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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/14 in Risposte
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Interessandomi di monetazione del Regno di Sicilia, frequentando il Forum, sono stato attratto dai vari interventi di @@francesco77 e @@Rex Neap, ma soprattutto dalle immagini relative alle piastre napoletane, ed in questi giorni mi sono reso conto di essere stato contagiato dalla .....PIASTRITE BORBONICA!! Ed ecco il risultato!! Ho iniziato con queste, che ve ne pare? Credo che una volta infettati non si guarisce più, o .........sbaglio?5 punti
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Ringrazio #Gigetto 13 per la considerazione, ma ha fatto tutto Grierson ...ubi maior..... Io mi sono limitato ad attribuire gli stessi criteri a monete più tarde rispetto a quelle illustrate nel MEC1 (come tra l'altro aveva già suggerito Murari) e poi a documentare con i ritrovamenti veneti quanto l'ipotesi di Grierson fosse corretta. Piuttosto su quella moneta di Berengario io ho effettivamente detto una cosa nuova, cioè che si tratta di Berengario II (950-961) e non di Berengario I, come è a mio avviso è dimostrato da un importante ripostiglio da Feltre. Se vi interessa trovate la mia ipotesi sintetizzata in una nota dell articolo sul denaro veneziano di Ottone da Cividale, disponibile in rete. Notte, Andrea3 punti
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Beh non voletemene, ma una sezione di monete medievali zecche italiane che col tempo ha subito il distacco della zecca di Venezia e delle zecche meridionali, senza dimenticare la Savoia... a mio modesto parere potrebbe aver influito un poco a raffreddare gli entusiasmi. Poi magari mi sbaglio.3 punti
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Le somme sono relative. Se tutti i collezionisti fossero come me il 5 lire del 1901 costerebbe 10mila euro anziché 100mila, per semplici motivi di disponibilità economica. Di una moneta esistono 4 esemplari? Il prezzo lo fanno il portafogli di quei collezionisti. Per me 10mila euro sono lo stipendio di un anno, per qualcun altro di un mese, per qualcun altro di un giorno. Tutto è relativo insomma :)2 punti
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Preso dallo sconforto di non riuscire a fare foto decenti ho provato a dedicare alla moneta un video :p 10 Lire 1936.: Grazie per i pareri ;)....poi vi dirò come la valuto io avendola in mano. Enrico se riuscirò a venire la porterò sicuramente :).2 punti
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@@Gallienus sono buonissime.... purtroppo malpulite (foto poco chiare, potrebbero essere addirittura lucidate). Prendile se il prezzo è molto molto allettante (50 euro cadauna al massimo)2 punti
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@@friggillo Caro frigillo (penso che sia più corretto una sola g), con questi richiami ,mi sa che hai qualche ROSPO che non puoi digerire. Poiché e facile dietro un PC esternare qualcosa su qualcuno , io non so che farci . Sicuramente avrai dei problemi di INFERIORITA' e pensi di volermi portare ad uno scontro per qualcosa che non so.Il tuo comportamento (penso) che non ti faccia onore , se fai riferimenti a discussioni di qualche anno fa. Probabilmente ti avrò toccato , senza accorgermi , se e cosi posso sempre scusarmi (se ho sbagliato) . Magari dietro al PC potresti essere uno di quelli che mi hanno danneggiato la mia campagna ? O magari potresti essere uno di quelli che hanno tentato (con minacce) di farmi smettere di commentare nel FORUM , perché sto danneggiando qualcuno? . So aspettare........ e so che il tempo e galantumo , sappi che ad ogni azione , c'è sempre una reazione. Da quel che ho percepito tu sai BENE chi sono e dove sto , cosa diversa e che io non so chi sei e dove stai e non lo trovo ONESTO. Quanto vuoi sono a tua completa disposizione , cosi se hai qualcosa di personale su di me , me lo dici in faccia coraggiosamente SE SEI NEL GIUSTO. Pertanto chiedo scusa ai moderatori per i miei toni e prego che sul Forum si prendano provvedimenti . Se il frigillo ha volontà di comunicare privatamente ed esternare le sue motivazioni per questo comportamento su di me , questa e la mia I-mail [email protected]2 punti
