Vai al contenuto

Classifica

  1. francesco77

    francesco77

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      10739


  2. Ciccio 86

    Ciccio 86

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      5167


  3. cig

    cig

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3859


  4. vox79

    vox79

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1974


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/14 in Risposte

  1. Mio figlio mi osservava e poi mi imitava, giocando con la lente e alcune monetine che aveva in mano. Un giorno avevo portato a casa un piccolo bauletto, lui lo prese e mise le sue monetine. Spero che un giorno possa riaprire quel bauletto. Antonio
    5 punti
  2. Lo ammetto, l'acquisto di questa monetina è stato un errore dovuto alla mancata aggiudicazione di un'altra e per ritorsione, mi sono dirottato (prendendo una sonora bastonata) su questi 2 Tornesi e tutto perché, al momento dell'asta, affascinato dal primo e ultimo numero più piccolo del millesimo. Mah ... ultimamente mi sto segando il ramo su cui siedo. Speravo almeno in un peso superiore a 7 grammi, ma è di 6,3. La monetina, in mano, è molto più bella e fresca che in foto, ma ciò non giustifica lo sbaglio che ho fatto. Diciamo che sono un po' pentito, perciò chiedo comprensione e sinceri pareri con l'auspicio di trovarne alcuni che mi acquietano. :( Grazie
    4 punti
  3. Si, effettivamente è proprio quello che vorrei specificare , il commento deve essere relativo a storia , aneddoti , qualcosa che aggiunga , i commenti del tipo "mi piace " oppure " per me sarà rara" , oppure " ce l'ho doppione " , non devono proprio entrarci . Chiedo una mano a voi, perchè per domani vorrei fare l'esordio . Faccio un riepilogo , se manca qualcosa o c'è da aggiungere o quant'altro almeno siamo ancora in tempo :good: : tra l'altro bisogna decidere un titolo : - per ogni moneta va inserita una foto , in qualsiasi conservazione, purchè nitida, la foto o più foto reali del soggetto sulla moneta, un minuscolo schemino su taglio, anno ( o anni ) , stato emittente , Zecca ( se si vuole ) , tiratura e data di emissione , in caso di commemorativa ( ma è superfluo ) , dopo di chè si passa alla descrizione, abbastanza libera , ma NON con commenti personali - si possono ovviamente aggiungere commenti, o foto particolari , come dicevo sopra, che non siano personali e che siano davvero utili - il tempo per cui se ne può parlare è illimitato . Si può aggiungere una nuova moneta dopo 36 ore SENZA ULTERIORI AGGIORNAMENTI , per cui di una moneta se ne può parlare 1 giorno e di un'altra 10 . - prima di postare , ovviamente , aggiornare la pagina e constatare che nessuno ci abbia anticipati - il regolamento sarà inserito al primo post della prima pagina della nuova discussione che nascerà - la lista di monete inserite verrà messa nel secondo post della prima pagina ( se si riesce con collegamenti ipertestuali che portano già al post esatto ) a fine monete , uno o più collaboratori potranno, se vorranno, catalogare tutta "l'opera" in ordine di stato, taglio ed anno Aspetto commenti ;-)
    4 punti
  4. Ti ringrazio per la tua opinione. Effettivamente è sempre un gran problema capire dove sta la verità in questioni del genere. Ciò che è certo è che le istituzioni non fanno niente per chiarire le cose. Faccio una serie di domande provocatorie e retoriche... 1 - Un'ente come la zecca del Belgio (in questo caso del Belgio, ma l'esempio può essere esteso a qualunque nazione, sia chiaro) DEVE avere documenti fiscali da conservare, giusto ? 2 - Bene, dato per scontato che si risponderà SI alla domanda precedente, esisterà una fattura per i tondelli italiani e olandesi che hanno acquistato, o no ? 3 - Credo, a ragion veduta, che i tondelli non si acquistano al supermercato, quindi essendo parte integrante delle monete DEVONO avere una tracciatura per poter risalire in caso di frodi o furti, non credete ? 4 - Bene, chiunque abbia venduto i tondelli alla zecca belga, possibile che non sia in grado a sua volta di giustificare e quantificare provenienza e numero dei tondelli incriminati ? 5 - Non pare quanto meno strano e singolare che le percentuali dei ritrovamenti iniziali siano tanto diverse da quelle "farlocche" dichiarate dalla zecca belga e lontanissime dai dati inizialmente riscontrati ? 6 - Non pare strano che alcuni commercianti siano venuti in possesso di decine di pezzi delle varianti e continuino a centellinarli sulla baia a prezzi da capogiro per mantenere i prezzi alle stelle, mentre altri, su centinaia e centinaia di pezzi acquistati e provenienti dal Belgio, non siano stati in grado di trovare UNA CHE SIA UNA moneta col tondello diverso dal belga ? 7 - Come afferma giustamente @@nerone69 , non suona strano che siano stati messi in vendita sul sito della zecca belga piccoli lotti di un migliaio di coincards al giorno, come se si desse il tempo a qualcuno di verificare i pezzi destinati ai "pirla" di collezionisti comuni e accantonare i pezzi "pregiati" destinati a qualcuno che godeva di maggior favore ? Bene, credo che di domande ce ne siano abbastanza per capire che c'è qualcosa di molto losco dietro a questa porcheria, che è ancora più schifosa se pensiamo che era tutto nato per finanziare attraverso la beneficenza la Croce Rossa belga. E intanto i pezzi disponibili pare si stiano esaurendo anche dai commercianti sula baia e mi aspetto che presto i prezzi già folli subiscano una nuova impennata. Mi auguro si sbagliare, ma mi sento davvero un povero illuso, perchè in fondo la verità sento di conoscerla già perfettamente...
