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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/24/14 in Risposte
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Saluto tutti i ragazzi del forum. Ringrazio Fabio per l'apertura di questo post e per la pubblicazione delle foto. Vi ringrazio tutti per la solidarieta' che mi state dimostrando,grazie ancora. Sono abbastanza distrutto, sia moralmente che economicamente. Scrivere "due righe" mi permettera' di superare momentaneamente un certo stato di ansia. Per vostra conoscenza, sono stato derubato di tutti i miei "averi" da una banda di nomadi sinti. Il furto e' avvenuto in un parcheggio a Bardolino e non in autogrill (non me voglia Fabio, comunque preciso). Ma la preparazione di tutto l'accaduto nasce dal Padiglione 9 di Veronafil. La rassegna terminava alle 13. Io e il mio amico, dopo aver avvistato almeno tre personaggi loschi che si aggiravano tra i pochi tavoli presenti, intorno alle 12.30, decidiamo di "togliere le tende". Tutto bene. Insieme a Maurizio (numismatica elite) arruolato sul momento per accompagnarci, ci avviamo verso il parcheggio. Mentre carichiamo tutto il materiale, ci passa di fianco una zingara, riconoscibile da 1 km. Mi guarda, la guardo e gli darei due schiaffi ma proseguo a mettere via la roba per poi andarmene. Lei, in tutta la vicenda, funge da "palo". Ci segue in tutti i movimenti. Partiamo, e con il timore di essere inseguiti, invece di proseguire in direzione Modena, depistiamo (pensavamo di farlo...) e andiamo in direzione Bardolino appunto. Giunto nella localita', ignari di qualsiasi inseguimento, raggiungiamo un'ampio parcheggio con altre macchine e persone. Raccolgo alcuni effetti personali tra cui i soldi, e ci spostiamo a non piu' di sei metri dalla macchina. Tant'e' che riesco a vederla molto bene (...pensavo). Facciamo il cambio della guardia con il mio amico per fare i bisogni e bere un caffe dopodiche' ritorniamo alla macchina e troviamo la sorpresa...!! Dai sedili posteriori mi hanno rubato le due vetrine di Zecchi avvolte in un telo di plastica e dal baule mi hanno rubato una sporta Conad e il monetiere con tutto il materiale numismatico, compreso ricevute fiscali e timbri azienda.Insomma, tutto. Anzi, mi hanno lasciato il carrello e qualche copia del Gigante 2015. Corriamo dai Carabinieri a fare la denuncia e tramite un sistema di controllo delle telecamere riescono a risalire alla macchina che risultera' poi intestata a due zinganari, autori del furto al 95%. Faccio la mia deposizione e identifico alcune persone sospette, gia' conosciute nell'ambiente... Nel frattempo, viene avvisato il Pubblico Ministero che convalida la perquisizione a casa di questi delinquenti (marito e moglie) e nel campo Nomadi dove risiede stanziale tutta la parentela. Sono in attesa di notizie. Per quanto riguarda la copertura assicurativa, c'e', ma solo per furti durante bla manifestazione e non in itinere. Quindi sono stato trombato due volte... Pensate. Dopo tanti anni di collezionismo (tutt'ora lo sono) , divento un'ibrido, un po' collezionista e un po' commerciante come tanti di voi per poi prendere una decisione definitiva e fare solo il commerciante. Per l'esattezza, era il 16 ottobre quando sono partito ufficialmente e fiscalmente. Mi hanno tagliato le gambe. Spero di non aver dato fastidio a nessuno per ricevere qualche ritorsione a mia insaputa. Ripeto, sono distrutto. Pero' bisogna guardare avanti. Un grazie di cuore, longobarda7114 punti
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La mia solidarietà. per fortuna venerdì ho visto per la prima volta un arresto di un presunto ladro, ma non ad opera dei vigilanti della fiera che sembrano sempre e solo passeggiare, ma da parte dei bodygard di Rauch. hanno afferrato e buttato per terra uno di mezza età, che pochè decine di minuti prima aveva già provato a rubare al tavolo di commercianti di Viterbo, immobilizzato ed hanno chiamato subito i carabinieri che dopo pochi minuti sono arrivati e lo hanno perquisito , arrestato e portato in caserma. Alcuni commercianti che lo hanno riconosciuto e altri che addirittura lo aveva allontanato dal banco o visto rubare come quelli di Viterbo hanno fatto un pò di confusione ma non essendo vicino non saprei aggiungere di più. Il problema è che dopo mezz'ora è probabile che venga rilasciato con una semplice segnalazione. Spero almeno che il giudice abbia rilasciato una perquisizione dell'auto e dell'abitazione. purtroppo in un'Italia di illegalità con un capo dello stato che dice di voler togliere dalle carceri tante persone per reati meno gravi tipo questi (invece di mandare gli extracomunitari a scontare le pene nei loro paesi) ma dove vogliamo andare noi italiani. Finchè continueremo ad accogliere, ospitare e tollerare persone che vivono di espedienti, delinquenza............ non potremo che aspettarci sempre di peggio. Ieri è successo al Sig. Burani, oggi poteva succedere a me e domani a qualsiasi di voi. meditate gente10 punti
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A questo punto chiederei pubblicamente a @@Reficul e @@incuso di creare una sezione (solo fotografica?) dove inserire immagini di monete, medaglie e banconote rubate/smarrite al fine di rendere un servizio UTILISSIMO E FONDAMENTALE all'utenza e di farlo gestire con pre-moderazione da qualche moderatore o curatore. Potremmo essere i primi ad istituire un simile servizio e farlo suddividere internamente con dei tag in base alle zecche e tipologie. Penso che i tempi siano maturi per un simile progetto. Non è più possibile andare avanti così ignorando il problema. Reficul non pensare mai che sia impossibile, tu inizia a creare questa sezione e poi ognuno di noi darà il proprio contributo, fammi sapere cosa ne pensi e se è possibile farlo. E' gradito l'intervento di qualche esperto in materia legislativa al fine di rendere il tutto fruibile senza problemi e nel rispetto della legge e della privacy. Grazie8 punti
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La percentuale di gente disonesta e' simile per tutti i Paesi ( piu ' o meno) . Non si tratta di accogliere o respingere gente quanto di abituarla a regole nette del vivere civile tanto piu ' in un Paese ospite Se uno arriva e dopo poco si rende conto che c'e' il far west e puo ' fare come gli pare abendo garantita l'impunita' allora sono dolori Se si e' colti in flagrante in altri paesi il carcere e' piu' difficile evitarlo, se sei recidivo in altri paesi le pene sono piu severe, l'occupazione di case abusivamente non punita porta a dei disastri sociali e NON esiste in altri paesi dell'Unione Mi domando perche' in Italia si debbano tollerare situazioni che non vengono tollerate da nessun altra parte in europa...8 punti
