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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/14 in Risposte
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La frammentazione attira più persone interessate ad uno specifico argomento, ma non permette la permeabilità tra i vari settori. Soprattutto dal punto di vista scientifico questo è un male. E la cosa non è di immediata percezione. Io stesso pensavo di fare bene promuovendo una sezione per la Serenissima. Bè, sbagliavo. In buona fede, ma sbagliavo. Ora infatti sostengo in pieno il nuovo progetto che prevede tutte le zecche medievali in un'unica sezione con i Tag che permetteranno una rapida ricerca per singole zecche. Credo che sia la soluzione migliore che permetterà di trattare la materia sia in modo comprensivo che in quello particolareggiato. Sarà un beneficio per tutti. Ovviamente starà poi in noi creare le condizioni migliori per lo sviluppo del forum. Arka8 punti
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Quando ne ho la possibilità, la domenica amo girare per i mercatini dell'antiquariato della mia zona alla ricerca di qualche pezzo da aggiungere alla mia collezione. Oggi è stata una giornata particolarmente istruttiva. Primo banco di numismatica, ci sono delle ciotole dove frugo per un po', poi rivolgo la mia attenzione ai vassoi. Do un'occhiata, poi ne vedo uno coperto e praticamente inchiodato al tavolo. Chiedo al venditore se sia possibile vederlo, e mi risponde: "Eh, ma lì ci sono monete care". "Va bene, posso vederle?"... Al che lui: "Ma tanto non trovi niente adatto a te lì". Ora, io sono vicino ai 35 anni, non sono un marmocchio rompipalle di 12, e mi vesto in maniera molto classica, non mi sembra di avere l'aspetto di un barbone. Quindi mi spiazza doppiamente, per il contenuto della risposta e per il passaggio al "tu" che par essere più di disprezzo che amichevole. Alla mia insistenza me lo mostra, continuando a borbottare che non è roba per me. La metà delle monete di questo mistico vassoio già le possiedo, e il pezzo più pregiato non supera i 300 euro. Alla fine non acquisto nulla, e me ne vado davvero perplesso per il comportamento del venditore. Secondo banco di monete, vedo un 20 lire Elmetto malamente lucidato e generosamente periziato BB. La moneta mi manca e da un po' ne cerco una economica da mettere in collezione: visto che il regno non è la mia priorità voglio un pezzo con rilievi ancora godibili ma sotto i 100 euro, questo potrebbe fare al caso mio. Chiedo, e il venditore mi dice che costa 300 euro: sostiene che sia un ottimo prezzo e che in giro a meno di 350 non se ne trovano. Faccio il finto tonto e il venditore comincia a raccontarmi un mucchio di fandonie e prova a rifilarmi della cianfrusaglia a prezzi abominevoli. Alla fine ringrazio per "gli insegnamenti" e me ne vado, ovviamente senza comprare nulla. Va bene che non sono i commercianti a dover educare i nuovi collezionisti, ma anche cercare di fregare il primo inesperto che passa non è una bella cosa. Me ne vado sempre più convinto che la concorrenza del mercato online stia seriamente minando queste fonti tradizionali di acquisto, e arrivo al terzo banco. Mentre guardo le monete arriva una signora che dice al venditore che la vecchia mamma ha in casa molte monete e banconote e lei vorrebbe disfarsene. Chiede così se sia disposto a "ritirarle" (questo il verbo da lei utilizzato, che giustifica il successivo comportamento del venditore). La donna tira fuori una ventina di Caravelle più un album con molte banconote di regno e repubblica. Il venditore sfoglia il materiale e fa una cosa spettacolare: calcola il valore facciale (contando che c'erano varie banconote da 1, 2, 5, 10 lire capite quanto sia ridicola la cosa) e il loro cambio in euro: risultano 35 euro, ne offre generosamente altrettanti per le caravelle (con l'aria di chi magnanimo sta offrendo un servizio), insomma 70 euro per tutto quanto. La signora ovviamente accetta contenta di essersi liberata di quella cartaccia fuori corso e se ne va. Avevo la tentazione di intervenire, ma non per aiutare la signora, che non credo proprio lo meritasse: semplicemente per dire "guardi, le do il doppio, dia tutto a me"... però un po' per lo stupore e un po' temendo la reazione del venditore ho preferito lasciar perdere. Alla fine in un altro banco ho acquistato qualche monetina per completare la mia collezione di Pio XI e XII (gli anni che mi mancavano dei centesimini), per un paio di euro l'uno, e son tornato a casa soddisfatto: delle monete acquistate ma soprattutto delle scene cui avevo assistito.7 punti
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Vorrei per un attimo tornare al titolo della discussione che recita: La rarità: solo un'asettica questione di numeri? Bhe! penso che i numeri siano imprescindibili dal concetto di rarità e 34 pezzi conosciuti (fonte scheda Lamoneta??!!) (che tradotto in sigle può essere R5? o sulla base dei 34 pezzi forse R4???) è sicuramente più raro di 114 (che io tradurrei in R3 anzichè R4, ma non vorrei avviare un'altra disputa...) e questa è una semplice e fredda questione di numeri ma diventa incontestabile sostanza se analizziamo i recenti dati statistici. Lo scudo aquila araldica 1901, dal 2004 ad oggi è passato in asta 20 volte (fonte scheda Lamoneta), ergo, aggiungo io, se faccio sventolare 100.000 euro (ma forse anche 80mila, 90mila euro) sotto il naso di uno dei 114 possessori la moneta la trovo in poco tempo (forse il tempo di un trasferimento estero su estero?). Dello scudo 1821 di Parma se non erro non si conoscono recenti passaggi in asta e se voglio lo scudo di Parma 1821 ma anche una qualsiasi