    4 punti
  5. Un giorno o l'altro devo venire in Corsica a salutarvi.... :blum: , qui siamo nello splendore, credo che iconograficamente sia una moneta fantastica e anche ben conservata, poi come sia arrivata lì....è da capire, però qualche mercante, qualche merce o terreno importante per una transazione rilevante, a fine 1400 i commerci diventano importanti e le monete arrivavano....arrivavano dal continente....questa è poi una dimostrazione. Mario
    3 punti
  6. POSTUMO (Marcus Cassianius Latinius Postumus) 259 - 268 (260 – 269?) d.C. Si conosce ben poco delle origini di Postumo, alcune fonti ritengono fosse un Batavo che grazie alle sue indubbie capacità, fece carriera nell’esercito fino a diventare un abile generale e un bravo amministratore, tanto che l’imperatore Valeriano lo volle nominare Legato Imperiale della Germania Inferiore e Superiore. Probabilmente quando Valeriano finì nelle mani dei Sassanidi, Postumo cominciò a sognare di poter diventare imperatore egli stesso, e presto gli si presentò l’opportunità di realizzare la sua aspirazione. Quando Gallieno dovette muovere in oriente per sedare alcune rivolte, lasciò a difesa della frontiera del Reno il figlio sedicenne Cornelio Salonino, sotto la protezione di quelli che riteneva suoi uomini di fiducia, tra questi Postumo e il prefetto del pretorio Silvano, la Germania subì un incursione degli Alamanni fronteggiata con successo dalle truppe di Postumo, che distribuì il bottino tra i soldati. Silvano, venuto a conoscenza del fatto, pretese, a nome di Salonino, l’invio del bottino di guerra a Colonia. Postumo informò l’esercito dell’ordine del giovane Cesare, le legioni si ribellarono proclamandolo imperatore; immediatamente si presentò con il suo esercito a Colonia, e sembra che fu la stessa guarnigione assediata ad aprirgli le porte. Si impadronì della città e fece giustiziare Silvano e Salonino, benchè in seguito, i suoi sostenitori dichiarassero che gli omicidi fossero opera dei galli locali. In breve anche le legioni e le popolazioni della Gallia, dell’Hispania e della Britannia, riconobbero Postumo come imperatore, che si insediò ad Augusta Trevirorum, fondando uno stato Romano indipendente, dotato di un senato proprio e di una coppia di consoli con carica annuale; si circondò di una guardia Pretoriana ed arricchì la città con opere architettoniche, a cominciare da un arco trionfale per celebrare la vittoria. Nel tentativo di calmare le acque, dichiarò che era suo intento solamente eseguire il compito che gli aveva affidato Gallieno, e cioè proteggere la Gallia, e che era sua ferma intenzione non spargere nemmeno una goccia di sangue romano. Questo intento fu ampiamente pubblicizzato sulle sue monete, dove si definiva “RESTITVTOR GALLIARVM” REST GALLIAR o che rappresentavano culti locali, come quello di Ercole a Deuso (una città sul Reno), HERC DEVSONIENSI Fece coniare una serie di monete per ricordare il suo impegno nella lotta contro i pirati, con le raffigurazioni di Nettuno NEPTVNOREDVCI e di una nave da guerra LAETITIA AVG Oltre ai confini marittimi, si dichiarò anche difensore delle frontiere terrestri, riconquistando e fortificando le postazioni avanzate nella valle del Neckar, respinse i Franchi e gli Alamanni che avevano attraversato il Reno nel 261, quindi la sua “vittoria germanica” è in parte giustificata. VICTORIA GERMANICA Gallieno però non poteva tollerare la secessione di una parte dell’impero; avendo sotto controllo i passi alpini, nel 263 scese in Gallia per affrontare Postumo. Riuscì a riportare un importante successo, ma Postumo, con parte del suo esercito riuscì a fuggire, perché Aureolo, il comandante della cavalleria di Gallieno, non inseguì l’usurpatore sconfitto, dando modo a Postumo di riorganizzarsi, arruolando nelle sue file anche Germani provenienti dall’altra parte del Reno. Gallieno ebbe la meglio e costrinse Postumo a barricarsi in una città, ma durante l’assedio rimase ferito da una freccia e fu costretto a rientrare in patria. Da allora sembra si fosse stabilito un tacito accordo di non aggressione, questo sembra il messaggio che traspare dalle monete coniate nel 265, dove Mercurio viene definito come l’intermediario tra Postumo e Gallieno INTERNVNTIVS DEORVM Quali che fossero i motivi, Postumo fu lasciato in pace e cominciò a coltivare nuove ambizioni, le sue