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All'amico Fabio tutta la mia solidarietà,non solo morale (se ti serve materiale per ripartire fammi un fischio) Spero ci sia almeno un elenco dettagliato, meglio ancora fotografico, così da tener bene gli occhi aperti. Qualche anno fa successe lo stesso all,amico Rollero, sempre di ritorno da Verona. Probabilmente la stessa banda, viste le similitudini. Mai augurare del male a qualcuno, mi hanno insegnato, ma in via del tutto eccezionale un tir che sbanda no ???7 punti
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A proposito di questo brutto evento riporto qui di seguito un intervento che ho postato in altra sezione, sperando che possa essere di utilità per il futuro. Buongiorno, mi permetto di intervenire in qualità di ex-Dirigente Responsabile del settore Furti di una Primaria Compagnia di Assicurazione. La mia esperienza di sicurezza si è sviluppata in 36 anni di attività, nell'ambito dei settori Civile, Commerciale, Industriale. Nell'ambito dei rischi Commerciali ho sempre seguito con particolare attenzione il settore Gioiellieri che, per tipologia ed appetibilità merceologica è molto vicina alla numismatica. Purtroppo ho assistito ad eventi ben peggiori rispetto a quello che è accaduto a Fabio, al quale rinnovo la mia solidarietà, immaginando il suo stato d'animo, che è il danno più pesante in questi eventi. Posso confermare che i momenti più delicati e rischiosi nell'ambito delle fiere sono proprio gli arrivi, le partenze e le soste in itinere, in particolare l'itinere di ritorno (come in questo caso). La prima raccomandazione che faccio agli amici Operatori del settore è quella di stipulare una polizza di assicurazione che oltre al rischio statico del negozio (furto e rapina), copra i rischi Mostre e Fiere, Portavalori e Spedizione (se si effettuano spedizioni di una certa consistenza). Con gli utenti che ho incontrato nell'arco della mia attività, ho sempre sostenuto che una copertura di questo tipo rappresenta la POLIZZA VITA dell'attività imprenditoriale, perché, quantomeno copre il danno economico, ed aiuta a ricominciare senza patemi di necessità finanziarie. Gli altri consigli di carattere operativo che posso dare sono i seguenti: 1- se si fanno molte mostre, è opportuno creare un vano blindato nel baule della macchina (nel caso di Fabio, probabilmente avrebbe sventato il furto); 2- possibilmente viaggiare almeno in due persone, non solo per motivi di sicurezza di questo tipo, ma bisogna prevedere possibili guasti dell'auto, o peggio ancora eventuali malori; 3- limitare il più possibile eventuali soste in itinere; 4- non fare mai gli stessi percorsi; 5- nelle fasi di scarico e ricarico in fiera, fare il gioco di squadra, uno sorveglia l'altro carica o scarica; 6- controllare sempre se nei pressi dell'auto ci sono persone che controllano i vostri movimenti (nel caso avvertire subito la security); 7- durante la manifestazione cercare di memorizzare volti di persone particolari che poi si rivedono nell'ambito del parcheggio (anche in questo caso avvertire la security); 8- utilizzare le nuove tecnologie di controllo a distanza; ad esempio inserire dei piccoli GPS all'interno delle valigie contenti il materiale, in modo tale di renderle immediatamente rintracciabili. L'ultima considerazione: gli Operatori in occasione di Fiere o Mostre dovrebbero costituire un Comitato che dovrebbe provvedere a richiedere ed ottenere determinati servizi di sicurezza e sorveglianza da parte degli Organizzatori, visto che pagate dei bei soldoni per gli spazi espositivi. E' impensabile che un parcheggio rimanga non controllato, la sorveglianza deve essere effettuata fino alla partenza dell'ultimo Espositore. Ovviamente ribadisco che le partenze alla spicciolata, prima del termine dell'evento sono altamente deleterie proprio dal punto di vista sicurezza, oltre che dal punto vista etico professionale. Una raccomandazione a Fabio, cerchi di reagire psicologicamente, pensando che, dal punto di vista personale, poteva andare molto peggio.6 punti
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Buona giornata Confermo quanto riferito da @@Giovanna! Io, insieme ad altri del "Cordusio" e non solo, siamo usciti dalla fiera alle 13.00 e siamo rientrati alle 15.00. Certo, come dice Giovanna, è questione di "spirito"; non sono pochi coloro che sono venuti a Verona per vedere e/o acquistare monete, ma anche per partecipare al pranzo, ritenendo quest'ultima un'occasione per socializzare ed incontrare persone con le quali condividono la passione per la medesima monetazione ed approfittare del pranzo anche per scambiarsi qualche moneta doppia. C'è tempo per essere il "collezionista solitario" (come ha scritto @@dabbene in un suo racconto), quando si gira per gli stand, ma ci può essere anche tempo per la condivisione, magari mettendo le gambe sotto un tavolo di ristorante. saluti luciano6 punti
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Buonasera a tutti: il weekend veronese è terminato e vi posto uno dei due acquisti. mi son spostato un pò più indietro rispetto al periodo che colleziono ma rimanendo sullo stesso metallo...quello rosso :D Queste tipologie monetali,ma in realtà tutto il rame di Ferdinando IV di Borbone,sono davvero difficili da trovare in conservazione ottimale....consapevole di non aver certo preso il massimo,penso che per la tipologia mi accontenterò. Gradirei i vostri pareri sulla conservazione chiaramente ed anche sull'eventuale rarità. un salutone alla sezione ed anche a tutti i partenopei con cui ho scambiato due chiacchiere al Veronafil ;) marco3 punti
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Caro Mario come si fa a saltare l'ormai consolidato pranzo per tutte le cose che hai scritto ne vale la pena (gioia) vorrei aggiungere quanti nuovi che vengono e domandano chi è Dabbene chi è Sonia ma chi è la Giovanna etc etc e noi e quel Sig. la e quella Signora la etc questo significa frequentazione del forum il piacere di conoscere chi più lascia il segno nelle discussioni nei ragionamenti etc etc questo è molto bello ed inclusivo dei nuovi che arrivano debbo però ahimè fare un reclamo la prossima volta portatemi un metro perchè non sono sicuro che la pizza misurasse un metro :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:3 punti
