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  1. francesco77

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/14 in Risposte

  1. Ritengo utile pubblicare gli stemmi di Giuseppe Napoleone e Gioacchino Murat, entrambi re di Napoli. Sebbene i volumi da cui sono stati tratti siano stati digitalizzati da Google, non è possibile visualizzarli giacché si tratta di tavole piegate su se stesse e quindi non scansionate. Per completezza, pubblico anche le leggi statuenti i due stemmi. Stemma di Giuseppe Napoleone Fonte: Collezione degli editti, determinazioni, decreti e leggi di S. M. da' 15 febbraio a' 31 dicembre 1806, Napoli Stemma di Gioacchino Murat Fonte: Bullettino delle leggi del regno di Napoli, anno 1808, da luglio fino a tutto dicembre, Napoli Legge sullo stemma Reale_L. 263-1806.pdf Legge pel nuovo stemma della Corona_L. 183-1808.pdf
    4 punti
  2. ho trovato un interessante esemplare con stessi coni di dritto e rovescio :D
    4 punti
  3. Salve a tutti, Bologna è stato il nostro primo convegno ma ahimè benchè fossimo coi denti di fuori e con la bava alla bocca, non abbiamo beccato niente... siamo arrivati a un ora dall apertura e due uccellacci tipo falchi pellegrini stringevano tra gli artigli fieri le prede, tralasciando le fantasie, a bologna si è visto tanto e beccato poco, fortunatamente il viaggio è stato più proficuo, il nostro amicone Enrico c'ha preso di nascosto da recente asta questa monetina senza dirci nulla e sabato mattina ce l'ha regalata, in mano è uno specchio, con lustro a non finire, molto bella, i rilievi belli alti, a voi la parola ;) è inutile dire che...è il nostro primo 2 tornesi :D
    3 punti
  4. Salve Lamonetiani, su richiesta di dabbene e Giovanna, ci siamo offerti di fare un acquisto cumulativo della neonata rivista/pubblicazione lamonetiana e di portare il tutto al nostro tavolo a Verona, a Novembre (numero e fila ve li faremo sapere poi, quando ce li diranno). Ovviamente, il costo della rivista sarà quello di acquisto su Amazon: 15,43€. Verremo muniti di centesimini per i resti :P :D Se ancora non conoscete la pubblicazione, queste sono le discussioni di riferimento: http://www.lamoneta.it/topic/129233-i-quaderni-di-lamoneta-nuova-iniziativa/#entry1470496 http://www.lamoneta.it/topic/128999-i-quaderni-di-lamoneta-20141/ Chi è interessato lo scriva nella discussione. Personalmente lo abbiamo già comprato ed è molto ben fatto, quindi, ve lo consigliamo caldamente! ;) Un caro saluto da Tinia Numismatica LISTA PRENOTATI 1. francesco77 2. Prtgzn 3. Magiaro 4. Blaise 5. Cembruno5500 6. giamba54 7. marco d'ambrosio 8. roth 9. blush20 10. blaze 11. ramossen 12. cipa
    2 punti
  5. Bellissima questa frase, rispecchia la mia visione di collezionismo. Forse sono uno dei pochi a cui interessa poco il FDC :)
    2 punti
  6. Come di consueto saremo a Verona dal Giovedì alla Domenica...con un tavolo ancora più lungo e pieno... :P Scherzi a parte, se ci fate sapere quante copie servono, siamo disposti ad ordinarne tale quantitativo e qualcuna in più per i ritardatari da cedere al prezzo di costo al nostro banco :) Un caro saluto.