mire uscivano dai territori già in suo possesso, infatti non è più il restauratore delle Gallie, ma il protettore di Roma Eterna, ROMA AETERNA restauratore, RESTITVTOR ORBIS e pacificatore del mondo PACATOR ORBIS non trascurando l’oriente, ORIENS AVG e annunciando qualcosa che sembra riferito a tutto l’impero: il benessere delle provincie. SALVS PROVINCIARVM La sua politica religiosa si ampliò di pari passo, non si sentì più parlare dell’Ercole di Deuso, ma dell’Ercole romano, al quale Postumo si sente legato quale emulo del leggendario semidio. HERCVLI ROMANO Questa associazione risulta piuttosto evidente sulle monete dove compaiono i ritratti affiancati di Postumo ed Ercole, riuscite a distinguerli? Ercole e Postumo, i “gemelli” In fin dei conti, forse Postumo aveva buoni motivi per fare tali affermazioni, visto che aveva risollevato l’economia e protetto la Gallia molto più efficacemente di quanto avevano fatto Valeriano e Gallieno, costantemente impegnati in qualche crisi ai confini dell’impero. Nel 268 a Mediolanum, Aureolo, il comandante della cavalleria di Gallieno che cinque anni prima aveva permesso la fuga dell’esercito sconfitto di Postumo, e che era stato messo al controllo dell’Italia settentrionale da Gallieno, passò dichiaratamente dalla parte dell’usurpatore, facendo coniare una serie di monete a suo nome, le raffigurazioni dei rovesci esaltano la virtù e la fedeltà della cavalleria, e sono una chiara offerta di sostegno a Postumo. PAX EQVITUM FIDES EQVIT CONCORD EQVIT VIRTVS EQVITVM Postumo non andò in aiuto di Aureolo, assediato a Mediolanum dalle truppe di Gallieno, e questa decisione provocò lo scontento delle truppe della Germania Superiore, che erano favorevoli all’intervento, la guarnigione di Mogontiacum e le truppe della regione, compresa la Legio XXII Primigenia, si ribellarono ed elessero imperatore il locale governatore Leliano. Postumo reagì e prese in poco tempo la città di Mogontiacum; fece giustiziare Leliano, ma si rifiutò di permettere alle sue truppe il saccheggio della città, una decisione che gli si rivelò fatale, infatti fu assassinato dai suoi stessi soldati. Alla morte di Postumo la Britannia e la Spagna ritornarono fedeli al governo centrale, e quello che rimase del cosiddetto Impero Gallo-Romano passò tra le mani di Mario per circa due mesi, poi a Vittorino dal 268 al 271 d.C. ed infine a Tetrico dal 271 al 274 d.C. fino all’arrivo di Aureliano. Per noi è una fortuna che la monetazione di Postumo sia così varia e ricca di informazioni, l’esame delle sue 13.000 monete facenti parte del Cunetio Hoard hanno permesso di ricostruire, almeno in parte, la storia di questo periodo. L’unica zecca di cui si ha certezza è quella di Colonia, espressamente nominata su una moneta del 267, con la dea Moneta (Aequitas?) e legenda COL CL AGRIP COS IIII , di seguito un esemplare proveniente proprio dal “tesoretto” di Cunetio. Una citazione piuttosto insolita, che forse celebra l’inaugurazione di una nuova zecca, dove era stata trasferita la produzione monetale da qualche altro centro, probabilmente da Treviri, la capitale di Postumo. Postumo viene ritratto con una folta barba riccioluta, spesso con indosso corazza ed elmo di fattura elaborata, e spesso con un’espressione bonaria e rassicurante. In qualche caso il ritratto, anzichè di profilo, è eccezionalmente visto di fronte. Le monete di Postumo non hanno nulla da invidiare alle contemporanee dell’impero ufficiale, anzi, forse sono superiori sia come raffinatezza delle incisioni, sia, nelle emissioni in oro, come precisione del peso, una dimostrazione del benessere economico dell’impero dissidente. Per finire avrei un dubbio: non mi è del tutto chiaro se l’inizio del regno di Postumo sia da far iniziare nel 259, come generalmente accettato, o, come ritengono alcuni, nell’estate o nell’autunno del 260. Se così fosse, le date riguardanti l’impero Gallico andrebbero spostate di un anno? Spero di non avervi annoiato troppo, e visto che la monetazione di Postumo è molto varia, se qualcuno volesse integrare con foto di monete interessanti o altro, ben venga. Ciao, Exergus
    3 punti
  7. Comunico a tutti che abbiamo già provveduto all'assegnazione di una copia del bollettino in oggetto ad alcune biblioteche in Italia. Dalla prossima settimana provvederemo a spedire altri bollettini ad altre biblioteche indicandovi poi dove è possibile consultarlo. :good:
    3 punti
  8. Sicuramente già lo avrete visto ma navigando nel web mi sono imbattuto in questa immagine di un conio di un tetradramma di Atene conservato presso il museo della capitale greca. qui la fonte dell'immagine: http://www.archeo.it/staging.php/mediagallery/fotogallery/1508 In considerazione del fatto che raramente si ha la possibilità di vedere un conio (almeno per la monetazione seguita dal sottoscritto :P) spero di fare cosa gradita.
    2 punti
