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  1. claudioc47

    claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/14 in Risposte

  1. La frammentazione attira più persone interessate ad uno specifico argomento, ma non permette la permeabilità tra i vari settori. Soprattutto dal punto di vista scientifico questo è un male. E la cosa non è di immediata percezione. Io stesso pensavo di fare bene promuovendo una sezione per la Serenissima. Bè, sbagliavo. In buona fede, ma sbagliavo. Ora infatti sostengo in pieno il nuovo progetto che prevede tutte le zecche medievali in un'unica sezione con i Tag che permetteranno una rapida ricerca per singole zecche. Credo che sia la soluzione migliore che permetterà di trattare la materia sia in modo comprensivo che in quello particolareggiato. Sarà un beneficio per tutti. Ovviamente starà poi in noi creare le condizioni migliori per lo sviluppo del forum. Arka
    8 punti
  2. Quando ne ho la possibilità, la domenica amo girare per i mercatini dell'antiquariato della mia zona alla ricerca di qualche pezzo da aggiungere alla mia collezione. Oggi è stata una giornata particolarmente istruttiva. Primo banco di numismatica, ci sono delle ciotole dove frugo per un po', poi rivolgo la mia attenzione ai vassoi. Do un'occhiata, poi ne vedo uno coperto e praticamente inchiodato al tavolo. Chiedo al venditore se sia possibile vederlo, e mi risponde: "Eh, ma lì ci sono monete care". "Va bene, posso vederle?"... Al che lui: "Ma tanto non trovi niente adatto a te lì". Ora, io sono vicino ai 35 anni, non sono un marmocchio rompipalle di 12, e mi vesto in maniera molto classica, non mi sembra di avere l'aspetto di un barbone. Quindi mi spiazza doppiamente, per il contenuto della risposta e per il passaggio al "tu" che par essere più di disprezzo che amichevole. Alla mia insistenza me lo mostra, continuando a borbottare che non è roba per me. La metà delle monete di questo mistico vassoio già le possiedo, e il pezzo più pregiato non supera i 300 euro. Alla fine non acquisto nulla, e me ne vado davvero perplesso per il comportamento del venditore. Secondo banco di monete, vedo un 20 lire Elmetto malamente lucidato e generosamente periziato BB. La moneta mi manca e da un po' ne cerco una economica da mettere in collezione: visto che il regno non è la mia priorità voglio un pezzo con rilievi ancora godibili ma sotto i 100 euro, questo potrebbe fare al caso mio. Chiedo, e il venditore mi dice che costa 300 euro: sostiene che sia un ottimo prezzo e che in giro a meno di 350 non se ne trovano. Faccio il finto tonto e il venditore comincia a raccontarmi un mucchio di fandonie e prova a rifilarmi della cianfrusaglia a prezzi abominevoli. Alla fine ringrazio per "gli insegnamenti" e me ne vado, ovviamente senza comprare nulla. Va bene che non sono i commercianti a dover educare i nuovi collezionisti, ma anche cercare di fregare il primo inesperto che passa non è una bella cosa. Me ne vado sempre più convinto che la concorrenza del mercato online stia seriamente minando queste fonti tradizionali di acquisto, e arrivo al terzo banco. Mentre guardo le monete arriva una signora che dice al venditore che la vecchia mamma ha in casa molte monete e banconote e lei vorrebbe disfarsene. Chiede così se sia disposto a "ritirarle" (questo il verbo da lei utilizzato, che giustifica il successivo comportamento del venditore). La donna tira fuori una ventina di Caravelle più un album con molte banconote di regno e repubblica. Il venditore sfoglia il materiale e fa una cosa spettacolare: calcola il valore facciale (contando che c'erano varie banconote da 1, 2, 5, 10 lire capite quanto sia ridicola la cosa) e il loro cambio in euro: risultano 35 euro, ne offre generosamente altrettanti per le caravelle (con l'aria di chi magnanimo sta offrendo un servizio), insomma 70 euro per tutto quanto. La signora ovviamente accetta contenta di essersi liberata di quella cartaccia fuori corso e se ne va. Avevo la tentazione di intervenire, ma non per aiutare la signora, che non credo proprio lo meritasse: semplicemente per dire "guardi, le do il doppio, dia tutto a me"... però un po' per lo stupore e un po' temendo la reazione del venditore ho preferito lasciar perdere. Alla fine in un altro banco ho acquistato qualche monetina per completare la mia collezione di Pio XI e XII (gli anni che mi mancavano dei centesimini), per un paio di euro l'uno, e son tornato a casa soddisfatto: delle monete acquistate ma soprattutto delle scene cui avevo assistito.