    2 punti
  7. I due pontefici che hanno regnato negli anni '20 del XVIII secolo hanno indubbiamente prodotto meno monete del predecessore Clemente XI, e dato che non ci sono state riforme tali da "richiamare" il coniato e convertirlo in moneta nuova, credo che la grande massa di circolante immessa sul mercato proprio da Clemente XI, (tuttora disponibile per la nostra gioia), sia stata uno dei motivi principali della scarsezza delle coniazioni, così rare sul mercato attuale. Molto molto belle le monete di Numitoria, entrambe mi mancano... e non avendo modo di reggere il confronto sui giuli, rispondo con altri nominali, uno per pontefice ;) Innocenzo XIII, grosso per Roma (Muntoni 10 a): Benedetto XIII, grosso per Roma, Giubileo 1725 (Muntoni 11): Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  8. Ottima idea quella di non creare nuovi topics per argomenti già trattati :) qui, addirittura, se ne prosegue varie volte uno iniziato quasi 10 anni fa! :D Comunque, intendi venditori ufficiali al prezzo di emissione o altri commercianti? Per la prima risposta, vale sempre il discorso del MTM, solamente che non credo abbia al momento monete disponibili... al massimo qualche pezzo di Monaco per la circolazione come la moneta da 1 Euro di quest'anno! :)
    2 punti
  9. Si ma qui hanno chiesto info sulla 2014.Quella rarissima e' l'altra;) Ahahah,scherzo e'.. Comunque dicci la verita':Quanto ti paga la bank of cyprus per sponsorizzarli?? Ahahaha;)
    2 punti
  10. La liretta è ben lontana dall'MB, molto più vicina al B. Il 2 lire 1886 è qualcosina più di MB, il 2 lire 1916 direi che arriva a stento al BB. Onestamente parlando io non le prenderei, la lira è materiale da ciotola, un paio di Euro giusto perchè è d'argento, il 2 lire 1916 è difficile trovarlo così brutto, è una tipologia che si trova senza problema sopra al BB. Così messo vale non più di 5/7 Euro. per il 2 lire di Umberto potrebbe anche essere valutato sui 7-8 Euro, peccato che pochissimo tempo fa avessi su ebay un esemplare simile, di anno diverso, e mi è rimasto invenduto a 1 Euro di base d'asta. Insomma, a 20 Euro non è che ti stia facendo un prezzo da amico, ti chiede suppergiù quello che ti chiederebbe un commerciante. Per dire, se le mettesse su ebay 20 Euro non li prenderebbe nemmeno se piange in turco. Se proprio ti piacciono offrigli 15 Euro (e già gli fai un favore), se accetta bene, altrimenti lasciale dove sono.
    2 punti
  11. Ecco una riproduzione a colori dello stemma "piccolo" di Murat, che mi sembra fedele all'originale: (da: http://napoleon-monuments.eu/Napoleon1er/Murat.htm)
    2 punti
  12. A questo post mancano le foto. Provvedo subito. Benedetto XIII. Giulio con la Porta Santa.
    2 punti
  13. io la seguo anche per avere un'idea sui prezzi di mercato delle monete. E' facile: è sufficiente dividere per 3 il prezzo che loro propongono e ci si fa un'idea sul prezzo di mercato....
