Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/01/14 in Risposte
-
Si propio così il 24 gennaio 2015 saranno trascorsi 10 anni, dalla perquisizione con relativo sequestro delle monete. Il 29 ottobre scorso, dopo 8 anni da indagato e 2 da imputato, finalmente si è concluso il processo con l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato, con relativa restituzione di quanrto in sequestro. Dovrei essere contento, ma non lo sono, sono stato privato per 10 anni dalla mia serenità, delle mie monete, e da 5 mila euro di spese legali. Lascio perdere il tempo perso da CC. Magistrati con relativi costi che noi contribuenti sosteniano e che potrebbero essere destinati a ben più nobili esigenze nello specifico settore dei beni culturali. P.S. Appena avro in mano copia della sentenza la posterò.11 punti
-
salve a tutti, avete già detto tanto, sottolineando giustamente gli aspetti commerciali che portarono alla fondazione ed allo sviluppo di Livorno. Provo ad aggiungere qualcosa e ci provo partendo da quello che diceva dabbene: Ecco, simbologia e messaggi. Se il tollero con il porto è l'immagine della vocazione commerciale di Livorno, quello con la fortezza rappresenta bene l'altra esigenza che portò alla fondazione della nuova città, ossia la necessità di difesa delle coste dello Stato mediceo. Livorno infatti viene concepita come la chiave di volta di un sistema militare molto più ampio, costituito da decine di torri e da ottantuno località litoranee fortificate. La funzione portuale e quella militare sono connesse, il porto mediceo è la principale base operativa delle galere dell'Ordine di Santo Stefano. La città viene dotata dunque di fortezze, bastioni, torri e all'interno del perimetro urbano viene costruito anche il "Bagno dei forzati" destinato ad ospitare gli schiavi condotti a Livorno come bottino di guerra...(Samuel Fettah in AAVV Firenze e la Toscana) La principale esigenza militare era dunque difendersi dalla incursioni dei pirati turchi, e questo era il compito affidato ai cavalieri di Santo Stefano. L'Ordine, religioso e militare al tempo stesso, era stato fondato da Cosimo I (confermato dal papa nel 1562) e alloggiato nello splendido palazzo della piazza dei Cavalieri di Pisa, appositamente risistemata dal Vasari (@@tommydedo vatti a fida' dell'amici, t'aspettavi di legge' di Livorno e io ti ragiono di Pisa). Il riarmo navale sotto la guida dei cavalieri porterà anche ad azioni militari contro i porti algerini che ospitavano i pirati barbareschi. Importante la presa di Bona del 1607, e qui come non ricordare i Quattro Mori che sono forse l'unico gruppo scultoreo dove i comprimari rubano la scena al protagonista Ferdinando, che sta lì tronfio per aver liberato le coste toscane dai pirati. Quindi nella seconda metà del '500 i Medici fortificano le coste del loro stato, creano un'ordine militare-religioso per combattere per mare e si dotano di una rispettabile forza navale. Ma il '500 è anche il secolo in cui avvengono due grandi battaglie navali: Lepanto e la spedizione dell'Armada spagnola. In entrambe queste occasioni erano presenti navi toscane anche se, a dire il vero, un po' controvoglia. Comunque le memorie dei contemporanei ci possono dare un'idea della consistenza della flotta stanziata a Livorno, che se quantitativamente era piccola (ma non piccolissima), qualitativamente sembra essere stata di tutto rispetto. A Lepanto (1571) la flotta toscana partecipò al completo o quasi aggregandosi alla squadra del papa. Cosimo I probabilmente non era poi così felice ma a Pio V, che gli aveva dato il titolo di granduca nel 1569, non si poteva proprio dire di no. Le navi che parteciparono alla battaglia erano 12, tra i capitani ci sono anche i nomi di nobili fiorentini, tra gli altri un Medici e uno Strozzi, quanto ne capissero di mare poi.... i documenti non lo riportano. La squadra toscana, formata solo di galere di grandi dimensioni, impressionò i contemporanei, le navi furono giudicate "buonissime" o "assai buone" e si comportarono bene contro i turchi. (A. Barbero, Lepanto la battaglia dei tre imperi). Quest'altra