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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/11/14 in Risposte
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Per gli amanti delle statistiche....un censimento dei ritrovamenti monegaschi fino ad ora: 1 cent 2001: 1 2 cent 2001: 3 5 cent 2001: 2 10 cent 2001: 5 10 cent 2002: 1 10 cent 2003: 1 20 cent 2001: 1 20 cent 2002: 1 50 cent 2001: 5 50 cent 2002: 1 50 cent 2003: 1 1 € 2001: 12 1 € 2002: 4 1 € 2007: 1 1 € 2014: 6 2 € 2001: 12 2 € 2002: 1 2 € 2003: 5 2 € 2009: 7 2 € 2011: 76 2 € 2012: 50 2 € 2013: 2 2 € cc 2011 : 4 2 € cc 2013 : 115 punti
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Per oggi chiudo il repertorio fotografico con la serietta 1859 Birmingham, tutti e 3 BB+ lavati dedicati @@nando12 Il rame del 1859 è enormemente più comune rispetto alle 3 monetine per Bologna, che anche in conservazione modesta non si vedono spesso 1c e 5c Ex NAC47 (si vede che ero in sala a toccare con mano :P) il 2c viene dal Canada3 punti
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Leggendo la discussione di Scacchi http://www.lamoneta.it/topic/130494-11-novembre-san-martino/ ho pensato che potrebbe piacere, o anche interessare, cercare di postare qualche moneta o medaglia che ricordi i fatti accaduti in quel giorno (basta andare su wikipedia per trovare molti spunti). Oggi per esempio, oltre al gia citato S. Martino, si ricorda l'elezione di papa Martino V del 1417 oppure Von Leibniz utilizza il calcolo integrale nel 1675 e cosi via. Potrebbe essere uno spunto per qualche approfondimento numismatico e personale.....3 punti
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Accolgo l'invito a scendere dalle nuvole e aggiungo che questo paese è in profondo declino proprio perchè, ognuno cerca di profittare al massimo della propria posizione, traendone vantaggio. La posizione che lei persegue da oggettivamente dei vantaggi immediati, ma è disastrosa per la comunità nel suo complesso a lungo termine. trasliamo su un altro campo.:immaginiamo una meravigliosa cittadina turistica sul mare dove, seguendo la sua logica si cominciano a spennare i turisti: i ristoranti fanno mangiare pessimo a prezzi alti, iperabusivismo turistico per costruire su qualsiasi zona, spennamento totale dei turisti in ogni ambito. La cittadina all'inizio si arricchisce, il denaro circola, ma dopo 20 anni, i turisti avranno scelto altri lidi, la città è diventata brutta da vedersi e il panorama totalmente distrutto e i figli dei furbacchioni dovranno emigrare da casa in altri lidi per lavorare. L'Italia ha certamente scelto la sua strada e il suo modo di pensare (se lo fanno gli altri perchè non dovrei farlo io), ma però bisogna rendersi conto che questa è la strada per la rovina futura. non voglio fare il buonista, però mi piacerebbe che si fosse coscienti delle proprie azioni, sia nel bene che nel male.3 punti
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Buona serata ...riprendo il racconto! E veniamo quindi ad Antonio Grimani ( 1521 – 1523); grazie al Sanudo abbiamo messo un punto fermo: i conii erano già predisposti; mancava di aggiungere il nome del doge eletto ed il viso sul busto, dopo di ché, in poche ore, si potevano coniare le monete che avrebbe potuto gettare al popolo. Che sappiamo del Grimani? La su bibiografia ci dice che non avendo molti parenti, “... fece il giro della piazza nel pozzetto insieme ai nipoti Marco e Vettor, buttando ducati e mezzi ducati d'oro e monete da 4, da 8 e da 16 soldi coniati con il suo nome (ecco la riprova di ciò che riporta il Sanudo) del valore complessivo di 500 ducati. All'Armiraglio regalò il bacile d'argento (sul quale erano appoggiate le monete) e monete ai portatori". E l'ammontare di 500 ducati ci riporta ai dati nello scritto seicentesco postato da @@gigetto13; il periodo è questo..... Sarà uno dei ducati gettati al popolo? D: ANT GRIMAN lungo l'asta DVX San Marco con l'aureola di perline consegna il vessillo al doge inginocchiato di fronte, che lo impugna con entrambe le mani; dietro il Santo ° S ° M ° VENETI all'esergo un punto R: ° SIT ° T ° XPE ° DAT ° Q ° TV ° REGIS ° ISTE ° DVCAT ° Il Redentore è benedicente in un'aureola ellittica composta da 9 stelline a 5 raggi; 5 a sx e 4 a dx; tra i suoi piedi c'è un punto. forse no, ma forse una moneta da 16 soldi, si ... :pardon: D: ANT GRIM ANVS ° DVX ° ° S ° M ° VENET San Marco con l'aureola di perline è assiso in trono e consegna il vessillo al doge inginocchiato di fronte, che lo impugna con entrambe le mani. R: ° GLORIA ° TIBI ° SOLI Il Redentore è benedicente ed assiso in trono; sotto il trono le sigle del massaro ° Z ° M ° Successivamente ecco assurgere al