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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/10/14 in Risposte

  1. Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: B+ Città: Milano
    11 punti
  2. Buona Domenica Leggendo libri di storia veneziana, ci si imbatte sempre nell'elezione di questo o quel Doge e si legge anche che Questi, assiso in un “pozzetto” portato a spalla dagli arsenalotti, insieme al “ballottino” (il bambino che dall'urna estraeva le ballotte che determinavano le varie mani necessarie alla elezione dogale), e ad un familiare, faceva il giro di piazza San Marco gettando denaro al popolo che lì si accalcava in attesa. Non sempre le cronache e le biografie dei dogi si soffermano su questo dettaglio e quasi sempre vengono spese poche parole al riguardo, eppure il lancio di denaro (ma anche distribuzione di vino e cibo) al popolo, faceva parte della liturgia dell'insediamento del nuovo Doge. Possiamo iniziare una discussione a più mani, dove si racconta di monete veneziane prendendo a prestito proprio il loro lancio alla folla in attesa. Inizio chiaramente io, ma l'invito è rivolto a tutti coloro che hanno desiderio di aggiungersi per continuare il racconto; per scrivere di qualche Doge particolarmente generoso e munifico; oppure di altri più parsimoniosi; oppure di casi nei quali questa tradizione portò in se qualche anedotto “gustoso”. “Questo xe missier lo Dose, se ve biaxe” (Questo è il signor Doge se vi piace) Con queste parole, il 29 settembre 1172, veniva comunicata al popolo veneziano radunato davanti al palazzo ducale, l'elezione del nuovo Doge, Sebastiano Ziani. Per la prima volta il Doge non era stato eletto dal popolo per acclamazione, ma gli era stato presentato, dopo che un comitato di undici maggiorenti, lo aveva scelto. L'avvenimento rappresentava una palese rottura della tradizione e il popolo, che si vedeva defraudato di una sua prerogativa, cominciò ad agitarsi e parve che nessun tentativo di spiegazione potesse essere accettato. La situazione sarebbe oltremodo precipitata se lo Ziani, uomo tra i più ricchi a Venezia, non avesse messo mano alle sue monete e non le avesse lanciate al popolo che, solo allora, si placò; alcuni operai dell'arsenale lo presero di peso e fattolo sedere sulle loro spalle, lo portarono in trionfo lungo la piazza. Così, pare, sia nata la tradizione, per i dogi appena eletti, di gettare denaro al popolo festante. Tradizione che, in verità, affonda le proprie radici in epoche ben più lontante; era già una consuetudine nella Roma dei Cesari, e successivamente dei Papi, nella Bisanzio degli Imperatori d'oriente e in chissà in quanti altri stati; denaro, vino, pane e cibo in generale, erano regalie che venivano profuse a volontà al popolo, dalla persona eletta a così alta carica, per ingraziarsi il loro favore. Ma quali monete lanciò al popolo lo Ziani? Ovviamente non c'è traccia di questo dettaglio nelle cronache; possiamo solo immaginarlo. Lo Ziani non potè certo lanciare i denari scodellati emessi a suo nome; non potevano essere pronti se è vero che era stato appena eletto e il lancio del denaro al popolo avvenne li per li, senza premeditazione; è probabile quindi che vennero gettati i mezzi denari a nome del doge precedente: Vitale Michiel II, congiuntamente ai denari veronesi che, sappiamo, circolassero normalmente in città e forse anche i denari a nome di Enrico IV di Franconia. Denaro veneziano di Enrico IV di Franconia (Ranieri numismatica) 1/2 Denaro di Vitale Michiel II Denaro veronese di Enrico IV / V (Ranieri numismatica) ed ecco denaro scodellato o piccolo emesso sotto il dogato di Sebastiano Ziani (Ranieri numismatica) luciano
    4 punti
  3. Buonasera, lo stativo della scorsa discussione, dopo prove varie, si è evoluto: ed ecco i risultati fotografici Saluti. Claudio