storia che vi riporto è probabilmente meno conosciuta, ma conferma i giudizi positivi sulle navi del Granduca. Nel 1586 Francesco I si era accordato con Filippo II di Spagna per partecipare al commercio delle spezie che affluivano a Lisbona dalle indie. Nelle intenzioni del Granduca Livorno avrebbe dovuto diventare il centro di smistamento per il Mediterraneo della preziosa merce. Aveva così inviato la sua nave migliore, il galeone San Francesco, a Lisbona per ritirare il primo carico. Sennonché appena arrivata la nave fu immediatamente ispezionata dal marchese di Santa Cruz, incaricato di allestire la flotta che avrebbe dovuto invadere l'Inghilterra, il quale la trovò "migliore di tutte quelle al suo comando". Temendo che la nave potesse essere requisita il capitano Bartoli cercò di andarsene alla chetichella ma venne prontamente fermato e costretto ad aggregarsi ad una squadra spagnola che stava uscendo dal porto per dare la caccia ai corsari inglesi. Al ritorno Bartoli scrisse a Francesco I con amaro orgoglio che il San Francesco era l'unica nave nella squadra spagnola "che non imbarcava acqua e non aveva avuto avarie" nella missione appena conclusa, e questo rendeva assai improbabile che lo lasciassero ritornare... Il San Francesco, ribattezzato Florencia dagli spagnoli, alla fine fu requisito e costretto ad aggregarsi alla Invincibile Armada, partecipando così alla disastrosa spedizione del 1588. (A. Martelli, la disfatta dell'Invincibile Armada) Ho messo autore e titolo da cui ho preso le notizie, se a qualcuno può interessare l'argomento e vuole approfondire. Adesso, visto che ormai ho la cittadinanza onoraria, vi saluto con un'esclamazione... boia dé che curtura 'he ci s'ha tra tutti.7 punti
-
Secondo voi una moneta comune di questa conservazione diventa mooolto rara?6 punti
-
il ritratto del 1684 è un' opera d'arte...3 punti
-
Volevo approfittare della discussione riesumata da @@picchio per augurare al caro amico Fabio Gigante una pronta guarigione a seguito di un intervento chirurgico molto delicato di tre settimane fa. Massima vicinanza e solidarietà da parte mia e di tutti coloro che in questi anni hanno avuto in lui grande fiducia e stima per il lavoro professionale che porta avanti da oltre vent'anni. Forza Fabio! La numismatica è con te!3 punti
-
2 punti
-
Presento un recente acquisto, uno Scudo Au di Carlo V; proviene da un'asta da poco terminata ma era apparso anche in altre aste in precedenza, sembra riscuotendo comunque poco interesse. Mi sono lasciato tentare e l'ho presa, visto che anche questa volta non interessava. Mi direte poi voi se ho fatto bene ... Si tratta di un comune scudo di Carlo V con la R nel 4° quarto, comune, PR 11c; l'ho preso un pò perchè mi mancava come tipologia un pò perchè presenta quella che mi sembra una particolarità non comune nella scritta al D/ (stemma) e cioè l'uso di caratteri molto più piccoli rispetto al resto per la S di CAROLUS e la V che stà per 5°. A voi i commenti :rolleyes:2 punti
-
Ciao Claudio, concordo, ti dirò di più: il forum è un luogo creato appositamente per il confronto e lo scambio di idee e immagini, lo scontro numismatico ci può anche stare (meglio se ci si limita al semplice confronto ovviamente) ed è spesso utile per animare certi argomenti, ma sempre nel limite del decoro, del rispetto e dell'educazione. Questa discussione è il classico esempio di come ci si confronta e si argomentano le idee supportandole con immagini ed esempi validi.2 punti
-
@@francesco77 credo che il Forum sia nato e finalizzato a questo.............o sbaglio?2 punti
-
Ciao @@Silver70 , ti rispondo molto volentieri, se permetti gradirei farti degli esempi pratici: queste piastre provengono dall'asta varesi 42 Civitas Neapolis del novembre 2003, considerando il tuo discorso sui graffi, come le giudicheresti? Ci tengo a sapere una tua gentile risposta così da poterti esporre il mio parere personale. :good:2 punti
-