dogato Andrea Gritti (1523 – 1538); gran signore, amico di re, principi e pascià; mercante, spia di Venezia a Bisanzio, generale e provveditore in campo durante la guerra di Cambrai; insomma un uomo tutto d'un pezzo, deciso, "tombeur de femmes" e probabilmente conscio del suo valore. Il dogato fu quindi il premio per l'abnegazione e i pericoli (compresa la galera) corsi a favore della Repubblica, eppure era poco amato dal popolo, che lo riteneva suberbo (probabilmente a ragione) e forse ancor meno dai maggiorenti del governo che non potevano “manovrarlo” a piacere più di tanto. Per acquistare simpatia (inutilmente) distribuì alla gente molto grano a poco prezzo e nel giro della piazza lanciò 400 ducati fra monete d'oro e d'argento, tutte con il suo nome. Non sappiamo quale tipo venne coniato, ma certamente ci saranno stati conii ripresi dai suoi predecessori, quindi ducati d'oro, mocenighi, marcelli, ancora monete da 16, 8, 6, 4 e 2 soldi. Taluni di questi tipi sono molti comuni ed è facile trovarne in commercio. D: AND ° GRITI lungo l'asta DVX San Marco con l'aureola di perline consegna il vessillo al doge inginocchiato di fronte, che lo impugna con entrambe le mani; dietro il Santo ° S ° M ° VENETI; la banderuola del vessillo è a 2 punte R: ° SIT ° T , XPE ° DAT , Q ° TV ° REGIS ° ISTE ° DVCAT Il Redentore è benedicente in un'aureola ellittica composta da 9 stelline a 5 raggi; 5 a sx e 4 a dx; tra i suoi piedi c'è un punto. segue3 punti
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:hi: salve Per il mio post n°3000, ora che la storia ha avuto il suo corso e avendo il permesso di pubblicarla, vorrei riproporre questa moneta che ha riscontrato poca curiosità in una vecchia discussione, anche se, secondo me si tratta di una moneta che dovrebbe far discutere, vista la rarità, che sappia io sono noti una decina di pezzi, la variante inedita e "alcuni dubbi sulla sua autenticità"??????. Ha un peso di 1,32 grammi e un diametro di circa 20 millimetri. Al dritto è raffigurato San Silvestro a figura intera, imberbe, con nimbo mitra e paramenti sacri, stante di prospetto, benedicente con la mano destra e con il pastorale nella sinistra. La figura del santo taglia in alto e in basso un cerchio e la legenda, che è S. SILVESTER, entro un secondo cerchio. Al rovescio viene raffigurata una croce patente accantonata da una stella a sei raggi nel I° e IV° quarto, cosa mai riscontrato in altri esemplari come posizione, tutto entro un cerchio zigrinato. Chiusa da un secondo cerchio è posta la legenda: + (mitra ) DE ( giglio ) anche questo particolare mai rilevato come tale ma secondo me presente nell'esemplare del British Museum CLUSIO (mitra ).2 punti
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Buonasera a tutti vi presento l'ultima entrata in collezione...scusate per le foto che non son proprio il massimo in mano ha una bella tonalità rossa e un gran lustro. aspetto i vostri commenti :) grazie e un saluto a tutti. marco2 punti
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Complice il WE uggioso ho fotografato alcune tra le prime monete entrate in collezione. Il Re Eletto mi ha affascinato fin dall'inizio e ricercavo assiduamente i pezzi senza badare troppo alla conservazione. A ore 3 del D/ vicino al bordo è un difetto / mancanza di metallo, non è un colpo Siamo nel 2007, ebay.de... se volete poi vi dico a quanto me la aggiudicai :P Dettaglio della spazzolata circolare al conio, visibile al R/ (i "graffi" sono in rilievo, si vede abbastanza bene dalle foto) Come la giudichereste?2 punti
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@@Rex Neap devo darti ragione... il ritratto è lo stesso... parlando con gaetano @ abbiamo prodotto questa... sovrapponendo un mezzo carlino con l'acciarino e quello in oggetto di questa discussione... E' impressionante la somiglianza2 punti
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L'originale pesa 19.99g, quindi 2 grammi in più, potrebbe veramente essere in piombo, il peso specifico dell'argento è di 10.490 contro 11.34 del piombo, ci sta, ne ha anche l'aspetto. Inoltre, benché in pessima conservazione, confrontandola con l'originale di cui ha messo il link @@leonumi67, si nota una mancanza assoluta di dettagli. In definitiva penserei ad una riproduzione fatta in casa... sembra pure dorata...2 punti
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Questa è la tipica moneta che affascina qualsiasi collezionista indipendente da cosa colleziona...2 punti
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oggi 11 novembre 315° giorno dell'anno ne mancano 50 alla fine si festeggia san Martino tutti i mosti diventano vino e festa dei cornuti per questo lascio festeggiare chi può :rofl: Lucca. Repubblica (1369-1799). Scudo 1747 con S.Martino. Lucca, Repubblica (1369-1799), Zecchino, c. 1570;2 punti
