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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/29/14 in Risposte
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Ciao a tutti. A distanza di oltre un anno dalla preparazione dell'interrogazione, siamo riusciti finalmente ad ottenere ciò che ci eravamo proposti di fare. Va detto che il risultato non sarebbe stato raggiunto se non vi fosse stato l'interessamento determinante di una Persona, che al momento non desidera essere nominata ma senza la quale non ce l'avremo mai fatta. Vorrei ricordare che in tutto questo tempo nessuno si è mai degnato di rispondere alle nostre richieste....vediamo se adesso qualcuno si scomoderà a farlo. Qualora, nonostante l'interrogazione, arrivassero risposte "fumose" o, peggio, non arrivassero risposte (in Italia tutto può succedere), il prossimo passo sarà quello di predisporre un "memoriale" sulla vicenda ed affidarlo alla Redazione della trasmissione "REPORT" di RAI 3, affinché venga avviata una pubblica inchiesta giornalistica, come quelle a cui ci ha abituato da tempo la nota trasmissione della RAI. Chissà che finalmente il famoso "muro di gomma" una volta tanto possa essere perforato........ :crazy: Saluti. Michele8 punti
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Presento un recente acquisto, uno Scudo Au di Carlo V; proviene da un'asta da poco terminata ma era apparso anche in altre aste in precedenza, sembra riscuotendo comunque poco interesse. Mi sono lasciato tentare e l'ho presa, visto che anche questa volta non interessava. Mi direte poi voi se ho fatto bene ... Si tratta di un comune scudo di Carlo V con la R nel 4° quarto, comune, PR 11c; l'ho preso un pò perchè mi mancava come tipologia un pò perchè presenta quella che mi sembra una particolarità non comune nella scritta al D/ (stemma) e cioè l'uso di caratteri molto più piccoli rispetto al resto per la S di CAROLUS e la V che stà per 5°. A voi i commenti :rolleyes:4 punti
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Oggi vorrei porre alla vostra attenzione un rarissimo denaro di Carlo I d'Angio', MIR 169, Sphar 222 (Federico IV) Al D/ riporta la testa coronata ed ovviamente l'inizale del nome del Re : K, che pero' spesso non e' visibile in questi denari spesso in bassa conservazione. Quiasi tutti lo confondono coi tipi di Federico II oppure con i denari Aragonesi. Addiruttura Sphar lo confuse con un denaro di Federico IV (n.222). Vi svelo il segreto per riconoscerlo subito : la differenza principale sta nella corona del Re, come vedete chiaramente c'e' un GIGLIO :) , ovviemente simbolo della sola casa Angioina :). L'esemplare postato e' SPL e veramente uno dei piu' belli che ho visto, pesa 0.57g.4 punti
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Concordo che il ritratto non è proprio canonico, il mento mi sembra stranamente sporgente e la corona rostralis ha un aspetto inusuale. Ovviamente questo Agrippa non è Menenio, ma, scusate, ne approfitto per un piccolo off-topic: nel link di Wiki, a proposito del discorso di Menenio Agrippa alla plebe, non è spiegata una cosa... mi è venuta in mente perchè un paio d'anni fa il nostro amministratore delegato, quando stavamo minacciando uno sciopero, ha tirato in ballo questo apologo per calmare le acque, e lo sciopero non c'è mai stato. Io purtroppo (o per fortuna...) non ero presente. Secondo la mitologia politica romana narrataci da Tito Livio, Menenio Agrippa riuscì a convincere i plebei, impegnati nello sciopero rivoluzionario sul Monte Sacro, a riprendere il loro posto nella città, con un famoso apologo. Nella sua favola si raccontava come le mani, che erano scese in sciopero perché stanche di lavorare per uno stomaco che appariva loro ozioso e parassitario, dovettero presto rendersi conto che erano loro le prime ad essere indebolite dalla protesta, che lasciava non solo lo stomaco, ma l'intero organismo senza nutrimento. Applicando così al corpo sociale una metafora organicistica: la società è come un organismo, il cui buon funzionamento complessivo permette la sopravvivenza di tutte le sue parti; se uno dei suoi organi incrociasse, per così dire, le braccia, non verrebbe meno solo