    7 punti
  3. Vorrei per un attimo tornare al titolo della discussione che recita: La rarità: solo un'asettica questione di numeri? Bhe! penso che i numeri siano imprescindibili dal concetto di rarità e 34 pezzi conosciuti (fonte scheda Lamoneta??!!) (che tradotto in sigle può essere R5? o sulla base dei 34 pezzi forse R4???) è sicuramente più raro di 114 (che io tradurrei in R3 anzichè R4, ma non vorrei avviare un'altra disputa...) e questa è una semplice e fredda questione di numeri ma diventa incontestabile sostanza se analizziamo i recenti dati statistici. Lo scudo aquila araldica 1901, dal 2004 ad oggi è passato in asta 20 volte (fonte scheda Lamoneta), ergo, aggiungo io, se faccio sventolare 100.000 euro (ma forse anche 80mila, 90mila euro) sotto il naso di uno dei 114 possessori la moneta la trovo in poco tempo (forse il tempo di un trasferimento estero su estero?). Dello scudo 1821 di Parma se non erro non si conoscono recenti passaggi in asta e se voglio lo scudo di Parma 1821 ma anche una qualsiasi alta rarità più antica vedi nel periodo rinascimentale il mezzo testone di Mantova con il ramarro per Federico II http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FMM/23 ...ma quanti se ne possono citare? inumerevoli... anche il semplice quattrino con San Prospero di Reggio Emilia per Ercole II o il torello di Parma con scudo sul toro (pezzi unici o quasi) ... Bhe! se chi li possiede non ha intenzione di vendere hai un bel fare offerte e proporre scambi.....se la risposta è CICCIA! torni a casa con le mani in tasca e il malloppo intatto...ma senza moneta....e quindi per le assolute rarità può essere sensato anche 150mila o 1 milione di euro...se la vuoi...??!! C'è poi una questione di mercato e quindi di incontro fra domanda ed offerta...ed è qui che si fa la differenza: il pezzo unico o conosciuto in massimo tre o quattro esemplari se non ha amanti, se non genera desiderio di possesso, resta la palo anche se è posta in vendita a 500 euro. La moneta concupita (vedi le più o meno grandi rarità del regno) può essere un semplice R2 o R3 ma produce comunque aspre contese e cifre iperboliche....ingiustificate per i medioevalisti e gli appassionati di rinascimentali e preunitarie...assolutamente comprensibili per gli appassionati del regno...e qui si può comprendere anche la differenza di pensiero fra gli appassionati dei differenti ambiti numismatici. Il collezionismo è desiderio e passione e ogni collezionista cerca e trova le giuste motivazioni all'irresistibile necessità di soddisfare il proprio il desiderio.....è un po' più difficile trovare i soldi e qui mi fermo un saluto Mario
    7 punti
  4. Interessandomi di monetazione del Regno di Sicilia, frequentando il Forum, sono stato attratto dai vari interventi di @@francesco77 e @@Rex Neap, ma soprattutto dalle immagini relative alle piastre napoletane, ed in questi giorni mi sono reso conto di essere stato contagiato dalla .....PIASTRITE BORBONICA!! Ed ecco il risultato!! Ho iniziato con queste, che ve ne pare? Credo che una volta infettati non si guarisce più, o .........sbaglio?
    6 punti
  5. Questa risposta esula dal tema del post prettamente monetale , pero' penso sia utile una annotazione , anche per meglio inquadrare la figura storica di Pertinace . Non credo che Pertinace possa essere definito un "usurpatore" nel nome classico del termine , in quanto alla morte di Commodo gli fu offerto l' Impero dal Prefetto del Pretorio , Leto , l'uccisore o mandante di Commodo , ma visto il suo non interesse all' Impero , fu portato a forza al Campo Pretoriano dove fu esortato a diventare Imperatore , promettendo da parte dei Pretoriani il loro aiuto dietro suo donativo ; fu comunque devotissimo al Senato , tanto da pensare in un primo momento di cedere il trono prima a Claudio Pompeiano , genero di Marco Aurelio e poi al nobile senatore Acilio Glabrione , che entrambi pero' rifiutarono ; vista la situazione ingarbugliata , Consoli e Magistrati si riunirono nella Curia e qui fu acclamato ufficialmente Imperatore .