  9. Mi avete spesso sentito lamentare il fatto che nelle aste del V e VI sec ci fossero errori di attribuzione, falsi, semplici nummetti di Leone o di Anastasio dati per rari vandali etc etc…. questo post è diverso!!! Oggi parliamo di attribuzioni errate si, ma al ribasso :) Oggi parliamo di monete “svalutate” da un attribuzione troppo soft. Ho aspettato a fare questo post solo perché trattandosi di un’asta attiva fino a pochi giorni fa, non volevo attrarre le maledizioni di chi aveva già colto e sperava in una “vittoria semplice”…se ci siete riusciti, bravi e buon per voi! Ecco qualche illustre sconosciuto, nascosto e frainteso Ps – posto tra le romano-imperiali, perché trattasi di monete tutte riferibili al RIC X
    2 punti
  10. Questa aveva fatto un viaggio ...in orto di Babu....ma il giardiniere no sono io .....e ne sono geloso... 😠 peso .3,50g diam 22m.......che shock..!😨
    2 punti
  11. Guardate questo bel follaro di Salerno. E' da un po' di tempo che lo sto studiando. L'esemplare è veramente splendido, metallo compatto e bella patina cuoio, seppur sono evidenti tracce di ribattitura. Guardando bene la moneta e controllando il testo su Salerno del Maestro Bellizia, a prima vista l'avevo catalogato Bellizia 80 , poi 81, poi ancora mi sono accorto che non è nessuno dei 2. Per me è della stessa serie ma è inedita. Che ne dite?
    2 punti
  12. Beh la domenica non si potrebbe continuare col discorso della prima moneta, perchè verrebbe un discorso scollegato, rivolgendosi casomai a una moneta di 5 pagine prima, mischiando i commenti con quella postata 1 pagina prima. Io direi di lasciare tempo illimitato e la giusta importanza che merita ( poca o tanta ) ad ogni moneta. Tanto 36 ore , minuto in più o in meno senza aggiornamenti vuol dire che si è esaurito quello che si voleva dire su quella determinata moneta .. PS prolema foto risolto, da "rimbambito", non avevo pensato a fare "aggiugi al messaggio" dopo l'upload :good:
    2 punti
  13. In ritardo sì, ma non posso non complimentarmi con Giovanna (Pat). Se lo merita veramente, sempre carina e disponibile ad ascoltare tutti, nonché grande organizzatrice. Viva Giovanna :clapping:
    2 punti
  14. La forma della testa, schiacciata sopra, mi sembra quella dei follari di Ruggero Borsa (Cappelli 63), invece i tipi di Gugliemo duca (Cappelli 87), almeno quelli che ho visto, hanno una testa più ovale, oltre ad essere più spessi e di minor diametro (Vox79 non vuole rivelarci le misure :blum:, ma lascia intendere che il diametro sia sui 25mm). Poi vedo una traccia di ribattitura sulla faccia del santo (che tra l'altro gli dona un'espressione tipo questa :crazy: ): ho provato a cercare un altro follaro coevo che possa aver lasciato un'impronta simile, ma non ne trovo. Inoltre molti follari di Borsa ribattono folles bizantini, quindi il raggio di ricerca si allarga un po'... Secondo me potrebbe essere una variante (inedita, per quella S coricata a destra) del Cappelli 63, ribattuta forse (come dice Claudio) su un DVX ITA SALERNO (che magari a sua volta ribatteva qualcos'altro, vista l'accozzaglia di lettere al rovescio). Comunque sì, bel pezzo. Ma dove le trovate 'ste monete!?
    2 punti
  15. Ecco infine che l'ho inserita nel catalogo evidenziando i dubbi che abbiamo un po' tutti: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV1/10 ,la sistemazione in un gruppo a parte mi sembrava un po' complicata perchè delle "medaglie dogali" che conosciamo abbiamo tre legende diverse e ...non ci stanno in una sola scheda e, pensando soprattutto a chi non fosse addentro alle "cose genovesi", potrebbe causare un po' di confusione. Se avete degli appunti da fare, o annotazioni da aggiungere o togliere non avete che da dirmelo. e provvederò. Visto che è ben chiaro che l'attribuzione è provvisoria ho comunque preferito metterla al Doge I invece che al IV dogato dello stesso Simone Boccanegra perché credo che in questo primo dogato ci siano parecchie monete che, prima o poi, andranno "risistemate" altrove pertanto, quando sarà il momento, faremo lo spostamento. Qualsiasi parere non è solo gradito ma accolto con la massima gioia.. Un "hip hip hurrà" a Corsodinazione! ....Grandissima e importantissima scoperta! Grazie!
    2 punti
  16. Buonasera a tutti, caro Daniele, dopo che mi hai riservato la piacevole sorpresa con tanto di schema o scheda annessa per l'identificazione dei denari genovesi mi sono deciso a sperimentarla sul campo. Pertanto posterò un denarino genovese che ho catalogato come tipo A 3, denaro primitivo 1139 - 1190. Al dritto la porta urbica ha una forma quadrangolare. dati ponderali: 16 mm 0,80g....cosa ne pensi?
    2 punti
  17. Stavo dando uno sguardo ai falsi del Price, le modern imitations, della tavola 155 e guardate cosa è spuntato fuori.... .....E' spuntato fuori l' F66: colpiti e affondati tutti (almeno 5 su 6) dei tetradrammi incriminati. :diablo: Guardate qua cosa c'era in giro già ai tempi in cui Martin Jessop Price scriveva la sua opera:
    2 punti