l'organismo, ma anche l'organo che avesse preteso di far valere il proprio interesse particolare contro quello della totalità. Questo apologo, però, ha una caratteristica singolare: esso diventa falso nello stesso momento in cui sorge il bisogno di raccontarlo... Agrippa intende richiamare i plebei alle loro presunte responsabilità nei confronti del tutto, ma, nel far questo, non applica una metafora organicistica alla società, bensì, piuttosto, una metafora sociale all'organismo. Gli organi di un organismo sono tali perché lavorano in interazione coll'organismo, e non possono entrare in sciopero in nome di loro ipotetici interessi particolari. Il fatto che i plebei siano entrati in sciopero implica che la necessità organica del tutto, se mai esistita, sia venuta meno , tanto che Agrippa sente il bisogno di richiamare i plebei al dovere usando uno strumento di persuasione, l'apologo, che deve essere valutato dalla loro libertà e dalla loro capacità di calcolo razionale. I plebei fecero ritorno alle loro occupazioni, senza considerare che nel corpo umano la distribuzione del nutrimento dallo stomaco alle membra è inevitabile, mentre la distribuzione delle risorse tra gli uomini dipende dalla percezione del senso di giustizia e dall'organizzazione della società. La storia insegna, è che purtroppo nessuno impara...4 punti
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Un po' come i famosi 80 euro donati da qualcuno e poi ripresi con l'aumento di certi balzelli a fine anno ......... anche re Federico fece una simile mossa ma in maniera più professionale: introdusse carlini e mezzi carlini in argento di buona lega per riparare il danno creato dall'argento coniato durante il breve regno di Ferdinando II d'Aragona (Ferrandino) ma sul rame monetizzò con lo stratagemma del sestino! :blum:4 punti
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Ma voi trovate normale che oggi si debba arrivare a fare delle analisi del tenore di cui sopra per 'arrivare a farsi un'improbabile idea' se una moneta sia buona oppure no ... Quando invece una moneta, soprattutto dei Grandi Maestri , come sono quelle oggetto di molte discussioni in questo thread , dovrebbe 'urlare' la propria autebticita' ( se veramente genuine naturalmente) ... Io invece da un po' di tempo sento un silenzio assordante da parte delle monete e invece un brusio di fondo che sta diventando una cacofonia da parte di tutti gli altri : collezionist arrabbiati sospettosi ( spesso a ragione) di prendere fregature Commercianti arrabbiati perche ' le loro monete vengono poste in discussione Il parco buoi che non sa che pesci prendere ed e' sempre pronto a seguire l'ultimo pifferaio che li seduce Piu' una pletora di personaggi vari , diciamo di rincalzo , che viene a perorare l'autenticita' o meno delle monete in discussione a seconda degli jnteressi delle parti che rappresentano Mi chiedo : e' ancora numismatica ? Non e' che ci siamo allontanati un po' troppo ?4 punti
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Siamo addolorati per questa tua decisione e non possiamo che prenderne atto. Un caro saluto4 punti
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Molto particolare questo Sestino (2 Cavalli) di Giovanna e Carlo, ribattuto su 1 Cavallo Aragonese di Ferdinando :). La moneta iniziale era 1 Cavallo, con un colpo di martello e' diventata 2 Cavalli ... quando si dice "la moltiplicazione dei pani e dei pesci" hahahah :)3 punti
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Grazie a tutti. Come diceva un famoso comico anni fa : "ho vinto quaccheccosa ?" :D Sinceramente non me l'aspettavo... Però è un incentivo a proseguire in questa direzione e ne sono felice. Ciao ! :beerchug:3 punti
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http://www.deamoneta.com/auctions/view/94/1160 RIC 90, BN 195, S 1865, C 72 Quadrans Dritto:. TICLAVDIVSCAESARAVG - Modius Rev: PONMTRPIMPPPCOSII - Grande S C.3 punti
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vi vorrei fare notare una foto che potrebbe anche spiegare quella riga che a me sembra potrebbe essere il bordo dell'esemplare Nomos. inoltre vedete nel Nomos quella che sembra una frattura sull'ala della vittoria che nel ACR diventa un ripieno. idem quella che sembra una frattura sotto il carro che diventa una riga piena. a voi i commenti . che ne pensate?3 punti