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TAGLIO : 1 euro STATO : Italia ANNO : 2002/... AUTORE : Laura Cretara - L e C sovrapposte in monogramma nella parte interna in basso a sinistra del quadrato TEMA : Uomo Vitruviano DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio Rigato (28 righe in verticale rispetto allo spessore della moneta) alternati per 3 volte La faccia nazionale riporta disegno dell'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, meno noto come “Homo ad quadratum et ad circulum”, con intorno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea e con sopra la testa e al di sotto della stella, ad ore 12, il monogramma della Repubblica Italiana (R e I sovrapposte). L'Uomo vitruviano è un disegno a matita e inchiostro su carta dalle dimensioni in cm di 34x24, realizzato da Leonardo da Vinci intorno al 1490. Leonardo, in viaggio per Pavia, nel giugno 1490, conobbe Francesco di Giorgio Martini che gli parlò del suo Trattato di architettura e del trattato De architectura, scritto in latino da Marco Vitruvio Pollione intorno al 15 a.C.. Tale trattato è l'unico testo sull'architettura giunto integro dall'antichità e divenne il fondamento teorico dell'architettura occidentale, dal Rinascimento fino alla fine del XIX secolo. L'opera è una delle fonti principali della moderna conoscenza sui metodi costruttivi degli antichi romani, della progettazione di strutture, sia grandi (acquedotti, edifici, bagni, porti) che piccole (macchine, strumenti di misurazione, utensili). Francesco di Giorgio Martini ne aveva tradotto alcune parti e Leonardo che non conosceva la lingua latina, per questo ne apprezzò, sicuramente, moltissimo la rielaborazione in volgare; così Leonardo apprese la lezione di Vitruvio. Leonardo da Vinci non fu né il primo né l'unico che tentò di tradurre graficamente la lezione vitruviana relativa alle proporzioni del corpo umano. Diversi studiosi proposero disegni simili a quello leonardiano che è l'unico che si è imposto come vera e propria icona. Il disegno è conservato al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia dal 1822, anno in cui il governo austriaco lo acquistò, con altri venticinque disegni di Leonardo, dagli eredi del collezionista milanese Giuseppe Bossi. In tale disegno Leonardo da Vinci sviluppò, dandone completa esemplificazione grafica, le affermazioni del De architectura circa le proporzioni tra le parti del corpo umano. L'idea di rintracciare anche nel corpo dell'uomo leggi numeriche e geometriche perfette trova giustificazione nel clima culturale dell'Umanesimo e del Rinascimento in cui l'uomo è considerato artefice del proprio destino e misura di tutte le cose: il disegno illustra le proporzioni del corpo umano in forma geometrica. Lo schizzo presenta nella parte superiore ed a piè di pagina, scritti chiarificatori ispirati agli scritti di Vitruvio. Nella parte superiore è presente il seguente testo: «Vetruvio, architetto, mette nella sua opera d'architectura, chelle misure dell'omo sono dalla natura disstribuite inquessto modo cioè che 4 diti fa 1 palmo, et 4 palmi fa 1 pie, 6 palmi fa un chubito, 4 cubiti fa 1 homo, he 4 chubiti fa 1 passo, he 24 palmi fa 1 homo ecqueste misure son ne' sua edifiti. Settu apri tanto le gambe chettu chali da chapo 1/14 di tua altez(z)a e apri e alza tanto le bracia che cholle lunge dita tu tochi la linia della somita del chapo, sappi che 'l cientro delle stremita delle aperte membra fia il bellicho. Ello spatio chessi truova infralle gambe fia triangolo equilatero» Mentre a piè di pagina è scritto: «Tanto apre l'omo nele braccia, quanto ella sua altezza. Dal nasscimento de chapegli al fine di sotto del mento è il decimo dell'altez(z)a del(l)'uomo. Dal di sotto del mento alla som(m)i- tà del chapo he l'octavo dell'altez(z)a dell'omo. Dal di sopra del petto alla som(m)ità del chapo fia il sexto dell'omo. Dal di so- pra del petto al nasscimento de chapegli fia la settima parte di tutto l'omo. Dalle tette al di sopra del chapo fia la quarta parte dell'omo. La mag(g)iore larg(h)ez(z)a delle spalli chontiene insè [la oct] la quarta parte dell'omo. Dal go- mito alla punta della mano fia la quarta parte dell'omo, da esso gomito al termine della isspalla fia la octava parte d'esso omo; tutta la mano fia la decima parte dell'omo. Il membro virile nasscie nel mez(z)o dell'omo. Il piè fia la sectima parte dell'omo. Dal di sotto del piè al di sotto del ginochio fia la quarta parte dell'omo. Dal di sotto del ginochio al nasscime(n)to del membro fia la quarta parte dell'omo. Le parti chessi truovano infra il mento e 'l naso e 'l nasscimento de chapegli e quel de cigli ciasscuno spatio perse essimile alloreche è 'l terzo del volto» Immaginando di sdraiare un uomo sul dorso e di puntare un compasso nel suo ombelico, Leonardo descrive una circonferenza tangente al suo interno la punta del medio delle mani e la pianta dei piedi: voleva determinare nelle parti costituenti il corpo dell’uomo delle proporzioni precise. L'uomo vitruviano fu scelto da Carlo Azeglio Ciampi, allora Ministro dell'Economia, quale soggetto per la faccia comune delle monete da 1 euro italiane, con contenuto profondamente metaforico: l'uomo come misura di tutte le cose.3 punti
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Ringrazio gli amici che hanno dato vita a questa bella iniziativa e che l'hanno mantenuta attiva sino ad oggi, sabato ho ricevuto diversi libri molto interessanti, che già ho iniziato a leggere con grande interesse. la numismatica passa attraverso i libri quanto attraverso le monete, ed è importante che nessuna di queste vie rimanga serrata. È stato un bel segnale per i giovani e per la numismatica in generale.3 punti
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Pensierino veloce: postare le foto in questa discussione può essere utile nell'immediato ma tempo un mese andranno dimenticate venendo sommerse da decine di altre discussioni e post come accaduto in passato... @@incuso Perchè ancora non si apre una parte del catalogo chiamata monete rubate/smarrite??? Ogni volta viene fuori questa esigenza e si rimanda. Io non capisco qual'è il problema! Basta mettere un controllo per cui non sia possibile per chiunque inserire le immagini ma solo sotto tuo controllo o chi ti pare a te. Lo ripeto: qual'è il problema quando i casi sono così eclatanti??????????'' Saluti Simone3 punti