  18. e se fosse il risultato di un foro otturato un po' fantasiosamente? Concordo con @sonia417 sul fatto che è curioso che nella zona incriminata il colore sia diverso. non ci avevo fatto caso. peraltro, pare che la forma "estranea" sia quadrata. Credo che una immagine molto ingrandita della zona potrebbe essere utile. a meno che @@Doge92 non si sia divertito a fotoshopparla per farci uno scherzo e andare fuori di testa :crazy: :blum: :hi:
    2 punti
  19. Forse non è la discussione adatta, ma penso che Amedeo nell'attesa che arrivi la foto del follaro, ci perdonerà se apriamo questa piccola parentesi sul museo diocesano di Salerno. Come vi avevo anticipato, questa mattina sono andato a vedere la collezione di monete (vedere per modo di dire...). Allora la situazione è questa: è probabile, anzi è quasi certo, che a fine anno il museo chiude. Sembra che ci sia da parte della curia, la volontà di affidare il museo al lavoro di volontari. I dipendenti attuali del ministero ancora non sanno dove saranno ricollocati. Devo dire che il museo ospita una pinacoteca eccezionale, da vedere assolutamente, come pure i numerosissimi avori normanni di fattura straordinaria. Vi invito a guardare il link di seguito. http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_diocesano_del_Duomo_di_Salerno La nota dolente però, è sulla collezione numismatica. Le monete sono collocate in 7 grandi espositori verticali, visibili da tutte e due i lati. Di questi espositori, 3 o forse 4, contengono solo monete di Salerno, poi sono riuscito a vederne 1 che contiene solo monete della Magna Grecia, 1 che contiene monete romane repubblicane e probabilmente l'ultimo contenente monete romane imperiali. La stanza è senza illuminazione artificiale, per cui le monete non si riescono a vedere (ci vorrebbe una buona lampada), poi le teche sono ammassate insieme ad altri manufatti che di fatto impediscono la visione completa di tutte e 7. Ed è per questo motivo che il custode che mi ha fatto la cortesia di farmi vedere le monete, mi ha pregato di non diffondere immagini delle stesse, sul web. Naturalmente chi le vuole vedere, mi scriva in privato e le vedrà. Le teche sono in ottimo stato, sono solo impolverate, ci vorrebbe davvero poco a renderle usufruibili al pubblico. Basterebbe togliere tutto il superfluo da quel salone e illuminare a dovere. Probabilmente molte di quelle monete andrebbero ricatalogate, visto che dalle poche descrizioni che sono riuscito a leggere, per esempio su oltre 10 follari attribuiti a Gisulfo I, mi sembra senza dubbio che ci sono delle incongruenze. Nessun problema per le foto che ho fatto nel resto del museo. Di seguito ne metto qualcuna.
    2 punti
  20. Mio figlio (10 anni) non ne ha mai voluto sapere di monete e di medaglie, fino a quando questa primavera, una sera dopo cena, mi sono messo a cercare il mio raccoglitore contenente la raccolta completa dei primi 12 stati dell'euro (fatta da me e non comperata) e dico a mio figlio, Tommy finalmente ho trovato una persona che mi compra queste monete, così poi ti faccio un regalino, lui bel tranquillo mi risponde, ma perchè vuoi venderle, queste piacciono a me, me le regali? Devo dire che è stata la risposta più bella che mi potesse dare. :good: Forse qualche cosa si è mosso.
    2 punti
  21. Intervengo dicendo che secondo me sarà un topic interessantissimo. Per le modalità di sviluppo sono pienamente d'accordo sul fatto di postare foto a prescindere dallo stato di conservazione in modo da far partecipare più appassionati possibile perchè non tutti collezionano la stessa cosa. Per il collegamento ipertestuale sono d'accordo a patto che sia possibile farlo e che non rechi un sacco di tempo perso a chi riuscirà a farlo. per quanto riguarda invece il tempo di apertura della discussione di una moneta credo debba dipendere dalla moneta stessa e non essere una durata fissa. Mi spiego meglio, se ad esempio si discuterà di una moneta italiana ovviamente dedicheremo qualche giorno in più ad essa in quanto celebrerà luoghi, posti, persone ed eventi della nostra storia e dei quali conosciamo tanto a differenza di monete di altri paesi. C'è anche il fattore documentazione da parte di chi crea il post: è bene che partecipino tutti ma può capitare che chi descrive la moneta non conosca tutto fino all'ultimo aneddoto ad essa collegata e quindi non lascerà modo ad altri di completare la descrizione della stessa e quindi sarebbe inutile lasciarla aperta per una settimana senza aggiungerci altro, come può anche accadere che magari chi scriva non conosce molto bene la storia della moneta e ovviamente questo porterà vari interventi da altri utenti. Sono felice che si dia la possibilità a chi conosce di spiegare e chi vuole imparare di farlo.
    2 punti