    4 punti
  4. Che ne pensate di questa rara moneta di Napoli?
    3 punti
  5. Buona serata Anche se la Sezione è della "Serenissima", ben vengano le testimonianze che riguardano altri contesti, come quelli citati da @@dabbene; non ci sono in questa sezione "porte stagne" di alcun genere :pleasantry: Fatta questa doverosa premessa, accenno a qualche ulteriore indicazione tratta dalle cronache e dalle bibiografie dei dogi veneziani. Gli anni ed i dogi si susseguono, uno dopo l'altro, e le cronache sono avare riguardo al lancio di denaro al popolo che si effettuano all'epoca della loro incoronazione; dobbiamo attendere, infatti, l'elezione a Doge di Nicolò Tron (1471 – 1473) perché venga menzionata questa usanza. E' solo un accenno, quello che si legge nelle biografie che lo riguardano: “i festeggiamenti per il suo insediamento furono particolarmente fastosi, con elargizione di monete non solo al popolo, ma anche a chierici e canonici”. Certamente non potè essere lanciata la bella moneta da una lira, chiamata anche "Lira Tron" o "Trono", giacché fu coniata l'anno successivo alla sua elezione e lo stesso possiamo dire della mezza lira e del bagattino; non sappiamo nemmeno se in questo tempo le monete venissero predisposte prima dell'elezione del doge, così da poterle completare una volta che fosse noto il suo nome e fornirgliele in poco tempo. Non è lecito azzardare ipotesi che lasciano il tempo che trovano. Dopo il Tron, abbiamo la menzione del lancio di denaro al popolo per Andrea Vendramin (1476 – 1478). Elezione travagliata, quella del Vendramin, perché molti lo consideravano di nobiltà troppo recente, qualcuno non si trattenne dal dire: “ i quarantuno no g'aveva altri da far doxe che un casaruol” (i quarantuno elettori non avevano altri da far doge, che un biadaiolo). Eppure, forse proprio per smentire queste voci, sappiamo che distribuì molto oro al popolo nel giro in piazza ed altro ne elargì nei giorni successivi per accasare vergini e liberare gli imprigionati per debiti. Molto oro, quindi molti ducati d'oro, che avevano visto la luce nel 1284, sotto il dogato di Giovanni Dandolo (1280 – 1289). Saranno stati emessi ducati a suo nome? Quali altre monete avrebbe potuto lanciare? Anche di questo non abbiamo certezze; non ho trovato nulla che ci indirizzi verso la disposizione di predisporre monete con il suo nome perché venissero lanciate al popolo nel giro della piazza; si può solo pensare che, citando il "giro della piazza", questo non venisse più fatto dal doge sulle spalle degli operai dell'arsenale, ma più comodamente assiso all'interno di un pergamo o pozzetto, accompagnato da familiari, come le cronache degli ultimi secoli ce l'hanno tramandato. Un altro salto fino all'elezione di Antonio Grimani (1521 - 1523) e finalmente Marino Sanudo, nei suoi "Diarii" ci da un prezioso indizio: "Fo subito, per la Signoria, mandato a dir in Zecha bateseno monede col nome ANTONIO GRIMANI DOXE, videlicet da 16, 8 e 4 soldi; et cussì fo batuto ducati 300. Era a la cassa Masser a la moneda di l'arzento sier Vincenzo Orio qu. sier Zuane. Fo batudo etiam ducati da uno e da mezo nuovi zercha ducati 200. Le stampe erano fate, manchava le letere e la testa a far, e le monede batude, né mancava si non stampar; fo fato la Bolla di piombo"…… segue... luciano
    3 punti
  6. Taglio: 50 cent Nazione: Francia Anno: 2006 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB Città: Milano
    3 punti
  7. Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2014 Tiratura: 780.000 Condizioni: SPL Città: Nizza Note: News
    3 punti
  8. Buongiorno, sabato scorso ho trovato questa simpatica monetina spagnola da 50 centimos 1892 , km 690, argento 835, con al dritto re Alfonso XIII , ancora bambino....non fa tenerezza ? Leggendo la sua storia ho visto che Alfonso XIII salì al trono, praticamente alla sua nascita nel 1886 e regnò fino al 1931, quando lasciò il trono ( ma non abdicò) per fare posto alla Repubblica spagnola.