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Bell'esemplare di denaro. La caratteristica della x intersecante la lettera R, la evidenzio in un articolo su Panorama Numismatico maggio 2014, http://www.panorama-numismatico.com/panorama-numismatico-nr-295-maggio-2014/ dove faccio una piccola integrazione al prezioso articolo di Maurizio Bonnano, riproponendo per intero l'articolo di Bonanno. Il Bonanno attraverso un'attenta lettura della legenda aveva riclassificato questo denaro, attribuendolo a Carlo d'Angiò e non a Federico IV o Giacomo d'aragona, come segnalato da Rodolfo Spahr. Antonio3 punti
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Non solo i tuoi post arricchiscono ulteriormente le nostre discussioni ma ti dirò di più: sei invitato a partecipare più spesso alle discussioni su queste monete perchè ho notato che hai scritto cose in linea con il mio pensiero. Non stai svilendo nulla, tutt'altro, l'interesse che stai mostrando nei nostri confronti ci gratifica. Scrivi pure. Considera che @@vox79 (lo dico in generale perchè se leggi è così in quasi tutte le discussioni) fa battute solo verso coloro che considera amici, quindi rispondilo pure a tono perchè in fin dei conti è bello dare alle discussioni un pizzico di pepe ed allegria :blum: . Ciao :good: :hi:3 punti
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questi invece, i Tolleri di Livorno chiamati "PORTO" sotto Cosimo III con la veduta della banchina, dei vascelli alla fonda e del faro, sempre con l'auspicio per i naviganti nel retro della moneta che entravano nel porto: ET PATET ET FAVET date importanti e molto rare, di cui la variante del 1698 senza il vascello alla fonda davanti la torre.3 punti
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Sì, col solo pensiero! Ora, purtroppo, ho smesso ... mi costava molto e non riuscivo ad abbattere i costi (elettricità, smalti, argille varie, ecc) perché gli amici mi fregavano tutto senza contribuire alle spese. Non so vendere ... sono una frana! Pensa che per effettuare i miei esperimenti, in un solo mese, sono riuscito a pagare 4.500.000 lire di elettricità ... un record. :D Ti lascio immaginare le liti in casa. Beh ... l'ho continuato a fare a scuola, ma per poco tempo, abilitando alcuni alunni alla professione. Alcuni, oggi, vivono grazie a questa attività e ne sono fiero. ;)3 punti
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Salve,come al solito volevo presentarvi l'ultima arrivata in collezione :hi: Saluti2 punti
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Oggi mi sento buono , vi faccio un bel regalo :). Che ne dite di questo gigliato con doppia croce all'inizio della legenda del R/? Ne avete gia' visto qualcuno simile?2 punti
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Ciao, volevo tornare e motivare il mio parere su questa moneta. Per quali motivi ho proposto che non sia un'emissione "centrale"? E' semplice per chi ha una certa dimestichezza su questa moneta, abbastanza comune. Il ritratto non è assolutamente quello consueto. Osservate la comparazione, abbastanza palese nelle differenze: La fattura è abbastanza buona, alterata da una lieve usura superficiale dei rilievi. Ma il ritratto non è quello di Agrippa ripeto, al limite mi ricorda Druso... notate la fattura della corona rostrale, quasi assente e non frontale ma quasi sommitale, la posa del volto, il naso, lo sguardo che non è fiero, quasi aggrottato. Anche il rovescio è abbastanza buono, si nota il delfino sulla mano di Zeus, parte della veste che scende dalla spala e una traccia del tridente. Notate la "S" che non è in linea, come orientamento, con la "C". La mia ipotesi che si tratti di una copia fusa è avvalorata appunto dall'aspetto del ritratto. La richiesta del diametro era indirizzata a capire se questo era inferiore alla norma (tra i 27-30 mm); utile sarebbe risultato il peso. Perchè il peso? Se un asse ufficiale del periodo si assesta attorno ai 10-11 g, allora un dato inferiore sarebbe indicativo del fatto di trovarsi in presenza di una copia antica. Questa imitativa, apparsa su Vcoins e caratterizzata da una certa sommarietà stilistica, pesa 5,5 gr.! http://www.vcoins.com/es/stores/incitatus_coins/79/product/agrippa_ae_as_gallic_imitative_neptune_holding_trident_26mm_55g/164355/Default.aspx AGRIPPA AE imitative as. M AGRIPPA L F COS III Head left, wearing rostral crown. Reverse - Neptune standing, head left, S C at sides. RCV 1812. 