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Depression Scrip Prima di concludere il discorso sull'insediamento di Roosevelt e sulle prime misure prese per combattere la Depressione (tranquilli, non intendo raccontarvi tutto il New Deal :D) soffermiamoci un attimo su un interessante fenomeno, niente affatto nuovo, ma forse meno conosciuto di quelli, analoghi, verificatisi in altre epoche o altri paesi. Mi riferisco al proliferare di una monetazione d'emergenza, emessa dai soggetti più svariati, per fare fronte alla penuria di circolante, perché la crisi, oltre ad avere, come abbiamo visto, portato a una riduzione della produzione della Zecca, aveva anche provocato, come sempre in periodi simili, la sparizione delle monete, soprattutto gli spiccioli, sia d'argento che di altri metalli (gli alti valori in oro spariranno a breve per decreto). Niente di nuovo si diceva, ne abbiamo già visto un esempio con gli hard times tokens (post #27 pag. 2), e anche in altri periodi gli americani avevano fatto ricorso a una monetazione d'emergenza, ma a quella che inizia a circolare nel 1931, raggiungendo il suo massimo nei due anni successivi (ma continuando poi a essere utilizzata, anche se in misura molto minore, fino al 1939) danno una vitalità e una varietà che si erano viste di rado prima, e non si vedranno più dopo. Il paragone più vicino, anche nel tempo, è con i notgeld austro-tedeschi del decennio precedente, per il numero degli emittenti e la varietà dei materiali usati: carta, legno, pelli di animali (perfino di pesci), metalli poveri, vulcanite e, meraviglioso esempio di storia che ripete se stessa, conchiglie. I collezionisti chiameranno queste emissioni Depression Scrip, Ralph A. Mitchell e Neil Shafer nel loro Standard catalog of Depression Scrip of the United States, conteranno circa 1.100 soggetti emittenti, molti con diverse tipologie...un numero, comunque, quasi sicuramente in difetto. Nessuno dei 48 Stati (tanti erano all'epoca) è esente dal fenomeno, che contagia anche i Territori dell'Alaska e delle Hawaii...vediamo alcuni esempi. A Tenino, nello stato di Washington, estremo nordovest, il materiale usato è il legno...non per niente siamo in un territorio ricco di foreste Un po' più a sud, i business men della cittadina di Heppner, nell'Oregon, trovano un uso alternativo delle pelli di pecora Ancora più a sud, Crescent City e Pismo Beach, bagnate dal mare della California, rinnovano l'antichissimo uso delle conchiglie...opportunamente manoscritte Venendo infine al materiale più usato, la carta, alcuni scrip sono semplici foglietti che indicano l'emittente e il valore, ma molti, come accadeva già per i notgeld austro-tedeschi, illustrano con belle e colorate vignette le attrattive del luogo, quasi un manifesto turistico, come questo biglietto da 1 dollaro della Contea di Mecosta, Michigan, luogo ideale per la pesca, il golf e il pattinaggio su ghiaccio petronius2 punti
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Ciao mirco,ciao à tutti, non possible rispondere Côme si déve,perché dal Telefonino,quando non sono gli occi troppo piccoli,son i ditti troppi grossi. E vero che certe volte ci troviamo ben soli noi quelli che postiamo per fare védere e fare piaccere a i nostri uguali. Portante molti anonimi vengono godarssi del lavoro fotografico e testuale. Vale piu un saluto e complimenti graditi Che passaggio fantomatique. E quello che da corragio a sempre andare in avanti. I miei amici li tengo sempre tutti cari,e quando posto e sempre con la stessa emozione Di essere sicuro Di fare quello piaccere che intretene quella fiara de la nostra passione. Ma son sicuro che quel amore Di storia su le monete non si spegnera cosi... Chi ne sara sempre una a admirare, analisare, e comentare.. Su que.. Un gran salute a tutti e figlie e figli Di questa grande famiglia...2 punti