    2 punti
  9. Cari amici, a meno di un mese dall'uscita del catalogo delle monete imperiali da Pertinace a Caracalla, vi annuncio l'uscita di un nuovo catalogo con le monete di Tiberio, Caio Caligola e Claudio dalle collezioni del Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Si tratta di un volume di 203 pagine formato A4 con 380 monete di Tiberio, 238 di Caio caligola e 390 di Claudio. Il volume è tutto a colori con foto delle monete a scala 1:1 con numerosi ingrandimenti a tutta pagina. I volume è curato da me ma merito di questa nuova uscita è di Alberto Varesi che ha voluto sopportare tutti i costi della stampa. Un sincero grazie ad Alberto Varesi al quale potete rivolgervi per avere una copia. Varesi sarà presente a Verona dal 20 al 22 novembre . Fiorenzo Catalli
    2 punti
  10. Ecco le foto del mio 100L 1868, non so se si vede bene per il riflesso.
    2 punti
  11. :blum: Sì sì, ma l'utente Robertino, in mp mi ha chiesto informazioni circa ciò che valeva un sesterzio e che si poteva comprare con quella moneta. La prima cosa che mi è venuta in mente è quel libro che prende spunto proprio dal sesterzio di traiano, la moneta del ns amico forumista! Poi so che è un libro non "professionale" ma leggere, tanto, non fa mai male! :crazy:
    2 punti
  12. Non è farina del mio sacco, la ricopio da un vecchio post del bravo @@Mirko:
    2 punti
  13. Adesso non ditemi che nomino sempre il Convegno di Napoli.......ma sono stato in quella occasione un attento osservatore, dentro e fuori. C'era davvero delle monete da far sbarrare gli occhi. :pleasantry: Un privato ne aveva uno come quello di Enzo ..... il dibattito si era aperto sul se fosse inedito.....logicamente non lo era, ma la moneta è davvero rara....secondo me questa potrebbe raggiungere tranquillamente i 600/700.......forse di più ? su queste monete così ambite è poi il mercato che fa il prezzo. @@dareios it ....te lo ricordi ? ;)
    2 punti
  14. @@margheludo attento a non farti coinvolgere eccessivamente che poi diventa una malattia :D Scherzo, chiaramente. Benvenuto nel club! Più siamo e meglio è. A me più che bianchito sembra suberato. Di conseguenza e anche in base al peso calante da te indicato, oltre, mi pare, a stranezze varie in epigrafia, personalmente, lo classificherei come falso d'epoca con caratteristiche tra un secondo e un terzo tipo enriciano. Salutoni a tutti
    2 punti
  15. e per finire lo squaletto entrato nella rete... se non erro una delle 10 monete con più bassa tiratura delle circolate. Taglio 50 cent Nazione Olanda Anno 2010 Tiratura 155.510 Condizione SPL+ Città Bereguardo (PV)
    2 punti
  16. L'elezione del doge era una procedura piuttosto complicata. Morto il Doge, i Consiglieri, ed i Capi di Quaranta a' quali appartiene il Governo della Città, vanno ad abitare nel Palazzo Ducale, e chiamasi gran Consiglio, e si eleggono cinque Correttori della Promissione del Doge, e degli Ordini di Palazzo, e similmente tre inquisitori delle operazioni del Doge morto: il che spedito in tre, quattro giorni, e fatti li funerali si chiama gran Consiglio, solamente con quelli che eccedono Anni trenta, e viene letta, e confirmata la Promissione predetta. Si mettono poi in un Capello numerato il Consiglio, tante Balle, quanti Gentiluomini sono nel Consiglio, delle quali ne sono trenta d'Oro e tutte l'altre d'Argento. E vanno un consigliero il più giovane, ed un capo di Quaranta in Chiesa di S.Marco, e trovano un fanciullo, dimandato il Ballottino, e quello conducono nel Consiglio, e vengono chiamati a Capello tutti i Nobili del Consiglio. Il fanciullo, per ciascuno mette la mano dentro il Capello, e se piglia Balla d'Oro, quello per cui l'ha tolta, riman eletto: frattanto uscendo del Consiglio alla Pubblicazione di