  22. sono d'accordo che le monete per una corretta valutazione vanno viste in mano ma su questa non mi starei a fare troppe seghe mentali (senza offesa per nessuno eh)...senno da qui in avanti facciamo prima a fondere tutto ciò che è sotto il FDC assoluto...va bene cercare il pelo nell'uovo ma cerchiamo di non andare nell'assurdo altrimenti non è più un hobby ma un'ossessione...oltretutto non mi vorrei sbagliare ma queste monete non sono nemmeno di prima classe per cui i difetti ci possono stare tranquillamente... io quella moneta se collezionassi il periodo la prenderei....il prezzo non ti piace?? trattalo...altrimenti passi oltre e avanti la prossima ;) il collezionismo quello vero non è fatto di soli FDC ricordatelo :)
    2 punti
  23. Ah, quante annate mi sono perso! Non riesco a starci dietro. Mi ero preparato anche io un bell'8 maravedini spagnoli ma Nikita me l'ha bruciata! :aggressive: Visto che anche @Lafayette ne aveva una, deve essere proprio comune! Meno male che ho una riserva. Lafayette ha postato un 2 lepta delle Isole Ionie, dicendo che è la sorella maggiore dell'obolo... E quindi... Carramba che sorpresa! Ecco la sorellina minore che finalmente può riabbracciare la primogenita! :cray: Obolo delle Isole Ionie, 1819
    2 punti
  24. Al volo, per quanto riguarda i grossi guarderei anche al loro peso. Guardate quanto pesano gli IQDP, i due DVX IANVENSIVM conosciuti, i doge TERCIVS (quelli meglio conservati però) e poi quelli con i numerali... Per quanto riguarda invece "la serie" DVX IANVE sono noti oltre ai mezzi grossi anche i denari, che però hanno X diverse e si conoscono esemplari con CVNRAD1, CONRADVS, CONRADV'... da cui si evince una qualche seriazione. Quindi, credo, non siano stati tutti battuti sotto il primo dogato di Boccanegra.
    2 punti
  25. Colgo l'occasione per ricordare che Aureliano nel 274 completò un' importante riforma monetaria e avviò una nuova organizzazione delle zecche in tutto l'impero in tempo di crisi fece una spending review riducendo le officine in particolare su Roma oltre a chiudere la zecca di mediolanum tenendo aperta quella di Ticino (inutile averle entrambe) in conclusione a partire da questo imperatore sull' esergo delle monete compariranno i simboli delle zecche. I secoli passano ma le dinamiche politiche sono sempre le stesse, ma prima eravamo davvero grandi!
    2 punti
  26. Caro Matteo, senz'altro ci sono molti aspetti che tornano simili anche nel grosso attribuito al doge III, ma del resto vi sono similitudini tra lo stesso denaro attribuito al primo dogato Simon Boccanegra e questo grosso dato a Giovanni Valente. Per questo vi ho posto il quesito e vi chiedo di rileggere anche le pagine scritte sia da Ferro sui pezzi "Doge primvs" che da Ricci sui grossi IQDP e successivi tra i quali sempre i doge primus (questo nel nostro articolo sui grossi pubblicato sui NAC), dai quali si capisce che la monetazione di Genova della prima metà del Trecento va seriamente rivista. Proprio perché il grosso doge terzo ha quelle caratteristiche epigrafiche, ma anche quella imago/castello e quelle interpunzioni, stona che i grossi "doge primo" (sul catalogo online di terzo tipo sotto Simon Boccanegra) possano essere anteriori ad esso: perché avrebbero fatto prima un grosso, quello di II tipo sul catalogo online (http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV1/7 ), con un tipo di X e varie altre caratteristiche stilistiche etc..; poi avrebbero usato i punzoni di una X più sinuosa (quella "ballerina" che piace a DZ nei quartari) per i doge primus (http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV1/9); poi saltando il doge secondo (poverino), avrebbero fatto un grosso di nuovo con la X del tipo "ianuensium" per il doge terzo , ed infine con il doge quarto sarebbero tornati a quella X sinuosa... Per non parlare dei problemi di attribuzione dei cosiddetti mezzi grossi sia del Boccanegra che dei presunti di Valente...e via dicendo. Detto questo mi fermo, perché vi avrò fatto venire il mal di capo, soprattutto agli utenti non addentro nelle serie genovesi. Tornando alla medaglia di Corso, era solo per ribadire che secondo me al momento è ragionevole dire che si tratta di un pezzo del primo periodo dogale; se proprio si volesse specificare per caratteristiche epigrafico-stilistiche si potrebbe probabilmente limitare entro il 1353 o 1356. Per il resto sarebbe bene ristudiare tutto, a ripartire dalle emissioni IQDP, come ha iniziato a fare anche Ricci, appunto; io sto rivedendo anche tutta la documentazione scritta, come vi ho detto. Ma vi sorprenderemo in futuro con effetti speciali ;)... Un caro saluto e buona notte. MB
    2 punti
  27. Nessuno ti vuole buttare fuori pero' per favore,ti prego in ginocchio,non parliamo piu' della serie 2010 cipriota..per favore..
    2 punti