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Taglio: 2 Euro Stato: Grecia Anno: 2002->>>> Incisore: Georgios Stamatopoulos Tema: Ratto di Europa da parte di Zeus sotto forma di toro. Tiratura: 2002: 75.400.000 (halandri) 2002: 70.000.000 (vantaa) (S) 2003: 550.000 2004: 30.000 2005: 1.000.000 2006: 1.000.000 2007: 25.000 2008: 1.032.522 2009: 1.000.000 2010: 607.500 2011: 37.500 2012: 32.500 2013: 24.000 2014: 17.000 Data di emissione: 1 Gennaio 2002 Descrizione del disegno: Europa, figura mitologica greca, rapita da Giove, raffigurato sotto forma di toro (la scena è tratta da un mosaico risalente al III secolo a.C). A sinistra le iniziali dell’autore e disegnatore "ΓΣ" Georgios Stamatopoulos; in alto a sinistra la scritta in caratteri greci “ΕΥΡΟΠΗ” (EIROPE); in alto a destra l’Anthemion (un fiore rappresentato in forma stilizzata), simbolo della Zecca di Atene; in basso il valore “2” seguito dalla scritta in caratteri greci “ΕΥΡΩ” (EIRO); nella corona in basso il millesimo di conio, diviso in due parti dalla 6a stella. Intorno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea (nel 2002, se coniata dalla zecca finlandese, all'interno della 6a stella vi è una S). Contorno: Finemente zigrinato con l’iscrizione " ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ * " (Repubblica ellenica) Materiale: Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%); parte interna nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%). Diametro:25,75 mm Spessore: 2,20 mm Peso: 8,5 g Europa è una divinità preellenica originaria dell'asia minore. Nella rielaborazione greca del mito Europa è figlia di Agenore e Telefassa, principessa fenicia di Tiro, viene rapita da Zeus che se ne innamora dopo averla vista raccogliere dei fiori in riva al mare. Il dio, dopo aver ordinato a Ermes, il messaggero degli dei di portare i buoi di Agenore sulla spiaggia si trasformò in un maestoso toro bianco e, unendosi agli altri bovini raggiunse il luogo dove Europa e le sue amiche stavano giocando. Mostrandosi docile si lasciò decorare e agghindare con ghirlande di fiori dalle fanciulle ma, quando la principessa gli salì sul dorso iniziò a correre e, superando il mare raggiunse l' isola di Creta. Qui Zeus rivelò la sua vera identità ed Europa divenne la prima principessa di Creta.3 punti
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caro Fabio ormai la "preoccupazione" di tutti noi commercianti ai convegni numismatici non sta piu' nel "seguire" e cercare di trattare nel migliore dei modi il cliente collezionista, ma avere mille occhi per tutte quelle "brutte facce" che si aggirano ai convegni :-( Sta diventando veramente un problema molto molto serio, che andrebbe affrontato dai vari organizzatori con la giusta competenza. Non mi vengono altre parole, ma come ha scritto Alberto e altri colleghi ti siamo vicini e speriamo di farlo non solo a parole. Massimo Filisina2 punti
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Ecco di cosa parlo, non tutti i mezzi ducati riportano la dicitura sicilia al dritto e al rovescio... in questo caso si. Pertanto essendo schiacciata la parte del conio della data, è impossibile dire che anno è ;)2 punti
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Monete circolari con foro Le monete circolari cominciarono ad essere prodotte, sempre mediante fusione, intorno alla fine del regno della Dinastia Zhou e sostituirono le monete a forma di coltello e vanga che erano difficili da trasportare e decisamente meno pratiche. Le monete circolari tuttavia si sostituirono gradualmente alle precedenti forme monetali e per un periodo circolarono insieme alle monete a forma di vanga e coltello, come testimoniato dai ritrovamenti di diversi ripostigli monetali. Il foro centrale, tondo o quadrato, che caratterizza queste monete, poteva essere utilizzato per trasportare le stesse con una cordicella; come già avveniva per monete più antiche. Una datazione più precisa della nascita della moneta circolare è difficile da stabilire: Wang sostiene che le monete circolari della Dinastia Zhou potrebbero essere state prodotte per la prima volta intorno al 250 a.C. per poi essere abolite dal sovrano Qin nel 221 a.C. Ban Liang with long script from Qin kingdom of Warring States. 6,2 gr. 32 m.m. Per maggiori informazioni: http://chinesecoins.lyq.dk/History/round_hole_coins.htm2 punti
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Che il sottosuolo di Roma sia ricchissimo di testimonianze storiche e’ risaputo e direi naturale ; in tutte le epoche questo sottosuolo , un vero e proprio “Pozzo di San Patrizio” , ha restituito di tutto , mura di edifici , sculture marmoree e bronzi , mosaici , marmi , tubature plumbee , oggetti di vita quotidiana quali ori , argenti , monete , pietre preziose , oggettistica varia , ecc. ecc. Trovare quindi in un piccolo sacchettino con all’ interno sei monete di Antoniniani , un anello d’oro con castone e tre coppie di piccoli orecchini in oro , quasi non fa notizia essendo questi tipi di ritrovamenti abbastanza frequenti e di piu’ grande importanza , avvenuti spesso nei secoli passati ; pero’ essendo stati rinvenuti pochi anni fa , tra il 1999 e il 2000 la notizia fu grande e pubblicata . Il ritrovamento avvenne , come sempre , casualmente , nel quartiere Esquilino in Via Turati , in occasione di scavi per la costruzione di un Albergo , che porto’ anche alla scoperta di una antica strada basolata non conosciuta prima e di una Insula ; in una antica canaletta di scolo delle acque fu trovato questo tesoretto forse contenuto dentro un sacchetto di stoffa in quanto gli oggetti erano vicini gli uni agli altri , ma del quale non e’ rimasta alcuna traccia ; tutti i gioielli , di tipo comune , e in relazione alle monete ad essi associate , risalgono almeno al III secolo , infatti i sei Antoniniani appartengono a : 1 a Gordiano III , 4 a Filippo I e 1 a Valeriano I , tutti emessi dalla zecca di Roma . La proprietaria di questo tesoretto non doveva essere molto ricca , vista l’eseguita’ dei preziosi , forse li perse per qualche disgraziata occasione che la costrinse a racimolare in fretta le sue cose piu’ preziose e il fatto che non indossasse i suoi orecchini e l’ anello , che ripose insieme alle poche monete , potrebbe significare che la cosa fu inaspettata , forse pericolosa e che la colse di sorpresa in casa al punto che prese in fretta i suoi tesoretti per poi probabilmente perderli .2 punti
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Esprimo tutta la mia solidarieta'. anni fa mi rubarono in casa e mi portarono via tutta la collezione, poco altro ed un po di danni :( fu un'esperienza psicologicamente dura (per fortuna ero assicurato e bene o male ho recuperato...). Non posso capire cosa si provi ad essere rapinati in Autogrill, specialmente del "magazzino" del proprio negozio. Ti auguro di recuperare il mal tolto o per lo meno di essere risarcito da un'assicurazione! buona fortuna2 punti
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@@alexelalex ciao ... guarda che nessuno ha detto che la moneta è falsa...! Ho solamente rimarcato il fatto che se nella tua richiesta aggiungesti un "per favore" .. sarebbe uno stimolo in piu' per poter avere risposte .... :nea:2 punti