ciascheduno eletto il Padre, i Figliuoli, i Fratelli, i Zii di lui, e tutti della sua Famiglia; ma se la Balla è d'Argento si parte. Onde quelli, a i quali toccano le dette Balle d'Oro, tratti però di diverse Famiglie, e uno per Famiglia, che non vi sia Parentella alcuna, ne congiunzione di sangue tale, che ( come si dice ) si scacciano di Capello, sono detti i primi trenta, e tutto il resto del Consiglio si parte. Poi mettendoci nel Capello Balle trenta delle quali nove sono d'Oro, l'altre d'Argento; e per ognuno il fanciullo ne piglia una. Quelli a' quali toccano le nove d'Oro rimangono elettori, e gli altri sono licenziati. Questi nove rinchiusi, eleggono 40 con dette Balle delle nove, a questo modo, che gettate le Tessere di primo, secondo, ecc. ai 4 primi tocca la elezione di 5 ciascuno, ed agli altri cinque tocca solamente di 4 che tutto fanno il numero di 40 i quali eletti, chiamasi di nuovo gran Consiglio, e sono pubblicati i predetti 40 e gli altri si partono, e mettonsi 40 Balle nel Capello delle quali 12 sono d'Oro, ed a cui toccano, restano elettori, gli altri partono. Questi 12 eleggono 25 con nove Balle in questa forma, che al primo tocca la elezione di tre, ed agli altri, di due per ciascuno, che fanno il numero di 25. Fatta questa elezione chiamasi gran Consiglio, e si pubblicano li 25 e gli altri partono. Poi mettonsi 25 Balle nel Capello delle quali nove son d'Oro; quelli a chi toccano, restano elettori, gli altri sono licenziati. E detti nove eleggono 45 con 7 Balle, in tal maniera, che toccano 5 per ciascuno, che fanno il numero di 45 è chiamato gran Consiglio, si pubblicano li 45 eletti, gli altri sono licenziati. Si mettono poi 45 Balle nel Capello, delle quali 11 sono d'Oro, ed a cui toccano dette 11 restano elettori, e gli altri si partono. Questi undeci sono quelli, che eleggono il Quarantuno connove Balle a questo modo, che gettate le Tessere come di sopra, a' primi otto tocca l'elezione di quattro per ciascuno, ed agli ultimi tre, tocca di tre solamente per ciascuno, che tutti fanno il giusto numero di Quarantuno. Fatta questa elezione è chiamato gran Consiglio, anco con quelli, che non arrivano a trenta Anni, e sono confirmati da quello. Ora creati li Quarantuno, udita la Messa dello Spirito Santo, e dato loro il giuramento, si serrano, e con Balle di Scarlato segnate di Croce Gialla, eleggono il Doge con Balle 35. Da "Cronaca veneta sacra e profana, o sia, Un compendio di tutte le cose più illustri ed antiche della città di Venezia Altro termine di comune uso, oltre a broglio è ballottaggio (da balote). Elezione Elettori Eletti 1 Tutti i membri del Maggior Consiglio di età superiore a 30 anni 30 (con palle d'oro) 2 30 9 (con palle d'oro) 3 9 che nominano 40 ridotti a 12 (con palle d'oro) 4 12 che nominano 25 ridotti a 9 (con palle d'oro) 5 9 che nominano 45 ridotti a 11 (con palle d'oro) 6 11 che nominano 41 che eleggono Monsignor el Doxe
    2 punti
  17. Buonasera,vorrei farvi vedere questo denaro perche non e' sicuramente ben conservato, ma ha a mio avviso un paio di caratteristiche interessanti.rischio di ripetere argomenti gia trattati perche non ho letto tutte le pagine precedenti, ma ci provo ugualnente .peso 0,55 diam.15-16mm.intanto i crateri con ossido di rame che ci dicono che,piu' che in "bassa mistura",e'probabilmente"bianchito"(si dice cosi'?)per quanto riguarda la legenda noto al rovescio che dopo la "S"coricata invece della croce c'e' una H oppure M ,segue una serie caotica di lettere ,e per finire la C di enriCus e' rovesciata proprio come la E di impErator al dritto.so che ai denari enriciani non bisogna fargli la TAC ma se ogni minima variazione potesse servire a chi li studia e li cataloga sarebbe un bene per tutti noi appassionati.buona notte.