    2 punti
  14. La teoria intermedia pone questo didracma al 269, in base al passo pliniano che indica che i consoli di quell'anno sono Gaio Fabio e Q. Ogulnio. Infatti proprio Q. Ogulnio assieme al fratello Cneo, nell'anno 296 in qualità di edili curuli, avevano fatto collocare Romolo e Remo sotto la lupa che si trovava presso il fico ruminale. La teoria intermedia pone questo didracma al 269, in base al passo pliniano che indica che i consoli di quell'anno sono C. Fabio e Q. Ogulnio. Infatti proprio Q. Ogulnio assieme al fratello Cneo, nell'anno 296 in qualità di edili curuli, avevano fatto collocare Romolo e Remo sotto la lupa che si trovava presso il fico ruminale. Coarelli concorda sul fatto che la lupa rievochi il simulacro collocato nel Comizio dai fratelli Ogulnii durante la loro edilità (296). L’immagine al D/ (ripresa, per la particolarità di essere imberbe e portare il diadema, dalla monetazione di Alessandro) richiamerebbe invece Ercole Invitto, così come era rappresentato nell’Ara Maxima, la cui edificazione dovrebbe essere di poco posteriore al 293. Trattandosi chiaramente della commemorazione di una vittoria, e considerato che il dio era ritenuto antenato dei Fabii, l’Ara potrebbe essere stata fondata da Q. Fabio Massimo Gurges, quando trionfò sui Sanniti (nel 291), e dedicata durante la sua censura (nel 289). La coniazione potrebbe quindi risalire al 290-289. L’autore, in proposito, evidenzia come le emissioni Cr. 15/1, 18/1, 20/1, 22/1 e l’introduzione del quadrigato siano tutte riconducibili a un gruppo politico composto dalla potente famiglia dei Fabii e da Q. Ogulnio Gallo, della gens Ogulnia di origine etrusca (forse discendente dagli Uclina di Volsinii); gruppo politico cui, quindi, andrebbe imputata l’iniziativa di aver fortemente promosso l’introduzione della moneta romana. Questa emissione potrebbe essere stata ottenuta monetando l’argento mostrato ai due trionfi di Gurges e di L. Postumio Megello sui Sanniti, entrambi del 291
    2 punti
  15. oggi giornata proficua, altro ritrovamento che non avevo mai visto prima, peccato che la moneta sia conciata maluccio finalmente una moneta italiana degna dell'osservatorio rarità Taglio: 50 centesimi Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizione: B Città: Gallarate (VA)
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  16. ciao @@Exergus.............infatti tu hai operato piu' che correttamene, la tipologia richiama alla monetazione Sikh come in parte ad altri stati Kashmir compreso, ma il link postato non c'entra nulla con la moneta in oggetto in quanto oltre al fatto che non è la stessa come iconografia, il paisa va da 7 a 12 grammi ho solamente smorzato gli entusiasmi affinchè chi ha postato la moneta possa avere una identificazione esatta....'
    2 punti
  17. @@elmetto2007 un film di bruno liegi bastonliegi :rofl: :rofl: :rofl:
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  18. Buongiorno, metto le foto di questo mio esemplare del 1717 fdc/qfdc con fondi lucenti di Cosimo III. moneta,data molto rara come illustra il Di Giulio RR. Questa moneta venne coniata per dar importanza al porto di Livorno, questo porto che fu sviluppato proprio dalla famiglia Medici, signori della Toscana, contava all'inizio del 1500 circa 500 persone e nella fine dello stesso secolo invece facendo costruire nuove mura e nuovi canali che collegavano Livorno a Pisa gli abitanti erano più di 12000. Questo porto "Franco" aveva inoltre leggi tutte sua e tassazioni molto basse che non riguardavano il contenuto delle navi come per gli altri nel Mediterraneo, ma avevano solo la tassa dell 1 percento del valore sull ancoraggio del porto, seguirono poi le leggi "Liburnine " con Cosimo III, l affluenza di abitanti di ogni Nazionalità e commerci con Inglesi, Spagnoli e Olandesi per il controllo del commercio resero Livorno un Porto da far invidia e che molti come Venezia e Genova si misero a studiare per ottenere lo stesso successo. Grano, spezie, stoffe, bottini depredati fecero si che a Livorno venisse battuta moneta per il commercio e di valore, "pezze della rosa e tolleri" furono i principali divulgatori di questo nostro porto Toscano, ma anche i Luigini per il levante e i mezzi tolleri o quarti di pezze furono emesse anche se meno apprezzate, specie le versioni in oro. questo Tollero, chiamato Fortezza, racchiude in se tutto questo, potere, successo, economia e sviluppo. saluti Fofo