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Sono stato a Heraklion (Creta) al museo archeologico, che consiglio di visitare se passate di li. Le foto sono fatte con il cellulare quindi non sono un gran che. Questa è la piccola sezione dedicata alla Numismatica, in cui ci sono anche le monete di Cnosso.1 punto
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Per obliqua intendi con inquadratura a 45 gradi, con la luce solare che illumina il fondo?1 punto
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TO. MO. DVX? tommaso Mocenigo... boh... ora vedo sul Montenegro se ancora si facevano piccoli al suo tempo. se no potrebbe starci un FO per foscari?... navigo a vista. Perché non posti anche l'altro lato?1 punto
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Le monete da Creta sono datate 1900, quindi sono nel volume 1801-1900. Solo hanno una vecchia edizione (2006) di quel volume, ma sarà felice di darvi qualsiasi informazione che è possibile da esso. :) v. -------------------------------------------------- The coins from Crete are dated 1900, so they’re in the 1801-1900 volume. I only have an old (2006) edition of that volume, but will be happy to give you any information you might want from it. :) v.1 punto
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@@enricotp Perdonami se ho editato il tuo messaggio. capisco la tua amarezza, ma ci sono altre sezioni per quello che proponi. Ho anche cancellato al tua e-mail per evitare di essere inondato di spam...1 punto
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Questa me l'hanno regalata l'anno scorso, ha un bel bordo... ottimo per i gratta e vinci !! :lol: La porto sempre con me, magari qualche volta, se mi capita il biglietto giusto, potrò permettermela :D1 punto
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e per carità :D farò nuove foto, se non c'arriva non c'arriva...:D così è bello! interventi giustificati e corposi...io dico solo che la foto del diritto è penalizzante...il rovescio è ben rappresentato ;)1 punto
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Effettivamente spettacolare, sembra veramente una scultura.....ma anche le altre si difendono mi sembra....per fortuna che non ho dimestichezza col franco svizzero.... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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L'e' propri l - var RIC 349 var (3) Aurelian, Cyzicus, AE Antoninianus. IMP C AVRELIANVS AVG, Radiate and cuirassed bust facing right / RESTITVTOR ORBIS, Woman standing right, presenting wreath to Aurelian facing left with spear, suppliant captive between them. Mintmark: star gamma. RIC V-1 Cyzicus 349 variation (obverse legend). Text1 punto
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Prova, come mi consigliò Francesco, a immergerla in un bicchiere con alcool puro, per qualche settimana, tappandolo con pellicola Kuki e in seguito pulirla con un bastoncino cotonato. ;) Buon BB1 punto
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Le monete hanno due facce e andrebbero mostrate entrambe unitamente a misure e peso....ma questa è abbastanza facile: si tratta di un sesino di Mirandola per Ludovico II Pico (MIR 513, CNI 57-59). Nel verso dovresti vedere un gallo appoggiato su caduceo alato. ciao Mario1 punto
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Scusate, volevo aggiungere una cosa ma non ho fatto in tempo prima: credo che come metodo di lavoro su una specifica zecca sia importante cercare di andare a ritroso, cioè partire dall'articolo - scientifico - più recente e poi cercare la bibliografia precedente. Da questo punto di vista la Guida delle zecche può offrire una buona base di partenza, sebbene naturalmente non sia e non voglia essere la Summa Theologiae della numismatica. Inoltre, secondo il mio modesto parere bisogna distinguere molto bene cosa si intende per "divulgazione" e cosa per "Ricerca". Ovviamente le due cose non sono affatto inconciliabili, ma sicuramente hanno tempi, metodi e finalità differenti; sovente anche utenti diversi. Cordialmente, Teofrasto1 punto