  28. Francesco, le tue immagini mi suscitano tenerezza e ricordi d'infanzia, di quando io, bambino dell'età suppergiù di tuo figlio, andavo da mio padre a chiedergli se potevo "tenere in mano qualche moneta di quelle belle e vecchie che hai tu". Quelle monetine, si trattava poi delle classiche palanche di Vittorio Emanuele III per intenderci, mi facevano sognare mondi ed epoche lontane in cui io mi immergevo come per incanto. Inutile sottolineare che quella passione di mio padre, è stata la mia scintilla per entrare nel mondo della numismatica. Ricordo ancora con tenerezza il mio primo marengo, regalatomi per la promozione della prima media, che avevo consumato con gli occhi a furia di ammirarlo su quella vecchia copia sgualcita del catalogo Alfa di mio papà del 1983 (che conservo ancora gelosamente...). Ogni singola moneta di quegli anni mi porta ricordi, profumi e sensazioni ben precise di un'età che purtroppo non torna più. Nel mio piccolo ti posso dire che, quando mi si presenta l'occasione, compro sempre qualche pezzo di modesto valore del Regno che inserisco nella "collezione personale" di mio figlio, che oggi ha 2 anni e mezzo, e che quando mi vede armeggiare con le mie monete mi chiede sempre con curiosità di guardarle e tenerle un pò... Io gli darò lo spunto, poi se lui lo vorrà potrà ovviamente continuare e seguire le orme di chi lo ha preceduto. Tra l'altro la numismatica porta con sè un bagaglio straordinario a livello culturale, storico, geografico ecc. che potrà dare ai tuoi figli un vantaggio incommensurabile nel capire il nostro complicato mondo odierno e le sue vicissitudini. Ancora complimenti, sperando che i tuoi figli ed i tuoi nipoti un domani possano ammirare con orgoglio la tua collezione, pensando a quelle monete non come a piccoli dischetti di metallo bensì come veri piccoli pezzi di vita vissuta... Un saluto, Marco
    2 punti
  29. Numismatica Leonessa...presente con il tavolo..solo sabato per il convegno..ma da venerdi per l'asta. Vi aspetto tutti e numerosi, in particolar modo i simpaticissimi amici piemontesi :-) Massimo
    2 punti
  30. Salve a tutti, Oggi vorrei presentarvi questa interessante monetina che va ad aggiungere un nuovo staterello alla mia piccola collezione di monete mondiali. Si tratta di un pezzo da 2,50 scudi emessi da Sao Tomè e Principe, colonia portoghese, nel 1951. E' una monetina minuscola con un diametro di 20 mm ed un peso di 3,50 grammi in argento '625. Cosa interessante ha una tiratura di soli 64.000 esemplari ed è stata coniata esclusivamente in tale data, si tratta quindi di un esemplare che fa tipologia a sè...certo la conservazione non è il massimo ma la trovo ancora gradevole.. Ogni commento e parere sono più che graditi...:)
    1 punto
  31. @@refero1980 Io sono un fan dei catorci, ma trovare i 2 lire valore a meno di 10 euro è un'utopia, anche in condizioni peggiori di questo.
    1 punto
  32. Buona sera. Sono arrivato a questa discussione mosso dalla sentita necessità di procurarmi un libro sulla monetazione di VEIII al fine di incrementare la mia molto modesta cultura attuale. Essendo in questo mondo da poco magari sono la persona meno indicata per dare consigli non avendo mai preso in mano un catalogo d'asta ecc, però so cosa mi piacerebbe avere e devo dire che la vostra idea è molto bella. Sopratutto se corredata da una buona diciamo "storia" della moneta. Poi ripeto.. questo è solo il parere di un ragazzo inesperto.. Per ora vedrò comunque di procurarmi il libro che avete citato - La monetazione di VEIII. Raccolta legislativa commentata dal gennaio 1900 al dicembre 1947 - così da poter iniziare a studiare seriamente.. Grazie a tutti e scusate l'intrusione..
    1 punto
  33. Ciao, ti avevo già cancellato, ci vediamo in Fiera, ciao Se qualcuno ci ripensasse e volesse unirsi al pranzo alla Cambusa lo comunichi prima delle 11,00 a Roth oppure a me. Noi arriveremo in Fiera verso le 10-10,30. Ci farà piacere comunque rivedere/conoscere chi volesse raggiungerci alle 12,15-12,30 all'entrata del capannone, per salutarci e scambiare due chiacchiere. Ciao e a domani, Giò
    1 punto
  34. un lucano ...hahaahha :)
    1 punto
  35. Si è quello che conferisce la patina straordinaria di cui parlavo. Attenzione si intravede una piastra napoletana... Bravo :)... Ma per favore tienila lontana dalle monete dei Savoia Hahaha :)
    1 punto
  36. Per me l'unico vantaggio di lavare una moneta con una patina pesante è quello di vedere se ci sono righe o segnetti nascosti, altri non ne vedo.... Una moneta con una bella patina circolare formatasi accresce sicuramente il valore economico della moneta ma non la conservazione.... Saluti
    1 punto
  37. Perfetto! Ma noi abbiamo fatto un passettino avanti e cataloghiamo i denari secondo la "classificazione Baldassarri" che tiene conto della data di coniazione: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 Prova a leggere sia le annotazioni che le note a piè di pagina e vedrai che è semplicissimo. Denaro molto gradevole, di buon peso con castello/porta urbica tozzo o quadrangolare e la 1 di CVNRAD1 obliqua!
    1 punto