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Ciao Vincenzo, difficile stabilirlo con precisione perchè si tratta di una moneta tradizionalmente molto difettosa e dove le debolezze e ribattiture sono quasi la norma. A parer mio è un 1609/1909. Mi spiego meglio: dopo la crocetta c'è un 1 e poi una sorta di 6 rovesciato, dopo quest'ultimo troviamo un numerale rotondeggiante, quindi uno 0 (cfr. immagine con indicatore). Considera che nella monetazione napoletana del '600 gli errori di punzonatura erano frequenti, nell'asta Varesi 42 Civitas Neapolis c'era anche un mezzo ducato 1609 con data errata NITIDA E BEN EVIDENTE 1909 anzichè 1609 (lotto 247). Ecco l'immagine. Peccato comunque per questa moneta, la data è pressoché illeggibile, se ci hai fatto un pensierino lascia perdere, ciao.2 punti
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Salve! Quanto mi dispiace.....purtroppo bisogna stare attenti il 100%, il 99 non basta. Io vivo e lavoro in austria faccio solo pochissime fiere, assolutamente non in italia..., e faccio proprio come spiegato perfettamente da claudioc47! Con tutti i furti e le rapine subite dai collegi in italia ultimamente oramai tutti dovrebbero aver capito che ci vuole piu attenzione anche da parte dei professionisti. Anch io, quest anno a monaco ho subito un furto con destrezza,e ravamo in 5(!!!!!!!!) al mio tavolo (7 metri) e non e bastato...danno? 30.000€...... State attenti e seguite i consigli di claudio! Saluti dall austria2 punti
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Buongiorno, mi permetto di intervenire in qualità di ex-Dirigente Responsabile del settore Furti di una Primaria Compagnia di Assicurazione. La mia esperienza di sicurezza si è sviluppata in 36 anni di attività, nell'ambito dei settori Civile, Commerciale, Industriale. Nell'ambito dei rischi Commerciali ho sempre seguito con particolare attenzione il settore Gioiellieri che, per tipologia ed appetibilità merceologica è molto vicina alla numismatica. Purtroppo ho assistito ad eventi ben peggiori rispetto a quello che è accaduto a Fabio, al quale rinnovo la mia solidarietà, immaginando il suo stato d'animo, che è il danno più pesante in questi eventi. Posso confermare che i momenti più delicati e rischiosi nell'ambito delle fiere sono proprio gli arrivi, le partenze e le soste in itinere, in particolare l'itinere di ritorno (come in questo caso). La prima raccomandazione che faccio agli amici Operatori del settore è quella di stipulare una polizza di assicurazione che oltre al rischio statico del negozio (furto e rapina), copra i rischi Mostre e Fiere, Portavalori e Spedizione (se si effettuano spedizioni di una certa consistenza). Con gli utenti che ho incontrato nell'arco della mia attività, ho sempre sostenuto che una copertura di questo tipo rappresenta la POLIZZA VITA dell'attività imprenditoriale, perché, quantomeno copre il danno economico, ed aiuta a ricominciare senza patemi di necessità finanziarie. Gli altri consigli di carattere operativo che posso dare sono i seguenti: 1- se si fanno molte mostre, è opportuno creare un vano blindato nel baule della macchina (nel caso di Fabio, probabilmente avrebbe sventato il furto); 2- possibilmente viaggiare almeno in due persone, non solo per motivi di sicurezza di questo tipo, ma bisogna prevedere possibili guasti dell'auto, o peggio ancora eventuali malori; 3- limitare il più possibile eventuali soste in itinere; 4- non fare mai gli stessi percorsi; 5- nelle fasi di scarico e ricarico in fiera, fare il gioco di squadra, uno sorveglia l'altro carica o scarica; 6- controllare sempre se nei pressi dell'auto ci sono persone che controllano i vostri movimenti (nel caso avvertire subito la security); 7- durante la manifestazione cercare di memorizzare volti di persone particolari che poi si rivedono nell'ambito del parcheggio (anche in questo caso avvertire la security); 8- utilizzare le nuove tecnologie di controllo a distanza; ad esempio inserire dei piccoli GPS all'interno delle valigie contenti il materiale, in modo tale di renderle immediatamente rintracciabili. L'ultima considerazione: gli Operatori in occasione di Fiere o Mostre dovrebbero costituire un Comitato che dovrebbe provvedere a richiedere ed ottenere determinati servizi di sicurezza e sorveglianza da parte degli Organizzatori, visto che pagate dei bei soldoni per gli spazi espositivi. E' impensabile che un parcheggio rimanga non controllato, la sorveglianza deve essere effettuata fino alla partenza dell'ultimo Espositore. Ovviamente ribadisco che le partenze alla spicciolata, prima del termine dell'evento sono altamente deleterie proprio dal punto di vista sicurezza, oltre che dal punto vista etico professionale. Una raccomandazione a Fabio, cerchi di reagire psicologicamente, pensando che, dal punto di vista personale, poteva andare molto peggio.2 punti
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Ritornando al cavallo con S di Federico, per completezza di informazione e per onesta' intellettuale vi posto in anteprima alcune parti della moneta :). Le foto intere non posso postarle in quanto gia' concesse per un libro in Catalunya, ma pubblico la parte interessante di D/ e R/. Come vedete esiste anche il cavallo di Federico con S :) .... quindi il cavallo della discussione potrebbe benissimo essere con la N in esergo , why not? :P2 punti
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Monete a forma di vanga (Spade coins) Le vanghe vere e proprie furono utilizzate fin dai tempi antichi come mezzo di scambio e di riserva di valore. Le monete in bronzo a forma di vanga, dunque, sono imitazioni di questi utensili che erano ovviamente più semplici da utilizzare e trasportare poiché di dimensioni ridotte. Cominciarono ad essere utilizzate già agli inizi del regno della Dinastia Zhou e costituirono il primo sistema monetario cinese, come ipotizzato dallo studioso Wang. Secondo la sua complessa teoria, esistevano due nomi per indicare le monete a forma di vanga: Bu e Qian. Il termine Bu non è mai stato associato in antichità alla vanga, ma Wang ritiene che in periodi successivi i termini Bu e Bo fossero utilizzati indistintamente per indicare sia la vanga che la moneta a forma di vanga. Il termine Qian invece è noto essere stato utilizzato nella letteratura antica per indicare le monete a forma di vanga, ma, secondo Wang, si farebbe riferimento a un altro tipo di vanga imitata dalle monete. Con l’evolversi della forma delle monete, che si allontanava progressivamente dalla forma di vanga, divenne necessario adottare termini differenti per indicare la vanga vera e propria e la moneta a forma di vanga. Così la vanga fu associata ai termini Bo e Tao, mentre la moneta a forma di vanga fu denominata Bu e Qian. Successivamente le “spade coins” furono associate solamente al termine Bu. Quando cominciarono a circolare le monete circolari (monete vere e proprie) il termine Qian venne utilizzato per indicare la moneta in generale, come avviene tutt’ora. Questo ha permesso a Wang di concludere che le monete a forma di vanga facessero parte di un