    2 punti
  18. Bello spunto, anche a Milano si lanciarono monete, o meglio delle emissioni speciali di lire o mezze lire dell'Incoronazione, gettoni che poi circoleranno normalmente e verranno scambiati per i loro valori, rispettivamente 20 e 10 soldi. Tutto questo iniziò il 21 gennaio 1741, Maria Teresa era a Milano per il Giuramento e tra la folla durante il corteo vennero gettati questi gettoni fatti appositamente per l'occasione speciale e per il popolo che assisteva. La tradizione continuò anche successivamente con gli Imperatori che seguirono nel tempo Maria Teresa. Tutto questo se ben ricordo però capitò anche in altre città....vediamo se qualcuno raccoglie lo spunto....
    2 punti
  19. Complice il WE uggioso ho fotografato alcune tra le prime monete entrate in collezione. Il Re Eletto mi ha affascinato fin dall'inizio e ricercavo assiduamente i pezzi senza badare troppo alla conservazione. A ore 3 del D/ vicino al bordo è un difetto / mancanza di metallo, non è un colpo Siamo nel 2007, ebay.de... se volete poi vi dico a quanto me la aggiudicai :P Dettaglio della spazzolata circolare al conio, visibile al R/ (i "graffi" sono in rilievo, si vede abbastanza bene dalle foto) Come la giudichereste?
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  20. simpatica come definizione ;)
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  21. @....si, si certo Gaetà....era ovvio "senza errore" :friends:
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  22. @@roth37 @@numa numa @@417sonia @@apollonia @@palpi62 Complimenti per la bellissima iniziativa che seguo da tempo. Sul nostro catalogo sono presenti già alcune schede relative alle medaglie qui postate; A breve il catalogo delle medaglie di Venezia verrà lentamente completato. Mi auguro che gli amici che hanno curato questa discussione vorranno inserire anche li le fotografie (autorizzate o libere che siano).
    1 punto
  23. oltre non arrivo ....
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  24. La zecca di Montuel cessa di essere utilizzata nel periodo di Carlo II, viene aperta nel 1503 da Filiberto II, quindi rimase probabilmente attiva solamente per tre decenni... Per ciò che concerne la sigla M se confrontata con quella presente sulle Parpaiola da tre quarti non è così diversa o almeno potrebbe compararsi. Il discorso che esiste l'ordine di battitura dei quarti ed il conteggio dei pezzi battuti ci porta alla conclusione che probabilmente possono essere state effettivamente battute queste monete, a diversità invece sigle di zecca non conosciute per mancanza di documenti, o magari monete di cui non ci risulta documentazione ma effettive ed esistenti. Io anche con un margine di dubbio sono propenso a catalogare questa moneta per la zecca di Montluel.
    1 punto
  25. Tranquillo Pietro, non è la stessa.
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  26. a seconda dei lotti e del peso,questo l'ho acquistato insieme ad altre 5 monete per un peso di 30 grammi circa,gli ho dato 10 euro ciao carlo
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  27. Certo che me la ricordo Pietro, ti dirò di più, quella stessa moneta è stata ceduta al convegno di Castellammare, e non è difficile che presto la vedremo su qualche asta.