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  19. Sfogo di un semplice appassionato senza pretese di storia e monete magari pure sbagliato Che bei ricordi di discussioni in questa sezione Era un piacere imparare ad ogni post qualcosa, leggere ogni intervento di amanti del periodo, semplici appassionati giovani alle prime armi, esperti. Quando apro la sezione vedo il deserto dove è finito quello spirito? Ancora lo si trova grazie ai fratelli corsi che ogni tanto ci stupiscono e smuovono qualche animo un grazie anche ai genovesi che non mollano nemmeno il più comune dei denari GRANDI. Il mio augurio che sia un momento di stanca a tutti i livelli, che arrivi presto nuova linfa,che renda di nuovo attiva e partecipata questa meravigliosa sezione,che qualche idea,possa, invece di allontanare utenti svogliati? spaventati? li riavvicini. Non spetta me dirlo ma credo sia sotto gli occhi di tutti che qualcosa sia e stia succedendo. Con queste poche righe spero che nessuno si senta offeso o tirato in causa, lungi da me una simile intenzione Ringrazio vivamente anche il più piccolo post fatto da chiunque nella sezione medioevali cordialità mirco
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  20. Queste, alcune notizie su Vincenzo: Vincenzo Catenacci CATENACCI F. a volte FEC – SCL – SCULP e FECE in alcuni casi preceduto dalle iniziali del suo nome. V. CATENACCI DIR. - V. CATENACCI INV. quando assunse la direzione del Gabinetto d’Incisione. Attività: dal 1814 (?) fino al 26 marzo del 1855. Bibliografia: Ricciardi E., “Medaglie del Regno delle Due Sicilie 1735/1861, 2^ Ediz. Napoli 1930”; Siciliano T. 1939, “Medaglie Napoletane 1806/1815 pag. 2” ” ; D’Auria S., “Il Medagliere – avvenimenti al Regno delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e di Sicilia, 1735/1861 - Napoli 2006”; Di Rauso F., PN del mese di luglio - agosto 2012 n. 275 – Sei medaglie per i compatroni di Napoli; Di Rauso F., il Giornale della Numismatica del mese di gennaio 2014 n.1 “speciale” – “San Luigi Gonzaga e l’Immacolata Concezione nelle medaglie Napoletane” Note: nato nel 1786 a Napoli, incominciò la sua carriera artistica alle dipendenze del Rega che ne riconobbe i talenti; secondo il siciliano pag. 56 del suo lavoro nel 1814 il Catenacci già effettuava i suoi primi lavori in zecca; nel 1824 troviamo la sua prima firma ufficiale su una medaglia (CHI INDOVINA QUALE ?) a cui seguì, nel 1825, quella più importante, per la morte di Ferdinando I di Borbone; nel 1829, su proposta dello stesso fu assunto come primo incisore dei “dritti” nel Gabinetto d’incisione, ma morto il maestro, nel 1833, ne prese la Direzione; osserviamo il suo cognome seguito da DIR per la prima volta sulla medaglia per la nascita del Duca di Calabria, Francesco di Borbone del 1836. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone, che costituiscono il lustro ed il vanto della R. Zecca Napoletana nella prima metà dell’ottocento; al contrario del suo predecessore, Filippo Rega il quale non avendo mai inciso in acciaio, ma solo in pietre dure (in cui era inarrivabile), e quindi si limitava solo ad inventare e disegnare, il Catenacci continuò l’attività di incisore presso la R. Zecca anche dopo la sua nomina a Direttore del Gabinetto d’Incisione Tra i tanti, alcuni conii di medaglie come nel caso della medaglia coniata per il Congresso degli Scienziati Italiani, venivano trattati con il castelletto (ritocchi), e il Catenacci spesso né eseguì le lavorazioni (in quanto chiamato a farlo dal Direttore Generale per evitare una spesa maggiore). In un documento del 6 agosto 1841 si legge quanto segue: […..] “conoscono il modo di adoperalo solo i Signori Vincenzo Catenacci e Francesco D’Andrea antichi ed unici lavoranti di pietre dure”. Riguardo il conio sulle monete ipotizziamo che fu incisore dei dritti dei primi 120 Grana del 1831 di Ferdinando II di Borbone; la riforma del 17 marzo 1829 entrò in vigore il 1° gennaio del 1830 e le prime monete che uscirono dalla Zecca furono proprio quelle con la data 1831; morì il 26 marzo del 1855.