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io sul modulo d'ordine ho sempre aggiunto anche l'indirizzo mail , ma non ho mai ricevuto mail di sorta ..1 punto
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Buonasera a voi, sperando di fare cosa gradita, trascrivo qui di seguito alcune parti della scheda "Cortemilia" firmata da Giorgio Fea, presente sulla Guida delle zecche, e che vi invito a leggere per intero. Collezioni Roma, MNR, coll. Reale [CNI II, pp. 214-217]; Como, M. Civ. [Zecchinelli 1957]; Milano, Civ. R. Num. [belloni 1977; Martini et alii 1987]; Padova, M. Bottacin [Kunz 1968]; Torino, M. Civ. [Fava et alii 1964]; Venezia, M. Correr [Castellani 1925]. Un esemplare del rarissimo grosso tornese si trova aParma, MAN [Canonica 1914, p. 76]. Sede Il Canonica [1914, p. 46] afferma che «i marchesi del Carretto avevano assegnato allo zecchiere una casa in Cortemilia nel luogo stesso ove tuttora sorge l’antico Convento di S. Francesco, colla concessione di speciali facilitazioni, di esenzioni, di privilegi e franchigie solite a concedersi a tutti gli zecchieri». L’autore pare indicare come propria fonte il Roggiero [1901 pp. 195-197], il quale, in realtà, nel suo studio non accenna che marginalmente alla zecca di Cortemilia e, soprattutto, non fa alcun cenno alla sua ubicazione. È impossibile dire se il Canonica abbia tratto queste notizie da uno o più documenti inediti e sconosciuti a quanti si occuparono, prima e dopo di lui, dell’officina monetaria dei marchesi del Carretto, o se abbia inserito, all’interno di un passo profondamente ricalcato su quello del Roggiero, una propria, personale, supposizione; in mancanza di ulteriori conferme, è certo necessario valutare con molta prudenza le sue informazioni. Bibliografia: Canonica 1914; Belloni 1977; Bianchimani, Liste; Castellani 1925; CNI II, pp. 214-217, 495; Day 2006; Fava et alii 1964; Ferro 2007; Gamberini III; Gnecchi 1889, pp. 88-89; Kunz 1968; Martini et alii 1987; Promis 1852, 1868, 1871, 1882; Rizzolli 1991; Zecchinelli 1957. Alvin F. 1907, Le florin d’or de Florent de Hainaut prince d’Achaie, «Revue belge de numismatique», pp. 19-32. Astengo C. 1956, Grosso inedito di Manfredo II del Carretto, detto Manfredino, e considerazioni sulla zecca di Cortemilia, «RIN», 58, pp. 70-93. Bernocchi M. 1985, Le monete della Repubblica fiorentina, V, zecche di imitazioni e ibridi di monete fiorentine, Firenze. Canonica G. 1914, La zecca di Cortemilia dei marchesi del Carretto, Carmagnola. Cerrato G. 1907, Un nuovo segno di zecca sul fiorino attribuito a Cortemiglia, «RIN», 20, pp. 67-68. Chalon R. 1846, Recherches sur les monnajes des comtes de Hainault. Premier supplément, «Revue de la numismatique belge», pp. 215-223. Cordero di S. Quintino G. 1847, Discorsi sopra argomenti spettanti a monete coniate in Italia nei secoli XIV e XVII, «Memorie della Regia Accademia delle Scienze di Torino», Torino, pp. 189-219. Cunietti A. 1909a, Una moneta inedita di Cortemiglia, «RassN», Roma [estratto]. Cunietti A. 1909b, Monete inedite della collezione Cora, «RIN», 22, pp. 469-471. Gavazzi G. 1902, Monete dei marchesi del Carretto, «RIN», 15, pp. 67-83. Gazzera C. 1833, Delle zecche e di alcune rare monete degli antichi marchesi di Ceva, d’Incisa e del Carretto, «Atti della Regia Accademia delle Scienze di Torino», Torino, pp. 1-78. Morel-Fatio A.1865, Monnaies de Cortemiglia et de Ponzone, «Revue de la numismatique belge», pp. 427-442 [riedito il medesimo anno in estratto con il titolo: Cortemiglia et Ponzone monnaies inédites, Bruxelles]. Novati F. 1903, La leggenda del tornese d’Oddone III del Carretto, «RIN», 16, pp. 77-85. Roggiero O. 1901, La zecca dei marchesi di Saluzzo, «Studi Saluzzesi», Pinerolo, pp. 178-242. Roggiero O. 1909, Delle relazioni fra le antiche zecche del Piemonte in rapporto specialmente alle falsificazioni numismatiche, «Bollettino Storico Bibliografico Subalpino», Torino, pp. 313-322.1 punto