alta rarità più antica vedi nel periodo rinascimentale il mezzo testone di Mantova con il ramarro per Federico II http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FMM/23 ...ma quanti se ne possono citare? inumerevoli... anche il semplice quattrino con San Prospero di Reggio Emilia per Ercole II o il torello di Parma con scudo sul toro (pezzi unici o quasi) ... Bhe! se chi li possiede non ha intenzione di vendere hai un bel fare offerte e proporre scambi.....se la risposta è CICCIA! torni a casa con le mani in tasca e il malloppo intatto...ma senza moneta....e quindi per le assolute rarità può essere sensato anche 150mila o 1 milione di euro...se la vuoi...??!! C'è poi una questione di mercato e quindi di incontro fra domanda ed offerta...ed è qui che si fa la differenza: il pezzo unico o conosciuto in massimo tre o quattro esemplari se non ha amanti, se non genera desiderio di possesso, resta la palo anche se è posta in vendita a 500 euro. La moneta concupita (vedi le più o meno grandi rarità del regno) può essere un semplice R2 o R3 ma produce comunque aspre contese e cifre iperboliche....ingiustificate per i medioevalisti e gli appassionati di rinascimentali e preunitarie...assolutamente comprensibili per gli appassionati del regno...e qui si può comprendere anche la differenza di pensiero fra gli appassionati dei differenti ambiti numismatici. Il collezionismo è desiderio e passione e ogni collezionista cerca e trova le giuste motivazioni all'irresistibile necessità di soddisfare il proprio il desiderio.....è un po' più difficile trovare i soldi e qui mi fermo un saluto Mario7 punti
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Interessandomi di monetazione del Regno di Sicilia, frequentando il Forum, sono stato attratto dai vari interventi di @@francesco77 e @@Rex Neap, ma soprattutto dalle immagini relative alle piastre napoletane, ed in questi giorni mi sono reso conto di essere stato contagiato dalla .....PIASTRITE BORBONICA!! Ed ecco il risultato!! Ho iniziato con queste, che ve ne pare? Credo che una volta infettati non si guarisce più, o .........sbaglio?6 punti
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Questa risposta esula dal tema del post prettamente monetale , pero' penso sia utile una annotazione , anche per meglio inquadrare la figura storica di Pertinace . Non credo che Pertinace possa essere definito un "usurpatore" nel nome classico del termine , in quanto alla morte di Commodo gli fu offerto l' Impero dal Prefetto del Pretorio , Leto , l'uccisore o mandante di Commodo , ma visto il suo non interesse all' Impero , fu portato a forza al Campo Pretoriano dove fu esortato a diventare Imperatore , promettendo da parte dei Pretoriani il loro aiuto dietro suo donativo ; fu comunque devotissimo al Senato , tanto da pensare in un primo momento di cedere il trono prima a Claudio Pompeiano , genero di Marco Aurelio e poi al nobile senatore Acilio Glabrione , che entrambi pero' rifiutarono ; vista la situazione ingarbugliata , Consoli e Magistrati si riunirono nella Curia e qui fu acclamato ufficialmente Imperatore .4 punti
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Mi riallaccio a quello che diceva luke, credo che la questione non debba cadere e che effettivamente sia urgente provare a fare un tentativo, quale ? Mi metto nelle mani di Reficul e dello staff, seguirò comunque ogni soluzione verrà scelta, il mio pensiero è strachiaro dai tempi e anche nell'area curatori mi ero esposto, in poche parole TAG all'interno di un periodo storico, ma da conoscitore in questi cinque anni sia della sezione medievale che moderna qualche riflessione in più la dico : 1) probabilmente una ristrutturazione aiuterà e converrà farla, credo non sia però l'unico elemento però da prendere in considerazione e su altri credo sia più difficile agire 2) il forum ha avuto un grosso pregio di incanalare, aiutare, permettere di avere gli strumenti per molti di muoversi nel mondo della numismatica, si è formata un gruppo direi nutrito di utenti, bravi, alcuni molto bravi, alcuni giovani hanno appreso, molti di questi ora fanno articoli, scrivono, si muovono anche senza il forum, il forum è un in più ora per loro, è un bene sicuramente, se però vediamo l'altro lato abbiamo minore partecipazione qualificata 3) il forum logora, creare discussioni in cui sei attivo è un impegno e io lo so bene come altri che sono stati attori in questi anni, devi avere l'idea, leggere una adeguata bibliografia, avere monete da postare e poi fare analisi, riflessioni, a volte ti trovi anche da solo o in pochi eppure prosegui..., ne consegue che alcuni preferiscono leggere ora, alla fine conosci e apprendi lo stesso, o semplicemente rifiatano o fanno altro 4) abbiamo scritto in questi 10 anni di tutto e di più, basta andare sul motore di ricerca e l'utente potrà trovare praticamente tutto, è stato ed è un bel servizio, enorme, importante, a disposizione di tutti, se avete tempo andate nella sezione monete moderne e tra le importanti guardate la discussione ARCHIVIO, ho messo i link di discussioni generaliste medievali e di quelle degli ultimi due anni delle moderne, da lì capirete molto, senza tralasciare le mitiche discussioni per zecca Lucca, Genova, Pavia....., quindi bisogna un pò raschiare il barile ora o ritornare su argomenti già trattati 5) le discussioni sono importanti, ma le monete ovviamente contano, nel medievale qualche anno fa si postavano quantità industriali di monete, ora poche, nel moderno ne vedo decisamente di più e anche questo ha un suo motivo.... 