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  21. Il giusto verso è questo, questa parte ricorda molto una moneta ma anche io penso che non lo sia. Non ho mai visto il fondo così lavorato nelle monete cinesi e non mi sembra neanche il sole centrale. Però è un bellissimo oggetto, forse era un bottone oppure un distintivo, chissà. Ciao Jagd.
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  22. La moneta è più che collezionabile, l'MB se lo merita tutto, oramai ad inseguire solo le alte conservazioni, si sta tralasciando una fetta importante del materiale numismatico che una volta la faceva da padrone; ben venga chi apprezza anche una moneta non in alta conservazione, ma che, a seguito della sua consunzione, trasmette tutte le vicissitudini che ha dovuto affrontare per giungere fino ai giorni nostri.
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  23. Ok, perfetto, ti aggiungo subito i nominativi che si sono già prenotati. Ciao e grazie ancora.
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  24. Ciao, questo assolutamente sì. Magari... i portoghesi non vincono ma vanno avanti con Porto e Benfica... I turchi... c'hanno eliminato l'altro anno! Diciamo che hanno qualche nome importante un po' stagionato ma c'è una sostanziale differenza con le italiane: corrono e mettono in campo tutto quello che hanno... talvolta può bastare. Con la Juve europea spesso basta! I greci di ieri: niente grandi nomi ma correvano, quanto correvano... non mollavano una palla Roberto; Elaboellaoui, Botia, Abidal, Masuaku; Maniatis Milivojevic, Kasami, Dominguez, N'Dinga; Mitroglou. No, non mi paiono decisamente nomi del Gotha calcistico mondiale... eppure a volte saltavano i juventini come birilli! Beh, parliamo di Robben, una delle migliori ali del mondo. Ha portato avanti l'Olanda ai mondiali... ma ti dirò... se un italiano prova e sbaglia un tiro del genere viene giù lo stadio di fischi.... Ma ieri non solo non ho visti tiri degni del goal di Robben ma ho visto degli appoggi e degli alleggerimenti sbagliati (specie quelli a metà campo che lasciano il campo aperto agli avversari... vedi 1-0) che giocatori esperti e di buon livello non dovrebbero commettere. Intendi che la Juve di ieri ha mostrato gioco? Io non l'ho visto. Ho visto solo una reazione nervosa verso la fine del secondo tempo che è coincisa col calo fisico dei (modesti) greci. Ci son state un paio di parate prodigiose del portiere avversario che ci stanno. Ma questo mi fa ancora più rabbia: si doveva aspettare la seconda metà del secondo tempo? E ti dirò: per acquistare ci vogliono i soldi, se non ci sono bisogna creare una rete di osservatori ed una scuola calcio di buon livello. Pescare i Vidal, i Pogba e se son rose... i Coman. Creare i nuovi Marchisio e nel piccolo i Giovinco, che non sarà un top player internazionale ma può essere una buona pedina da inserire a partita iniziata... e altri. Se poi si fa l'affare tipo Llorente, Morata e Tevez, ben vengano. Il discorso comunque è nazionale: si diceva che si doveva cambiare anche come FIGC... vedi tu chi è arrivato! ;) Non so, visto come andava la squadra, che aspettava il tecnico a cambiare qualcosa. Era già evidente nel primo tempo che bisognava farlo... mi verrebbe da dire che sarebbe servita una sfuriata di Conte nell'intervallo ma anche lui l'altro anno ha fallito a livello europeo... ;) Ti dirò, sportivamente e per una certa alternanza se la Roma dimostra costanza e gioco non la vedo per niente male. Garcia ha un anno di esperienza in più nel nostro campionato e nella conoscenza dei suoi giocatori. La Juve? Con il cambio allenatore ed i dubbi sullo stesso, potrebbe anche fallire gli obiettivi. E in più dopo tre anni e un certo logorio in certi giocatori, ci starebbe... Amaramente vi saluto Illyricum :(