    4 punti
  6. Mi riallaccio a quello che diceva luke, credo che la questione non debba cadere e che effettivamente sia urgente provare a fare un tentativo, quale ? Mi metto nelle mani di Reficul e dello staff, seguirò comunque ogni soluzione verrà scelta, il mio pensiero è strachiaro dai tempi e anche nell'area curatori mi ero esposto, in poche parole TAG all'interno di un periodo storico, ma da conoscitore in questi cinque anni sia della sezione medievale che moderna qualche riflessione in più la dico : 1) probabilmente una ristrutturazione aiuterà e converrà farla, credo non sia però l'unico elemento però da prendere in considerazione e su altri credo sia più difficile agire 2) il forum ha avuto un grosso pregio di incanalare, aiutare, permettere di avere gli strumenti per molti di muoversi nel mondo della numismatica, si è formata un gruppo direi nutrito di utenti, bravi, alcuni molto bravi, alcuni giovani hanno appreso, molti di questi ora fanno articoli, scrivono, si muovono anche senza il forum, il forum è un in più ora per loro, è un bene sicuramente, se però vediamo l'altro lato abbiamo minore partecipazione qualificata 3) il forum logora, creare discussioni in cui sei attivo è un impegno e io lo so bene come altri che sono stati attori in questi anni, devi avere l'idea, leggere una adeguata bibliografia, avere monete da postare e poi fare analisi, riflessioni, a volte ti trovi anche da solo o in pochi eppure prosegui..., ne consegue che alcuni preferiscono leggere ora, alla fine conosci e apprendi lo stesso, o semplicemente rifiatano o fanno altro 4) abbiamo scritto in questi 10 anni di tutto e di più, basta andare sul motore di ricerca e l'utente potrà trovare praticamente tutto, è stato ed è un bel servizio, enorme, importante, a disposizione di tutti, se avete tempo andate nella sezione monete moderne e tra le importanti guardate la discussione ARCHIVIO, ho messo i link di discussioni generaliste medievali e di quelle degli ultimi due anni delle moderne, da lì capirete molto, senza tralasciare le mitiche discussioni per zecca Lucca, Genova, Pavia....., quindi bisogna un pò raschiare il barile ora o ritornare su argomenti già trattati 5) le discussioni sono importanti, ma le monete ovviamente contano, nel medievale qualche anno fa si postavano quantità industriali di monete, ora poche, nel moderno ne vedo decisamente di più e anche questo ha un suo motivo.... 6) oggi come diceva prima un giovane margheludo, direi giustamente, si tende ad intervenire quando c'è la moneta rara, inedita, variante, allora interessa a tutti, questo però capita ogni tanto ovviamente, sarebbe giusto che non i soliti noti, qualcuno, se ritiene che il forum gli ha dato qualcosa e gli vuole il bene, qualche volta intervenga anche su una moneta comune, credo si debba fare....sarebbe un pò un tornare alle origini, quando c'era complicità e c'erano sinergie tra molti di noi, anche amicizie, si postava con allegria, ingenuità, spensieratezza, poi sbagliavi e non importava, ora tutti temono il censore di turno e spesso è così, conclusione molti non si espongono più, hanno paura, conclusione scrivono pochi, sempre meno.... 7) il forte aumento del senso di identità per una zecca che uno conosce bene e segue, la parcellizzazione, la specializzazione, può essere un bene, ma per un forum forse anche un male,se arriveremo anche a sezioni per Genova, Milano, Firenze, temo che non ci vedremo più....o quasi, in quattro o cinque scriveremo nel proprio ambito creando una mancanza di crescita globale dell'utenza e il non permettergli di capire le interconnessioni tra monetazioni, paradossalmente io sarei, forse insieme a pochi altri, amando e seguendo diverse monetazioni, quello che si troverebbe meglio, ma preferirei di non trovarmi in questa situazione, fermo restando che le cause secondo me sono molteplici, su alcune si potrà intervenire, su altre forse no, e comunque dipenderà un pò da tutti noi, da uno spirito da ricreare e condividere....., buona domenica, Mario
    4 punti
  7. A marzo a Torino presenterò il volume (decimo) che tratta prove e progetti e rarità numismatiche della monetazione italiana relativo all'Aquila Asburgica e il Risorgimento. Editore Montenegro. Pagine 230. Ohè..io continuo a scrivere... :blum: Grazie a tutti coloro che mi hanno dato una mano e sostenuto. Grazie a lamoneta. Grazie ai "Grandi Vecchi" della numismatica...anche quelli che non ci sono più, per tutto quello che hanno scritto in secoli di studi numismatici! Senza di loro, nessuno di noi oggi sarebbe qui a scrivere.