6) oggi come diceva prima un giovane margheludo, direi giustamente, si tende ad intervenire quando c'è la moneta rara, inedita, variante, allora interessa a tutti, questo però capita ogni tanto ovviamente, sarebbe giusto che non i soliti noti, qualcuno, se ritiene che il forum gli ha dato qualcosa e gli vuole il bene, qualche volta intervenga anche su una moneta comune, credo si debba fare....sarebbe un pò un tornare alle origini, quando c'era complicità e c'erano sinergie tra molti di noi, anche amicizie, si postava con allegria, ingenuità, spensieratezza, poi sbagliavi e non importava, ora tutti temono il censore di turno e spesso è così, conclusione molti non si espongono più, hanno paura, conclusione scrivono pochi, sempre meno.... 7) il forte aumento del senso di identità per una zecca che uno conosce bene e segue, la parcellizzazione, la specializzazione, può essere un bene, ma per un forum forse anche un male,se arriveremo anche a sezioni per Genova, Milano, Firenze, temo che non ci vedremo più....o quasi, in quattro o cinque scriveremo nel proprio ambito creando una mancanza di crescita globale dell'utenza e il non permettergli di capire le interconnessioni tra monetazioni, paradossalmente io sarei, forse insieme a pochi altri, amando e seguendo diverse monetazioni, quello che si troverebbe meglio, ma preferirei di non trovarmi in questa situazione, fermo restando che le cause secondo me sono molteplici, su alcune si potrà intervenire, su altre forse no, e comunque dipenderà un pò da tutti noi, da uno spirito da ricreare e condividere....., buona domenica, Mario4 punti
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A marzo a Torino presenterò il volume (decimo) che tratta prove e progetti e rarità numismatiche della monetazione italiana relativo all'Aquila Asburgica e il Risorgimento. Editore Montenegro. Pagine 230. Ohè..io continuo a scrivere... :blum: Grazie a tutti coloro che mi hanno dato una mano e sostenuto. Grazie a lamoneta. Grazie ai "Grandi Vecchi" della numismatica...anche quelli che non ci sono più, per tutto quello che hanno scritto in secoli di studi numismatici! Senza di loro, nessuno di noi oggi sarebbe qui a scrivere.3 punti
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buonasera@totonè @@leonumi67 la moneta da te postata la contromarca è del dio fluviale. Da Corpus Nummorum Siculorum /Calciati) vol.1 da pag. 196 a pag 205. La contromarca è su una moneta di Agrigento Al D/ La contromarca è quasi sempre la testa di Eracle; a volte anche la testa del dio Fluviale; raro è il granchio, più rara è la conchiglia, Al R/ c'è quasi sempre l'aquila che ghermisce a volte la lepre, e/ogranchio, e/opesce o gli stessi animali da soli- Si riscontrano monete cosi marcate essere Emilitre--Tetrantes, Hexantes, Onkia.. Per visione invio la pagina 199 del I vol. del Calciati qui sotto vedi le contromarche con Eracle e quella con dio fluviale come quella di @totonè come quella inviata da @@leonumi67 Pietro3 punti
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Seguono foto varie e Tomba di San Paolo , con un disegno dell' epoca prima della distruzione dell' antico Sepolcro di Marco Antonio Antio Lupo Nella foto con la ricostruzione della Basilica di Leone XII si nota in fondo alla navata centrale l'originale Arco di Galla Placidia , rimasto intatto dall' incendio3 punti
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Non c'è bisogno di andare alle cifre folli, ai 100.000 euro puoi togliere uno zero ed hai il prezzo di un 5 lire quadriga briosa, inarrivabile per l'85% dei collezionisti del regno... Perché sono tanti i collezionisti in Italia, e non stanno tutti sul piccolo mondo antico di questo forum. Il punto non sono le basi d'asta, l'hai detto tu, il prezzo si fa con il rapporto domanda offerta. Punto. Non ci sono formule segrete o sentimentalismi della domenica. Semmai sarebbe ora di parlare delle grosse speculazioni, indotte dai commercianti, su determinati settori della numismatica, che, letteralmente, hanno finito per drogare una fascia di collezionismo. Una bolla che non so come andrà a finire. Ma ti pare che una moneta che costa una barca di soldi ed è messa come R alla non so che cosa, passa ad ogni santa asta in fdc. E meno male che è rara! Poi c'è chi se lo fa quadrato per portare su una collezione di ramini di uno sperduto staterello preunitario e perde gli anni a cercare un millesimo da due soldi. Ci sono medaglie di 200 anni, rarissime per davvero, coniate in 50 esemplari che costano un decimo di quadriga!! Allora, permettetemi, non è solo il mercato ad essere drogato, ma forse siamo noi collezionisti che delle volte non sappiamo guardare oltre il naso del cartellino che ci viene proposto.3 punti
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Buongiorno, metto le foto di questo mio esemplare del 1717 fdc/qfdc con fondi lucenti di Cosimo III. moneta,data molto rara come illustra il Di Giulio RR. Questa moneta venne coniata per dar importanza al porto di Livorno, questo porto che fu sviluppato proprio dalla famiglia Medici, signori della Toscana, contava all'inizio del 1500 circa 500 persone e nella fine dello stesso secolo invece facendo costruire nuove mura e nuovi canali che collegavano Livorno a Pisa gli abitanti erano più di 12000. Questo porto "Franco" aveva inoltre leggi tutte sua e tassazioni molto basse che non riguardavano il contenuto delle navi come per gli altri nel Mediterraneo, ma avevano solo la tassa dell 1 percento del valore sull ancoraggio del porto, seguirono poi le leggi "Liburnine " con Cosimo III, l affluenza di abitanti di ogni Nazionalità e commerci con Inglesi, Spagnoli e Olandesi per il controllo del commercio resero Livorno un Porto da far invidia e che molti come Venezia e Genova si misero a studiare per ottenere lo stesso successo. Grano, spezie, stoffe, bottini depredati fecero si che a Livorno venisse battuta moneta per il commercio e di valore, "pezze della rosa e tolleri" furono i principali divulgatori di questo nostro porto Toscano, ma anche i Luigini per il levante e i mezzi tolleri o quarti di pezze furono emesse anche se meno apprezzate, specie le versioni in oro. questo Tollero, chiamato Fortezza, racchiude in se tutto questo, potere, successo, economia e sviluppo. saluti Fofo2 punti
