sono riuscito a trovare ma che presumo elevata per l'epoca. Ho invece un riferimento per l' "ice cream specimen", passato in asta da Bowers & Merena nel marzo 1989 per 33.000 dollari. Di più sulla loro origine non si sa, l'unico altro dato certo è che dei 24 esemplari di 1894-S dime, solo 9 sono quelli oggi conosciuti (si discute sulla possibile esistenza di un decimo esemplare). Di questi, due, il già ricordato "ice cream specimen" e un altro, classificato About Good-03, portano i segni di una lunga circolazione. Il secondo sarebbe stato ritrovato nel 1957 in un Gimbels Department Store, in una scatola di cianfrusaglie, e acquistato per 2 dollari e 40 Gli altri sette, al contrario, sono in altissima conservazione, stimati tra Proof-60 e Proof-66. Quello in foto, chiuso da PCGS come PR-64+ è con ogni probabilità l'esemplare che detiene il record del prezzo più alto. E' stato infatti venduto in trattativa privata, nel luglio 2013, per una cifra non esattamente precisata, ma dichiarata superiore ai 2 milioni di dollari! petronius
    1 punto
  40. @@Silver70 ... che ti avevo detto? ;-) bisogna capire che: 1. le monete non te le regala nessuno 2. se c'è un affare in vista i soliti noti non se lo faranno sfuggire, anche se l'asta è base 1 euro! 3. il miglior perito è sempre l'esperienza avendo occhio ed esperienza ho visto subito che le monete non erano in FDC (come vedi dai dettagli della corazza), perchè pur piccolissime che siano le foto quando sono FDC queste monete presentano una protuberanza e un puntino al centro... ma queste finezze le acquisisci con anni di esperienza e facendo anche tu un pò di prove fotografiche... ad maiora!
    1 punto
  41. Che lo emetta dell'EXPo lo spero proprio,che sia' colorato ma anche NO..;)
    1 punto
  42. Grazie @@sulinus.. La numismatica e la medaglistica completano la conoscenza del patrimonio culturale ed arricchiscono culturalmente. Se non avessi visto questa medaglia non avrei conosciuto questa bella figura ;)
    1 punto
  43. Negli scudi di V.E.II ci sono due punti che si notano subito,uno è l'angelo dell'Annunciazione con la Madonna e anche se meno visibile la firma FERRARIS se provate a postare due inquadrature vicine dell'originale e del false saltano subito all'occhio le differenze. Anche la perlinatura arrotondata è un'altro segno.
    1 punto
  44. Dire che i dati ponderali non sono importanti è una bestemmia numismatica.............. :girl_devil: Maurizio
    1 punto
  45. Eccomi qua! :) Allora... me la sono ingrandita ben bene sullo schermo e ritengo che sia autentica. Certo, in mano sarebbe questione di un secondo, ma abbiamo solo foto e questo ci faremo bastare... Allego un particolare del bordo visto nel D/ che sembra una chiara frattura del tondello dovuta a coniazione e poi una sfaldatura del metallo, tra i capelli, dovuta allo stiramento del metallo, sempre in fase di coniazione. Se, come penso, è coniata, allora è autentica, dato che stile e quant'altro non mi sembra diano problemi quanto a falso moderno. Quello che era ipotizzabile era una fusione ed in effetti la impressione della prima foto non era così limpida...giustificando i dubbi di @@eliodoro. La C di CAES può ben essere una rottura di conio, e l'aspetto generale oltre che dalla foto sembra dato dalla pulizia energica ricevuta, come pure i buchini. Il D/ sembra avere un conio piuttosto usato e frusto. Le altre foto e la visione della crepa mi hanno tranquillizzato, anche se una foto del bordo in quel punto potrebbe dare maggior certezza ( Sator, se ci riesci... ). Quanto al problema della zecca, devo dire che a prima lettura e senza aver letto il resto della discussione ho avuto l'impressione anch'io di "ALE delta e punto", assente nel Ric come già puntualizzato. A voler essere coraggiosi (anzi... temerari :blush: ) si potrebbe ipotizzare ASIS con punto. Potrebbero infatti esserci piccole concrezioni che trasformano la I in E e la Delta potrebbe essere una S con il capitello superiore evanescente... Solo Sator osservando il pezzo a un microscopio o a un forte ingrandimento potrebbe dire se è tutto metallo ( allora ALE ) oppure no. Segno nel secondo ingrandimento i punti da vedere. Anche in questo caso mancherebbe nel RIC ma per la leggenda del diritto... Cordialmente, Enrico P.S. Sono solo opinioni e come tali suscettibili di essere profondamente sbagliate !
    1 punto
  46. FDC? Vedere cammello.. Senza foto dubito che per quel prezzo ti abbiano dato un FDC... Se é un'asta i soliti non se la sarebbero fatti scappare; Se é un mercatino, ed essendo FDC non la trovi nella ciotolina ma in qualche albumetto semmai, é difficile che il mercante di turno sia cosi sprovveduto... Attendiamo le foto
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  47. In primo piano una giovane "Promessa" della monetazione Napoletana .... Gaetano !! @ .... Sabato hai dato "buca" c'era un'amico @@dareios it che doveva consegnarti monetine del regno di Napoli......ma sicuramente alla prossima occasione potrai prenderle e farle tue.
    1 punto
  48. Molto probabilmente l'emissione 1937 uscì in un periodo che l'argento iniziava ad essere tesaurizzato, motivo per il quale le monete da L. 5 si trovano abbastanza spesso ed in buona conservazione; non bisogna inoltre dimenticare che 100.000 esemplari sono un numero considerevole per una moneta. In Italia si è molto generosi ad attribuire gradi di rarità alle monete, anche quando queste appaiono in tutte le aste e sono presenti in quasi tutte le collezioni!
    1 punto
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