Dipende da altri fattori, soprattutto stato dei campi e freschezza generale del metallo. Come scrivevo poco sopra, i rilievi in questa monetazione soffrono di difetti congeniti. Ciò significa che stare a puntualizzare l'altezza del rilievo non è la chiave di lettura. Una moneta può essere qFDC ed avere la schiacciatura sui tre gigli, mentre un'altra può essere Spl aver circolato, e presentare i tre gigli nella palla medicea con un rilievo più alto. La chiave di lettura sono altri dettagli: stato dei campi, colore e freschezza del metallo2 punti
-
Non si possono fare paragoni sui rilievi. E' risaputo che la monetazione Borbonica soffre di difetti congeniti da conio, dove è molto molto difficile che tutti i rilievi siano scevri da difetti tecnici (ad es. debolezze, schiacciature, salti di conio e via dicendo...) @ ha fatto un ottimo intervento, ma vedo che è stato preso in scarsa considerazione. I canoni di valutazione delle Borboniche sono differenti dalla monetazione decimale. Se c'è una cosa che vedo accomunare invece molti pareri, è la facilità con cui vengono chiamate in causa le alte conservazioni, molte volte in modo inappropriato2 punti
-
I graffi sono da conio, mentre il dettaglio che potrebbe sembrare usura sui capelli è come un difetto, come è stato giustamente osservato dai bravi @ e @@Rex Neap, che hanno dato i pareri più pertinenti. Potrebbe starci anche il qFdC, il metallo sembra molto fresco, ovviamente, come stato più volte detto e ridetto fino alla nausea, i difetti di conio non influiscono sulla conservazione ma sul prezzo (o valore della moneta). Anche l'accentuata decentratura, cui nessuno ha fatto riferimento, è uno dei consueti e ricorrenti difetti di conio. Se non c'era, ovviamente valeva di più, ma ciò non significa che ora per la decentratura, ed il bordo debole, le togliamo mezzo punto di conservazione2 punti
-
Altro consiglio... allontanati il più possibile dalla moneta quando scatti, contrariamente a quanto si può pensare le foto macro si scattano stando il più lontano possibile dall'oggetto (ovviamente garantendo un rapporto di riproduzione 1:1), questo al fine di rendere uniforme l'illuminazione Come sfondo ti consiglio di costruirti una scatoletta di compensato (alta una decina di centrimetri) con vetro trasparente sopra (vetro da finestre, niente di speciale) Sotto alla scatoletta metterai un foglio bianco Questo consente di avere un fondo sfumato (perchè fuori fuoco rispetto alla moneta) e potrai scontornarlo facilmente con un programma di fotorittocco Questo è il mio sistema (costruito in casa, i neon sono ad altra frequenza per evitare l'effetto flickering). Spesa circa 100€ e qualche ora di bricolage Per lo stativo a colonna sono poi passato a uno stabilissimo Kaiser con due luci alogene, preso su ebay.de usato per una frazione del suo valore Sistema originale, con la mia prima macchinetta, una panasonic Sistema attuale Questo un risultato (volutamente 1600*1600pixel), scattato con una 6D e lente da 100mm macro... si percepiscono anche le rugosità della lingua dell'acquila2 punti
-
Secondo me è anche più di SPL..."l'usura" che c'è tra i capelli mi sembra più una debolezza dovuta ai graffi di conio al rovescio, i quali si trovano proprio in corrispondenza di quella parte più debole del dritto...basta guardare la corona per accorgersi che l'usura è praticamente assente... @@claudioc47 confermi? Gaetano2 punti
-
Volevo fare una proposta, un po' per un principio di sana alternanza e per dare poi un giusto riconoscimento a chi si è offerto, ha anche preso un onere e un impegno, cioè Tinianumismatica, di comprare, distribuire, vendere il nuovo prodotto cartaceo di Lamoneta, cioè il Quaderno 1, di fare questa volta il meeting - point lamonetiano per saluti e poi per il raduno per il pranzo davanti al loro banco, mi sembra un gesto di giusta riconoscenza da parte nostra e del forum tutto e poi una buona opportunità per il forum di vendere qualche quaderno in più, come si dice stazionare lì per un po' vederseli lì a quel prezzo....credo che possa invogliare, tra l'altro hanno avuto buoni apprezzamenti anche al di fuori del forum da quello che ho avuto modo di sentire.... Magari col grande R -R si potrebbe fare un meeting-point per il primo pomeriggio per chi arriva dopo ....con un buon digestivo col mirto, è una proposta ovviamente, che ne pensate ? Mario2 punti