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Per ricevere questa email in cui ti forniscono il numero della raccomandata devi comunicare il tuo indirizzo email in modo tale che loro lo registrano e così in futuro UFN ti invia le informazioni1 punto
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Altre 2 foto fatte ieri.....prometto che appena troverò un attimo proverò a farne di nuove.1 punto
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Ok, ora ho capito, piastra del 1855 anch'essa originale e senza alcun dubbio. Vai tranquillo. Ciao1 punto
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per e' fuso, guarda ad ore 13 del rovescio, sono chiari segni di fusione. Anche il naso ha una fattura molto semplice, Pertinace ha sempre un ritratto molto forte, vero.1 punto
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ciao Lorenzo, sono entrambe buone,purtroppo seppur considerate di 1a classe presentano spesso dei difetti sulla perlinatura, quindi leggere schiacciature ed imprecisioni dei pallini non sono sinonimo di falso...Hai chiesto il peso?1 punto
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Ciao Gabriele! Son l'altro fratello: a me piace moltissimo, e a detta di molti sembra che quella del 1915 sia anche più difficile da trovare intonsa, rispetto alla sorellina del 1916 (nonostante sia più rara) . Per la conservazione, io ti direi FDC con microsegnetti. Ad esser proprio cattivo mi sembra di notare dei microsegnetti sulla briglia del cavallo, e sui cavalli al R/ . Tutto ciò però è visibile esclusivamente con foto formato "pizza maxi" , quindi niente di particolarmente importante :) Complimentoni!!!1 punto
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Una schifezza! Nessuno dei commercianti tedeschi da cui mi rifornisco di solito. Padiglione diverso buio pesto. Parlando con i commercianti che conosco mi dicevano che spostarlo 3 volte in concomitanza con altri convegni e con costi così alti ha scoraggiato il 50 % degli espositori. Qualcosa ho trovato lo stesso, ma proprio poco. Però mi sono tolto qualche sfizio1 punto
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Aggiungo qualche cenno sul fiore rappresentato : Hladnikia pastinacifolia è appunto una specie endemica che vive in Slovenia ( ma molte altre specie si trovano anche in Friuli ), soprattutto come discendente della flora del Terziario ( le piante che esistevano nel periodo Terziario , una divisione iniziale del Cenozoico ) . Appartiene alla famiglia delle ombrellifere , che comprende diverse piante commestibili noti come carote , prezzemolo , levistico e il sedano . Il colore e la lucentezza delle foglie di hladnikia possono ricordare un po ' il più noto sedano , ma hladnikia è molto più delicato , la sua foglia ha steli più corti e il fogliame è più spesso . Cresce naturalmente in una zona molto limitata dell'altopiano della foresta Trnovski . Il suo nome è stato coniato dal botanico tedesco Ludwig Reichenbach in onore di Franc Hladnik , il fondatore del Giardino Botanico di Lubiana .1 punto
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Concorde... Ha un ottimo conio,ma alcuni microsegnetti visionandola a questo ingrandimento; per il conio decentrato al R/ forse un pochino :)1 punto
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Il realizzo fu di 7.500 euro più i diritti, partendo da una stima di 2.000. Partecipai telefonicamente, ma dovetti ben presto mollare. Mi dissero poi che era stata acquistata da un importante commerciante numismatico, sembra per la sua collezione di grossi. Complimenti a lui! Continuo a leggervi. Grazie a Mario per le sue parole. ;)1 punto