sistema monetario in quanto associate per un certo periodo al termine Qian, utilizzato per indicare strettamente la moneta. Unità monetarie per le monete a forma di vanga erano il Liang e il Jin, che significa ascia; un oggetto che fu utilizzato in antichità, insieme a vanghe e pugnali, per la regolazione degli scambi. Secondo Wang una prova dell’esistenza di questo antico sistema monetario è riscontrabile in un’ode del periodo Western Zhou, scritto dunque non oltre il VII secolo a.C., data alla quale le monete a forma di vanga dovevano quindi già circolare. Per una datazione più accurata del sistema monetario, Wang esaminò dei reperti in bronzo con incisi il termine Bu (ad indicare le monete a forma di vanga), l’anno di regno e il nome di una regina della dinastia Zhou. Nel 1945, quando Wang formulò la sua teoria, si riteneva che il primo anno di regno della dinastia Zhou fosse il 1122 a.C. e quindi l’incisione studiata fu datata intorno al 1110 a.C. Oggi si ritiene che la dinastia Zhou regnò a partire dal 1045 a.C. e quindi il reperto studiato da Wang andrebbe datato intorno al 1033 a.C.: dunque, già nel 1033 a.C. circolavano in Cina queste monete. Tuttavia lo stesso Wang volle porre l’attenzione sulla pericolosità di basare una teoria così importante su un’unica fonte. Sinteticamente, è possibile raggruppare le “spade coins” in 4 categorie: 1. Prototipo di moneta a forma di vanga: diffuse tra XII e XI secolo a.C., con una forma molto simile alla vanga, ma più piccola. Gli esemplari più antichi non presentano alcuna iscrizione, che comparvero soltanto a partire dal 700 a.C. 2. Hollow handle spade (a manico cavo): diffuse intorno al 400 a.C., ne esistono di due tipi; con le “spalle” e i “piedi” a punta o con “spalle” piatte e “piedi” leggermente curvi. Presentano delle legende che possono indicare numeri, nomi di luoghi o zecca di produzione. Vanga del tipo "spalle piatte" con manico cavo 3. The old spade (vecchia vanga): tra il 400 e il 340 a.C. Questo tipo evolve dalla vanga a manico cavo con spalle piatte. Non mantiene il manico cavo e la “lama” della vanga è divisa in due “piedi” quadrati separati. Esistono tre nominali di questa tipologia: 2 jin, 1 jin e ½ jin. 4. Late spade: si tratta degli esemplari più tardi, diffusi tra il 340 e il 250 a.C. Ne esistono 4 tipologie differenti e due nominali con diverse dimensioni: il più grande dal valore di 1 liang e il piccolo dal valore di 12 Zhu o ½ liang. Periodo Warring States Tra il 476 e il 221 a.C.2 punti
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Napoli coniò molte medaglie devozionali nel corso dell'800 ed alcune rarissime vennero commissionate e finanziate dal re e dalla famiglia reale in persona. Ma con quale criterio è possibile distinguere medaglie devozionali semplicemente di produzione napoletana (ditte Olivieri, De Gregorio, Amoroso e Petruzzelli) da quelle borboniche? Oggi iniziamo da questa del 1857 come DONO PERSONALE DEL RE FERDINANDO II DI BORBONE. Opus: Luigi Arnaud Medaglia in argento del 1857. Ø mm. 33 x 26 (misure riferite al solo tondello, appiccagnolo escluso). Coniata a Napoli. Omaggio del re Ferdinando II di Borbone alla chiesa di San Matteo a Porta Nolana a Napoli. Al dr./ PRIMIGENIAE LABIS - IMMVNI FERD.(Ferdinandi) II OBSEQVIVM / L. A. (OMAGGIO DI FERINANDO II ALLA (DONNA) IMMUNE DAL PECCATO ORIGINALE). L'Immacolata Concezione velata coronata, con nimbo a dodici stelle, con Gesù Bambino benedicente, coronato con globo crucigero; in basso due angeli con ostensorio e ramo di giglio (a sinistra) e con fiore e rosa (a destra). Al rov./ D(ivo) ALOYS IN AEDE AP. MATTH. AD PORTAM NOLANAM NEAPOLIS MDCCCLVII. / L. ARNAUD F. (SAN LUIGI NELLA CHIESA DELL'APOSTOLO MATTEO A PORTA NOLANA 1857). San Luigi Gonzaga in piedi con mano al petto e crocifisso e con il suo piede sinistro nell'atto di calpestare il bastone del comando e una corona ducale capovolta. (Ricciardi, manca. Bovi 1961, 2. Varesi – coll. Giannoccaro, manca. D'Auria, manca. Martini – coll. Tam, manca) Caserta, coll. privata Dono personale del re Ferdinando II alla chiesa di San Matteo Maggiore a Porta Nolana a Napoli. Il rettore della chiesa di San Matteo Maggiore al Lavinaio (chiesa del centro storico di Napoli – quartiere Pendino - distrutta da un bombardamento alleato il 1 agosto 1943) supplicò il re Ferdinando II di voler permettere la coniazione di qualche medaglia per devozione alla propria chiesa. Il re ordinò nel consiglio di stato del 7 maggio 1857 ben diecimila medaglie. Il rettore Guida presentò al Direttore Generale delle Monete, il barone Francesco Ciccarelli, un modello di medaglia di forma ellittica (Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle Finanze, fascio 3572, lettera del 3 giugno 1857), lo stesso Ciccarelli chiese all'incisore Luigi Arnaud che per questa medaglia venisse utilizzato lo stesso punzone del dritto della medaglia precedente del 1854, come da una lettera del 28 novembre 1858: “.....forse dovran servire di norma per ritrarne i conii che si voleano per le medaglie che il Re (N.S.) intendea donare alla Chiesa di San Matteo al Lavinaio ….”. Il re volle che trecento delle diecimila medaglie in rame venissero dorate a bagno e da una lettera del 2 dicembre 1858 risulta che tutte le medaglie vennero coniate e consegnate al rettore della chiesa Don Edmondo Guida, ogni medaglia venne a costare in definitiva circa dodici grana e l'importo complessivo fu di 1.115,00 ducati. L'esemplare illustrato in questo studio è da considerarsi della più grande rarità perché mancante in tutti i testi numismatici consultati. Le notizie appena riportate sono estrapolate della ricerca del Bovi del 1961 e nei documenti dell'epoca non si ha per il momento alcuna notizia di esemplari in argento. Delle diecimila medaglie in rame (di cui trecento dorate) non ho avuto personalmente alcun riscontro tra le collezioni pubbliche e private visionate e per tanto andrebbero considerate anch'esse di grande rarità. Per quale motivo non risultano essere mai apparse sul mercato numismatico? Che giacciano nascoste in qualche angusto angolo cittadino o distrutte dopo il 1861? E' certo che anche questa, come la precedente, è una medaglia di grande qualità artistica, si noti ad esempio bella immagine dell'Immacolata Concezione uguale alla medaglia precedente ma, mancante dei sottilissimi raggi nei campi. Al rovescio il san Luigi è in piedi anziché genuflesso, e con la sua gamba sinistra leggermente piegata in avanti nell'atto di calpestare la sua corona nobiliare con il bastone del comando, un atto di rifiuto nei confronti di una vita nobiliare agiata a favore di una più umile ed al servizio dei poveri. @@Michelangelo21 punto