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  25. Hai diverse devozionali che mi mancano tipo la san Bruno, san Nicola da Tolentino e altre due .......... grrrrrr :angry:
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  26. Mi candido per il neonato concorso "La più bella patacca del 2014" :rofl:
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  27. Gallo e' nervoso perche' e' a dieta, aspetta una paio di settimane e vedrai che torna lui :D
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  28. Chiudo la discussione, tanto le risposte chieste sono arrivate e la moneta qui in quest'area non ti serve più :good:
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  29. ti ingrazio @@dabbene per il consiglio, le monete del crippa sono ottime. forse mi sbaglio su un 30/40 percento in meno del loro valore, direì sono a 1/3 1/4 % del loro effettivo valore. faccio un esempio su una che è un briciolo superiore a quella di grado, ha lo stesso grado della mia del 1717 ma è la data 1720 ed è R3 come il 1723 su un asta ha fatto la bellezza di: €5500 nel 2008 ad oggi varrebbe di più, se fai caso ai particolari che ti dicevo sopra riscontri la conservazione. non sarà facile ma ci proverò saluti fofo
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  30. :) buongiorno a tutti....una piccola monetina di bronzo di 15mm diametro.......cosi piccola che fine a oggi non sapevo la sua esistenza discreta.......certo,e comune,ma mi piacce molto e ne voglio fare vedere la sua efficace bella simplicita........ :closedeyes: con un profume di" allegra époqua" passata...prima l'inferno de la guerra del 14.18.... :mellow:
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  31. Grazie, mi scuso per le foto molto brutte, le monete sono molto più belle. E' vero il giulio di Innocenzo XIII è belloccio ma è un caso, io sono un raccoglitore all'antica, quando mi capita una moneta che mi manca la compro indipendentemente dalla conservazione. Il giulio di Benedetto XIII, un onesto bb, è raruccio, è passato un esemplare equivalente come conservazione in asta Nomisma 49 con una base di 900 o 700 euro. A onor di cronaca è rimasto invenduto. Ciao http://nomisma.bidinside.com/it/lot/42063/benedetto-xiii-1724-1730-giulio-1725-a-i-porta-/
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  32. Bronzi Price 2799 (due foto del primo esemplare) Uncertain Western Asia Minor mint, circa 323-310 BC. AE: 5,591 g, 18-19 mm. Price 2799. Uncertain Western Asia Minor mint, circa 323-310 BC. AE: 5,875 g, 19 mm. Price 2799. Uncertain Western Asia Minor mint, circa 323-310 BC. AE: 5,069 g, 18-19 mm. Price 2799 countermarked. apollonia
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  33. Oltre a quello di Aurora, indicato come prova nella perizia, ma in realtà è un progetto, fuori virola, c'è poi questo, in virola. Esiste anche una terza variante, di dimensioni ridotte, minore il peso e minore il diametro. Sono decisamente belli ma, viste le proporzioni sono proprio scomodi!! Forse la scelta degli aquilini in argento, anche se meno belli è stata dettata dalla praticità.
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  34. Emissione rarissima con Peppa Pig al R. :silly:
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  35. Ps: neppure io riesco a resistere al richiamo del FDC ,-)
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  36. Io mi accontenterei di vendere a loro le mie monete alla metà del prezzo a cui le vendono
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  37. @@vox79 .... a colpi di martellate.....con questa cavolo di moneta hai beccato una valanga di Mi Piace...... :blum: mo stò a rosicà :crazy: Ecco la punizione che ti meriti: dimmi di chi è la sigla del coniatore ? ah....ahah...ah.... Vediamo se in Armenia è arrivata la notizia.