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  28. forse l'ho trovata però noto qualche differenza..... Constantius II AE3. AD 326-327. FL IVL CONSTANTIVS NOB C, laureate, draped & cuirassed bust left / PROVIDEN-TIAE CAES dot, campgate with 5-7 layers, two turrets, no doors, star above, N[officina letter B, G,D, S] in ex. che dite ci siamo???
    1 punto
  29. Cosimo I de' Medici (1532-1574) - Duca della Repubblica di Firenze (1537-1557) -> giulio III serie (stemma cuoriforme) Dritto: (dall'alto a destra) COSMVS • MED • R • P • FLOREN • DVX • II Stemma ovale con le 6 palle e punto centrale, coronato e ornato di cornice barocca, in basso legato da nastro con due palle; 2 c. lin. finissimi. Verso: (dal basso a sinistra) IOA • B • PROT • • E • COS • CONS : I due Santi in piedi; a sinistra S. Giovanni volto di fianco a destra, tiene nella sinistra lunga croce e la destra alquanto protesa in atto di discutere con S. Cosimo di fronte ma con la testa rivolta a S. Giovanni, tiene con la sinistra il libro aperto che addita con la destra a quello. Esergo •DIVIS • senza cerchio
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  30. Infatti era al convegno di Castellammare pochi giorni fa...... in quell'occasione c'erano altre monete interessanti, secondo me chi non frequenta convegni numismatici a sud di Roma inizierà ben presto a rosicare. ..... Eheheh
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  31. Già. Pessima sensazione iniziale per questo denario dell'imperatore forse più contraffatto. Conferma sul noto sito di Prokopov Magari tutti i falsi fossero così...!
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  32. Ciao, dovresti postare una bella foto, ma sento già da lontano il "profumo degli Amici del Mattino" saluti TIBERIVS
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  33. A mio parere questa moneta supera lo spl. Il nichelio è un materiale morbido e facilmente, passatemi il termine, "rovinabile". Basta guardarlo e si è già strisciato. Questa moneta mi dà l'impressione che non abbia mai circolato e i colpi/strisci che si vedono possono essere dovuti ai vari passaggi di mano e a una non buona conservazione.
    1 punto
  34. Buona giornata Assolutamente d'accordo; non essendo l'oggetto della discussione non mi sono soffermato su questo aspetto che, però, potrebbe essere oggetto di una sua specifica discussione pro futuro. Saluti luciano
    1 punto
  35. Buona giornata Luigi Credo che il testo che hai preso a riferimento, sia influenzato dall'epoca nel quale è stato scritto. Si parla di donativi e lancio di monete al popolo in quantità prefissata, ragguagliata ai ducati d'oro, che erano, al tempo dello Ziani, di là da venire; oltre a ciò si regola anche il tempo nel quale il lancio di monete deve avvenire. Credo sia probabile che la regolamentazione sia quindi quella che, all'epoca dello scritto, ma anche prima, vigeva. Se è vero che Sebastiano Ziani donò del suo, non poteva essere ancora una procedura così codificata. E' certamente probabile che, in questo caso, lanciò moneta corrente. Ovviamente è un'ipotesi, e nulla più, quella che ci viene tramandata, ma io ritengo che all'epoca, quando il doge non era ancora così "imbrigliato" dalla Promissione dogale e dalle regole che, dogato dopo dogato, gli furono poi imposte, avesse ancora sufficienti spazi di manovra decisionali per poter assumere iniziative di questo tipo in libertà. Si sa per certo che, almeno in epoca più tarda e cioè in linea con lo scritto che ci hai postato (appena possibile aggiungerò ciò che dice il Sanudo al riguardo), la zecca preparasse preventivamente i tondelli ai quali mancava solo il nome del doge e il viso; così che potessero, una volta conosciuto il nome del nuovo doge, coniare più velocemente un numero congruo di monete, specificatamente per il loro lancio al popolo. Saluti luciano