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Vi presento una piccolina che mi è stata regalata. Soldo I tipo, 1642 P (Chambéry)* D/ + C. EMANVEL II D. G. DVX SAB. - scudo inquartato e coronato R/ + IN TE DOMINE CONFIDO 1642 P - croce mauriziana in cornice quadrilobata sfumata la proposta della Duchessa M. Cristina di Francia di far coniare soldi e mezzi soldi ad un titolo molto basso, in Chambéry, dove la Duchessa si era ritirata in seguito all'occupazione di Torino, si coniarono questi soldi, unitamente a pezzi da 4 (e pezzi in oro da 10, 4, 1/2 scudi e doppie - questi probabilmente utili a sopperire alle spese di guerra). Per un'ignota ordinanza, dal 30 XI 1640 al 7 VII 1642 si coniarono monete da un soldo per 11.306 marchi. Dal 1642 al 1650, al taglio di 170 pezzi al marco ne uscirono ancora per 9.186 marchi. (Da un rapido calcolo è possibile stimare una produzione di circa 3.000.000 di monete da un soldo emesse tra il 1640 e il 1650 a Chambéry) Da notare come il nome della Reggente non compaia sui pezzi da 4 e un soldo, mentre nella produzione aurea di Chambéry sia riportata. Viene indicato Pietro Perrinet come maestro per il 1640-42, G. Charrot come guardia per il 1640, C. Prunas come controguardia per lo stesso anno. Nel 1649-50 risultano ancora stipendiati 8 operai e 4 zecchieri. moneta ancora leggibile, in particolare data e sigla. Buona argentatura superficiale, mBB (BB per Ranieri). Asta Ranieri 7, Regalo Nemi, 16 XI 2014 N. * non ritrovo più l'articolo nel quale si parla della P e Chambéry per le lire di EF... Qualcuno ricorda l'articolo al quale mi riferisco?1 punto
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Beh mi pare di capire che hai dei pezzi importanti e soprattutto autentici. Non avere fretta di vendere! I commercianti, anche i più onesti, per una serie di ragioni più o meno legittime tenteranno di darti il minimo sindacale e questo spesso si aggira alla metà di quello che potresti realizzare proponendo gli stessi pezzi, con un po' di pazienza a collezionisti privati. Hai la possibilità di darle ad una casa d'aste, queste ti chiederanno una commissione che è molto varia. Hai anche la possibilità di farti qualche convegno non lontano da dove vivi e proporle a privati. Un cappellone in SPL lo si trova dai 300 ai 400 euro. Una quadriga in SPL dai 6000 ai 7000 euro. Il tutto va visionato in mano, perché con tutto il rispetto per quello che si legge sui cartellini a volte i giudizi non sono poi così realistici. Non me ne voglia il professionista indicato sui cartellini in oggetto. Renato1 punto
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Anche questo un buon esemplare, benché di valore assai inferiore al 5 lire 19141 punto
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@@dabbene sono io a ringraziare te in prima battuta che ti metti a disposizione come figura di riferimento per tutti noi giovane e non solo... in secondo luogo tutti i donatori, perché come dici giustamente ci sarebbe poco da condividere senza il gruppo che sostiene questa filiera di conoscenza e altruismo vero che ha come obiettivo quello di fare crescere la singola persona e di conseguenza tutto il Forum (la F è maiuscola perché noi non siamo solo utenti, siamo davvero una comunità). Un ultimo ringraziamento è dedicato a @@blaise che ha portato da Torino a Verona i due libri che avevo messo a disposizione e me ne ha riportati tre, uno acquistato e due in regalo. Verona riesce ad essere proficua anche senza andarci... :D peccato per il pranzo però <_<1 punto
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Ciao Marco, bel pezzo complimenti! Si vedono ancora le striature di conio nei campi... È stato un peccato non esserci incrociati a Verona, sarà per la prossima volta Gaetano1 punto
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Vicenda amara considerato che il signor Fabio aveva appena cominciato l'attività trasformando la nostra passione in un professione. Propongo e chiedo una gara di SOLIDARIETA' REALE in nome della passione che ci accomuna, se le monete non venissero recuperate (ma spero di si ovviamente), sarebbe un bel gesto se ognuno di noi regalasse una moneta al signor Fabio per ricominciare, ognuno ovviamente nel limite delle proprie possibilità, magari una moneta che si voleva scambiare o dar via. Da parte mia sono pronto e se un certo numero di noi seguirà il mio esempio potremmo davvero considerarci una grande Famiglia, come ho detto accomunati da una passione. Saluti Mario1 punto
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Si tratta di quel che resta di una medaglietta votiva con quattro porte sante in un verso e due volti contrapposti nella'ltro verso... la tipologia è quella rappresentata nel collegamento http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7L/3 i due volti potrebbero però far riferimento ai Santi Pietro e Paolo. ciao Mario1 punto
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scusate ma la moneta non è affatto buona , anzi menomale che l'hanno martellata1 punto
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Ero li vicino allo stand di R_R e poi da Tinia, possibile che non mi hai visto? :o :lol: Sono dimagrita allora... A che ora sei arrivato? Magari mi ero spostata per fare un giro e non ci siamo incontrati, peccato, sarà per la prossima edizione, ciao1 punto
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La mia più sincera solidarietà. Non ho più voglia di commentare lo stato di abbandono in cui versa questo paese. Mi permetto di dire: Forza Fabio! Siamo tutti con te!1 punto
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cosi riporta il Rasile (pag 62 della sua opera sui "Cavalli") citando tra laltro l'attribuzione come proveniente dal Cagiati Il Cagiati diceva che i cavalli con la "M" per Capua erano identici a quelli battuti ad Amatrice se non per lo scudetto per cui quello di Cpua rappresenta l'armetta della città e reca una croce greca coronata , mentre sulla croce nello scudetto di Amatrice la corona sarebbe assente. I cavalli di Amatrice che riportano la M in esergo tra due rosette riportano di solito la legenda di rovescio FIDELITAS AMATRIX1 punto