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E' un piccolo ( ma proprio minuscolo :D ) regalino che mi sono fatto oggi, mi mancava tipologicamente. Ne stavo prendendo un mesetto fa una dello stesso anno bucata, ho fatto bene a rinunciare, è una annata comune e la differenza d prezzo è stata minima, questa è decisamente migliore :) L'ho messa a confronto con un centesimo di euro, è per chi non conosce questa moneta: 15.50 mm. di diametro (1 cent. 16,25 mm.) e 1,34 gr. di peso (1 cent. 2,30 gr.).2 punti
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Ci sarebbe da scrivere un libro... Riguardo le banconote è già da un bel po' di tempo che mi diverto a ridimensionare, ed in certi casi a ridicolizzare, quelli che si comportano in un certo modo. (tipo il primo caso descritto da Gallienus) Basta una/due domande/richieste ben assestate tipo: mi interesserebbe un 50 lire Canovai-Sacchi del 1919, od in alternativa un 50 lire Azzolini/Urbini stampato a L'Aquila nel 1944. Vanno nel pallone, ed anche se a volte hanno in realtà qualcosa di molto interessante, allargano le braccia e fanno capire che hanno solo degli straccetti, e se ne scusano pure! :lol: Non sarebbe giusto, possibilmente sono li per guadagnare qualcosa per la famiglia, ma certi atteggiamenti possono tenerseli per loro, sono ingiustificabili ed inqualificabili.2 punti
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@@tommydedo la cittadinanza la piglio volentieri ma baci in bocca un li voglio mìa.. armeno 'he un tu sia donna :blum: :lol:2 punti
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Credo che tra il qSpl e lo Spl ci passa una bel pò di differenza in termini di "soldoni" soprattutto per la 39......e ripeto non è che voglio insistere ma al rovescio sotto il valore, il bordo ha un piccolo avvallamento, ed un'altro impercettibile ad ore 3, ma sono anche i segni di leggero "sporco" che mi hanno portato al mio giudizio. Comunque è tutto ok.....abbiamo solo discusso un pò di più. :)2 punti
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Anch'io sono stato a Romaphil, non ho vinto il Gronchi rosa e per l'ennesima volta sono rimasto profondamente deluso dall'organizzazione della manifestazione. Ma come si fa' a chiamare Convegno una manifestazione che raggruppa solo stand dei vari uffici postali e quattro commercianti in croce? A parte i convegni degli anni 80-90 ricordo quando ero ragazzo e il Convegno si faceva nei saloni sopra la Stazione Termini, quelli sì che erano Convegni, dove non bastava una giornata per girare tutti i tavoli. E come già detto, perché non aprire anche alla Numismatica, ma dico di più perché non permettere ai collezionisti poter affittare tavoli per mettere in vendita il loro materiale? E lo spazio non manca di certo.2 punti
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Claudio io penso che la 1845 è eccezionale e siamo sul q.fdc, la 1839 spl e la 1796 uno spl o spl+. I fondi lucenti sono un prezioso plusvalore per un tondello e la loro integrità è proporzionata allo stato di conservazione. La 1839 è bella ed ha dei fondi e rilievi pressoché integri, la corona al rovescio è anch'essa integra ma l'unica cosa che potrebbe trarre in inganno è la classica palla de'Medici che in questo esemplare non riporta i gigli perfettamente nitidi a causa di una probabile debolezza di conio causata dallo sfregamento che ha causato graffietti sullo stesso lato. Per concludere. ..... tra spl e q.spl non cambia molto.2 punti
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e per finire... Taglio: 2 euro Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Città: Milano2 punti
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io la restituirei alla casa d'aste se fossi in te....anche perchè la descrizione era decisamente fuorviante. La moneta non è "falsa" chiariamo...è un 3 baiocchi del 1849 argentato col 3 cancellato e col 40 inciso successivamente....che sia d'epoca è tutto da verificare e comunque non è una giustificazione per averla proposta in questo modo. ROMA - Repubblica Romana (1848-1849) - 40 Baiocchi - 1849 - (MI g. 24,41) R Pag. 339; Mont. 59 Il "40" sembra essere inciso2 punti
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Occupandomi quotidianamente di ricerca, seppur in altro ambito, capisco quello che dice teofrasto e mi rendo conto di come oggi, al tempo di internet, la ricerca sia cambiata rispetto a 20, 10 o anche solo rispetto ad 1 anno fa. Oggi la ricerca scientifica si avvale di strumenti di comunicazione, informazione e condivisione, che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili. Poter consultare anche uno solo dei volumi citati in questa discussione avrebbe richiesto di spostarsi anche di centinaia di chilometri per recarsi in una biblioteca e sfogliare il volume. Oggi una gran quantità di pubblicazioni storiche sono disponibili online, in più edizioni. Ad esempio, ieri non ho trovato subito le tavole di Morel-Fatio con il grosso tornese da lui descritto. Questa mattina, cambiando biblioteca digitale ecco che ho trovato l'intera pubblicazione comprensiva di tavole, tutto senza postarmi dalla mia scrivania. La