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  38. Un "Lamoneta Point" si dovrebbe creare ed organizzare in ogni convegno. L'incontro degli utenti è di fondamentale importanza per la vita numismatico-sociale, bisognerebbe dare l'opportunità ad ognuno di noi di discutere anche dal vivo ogni tanto e non sempre dietro uno schermo. :good:
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  39. dopo il successo de "il collezionista di ossa" "da un anonimo romanzo di Manlio Cavaldonati"* :rofl: ".. una strappa storia lacrime.." un collezionista e la sua geometria esagonista @@gabrimen ne "il collezionista di esagoni" prossimamente... al cinema! PS: sono sicuro che il tuo feretro sarà esagonale :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
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  40. @@fofo e certo che mi piace quel tollero...è spettacolare in quella conservazione @@cippiri76 ce ne fossero di off-topic come questi ;)
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  41. Sarà colpa di Rocchi ? Eheh
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  42. Iniziamo intanto con il lik ufficiale con date e orari, onde poter iniziare a pensarci....eccolo.... http://www.veronafil.it/manifestazioni.aspx
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  43. Come dice @@Il collezionista ci sono molte variabili/gusti personali da valutare. Se oltre a collezionare speri che la tua collezione possa avere un "certo" valore nel tempo, ti consiglio di lasciar perdere le monete commemorative (te lo dico per esperienza personale). Io mi orienterei invece su monete che hanno circolato, magari nei millesimi più rari e in alta conservazione: chiaramente per fare ciò bisogna anche considerare il tuo badget di spesa/investimento.
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  44. da abbinare al "pentolino" ho trovato anche questo...della serie fai due taglierini fatti in casa e li butti in padella :rofl: :crazy:
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  45. Buongiorno a tutti discussione molto interessante e piacevole. Spiluccando tra i miei libri ho trovato questo:sono due testi Giacomo Cirami --La monetazione Greca della Sicilia antica Il primo "Testo e descrizione delle monete" Il secondo "Tavole" Edizioni dello studio Numismatico Gamberini del Dott. Cesare Gamberini di Scarfea, via belle arti 19 Bologna ---1959 Nelle tavole le monete sono disegnate; e risultano cosi in evidenza i piccoli particolari di ogni singola moneta. Il senso rotatorio delle scritte da dx. a sx. e viceversa ecc. particollari che purtroppo non sempre nella fotografia sono ben visibili. penso possano essere d'interesse, per quanto la datazione/descrizione pecchi sicuramente degli aggiornamenti succeduti dal 1959. Di certo sono utili per verifiche e/o conferme nei progressi all'attuale conoscenza delle stesse monete .. allego tavole penso sia interessante vedere affiancate le monete per comparazione e visione dei diversi particolari presenti sulle singole. Le immagini mi sembrano molto chiare e ben visibili, se servisse la visione di particolari posso provvedere Pietro passo ad altra pagina per i testi.
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  46. E' possibile. Finora nessuno ha dato una esaustiva spiegazione alla presenza del serpente, che viene come domato dalla ninfa seduta. Colgo l'occasione per evidenziare che le litre di Selinunte sono state in parte contromarcate con una testina, apparentemente di ninfa (esclusivamente sul lato del rovescio): Resta da stabilire le ragioni di una simile contromarcatura, solo sul rovescio e in posizione periferica, e apposta non molto tempo dopo la coniazione delle litre (lo stato di conservazione è quasi sempre buono al momento della contromarcatura).
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  47. la valigetta del lidl è come i frutti di stagione, ogni anno ritorna a natale...