-
Coi polpastrelli ho presa... coi guanti mica tanto :) Sono per il contatto diretto :) Peraltro la moneta viene da una vendita NAC (30 se non ricordo male) in cui tutte le monete erano 'libere' di respirare e potevano essere liberamente osservate . E' stata l'unica volta che ho avuto il piacere di toccare un 5l 1901 (su cui peraltro feci un pensierino)2 punti
-
Bellissimi pezzi Veridio, complimenti! Mi piacciono molto anche a me gli orologi antichi, specialmente quelli da taschino che letteralmente mi fanno impazzire. Sulle medaglie hai ragione, sono molto spesso più belle e curate delle monete, ma hanno a mio parere un difetto: non hanno circolato, non hanno visto la gente e la gente non le ha viste. Per questo a me piacciono anche le monete consumate o appiccagnolate, sono l'espressione di ciò che la gente comune faceva e comprava con quei dischetti di metallo. E per fortuna questa caratteristiche è propria dei pezzi in medio/bassa conservazione, che grazie al signore non sono appannaggio di "persone molto abbienti", ma sono alla portata anche di noi semplici uomini di popolo. Concludo dicendoti che questa piastra l'ho comprata con i fondi ricavati dalla vendita di parte della mia collezione del Regno. Tutti pezzi comuni, in conservazioni tutto sommato non eccezionali, che però hanno trovato per l'80% un acquirente in 2 settimane ad un prezzo onesto ed equo. Se le avessi proposte a qualche commerciante mi avrebbe riso in faccia, mentre con i giusti canali sono riuscito a ricapitalizzare ciò che avevo speso.. e a soddisfare un piccolo desiderio che altrimenti difficilmente avrei realizzato. Ti ringrazio per il confronto, piacevole e costruttivo.. pur avendo un pensiero diametralmente opposto al tuo apprezzo le argomentazioni che hai portato ed il tuo modo pacato e ragionato di esporre le idee (cosa non sempre scontata al giorno d'oggi, quando molto spesso le persone si credono invincibili barricate dietro una tastiera...) Un saluto cordiale, Marco2 punti
-
La monetazione di Carlo II per Milano, dal punto di vista stilistico ha indubbiamente un impatto diverso rispetto a quella per Napoli, che per tecnica, stile, raffinatezza, sinuosità, morbidezza, impatto, non ha eguali… Ma, il confronto è impari, visto che parliamo di due monetazioni battute con tecniche diverse, anche se per Milano addirittura vi è più realtà nel ritratto, e poi la monetazione a martello a mio modesto parere è più vicina al sentimento espresso dall’artista.. Per capirci meglio, è un po’ come nella arti plastiche, quando lo sculture plasma la propria opera, qui l’incisore modella il conio allo stesso modo, creando una sinergia con quello che saranno poi i risultati della battitura a martello, cosa che invece diverrà più fredda con l’uso delle altre tecniche evolutive di battitura. Insomma, per Milano l’impatto potrebbe essere difficile, cosa che invece per Napoli diventa semplice e piacevole, ma l’espressione, il calore, e il messaggio della battitura a mano, si perde nella notte dei tempi, facendoci ancora una volta sognare di più… Eros1 punto
-
È la solita fetecchia bulinata che da ormai da qualche anno gira sul mercato. Dovrebbero esserci almeno un paio di vecchie discussioni dove se n'era già parlato.1 punto
-
Davvero notevole complimenti!! Per quello che concerne la rarità, essa cambia, in alcuni casi eccezionali (come questo) con la conservazione. Lo stesso Gigante, solo per citarne uno, ci dice spesso che la moneta X, seppur comune o solamente R in conservazioni medio-alte, diventa rarissima in conservazioni altissime. Questo perché appunto, in quelle conservazioni è rarissima da trovare. Sono casi particolari ma ci sono.1 punto
-
Più che rotolino direi Rotoloni Regina. ..... non finiscono mai. ...... di stupirti.1 punto
-
Ciao Jacopo....su questo argomento si è varie volte discusso in passato: io sono dell'idea che se l'annata è Comune, C rimane....ma in questa conservazione la paghi un "Botto" di soldi :blum: L'interno della Corona è qualcosa di eccezionale. :hi: complimenti.1 punto