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Un'altra moneta del Pascialato di Tripoli 40 para 1829 KM# 2152 punti
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Qualche ragazzo mi chiede qualcosa in più, certamente non è una biblioteca numismatica, ma qualcosina in più posso dire, di Venezia ho detto, dei Quaderni di Studi VIII dell'Ass.C.Italia. Num. pure, ci sono due librazzi importantissimi uguali " La moneta in Monferrato tra Medioevo ed Età Moderna " di Luca Gianazza, un " Numismatica Greca e Romana " di Fiorenzo Catalli, libri di storia, cataloghi Montenegro e Gigante e altro arriverà forse quel giorno sui Savoia....mi sembra per i tempi duri che stiamo vivendo un bel menù....per i nostri giovani.... :blum:2 punti
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La vecchia pubblicazione del Bartolotti, volta a incoraggiare una collezione delle bellissime medaglie papali di massimo modulo, si arricchisce di una nova tipologia con questa importante medaglia segnalata da Fabio. La nuova medaglia conferma a mio giudizio la storia delle emissioni di massimo modulo, che ebbero, almeno in prevalenza, la finalità di dono prestigioso del pontefice (il primo massimo modulo è stato infatti quello relativo alla fine dell'esilio di Gaeta). I massimi moduli non furono (o non furono soltanto) emissioni una tantum; furono infatti commissionati dai pontefici, con scelta tra i modelli disponibili progressivamente arricchiti, man mano che ne avessero necessità per un omaggio significativo; e l'uso delle medaglie delle basiliche si protrasse oltre Pio IX con emissioni di Leone XIII e anche di Pio X. In queste commissioni successive (di norma per pochissimi esemplari) verifichiamo anche una successione nei diritti, con uso di quello più recente a disposizione per meglio corrispondere alla attualità, alla fisionomia del pontefice. Così, per esempio, nella medaglia della basilica di San Paolo troviamo dopo il diritto del Cerbara recuperato dal massimo modulo per Gaeta, quello inciso dal Bianchi nel 1861 con il simbolo della chiesa nel piviale e di poi il diritto dello stesso Bianchi con lo stemma del Pontefice nel piviale; e a seguire diverse emissioni di Leone XIII. La medaglia per la basilica di San Pietro proposta da Fabio fu emessa originariamente nel 1869 in concomitanza con l'apertura del Concilio; ora viene ritrovata la medaglia con il diritto anno XXXI (coniato dal Bianchi per il massimo modulo della Vergine in Piazza Navona), che a mio giudizio fa parte di qualche ordinazione nell'ultimo periodo del Pontificato di Pio IX. Questa medaglia non è segnalata dal Bartolotti - Le medaglie di Pio IX - anno 1988 e non mi era nota, ma può darsi che Stefano Bertuzzi nella preparazione del suo nuovo libro sulla medaglistica di Pio IX ne avesse già conoscenza e ne avesse reperito qualche esemplare. Spero che Fabio abbia nel suo archivio le foto idonee per documentare le interessanti varianti dei massimi moduli.2 punti
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Anche se il perito è un buona fede resto del parere che se non conosci una determinata monetazione è meglio farsi aiutare da qualcuno che può essere un normale cliente o un collega numismatico,infine restò del parere che non bisogna essere specializzati in una determinata monetazione per capire che si ha davanti una ciofeca e non una moneta... ovviamente questo è solo il mio parere...2 punti
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______________ 1829 Francia Carlo X° (1757-1836) 5 Franchi argento .9002 punti
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Era da molto che volevo aprire una discussione sul rapporto tra telepatia e numismatica ma poi ci ho sempre ripensato per paura di addentrarmi in discorsi che vanno sul para-normale e che ogni giorno mi capitano, nulla a che fare con la numismatica? A volte sì! A chi di voi non è capitato di pensare ad un amico o conoscente quando improvvisamente vi salta davanti agli occhi una moneta o medaglia spesso narrata o argomentata in precedenza da quella persona? A me capitano spesso situazioni in cui, navigando in rete o aprendo un libro/catalogo scorgo monete appartenenti ad un conoscente o collegate ad una persona .......... e dopo pochi minuti ricevere un'e-mail, messaggio o telefonata da quella persona, incredibile! Vi racconto un episodio che mi è capitato di recente. Domenica scorsa ero a Roma con mia moglie e i miei due figli, eravamo in via del Corso all'altezza del palazzo Doria Panphilj http://www.dopart.it/roma/i-capolavori-doria-pamphilj/ quando improvvisamente vengo attirato da una chiesa barocca, entriamo e scopriamo un percorso storico unico al mondo, l'ingresso della cripta oratorio di san Paolo apostolo, san Luca evangelista e di Marziale martire, mio figlio di 7 anni (molto interessato alle antichità e numismatica) entusiasta mi chiede di entrare a visitare questo luogo magico, dopo un quarto d'ora usciamo da là contenti di aver visitato un luogo importante del cristianesimo e mentre ci incamminiamo verso l'uscita vengo improvvisamente attirato dalla chiesa adiacente, la chiesa di Santa Maria in via Lata, non so per quale motivo la mia mente inizia a pensare a qualche pagina del forum Lamoneta (uno dei soliti ricordi che la mente elabora per pochi secondi durante la giornata: i celebri flash di memoria), beh ........ non so per quale motivo vengo attirato dalla navata sinistra della chiesa, inizio ad osservare le varie lastre funerarie posizionate sul pavimento, leggo nomi importanti e mentre leggo mi venivano in mente alcuni interventi del forum firmati da @@picchio .......... arrivo in fondo alla chiesa e improvvisamente in un angolo scuro mi fermo, guardo per terra, davanti a me la tomba di Giuseppe Bonaparte ex re di Napoli e di Spagna, fratello di Napoleone. A quel punto ho ritenuto opportuno scattare delle foto nonostante l'ambiente fosse molto angusto e privo di luce. Vi domanderete: ma perchè tutto questo racconto? Che c'entra Roma, Giuseppe Bonaparte e picchio? Non lo so, so soltanto che spesso la mia mente associa durante i miei "momenti numismatici" persone a monete/medaglie; ad esempio: picchio mi viene in mente quando vedo qualche bella moneta o medaglia napoleonica, altri amici mi vengono in mente quando vedo monete islamiche, altri quando vedo monete aragonesi ed altri quando vedo monete veneziane, ma la lista è lunga e forse potrebbe nascere una divertente discussione sull'associazione di una moneta ad un nostro amico o conoscente. In quel momento qualcosa mi chiamava e guarda caso mentre pensavo a pagine internet inerenti il forum, sono capitato per puro caso davanti la tomba dell'ex re di Napoli Giuseppe Napoleone perchè proprio in quel momento pensavo a qualche scritto di picchio che come ben tutti sapranno è anche e soprattutto un grande esperto di napoleoniche e spesso mi diletto nel dialogare con lui quando ne capita una a tiro http://www.lamoneta.it/topic/68185-giuseppe-napoleone-gioacchino-murat/?hl=%20giuseppe%20%20napoleone . Ecco le foto. p.s. Ma voi lo sapevate che la salma di re Giuseppe giace a Roma? Su internet è scritto che venne sepolto a Parigi. Boh!2 punti
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ecco io ad esempio darei molto piu valore affettivo ad un 50 cent Monaco 2001 trovato cosi, che uno comprato da qualche parte..... ;)2 punti
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Dal prossimo 1° dicembre: http://www.poste.it/postali/nuove_condizioni_economiche_2014.shtml Evviva la spending review... fatta col cvlo degli altri!!1 punto
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@@giano666 @@Exergus Premetto che non ho il Daniel (Joseph Daniel, Les jetons des états de Bretagne, 1980) e quindi mi è molto difficile far riferimento ad un sistema di classificazione che non posso consultare personalmente. Contravvenendo ad una delle mie regole (verifica delle fonti) provo comunque a dare una mia interpretazione. Nel commento della CGB agli esemplari proposti si citano due differenti conii del dritto distinguibili fra loro per la forma della ciocca di capelli posta sotto il taglio della spalla. Di seguito un confronto fra i 3 esemplari CGB e l'esemplare di Giano66. Nell'esemplare a sinistra ho segnato con freccia rossa la ciocca che fa la differenza. Dal confronto con sovrapposizione che propongo appare evidente che l'esemplare in esame (a destra) e i due esemplari pubblicati negli ultimi due collegamenti indicati da Exergus (i due centrali) fanno parte dello stesso gruppo che vengono identificati da CGB come tipo 79. L'esemplare a sinistra viene assegnato da CGB al gruppo 80. Ripeto...Stando a quanto mi pare di capire dagli esemplari proposti in vendita ed all'identificazione allegata... Nel commento CGB si fa notare come il gruppo 80, nonostante il parere contrario di Daniel, sia il gruppo più facilmente reperibile sul mercato....ma qui ci troviamo al cospetto di 3 esemplari tipo 79 e uno tipo 80 (???)...mha!!?? un saluto Mario1 punto
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Grazie per le notizie, mi sembra simpatica questa incisione che riguarda l'elezione del doge.1 punto