    3 punti
  8. buonasera@totonè @@leonumi67 la moneta da te postata la contromarca è del dio fluviale. Da Corpus Nummorum Siculorum /Calciati) vol.1 da pag. 196 a pag 205. La contromarca è su una moneta di Agrigento Al D/ La contromarca è quasi sempre la testa di Eracle; a volte anche la testa del dio Fluviale; raro è il granchio, più rara è la conchiglia, Al R/ c'è quasi sempre l'aquila che ghermisce a volte la lepre, e/ogranchio, e/opesce o gli stessi animali da soli- Si riscontrano monete cosi marcate essere Emilitre--Tetrantes, Hexantes, Onkia.. Per visione invio la pagina 199 del I vol. del Calciati qui sotto vedi le contromarche con Eracle e quella con dio fluviale come quella di @totonè come quella inviata da @@leonumi67 Pietro
    3 punti
  9. Seguono foto varie e Tomba di San Paolo , con un disegno dell' epoca prima della distruzione dell' antico Sepolcro di Marco Antonio Antio Lupo Nella foto con la ricostruzione della Basilica di Leone XII si nota in fondo alla navata centrale l'originale Arco di Galla Placidia , rimasto intatto dall' incendio
    3 punti
  10. Non c'è bisogno di andare alle cifre folli, ai 100.000 euro puoi togliere uno zero ed hai il prezzo di un 5 lire quadriga briosa, inarrivabile per l'85% dei collezionisti del regno... Perché sono tanti i collezionisti in Italia, e non stanno tutti sul piccolo mondo antico di questo forum. Il punto non sono le basi d'asta, l'hai detto tu, il prezzo si fa con il rapporto domanda offerta. Punto. Non ci sono formule segrete o sentimentalismi della domenica. Semmai sarebbe ora di parlare delle grosse speculazioni, indotte dai commercianti, su determinati settori della numismatica, che, letteralmente, hanno finito per drogare una fascia di collezionismo. Una bolla che non so come andrà a finire. Ma ti pare che una moneta che costa una barca di soldi ed è messa come R alla non so che cosa, passa ad ogni santa asta in fdc. E meno male che è rara! Poi c'è chi se lo fa quadrato per portare su una collezione di ramini di uno sperduto staterello preunitario e perde gli anni a cercare un millesimo da due soldi. Ci sono medaglie di 200 anni, rarissime per davvero, coniate in 50 esemplari che costano un decimo di quadriga!! Allora, permettetemi, non è solo il mercato ad essere drogato, ma forse siamo noi collezionisti che delle volte non sappiamo guardare oltre il naso del cartellino che ci viene proposto.
    3 punti
  11. Buongiorno, metto le foto di questo mio esemplare del 1717 fdc/qfdc con fondi lucenti di Cosimo III. moneta,data molto rara come illustra il Di Giulio RR. Questa moneta venne coniata per dar importanza al porto di Livorno, questo porto che fu sviluppato proprio dalla famiglia Medici, signori della Toscana, contava all'inizio del 1500 circa 500 persone e nella fine dello stesso secolo invece facendo costruire nuove mura e nuovi canali che collegavano Livorno a Pisa gli abitanti erano più di 12000. Questo porto "Franco" aveva inoltre leggi tutte sua e tassazioni molto basse che non riguardavano il contenuto delle navi come per gli altri nel Mediterraneo, ma avevano solo la tassa dell 1 percento del valore sull ancoraggio del porto, seguirono poi le leggi "Liburnine " con Cosimo III, l affluenza di abitanti di ogni Nazionalità e commerci con Inglesi, Spagnoli e Olandesi per il controllo del commercio resero Livorno un Porto da far invidia e che molti come Venezia e Genova si misero a studiare per ottenere lo stesso successo. Grano, spezie, stoffe, bottini depredati fecero si che a Livorno venisse battuta moneta per il commercio e di valore, "pezze della rosa e tolleri" furono i principali divulgatori di questo nostro porto Toscano, ma anche i Luigini per il levante e i mezzi tolleri o quarti di pezze furono emesse anche se meno apprezzate, specie le versioni in oro. questo Tollero, chiamato Fortezza, racchiude in se tutto questo, potere, successo, economia e sviluppo. saluti Fofo
    2 punti
  12. E' un piccolo ( ma proprio minuscolo :D ) regalino che mi sono fatto oggi, mi mancava tipologicamente. Ne stavo prendendo un mesetto fa una dello stesso anno bucata, ho fatto bene a rinunciare, è una annata comune e la differenza d prezzo è stata minima, questa è decisamente migliore :) L'ho messa a confronto con un centesimo di euro, è per chi non conosce questa moneta: 15.50 mm. di diametro (1 cent. 16,25 mm.) e 1,34 gr. di peso (1 cent. 2,30 gr.).
    2 punti
  13. Ci sarebbe da scrivere un libro... Riguardo le banconote è già da un bel po' di tempo che mi diverto a ridimensionare, ed in certi casi a ridicolizzare, quelli che si comportano in un certo modo. (tipo il primo caso descritto da Gallienus) Basta una/due domande/richieste ben assestate tipo: mi interesserebbe un 50 lire Canovai-Sacchi del 1919, od in alternativa un 50 lire Azzolini/Urbini stampato a L'Aquila nel 1944. Vanno nel pallone, ed anche se a volte hanno in realtà qualcosa di molto interessante, allargano le braccia e fanno capire che hanno solo degli straccetti, e se ne scusano pure! :lol: Non sarebbe giusto, possibilmente sono li per guadagnare qualcosa per la famiglia, ma certi atteggiamenti possono tenerseli per loro, sono ingiustificabili ed inqualificabili.