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Una bella foto del grosso tornese di Cortemilia è presente in un ottimo articolo di Walter Ferro, Carmelo Prestipino, Gorzegno: L'ultima zecca dei Del Carretto, Estratto da Atti e Memorie Nuova Serie Vol. XLVII, Società Savonese di Storia Patria, 2011, pp. 101-118. La foto del grosso è a pag. 108 Se non è lecito postare la foto, chiedo scusa e ovviamente un moderatore provvederà a toglierla.1 punto
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...e comunque troppo alto per un falso di questa ( bassa) qualità.... e mi sa che non era neanche l'unico in quell'asta.... <_< Che facciamo? Ci organizziamo e proviamo a contrastare il fenomeno oppure... belle intenzioni e poi niente? Amministratori ( @@Reficul @@centurioneamico etc.), curatori vari e i numerosi forumisti esperti e meno esperti etc. che si fa? :whome: Siamo comunque in ritardo, perchè la frontiera e già ben oltre questo ciarpame, ma insomma...almeno qualcosa potremmo comunque farla e rimediare a qualche danno... Cordialmente, Enrico1 punto
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Cari Amici mi piace questo venerdi sera condividere con Voi il secondo marengo più ricercato del Re Galantuomo, dopo il 1873 Roma. Si tratta del 20 Lire 1870 Roma. Un anno molto complicato per la neonata Capitale d'Italia - da Porta Pia fino ai disordini che appunto caratterizzarono la nascita di Roma Capitale - con la zecca che aveva ben poco oro da usare per coniare monete. Questa data infatti non è mai stata comune sul mercato numismatico e fu mia cura, nel 2005, di completare, unitamente al '73 Roma l'anno dopo in SPL, la serie dei marenghi di Vittorio Emanuele II con questo esemplare che non è proprio di conservazione usuale e facile a reperirsi. Diciamo che in anni non ne ho mai trovato in acquisto uno migliore. Lascio a Voi come d'abitudine ogni commento, che è sempre gradito. Vi chiedo solo il favore di non commentare la qualità della foto, che so non essere - di nuovo - eccellente. :pardon: :pardon: Tenete presente che il presunto colpetto a ore 5 del D non esiste ma è un effetto fotografico di ombre e che i campi, soprattutto del R, sono davvero quasi intatti, così come le gemme della corona, superiori e inferiori, che ci sono assolutamente tutte Grazie e passate un sereno fine settimana :hi:1 punto
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Io invece per alcune monete, come quella in oggetto, sono per averle in una conservazione che permetta di ammirarne la bellezza o preferisco non averle affatto. Tra l'altro nell'acquistare ho sempre avuto presente anche l'appetibilità commerciale dei pezzi da mettere in collezione.1 punto
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Secondo il mio modesto parere è superiore a MB, quantomeno al dritto. A occhio mi pare di vedere forse una traccia di un foro riparato in corrispondenza della tiara e del punto tra CIVITAS e VRBINI. Se è stata pagata il giusto è comunque una moneta rara e sempre piacevole da aggiungere ad una collezione di monete papali. Se posso dire la mia, ma senza alcuno spunto polemico beninteso, ci stiamo assuefando alle monete perfette, intonse e almeno SPL o superiori. Quelle che una volta erano lo standard per noi comuni mortali, le monete circolate e vissute, sembra non attirino più le attenzioni del collezionista medio che tende sempre a puntare in alto e a tralasciare le conservazioni minori anche su pezzi di una certa importanza, anche a costo di tenersi il buco in collezione. Teniamo conto che stiamo parlando di monete che sulle spalle hanno secoli di uso, vicissitudini, guerre e chissà quant'altre ne hanno passate, quindi personalmente un modulo di questo tipo, anche se in conservazione modesta, è sempre meritevole di entrare in collezione.. o almeno questo è il mio pensiero. la civitas vrbini in BB in giro si trova anche attorno ai 1000 euro... quindi ben vengano monete più modeste che ci consentono di soddisfare la nostra fame collezionistica risparmiando molti, moltissimi soldi da destinare ad altri acquisti! Ovviamente, monete pesantemente usurate, danneggiate o con grosse magagne non le prenderei nemmeno io, ma direi che non è il caso della moneta in oggetto. Complimenti per l'acquisto da parte mia! :good:1 punto