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La 1791 è artisticamente più valida per il dritto e per i rilievi e il busto corazzato in stile medaglia. In compenso la 1785 è difficilissima da reperire in buona conservazione.1 punto
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Concordo, il dritto il BB lo merita tutto, peccato per il colpo sul R. Moneta comunque molto gradevole :)1 punto
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Inoltre, dal mio punto di vista di collezionista di decimali italiane, vorrei fare una osservazione di tipo "qualitativo" in merito a questi moduli maggiori papali (anche se in questo specifico caso siamo ormai al "canto del cigno" della monetazione papale).... ovvero la superiore qualità e accuratezza dei rilievi rispetto ai corrispondenti massimali del Regno (VEII), molto evidente specie al D/ ... Sarà pure la lunga e grandissima tradizione della zecca pontificia, ma questo splendore davvero balza all'occhio (e non è certo un caso), ed il confronto è davvero impari. Solo dopo la presa di Roma e il definitivo accentramento dell'attività di zecca nella capitale, e solo a partire da Umberto I, il livello di questi massimali ritorna a queste "altezze" ...1 punto
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bb/spl usura omogenea, bei rilievi del rovescio, il lustro purtroppo non c'è più e quindi non va oltre monetina da 20/25 euro1 punto
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un trucco per far asciugare bene l'impregnante e non lasciare tracce umide che possano recare danno alle monete è quello di passare l'impregnante, aspettare 2/3 minuti che il legno lo assorba, togliere con una pezza l'eccesso e asciugare con il phon. in questo modo evapora tutto simultaneamente senza lasciare aloni più chiari o più scuri.1 punto
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Ciao, qSPL mi pare un po' eccessivo: i seni al R/ sono andati, i capelli al D/ sono appiattiti, per me è un BB+ saluti TIBERIVS1 punto
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qui sembra spiegato dall'articolo apparso su Numismatica Italiana di Fr. Gnecchi "gli ultimi Dupondi o le prime monete di bronzo degli Imperatori Diocleziano e Massimiano erculeo" http://www.numismaticaitaliana.org/biblioteca/files/riviste/rni_1897.pdf interessante anche il capitolo XLII...)1 punto
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molto interessante questo cavallo, veramente particolare questo errore di dividere la parola con la + . @ermejoromanista vorrei chiederti se puoi concedere le foto ad un caro amico Catalano per un libro molto importante che uscira' il prossimo anno. Ti ringrazio anticipatamente. Scrivimi in pvt, grazie1 punto
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Non avete nulla da dire? Intanto posto un esemplare che è stato almeno riconosciuto ufficialmente come un falso, ritirato dall'asta (e registrato anche nella sezione falsi della FAC): Sincona 17/2014, 15 g. 17,64 Intanto inizierei a depennare il seguente pezzo di Gemini, veramente un po' particolare anche nell'insieme, con rilievi molto pastosi. Mi concentrerei sulla ruota dell'auriga: Gemini falso Sincona Londra, BMC 57 Berlino Nomos = Leu (autentico) De Hirsch = Rizzo 1 La ruota di Gemini assomiglia molto a quella di Sincona e risulta essere disegnata male e non hanno a che vedere con l'armonia presente nel pezzo autenticissimo di BMC 57. Solo il Berlino assomiglia, ma ha la particolarità di essere stato coniato in maniera smossa (essenso stato battuto almeno due se non tre volte col martello).1 punto
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Cari amici, a meno di un mese dall'uscita del catalogo delle monete imperiali da Pertinace a Caracalla, vi annuncio l'uscita di un nuovo catalogo con le monete di Tiberio, Caio Caligola e Claudio dalle collezioni del Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Si tratta di un volume di 203 pagine formato A4 con 380 monete di Tiberio, 238 di Caio caligola e 390 di Claudio. Il volume è tutto a colori con foto delle monete a scala 1:1 con numerosi ingrandimenti a tutta pagina. I volume è curato da me ma merito di questa nuova uscita è di Alberto Varesi che ha voluto sopportare tutti i costi della stampa. Un sincero grazie ad Alberto Varesi al quale potete rivolgervi per avere una copia. Varesi sarà presente a Verona dal 20 al 22 novembre . Fiorenzo Catalli1 punto
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IL soggetto del D/ nel caso della medaglia di S. Luigi Gonzaga, secondo il mio modesto parere è quello dove è rappresentata L'Immacolata. Ciao Borgho.1 punto