    2 punti
  14. @@tommydedo la cittadinanza la piglio volentieri ma baci in bocca un li voglio mìa.. armeno 'he un tu sia donna :blum: :lol:
    2 punti
  15. Credo che tra il qSpl e lo Spl ci passa una bel pò di differenza in termini di "soldoni" soprattutto per la 39......e ripeto non è che voglio insistere ma al rovescio sotto il valore, il bordo ha un piccolo avvallamento, ed un'altro impercettibile ad ore 3, ma sono anche i segni di leggero "sporco" che mi hanno portato al mio giudizio. Comunque è tutto ok.....abbiamo solo discusso un pò di più. :)
    2 punti
  16. Anch'io sono stato a Romaphil, non ho vinto il Gronchi rosa e per l'ennesima volta sono rimasto profondamente deluso dall'organizzazione della manifestazione. Ma come si fa' a chiamare Convegno una manifestazione che raggruppa solo stand dei vari uffici postali e quattro commercianti in croce? A parte i convegni degli anni 80-90 ricordo quando ero ragazzo e il Convegno si faceva nei saloni sopra la Stazione Termini, quelli sì che erano Convegni, dove non bastava una giornata per girare tutti i tavoli. E come già detto, perché non aprire anche alla Numismatica, ma dico di più perché non permettere ai collezionisti poter affittare tavoli per mettere in vendita il loro materiale? E lo spazio non manca di certo.
    2 punti
  17. Claudio io penso che la 1845 è eccezionale e siamo sul q.fdc, la 1839 spl e la 1796 uno spl o spl+. I fondi lucenti sono un prezioso plusvalore per un tondello e la loro integrità è proporzionata allo stato di conservazione. La 1839 è bella ed ha dei fondi e rilievi pressoché integri, la corona al rovescio è anch'essa integra ma l'unica cosa che potrebbe trarre in inganno è la classica palla de'Medici che in questo esemplare non riporta i gigli perfettamente nitidi a causa di una probabile debolezza di conio causata dallo sfregamento che ha causato graffietti sullo stesso lato. Per concludere. ..... tra spl e q.spl non cambia molto.
    2 punti
  18. e per finire... Taglio: 2 euro Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Città: Milano
    2 punti
  19. io la restituirei alla casa d'aste se fossi in te....anche perchè la descrizione era decisamente fuorviante. La moneta non è "falsa" chiariamo...è un 3 baiocchi del 1849 argentato col 3 cancellato e col 40 inciso successivamente....che sia d'epoca è tutto da verificare e comunque non è una giustificazione per averla proposta in questo modo. ROMA - Repubblica Romana (1848-1849) - 40 Baiocchi - 1849 - (MI g. 24,41) R Pag. 339; Mont. 59 Il "40" sembra essere inciso
    2 punti
  20. Occupandomi quotidianamente di ricerca, seppur in altro ambito, capisco quello che dice teofrasto e mi rendo conto di come oggi, al tempo di internet, la ricerca sia cambiata rispetto a 20, 10 o anche solo rispetto ad 1 anno fa. Oggi la ricerca scientifica si avvale di strumenti di comunicazione, informazione e condivisione, che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili. Poter consultare anche uno solo dei volumi citati in questa discussione avrebbe richiesto di spostarsi anche di centinaia di chilometri per recarsi in una biblioteca e sfogliare il volume. Oggi una gran quantità di pubblicazioni storiche sono disponibili online, in più edizioni. Ad esempio, ieri non ho trovato subito le tavole di Morel-Fatio con il grosso tornese da lui descritto. Questa mattina, cambiando biblioteca digitale ecco che ho trovato l'intera pubblicazione comprensiva di tavole, tutto senza postarmi dalla mia scrivania. La prima moneta è quella descritta ed appartenuta a Morel-Fatio, e prima di lui al pavese Giuseppe Giordani, che presenta al D/ la scritta ODONI. Il CNI non riporta per questa moneta alcuna ubicazione... ma da quello che riporta Luca Gianazza dovrebbe essere anche questa a Torino. Quella successiva è quella già pubblicata ieri di Giulio Cordero di San Quintino con la scritta ODONIS. Le due monete corrispondono rispettivamente ai tipi CNI n.2 e CNI n.1. Ma forse ancora più interessante, in relazione al grosso dell'asta citata (Nummus et Ars 73, lot. 476, del 4/5/2010) mi sembra la tavola del Gazzera 1834, che con quella frattura di conio così ben disegnata... si commenta da sola! ;) :o Riassumendo abbiamo quindi al momento quattro esemplari certi (tre illustrati): CNI tipo 1: due esemplari, uno a Torino secondo il CNI (RT), l'altro è quello dell'asta Nummus et Ars con lieve frattura. CNI tipo 2: un esemplare, quello di Morel-Fatio, che secondo Gianazza è anch'esso a Torino. CNI tipo 3: un esemplare, che secondo il CNI (C.Pap.) si trova a Venezia. Ci sarebbe poi un quinto esemplare, citato dal Gianazza, ma di cui mancano ulteriori indicazioni. Da quanto riportato da teofrasto un esemplare si trova a Parma, MAN (Canonica 1914, p. 76).