prima moneta è quella descritta ed appartenuta a Morel-Fatio, e prima di lui al pavese Giuseppe Giordani, che presenta al D/ la scritta ODONI. Il CNI non riporta per questa moneta alcuna ubicazione... ma da quello che riporta Luca Gianazza dovrebbe essere anche questa a Torino. Quella successiva è quella già pubblicata ieri di Giulio Cordero di San Quintino con la scritta ODONIS. Le due monete corrispondono rispettivamente ai tipi CNI n.2 e CNI n.1. Ma forse ancora più interessante, in relazione al grosso dell'asta citata (Nummus et Ars 73, lot. 476, del 4/5/2010) mi sembra la tavola del Gazzera 1834, che con quella frattura di conio così ben disegnata... si commenta da sola! ;) :o Riassumendo abbiamo quindi al momento quattro esemplari certi (tre illustrati): CNI tipo 1: due esemplari, uno a Torino secondo il CNI (RT), l'altro è quello dell'asta Nummus et Ars con lieve frattura. CNI tipo 2: un esemplare, quello di Morel-Fatio, che secondo Gianazza è anch'esso a Torino. CNI tipo 3: un esemplare, che secondo il CNI (C.Pap.) si trova a Venezia. Ci sarebbe poi un quinto esemplare, citato dal Gianazza, ma di cui mancano ulteriori indicazioni. Da quanto riportato da teofrasto un esemplare si trova a Parma, MAN (Canonica 1914, p. 76).2 punti
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Forse andrò controcorrente, ma, secondo me, il concetto di rarità di una moneta è profondamente diverso (e quindi da tenere separato) dal valore della stessa. Non c'è dubbio che il 5 lire di Maria Luigia sia più raro del 5 lire 1901 di Vittorio Emanuele III, quindi, l'offerta sul mercato è minore; la richiesta della stessa (basata su vari parametri, tra cui, appunto l'unicum tipologico) concorre, quindi, a determinarne il valore. Molto probabilmente se il 5 lire 1901 fosse così raro, partirebbe da un prezzo base molto più alto perché la domanda è maggiore (a riprova di questi, si guardi il 50 lire di Vittorio Emanuele II che parte da 100.000 CHF in più). E' ovvio che per me, che non dispongo di tutti questi soldi, pare quasi una follia, ma, se recuperiamo le giuste proporzioni, probabilmente a una persona che muore di fame in Africa parrà assurdo spendere anche solo 10 euro per una moneta. Insomma, secondo me, è solo un questione di prospettive. P.S. Che poi a qualcuno appaia immorale tutta questa sperequazione è tutt'altro discorso, che tocca la coscienza di ciascuno in modo differente.2 punti
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@@claudioc47 complimenti Claudio, monete eccellenti. Come ben sai io colleziono monete medievali e rinascimentali, ma anche io sono stato colpito dalla piastrite acuta. Nella mia collezione ho l'ultimo vassoio con tutti i ritratti dei re Borbone di Napoli... Ovviamente su piastre SPL o FDC :)... Una piastra per tipo ti baster࠰er far passare questa malattia Hahaha2 punti
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Per questo periodo, più di mezza Italia ha sezioni apposite. Normale che si sia svuotata e normale che Genova tenda a monopolizzare le discussioni, a questo punto. Facciamo sezioni separate per Genova, Toscana e Lombardia e questa la chiudiamo proprio? La riorganizzazione del forum si sta dimostrando sempre più necessaria, a mio parere.2 punti
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Sfogo di un semplice appassionato senza pretese di storia e monete magari pure sbagliato Che bei ricordi di discussioni in questa sezione Era un piacere imparare ad ogni post qualcosa, leggere ogni intervento di amanti del periodo, semplici appassionati giovani alle prime armi, esperti. Quando apro la sezione vedo il deserto dove è finito quello spirito? Ancora lo si trova grazie ai fratelli corsi che ogni tanto ci stupiscono e smuovono qualche animo un grazie anche ai genovesi che non mollano nemmeno il più comune dei denari GRANDI. Il mio augurio che sia un momento di stanca a tutti i livelli, che arrivi presto nuova linfa,che renda di nuovo attiva e partecipata questa meravigliosa sezione,che qualche idea,possa, invece di allontanare utenti svogliati? spaventati? li riavvicini. Non spetta me dirlo ma credo sia sotto gli occhi di tutti che qualcosa sia e stia succedendo. Con queste poche righe spero che nessuno si senta offeso o tirato in causa, lungi da me una simile intenzione Ringrazio vivamente anche il più piccolo post fatto da chiunque nella sezione medioevali cordialità mirco1 punto
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Buongiorno, sapete dirmi di cosa si tratta? Grazie Peso. 0,72gr Diametro 18mm1 punto
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Mi sono dimenticato di citare un esempio classico che mi e' capitato questa estate a Cingoli, in un mercatino ho visto uno che aveva 3 vassoi di monete tutte messe male, ma aveva un Baiocco di Gubbio che massimo era mb, ebbene gli ho chiesto il prezzo e dopo averci pensato 3 minuti, mi spara 160 Euro, ma posso farti 150 come ultima offerta, gli ho detto, vieni al mio banco a fare un giro dopo, io avevo la stessa moneta in conservazione spl+ in rame rosso, con i bordi taglienti, la vendevo a 80 Euro, quando e' venuto e gli ho spiegato la cosa, mi ha detto, allora la mia devo venderla a 40 euro? E io si, circa, lui ok. Che dire, ripeto, per me non conoscono il mercato,conservazione, etc etc.1 punto