-
1 punto
-
Ciao allego un link come esempio https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCcQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.mucchioselvaggio.org%2FFOTO_C7%2FNUMERI%2F60%2F60-43.pdf&ei=10NVVI7qNs3xaI2SgrgD&usg=AFQjCNFSkjVJjBp7nD1LyZUwWVaZk3FeOw1 punto
-
@@angelonidaniele come anticipato da angelonidaniele si tratta di un quattrino di Correggio a nome di Camillo e Fabrizio (1580-1597) dritto: CAM.ET.FAB.CIV.CORR nel campo le lettere CF fra quelle che appaiono come 2 croci e comprese fra 4 linee parallele / sotto una correggia (cintura) verso: SALVS MVNDI data (1589) / croce trilobata In questo esemplare lo spazio che resta nel giro del verso mi pare possa farci propendere per la variante con data ma, in questo caso, illeggibile; classificabile quindi come MIR 137/2 e CNI mancante. Bella moneta! ciao Mario1 punto
-
Invece ci hai fatto un bel regalo oggi, è per noi un piacere dispensare consigli utili e delucidazione in merito al criterio di classificazione delle conservazioni per un determinato tipo di monetazione.1 punto
-
Però ho scatenato un bel putiferio!! Domani provo a fare foto con luce ed inquadrature diverse e poi le posterò.1 punto
-
1 punto
-
Marco @gatto83 , questa è una piastra effigie giovanile 1835 I tipo q.FDC fondo specchio con rilievi saltinati, ex asta Varesi 42 Civitas Neapolis lotto 808 giudicata da Alberto Varesi FDC/FS CONSERVAZIONE SUPERIORE CON FONDI A SPECCHIO (Venduta a soli 520 euro + diritti), le foto nel catalogo Varesi sono purtroppo scadenti a causa di un problema tecnico che ci fu in quel periodo nell'officina tipografica che lavorava per Varesi ma queste in allegato rendono meglio l'idea. Eppure i tre gigli al rovescio non ci sono ............ questo per dimostrarti che certi particolari utili per la valutazione dello stato conservativo sono importantissimi ed utili ma non fondamentali, purtroppo molte monete coniate a Napoli in quel periodo non erano il massimo della perfezione assoluta per via dei problemi tecnici scritti nel mio intervento precedente. ........... ma il bello delle monete napoletane è proprio questo, altrimenti non staremmo qui a parlare di monete ma di prodotti industriali.1 punto
-
1 punto
-
@@Il*Numismatico se c'è una cosa che ho imparato è che i tre gigli voglion dire tutto e niente :D1 punto
-
Sbagli. Non sono graffi, sono striature di conio. La conservazione è QFDC, per i segnetti di contatto. Il conio è un po' debole, a una moneta di alta conservazione veramente1 punto
-
Ciao Silver, i graffi non incidono sulla conservazione. La moneta è a parer mio un q.fdc.1 punto
-
Ci sono vari video su YouTube che spiegano il processo per renderlo così.1 punto
-
Qualcuno probabilmente si è divertito nel "placcare" questa moneta per far credere a qualcuno di avere una variante molto preziosa ma purtroppo succede spesso che qualcuno non abbia altro da fare che rovinare un bene comune quale la nostra moneta. Comunque la prossima volta potresti postare foto di questo tipo in osservatorio stranezze e dubbi. Aspettiamo altri pareri1 punto
-
Credo sia DN THEODO-SIVS PF AVG REPARATIO-REIPVB come zecca potrebbe aeesere SMAQP RIC IX Aquileia 30d non ne sono però sicuro! potresti avendo in mano la moneta confermarlo? Grazie1 punto
-
Ciao Vox, la terza bolla è una riproduzione (temo) di una bolla salernitana di Guglielmo, con al dritto la rappresentazione di San Matteo, hai letto correttamente la legenda; al rovescio dovrebbe esserci : +G.DUX / CAL /.ITAL. / SICL.. Sto andando a memoria quindi perdonami eventuali inesattezze. Purtroppo non ho sottomano ne foto ne dati riguardanti la bolla originale. Parlo di riproduzione - ovviamente si tratta di una mia valutazione, solo con la visione diretta dell'esemplare si potrebbe dirimere ogni dubbio - solo perché l'originale è molto diverso per stile, specie nella rappresentazione del santo e nella perlinatura. La riproduzione (se ci ho visto giusto, ovviamente) fa parte di una serie di falsi che giravano una ventina di anni fa, che comprendevano, tra l'altro, bolle salernitane e di Capua medievale, alcune riproducenti bolle realmente esistenti (come la tua), altre invece completamente di fantasia. Per stile affine temo che anche il secondo esemplare possa far parte dei falsi sopra citati. Spero di essere stato utile. Matteo Sforza.1 punto