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  48. son d'accordo con te nel condannare la mancanza di onestà...questo è fuori discussione. però poniamoci anche il quesito:che senso ha collezionare solo monete con perizia???!!!....non so a voi sembrerà normale ma per me è una emerita fesseria. e poi se una moneta ebay è mb e si vede lontano un miglio che lo è...che senso ha imporsi l'idea che sia bb solo perchè la perizia lo riporta?!! se una moneta è mb e il collezionista la vede bb o meglio,secondo me è il momento di soffermarsi sul collezionista di perizie. ATTENZIONE:VI COMUNICO ANCHE,PER CHI NON LO SAPESSE,CHE LA MOENTA NON OCCORRE PRENDERLA PERIZIATA E CHE VOLENDO LA SI PUò FAR CHIUDERE ANCHE DOPO!!! :D la prendo un po a ridere va ;) marco
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  49. Bene, vedo che la potenza di fuoco bibliografica di Piergi00 mi ha fatto risparmiare un po' di lavoro. Se magari riuscisse a pubblicare le tavole e le descrizioni del Corpus Nummorum Italicorum sarebbe un lavoro perfetto, dato che molte delle immagini di Biaggi & MIR vengono da lì e si darebbe giusta valorizzazione delle fonti. Per quanto riguarda i modelli ispirativi, non voglio passare per Bastian Contrario, ma forse sarei molto prudente nel puntare il dito verso la Contea di Savoia. Quando Asti iniziò a coniare la monetazione dei Savoia in territorio "italiano" (virgoletto volutamente, perché all'epoca il concetto era sfumato) era limitata alla val di Susa e stentava forse ad arrivare alle porte di Torino. Non è un caso che la monetazione sabauda di Oddone e Pietro II trovi i suoi modelli a Vienne, nonostante il Piemonte ricadesse sotto l'area monetaria del denaro pavese. I denari astesi arrivano un po' dopo, rimpiazzando il secusino grazie ad un valore inferiore: alla fine del XIII secolo era probabilmente in vigore un rapporto di 3 astesi per 2 secusini. Su questi temi si è discusso l'anno scorso a Glasgow, durante l'International Numismatic Congress. Rimango più dell'idea che a Genova e Asti si siano sviluppate due monetazioni che ammiccassero l'una all'altra, e che con la coda dell'occhio (oggi mi vengono metafore a sfondo oculistico) guardassero anche a Milano, che sarebbe andata a fare le scarpe alla monetazione astese in Piemonte già a partire dai primi decenni del XIII secolo. Negli anni Cinquanta-Sessanta del XII secolo ci sono indizi per ritenere il corso dei denari pavese, astese e genovese identico tra loro. Esiste poi un importante ritrovamento di circa 700 pezzi oggi conservato al Bottacin di Padova dove i denari astesi e genovesi sono presenti grosso modo in esatta proporzione. Tenendo conto che questo ripostiglio fu chiuso intorno agli anni Settanta-Ottanta del XII secolo, esso costituisce un imprescindibile punto di discrimine per un eventuale classificazione dei due nominali. Peccato solo non sia stato ancora studiato. La suddivisione in tre soli gruppi di emissioni proposta da certi autori non è molto verosimile, in particolare per una moneta che ha avuto tipi immobilizzati per così tanto tempo. Di sicuro il massimo esperto in materia è Michael Matzke, il quale ha annunciato nuove classificazioni delle monete di Asti nel 12o volume del Medieval European Coinage, che tutti attendiamo con impazienza. Alcuni cenni, utili più che altro a comprendere la problematica e il legame della valuta astese con quella pavese e genovese, sono stati da lui anticipati nel saggio "La monetazione in Monferrato e i primi denari monferrini" (in "La moneta in Monferrato tra Medioevo ed Età Moderna. Atti del convegno internazionale di studi. Torino 26 ottobre 2007", a cura di L. Gianazza, Torino 2009, pp. 35-57), dove tra l'altro viene radicalmente cambiata anche la cronologia delle prime monete di Monferrato e rimessa in discussione l'influenza sabauda in Piemonte. E.
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