    1 punto
  36. Sicuramente è una brutta pubblicità per l'ArtCoins da parte di FAC. Tuttavia in quella discussione c'è un aspetto giustamente evidenziato dal buon amico Andrew McCabe, che non mi sembra sufficientemente accennato nel nostro forum. Ormai le aste si susseguono con un ritmo quasi forsennato e spesso il venditore ha tempi piuttosto ristretti per raccogliere il materiale, classificarlo e preparare il catalogo. In Germania addirittura nell'arco di alcune settimane... In tempi passati c'erano meno aste e molto spesso il venditore aveva tempi e ritmi molto più lunghi, permettendo una maggiore attenzione al materiale consegnato. Ricordo anche che spesso il catalogo (sempre cartaceo non esistendo ancora internet come adesso) arrivava pure con buon anticipo, mettendo il collezionista anche nelle condizioni di studiare meglio la moneta che lo interessava. E c'erano maggiori possibilità di sentire altri esperti, che in caso di falso lo faceva ritirare per tempo... Adesso i ritmi sono stravolti. Grazie alla diffusione di internet e degli stessi collezionisti è aumentata di molto l'offerta. La prospettiva di realizzare lauti guadagni con le commissioni, su un sempre maggiore numero di monete, ha reso molto più facile da una parte la contaminazione di falsi e dall'altra la moda del restauro esasperato. Sicuramente entra in gioco anche una grossa dose di incompetenza da parte dei venditori, che non sanno "setacciare" il materiale consegnato, specialmente se proveniente da consegnatari che non sono considerati veri esperti, se non addirittura da persone sospette. L'unica via di uscita del venditore è di ammettere gli errori e di darne tempestiva comunicazione. Poi sarà il collezionista a decidere se continuare a nutrire fiducia.
    1 punto
  37. Mi sembra strano che l'Europa non sia stata invasa da specie agricole provenienti dalle americhe come di fatto è successo dopo Colombo. Se realmente Plinio sostiene che il mais fosse coltivato in pianura padana come mai poi sarebbe sparito senza per altro lasciare evidenze archeologiche? Ve ben che si diceva che dove passava Attila non crescesse piú l'erba ma cavalcare sul mais non è pratico :D
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  38. 1 punto
  39. Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2012 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: BB Città: Milano
    1 punto
  40. Taglio: 2 € Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: B+ Città: Milano
    1 punto
  41. Taglio: 2 € Nazione: Portogallo Anno: 2010 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Milano
    1 punto
  42. Al solito Luciano ci riserva delle piccole perle deliziose. La storia che fu primo Sebastiano a lanciare le monete (all'uso dei Greci, secondo le fonti più antiche) è risaputa, ma effettivamente anche io mi ero chiesto "quali" monete potevano essere lanciate in così gran quantità. Lascerei da parte il cosiddetto "mezzo" denaro del Michiel, dubito che un doge potesse festeggiare con monete a nome del suo predecessore - peraltro estremamente rare e oggi controverse. Nel passo che riporto, seicentesco, si parla genericamente di "denari". Ora, forse nemmeno i piccoli veronesi potrebbero essere stati idonei per una festa veneziana, anche se sono conscio che al periodo costituivano la valuta forse più corrente nella regione veneta. Per altre ragioni, escluderei anche i denari dello stesso Ziani, a meno che la zecca non si fosse impegnata a coniarne delle belle quantità tra il giorno dell'elezione e il giorno della incoronazione, cosa che dubito. Per me si cade sugli enriciani. Inevitabilmente. Erano i più comuni, erano veneziani ed erano disponibili in breve tempo in gran quantità. Altra informazione forse importante: "Egli era ricco oltre ogni modo", quindi probabilmente aveva grandi risorse monetarie tesaurizzate. Che ne pensate? L.