-
Hai ragione! Vedi come è stato condotto un serio studio, quello di Rambach e Walker, del 2012, che ho appena citato prima. Se lo si legge attentamente salta fuori questa bella chicca... In pratica: quel particolare conio, a partire dal famoso esemplare di Londra, che fu acquistato nel 1867, è FALSO !! Evidentemente hanno potuto esaminare a fondo l'esemplare del British Museum e sentenziare la sua falsità. Il pezzo Triton sembra ottenuto con un conio più moderno, ricavato dall'esemplare del BM (die-transfer), probabilmente con piccole discordanze. Ma, un interessante dettaglio, gli autori annotano che l'aureo Triton, probabilmente per i dubbi sollevati successivamente, fu esaminato attentamente dalla CNG (o meglio da esperti assoldati dalla CNG) e la moneta "rescissa" e restituita al proprietario e viene accennata all'esistenza in giro di un altro esemplare della stessa coppia di conii. Chiaramente era l'esemplare poi apparso su ArtCoins !! Così il cerchio si chiude e abbiamo chiarimenti definitivi su questa particolare emissione con una testa così originale…. Ecco cosa serve scambiarci informazioni!1 punto
-
Grazie a tutti delle considerazioni! Si, sono pienamente consapevole dei "limiti tecnici" della mia mezza piastra, d'altronde se non li avesse sarebbe costata almeno il doppio e per me sarebbe stata comunque innarivabile, sia oggi che un domani. Diciamo che la mia idea di collezione non è quella di ricercare per forza monete perfette: non sono le classiche monete della repubblica o del regno, decisamente più semplici da trovare in alta conservazione, sono monete che hanno dai 200 ai 500 anni di vita sulle spalle... quindi le valuto e le giudico con un occhio più clemente rispetto a monete più recenti. Non avrò mai una collezione degna di un museo, questo lo so per certo, e di sicuro i miei pezzi sfigurerebbero in qualche collezione importante di chi magari da molti più anni colleziona questo tipo di monete. Ma non mi importa, semplicemente perchè quelle monete sono figlie di una passione, di ognuna mi sono per qualche motivo innamorato, ognuna mi porta un ricordo o una sensazione, ed è questo valore aggiunto che trasforma un tondello in metallo in un oggetto capace di suscitare in noi collezionisti forti emozioni indipendentemente dalle (ahimè) necessarie e sterili valutazioni di carattere economico. Ad esempio il foro riparato mi fa sognare qualche nobildonna romana che nel '700 indossò questa moneta in segno di devozione. Chissà quante ne avrebbe da raccontare questa mezza piastra... se solo potesse parlare... Capite bene che dopo simili voli di fantasia e dopo tutte queste fantasticherie che mi frullano nella mente ogni volta che vedo il mio nuovo acquisto, non riesco a non perdonarle i suoi peccati e difetti! @rcamil ti ringrazio per il tuo autorevole parere, "critiche e precisazioni" ovviamente incluse... ti dirò, sulla patina c'ho riflettuto anch'io... poi però mi sono detto (passatemi il paragone blasfemo) che quando si va a letto con una bella donna, anche se magari non più giovanissima, è meglio non porsi domande sulle sue avventure passate... bisogna invece godersi l'attimo e non pensarci più! :clapping:1 punto
-
Questo per me è proprio un bel ritrovamento... Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 182.000 (circolanti 132.000) Condizioni: SPL Città: Argenta (FE)1 punto
-
A me pare una delle tante iniziative che il governo catalano sta mettendo in campo sulla questione dell'indipendenza. E francamente non penso che riceveranno sanzioni di sorta, visto che vogliono fare il referendum indipendentista nonostante la contrarietà espressa dal governo centrale. Dal punto di vista numismatico però le valuterei come le ennesime patacche.1 punto
-