26mm, 5.5g. A lightweight Gallic imitative issue. Notate ben quest'ultima frase.... Gallic imitative issue. Perchè in Gallia nel periodo circolavano un sacco di imitative dell'asse di Agrippa, spesso fuse. E' per questo motivo che ho parlato di "moneta fusa"... anche se in realtà avrei dovuto parlare di "imitativa gallica". Il fatto che venga da Augusta Prætoria (Aosta) mi rinforza questa sensazione... senza conoscere il peso. ;) Ciao Illyricum :)2 punti
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Gesù, capisco che siete giovani, ma una foto non modificata con effetti speciali degli anni '10 sarebbe più utile all'identificazione...2 punti
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Ecco allora le mie "visioni": il primo in alto (ci vuole molta fantasia ...eh) mi sembra compatibile con i minuti di Raffaele Adorno con sigla finale I rosetta (lo so che non c'è nel catalogo ...ma si conosce questa sigla) : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV20/6 il secondo sarei abbastanza sicuro che sia un Luigi XII: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV42/10 e il terzo un minuto dei dogi biennali http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/22 Ci ho azzeccato?2 punti
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Cari tutti, secondo Voi, perché Nomisma ha dato come grado di conservazione a questo Carlino 1701 SPL+ quando nella scala di NCG AU58 corrisponde al nostro qFDC? ... una svista, un errore voluto? Personalmente ritengo, da ricerche effettuate on line (spero in una smentita dimostrata con immagine) che la moneta di seguito postata sia, al pari del Carlino (2° tipo) dell'asta CIVITAS NEAPOLIS 2003, tra le migliori apparse sinora. Cosa ne pensate?2 punti
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Buonasera, vi posto altri 3 minutini che mi girano nella ciotola da diversi anni, questi (a mio parere)sono impossibili da identificare. Grazie2 punti
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Quà ce ne stà una che sicuramente @@francesco77 non tiene :blum:2 punti
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Ormai non mi stupisco più di niente! Questa è una chicca! Con i due punti non l'avevo mai vista ! E credo di essere stato in buona compagnia. Per gli amici, una primizia.2 punti
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Grazie Andrea. A me questo tetra piace per lo stile, la compattezza e il significato simbolico delle ‘antlers’, che a differenza delle ‘horns’(corna permanenti) sono corna che cadono e ricrescono ogni anno come le foglie e quindi richiamano la fertilità e la rinascita. Inoltre sono caratteristiche del cervide maschio (ricordo l’album di Riccardo Cocciante ‘Cervo a primavera’). Le renne fanno eccezione, ma si sa, loro stanno con Babbo Natale!... :angel: E’ capitato che incidentalmente il ramo di palma fosse scambiato con questo simbolo, ma il ramo è ben diverso come si vede in questo esemplare che secondo me entra di diritto tra le monete più attraenti del Grande. KINGS of PERGAMON. Attalos I. 241-197 BC. Tetradrachm (Silver, 16.88 g 12), Alexander type, c. 215-200 BC. Head of Herakles in lion skin headdress to right. Rev.ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Zeus seated left on high backed throne; holding eagle in his right hand and long scepter in his left; to left, ΔΙ over palm branch. Price 1485. A lovely Hellenistic tetradrachm on a broad flan. Toned. Extremely fine. apollonia2 punti
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Scusate per la qualita' della foto ma ero incasinato.Comunque si vede bene quanto sia scollata la coincard.Su tre questa e' l'unica davvero scollata.Mi fa pensare che fosse di un'altra nazione.La media quindi e' una su tre?ridicoli comunque..@@matcor hai proprio ragione ma la smettano di venirmi a parlare dell'onesta' dei "paesi del Nord" perche' a me paiono buffoni come tutti.2 punti