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Ok scusami del mio equivoco di aver interpretato male la tua risposta... Gentilissimo ...non ho molto tempo per il forum ma nei momenti liberi sarò lieto di comunicare con voi .... P.S vorrei lanciare una freccia a favore della numismatica ormai da qualche anno si sta creando panico e all'armismo su monete false sulle aste tutti ormai anno paura... Molti non acquistono ..però molti direi di piuuuu di molti di esperti numismatici internazionali dichiarano false monete genuine e i falsi per buoni...dobbiamo incentivare anche a dare delle certezze su quelle genuine e rilanciare la numismatica ....noto che il forum può fare tanto a far volare questa bellissima passione mondiale....scusatemi di avermi prolungato...1 punto
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Prova a sfogliare il catalogo della Nomisma 50...è una buona traccia di lavoro! Due monete per pagina, grandezza reale e ingrandimento. Nota e storia di ogni singola moneta con annotazioni di eventuali varianti, potrà completare la scheda. E' una ottima idea....portala avanti. La monetazione di Vittorio Emanuele III non è poi così ampia, mettere insieme tutti gli esemplari per tipologia non è cosa impossibile. Più complicato diventa per le prove....alcune sono praticamente sconosciute al mercato.1 punto
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Quello del british museum dovrebbe essere il Bmc 37 del peso di 28,94 gg.1 punto
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Dato che sono alle prime armi potrebbe esserci qualche errore in questa identificazione :) Ostia, 309-312 obv.- IMP C MAXENTIVS PF AVG; laureate bust right rev.- AETERNITAS AVG N; Castor and Pollux facing one another, holding horses to center & spears to outside, MOSTT in ex RIC VI Ost 35 24mm; 5.9g; nummus1 punto
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E siamo a sette se non sbaglio, giusto secondo me ogni tanto rimetterlo in evidenza e comunicarlo, credo che acquistare un quaderno come questo, il numero 1 che tra l'altro in editoria conta di più, e' sicuramente comprare un buon e vario contributo numismatico, ma anche un sostegno al network Lamoneta, quindi un apprezzamento anche per lo sforzo fatto e che continuerà nel tempo ......lo trovate a Verona o come acquisto online con Amazon. Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Nella mia collezione ho il quasi-gemello della zecca di Ancona :blum: Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online1 punto
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@@claudioc47 Complimenti,monete bellissime avanti cosi Ps. Benvenuto in reparto ahhahahahhahaha :blum:1 punto
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Ciao @@Sliv77, se non ricordo male, in un vecchia discussione proprio relativa ad una moneta di Nerone, qualche forista, particolarmente esperto, affermava che il colore arancione poteva dipendere proprio da una pulizia aggressiva con acidi.1 punto
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Vedremo, tra un paio di mesi avrò tempo sufficiente per occuparmene, vedremo se riuscirò a fare qualcosa. A presto.1 punto
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IMPERO RUSSO Caterina II° La Grande 1 Rublo Sestroretsk in rame del 1771 In quegli anni (1771/1772) si pensò di coniare un Rublo in rame, solitamente era una moneta da 24 grammi d'argento ed equivaleva a ben 20 pezzi da 5 Kopechi (imponente moneta di rame da 51 grammi di peso e 41 mm. di diametro). Ne risultò una moneta da più di un chilo, esattamente da 1018,40 grammi.1 punto
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A volte una foto ad alta risoluzione , esalta i dettagli facendo apprezzare di più una moneta. Il post n'è è la prova.1 punto
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Tanto se andiamo avanti di questo passo i 3000 euro all'anno li andremo a spendere comunque per prendere le emissioni dei 2 euro commemorativi :D.1 punto
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Per me è una moneta originale ma terribilmente spatinata. Inoltre è anche una moneta comune.1 punto
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Scelta giusta a mio parere, prima di tutto perchè saresti legato ad una cosa che non senti tua e poi saresti obbligato a collezionare anche cose che non vorresti. Vedi, il piacere di crearsi una collezione è propio quello di farsela a propia misura con i pezzi che più ti aggradano con il periodo storico che preferisci e non solo, anche con l'acquisto di libri per informarsi sulle monte e su tutto quello che accadeva in tale momento storico, essere obbligati a fare una collezione di un'altra persona credo che limiti il piacere del collezionare oltre che impegnarti economicamente in un futuro di emissioni che non potranno far altro che aumentare dato l'obbiettivo dell'euro di accorpare tutti i Paesi membri nell'utilizzo della moneta unica. Io adoro la collezione degli euro che ha ampliato tanto quella che prima veniva dalla Repubblica, sperando che si ampli sempre con nuovi paesi e nuove CC, ma non tutti la pensano come me. Poi è anche una questione di tasche alle volte non è possibile acquistare tutto ciò che si vorrebbe ed uno deve anche sapere indirizzare il propio collezionismo in base all'economia del suo stato sociale in quel momento, se necessario interrompere la collezione e poi riprenderla, l'importante è non perdere la PASSIONE per il collezionismo e la numismatica in generale. :good: :good:1 punto