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- TAGLIO : 2 commemorativo - STATO : Slovenia - ANNO : 2010 - Vantaa - Scultore : Luc Luycx - Incisore : Goradz Učakar - TEMA : 200° Anniversario dell'orto botanico di Lubiana - Tiratura : 910.000 circolazione 5000 coincard FS 10.000 capsula FS - Data di emissione : 10/05/2010 Il giardino è rappresentato nella moneta commemorativa di 2 euro con un esemplare di Hladnikia pastinacifolia, specie endemica della Slovenia appartenente alla famiglia delle Apiaceae. I periodi di fioritura vanno da giugno a luglio. Il giardino botanico di Lubiana è listituzione più antica della Slovenia, nato nel 1810, sino ad oggi non ha mai interrotto la sua attività. Collabora attivamente con oltre 270 giardini botanici in tutto il mondo, con attività scientifiche e pedagogiche. Oltre alla salvaguardia delle specie endemiche del luogo, il giardino è suddiviso in diversi settori: lArboretum dove prevalgono gli alberi ad alto fusto, il settore ecologico dove sono distribuite le piante acquatiche e di palude dove è ricreato lhabitat ideale per il mantenimento di queste specie al di fuori del loro territorio di origine. Il settore ecologico/geografico dove sono presenti piante di origine montana. La serra, prettamente inerente a piante di origine tropicale dove lambiente e controllato artificialmente per mantenere temperature ed umidità costanti durante tutto larco dellanno.Infine il settore delle coltivazioni dove oltre alle aiuole, le piante vengono fatteriprodurre e studiate per motivi di ricerca.Allinterno dellorto si organizzano convegni, workshop, visite guidate a gruppi e scuole. I giardini rispettano i seguenti orari e giorni di apertura: Dal 1° aprile al 31 ottobre: dalle 7 alle 19. Dal 1° novembre al 31 marzo: dalle 7 alle 17. Luglio e agosto: dalle 7 alle 20 Orario di apertura della serra: Martedì, mercoledì e giovedì dalle 11.00 alle 17.00. Sabato dalle 10.00 alle 13.00. Dove: Ižanska cesta 15, Lubiana1 punto
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Tutto è di passaggio caro @antwala , rimane solo la storia nelle cose e il vuoto intorno. Bastano 2-3 generazioni nel migliore dei casi perché ogni cosa si perda, compreso il ricordo di noi. Quel monetiere ha in se tutta la storia della/delle persona/e proprietaria/e dello stesso. E il nostro amico è il nuovo proprietario che lo riempirà di cosine belle :) Poi un giorno anche le sue cosine belle finiranno chissà dove. E anche lui avrà arricchito la storia del mobiletto, e la sua. La nostra felicità è nel nostro presente, il resto è felicità altrui e malinconia.1 punto
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Argomento interessante, anche se non ho capito cosa pensi di svilupparlo: una descrizione della monetazioe di Salonino a Colonia Agrippinae (attuale Colonia, in Germania)? Comunque bisogna partire dal fondamentale studio di Goebl, anche se scritto in tedesco (e si trova nella biblioteca Germanica, che riaprirà a Settembre): Göbl, Robert.. Die Münzprägung der Kaiser Valerianus I., Gallienus, Saloninus (253/268), Regalianus (260) und Macrianus, Quietus (260/262) / Robert Göbl. Wien : Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2000. 2 v. ; 30 cm. ( Moneta Imperii romani ; 36; 43-44.) Rom. Sign.: Z Oesterr 10 (286,1.2) Ecco alcuni interessanti links: http://www.tantaluscoins.com/browse.php?type=2&page=1&cur=1&sbt=5&sbc=186 http://www.thirdcentury.nl/Demonetization,%20Saloninus%20Augustus.html1 punto
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Già.. Soprattutto se noti il bordo si vede che è tutto ossidato, qualche genio ha aperto la capsula :girl_devil:1 punto
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