    2 punti
  21. Forse andrò controcorrente, ma, secondo me, il concetto di rarità di una moneta è profondamente diverso (e quindi da tenere separato) dal valore della stessa. Non c'è dubbio che il 5 lire di Maria Luigia sia più raro del 5 lire 1901 di Vittorio Emanuele III, quindi, l'offerta sul mercato è minore; la richiesta della stessa (basata su vari parametri, tra cui, appunto l'unicum tipologico) concorre, quindi, a determinarne il valore. Molto probabilmente se il 5 lire 1901 fosse così raro, partirebbe da un prezzo base molto più alto perché la domanda è maggiore (a riprova di questi, si guardi il 50 lire di Vittorio Emanuele II che parte da 100.000 CHF in più). E' ovvio che per me, che non dispongo di tutti questi soldi, pare quasi una follia, ma, se recuperiamo le giuste proporzioni, probabilmente a una persona che muore di fame in Africa parrà assurdo spendere anche solo 10 euro per una moneta. Insomma, secondo me, è solo un questione di prospettive. P.S. Che poi a qualcuno appaia immorale tutta questa sperequazione è tutt'altro discorso, che tocca la coscienza di ciascuno in modo differente.
    2 punti
  22. @@claudioc47 complimenti Claudio, monete eccellenti. Come ben sai io colleziono monete medievali e rinascimentali, ma anche io sono stato colpito dalla piastrite acuta. Nella mia collezione ho l'ultimo vassoio con tutti i ritratti dei re Borbone di Napoli... Ovviamente su piastre SPL o FDC :)... Una piastra per tipo ti baster࠰er far passare questa malattia Hahaha
    2 punti
  23. Per questo periodo, più di mezza Italia ha sezioni apposite. Normale che si sia svuotata e normale che Genova tenda a monopolizzare le discussioni, a questo punto. Facciamo sezioni separate per Genova, Toscana e Lombardia e questa la chiudiamo proprio? La riorganizzazione del forum si sta dimostrando sempre più necessaria, a mio parere.
    2 punti
  24. Buongiorno vi posto questo peso, grammi 15,54, mi sembra di vedere il leone di Venezia, ma non corrisponde a quello che c'è scritto, 1 o[ncia] Sapete classificarlo? Grazie
    1 punto
  25. "Prima di comprare una moneta, studiala!" Io ho 26 anni. Iniziai a collezionare a 12 per imitare la collezione di mio nonno. Ero talmente innamorato delle monete, come sono tutt'ora, che comprai qualsiasi cosa fosse precedente la seconda guerra mondiale. Oggi mi ritrovo con filoni frammentati di diverse collezioni che non mi soddisfano, perché non le ho studiate. Le ho comprate solo perché mi piacevano. Compra un catalogo, li trovi in qualsiasi libreria fornita, scegli la collezione che più ti piace, quella adatta al tuo portafoglio, che solletica le tue ricerche. Il resto andrà da se, anche i suggerimenti
    1 punto
  26. A beneficio dei tantissimi appassionati (!) di emissioni imitative dei notissimi tirolini, vi propongo questa moneta, coniata in Svizzera, nella città di Lucerna, a partire dal 1501 e risalente ai primi anni del XVI secolo. In legende gotiche essa ripropone il tema dell'aquila e della doppia croce, con lo stemma della città. Si tratta di un'emissione molto rara, con le scritte MONETA LVCERN e LEODIGARIVS, nome del santo protettore della città.
    1 punto
  27. DE GREGE EPICURI Grazie a tutti e due. Effettivamente, il "mio" supplicante sembra più un prigioniero; forse alcuni incisori interpretavano le figure secondarie a modo loro, imitando altre tipologie più comuni (il prigioniero mi sembra più frequente del supplice, sulle monete).
    1 punto
  28. @@claudio470 Bravissimo!! Tre bellissime monete!
    1 punto
  29. Ciao, le Claudio II/altare vanno prese sempre con le... pinze, specie con foto come queste. Potrebbe essere ufficiale (ma il peso fa ritenere non lo sia), una proveniente dalla zecca di Roma prima della Rivolta dei Monetieri (ma il peso è sempre troppo ridotto anche per queste) per cui con un valore ponderale attorno ad un grammo bisogna quasi certamente pensare ad un'imitativa. Utile sarebbe anche il diametro ma dev'essere per forza ridotto a meno di avere in mano una lamina molto sottile. La provenienza? Difficile stabilirla, sia per quanto si evince dalla foto sia per il fatto che, in quanto imitativa risente della bravura e dello stile di colui che la ha prodotta. Forse con adeguata pulizia e foto migliori si potrebbe stabilire qualcosa di più. Ciao Illyricum ;)
    1 punto
  30. E' curioso anche il pallino tra le due perlinature , di spaziatura suppongo.E' come una variante filatelica di spostamento di stampa. Una curiosita' aggiuntiva, che non snatura la moneta e non ne inficia la maestosita' ne tantomeno la conservazione.