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Ritengo che sia lo stesso concetto ed ispirazione che spingono tanti appassionati ad andare ai mercatini a cercare nelle ciotole qualche moneta di valore ,solamente riveduta e corretta ed adeguata ai nostri tempi,con il proliferare dei compraoro (purtroppo legati anche a questa profonda crisi) le persone portano tutto quello che possono monetizzare subito,a mio parere si disfano anche di cose ereditate e che per loro non hanno alcun valore se non quello dei soldi,molti compraoro con la stessa mentalità preferiscono aver un più piccolo ma immediato guadagno senza doversi mettersi lì a guardare le gradazioni delle monete la rarità etc(questa è una nostra meravigliosa malattia) che mandarle a fondere,tutto quì,ciao Carlo1 punto
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Buona serata Anche se la Sezione è della "Serenissima", ben vengano le testimonianze che riguardano altri contesti, come quelli citati da @@dabbene; non ci sono in questa sezione "porte stagne" di alcun genere :pleasantry: Fatta questa doverosa premessa, accenno a qualche ulteriore indicazione tratta dalle cronache e dalle bibiografie dei dogi veneziani. Gli anni ed i dogi si susseguono, uno dopo l'altro, e le cronache sono avare riguardo al lancio di denaro al popolo che si effettuano all'epoca della loro incoronazione; dobbiamo attendere, infatti, l'elezione a Doge di Nicolò Tron (1471 – 1473) perché venga menzionata questa usanza. E' solo un accenno, quello che si legge nelle biografie che lo riguardano: “i festeggiamenti per il suo insediamento furono particolarmente fastosi, con elargizione di monete non solo al popolo, ma anche a chierici e canonici”. Certamente non potè essere lanciata la bella moneta da una lira, chiamata anche "Lira Tron" o "Trono", giacché fu coniata l'anno successivo alla sua elezione e lo stesso possiamo dire della mezza lira e del bagattino; non sappiamo nemmeno se in questo tempo le monete venissero predisposte prima dell'elezione del doge, così da poterle completare una volta che fosse noto il suo nome e fornirgliele in poco tempo. Non è lecito azzardare ipotesi che lasciano il tempo che trovano. Dopo il Tron, abbiamo la menzione del lancio di denaro al popolo per Andrea Vendramin (1476 – 1478). Elezione travagliata, quella del Vendramin, perché molti lo consideravano di nobiltà troppo recente, qualcuno non si trattenne dal dire: “ i quarantuno no g'aveva altri da far doxe che un casaruol” (i quarantuno elettori non avevano altri da far doge, che un biadaiolo). Eppure, forse proprio per smentire queste voci, sappiamo che distribuì molto oro al popolo nel giro in piazza ed altro ne elargì nei giorni successivi per accasare vergini e liberare gli imprigionati per debiti. Molto oro, quindi molti ducati d'oro, che avevano visto la luce nel 1284, sotto il dogato di Giovanni Dandolo (1280 – 1289). Saranno stati emessi ducati a suo nome? Quali altre monete avrebbe potuto lanciare? Anche di questo non abbiamo certezze; non ho trovato nulla che ci indirizzi verso la disposizione di predisporre monete con il suo nome perché venissero lanciate al popolo nel giro della piazza; si può solo pensare che, citando il "giro della piazza", questo non venisse più fatto dal doge sulle spalle degli operai dell'arsenale, ma più comodamente assiso all'interno di un pergamo o pozzetto, accompagnato da familiari, come le cronache degli ultimi secoli ce l'hanno tramandato. Un altro salto fino all'elezione di Antonio Grimani (1521 - 1523) e finalmente Marino Sanudo, nei suoi "Diarii" ci da un prezioso indizio: "Fo subito, per la Signoria, mandato a dir in Zecha bateseno monede col nome ANTONIO GRIMANI DOXE, videlicet da 16, 8 e 4 soldi; et cussì fo batuto ducati 300. Era a la cassa Masser a la moneda di l'arzento sier Vincenzo Orio qu. sier Zuane. Fo batudo etiam ducati da uno e da mezo nuovi zercha ducati 200. Le stampe erano fate, manchava le letere e la testa a far, e le monede batude, né mancava si non stampar; fo fato la Bolla di piombo"…… segue... luciano1 punto
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A mio parere questa moneta supera lo spl. Il nichelio è un materiale morbido e facilmente, passatemi il termine, "rovinabile". Basta guardarlo e si è già strisciato. Questa moneta mi dà l'impressione che non abbia mai circolato e i colpi/strisci che si vedono possono essere dovuti ai vari passaggi di mano e a una non buona conservazione.1 punto
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Ciao @@Giovanna , in effetti le monete di Nerone con il Macellum sono un classico esempio sul quale numismatici di monete imperiali romane , archeologi , storici ed epigrafisti , professionisti , dovrebbero collaborare per tentare di risolvere la controversia . Per quanto riguarda la Chiesa di Santo Stefano Rotondo , se vuoi organizzare una visita , magari anche con quanti del Forum potrebbero essere interessati , si puo' fare ; con l' occasione si potrebbe visitare anche il Museo delle Mura (gratuito) a Porta San Paolo , si arriva in Metro , di cui ho inviato giorni fa un Post , oppure dividerli in due visite separate . Un saluto Claudio1 punto