Oggi vorrei porre alla vostra attenzione un rarissimo denaro di Carlo I d'Angio', MIR 169, Sphar 222 (Federico IV) Al D/ riporta la testa coronata ed ovviamente l'inizale del nome del Re : K, che pero' spesso non e' visibile in questi denari spesso in bassa conservazione. Quiasi tutti lo confondono coi tipi di Federico II oppure con i denari Aragonesi. Addiruttura Sphar lo confuse con un denaro di Federico IV (n.222). Vi svelo il segreto per riconoscerlo subito : la differenza principale sta nella corona del Re, come vedete chiaramente c'e' un GIGLIO :) , ovviemente simbolo della sola casa Angioina :). L'esemplare postato e' SPL e veramente uno dei piu' belli che ho visto, pesa 0.57g.1 punto
-
Diciamo che preferisco prendere 10 BB o BB+ piuttosto che una sola FDC. Per collezionare tutti gli anni in FDC servono una barca di soldi, mentre se ti accontenti delle BB BB+ ed QSPL puoi arrivare al tuo obiettivo con delle belle monete e senza svenarti... Questa annata in FDC costa 850 Euro , per questa ne ho spese 60 ....(in teoria ne vale 85-90). Ho tante passioni e per il momento preferisco godermele tutte.... :) Saluti Silver1 punto
-
Ecco qui invece i Tolleri di Livorno chiamati "fortezza" coniati dal 1707 sotto il Granduca Cosimo III sino al Granduca Gian Gastone 1725 ultimo della dinastia Medicea. nel retro la solitica scritta di buon auspicio a chi entrava nel porto "ET PATET ET FAVET" con l aggiunta della parola "FIDES" sotto la raffigurazione della fortezza Medicea del porto di Livorno. il valore di questi Tolleri era di 6 lire e il loro peso di circa 27 grammi d argento. il 1711 è la stessa conservazione della mia.. saluti Rodolfo1 punto
-
Pienamente d'accordo. I miei dubbi nascevano dal fatto che l'immagine, in bassa definizione, in effetti non permette una chiara lettura mettiamoci poi la ribattitura... Ti allego un'immagine di cosa vedevo io: Al R/ nella parte del campo dove manca il braccio della croce mi sembrava di vedere altro che non corrisponde al R/ del cavallo. Chiaramente poi con la moneta in mano è tutta un'altra cosa. Concordi però che si tratta di un sestino di Ferdinando il Cattolico e non di Giovanna e Carlo? Se mi sono sbagliato anche su questo credo sia giunto il momento di fare una visita oculistica :D.1 punto
-
Scusate per la qualita' della foto ma ero incasinato.Comunque si vede bene quanto sia scollata la coincard.Su tre questa e' l'unica davvero scollata.Mi fa pensare che fosse di un'altra nazione.La media quindi e' una su tre?ridicoli comunque..@@matcor hai proprio ragione ma la smettano di venirmi a parlare dell'onesta' dei "paesi del Nord" perche' a me paiono buffoni come tutti.1 punto
-
Un "Lamoneta Point" si dovrebbe creare ed organizzare in ogni convegno. L'incontro degli utenti è di fondamentale importanza per la vita numismatico-sociale, bisognerebbe dare l'opportunità ad ognuno di noi di discutere anche dal vivo ogni tanto e non sempre dietro uno schermo. :good:1 punto
-
Guarda mi hai bruciato sul tempo, ma sono contento che sia stato tu ad iniziare, per Bologna si è partiti un mese e mezzo prima, per Torino un mese prima, per Napoli un anno prima :blum: ...e per la mitica, per il rito di Verona non iniziamo almeno un mese prima ? Il meeting- point classico della numismatica italiana, dei lamonetiani, è il momento di conoscersi, rivedersi, condividere la nostra passione, Verona per lamoneta è tanto....chi passa o il venerdì o il sabato sono veramente tanti, grandi numeri e poi c'è il pranzo, ma anche per chi non venisse sarebbe bello creare un apposito spazio per saluti e incontri in un certo orario, ora tocca a voi, certamente ci sarò e cercheremo di divertirci con le monete ma anche semplicemente stando in compagnia, facendo gruppo....1 punto
-
Nel sistemare le mie monete, mi sono accorto di non aver ancora pubblicato questa piastra Ho visto varie discussioni su tale millesimo ed ho notato che quasi tutti voi avete in collezione questa piastra. Senza paragonarla a quella posseduta dai mostri sacri della sezione, come vi sembra la mia? E' ancora nella perizia ma la libererò appena mi arriverà il monetiere. Peccato per i graffi di conio al rovescio1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