    1 punto
  43. Per quanto riguarda il collezionismo di Euro scarseggia la coscienza di cosa si ha in mano. Nei cataloghi, almeno quelli specializzati, ci vorrebbe una bella, lunga premessa con informazioni sulla poco conosciuta quanto ricca storia dietro l'unione monetaria e poi anche solo l'abc dell'origine e funzionamento dell'entità che lo emette. Ancora oggi, a 15 anni dalla nascita dell'Euro, ci sono troppe leggende & balle dei più diversi gradi e categorie: in troppi credono a cose come l'unione monetaria ideata "dopo la caduta del muro di Berlino", l'Euro nato nel 2002, le monete emesse dalla BCE, le decisioni fondamentali in UE prese a piacimento dalla Commissione europea... e per carità di Dio Denaro non proseguo con le favole in tema Euro e UE che vanno oltre il confine fra semplice scarsa conoscenza e psicosi paranoide da lavaggio politico del cervello.
    1 punto
  44. Ciao, benvenuto nel Forum :) Il metallo è oricalco (ottone) il che spiegherebbe il "luccichio dorato" che vedi. Purtroppo la legenda al dritto è incompleta, esistono due monete simili con diversa legenda, entrambe databili al 211 d.C. RIC IVa 485a - ANTONINVS PIVS AVG BRIT RIC IVa 485b - ANTONINVS PIVS AVG Se quella che ho evidenziato è una S, per questioni di spazio penserei al 485a.
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  45. Non c'è dubbio che il fine principale a livello di messaggio di questa particolare emissione con i due ritratti sia proprio questo, ribadire in modo esplicito che Ottaviano era il figlio (adottivo) del Divo Cesare. A Ottaviano in quel momento serviva moltissimo diffondere tale concetto tra le truppe e la gente comune. Ma dal punto di vista puramente metrologico il fatto che abbiano iniziato a diffondersi nel 40/38 a.C. in Italia questi bronzi sui 20 grammi (intendo questa tipologia e quell'altra con Divos Ivlivs al rovescio in corona di alloro, tipo http://www.acsearch.info/search.html?id=2016273 ) quando negli stessi anni in Grecia si diffondevano tra le truppe di Antonio dei bronzi di 20 grammi che valevano 4 assi (il successivo valore del sesterzio) puo' essere un parallelismo interessante. La domanda è dunque quanto valevano nominalmente tra la gente questi bronzi di Ottaviano in Italia nel 38 a.C.? Avevano il valore di un asse, come i vecchi assi repubblicani? Oppure di due assi, quindi erano dupondi, o infine valevano quattro assi, cioè accomunabili ai sesterzi che da lì a 15 anni sarebbero stati introdotti con la riforma augustea? Non possiamo secondo me ignorare che negli stessi anni Antonio stava introducendo in Grecia la cosiddetta serie navale con dei bronzi che comprendevano quadrante,semisse,asse,dupondio,tressis e sesterzio tutti caratterizzati da simboli diversi. Questa interessante monetazione introdusse nel sistema monetario dell'epoca tre innovazioni importanti: il sesterzio in bronzo, il tressis (non più coniato dal III secolo) e un sistema per indicare con chiarezza il valore mediante numerali accompagnati da simboli e tipologie. Il "sesterzio" era il nominale piu' pesante, intorno ai 20/22 grammi e caratterizzato dalla lettera Δ ("4") e da un simbolo quadrato insieme a quattro ippocampi (non per caso 4) al rovescio. Ecco un esempio di questo raro "sesterzio" di Antonio: http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=202102 Potrebbe dunque non essere un caso che Ottaviano abbia scelto di coniare questi bronzi intorno ai 20 grammi negli anni 40/38 a.C. , in modo che venissero accettati come i contemporanei "sesterzi" di Antonio in oriente, che avevano chiare indicazioni numerali e simboliche che ne indicava il valore in 4 assi. In questo senso e se così fosse, a questi bronzi di Ottaviano forse si assegnava già in quegli anni un valore nominale di 4 assi, e possono essere visti come una prima coniazione italica assimilabile per valore ai successivi sesterzi in bronzo.
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  46. quindi patina anche il nichelio....
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  47. Ciao @@Corsodinazione, bella moneta! Papa Pio II (1458-1464) - zecca di Roma Bolognino Romano - Muntoni 20 D/*PIVS P_P SECV* / busto mitrato R/*S PETRVS S PAVL' / URBI a croce attorno a punto
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