    1 punto
  31. Ciao @@Corsodinazione, bella moneta! Papa Pio II (1458-1464) - zecca di Roma Bolognino Romano - Muntoni 20 D/*PIVS P_P SECV* / busto mitrato R/*S PETRVS S PAVL' / URBI a croce attorno a punto
    1 punto
  32. Ciao, monete forate... tema che ha sempre attratto la mia curiosità. Io ho qualche denario di epoca severiana (e il foro mi evidenzia che NON siano esemplari suberati :D ). Se ne parlò tempo fa qua: http://www.lamoneta.it/topic/15436-sesterzio-forato/?hl=collana Forate per sospensione su un supporto o con una filo, a mo' di collana o decorazione pendente. Ma anche più recentemente ne parlai in http://www.lamoneta.it/topic/115743-monete-romane-riusi-e-usanze/?hl=longobardi#entry1313548 dove si parlava di un ritrovamento documentato di foratura per la sospensione proveniente da contesto funerario di epoca altomedioevale. Anche qui, per quel che si evince dalla foto, il foro non è deturpante il ritratto dell'emittente. Non so tanto se per motivi legali (in epoca imperiale non si poteva deturpare l'effigie se non in caso di damnatio memoriae) o semplicemente per convenienza... "visiva" (il ritratto è quello che impreziosisce la moneta) o per scopo atropaico (che ne so, magari per qualche credenza nefasta) specie per i periodi più tardi. L'esempio da Romans d'Isonzo testimonia il perdurare di una tradizione della foratura di monete del IV secolo attrono al VII d.C., sempre da contesto funebre. Mettiamoci poi che magari alcuni esemplari venivano persi per distacco o rottura del loro filo/catenella... Ciao Illyricum ;)
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  33. Ultima fresca di pochi giorni fa: Ho mostrato a mio cognato il mio mini raccoglitore dove tengo solo i 2 euro commemorativi fdc (ne ho 93) e lui quando ha finito di vederlo ( tipo in 20 secondi circa :P ) ha detto: "hai 186 euro!!" :D
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  34. Credo che debba trattarsi di una libra sottile di Aiaccio (peso teorico 337,759 gr.) Infatti i pesi che mi hai segnalato corrispondono all’incirca a due mezze once ed a una oncia. 14,02, 14,58 mezza oncia (peso teorico 14,07329) 28,64 oncia (peso teorico 28,146) Bibl.: Angelo Martini, Misure pesi e monete presso tutti i popoli, Torino 1882, voce Aiaccio.
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  35. Ma al rovescio la legenda comincia sopra l'uno della data??
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  36. Si tratta di un falso d'epoca, per la circolazione, ha una sua "dignità collezionistica" se venduto come tale... P.S.: Cambia perito di riferimento ! ;) Ciao, RCAMIL.
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  37. Io poi aggiungerò dati dal libro che ho sul porto di Livorno. buona lettura
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  38. Ciao, @@Ciprios le foto delle monete d'oro non sono difficilissime, neppure difficili, sono impegnative..... impegnative nel senso che bisogna mettere un po' di buona volontà, e mi spiego, hai notato la differenra delle tue foto il D/ rispetto il R/? Nel D/ non ci hai messo impegno, hai solo scattato e basta, sul R/ l'impegno è stato maggiore. La moneta è chiusa in una perizia? Non mi sembra poichè si nota la bustina senza sigilli, era troppo fotografarla fuori della plastica? Avresti ottenuto delle immagini più chiare e dettagliate, permettendo, a chi di vuol dare una parere, d'esprimere un giudizio il più preciso possibile. Prova rifarle poi se ne parla. ( il D/ con la foto sfocata e il colpo di luce, non permette un giudizio attendibile) saluti TIBERIVS
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  39. Buona Domenica Mah .... vedo (o almeno mi sembra) che ci possa stare, da ore 13.00 + TO ° M .......DV... quindi @@gigetto13 c'ha visto giusto. Monetina "R2" per il Montenegro; in effetti, con Francesco Foscari (doge successivo al Mocenigo) non verranno più emessi con la medesima iconografia. saluti luciano
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  40. Enzo, ma guarda che combinazione! Anch'io le ho sistemate nell'ultimo vassoio e ho optato per la raccolta tipologica di piastre in alta conservazione!! Un saluto Claudio
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  41. Sarà che in questi giorni si parla tanto di... Leopolda :crazy: ma qui mi sa che abbiamo a che fare con un... Leopoldo. Per dirla con Montalbano... c'inzertai?