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Invio questo primo post con l’avvertenza che verra’ diviso in due post separarti , il primo riguardante il sepolcreto romano all’ aperto che si trova nella Via Ostiense a ridosso della Basilica di San Paolo , il secondo riguardante il Museo archeologico e di altre epoche successive , che si trova all’ interno della Basilica stessa , nell’ area del Chiostro ; i due argomenti pur essendo collegati in quanto i reperti archeologici del Museo della Basilica provengono in parte dall’ area del sepolcreto romano della Via Ostiense indagato dal Rinascimento fino verso la fine del 1800 ed esterno alla Basilica , altri da scavi eseguiti sotto la Basilica stessa ; sono comunque reperti di caratteristiche visive diverse , prettamente murarie , il sepolcreto ; marmi vari , colonne , urne funerarie , decorazioni , iscrizioni , il Museo . Tutte le antiche e principali Vie consolari in uscita da Roma , le principali erano 14 Vie , oltre a quelle secondarie , erano affiancate in entrambi i lati , al di la’ dei passaggi pedonali , da una schiera di sepolcri piu’ o meno grandi e disposti su file parallelle , spesso appartenenti ad interi nuclei familiari , oppure appartenenti a singoli personaggi piu’ o meno famosi ; mentre in genere interrati ma anche in superficie , erano i colombari contenenti ognuno anche parecchie centinaia di loculi che ospitavano le ceneri dei meno abbienti , esistevano poi alcuni sepolcri imperiali , le catacombe e purtroppo anche le fosse comuni per i reietti della societa’ . Considerando i 12 secoli del corso della storia di Roma , si puo’ stimare approssimativamente in svariate decine di milioni di persone che furono sepolte , inumate o cremate , lungo queste vie principali e secondarie , di pari passo anche svariate milioni di iscrizioni che raccontavano in lunghe sequenze di righe oppure brevemente , solo il nome e la durata della vita , il percorso terreno di tanti personaggi dai piu’ famosi agli assolutamente sconosciuti , resi infine uguali al termine della vita . Anche la via Ostiense che univa Roma ad Ostia , una delle piu’ brevi insieme alla Portuense , alla Laurentina , all’ Ardeatina ed alcune altre , faceva parte di questo cimitero viario , anche in questo caso come in tutte le altre vie , praticamente nulla e’ rimasto di quel museo della morte , quasi tutto e’ stato depredato e distrutto , insieme alle lapidi che raccontavano queste antiche vite , anzi queste ultime sono quelle che maggiormente si sono salvate , raccolte ora nei Musei o in altri luoghi sicuri , anche se tolte dal loro originale contesto storico ci raccontano pero’ di tante vite altrimenti sconosciute . Lungo l’antica Via Ostiense , che collegava Roma al porto di Ostia , all’altezza di Via delle Sette Chiese , sotto una moderna struttura a volta che lo protegge dalle intemperie , si trova quel poco che rimane del Sepolcreto Ostiense ; già ben noto alla fine del 1800 , fu studiato e scavato sistematicamente , almeno per la porzione oggi visibile, nel 1918 – 1919 dall’ Archeologo Giuseppe Lugli , a seguito di alcuni scavi per la posa del collettore fognario detto all’ epoca Basso di sinistra . Successivi lavori stradali hanno distrutto parte del complesso . Originariamente , infatti , l’area occupata dal sepolcreto si estendeva lungo la rupe tufacea , detta roccia di San Paolo , sul lato opposto della strada e fino al di sotto della Basilica che sorge proprio lì dove si ritiene sia stato sepolto , tra il 65 ed il 67 , l’Apostolo Paolo . Nei sotterranei della chiesa , al di sotto dell’altare papale , è anche possibile vedere il sarcofago che conterrebbe il corpo del Santo e che riporta l’iscrizione “PAULO APOSTOLO MART...” La necropoli - a circa 2 chilometri dalla Porta Ostiensis - si trova lungo la strada che portava all’antico porto di Roma e fu utilizzata a partire dalla tarda età repubblicana fino al IV secolo d.C. . Essa fu quindi originariamente un ambiente funerario pagano che successivamente , anche a seguito della sepoltura di S.Paolo , iniziò ad essere utilizzato dai primi cristiani . Si passò così dal rito dell’incinerazione , con tombe a colombario , all’inumazione , propria della nuova religione che così velocemente stava prendendo piede a Roma . Quanto oggi visibile all’interno dell’area scavata si sviluppa su diversi piani sovrapposti . Entrando nell’area archeologica , sulla destra si nota un colombario successivamente trasformato in sepolcro ad inumazione ; accanto ad esso un altro colombario , attribuibile alla Gens Pontia , datato al I secolo d.C. e strutturato con nicchie semicircolari su tre livelli . L’edicola di fondo è composta da un’edicola che poggia su di un podio e sulla quale è ancora visibile una decorazione pittorica rappresentante una gazzella assalita da due leonesse . Da notare anche la presenza di un pozzo . Dirigendosi sulla sinistra, superate alcune camere sepolcrali a colombario , si incontra un piccolo sepolcro con fronte in cotto , cornici laterizie e stipiti in travertino ; un’iscrizione ne ricorda la proprietaria , Livia Nebris . Al di là di questo si trova un grande ambiente rettangolare delimitato da un muro in opus reticulatum al quale sono addossati sepolcri di vari tipi ed epoche . Sul lato opposto della strada , presso la rupe detta Rocca di San Paolo , entrando all’interno del ristorante “L’antica Rupe” , al numero 251 , nel cortile interno si possono ammirare alcune tombe ad edicola molto ben conservate fino alla copertura . I reperti rinvenuti , ora in gran parte custoditi nei Musei Capitolini e nell’Antiquarium Comunale , sono costituiti da iscrizioni e urne cinerarie in marmo decorate con motivi floreali . Una pittura con Prometeo che plasma l’uomo davanti ad Atena , dopo essere stata distaccata è oggi visibile al museo della via Ostiense a Porta San Paolo . Quello che dispiace vedere in questo sepolcreto ostiense , unica e piccola isola superstite , e’ osservare lo stato di abbandono in cui versano i colombari e i resti di tombe a inumazione situati sotto la rupe tufacea di San Paolo , completamente sommersi dalla vegetazione o inglobati dentro locali privati , se non si