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taratatatatata..... dai e dai qualcosa si è mosso..... leggete un po' qua..... Ringrazio pubblicamente il Deputato della Repubblica che si è preso l'onere di riesumare questa favoletta che nessuno aveva voglia e/o desiderio di raccontare.... Ah...come soffro... La notizia in verità la sapevo da un paio di giorni, ma ho preferito attendere, giusto il tempo per trasmettere l'interpellanza al mio Comando, facendo seguito all'articolo che scrissi a suo tempo sulla vicenda....non si sa mai! :crazy: Atto Camera.pdf2 punti
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ne metto altri due di Tolleri per far vedere bene la bellezza di questi in conservazioni eccezionali, io li ho del 1700 e del 1685 della stessa conservazione e identica patina. poi ve li farò vedere un giorno.. sono fantastici!2 punti
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E' un gettone di trasporto utilizzato in vari luoghi del territorio americano e non le informazioni che ho trovato le puoi leggere a questo link2 punti
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La moneta è stata studiata dalla Travaini (Travaini HAD n° 113) ed è presente nel MEC (MEC 14 n° 659). Non è scontato che spahr abbia fatto confusione. Al n. 222 per Federico IV, Spahr segnala una leggenda H:DEI:GRACIA, mentre la moneta in oggetto presenta la legenda (puntino) k (puntino) D'I GRACIA (puntino) Se Spahr sbagliò, lo fece ragionevolmente perchè la moneta che aveva osservato per il catalogo era in pessima conservazione, tanto da confondere la K con la H e D'I con DEI. In quanto a tale moneta, anche assumendo che lo zecchiere di Federico IV abbia inserito una K al posto della H, ossia che si tratti di una moneta di Federico IV con un errore nella composizione della legenda, lo stile delle lettere a mio avviso porta inequivocabilmente verso Carlo d'Angiò (ovviamente quest'ultima argomentazione è personale e opinabile, per cui possiamo discuterne serenamente).2 punti
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ok vista, scusate... ero solo al primo caffé :D Comunque mi sembra un problema di ribattitura o scivolo di conio, guardate ad esempio la I di REGIS2 punti
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E' una bella idea per l 'agora' ...ci sono tanti artisti e comunque appassionati di arte e delle sue applicazioni sul forum...ci potrebbero insegnare e condurci nell' analisi, commenti, riflessioni in tanti campi.... d'altronde quante volte abbiamo detto che le monete, le medaglie sono opere d'arte? Monete, medaglie, arte....ma i collegamenti col mondo dell'arte passata e attuale possono essere veramente infiniti.... Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum2 punti
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Ai mercatini ho fatto i migliori affari numismatici della mia piccola carriera di collezionista, soprattutto nei banchi di cianfrusaglie varie. Poi ho conosciuto tanti commercianti di monete, tra cui alcuni seri e preparati, qualcuno burbero, altri ingiudicabili. Per me restano un bel mondo. Tanti anni fa una domenica andai per conto di un caro amico a ritirare delle monete d'oro del regno che un altro amico aveva portato per suo conto a periziare da Tevere. Ritiro le tre monete e vado a fare un giro tra i banchetti, mi avvicino al banco di uno che vendeva monete e chiedo di vedere un album che teneva in macchina e faceva vedere solo ad alcuni clienti. Mi risponde che in quell'album teneva le monete più belle e che difficilmente avrei trovato monete per me.........lasciando intendere che vista la mia giovane età non avrei potuto permettermele. Sfoglio l'album con calma e a parte le spighe e le api in alta conservazione cerano alcune monete in argento del tipo 2 lire 14-15-16 in alta conservazione, insomma niente di particolarmente importante. Chiudo l'album e con la stessa scortesia che aveva avuto nei miei confronti gli dico " Ha ragione qui non c'è niente per me" e facendogli vedere un 100 lire fascione " quando avrà monete del genere mi faccia in fischio", ancora ricordo la sua faccia.2 punti