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L'elezione del doge era una procedura piuttosto complicata. Morto il Doge, i Consiglieri, ed i Capi di Quaranta a' quali appartiene il Governo della Città, vanno ad abitare nel Palazzo Ducale, e chiamasi gran Consiglio, e si eleggono cinque Correttori della Promissione del Doge, e degli Ordini di Palazzo, e similmente tre inquisitori delle operazioni del Doge morto: il che spedito in tre, quattro giorni, e fatti li funerali si chiama gran Consiglio, solamente con quelli che eccedono Anni trenta, e viene letta, e confirmata la Promissione predetta. Si mettono poi in un Capello numerato il Consiglio, tante Balle, quanti Gentiluomini sono nel Consiglio, delle quali ne sono trenta d'Oro e tutte l'altre d'Argento. E vanno un consigliero il più giovane, ed un capo di Quaranta in Chiesa di S.Marco, e trovano un fanciullo, dimandato il Ballottino, e quello conducono nel Consiglio, e vengono chiamati a Capello tutti i Nobili del Consiglio. Il fanciullo, per ciascuno mette la mano dentro il Capello, e se piglia Balla d'Oro, quello per cui l'ha tolta, riman eletto: frattanto uscendo del Consiglio alla Pubblicazione di ciascheduno eletto il Padre, i Figliuoli, i Fratelli, i Zii di lui, e tutti della sua Famiglia; ma se la Balla è d'Argento si parte. Onde quelli, a i quali toccano le dette Balle d'Oro, tratti però di diverse Famiglie, e uno per Famiglia, che non vi sia Parentella alcuna, ne congiunzione di sangue tale, che ( come si dice ) si scacciano di Capello, sono detti i primi trenta, e tutto il resto del Consiglio si parte. Poi mettendoci nel Capello Balle trenta delle quali nove sono d'Oro, l'altre d'Argento; e per ognuno il fanciullo ne piglia una. Quelli a' quali toccano le nove d'Oro rimangono elettori, e gli altri sono licenziati. Questi nove rinchiusi, eleggono 40 con dette Balle delle nove, a questo modo, che gettate le Tessere di primo, secondo, ecc. ai 4 primi tocca la elezione di 5 ciascuno, ed agli altri cinque tocca solamente di 4 che tutto fanno il numero di 40 i quali eletti, chiamasi di nuovo gran Consiglio, e sono pubblicati i predetti 40 e gli altri si partono, e mettonsi 40 Balle nel Capello delle quali 12 sono d'Oro, ed a cui toccano, restano elettori, gli altri partono. Questi 12 eleggono 25 con nove Balle in questa forma, che al primo tocca la elezione di tre, ed agli altri, di due per ciascuno, che fanno il numero di 25. Fatta questa elezione chiamasi gran Consiglio, e si pubblicano li 25 e gli altri partono. Poi mettonsi 25 Balle nel Capello delle quali nove son d'Oro; quelli a chi toccano, restano elettori, gli altri sono licenziati. E detti nove eleggono 45 con 7 Balle, in tal maniera, che toccano 5 per ciascuno, che fanno il numero di 45 è chiamato gran Consiglio, si pubblicano li 45 eletti, gli altri sono licenziati. Si mettono poi 45 Balle nel Capello, delle quali 11 sono d'Oro, ed a cui toccano dette 11 restano elettori, e gli altri si partono. Questi undeci sono quelli, che eleggono il Quarantuno connove Balle a questo modo, che gettate le Tessere come di sopra, a' primi otto tocca l'elezione di quattro per ciascuno, ed agli ultimi tre, tocca di tre solamente per ciascuno, che tutti fanno il giusto numero di Quarantuno. Fatta questa elezione è chiamato gran Consiglio, anco con quelli, che non arrivano a trenta Anni, e sono confirmati da quello. Ora creati li Quarantuno, udita la Messa dello Spirito Santo, e dato loro il giuramento, si serrano, e con Balle di Scarlato segnate di Croce Gialla, eleggono il Doge con Balle 35. Da "Cronaca veneta sacra e profana, o sia, Un compendio di tutte le cose più illustri ed antiche della città di Venezia Altro termine di comune uso, oltre a broglio è ballottaggio (da balote). Elezione Elettori Eletti 1 Tutti i membri del Maggior Consiglio di età superiore a 30 anni 30 (con palle d'oro) 2 30 9 (con palle d'oro) 3 9 che nominano 40 ridotti a 12 (con palle d'oro) 4 12 che nominano 25 ridotti a 9 (con palle d'oro) 5 9 che nominano 45 ridotti a 11 (con palle d'oro) 6 11 che nominano 41 che eleggono Monsignor el Doxe1 punto