fosse a conoscenza della loro esistenza e posizione , forse passando nei paraggi , nessuno se ne accorgerebbe . Purtroppo la visita dentro il sepolcreto non e’ di libero accesso , occorre prendere prenotazione telefonica e occorre essere a gruppi di persone accompagnate da guida , quindi ne’ persone singole , ne’ oltre le 25 unita’ . Molti altri reperti provenienti dal sepolcreto della Via Ostiense , di diversa natura , che iniziava subito fuori della Porta Ostiense e proseguiva lungo tutto il percorso della Via , sono conservati nel Chiostro della Basilica e comprendono pezzi architettonici anche completi di grandi sepolcri pagani e cristiani , iscrizioni varie , architravi , urne singole , marmi vari , due colonne e due grandi sarcofagi , tutti reperti trovati in diverse epoche storiche e qui conservati ; questa parte archeologica della Basilica di San Paolo fara’ parte del secondo post che invio tra breve . Come al solito dentro le foto , divise in piu' parti , alcune note .1 punto
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Complimenti @@claudioc47 Hai iniziato davvero in grande con queste bellissime piastre. qFDC/FDC la piastra del 1845 SPL la piastra del 1839 SPL/FDC la piastra del 1796 Una volta presa la piastrite, mi dispiace ma non è' più possibile guarirne. Ne vorrai sempre delle altre. Ma in generale la cosa riguarda tutte le monete napoletane e del Regno delle Due Sicilie, e vedrai che anche i tornesi ti conquisteranno. Non temere, è una sana malattia che ha come unico effetto collaterale quello di assottigliare il portafogli (nulla più) :rofl: Anche io colleziono (per il momento) in maniera tipologica e le mie monete vanno dal BB (da non disdegnare) al FDC. Sono stato colpito circa un anno e mezzo fà ed ho messo finora una cinquantina di pezzi in collezione. Buona collezione :good:1 punto
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Buona sera a tutti. Di ritorno dal Romafil 2014, dove non ho vinto il Gronchi Rosa... :cray: , voglio condividere con voi alcune considerazioni personali. Credo che non vi possa essere dubbio che Roma è una grande città, che raccoglie moltissimi collezionisti, come non c'è dubbio che il Palazzo dei Congressi dell'Eur, che si sviluppa su tre livelli, possa agevolmente contenere un numero molto elevato di espositori. Bene, quello che non capisco è il motivo per cui non vi possa essere spazio anche per la numismatica ad eccezione dei banchi di Romanphil, San Marino, Istituto Poligrafico dello Stato e Stato Città del Vaticano, dove ho finalmente preso la medaglia , in bronzo, della canonizzazione dei due Papi ed una coincard di Papa Francesco. In effetti, negli anni passati era così, ho ricordi del vecchio Romaphil del 1979 e del 1980, dove c'era da perdersi per il materiale esposto. Spero che per il prossimo anno, gli organizzatori, possano porvi rimedio. Buona domenica.1 punto
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A sinistra, Y#249 (Catalogo Krause 2015: US$37,50); a destra, Y#248 (US$37,50). Entrambe le monete furono emesse solo come [FS] Prove, e ognuno contiene .9936 di un'oncia d'argento. :) v. ------------------------------------------------- At left, Y#249 (Krause Catalog 2015: US$37.50); at right, Y#248 (US$37.50). Both coins were issued only as Proofs, and each contains .9936 of an ounce of silver. :) v.1 punto
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ti ingrazio @@dabbene per il consiglio, le monete del crippa sono ottime. forse mi sbaglio su un 30/40 percento in meno del loro valore, direì sono a 1/3 1/4 % del loro effettivo valore. faccio un esempio su una che è un briciolo superiore a quella di grado, ha lo stesso grado della mia del 1717 ma è la data 1720 ed è R3 come il 1723 su un asta ha fatto la bellezza di: €5500 nel 2008 ad oggi varrebbe di più, se fai caso ai particolari che ti dicevo sopra riscontri la conservazione. non sarà facile ma ci proverò saluti fofo1 punto
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Pienamente d'accordo. Credo che un buon 2 euro commemorativo sia più che onorevole.1 punto
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Le due foto in una unica pagina mi sembra una soluzione ottima, forse quella ideale..... Non riporterei gli ingrandimenti di tutte le monete per millesimo; a mio avviso diventerebbe "monotono" e per certi versi inutile. Metterei però gli ingrandimenti della data e di tutte quelle varianti o caratteristiche particolari che si possono riscontrare (es. il particolare della legenda del 5 cent. 1913 con e senza punto)1 punto
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[quote name='francesco77' Per quanto concerne l'argento sappiamo che nella prima tiratura ne vennero coniati 50 esemplari, mentre nella seconda solo 10. la domanda sorge spontanea: a chi venne distribuito l'esemplare in argento? Sicuramente a molte autorità e ministri ........... e poi? A voi i commenti. La butto li, magari a gli accademici che hanno effettuato le loro relazioni nel congresso e a gli organizzatori dell'evento. Possibile poi che nell'evento medesimo si premiassero gli scienziati più meritevoli per le loro scoperte? Certo in questo caso avrebbe avuto più senso che fossero state nominative. Saluti1 punto
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Per finire la settimana dedicata alle zecche medioevali italiane ho acquistato questo modesto esemplare di : Mezzo denaro o Medaglia - Zecca di Genova D/ + •IA •NV •A • con castello in cerchio di perline. R/ CVNRAD • REX Croce patente in cerchio di perline. Mistura - gr. 0,21/0,43 ; diametro 12/14 mm. Varesi n.191 punto
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