  38. Tornando al tetradramma di Atene ma dalle nostre parti, volevo segnalare la pagina 7 de ‘I falsi numismatici’ di Luigi Manfredini (‘La Numismatica’ Brescia, 1981). Scrive il Manfredini: “Per tutte le monete greche derivate dai conii descritti in queste pagine, vale l’osservazione che esse sono false (e così gli esemplari gemelli) in quanto sono uscite dai conii riprodotti, e possono essere in circolazione fin dal secolo scorso, periodo a cui risalgono dette matrici. L’incisione a bulino dei conii è stata eseguita su bronzo precedentemente inserito in un tondo di ferro per evitare la deformazione durante la fase di coniazione.” (da “La Numismatica”, 2-1975, p. 35). apollonia
    1 punto
  39. Ti aspetto al varco.................
    1 punto
  40. Non mi dire che l'hai preso in Armenia .........!!!
    1 punto
  41. e in più testi i distributori automatici ogni volta che fai manutenzione: caffè e altre bibite GRATIS!! Ho proprio sbagliato lavoro.... :crazy:
    1 punto
  42. Buona giornata Buona, è buona; almeno a mio avviso. Trovo strano un particolare: L'esergo su cui poggia la giustizia presenta un evidente "salto di conio" che, però, non è trasmesso a ciò che gli sta appena sotto (stelline e sigla del massaro) e che, invece, si presenta "pulito" ..... singolare, non è vero? Allora mi viene anche da pensare che sia stata "ritoccata" ad arte per creare la particolarità ... possibile che proprio intorno alla X il metallo abbia un colore differente? Mah! Posso sbagliarmi, ma è un pensierino...... saluti luciano
    1 punto
  43. ragazzi scuasate la domanda forse fuori tema ma nella sezione eventi non ho trovato l info che cercavo. volevo chiedere a chi già c'é stato se al romafil oltre agli stand filatelici si puo trovare qualche commerciante che venda 2 euro cc. @@Luca1984 prometto che a pomeriggio leggo tutto. in effetti avevo dato una sbirciatina e mi stava interessando ma purtroppo con l'università questi giorni sono stato impegnato tutto il giorno limitandomi a leggere post brevi :) quando ho aperto il topic ho visto dei commenti chilometrici ho cercato di capire di cosa si parlava ma non ho letto bene tutto e per non commentare chiedendovi cose già spiegate ho preferito aspettare il fine settimana perchè ho notato che avete scritto un boato di roba :). entro domenica mi ci infilo anche io promesso :)
    1 punto
  44. Era da quando certi personaggi che frequentavano la sezione euro sono usciti dal forum che non vedevo toni polemici e di tempo ne è passato parecchio, almeno 2 anni credo. Io seguo come curatore la sezione falsi ma visto che è qui che passo la maggior parte del tempo mi permetto di intervenire chiedendo a tutti di lasciar perdere toni polemici o punzecchiamenti vari e di intervenire solo con post inerenti il tema della discussione sempre che il buon Ciccio che si occupa della sezione euro non decida che è giunto il momento di chiudere. Vedo ora che con l'ultimo post prima del mio siamo sulla buona strada........................ :lol:
    1 punto
  45. Credo si tratti di una delle monete mantovane più rare in assoluto!!!!
    1 punto
  46. Mentre rileggevo la discussione mi sono anche accorto che la medaglia contiene un errore nella descrizione della legenda: DEI IV OTTOBRE al post di DEL....questo lo troviamo nello stesso rovescio del conio delle Arti di Francesco I che ho postato in precedenza................quindi ....... !!
    1 punto
  47. mi piacerebbe andarci insieme a vedere queste collezioni :), quando torno in Italia si potrebbe organizzare una visita :)
    1 punto
  48. 1 punto
  49. Intendo la differenza, misurata in gradi (o ci si riferisce talvolta alle lancette delle ore e dei minuti dell'orologio), tra l'orientamento della raffigurazione del rovescio rispetto a quella del dritto. Si usa adottare la parte superiore della raffigurazione del dritto (in questo caso la testa di Ottaviano) come punto "0". Rovesciando la moneta (tenendo come fulcro il punto "0") per poterne guardare il rovescio, si prende ora nota del punto più alto della figura rappresentata (nel nostro caso il punto sopra la testa di Cesare). Si potrà allora affermare che la sfasatura dei conii sarà la differenza tra il punto 0 del dritto ed il punto 0 del rovescio. Per farti meglio comprendere ho creato un'immagine di esempio con le varie ipotetiche sfasature. Come vedi nel primo caso diremo che la sfasatura sarà di 0° e quindi si parlerà di conii aggiustati, nel secondo caso l'immagine del rovescio sarà rovesciata esattamente di 180° rispetto al dritto pertanto parleremo di sfasatura di 180° ma sempre di conii aggiustati, mentre nell'ultimo esempio si parlerà di sfasatura di 45° e di conii non aggiustati.
    1 punto
  50. Si l'usura è la stessa nei tre esemplari NAC,Nomisma e Maurizio. Il tondello è molto simile tra NAC e Nomisma, forse una leggera differenza di centratura sul lato di Cesare? Se consideriamo il dato cronologico l'ultima affermazione di @@Nikko ne uscirebbe rafforzata: Maurizio anni '90 NAC 2009 Varesi 2010 Nomisma 2012 E' vero che per la Maurizia (;)) ci stiamo fidando di un dato non riscontrabile, pero'... La Varesi è l'unica con la legenda CAESAR non consunta, che sia questa l'host? O gli è stata ridefinita?
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.