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Salve signore ecco l'ultima della serie 1851 1859 finalmente ho completato questa serie,avanti con le prossime ahhahahaha :hi:1 punto
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Ciao! mi sono aggiudicato anche io in asta una piastra 1956 arrivata proprio oggi è la mia 6a. Che ne dite? QSPL? Buona serata a tutti Silver1 punto
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@@sulinus Dimenticavo : il piccolo scudo in basso nella spilla è quello del Comune della Città. Saluti.1 punto
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Non so se durante l'anno si organizzano convegni o incontri in Abruzzo, in ogni caso, se qualcuno è interessato a farlo, sono disposto a mettere a disposizione la mia sala per un occasione del genere... Naturalmente gratis. Se qualche curatore o responsabili del forum sono interessati a questa proposta, possono contattarmi in privato. Darò a loro tutte le info necessarie.1 punto
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Pienamente d'accordo. I miei dubbi nascevano dal fatto che l'immagine, in bassa definizione, in effetti non permette una chiara lettura mettiamoci poi la ribattitura... Ti allego un'immagine di cosa vedevo io: Al R/ nella parte del campo dove manca il braccio della croce mi sembrava di vedere altro che non corrisponde al R/ del cavallo. Chiaramente poi con la moneta in mano è tutta un'altra cosa. Concordi però che si tratta di un sestino di Ferdinando il Cattolico e non di Giovanna e Carlo? Se mi sono sbagliato anche su questo credo sia giunto il momento di fare una visita oculistica :D.1 punto
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Non sarei così cattivo... ci sono alcune fratturine e le solite debolezze ma per me è una moneta che raggiunge abbastanza tranquillamente lo SPL.1 punto
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Me la ricordo per averla vista qualche volta online. Sarebbe interessante avere delle immagini in HD perchè quando si parla di unicum è sempre bene dubitare e l'ipotesi di una creazione di fantasia va sempre vagliata approfonditamente. Mi risulta in effetti difficile credere all'esistenza di un solo esemplare, tra l'altro con un ritratto così piacevole, quando invece di emissioni comunque rare del periodo e prodotte da zecche di area balcanica (penso ai sesterzi di Nerone giovane, quelli di Agrippina minore, Britannico) esistono comunque sempre almeno una decina di esemplari. Tra l'altro mi sembra che la moneta sia stata guardata da subito con sospetto e non sia mai entrata nella bibliografia ufficiale e nei cataloghi.1 punto
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@@francesco77, sì certo, ho solo manifestato la mia prima opinione in base ad una foto non proprio ideale. Comunque non è solo la lettera I di REGIS ma tutta quella zona (ed altre) che presentano "anomalie" (anche la S, o l'inizio di IUD). Per la crocetta magari hanno cercato si limitare i danni e concordo con te che bisognerebbe valutare meglio con foto ad alta risoluzione e poi avendo la moneta in mano. Se fosse solo un problema dell'incisore che ha pasticciato sul conio, perché fare la I nella posizione giusta e poi metterne un'altra più bassa che va anche ad interferire sul cerchio perlinato ? Detto questo, non vorrei che i miei post fossero interpretati come svilenti o banalizzanti della moneta in oggetto.1 punto
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Molto volentieri Francesco, dammi un attimo di tempo e interverrò con piacere sui Carlo II di Milano.... Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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La seconda aggiudicazione è un tetra ancora di tipo (BA) coniato a Pella con punto interrogativo secondo la didascalia ma ad ‘Anfipoli’ secondo il Price nel 275-270 a. C. circa. La caratteristica di questa moneta n. 111 nel Price è il simbolo nel campo a sinistra del rovescio che i Tedeschi chiamano ‘Hirschgeweih’ e gli Inglesi ‘antler’ e che noi traduciamo come ‘corna ramificate di cervidi’. GRIECHEN MAKEDONISCHE KÖNIGE Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme, (17,24g). ca. 275 - 270 v. Chr. Mzst. Pella? Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: BAΣIΛEΩΣ AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler n. l. thronend. Links i. Feld Hirschgeweih. Price 111; Müller . Gutes ss Il peso è quello dichiarato, il diametro 24,3-25,7 mm e lo spessore > 3 mm (3,13-3,91 mm). apollonia1 punto