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Riprendo la discussione con in mano un nuovo apporto bibliografico, che sfogliato per ora mi sembra veramente notevole, fantastica poi la parte della Balbi de Caro col catalogo di monete provenienti essenzialmente dalla Collezione Reale, che grazie alle fotografie e agli ingrandimenti a dir poco fantastici, esaltano l'iconografia e la bellezza di queste monete. Il libro è il già citato " Merci e monete a Livorno in età Granducale " di Silvana Balbi de Caro, Verona serve anche per questo, qualcosa poi porti a casa e in questo caso è un libro ed è un gran bel portare a casa.... Mi sono soffermato per ora a sfogliarlo, ma alcune definizioni riportate anche in titoli di capitoli credo riassumano bene di cosa abbiamo parlato finora e li ricordo : IL PORTO FRANCO MAGAZZINO D'ITALIA E DEL MEDITERRANEO LA CITTA' IDEALE E LA PATRIA DI TUTTI Qui c'è molto in sintesi di cosa ha rappresentato Livorno in quegli anni, il Porto voluto dai Granduchi, abile mossa per mettersi in competizione con altre realtà portuali italiane ed europee, l'aver facilitato tutto questo con leggi ad hoc, le Livornine, ed essere diventata città ideale per mercanti, di etnie e religioni diverse, il contributo di comunità come quella ebraica, armena, inglese, fiamminga, furono determinanti per l'esplosione di questa nuova realtà commerciale, in posizione importante e favorevole nel Mediterraneo. La Patria di tutti....., fu poi un po' così, e i Granduchi intuirono che Livorno poteva essere tutto questo, il porto ideale anche geograficamente per i commerci e con leggi opportune diventare un posto ideale e aperto a tutti per merci, mercanti e poi ovviamente monete, monete belle, che dovevano essere , anche perché belle, un buon biglietto da visita per ogni porto del Mediterraneo e del Levante. Una attenta lettura credo potrà portare nel tempo ulteriori riflessioni sul tema......1 punto
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Grazie Ody, detto da te è un complimento doppio :lol: , l'ho comprato al Convegno di Perugia insieme ad un altro sigillo molto particolare, è da pulire un po' ma già riesco a vedere delle chiavi decussate. Appena avrò tempo aprirò una discussione in Exonumia per cercare di capire qualcosa di più su tutti e due. Ti mostro l'altra parte ed il contorno, secondo me è una bolla più che un sigillo. Ciao1 punto
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Un ottimo colpo complimenti...per quella cifra hai fatto un affare...per me la conservazione si aggira tra l'MB e il BB... Saluti1 punto
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Mi chiedo perchè, caro Renato, e non sto andando sul personale, invece di "criticare il pranzo" non ti decidi una volta a venire anche tu a pranzare con noi. Oltre ai giovani potresti conoscere meglio anche qualche "vecchietto" del Forum e capire magari "lo spirito" per il quale molti preferiscono venire al Pranzo, e farsi 3-4 ore di macchina anche solo per esservi presenti, che non restare tutto il giorno seduti in qualche stand a criticare chi passa o chissà cos'altro. Organizzare una cena è sempre possibile e non è una novità, di solito, come ho già detto in precedenza, si forma un gruppetto e si passa la serata insieme, a cena e/o dopocena. Ma a spettro più largo potresti farlo anche tu, se solo ti facesse piacere, potresti radunare anche coloro che non si fermano a dormire il venerdi o il sabato sera. Al prossimo Convegno aspetteremo il tuo invito a partecipare ad una bella cena, mi raccomando però un menù che vada bene per tutti, che non sia costoso o troppo pesante, sai di sera meglio stare leggeri e bere poco, altrimenti poi durante la notte si riposa male e alla mattina, al Convegno, si è nervosi ed "acidi", colpa del vino bevuto la sera prima di sicuro. Ciao e a presto. Giò :) P.S.- ma il giovedì il Convegno non è aperto solo ai commercianti? P.P.S- precisazione: per andare a Pranzo siamo partiti dal Convegno alle 13,10 e molti alle 15,00 erano già di ritorno in Fiera, fatto sta che io sono uscita per ultima, visto che ho provveduto al pagamento, alle 15,20 circa e siamo poi partiti subito per tornare a casa. Forse hai letto male il tuo orologio, caro Renato. Ciao1 punto
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Un saluto a tutti e un GRAZIE a Giovanna. Purtroppo quest'anno Verona è stata un disastro, almeno per me. Sabato mattina un caro amico si è sentito male, ho persino temuto al peggio, per fortuna dopo l'intervento del medico di turno del pronto soccorso ubicato all'interno delle fiera il tutto si è risolto nel migliore dei modi. Ritornato in fiera si è sentita male anche mia moglie, non cose gravi per fortuna, ma è bastato per avere collezionato una giornata da cancellare. Per quanto riguarda il resto, ho visto poca allegria,(forse dovuta all'accaduto dell'amico quindi solo una mia impressione) vi erano soldi è monete, ma al 98x100 sono rimasti nei loro posti di origine. Sentire dei furti, (ci sono sempre stati anche molto importanti) è cosa scontata, si ammazza per 100 euro, figuriamoci centinaia di migliaia di euro, fanno gola ai tanti loschi personaggi che si vedono girare ai convegni. Speriamo bene per il futuro, un saluto a tutti.1 punto
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Ci sono gli estimatori del cartaceo, come ci sono gli estimatori dei contributi on line, digitali, nel contempo come molti ormai acquistano sulle numerose aste o su siti internet, c'è ancora chi predilige il contatto diretto e reale tra commerciante e cliente che spesso instaurano un rapporto di fiducia, a volte di amicizia. Verona rappresenta ancora questo modo di vedere e vivere la numismatica, il rapporto diretto, reale, il poter vedere con calma le monete, toccarle, confrontarle, e' un modo diverso di approccio alla numismatica che alcuni prediligono ancora e che è giusto, fin che è possibile, rimanga. Verona e' anche a oggi il modo più facile e sicuro di vedere e parlare con molte componenti della numismatica, di incontrarsi, salutarsi, relazionarsi, anche per i lamonetiani oggi è il vero punto di incontro, il vero raduno dei lamonetiani, a oggi il migliore e il più frequentato meeting point numismatico tra appassionati e collezionisti . Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Posta il link per favore, le discussioni in Piazzetta si confondono tra le altre in fretta. Ciao e grazie Non fa nulla, ci ha già pensato Thommy, grazie lo stesso.1 punto
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Ringrazio @@dabbene e tutti gli altri per i libri che mi sono stati donati e per tutto quello che fanno per noi giovani e per la nostra cultura numismatica; ci vediamo una delle prossime domeniche in cordusio! Una buona domenica a tutti :)1 punto
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qFDC !!! la moneta non ha circolato per niente... i fondi sono verosimilmente quasi a specchio... non noto la solita usura sul collo da maneggiamento. ha un colpetto sotto l'1 della data e qualche segnetto al rovescio1 punto
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Ecco, come sospettavo e temevo, se uno fa 'copy and paste' di un testo di Word invece di scriverlo direttamente nel post, apostrofi ('), virgolette semplici (' ') o doppie (" ") e punti di sospensione (...) fanno a finire in altrettanti punti interrogativi (?). apollonia1 punto
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