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  42. Salve tutti ho finito con le mie considerazioni è credo che oggi si siano conclusi in modo gradevole...chiedevo delle foto di comparazione di stesso stile o conio del Sestertion Pertinace di Acr dell asta prossima settimana, non ho nessuna perplessità ma cercavo uno uguale .grazie...
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  43. alcune monete in lega di rame e argento (anche in bassa percentuale) veniva fortemente scaldato all'aria, cosi' da produrre l'ossidazione della parte rameica, mentre la parte argentea subiva una minima ossidazione, successivamente veniva rimosso l'ossido rameico con sostanze acide. Tale procedimento è detto di Imbianchitura ( A. Finetti - Numismatica e tecnologia)
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  44. @@riminese77... non so cosa intendi per scarso valore..... l'unica che certamente non ha valore è la riproduzione del sesterzio di Vespasiano.... le altre oltre al valore storico hanno anche un giusto valore commerciale...
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  45. Proprio così Simone......siamo tutti sulla stessa barca italiota.....la "Concordia"...... M
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  46. Capisco che vedere una moneta d'argento col suo colore originale, agli occhi è gradevole. Ma la patina che si crea sulla moneta e che la fa diventare "nera" è il segno del tempo che valorizza la moneta. La patina sulla moneta è come per un uomo che diventa brizzolato : ne accresce il fascino. Non pulirla, lasciala con la sua storia.
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  47. A quanto pare ho giocato con troppe vecchie monete tedesche questa sera: Rammstein—Engel (Gregorian). :D v. ----------------------------------------------------------- Apparently I’ve been playing with too many old German coins this evening: Rammstein—Engel (Gregorian). :D v. http://www.youtube.com/watch?v=bV1-1Hl2dgk
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  48. Ringrazio @@fra crasellame per aver tentato di rilanciare la discussione tirando i ballo i grossi tornesi di Cortemilia al nome di Oddone III del Carretto (io me ne sono occupata di recente, ma solo in relazione all'editto dell'ottobre 1311 di Enrico VII), ed anche @@Andreas, che ha proposto una sua rilettura di questo leonino, che nel tempo ha impegnato diversi studiosi nel suo possibile scioglimento e interpretazione. Sulla sua interessante proposta, personalmente mi riservo di riflettere ulteriormente, documentandomi anche meglio dal punto di vista linguistico.Ma in effetti se gli amici savonesi che se ne sono occupati più in dettaglio volessero intervenire (@@adamaney e famiglia ;)), sarebbe senz'altro di interesse per tutti. Io a questo punto avrei invece due quesiti, ai quali non so chi voglia e possa rispondere 1) quale è e di quando la prima moneta italiana sulla quale appare un legenda in rima nella forma di leonino di questo genere? Non è una domanda "trabocchetto", o alla quale ho una risposta già pronta; ho dati molto precisi sui sigilli invece e mi piacerebbe fare un confronto. 2) tornando invece ad Asti: se la cronologia del tornese mi pare abbastanza certa (almeno nei suoi termini post quem), che ne dite delle possibili datazioni degli altri grossi variamente ascritti a diverse porzioni del XIII secolo? So che non è facile, ma mi chiedo se qualcuno anche degli amici che ha lavorato sui denari di Asti (@@dabbene, @@lollone), oltre agli altri esperti di monetazione piemontese già citati, abbia qualche idea in merito e possa/voglia condividerla qui con noi. Altrimenti se ne può riparlare il 17 e poi vedere se si può riferire qui insieme al resoconto di quanto emerso nella giornata...o aspettare di leggerla in prossime pubblicazioni, che so in fase di stesura. Un caro saluto ed una buona domenica a tutt* MB
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  49. Invece di riconiare dei bei patacconi Editalia potrebbe attingere da lì... Tanto che se ne fanno di 5000 fascioni, decine di aquile sabaude del 1903, centinaia di Vette d'Italia, etc.! certo che tutte insieme farebbero scendere non poco le quotazioni e, personalmente, se dovessi acquistare monete del genere non sarei disposto a pagarle le cifre attuali: non saranno momentaneamente sul mercato ma comunque esistono (se di una moneta, per assurdo, ci sono 10 pezzi sul mercato e 1000 in un deposito, per me quella moneta rimane comune, non R4 o R5!)... E anch'io non escluderei a priori una stillata vendita. è un po' come per le 5 lire 1914: rarissime sulla carta ma presenti ad ogni convegno, asta (di un certo livello), commerciante... Sinceramente la notizia di questo ritrovamento non mi dispiace affatto, anzi...!
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