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Non mi convince appieno, le gambe del cavallo son leggermente diverse, ed inoltre la testa della dea nella foto di Piras mi sembra incisa in maniera relativamente grossolana mentre nella mia si vedono bene anche i dettagli dei capelli, anche se non so se ciò sia dovuto ad una naturale varietà di questo tipo o all'appartenere la monetina ad un tipo completamente diverso. Che diametro avrebbe il tipo F? La mia è piuttosto piccola e spessa.1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: B+ Città: Milano1 punto
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Ho il piacere di comunicare che in data odierna ho ricevuto dal mio legale gli atti del Tribunale e della Procura che oltre a definire l'archiviazione dispone anche la restituzione di tutte le monete della mia collezione che finalmente, lavoro permettendo sono in Libano, rientreranno a casa e spero anche con una bella certificazione della Soprintendenza dei beni archeologici culturali. Come da accordi presi, il grande Bizerba provvederá alla pubblicazione degli atti ufficiali con la speranza che possano essere di supporto a tutti coloro che collezionano in modo onesto valorizzando e tutelando il Patrimonio Artistico Nazionale. A tal proposito sento di sottolineare la professionalitá, la scrupolositá, l'aderenza e il senso di giustizia e responsabilitá tenuto dal perito funzionario archeologico Dr. Fiorenzo Catalli che con il suo operato ha indirizzato il Magistrato verso la definizione e l'accertamento della veritá dei fatti, pertanto ribadisco di avere sempre fiducia verso le istituzioni che ho l'orgoglio di servire. Antonio1 punto
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L’aquila e la croce sono sempre presenti sulle monete siciliane. E’interessante vedere come questi due simboli si siano evoluti nel tempo fino alla fusione in uno sotto Carlo VI (1720-1734). Enrico Vi chiude la zecca di Salerno e ne apre una a Brindisi., ubicata alla domus Marguriti, la casa che era appartenuta all’ammiraglio Margaritone di Brindisi. Enrico VI adotta il sistema ponderale-onciale, cioè monete coniate a peso sulla base dell’oncia:circa 26,72 grammi. associato al bimetallismo e lascia invariata la produzione di Tarì siciliani nelle zecche di Messina e Palermo a 16,33 carati,cioè 68,5 % oro, 21 % argento e il resto rame Il Tarì era di circa 12 mm e del peso di 0,90 grammi e rappresentava la 30° parte dell’oncia. Vengono coniati anche multipli di tarì uguali al tarì, che non vengono cambiati a numero ma a peso. I Tarì continuano ad avere iscrizioni cubiche. E ciò sta a testimoniare che gli incisori arabi non furono molestati da Enrico VI ma, con il passare del tempo, sostituti da incisori latini. Su molti tarì appaiono le lettere V,C,M , F. L’attribuzione della lettera V a Guglielmo non è una tesi sostenibile. La lettera C è associata Costanza , M a Imperator e F al figlio Federico. La diffusione in Italia meridionale dei provisini o Provinois, denaro in mistura emesso dai conti di Champagne e Provins, aveva spinto Enrico VI ad abolire la coniazione dei follari in rame. Al loro posto viene coniato il denaro in mistura con una lega di 250 millesimi e un rapporto con un tarì di circa un 16°. I caratteri cufici http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEN/3 compaiono solo nella moneta da un quarto di terecenario. Il regno di Enrico VI è dominato dal terrore. Il re non mantiene nessuna promessa fatta, la famiglia Tancredi viene perseguitata, il piccolo Guglielmo è deportato in Germania, dove morirà ancora adolescente. Il Tarascio descrive il martirio subito dal conte Riccardo di Acerra, fratello di Sibilla. Mentre il Conte Riccardo tenta di fuggire, viene preso e condannato al martirio. Prima viene legato a un cavallo e trascinato per le vie di Capua, poi appeso col capo all’ingiù. Dopo due giorni, mentre il conte è ancora rantolante, il re ordina che il buffone di corte gli leghi alla lingua una pesante pietra. Enrico VI distribuisce feudi siciliani ai tedeschi e ottiene così la “pace servile”. Nel natale del 1194 nasce a Jesi l’erede di Enrico VI, Federico II. Nel 1196 Federico II viene incoronato Re dei Romani e per l’occasione Enrico VI fa coniare un denaro che reca al dritto il suo nome e al verso il busto di Federico bambino di prospetto con la legenda FREDERIC REX http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEF/1 . Nel 1197 scoppia in Sicilia una rivolta che viene soppressa nel sangue da Enrico VI con supplizi inimmaginabili: uomini e donne mutilati, annegati, bruciati vivi o bolliti nello strutto. A un nobile normanno chiamato Giordano e designato successore a Enrico dai congiurati fa inchiodare una corona in capo. Il 29 settembre del 1197 muore a Palermo a soli 32 anni per il riacutizzarsi di un'infezione intestinale. Enrico VI è sepolto nella cattedrale di Palermo. Antonio Loteta1 punto
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