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Ho riletto la discussione. Bellissima e piana di emozioni. Wow altri tempi. Senza qualcuno che aggredisce o fa chiudere il post Hahaha ;)1 punto
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Per quel poco che sò circa queste piastre mi sembra una bella moneta, il conio del D/ è un conio particolare che al momento ho verificato solo abbinato ad un conio del R/ tipo AGA lineare, come la tua, tipologia più rara da quanto mi risulta rispetto al tipo AG/A su due righe (il tipo del R/ AGA lineare però si trova anche con altri D/) e che per quel che ho censito come abbinamento di coni per gli esemplari che ho visto si trova in genere in conservazione peggiore della tua. Ovviamnete non è un FdC :nea: ma la valuto molto buona, specie in considerazione di quanto dicevo sopra :good:1 punto
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Trovare un cambia monete a Monaco è una cosa che rende la giornata davvero felice!!! Partiamo da quello che per me è abbastanza comune Taglio: 2 euro CC Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.249.131 Condizioni: BB Città: Monaco Note: x31 punto
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Le lettere sul bordo vengono incuse con una macchina, di cui ora mi sfugge il nome, dopo la coniazione della moneta. Molto probabilmente la pressione esercitata sul bordo, per imprimere le lettere, ha fatto si che deformasse il bordo. Considera che le moneta è di alluminio, per cui molto morbida alla lavorazione meccanica. A volte può anche succedere che il conio stesso si sia leggermente usurato in corrispondenza del bordo. Sono comunque "difetti" dovuti alla lavorazione meccanica della moneta. Niente di particolare.1 punto
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Noto spesso che spari una botta e vai via. Gradirei invece di una sparata....... un commento accompagnato da argomenti convincenti, che abbiano un senso , che sia un parere o una opinione , dovresti sforzarti al dialogo . Cosi facendo influenzi chi legge a discapito di una ricerca della chiarezza . Qualcuno lamentava che non si intravvedevano linee di espansioni...... a mia modesta competenza ,io li vedo e li evidenzio. Un altro nota che le retini fanno scoprire tutto e allora serve un confronto , che ho postato e che va commendato. Questo non vuol dire che sto affermando che il tetra e genuino o falso, come al solito cerco di trovare il modo , con l'aiuto di altri , di conoscere la verità. La discussione è al fine della ricerca di una e sola verità, senza sarcasmi e senza arroganza. A volte la facilità di postare opinioni tirando al caso , con monete di questo livello ,penso che un po di cautela non fa male.1 punto
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Carissimi amici, da tempo non postavo qualche acquisto. Eccomi a mostrarvi questa bella medaglia in bronzo di Clemente XI con astuccio d'epoca annesso. Cito dal nostro catalogo: Medaglia straordinaria coniata, emessa senza data ma, eccezionalmente inserita da Miselli, nelle medaglie per l'elezione al Pontificato di Clemente XI, in quanto Venuti riporta che la stessa fu coniata per ricordare l'umiltà del nuovo Pontefice che per tre giorni rifiutò l'elezione. Probabilmente fu questa l'emissione ufficiale per l'Incoronazione. Un saluto a tutti quelli che, passando, interverranno.1 punto
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Innanzitutto devi sapere I gradi di conservazione delle monete MB BB SPL FDC FS poi dovresti sapere la rarità CC C R RR RRR RRRR RRRRR E poi dovresti avere una grandissima passione per la storia. Qui è spiegato in modo schematico. http://wisardcoin.altervista.org/Standard_Files/Articles/Guia_del_coleccionista_ITA.pdf1 punto
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